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Uh, Eh, BND.

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Il titolo del post fa rima solo se lo pronunciate in tedesco, ma questo post serve a rispondere a chi mi chiede lumi su quanto stia succedendo riguardo alla storia dello spionaggio e riguardo alla questione del "Mitarbeiter", cioe' il dipendente, di BND, pizzicato a fare il doppio gioco per gli americani.


Andiamo per ordine:

Subito dopo le rivelazioni di Snowden e in seguito alla notiza che il cellulare della Merkel fosse stato spiato, su iniziativa del partito della merkel e' stata istituita quella che in Italia si chiama "commissione parlamentare d'inchiesta". Essa aveva il compito di verificare le rivelazioni di Snowden. Sebbene tutti si aspettassero un fiasco, dal momento che questa commissione ovviamente non poteva penetrare i segreti di NSA, e' successo qualcosa che nessuno si aspettava, ovvero la commissione parlamentare ha scoperto diverse cose a riguardo, tra le quali ha individuato una spia americana, nella persona di un impiegato che faceva il doppio gioco.

Ora, in quella che il Generale Alexander chiama "la comunita' dell'intelligence" (1) il doppio gioco e' una cosa abbastanza comune, ma questo ha fatto saltare i nervi a molti per un motivo: anche supponendo che BND sia particolarmente inefficiente (non e' ancora chiaro quanta gente della Stasi impieghino, pero') , di certo gli USA non volevano che qualcuno scoprisse il loro uomo.

La prima domanda e': come hanno fatto dei membri del parlamento, per quanto incazzati neri, a scoprire una spia del genere? La domanda, che sembra triviale altrove, qui ha una particolare pregnanza perche' parliamo della Germania Est. Se considerate l'eta' di Putin, che era in servizio prima del crollo del Muro, capite che oggi trovare "consulenti" dal passato "torbido" che magari vogliono aiutarvi a scovare un americano "in nome dei vecchi tempi" non e' difficile.

Altri sospettano che la Merkel sia stata aiutata da altri servizi, e siccome parla abbastanza bene con Putin c'e' chi sospetta i russi, cosi' come il fatto che la cosa sia venuta fuori durante un viaggio in Cina - se Obama la chiamasse ora la chiamata passerebbe per del cavo gestito dai cinesi)  fa sospettare un aiutino cinese. Insomma, ci si chiede in che modo una commissione parlamentare, che secondo le previsioni doveva portare a nulla, abbia portato a casa tanta ciccia e il nome "Stasi" fa paura, anche quando li chiamate "consulenti esterni".

Tra la tanta ciccia, peraltro, c'e' il fatto che questo signore avrebbe portato fuori fotografie ose' di molte persone. In un paese ove i bordelli sono legali, e ove quando la capitale si mosse da Bonn a Berlino ci fu la migrazione di quasi 4000 prostitute/i, voi capite che il problema assume "una certa rilevanza politica".

Secialmente se ad essere oggetto delle attenzioni del "traditore" e' proprio la commissione parlamentare stessa.

Ma questo aggiunge altra carne al fuoco sui sospetti di prima: non solo la spia e' stata individuata dalla commissione parlamentare: la spia e' stata INTERCETTATA dalla commissione parlamentare. Certo la commissione puo' assumere consulenti a riguardo, ma capite che intercettare la CIA mentre fa il doppio gioco dentro i tuoi servizi segreti ,  non e' esattamente un gioco da ragazzi.

C'e' anche chi accusa la commissione di aver creato un servizio estemporaneo, e piuttosto potente. 

Dalla parte di chi non alza sospetti verso questa commissione, invece, c'e' chi chiede alla Merkel "ma quando mandi via le spie anglo/americane?".

Nel dettaglio, le cose sono andate (a sentire la commissione) piu' o meno cosi'. Questo doppiogiochista aveva iniziato a trasmettere agli americani delle informazioni criptate, usando alcune triangolazioni che portavano a gmail. Il BND aveva intercettato queste comunicazioni, e per vederci chiaro ha chiesto alla CIA di verificare quella casella di gmail. Gli americani hanno risposto qualcosa tipo "avete preso un granchio, non esiste niente del genere su gmail", e la casella era scomparsa.

A quanto pare, il BND aveva chiuso il caso, ma la commissione parlamentare, insieme ai suoi consulenti, e' andata oltre. Come abbiano fatto, ovviamente non si sa. 

Questo ha creato , dicevo, una certa bufera verso la Merkel, cui viene chiesto di dare un taglio con la presenza di spie USA in Germania. Il che e' un argomento delicato, per una ragione: si tratta di mandare via le basi americane.

Durante la guerra fredda, il confine tra Germania Est e Germania Ovest era il confine estremo tra il Patto di varsavia e Nato in questa zone. Le basi americane erano anche basi di ascolto, con tutto l'armamentario del caso. Ora, voi capite che avere delle basi del genere in casa e pensare di risolvere la cosa potenziando le infrastrutture locali e' assurdo: se hai basi americane hai frotte di impiegati che ogni giorno si recano al lavoro, ovvero spie americane che se ne stanno bellamente sul territorio tedesco. Se hai basi per gli Awacs in casa, pensare di svicolare semplicemente cacciando le spie che fanno tapping sui cavi, o chiudendo Gmail o Facebook,  e' ridicolo.

D'altro canto , l'associazione degli industriali tedeschi e' molto pressante, e la loro pressione si va facendo sempre piu' forte. Non per nulla la stessa Merkel e' stata costretta a menzionarli mentre era in Cina.

Contemporaneamente - e il tempismo e' sempre sospetto in questi campi - succede che diventa pubblica una notizia: NSA considera come un sospetto terrorista chiunque usi TOR. Che in Germania e' parecchio usato, sebbene  i2p stia crescendo per via di Vuze, che ne ha incorporato il router.

Questo significa che numerosissimi cittadini tedeschi sono stati classificati come spie, nonche' numerosi giornalisti, e questo sta gonfiando il caso. Le opposizioni ovviamente fanno una gran caciara, dato che sinora questo e' stato l'unico appiglio sul quale la cancelliera appaia meno forte che in altri campi.

Che cosa fara'?

Ci sono diverse scommesse aperte nei pub di "main street". Ormai la sua strategia e' arcinota, nel senso che si comporta sempre allo stesso modo: fa una dichiarazione, poi trova un accordo piu' o meno segreto con tutte le parti, infine aspetta che la posizione dell'avversario sia cosi' irrigidita che non puo' piu' fare marcia indietro. E solo a quel punto, quando il suo avversario non puo' piu' fare marcia indietro, prende la posizione finale e fa qualche azione determinante. Insomma, la Merkel non tratta quasi mai, si limita ad aspettare il momento in cui e' troppo tardi per gli altri ed e' ancora in tempo lei a muovere.

Lo ha fatto coi verdi durante la crisi del nucleare giapponese, con la quale ha semplicemente ordinato la chiusura (entro 20 anni, non e' facile chiudere una centrale) di tutte le centrali nucleari, con un decreto secco. Ormai i verdi erano fossilizzati su questa campagna, e hanno realizzato troppo tardi di aver lasciato al governo il compito di definire da solo la nuova politica energetica (arrivera' in questi mesi, btw)  Lo ha fatto anche con Juncker, quando ha aspettato che Cameron si irrigidisse enormemente minacciando l'uscita dell' inghilterra, e' stata zitta per un mese, e poi ha preso posizione per Juncker, dopo aver preso accordi in silenzio con PSE ed ALDE.

E' abbastanza evidente che stia praticando la medesima operazione anche in questo caso: e' abbastanza strano, infatti, che una commissione parlamentare a caccia di spie ne trovi solo una americana. Gli americani non sono gli unici a spiare. E TOR non e' temuto solo dal governo americano, ma da molti altri governi, che schedano i nodi come sospetti. Ma solo la schedatura americana e' venuta a galla.

E' venuta a galla durante il viaggio in Cina, quando il presidente Obama difficilmente chiamera', e dovra' quindi optare per una posizione pubblica, che verra' riportata dai giornali locali. Ormai e' un anno che sta facendo questo gioco, e che in TV girano spot come questo:


per cui a mio avviso  mi sa che la popolazione stia venendo "cucinata" per benino.

La sensazione e' che ad un certo punto la Merkel se ne uscira' con una delle sue decisioni draconiane, prese quando tutte le controparti hanno una posizione che non riescono piu' a modificare. Lo fara' probabilmente prendendo la posizione che oggi e' dell'opposizione, in modo che nemmeno loro possano fare marcia indietro e votare contro in parlamento, od organizzare proteste.

  1. La cosa piu' probabile e' che , come accadde col nucleare, la Merkel assegni al proprio governo l'intero dossier , ovvero che si prenda il potere di ridisegnare per intero i servizi tedeschi. Ma questo , sebbene sia nell'aria, non spiega l'accanimento contro gli americani: la germania subisce, come tutti, gli attacchi di hacker cinesi e russi, ma non se ne parla, se non al CCC.
  2. L'insistenza sui rapporti con gli USA e il tempo enorme che sta aspettando lascia pensare a tante cose. La prima e' che si volesse cucinare la popolazione e prepararla alla chiusura delle basi di ascolto americane, cosa che potrebbe deteriorare i rapporti, gia' abbastanza asfittici.  Ma considerata la freddezza della popolazione alle questioni militari, non c'era bisogno di fare tutto questo casino.
  3. Un'altra ipotesi e' che ci siano altre intenzioni sotto, ovvero che la pressione degli industriali tedeschi a riguardo sia legata a pressioni che arrivano da Cina e Russia. Ovvero che siano Cina e Russia a premere ("ci piacerebbe comprare ancora da voi, ma come facciamo ad essere sicuri che non si siano spie americane dentro le putrelle?") perche' la germania esca almeno un pochino dall'orbita statunitense, trascinandosi dietro la politica europea. Anche in questo caso, non si capisce pero' per quale motivo tutto questo trantran: non era necessario cucinare la popolazione per un anno, per fare un pochino di ÖstPolitik.
esiste cioe' una precisa sensazione, che si stia preparando qualcosa, e che in ultima analisi ci sia un pochino troppa enfasi contro lo spionaggio digitale  statunitense,  come se gli altri paesi non spiassero e non avessero hacker , e l'unica cosa che viene in mente e' che presto arrivera' un decretino, di quelli draconiani.

Non si sa quando, dal momento che sono in discussione in parlamento sia la nuova politica energetica che una riforma allo stato sociale, il cosiddetto Modello Hartz (2). Che ci sia spazio anche per un decreto del genere ora e' difficile, a meno che non ci siano emergenze impellenti.

Tipo che mentre la cancelliera e' lontana - quindi la sensazione data al popolo e' che non c'entri -  salti fuori "casualmente" un'altra bomba di notizia contro gli USA.

Ripeto: nessuno sa come finira', ma la cancelliera non ha quasi piu' tempo per l'attendismo. Quindi, qualcosa succedera'.

Ma non si sa ancora cosa.

In compenso, molte poltrone al BND stanno diventando calde, e abbastanza traballanti.






(1) E' incredibile come si usino i termini piu' belli per rendere accettabili le cose piu' sordide. "La comunita' dell' intelligence": sembrano i puffi, quasi. Tra un pochino avremo la "fratellanza dei bombardieri", o che so io l'"ordine caritatevole dei missili hellfire". So benissimo dove si andra' a finire, ovviamente:  http://www.amazon.com/Batwinged-Bimbos-Hell-Macho-Women/dp/0943891086/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1404729545&sr=1-1

(2) Con questo viene smantellato l'ultimo pezzetto rimasto dell' Agenda 2010 di Schröder, i famosi "compiti a casa" coi quali vi ammorbano la minchia i giornali italiani. Il liberismo e' morto. Fatevene una ragione.

El moderator.

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Un tempo, quando i "google groups" si chiamavano "mailing list" , il ruolo che svolgo oggi nel gruppo e' il moderatore. Il problema di fare il moderatore e' semplice: e' un lavoro di merda. No, sul serio: ho iniziato su fidonet, durante la "pantera" nelle universita', e da li' non ho piu' smesso, in qualche modo. Insomma, e' un lavoro di merda, e per di piu' da' anche dipendenza. O qualcosa del genere.
Ho moderato un sacco di cose diverse. AmiNet, FidoNet , BBS complete, una mailing list per coppie scambiste che fini' alle cronache di roma per un party che trabordo' i limiti condominiali e richiese l'arrivo della Polizia, e  diverse altre cose.

Il primo problema del moderatore e' che si occupa di persone. Ma deve impedire l'attacco alla persona. Cosi', quando uno inizia a scocciare qualcun altro e tu lo avvisi , sembra che tu stia facendo un attacco alla persona. O meglio, non sembra affatto: lo stai proprio facendo.

Il moderatore attacca le persone. E a volte le caccia fuori. Ma nel farlo deve prevenire gli attacchi alla persona. Allora salta fuori sempre il solito polemico che dice "ma se io non posso attaccare le persone, perche' lo fai tu?". Risposta: perche' io sono il moderatore. Che suona un pochino come "'cause I can". Del resto, se voi fermate le auto con la paletta vi beccate una denuncia, se lo fanno i carabinieri no. Perche'? 

Quindi, se qualcuno si mette a fare il coglione, lo attacco alla persona. Ma nessuno deve farlo agli altri.

Un altro punto che le persone non capiscono e' che il moderatore non deve affatto applicare un regolamento. Queste sono cazzate da legulei. Il moderatore non e' orientato ai processi e alle regole, ma ai risultati. Lo scopo e' di fare in modo che un posto rimanga gradevole e che la gente non decida che e' meglio non esserci che esserci.

A quel punto inizia il problema: moltissimi pensano che essere sgradevoli sia bello. La verita' ti fa male, quindi se ti fa male e' la verita'. La medicina e' amara, quindi l'amaro e' una medicina. E siccome in Italia la societa' e' obbligatoria, cioe' si presume che nessuno possa scegliere se stare in un posto e dove stare, allora se qualcuno ti vessa tu devi subire.

Cosi' arriva il moderatore, valuta che state intossicando l'ambiente, e vi avverte. Una volta. Due volte. Dieci volte. E queste persone, abituate a momenti sgradevoli con chiunque (rompono i coglioni a tutti sistematicamente) , non se ne curano. Sono abituati a dare fastidio, se qualcuno si lamenta lo stronzo e' lui. 

In quel caso, dopo aver avvisato qualche volta, manifestando fastidio, banno.

Perche' e' importante manifestare l fastidio? Perche' se io manifesto un fastidio e tu te ne freghi, significa che sei uno che se ne fotte di non infastidire gli altri. E allora, sei o sarai un problema.

Un altra cosa che non si capisce di questo lavoro di merda e' che se siete ~1000, come sono adesso gli iscritti alla mailing list del blog, e io dovessi spendere un minuto a testa, sarebbero 1000 minuti al giorno, che magari non ho. In parole povere, il tempo e' fondamentale.

Questo significa una cosa: il ragionamento "male che va ci discuto cinque minuti e si risolve tutto" non funziona. Perche' il moderatore i cinque minuti non li ha. Certo non tutti i mille li richiedono, ma il punto e' che sono troppi comunque. Per il moderatore, esistono due tipi di membri: quelli che vogliono essere un problema, e quelli che non vogliono esserlo. Quelli che vogliono essere un problema sono quelli che ti costringono ad intervenire e a perdere tempo. 

Nella vita reale, siete impegnati a togliere tempo ad altri. Nella vita reale, evidentemente tutti hanno tempo per voi. Il moderatore non ne ha. Quindi, deve intervenire poco e farsi rispettare in fretta.Chi fa perdere tempo, quindi , e' un problema. 

L'ultimo punto e' che il moderatore non e' qui per risolvere i problemi. E' qui per tenerli fuori dalla lista. Il che significa che se avete problemi personali li dovete risolvere fuori, ma significa anche che se avete problemi personali dentro la lista, andrete a risolverli fuori.

A nessun moderatore interessa se abbia razione tizio e caio. Il moderatore ha poco tempo e tante cose da fare. Pertanto, se tizio e caio litigano, tizio e caio escono.

Allora , c'e' poi un altro tipo di antipatici, che sono quelli che provocano. Ora, voi non andate dentro uan gabbia  a provocare una tigre. Non andate con la svastica in un club di negri a provocarli. E perche'? Perche' sapete che provocando ottenete violenza, fastidio e  probabilmente una reazione violenta.

Quindi, quando dite e'"una provocazione" state dicendo che state andando a produrre una reazione che non avreste il coraggio di produrre se foste da soli in un club di boxe per tirannosauri. Allora, se non lo fareste i un club di boxe di tirannosauri, e' perche' sapete che quella roba fa volare gli stracci. E se sapete che quella roba che fa volare gli stracci, non lo fate.

Perche' se una cosa fa volare gli stracci, in una lista di 1000 persone, succede che voleranno gli stracci, E allora succede che il moderatore deve perderci un sacco di tempo. Cosi', se provocate, il moderatore vi caccia fuori. Eh, si. 

Poi ci sono quelli che vengono fraintesi. Ora, essere fraintesi una volta capita. Essere fraintesi due volte, anche. Ma se avete un diploma di maturita' preso in Italia, ALLORA conoscete l'italiano. Non ci si aspetta che siate incapaci di esprimervi. Potete scrivere in fretta e fare errori, ma se volete dire che e' una bella giornata, non devo leggere che la mamma e' una troia. Se rimanete fraintesi in questa situazione, avete invece dei seri problemi con la lingua. In questi casi, semplicemente non parlate.

Voglio dire, io sono iscritto a due o tre forum in tedesco, e scrivo cose cortissime. Per evitare di essere frainteso. Se il vostro italiano e' peggiore del mio tedesco, e ce ne vuole, allora e' meglio tacere. Il moderatore vuole gente che comunica, non gente che scrive cose a casaccio sperando che qualche parola colpisca il bersaglio.

  • Gino cane zigrinare erba zeppa andata  alba barca senza botto.
  • Ma che cazzo dici?
  • Mi hai frainteso.

queste scene, il moderatore le tronca subito. Tu parla mia lungua, si, o tu non parla proprio.

Ci sono poi gli specialisti del piagnisteo. Gli specialisti del piagnisteo di solito militano PER qualche minoranza oppressa (donne, gay, gente coi pantaloncini a pinocchietto , vegani etc) e ti devono a tutti i costi introdurre l'argomento. Ovviamente vogliono mettere la bandierina anche sul tuo blog, e bisogna per forza che parli di qualche modo , anzi no: occorre che se ne parli nel modo che vogliono , perche' appena non ti unisci al gioco politicamente corretto, sei un fascista/carnivoro/fighetto/comunista/fucilatore di bambini/torturatori di gattini.

Il moderatore di solito lascia introdurre l'argomento, poi ci piomba irritato nel mezzo, e dice la cosa politicamente scorretta. A quel punto il tizio , che sbavava dalla voglia di emettere la sua fatwa di condanna si trova ad insultare il moderatore, che lo caccia fuori.

Ci sono anche i furbettini del quartierino, che devono postare il link al loro blog,  quelli che contattano privatamente gli altri membri della lista, che si sono fatti la loro lista e devono fare proseliti, quelli che vogliono scrivere ma non si fanno un blog perche' per essere letti occorrono almeno due anni, e tantovale partire da qualcuno che i lettori li ha.

Questi personaggi in genere si tengono a bada con la moderazione: essi si credono sempre cosi' furbi, ma in definitiva sono come quelle persone che salgono sull'autobus senza pagare. Dei poveretti.


In genere ci provano una, due , tre volte, e poi finiscono in blacklist appena espongono la loro agenda nascosta.  E' solo questione di tempo.

Ci sono anche quelli che provano col vampirismo psichico: esso consiste nel costringere le persone a faticare per continuare una discussione, in modo che alla fine, siccome ti chiedono di citare le fonti delle fonti delle fonti e scrivere una macchina di Turing che scriva il messaggio la gente si stufa.

Il moderatore in quel caso lascia passare una volta, la seconda cassa il messaggio. Se il tizio insiste, cassa il tizio.

Il punto e' che il moderatore ha il compito di tenere un ambiente vivibile, senza tutti quei disastri sociali che normalmente distruggono qualsiasi discussione. Il problema e'che i cafoni, i maleducati, i rovinagiornata, i fanatici, e tutti quelli che ho descritto sopra non ci stanno.

Ma il punto VERO e' che queste persone NON tollerano alcun luogo ove non succeda quello che succede nelle discussioni ove partecipano, ove cambiano discorso, interrompono, si mettono a parlare di altro con alcuni partecipanti distraendoli, e quindi cercano di rovinare tutto a chi vuole costruire uno spazio decente.

E' lo spirito del vandalismo sociale, che porta la societa' ad essere simile a tanti muri di MIlano, inguardabili a forza di maiali che ci fanno sopra i loro "tag": uno schifo inguardabile ed invivibile.

Per questo il moderatore e' un lavoro di merda.

E per questo mi piace farlo.



..... sssseriously?

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Ho aperto i giornali stamattina, e siccome tutti i giornali qui titolano roba di sette e di uno, ho fatto un giro sui giornali italiani. Ho visto una cosa incredibile, che mi aspetto di trovare tipo sul daily mash (  http://www.thedailymash.co.uk/ ) , e invece la trovo scritta qui: http://www.lastampa.it/2014/07/09/italia/cronache/la-santanch-punta-allunit-ma-i-liquidatori-non-vogliono-NljCLTCMKhJAQDEvj4NhZI/pagina.html . Ok, l'articolo e' scritto in italiano. Credo. Quindi, se non ha senso, deve essere per via di quel che c'e' scritto.

Dunque, l' Unita' e' in liquidazione. Un modo gentile per dire che e' fallita, ma "liquidazione" sa di saldi, di consumismo, di tre per due e Capitan Findus. C'e' , appunto, un liquidatore (che nelle aziende e' simpatico quanto il "Guillottine Manager" ) e si sta occupando di smembrare l'azienda onde recuperare piu' soldi possibile per pagare dipendenti e fornitori.

Niente di che, una tragedia. Ok, ok, un vero democratico non deve mai essere contento quando chiudono i giornali. Ci sta tutto. A dire il vero, siccome da adolescente avevo pure aiutato a fare le feste dell' Unita', un pochino mi spiace anche. Ma, come si diceva all'epoca, se non fai la festa non ci sara' nessuna festa, e se i lettori dell' Unita' non leggono l' Unita', non c'e' piu' l' Unita'.

Ma arriva la Santanche', ovvero la prima donna in Italia a vincere il premio "miss maglietta bagnata "indossando un tailleur e parlando di politica. Tuttavia, a quanto pare la Santanche' di editoria un pochino ne capisce.

A quanto dice l'articolo, "Ha comprato dalla Mondadori le testate Villegiardini Ciak e PC Professionale e le sta riportando all’utile." Ora, immagino che la Santanche' abbia qualche competenza in ville & giardini, non mi risulta che sia competente in informatica, ma se le sta portando all'utile, non sembra che sia male come imprenditrice. 

Alla fine dei conti, a voi piace se la vostra azienda fa utile e quindi dura e continuate a lavorare.

A quanto pare, la Santanche' voleva comprare l' Unita': la Stampa dice che "Daniela Santanché, infatti, è convinta che l’editoria della carta stampata non sia morta ma che vadano soltanto modificati profondamente i criteri di gestione seguiti finora. Ed è convinta che l?unità potrebbe diventare un investimento economico in grado di dare persino dei profitti. La linea editoriale? Un dettaglio di nessun rilievo. Tutte le sue testate godono della massima libertà."

 Ora, io non sono un imprenditore della carta stampata. Pero', se la Santanche' sta riportando all'utile due aziende stracotte, non deve essere proprio proprio una schifezza. E se consideriamo che l' Unita' e' un giornale che fallisce perche' non e' riuscito ad andare all' utile (dai, lo chiamo plusvalore, cosi' si sentono felici) , la cosa non sembra malaccio.

Cosi', in un mondo razionale, se qualcuno ti lascia la linea editoriale e ti fa andare in attivo, mentre tu non sai come mangiare il mese prossimo e rischi il licenziamento in un periodo infelice dell'economia italiana, dovresti almeno tirare un sospiro di sollievo.

Invece, leggo delle cose che non hanno senso:

«Abbiamo immediatamente chiesto chiarimenti ma i liquidatori ci hanno rassicurati - racconta la giornalista (Bianca Di Giovanni , ndU) - ci hanno detto che è arrivata una semplice richiesta di informazioni sui dati economici ma che non avrà alcun seguito, per loro la questione è già terminata perché incompatibile con la storia del giornale». 

 "I liquidatori ci hanno rassicurati." E' come dire che il boia ti da' prospettive future. Non ha nemmeno senso. Il liquidatore e' li' per liquidarti, cioe' per venderti (intero o a pezzi) a qualcuno, farci soldi per pagare i debiti, e se questo implica la tua scomparsa, amen.

Come diavolo fa una persona ad essere "rassicurata" da un "liquidatore?!"

E' come essere di fronte al boia  in Texas e  dire:

  • Ehi, ma non e' che quella stronza mi da' la grazia, vero?
  • Ma va! Domani ti friggo che e' una bellezza. Ti impano pure, se vuoi. 
  • Grazie, mi sento piu' tranquillo. Puoi usare del pane bio, per favore?
  • Certo, ti si ammazza con l'energia solare, pure.
  • Fantastico!
 capite che se leggo una cosa del genere sul Daily Mash, ci sta tutto. Ma questa dovrebbe essere la realta'. E' il pianeta terra. E lei si sente "rassicurata dal liquidatore".  In che modo un liquidatore puo' rassicurare una persona, segue  nell'intervista:


" ma che non avrà alcun seguito, per loro la questione è già terminata perché incompatibile con la storia del giornale». 

 In pratica gli sta dicendo: ehi, tranquilla, e' un disastro. Ma un disastro serio, un disastro impegnato. Un disastro di sinistra, eh.

Ovviamente, sappiamo tutti cosa significhi: sappiamo che storia politica abbia la Santanche', conosciamo molti dettagli della sua vita, tra cui alcune foto degli interni della sua casa , sulle quali la scienza e' molto divisa, ma stiamo parlando di giornali. Cioe' di aziende. 

In pratica, stanno dicendo "vogliamo portare l'azienda - e i dipendenti - verso una possibile catastrofe, perche' non ci piacciono le idee politiche della persona che presiede la holding che ci vuole comprare, pur sapendo che non le vuole imporre al giornale".


Ora, noi sappiamo benissimo che arriveranno i soliti capitani coraggiosi che , ammanicati con lo stato, prima "salveranno" il giornale, poi li faranno tutti precari (Taccer Taccer Regan Regan CoopCoopCoop!!! ) ma rimarranno puri e duri. 

Ma e' il ragionamento che non ha senso:

  • Il giornale e' un'azienda. Non si capisce il liquidatore, che dovrebbe avere un compito specifico previsto dalla legge e regolato da essa. Non saro' un esperto di liquidazioni, ma io rifiutare un'offerta che salva azienda e dipendenti ( potenzialmente) per via di posizioni politiche della Santanche' non lo vedo tra le azioni possibili del liquidatore. Su quali fatti si basa il nostro personaggio se non ascolta l'offerta? Magari la linea editoriale e' davvero incompatibile, ma come fai a saperlo se non ci parli? Su quali fatti si basa il rifiuto? Sul nome della Santanche'? E se domani la Santanche' non fosse piu' il CDA di quella societa', per dirne una? 
  • Esistono delle clausole di salvaguardia negli accordi. Uno puo' dire "ok, mi compri, ok, mi riorganizzi, ma la linea editoriale la decide tizio e caio". Basta fare l'accordo , voglio dire.
  • "Linea editoriale" e' una foglia di fico per dire "propaganda" o per dire "organo di partito"? E' ovvio che le origini dell' Unita' sono politiche. Ma oggi e' un'azienda. Dite che sia un organo di partito? Uhm. Volete dire che il partito e' tenuto a pagarne i debiti, quale proprietario? Attenzione a dire che quello era il giornale di un partito, quando si dovra' andare in tribunale a decidere chi paga i debiti.

di fatto, tutto ha senso SOLO SE LO LEGGIAMO IN OTTICA POLITICA E PARTITICA.

Allora l' Unita' e' quella che e', la Santanche' e' quella che e', e sono incompatibili. Ma e la pensiamo in questo modo, perche' ci incazziamo se chi e' di destra si mette a brindare per la chiusura del giornale? I casi sono due: o un giornale e' un bene in se', e allora importa poco che lo amministri la Santanche' o altri, oppure un giornale e' patrimonio di un partito. Col che, sono pienamente nel giusto gli avversari politici che brindano alla sua chiusura. Tertium non datur.

I casi sono due:

  • Se e' un giornale di partito, i debiti deve pagarli in solido il partito.
  • Se NON e' un giornale di partito ma un'azienda, allora qualsiasi offerta va bene a patto di avere un piano industriale adeguato.

Si poteva fare molto meglio. Queste cose succedono anche qui. Ma allora il liquidatore si presenta , raccoglie l'offerta, la legge ( o fa finta), e dopo qualche tempo risponde "il vostro piano industriale non e' adeguato". Ermetico, sensato, e specialmente CORRETTO. Le regole non impediscono di prendere una decisione: ma ti dicono COME farlo.

Ma un paese senza una vera e propria cultura delle regole e delle procedure non puo' concepire un concetto come "il liquidatore e' una figura che opera solo e sempre nei sensi previsti dalla legge per gli scopi previsti dalla legge".

E un paese senza una vera cultura della professionalita' non puo' concepire che un liquidatore sia una figura neutrale con compiti e modalita' specifici e dovuti alla legge. E cosi' una risposta basata su nessun fatto economico porta al rifiuto di un'offerta MAI ASCOLTATA. 

In qualsiasi paese civile, l'  Insolvenzverwalter (1) , cosi' come  il "liquidator"(2) inglese sono figure previste dalla legge per essere neutrali, aventi una funzione pura, ovvero non sono chiamati a fare queste scelte.

Si, certo, manipolando un pochino il linguaggio si potra' stiracchiare il mandato del liquidatore, basta avere un minimo di dimestichezza con l'italiano, e si potra' fare in modo che questo comportamento sia dentro i limiti della legge italiana, ammesso che ormai ne esista una. 

Ma  quando si va all sostanza, ci saranno lavoratori che non avranno piu' lo stipendio, dopo aver chiuso ad un'offerta per incompatibilita' con la linea editoriale, incompatibilita' basata su speculazioni  dal momento che non si e' mai ascoltata alcuna offerta.

E ai lavoratori licenziati rimarra' un dubbio: 

ma queste idee che ci rendono incompatibili con un'offerta di risanamento economico, non erano mica quelle del partito dei lavoratori?   E se e' cosi', come mai l'abbiamo presa nel culo noi?
ma credo che questa domanda echeggi nella mente delle persone di sinistra ormai da qualche tempo.

Fino al giorno in cui chiudera' il Fuffington, e qualcuno non si chiedera'

 se per caso non sia proprio una certa "linea editoriale" quella che  porta sfiga alle aziende.


 (1)http://de.wikipedia.org/wiki/Insolvenzverwalter

 (2) http://en.wikipedia.org/wiki/Liquidator_%28law%29

Human Divide

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Ho letto di diverse competizioni che consistono in lunghi viaggi senza contante. Alcune riguardano le metodologie di "sharing economy"(1), altri riguardano scommesse di vario genere che riguardano la possibilita' di usare denaro elettronico. In entrambi i casi, quindi, si sta testando il livello di robustezza e pervasivita' di uno certo strato di servizi.

Cose del genere si sono sempre fatte. Anni fa si fece un test nel quale un tizio di New York doveva vivere per un mese "facendo tutto con internet". Oggi che abbiamo Amazon e tutto quanto, sicuramente la cosa sembrera' ridicola, nel senso che lo strato di servizi di una grossa citta' puo' sicuramente consentirvi di fare ogni spesa e di avere ogni cosa usando internet. In seguito la gara divento'"un anno facendo tutto con internet".

Un pochino meno avveniva nelle campagne, dove non esistono aziende di servizi che vi fanno la spesa o che vi vengono a ripulire la casa ordinando l'intervento via internet. 

Una gara del tipo "se riesco a fare 800 km usando solo servizi elettronici" e' quindi un analogo di questi test, ma ovviamente introduce la mobilita' come fattore. Se il personaggio che voveva vivere un mese "solo con internet", o "un anno solo con internet" poteva farlo a New York ma non in qualche paesino della bible belt, adesso il problema e' che bisogna farlo ovunque.

In questo senso, ci sono zone piu' adatte e zone meno adatte, per esempio i grandi distretti industriali si stanno attrezzando e le zone senza copertura LTE stanno diminunendo a vista d'occhio, cosi' come le zone coperte da servizi gestiti via mobile (prenotazione di hotel, ristoranti, spesa, medici, etc), ma quando andiamo fuori dalle zone industrialie  scendiamo verso sud, come ha notato qualcuno http://www.repubblica.it/economia/2014/07/09/news/_nocashtrip_la_moneta_elettronica_piace_meno_al_sud-91124360/?ref=HREC1-40 , iniziamo a faticare.

Ora, le considerazioni circa il perche' di una arretratezza tecnologica non mi riguardano, nel senso che le ragioni dell'arretratezza sono sempre quelle, e le conseguenze a medio e lungo termine sono sempre quelle. Ormai ripetere alla gente che siamo in un mondo che vive di tecnologia e senza tecnologia si muore e' inutile: moriranno e basta.

Invece c'e' una considerazione che va fatta , ed e' il fatto che una generazione che sta imparando a vivere cosi'. Vivo in una citta'mediamente moderna,  ove si interagisce col fisco mediante elstam, comunico con la maestra di mia figlia usando la posta elettronica, gli eventi scolastici si organizzano usando un calendario online, eccetera.
Vedo ragazzini entrare sull'autobus, scrivere il numero zigrinato sulla macchinetta sul cellulare, ed ottenere il loro bel biglietto elettronico.

Quando ovviamente mi sposto per lavoro ed entro in una sacca di  arretratezza, sia essa una zona rurale o una zona sottosviluppata per altri motivi (come in Germania est) ovviamente vedo i ragazzini in fila a timbrare il biglietto di carta, la gente fare la coda , eccetera.

Ora, il punto non sta nelle abitudini. Il punto sta nell'organizzazione, ovvero nell'attrezzatura.

Prendiamo il ragazzino che cresce in una zona moderna. Ad un certo punto, siccome la scuola parla con lui via email, o usando una piattaforma apposita, avra' bisogno di un computer. Di una connessione. E se  con uno smartphone ci compri il biglietto dell'autobus, ci paghi il biglietto del cinema e dello stadio, del concerto, della discoteca, e tutto quanto, finira' che il nostro ragazzino vive partendo dall'idea che occorra avere in tasca un dispositivo con alcuni software sopra. Obbligatori.

In termini di telco lo notiamo osservando le regole dei firewall, e notare che in moltissime citta' praticamente ogni smartphone ha un applicativo per comprare biglietti del tram e vedere dove il tram si trovi. Se comprano tutti non ve lo so dire, ma il traffico c'e', magari tutti guardano l'orario.

Ora,  precedentemente le macchinette per l'acquisto dei biglietti a bordo , da queste parti erano in acciaio inossidabile, praticamente blindate, e sebbene siano su ogni tram e su ogni autobus, erano una spesa non indifferente. Capita ora che su alcune linee al loro posto iniziano a comparire dei Q-Code: punta il cellulare e hai comprato il biglietto (oppure digita il codice che leggi sotto). 

Adesso prendiamo la persona che viene da una zona ove si usa solo contante, il telefono serve a telefonare, si gira ancora a piedi per uffici , diciamo un giovane che arriva qui da un paese non telematizzato, e si trovi qui.

Deve comprare il biglietto dell'autobus. Ok, scatta li' e fallo. Uhm. Anche se il nostro eroe avesse uno smartphone, cosa possibilissima, se nella sua zona non ha molti servizi del genere, non avra' il software installato. E nessuno gli avra' nemmeno detto quale installare. Voglio dire, lui vuole prendere un treno di RegioBahn, e non sa che e' stato integrato dentro un sistema di trasporti locale che si chiama VRR http://www.vrr.de/de/tickets/nrw/ , che fa la applicazione che permette di vedere orari e comprare biglietti. 

Se moltiplicate la cosa per ognuna delle incombenze, dall' NFC dentro la tessera della Krankenkasse fino ai pagamenti elettronici e alla relazione con lo stato, una persona che viene da una zona tecnologicamente arretrata presto trovera' impossibile vivere in una zona tecnologicamente avanzata, e viceversa.

Sicuro, con qualche anno di addestramento potra' farcela. Un tempo esistevano i corsi di sopravvivenza che insegnavano la gente a sopravvivere in ambienti impossibili, e portavano le persone a fare quello che i miei compagni di classe chiamavano "boy scout". Tuttavia, per chi era cresciuto a Milano Centro, era un picco di rambismo mai visto. Accendere un fuoco? Montare una tenda? Dormire nel sacco a pelo? Minchia, il fisico! 

Lo stesso vale per l'inverso: ormai le abitudini sono mostruosamente diverse: ho visto ragazzini in metropolitana che si sono messi d'accordo per vedersi. Usando il calendario di google.  Ora, io non ricordo di aver mai usato il calendario di google per sapere che dovevo andare a fare i compiti da un compagno di classe.

Stiamo parlando, cioe', di tribu' che sono attrezzate diversamente. Per esempio, non so se avete mai visto gli sportelli del cambio nell'aereoporto. La prima domanda che viene da porsi e': ma non esistono le carte di credito? La risposta sara' che chi viene da alcune zone non puo' pagare con carta di credito, e quindi ha bisogno di quell'usanza che noi pensiamo essere stata persa con l'impatto di un asteroide. 

Adesso immaginiamo che la tecnologia diventi DAVVERO pervasiva. Ovvero che non sia piu' tollerata la vecchia tecnologia. 

Abbiamo detto che abbiamo fatto delle gare tipo "possiamo sopravvivere un anno SOLO usando internet" e che la risposta prima e' stata NI e poi SI. Adesso immaginiamo di fare la domanda opposta: possiamo sopravvivere un anno SENZA internet? E immaginiamo che la risposta sia prima NI, poi NO.

Adesso facciamo le gare tipo "fare un lungo viaggio SENZA contanti". Immaginiamo che domani il discorso sia "fare un lungo viaggio usando contanti", e che NON sia possibile.

A questo punto il problema e': come parlano tra loro i due mondi? Come fanno le persone che arrivano col contante in tasca , la guida turistica, senza carta di credito, pensando semplicemente di entrare in un ristorante e chiedere se c'e' posto,  senza un navigatore, a sopravvivere, ma anche soltanto a viaggiare per affari, dentro una citta' ove non ci sono cartelli con indicazioni delle vie, perche' tanto tutti hanno il navigatore a bordo?

Un posto ove nessuno accetta piu' contanti perche' nessun negoziante vuole sbattersi a dare il resto, nessuno vuole perdere il tempo di portarli in banca, nessuno vuole rischiare la rapina? Ove non esistono macchinette per fare i biglietti dei mezzi ma voi volete salire sul tram?

Dopo una generazione di differenza, puo' succedere che tra aree rurali ed urbane di uno stesso paese si relizzi lo stesso fenomeno che potreste osservare se un pastore masai venisse a Trieste.  Non solo subirebbe dei disagi, ma non riuscirebbe nemmeno a mangiare un panino.

Il problema non e' quello che si verifica oggi, ove le persone che vengono da zone meno progredite devono solo imparare come si fa. Il problema si porra' in termini diversi, ovvero nella situazione per la quale il GAP e' troppo alto.

Potete chiedere ad un tizio che non e' abituato a comprare se non da un essere umano di imparare ad usare una macchinetta automatica per fare il biglietto. Per quanto negato, prima o poi se lo schermo gli scrive "inserire le monete" e gli mostra una cavolo di mano che inserisce la moneta, se non e' ritardato ci riuscira'.

Ma se da zero, da nulla, deve imparare ad usare una tecnologia, installarsi il software , procurarsi lo strato di servizi sottostante (carta di credito, conto corrente, etc) , il che e' infattibile se e' qui in un viaggio di affari di 15 giorni, a meno che non conosca con esattezza le abitudini, sappia di preciso che V-Pay/EC e' diffuso ma VISA e AMEX molto meno (qui a Düsseldorf, intendo) perche' fanno pagare commissioni, eccetera.

Quello che i governi sembrano non capire e' che lasciare intere zone del paese senza servizi non sta creando un divide che e' soltanto scomodita', o performance, come era un tempo, ma sta creando un divide vero e proprio, nel senso che tra un pochino le abidutini reali saranno cosi' diverse che non sara' piu' possibile nemmeno commerciare, per dirne una.

Quando hai l'equivalente del registratore di cassa (un software non obbligatorio che ti da' il finanzamt, ma ti snellisce le cose perche' poi' e' il finanzamt che ti calcola le tasse e te le preleva dal conto in banca ogni mese. Meno commercialista, meno spese: il commercialista qui e' un consulente) che si collega direttamente col finanzamt, tu un registro dei corrispettivi non sai cosa sia. Entro una generazione, nessun negoziante sapra' piu' che diavolo sia un GebürenBuch, tu non ti aspetti di avere problemi di dichiarazioni allo stato. Di roba cartacea. Non ti aspetti che qualcuno ti chieda i dati fiscali: il finanzamt li ha' gia'. 

 Esiste un momento limite, e ci si sta avvicinando molto velocemente, in cui il digital devide IMPEDIRA' IL COMMERCIO.

Semplicemente: impedira' il commercio. Potete commerciare mucche con un masai? No, perche' non ha partita IVA, non rilascia fattura, non fa bolle di accompagnamento, non ha un numero di telefono ed un domicilio fiscale.  Una brutta notizia per il masai che intende vendere le sue mucche.

Bene: immaginate che improvvisamente le zonead alto digital divide siano ESCLUSE dal commercio. Sic et simpliciter. Potete costruire quel che volete, potete essere bravo quel che volete, ma tanto nessuno compra da voi perche' non capisce quei pezzi di carta che voi volete. Perche' vuole pagarvi in qualche cryptocoin e voi non sapete che diavolo sia. 

Questo e' il punto: esiste un limite, un GAP tecnologico, un digital divide, oltre il quale non e' piu' possibile IL COMMERCIO.


oggi per parlare di questo limite devo fare un esempio estremo, parlando del pastore masai che vuole vendere pecore all'azienda italiana che ha partita IVA e necessita di documentazione fiscale, ovvero di un minimo di strato tecnologico.

Ma presto potro' fare lo stesso esempio usando QUALSIASI zona ad alto divide: commercio IMPOSSIBILE. Turismo IMPOSSIBILE. Scambi IMPOSSIBILI.  Perche' manca la mappa nel telefono, perche' il turista non puo' comprare niente con le tecnologie cui e' abituato, perche' con bassa connettivita' mobile non gli funziona la mappa sul cellulare, perche' non accettate un pagamento fatto col cellulare. 

Il gap, la differenza , sta crescendo sempre di piu'. Se qualcuno non la colma, avete voglia di sognare di produrre il miglior cibo del mondo e venderlo: non lo venderete piu'. Avete voglia di sognare che arrivino i turisti. Non arriveranno piu'. Non arriveranno piu' cosi' come non arrivera' mai il compratore delle mucche masai disposto a pagarle in datteri in salamoia: nessuno usa piu' quella tecnologia di pagamento, e tutti hanno bisogni diversi.

Ricordatevi sempre questo: a furia di non intervenire, le zone del meridione italiano scivoleranno sempre di piu' cosi' indietro, che fare affari con loro per una persona del resto del mondo sara' naturale quanto per una SrL in contabilita' ordinaria e' comprare da un pastore masai senza documenti e senza ragione fiscale e senza fatturazione.  Praticamente impossibile.

Il digital divide, quindi, tra un pochino diventera' un Human Divide.









(1) Non concordo con questa definizione e la trovo assolutamente controproducente. Il software opensource ha avuto un inizio catastrofico perche' la dizione "Free Software" faceva pensare a tutti che non ci fosse business sotto. Non essendoci business, le aziende lo boicottavano. Quando poi si e' iniziato ad investire, tutti si sono accorti che "Free Software is free as in Freedom", ma prima, quando pensavano che fosse "Free as in for Free" , nessuno ci investiva un solo penny. Allo stesso modo, ho il dubbio che un'economia detta "sharing" economy sia vista come un mondo ove non si fanno piu' affari, e che quindi non ci saranno investimenti.

Non ancora.

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Ho scritto l' articolo Uh, eh, BND qualche giorno prima dell'espulsione del capo della CIA in Germania, e tutti mi dicono di averci preso, ma in realta' non credo. Nel senso che credo che seguira' qualcosa , non penso che questa sia LA mossa. Non lo penso perche' non e' nella psicologia della Merkel, perche' l'opinione pubblica e' incazzata nera, perche' e' l'unico punto debole del suo governo.

In  passato, quando la cancelliera si e' trovata di fronte a qualcosa che faceva arrabbiare molto l'opinione pubblica ed indeboliva il suo governo, si e' comportata sempre allo stesso modo, ovvero aspettare alla fine e giocare la mossa risolutiva.

E' la strategia dei "nuovi" democristiani tedeschi venuti dala ex DDR: non trattano mai, perche' la cultura nella quale si sono formati non comprendeva la trattativa. Con la Stasi non trattavi. 

Questa cultura ormai e' stata portata a livelli altissimi dalla Merkel, e ha creato una vera e propria scuola politica, per cui ormai CDU/CSU agisce quasi sempre in questo modo. Volevo specificare una cosa riguardo a quanto ho detto la scorsa volta, circa il ruolo di ex agenti stasi nella BND, arendo una breve parentesi.

In generale, quando per motivi storici in una nazione di spegne un regime e se ne accende un altro, i vecchi appartenenti ad un regime NON vengono mai assunti nel nuovo stato. Ma questo non significa che non lavorino per il nuovo stato.

Prendiamo l' esempio della Stasi, (ma potete anche prendere l' OVRA fascista, poi diventata "polizia politica" ed infine "Digos", o le camicie nere, in seguito diventate "Gladio"). Nel caso di un servizio segreto, la stragrande maggioranza delle forze umane in gioco e' dettata dai cosiddetti informatori del servizio segreto, e non dai dipendenti.
 
Insomma, la Stasi era fatta da N persone (che lavoravano in pianta stabile) e N*50 informatori esterni. Gente che aveva un lavoro, una vita, e in cambio di soldi passava informazioni. Detto questo, il punto e': ok, gli uomini della Stasi non sono stati assunti , ma che fine ha fatto la rete di informatori?

Questo, storicamente, e' il punto: quando si passa da un regime all'altro, il vecchio servizio segreto viene spesso smantellato, ma la rete di informatori rimane la stessa, e viene "ereditata".  Il problema viene quando non conoscete la rete di informatori perche' gli archivi vengono distrutti. In tal caso, i vecchi dipendenti del vecchio servizio segreto vi diranno che sono disponibili a mettervi a disposizione la loro vecchia rete di amici. Ma non si faranno assumere: diventeranno a loro volta informatori, o meglio faranno da tramite.

Se quindi prendiamo la DDR, avevamo:

  • Stasi <= Informatori della Stasi
se passiamo al dopo, abbiamo:

  • BND <= Ex dipendenti stasi <= Informatori della vecchia Stasi.
ufficialmente, il BND non ha assunto i vecchi spioni della Stasi.  Quello sarebbe politicamente improponibile. Ha pero' ereditato la vecchia rete di informatori - su quelli c'e' segretezza e la rete precedente funzionava molto bene - e ha poi acquisito altri consulenti che tenevano in piedi la rete di informatori.

Questo e' normale nelle fasi di transizione, e succede sempre , o quasi , quando un regime come la DDR si sfalda e al suo posto nasce qualcosa di diverso. Gli "interni" si cambiano,  gli  "esterni" si ereditano.

Chiusa la parentesi, ci sono diversi motivi per i quali non credo sia questa la mossa che mi aspettavo, e che ne seguira' un'altra.

  • Si sono spiati dei parlamentari, quindi lo sbocco politico piu' semplice per la Merkel e' una nuova legislazione.
  • Sospetto che il problema dello spionaggio si manifesti contro la CIA ma in realta' sia contro il GCHQ inglese. Il motivo e' che una nuova legislazione europea riguardante la sicurezza dei dati elettronici e' stata approvata dal parlamento europeo, ma non e' stata accolta con entusiasmo dal governo tedesco. Questo fa pensare che il problema sia piu' europeo che transatlantico. E che si voglia usare la legislazione locale come arma.
  • La mossa non e' risolutiva, e genera la necessita' di una reazione da parte degli USA. Che o rischiano di perdere le basi in Germania se provocano la rabbia dell'opinione pubblica, oppure devono tacere. La mossa e' troppo piccola per muovere una reazione americana, quindi generera' silenzio. 
  • Non si vede come questo possa risolvere il problema politico. L'opinione pubblica si aspetta molto di piu', e le scorse volte la cancelliera e' stata piu' drastica. Inoltre e' rimasta toccata anche Ursila von der Leyen, oggi ministra della difesa, e la piu' probabile candidata al dopo Merkel. La cosa quindi tocca molto l'establishment.

non credo quindi che sia questa la mossa che temevo. Vi ringrazio per la stima, ma credo si stia preparando qualcosa di piu', che:

  • Siccome si sono spiati i parlamentari, mi aspetto che si tratti di un pacchetto di leggi, per esempio sul DatenSchutz.
  • Sia una regolazione interna, ovvero una legislazione sulla privacy tutta tedesca. Essa soddisfera' le richieste degli industriali dell' IT tedesco e Deutsche Telekom, Siemens, e compagnia, e sara' estremamente antibritannica piu' che antiamericana. Per esempio, la Merkel ha un ostaggio delicato per le mani, che e' Vodafone Germania, che ha appena comprato Kable Deutschland. Le basta legislare sui dati nelle mani di questa azienda per causare un disastro al brand inglese piu' noto d'europa. Mentre si sta gettando a testa bassa sul machine-to-machine, nel paese con piu'"machine" del continente.
  • Colpisca anche aziende americane, come Microsoft, Cisco, Google, Facebook, etc in modo da chiudere la partita di fronte all'opinione pubblica. Sembra una nuova legislazione sul DatenSchutz, punitiva per gli OTT americani e rassicurante. Tipo "la casella di email la devi ospitare in Germania, e anche ogni dato degli utenti". Oppure, come hanno gia' fatto sia greci che turchi, "i metadati, TUTTI,  non possono uscire dai confini" , che e' pure peggio. penso che anche misure a favore di Bertelsmann o di Alex Sprenger , cioe' favorevoli all'editoria, siano in vista.
  • Deve proteggere la delfina, Ursula. Quella donna per i tedeschi e' due cose. Ministra della famiglia in passato, ha rimesso il kindergeld (i 185 euro/mese che ricevete per ogni figlio sino ai 18 anni) , gli OGS (il tempo pieno anche a scuola chiusa) e tutta una serie di cose. Quindi direi una legislazione tipo "protezione della famiglia e dei bambini su internet", giusto per associarla ad Ursula. Oppure e' la ministra della difesa di oggi, ma non capisco cosa si possa fare: difficile fare una legislazione di questo tipo che abbia ripercussioni nella difesa o sia associabile alla difesa.
questa qui , onestamente, mi sembra una mossa per prendere tempo.









Etica , affari, e sharing economy.

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Ho scritto in un post precedente che tutto questo parlare di sharing economy non e' necessariamente un bene per la crescita del settore, e c'e' una ragione specifica per questo: ho gia' visto la scena. C'ero quando uscivano contemporaneamente Windows95 e "Yggrdasil PnP linux" , e c'ero anche quando usci' (ordinandolo dagli USA) il Cdrom di FreebSD 1.0, un anno prima. E vi posso dire qual'era il problema.
Avrete sentito dire che il software GNU e'"free" , come per "freedom".

E se andate sul sito di GNU, ancora oggi, trovate per prima cosa questa descrizione:


voi forse penserete che questa enfasi sulla "liberta'" sia frutto di qualche ideologia, o che questa enfasi sulla liberta' sia frutto di qualche equivoco linquistico, nella misura in cui "free" significa sia "libero" che "gratis".

Ma il motivo per il quale si enfatizza questa cosa sta nel fatto che la parola "gratis" fu il motivo per il quale i primi tempi del software GNU, di Linux, di FreeBSD, furono un inferno.

Per farvi un'idea, faccio un esempio: io entravo nelle aziende che avevano SCO. Avevano dell'hardware costosissimo venduto da chi vendeva il programma di contabilita', che nel caso era un robo di ESA, che girava in COBOL.

Ora, per chi non ricorda SCO, era possibile far girare i programmi in COBOL per SCO su Linux, a patto di avere l'emulazione iBCS. (Intel Binary Compatibility Standard). 

Allora io entravo nell'azienda che pagava:

  • Una vecchia carcassa di HP con un disco troppo piccolo ed un filesystem che rendeva impossibile estrarre i dati se non mediante una cassetta leggibile usando SCO, od invertendo i bit a gruppi di 20 per leggere tar.
  • Un sistema operativo di cui pagavano qualche milione di lire di licenza, e una licenza apposita per i moduli di rete (giuro!.
  • Un supposto apposito per gestire le stravaganze di SCO, ogni qualvolta cambiavano stampante, aggiungevano un nuovo computer, eccetera.
allora io andavo li' e proponevo la mia SlackWare, e gli facevo anche vedere - che non mi credevano - che il loro prezioso Spiga girava anche li'. Solo che io gli davo una macchina decente, a costi decenti, e un sistema operativo "free".

Ovviamente anche io gli facevo pagare il supporto, ma costava molto meno.

Sapete qual'era la perplessita' piu' grande, e come la risolvevo? 

La perplessita' era:

  • Ma io ho letto che questo linux e' gratis. C'e' da fidarsi?
  • Risposta: beh, gratis no. E' un'esagerazione. Vede qui sulla scatola che c'e' il prezzo? E poi deve farlo venire dall'america, e poi c'e' l'assistenza.
  • Ma allora quelli che dicono che Linux e' gratis?
  • Ah, si, e' come quando le vendono le stampanti sottocosto, e poi paga le cartucce. E' per farsi pubblicita'.
  • Ah, ho capito. Furbi. Allora va bene.

in pratica, cioe', dovevo DIFENDERE Linux dal marchio di infamia di essere gratis. Nel momento in cui il cliente pensava che sta storia del gratis fosse un modo per farsi pubblicita', ma poi costava come tutti gli altri, solo di meno, allora iniziava ad accettarlo.

Se poi andiamo a livelli un pochino superiori, le cose non erano diverse.
SUN aveva solaris, Digital aveva Digital Unix o OSF, IBM aveva AIX, SGI aveva IRIX, HP aveva HPUX, Microsoft aveva comprato NT da Digital dopo aver venduto Xenix, e lalala.

Nessuno di loro voleva investire in Linux, inizialmente. Non volevano perche' gli sembrava una cosa comunista. Ma non solo. Appena facevate un incontro per parlare di Linux dentro, che so io, l'universita', o in qualche associazione di settore, si presentava qualche coglione dei Centri Sociali a dire a tutti (magari imprenditori) che Linux era la fine del capitalismo e la distruzione del business.

A dire che Linux avrebbe distrutto Microsoft, che stava avanzando nel mondo di internet, che stava attaccando i piccoli server, e che presto chi scriveva software per soldi - sterco del demonio!!!! - sarebbe stato sconfitto dal comunismo di Linux.

Sto scherzando? Beh, no: e gli avversari di linux ne approfittavano e facevano un pochino questo , e all'epoca girando per internet potevate trovare in giro roba cosi':
oppure discorsi come questi:



nel tentativo di screditare. 

Quindi, da un lato la parola "free" spaventava i venditori di software proprietario, spingendoli a parlare CONTRO l' Open Source. Dall'altro, una cricca di scemi di guerra dei centri sociali (1) andava in giro a dire che Linux era il Cavaliere Nero che avrebbe distrutto le multinazionali. Ovvero, il business, malvagia abitudine del diavolo.

Quand'e' che Linux ha cominciato a prendere piede , di preciso? Quando sono arrivate le prime AZIENDE (Redhat, Novell, etc) e hanno iniziato a farci i soldi. Quando XOOM ha cominciato ad usare FreeBSD. Allora la gente ha iniziato a capire "ehi, ma NON E' VERO che e' tutto gratis, si fanno i soldi li!". 

Certo, oggi nessuno ha dubbi : Android e' basato sul kernel linux, avete linux nel vostro router, c'e' linux in quasi tutti i navigatori, c'e' linux nei registratori di cassa italiani, c'e' linux quasi in tutti gli embedded devices, oggi nessuno farebbe come certi giornali italiani che scrivevano di linux "il sistema operativo DEGLI ALTERNATIVI".

Ma a quei tempi si faceva.

Quanto e' costata questa cosa di "free" che venuva letto come "gratis" e non come "libero"? Ad occhio e croce, DIECI ANNI.

Si, non ho dubbi nell'affermare che il mondo Linux sarebbe arrivato ove e' oggi DIECI ANNI FA, (intendo android, mondo embedded, server, LAMP, cloud , HPC, &co)  dieci anni fa, se non ci fosse stato questo cavolo di nome "free". 

Se non ci fosse stato sempre lo sciroccato coi capelli rasta e l'orecchino al naso a dire in TV, alla radio, ovunque, che "Linux prima di tutto e' contro le multinazionali e il capitalismo", si sarebbe diffuso molto prima: 2/3 delle aziende italiane avevano software pirata, metterli in regola sarebbe stato facilissimo.

Una cattiva immagine dell' OpenSource, in parte ancora presente nel pubblico, ha frenato la sua diffusione di ALMENO dieci anni. E questo perche' la parola "free" e' stata vista come "gratis".
adesso prendiamo "Sharing Economy". Sapete cosa succede se dite in giro "shared economy?" Che spiegate questa NNOOOOOOBILE causa dello sharing, quanto e' ecologico, quanto e' solidale, altenativo, nuovo, e non c'e' un cane che ci investa due lire.

Perche'? Perche' arrivera' lo stesso scemo di guerra dei centri sociali e andra' a dire a tutti che "la sharing economy' e' la fine del capitalismo e del consumismo, e' Marx nel mondo di Internet".

Ovviamente, quelli che hanno il portafogli, cioe' manager e banchieri, scuoteranno la testa e se ne andranno. "Sharing". Condividere. Ma se io condivido, anziche' vendere due pezzi lui ne vende uno solo. E' la fine della produzione e anche del commercio.

Nessuno gli spieghera' che una casa automobilistica potrebbe fare piu' soldi affittando che vendendo le auto , o i camion. Nessuno gli spieghera' che potendo ammortizzare il costo, sono possibili prezzi piu' alti. No, gli diranno quante foche monache hanno salvato dall'estinzione. Non riceverete una lira di finanziamenti.

No, perche'"sharing"non sa di soldi.

Come non sapeva di soldi Linux. Nessuno fa soldi con Android, no?

Provate a fare una cosa: invece di chiamarla "Sharing Economy", chiamatela "CashFlow Economy". Dopotutto, se si affittano cose, di cash he gira: il ciclo economico di un oggetto venduto e poi affittato e' molto piu' lungo: "CashFlow economy" e' perfettamente consistente.

Adesso, dite che state facendo un sito di CashFlow Economy. Vedrete che manager e banchieri alzeranno le orecchie. CashFlow? Oh, musica per le loro orecchie. E quando vi chiedono cosa sia, non dite "ma e' un modo per risparmiare condividendo ed affittando, che salva la foca monaca dalla meritatissima estinzione uccidendo il capitalismo, il consumismo, la produzione e il commercio".

No, provate a dire la verita': e' un modo per allungare il ciclo economico degli oggetti, associandoli ad un reddito.

vedrete che la reazione sara' questa: "reddito" Bello, il reddito. Allungare il ciclo economico. Fico. Suona fico. 

Poi ci aggiungete:

E' una forma di mercato che aumenta la resa ed il valore degli oggetti, che continuano a produrre valore anche dopo la vendita.
E allora li vedrete:  "mercato?". Buono, il mercato.Aumenta al  Resa? Valore? "Produrre valore"? Fammi tua , mi piaci quando sei PORCO!

E invece no: voi siete gli opliti del bene. Il denaro e' lo sterco del demonio, e il messaggio che state dando e' questo:

La sharing economy e' un modo per risparmiare evitando di comprare le cose.  Uccidendo la produzione e disintegrando il commercio, comprando un solo pezzo dove prima se ne compravano 100, migliaia di drogati da centro sociale, disoccupati squattrinati, casalinghe e pensionati potranno provare il brivido di possedere un tagliaerba. A morte il capitalismo ed il consumismo! Viva la foca monaca! Divertiamoci con l' URSS! E' una cosa giovane! Sportiva! Nuova! Divertente! Alternativa! Fai rafting sui cavi dell'alta tensione con noi!
e non e' la prima volta che lo vedo succedere, l'ho gia' visto fare con l'opensource. Una volta vidi addirittura un articolo dove si calcolava quanto fosse ecologico linux perche' non dovevi stampare la licenza.

Provate pure a fare il vostro depliant cosi' come sopra, ed invitare tanti uomini d'affari al vostro congresso sulla sharing economy. Verranno dieci drogati del centro sociale, pensionati , ex membri di Lotta Continua, ex membri di Terza Posizione, accompagnati dai genitori della Digos, membri di qualche partito ecologico, economisti alternativi del signoraggio, grillini e sciroccati vari.

Oppure, cambiate testa e provate  a fare un volantino cosi':

La CashFlow economy e' un modello di BUSINESS basato sull'aumento del VALORE degli oggetti. La CashFlow economy permette di allungare il ciclo DI MERCATO degli oggetti , CREANDO VALORE anche dopo l'acquisto. Con la CashFlow Economy, l'acquisto diventa REDDITO trasformando la PRODUZIONE ed il COMMERCIO in un ENABLER di servizi.
 Stiamo dicendo ESATTAMENTE la stessa cosa. Stiamo descrivendo LO STESSO identico fenomeno economico. Stiamo parlando della stessa, identica, cosa. 

Ma facendo cosi', se mandate un invito del genere, scroprirete che al vostro congresso verra' MOLTA piu' gente, ma di quella giusta. Quelli che magari vi possono DAVVERO aiutare, finanziandovi e/o comprandovi. Quelli che magari ascolteranno e ci investiranno.




Sto dicendo che non decollera'? Certo che decollera' . Come alla fine e' decollato Linux ed e' decollato l' OpenSource. Ma ci ha messo DIECI ANNI di troppo.

E perche'?

Perche' qualcuno lo aveva descritto come la cosa nuova, giovane, alternativa, fica, ecologica, buona, contro il capitalismo, contro il consumismo. 


State facendo la stessa identica cosa. State prendendo un modello di BUSINESS e lo descrivete comeil sogno di Madre Teresa di Calcutta quando militava nel WWF , sezione giovani alternativi in snowboard.

Non sembra la roba di Bill Gates. Non sembra la roba di Jeff Bezos, di Zuckerberg. Sembra una merda partorita da Jovanotti.

E prima o poi, quando i nuovi Zuckerberg della CashFlow Economy nasceranno negli USA, e starete a dire "ma perche' sempre in America", la mia risposta sara'"perche' avete voluto a tutti i costi sembrare dei santi ecologisti rivoluzionari ggiovani entusiasti sportivi".

Anziche' sembrare, magari, gente che vuole muovere un sacco di soldi.

Ah, il denaro. Lo sterco del demonio!





(1) E diventare scemi di guerra SENZA partecipare ad una guerra non e' semplice!

Ancora su affari, etica e sharing economy.

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Ci sono state reazioni buffe, su diversi social network, al post che ho scritto sulla sharing economy, le quali reazioni testimoniano la vera carenza che sta bloccando l'economia italiana di oggi, ovvero la carenza di una cultura del successo, e di una cultura del business.

Nel mio post precedente partivo dall'ipotesi che chi ha un business sappia presentarlo. Sappia cioe' spiegare perche' un ipotetico investitore lo dovrebbe finanziare. Deve essere chiara una cosa: le ragioni dell'ipotetico investitore sono SIMILI a quelle dell'ipotetico cliente.

Se io compro la vostra automobile, e' perche' credo che la vostra azienda non fallira' domani. Se io compro una casa fatta dalla vostra azienda e' perche' credo che siate un'azienda solida. Se io compro un vostro cellulare e' perche' comunque penso che sappiate fare dei prodotti che diano un senso al prezzo.

Ovvero: se COMPRO i vostri prodotti e' perche' penso che siate bravi con gli affari. Non e' solo una questione di qualita' prezzo: provate a vendere BlackBerry, mentre l'azienda galleggia vicina al fallimento.

Se esaminate i motivi per i quali i finanziatori vi spalleggiano e investono su di voi, alla fine scopriamo che investono perche' non credono che fallirete domani, perche' credono che siete tutto sommato solidi , perche' credono che i vostri prodotti stiano sul mercato.

In definitiva, cioe', i PRESUPPOSTI per il finanziamento della vostra azienda sono QUASI GLI STESSI presupposti che portano il cliente a fidarsi di voi: credono che siate bravi  a mandare avanti il business.

E qui andiamo al punto: se non riuscite a convincere il finanziatore, non riuscirete a convincere il cliente. La maniera migliore per presentare un'idea  ai finanziatori e' presentarsi col prodotto e cercare di venderlo a quelli che vi ascoltano. Per questo c'e' un'attenzione spasmodica verso il prototipo: senza prototipo oggi siete spacciati.

E qui casca tutto, perche' il business, come il successo, non fa parte della cultura italiana.

Quante catene di negozi esistono, nate e cresciute in Italia? Uhm. Se escludiamo la grande distribuzione, che necessita di molti punti, assai poche. Possiamo vedere il primo ristorante di Mc Donald's , che in Italia chiamereste "trattoria", o poco meno:




questi due signori hanno aperto una trattoria da asporto. Una specie di rosticceria take away, e poco piu'. Esistono molti di questi negozi in Italia , e anche negli USA, ma cosa ha causato la differenza?

L'ha causata il fatto che Dick e Mac hanno aperto un altro punto. E un altro. E un altro. E un altro. Perche'? Perche' la cultura del business e' una cultura della crescita. Tu non apri una rosticceria per avere una rosticceria e sbarcare il lunario. Tu apri una rosticceria per fare TUTTO IL SUCCESSO CHE PUOI.

Questa parte, "tutto il successo che puoi", manca all' Italia. Paese dove se vinci 7 ad 1 ti dicono che "dovevi fermarti prima". Non puoi, cioe', avere tutto il successo che puoi. Nessun ristorante apre il secondo punto se non ha un figlio da sistemare, nessuno apre il terzo se non ha un altro figlio, o un parente, da sistemare. Il negozio e' un lavoro fisso, tutto qui.

E' la struttura del commercio italiano: se un negozio fa prezzi migliori di  altri, succedono diverse cose. Prima gli altri si lamentano col suo "rappresentante", quello che gli vende le cose che poi rivende. Il rappresentante va dal negoziante - tipicamente questo succede coi bar  e i rappresentanti di caffe' e dice che in zona tutto fanno un altro prezzo, e che lo hanno minacciato di cambiare marca se non gli parla. E siccome lui e' un amico, perche' tutti sono amici in Italia , allora e' un consiglio che e' meglio accettare. Poi parliamo dello sconticino, abbi pazienza.

Se il nostro commerciante si ostina a fare prezzi migliori, allora entrano in campo le amicizie, e arrivano "i controlli", le petizioni dei vicini contro i locali notturni (di cui i vicini non sanno nulla) , le lettere ai giornali sul degrado, e via dicendo.

Poi si passa gradualmente alle maniere pesanti, nelle birrerie andranno gli ultra' di calcio ad ubriacarsi e far casino , pagati lautamente dal bar ove andavano prima, oppure qualche spaccino dimentichera' una dose nei bagni e ops, arriva il poliziotto subito dopo, per i ristoranti puo' succedere che si affittino grossi camion e li si parcheggi di fronte al ristorante per non farlo vedere dalla strada, che l'intera zona venga sporcata con scritte e vernici , i cassonetti vengano incendiati, l'arredo urbano devastato, per farla sembrare un ghetto di harlem,  e cosi' via.

Perche'? Perche' non esiste una cultura del business, o del successo, ove voi fate tutto quello che potete per avere il massimo successo. Il negoziante che apre deve anzi MINIMIZZARE la propria "minaccia" verso gli esistenti. Deve tenere un basso profilo, deve allinearsi ai prezzi di tutti gli altri, non deve dare molto fastidio. Se ci fate caso, le bazze di cibo ottimo e prezzi bassi le trovate solo fuori citta', perche' e' un patto tacito che la scomodita' compensi i vantaggi. Ma "la zona" e' una torta che tutti devono dividere, senza infastidirsi reciprocamente.


Aprire un negozio, del resto, non e' percepito come un diritto. Dovete "chiedere il permesso", "fare domanda". Non e' il sindaco a supplicarvi di aprire un negozio a Cinisello Balsamo anziche', come farebbe qualsiasi essere razionale, farsi 2 ore di aereo ed aprire un pub in Irlanda, di fronte all'oceano.

No, siete voi che supplicate. Supplicate l'amministrazione di concedervi il diritto di aprire un business. "fate domanda". Chiedete-il-permesso. Non c'e' da nessuna parte. In tutto il mondo voi aprite, e lo comunicate allo stato perche' dvete pagare le tasse, certo. Poi se violate le leggi spetta allo stato controllarvi e punirvi. 

Ma non vi si ferma. Non c'e' un permesso da chiedere PRIMA. Certo, aprendo un'azienda potreste inquinare. Del resto, uscendo di casa potreste poi fare una strage, ma non per questo dovete chiedere un permesso per andare in strada.

E tutto questo strisciare, chiedere, implorare, vi fa sentire delle merde sin dall'inizio.  Chiedere il "permesso di apertura"? Was? Wie bitte?

Quando dico che non esiste una cultura del business e del successo, intendo:

  • Il business in Italia e' concepito come qualcosa di PICCOLO, che non causa fastidi ai concorrenti, che divide la torta equamente in un vivi e lascia vivere. Il successo e' vivere bene NEL PICCOLO. Cioe', il successo e' rinunciare al successo.
  • Il business in Italia e' concepito come qualcosa di PERICOLOSO, da contenere pretendendo che si "chieda il permesso". Non e' un diritto, non e' una liberta', ma una concessione. Da doversi meritare, andando d'accordo con tutti. 
  • Il successo in Italia e' sospetto. Chi ha successo deve nascondersi. E comunque non devi avere piu' successo del minimo strettamente necessario a vivere , te e la tua famiglia. E' ingiustificabile il negozio che cresce senza bisogno di farlo.
  • L'intenzione di fare soldi in Italia e' sospetta. Avidita', lussuria, peccato!  Vade retro, Satana! Il negozio si apre per portare a casa il pane, mai fare di piu'. Che cavolo credete di essere? Steve Jobs diceva "stay hungry" per dire di morire di fame ogni giorno, che cavolo avete capito?

per questa ragione, quasi nessuna startup sa parlare di business. Tutte le parole del business in Italia sono associate all'abiezione morale.
Se diciamo business e' perche'"affari" ha una connotazione negativa, quanto "affarista". C'era ancora "imprenditore" ma  Puffo Scopolone lo ha rovinato.

Vuoi fare un sacco di soldi? Vivi per i soldi, sei avido, sei senza cuore, sei un uomo senza morale, senza scrupoli. Un "affarista", parola che per un qualche motivo in Italia assume connotati quasi criminali. 

Da notare che questo poi produce un effetto Pigmalione al contrario, ovvero chi ama gli affari si abitua all'idea di essere disonesto. Ma questo e' un altro punto.

Non esistendo una cultura del business, ed essendo in generale il successo visto come colluso con qualche crimine, e comunque con un qualche genere di presunzione o di immoralita' intrinseca all'atto, il nostro fondatore di startup NON SA COME PRESENTARSI.

Che genere di cultura ha prodotto questo modo di vivere? Che genere di background hanno coloro che fondano le "startup", che genere di bagaglio hanno sulle spalle? E che effetti ha questo "pudore" verso il successo economico?



Se non potete dire che siete li' per fare soldi , un sacco di soldi, per diventare il nuovo google, per fare un culo quadro ai concorrenti, che diavolo vi resta da dire? 

Vi resta da dire quello che vedo scritto su ogni sito di sharing economy:

  • Dobbiamo comprare un orsacchiotto ad una bambina malata di sindrome di WolfStein , che la obbliga a camminare, cieca , sorda ed instupidita per inutili corridoi di pietra e gridare "ah, so!" ogni tanto. Dolcisia Vittimini-Lacrimosi, tipico nome della Bambina con la Rarissima Sindrome di WolfStein, non ci vede, non ci sente, non puo' camminare, non puo' parlare, e nel tempo libero fatica a respirare. Come se non bastasse, e' di San Marino. Piu' che di un orsacchiotto avrebbe bisogno di eutanasia, ma noi siamo buoni ed etici, e il nostro progetto in prima pagina e'"un Orsacchiotto Per Dolcisia". 
  • Basta con l'inquinamento. A noi non frega un cazzo dei soldi, noi lo facciamo per la natura. Il nostro business riduce l'inquinamento. Noi esistiamo perche' esiste l'inquinamento. Molte persone razionali si sono messe ad inquinare per dare piu' mercato alle startup, se gli togliamo l'inquinamento non hanno ragione di esistere. Inquina anche tu, cosi' una startup puo' ridurre il tuo inquinamento. Ogni volta che incendi un copertone, in California nasce una startup.
  • Viva i giovani. Nonostante la platea di finanziatori sia fatta spesso da ultracinquantenni, andiamo li' con tutta la nostra giovinezza, vestiti da giovani, arriviamo in snowboard in ufficio, usiamo delle betoniere irlandesi arrugginite come scrivanie, siamo iscritti al club Juventus per via della pressione osmotica  e ogni sera sacrifichiamo un pensionato a Justin Bieber, profeta dei pedofili. Chiamiamo Cougar la funzionaria di banca trentacinquenne che deve valutare il business plan  e poi ci meravigliamo se questi non ci danno i soldi. Genio e coglionatezza.
  • Sport escatogici e competizioni senza senso. La nostra azienda non esiste per fare affari, ma per sponsorizzare le imprese piu' assurde. Dal salto in lungo con la maionese fino al giro del mondo in usucapione, passando per il campionato di resto del carlino ad ostacoli nella jungla di casalecchio, non stiamo bene se la gente ci crede sani di mente. Noi siamo felici solo quando rischiamo di morire spiaccicati mentre facevamo lancio del peso dalla ciminiera dell' Enel. Il giro del mediterraneo sullo squalo affamato e' la nostra estate perfetta. I finanziatori piu' che un bond vi chiederanno un testamento, ma sono dettagli.
  • Qualsiasi cosa non sia business. Avete scambiato l'aspetto distruttivo dell'innovazione per un voto di poverta' tecnologico. Con la vostra tecnologia tutti saranno poveri ma felici. State per rompere le catene del capitalismo e del consumismo, e grazie a voi il mondo avra' di meno ma sara' piu' felice. Anche voi, visto che la poverta' non attira gli investitori, ma non so se sarete felici. Ah, no: voi siete felici perche' siete giovani e belli e la vostra giovinezza e la vostra novita' sono lo specchio della felicita'!
tutto questo e' possibile, e avviene, dal momento che non esistendo una cultura del successo ed una cultura del business, siete cresciuti in una situazione in cui non bisogna mai ammettere che siete li' per far soldi. Quindi dovrete pur inventare qualche altro motivo per giustificare la vostra malvagia ambizione di diventare degli affaristi. Ommioddio, affaristi. Che cosa ho detto! Uhm. Che cosa ho detto?

voglio dire, una dimensione di sociale la vostra azienda ce l'ha gia': pagherete il 68% di tasse. Se considerate che San Martino ha strappato in due il mantello (limitandosi cioe' al 50% dei suoi averi)  per darlo alla bambina infreddolita, voi che pagate il 68% di tasse avete un attico prenotato in Paradiso. Con la Jacuzzi.

Che cazzo volete, ancora, come dimensione sociale? Non siete mica Lexington Steele del welfare, che vince chi ha la dimensione sociale piu' grossa.

Il guaio e' che invece la cultura del business ce l'hanno gli investitori che vengono ad ascoltarvi. E passano tutto il tempo a sentirvi parlare di questa bellissima idea, senza sentirvi dire come farete i soldi.

Perche' qui e' il punto. Se io avessi dovuto finanziare un sistema operativo nel 1995, e lo avessi dovuto finanziare per l'idea, avrei scelto senza ombra di dubbio OS/2 WARP.

Era superiore tecnicamente in ogni cosa al patetico accrocchio di Microsoft.

Ma se avessi parlato con Gates e con l'entita' evanescente che dirigeva IBM a quei tempi (ammesso di scorgerlo nella nebbia del CDA - e il fatto che nessuno ne ricordi il nome e' indicativo, credo lo stiano ancora cercando), avrei sicuramente finanziato Windows95.

Che non era l'idea migliore. Ma Gates mi sapeva spiegare esattamente PERCHE' avrebbe fatto un sacco di soldi, e quindi sapeva dirmi perche' io avrei prestato 100 e avuto indietro ALMENO 200.

La vostra puo' essere la piu' bella idea del mondo. Ma il finanziatore, come il cliente , non vuole sapere che avete un prodotto. O meglio, vogliono vederlo. Ma vogliono sapere COME CI FARETE I SOLDI.
e questo perche' il finanziatore vi sta prestando i suoi, di soldi, e vuole credere che glieli restituirete con degli interessi.


Se vi presentate con un'idea bellissima , potete metterci tutte le belle parole, gli sport assurdi, la giuovinezza e pure la faccetta nera, le attivita' benefiche, le buzzword, ma alla fine se non sapete spiegare perche' farete UN SACCO DI SOLDI, se non sapete spiegare COME avrete una barca enorme dentro la Jacuzzi mastodontica nella vostra isola del pacifico, non avete detto niente di interessante.

Quelli che vengono da voi non vengono a parlare di tecnologia. Si, vogliono vedere il prototipo. Ma vogliono parlare di affari.Vogliono sapere tutto su COME farete a diventare ricchi. E vogliono vedere idee CHIARE e DETTAGLIATE su questo.

La mentalita' del successo, e la cultura del successo, non significano che voi volete competere sempre e comunque. Significano che volete competere PER FARE SOLDI.

Che facciate competizioni di badminton con la bomba a mano va bene, vuol dire che vi piace competere, ma il problema e'se volete competere PER fare tanti soldi. E se questo punto vi mette in imbarazzo, se e' la cosa che preferite nascondere, se e' il punto imbarazzante sul quale volete tenere un basso profilo, beh, probabilmente il business non fa per voi: trovate un vero lavoro e lasciate perdere le startup.

Se siete figli della cultura cattolica per cui il denaro e' lo sterco del demonio, l'avidita' porta all'inferno, la ricchezza non fa passare una gomena di camelli per una grondaia , e non vi piace la lvssvria, e tutto quanto piace ar papa bbono, non dovete aprire una startup, dovete aprire una onlus.







Bieca statistica.

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Ho ricevuto uno spunto di riflessione dal forum, perche' sembra che io puntualizzi che cosa non va in Italia allo scopo di fare statistica, o nello stesso modo che usano gli statistici, cosa che non e'. Il problema e' che sto cercando di fare qualcosa di diverso da quello che fanno i giornali con le loro statistiche cieche e bieche, ovvero non fermarmi al "more of the same".


La prima cosa da capire e' che i gap tra  le performance delle nazioni vengono espressi in maniera  quantitativa ,mentre  non hanno una dimensione  pura.

Prendiamo per esempio la storia della banda passante nelle DSL domestiche. Se leggete una statistica, avrete un dato che dice, che so, in Germania la velocita' e' tal dei tali percentuale% in piu'.

Questo e' un dato bieco, nella misura in cui vi suggerisce che il problema sia nei termini di "more of the same": si tratta cioe' di fare di piu', in una pura direzione quantitativa, senza chiedersi da dove abbiano preso gli altri le risorse.

Allora la banda passante media (per qualita) e' X, in Italia e' Y, ma sembra che a volere questa differenza siano gli Dei della Banda Passante. Il che non e'. Le altre nazioni non sono magiche e non godono di piogge di doppini di rame. Non ci sono gli Dei Del Cablaggio che passano in giro e zac, poderoso tuono, un DSLAM compare sotto casa.

No, ci sono ragioni specifiche se qualcuno investe di piu', ragioni che la statistica non spiega.

Nel caso del cavo, posso iniziare parlando del valore che ci passa, discorso che feci in passato. Qui e' diffusissima la TV via cavo. Quando fate l'abbonamento ad un qualsiasi provider cavo, ci arriva anche un'offerta per la TV. L'offerta TV contiene normalmente una set top box, che vi fornira' i canali pubblici/semipubblici (con licenza pubblica) , piu' Sky, che aggira in questo modo l'ostacolo del costo della parabola. Spesso insieme all' offerta TV la set top box riesce anche a farvi arrivare diverse radio e svariati giornali, che potete sfogliare col telecomando quando fate colazione di fronte alla TV.

Allora, come girano i soldi? I soldi girano perche' le varie Beltesmann/Arvato, Alex Sprenger&co , Sky, PAGANO per esserci, cofinanziando il cavo. Inoltre, ogni utente paga ~4 euro al mese per avere anche la TV su quello stesso cavo. In piu', il servizio di cinema on demand a sua volta paga revenue alla telco.

Il risultato e' che su quel cavo passano, a differenza con l'italia, una decina di euro al mese in piu'. 

Capite che se una telco che ha , diciamo, 10 milion di utenti, inizia a fare 100 milioni di euro in piu' AL MESE su quel cavo, il cavo diventa un pochino piu' prezioso. Ha senso mantenerlo, ha senso migliorare la qualita', diminuire l'overbooking, eccetera.

La cosa e' evidente se osservate un curioso provider locale, che e' UnityMedia. Quando nacque, nessuno gli dava uno sputo. Questo era dovuto perche' hanno scelto una soluzione tecnologica orribile ed obsoleta per portare il segnale, che era il cavo coassiale su protocollo DSL. 

 Voi direte: eh?

Si, non sto scherzando: unitymedia normalmente ri-cabla tutto, senza chiedere cavi in affitto. Coassiale, il loro coassiale, end of story. 

Sembrava una storia demenziale destinata al fallimento. Ma, se esaminate il loro sito web, sono gli unici che vi danno 150Ms/s sul wholesale, a prezzi paragonabili ad una DSL. Oggi come oggi sono fuori con un'offerta da 100Mb/s per 19.9 euro.  http://www.unitymedia.de/


Come fanno questi pazzy? Semplice, lo dice il nome: "unity media". La loro offerta commerciale comprende , oltre al telefono IP, un'offerta multimediale enorme. Oltre alle normali TV commercialie  pubbliche tedesche, hanno anche Sky, piu' hanno centinaia di canali normalmente satellitari che vi costerebbero una parabola.

Se osservate la loro offerta, infatti, http://www.unitymedia.de/privatkunden/kombipakete/3play-kombipakete/ notate subito che il prezzo raddoppia quasi, aggiungendo servizi. In definitiva, Unitymedia riceve qualcosa tipo 10 euro di revenue se vende un abbonamento Sky, e il cliente ci guadagna risparmiando i costi di parabola. 

La quantita' di revenue fatte con i prodotti multimediali riesce a sostenere unitymedia nonostante sia nata con premesse da incubo, al punto che ormai gira ~1Bn di euro e ha comprato un'altra azienda via cavo.

Allora, torniamo ad un passo indietro: venirvi a fare l'articolo sul fatto che la banda larga in Italia e in altri paesi e' tot% meglio NON-SERVE-A-NIENTE. I giornali che fanno questo sono in genere del tipo "pessimismo senza limitismo, morirete tutti, viva la biowashball". Ma io NON sto facendo questo: la mia intenzione e' di fare cio' che i giornali NON fanno.

I giornali continuano a sciorinare statistiche, che dicono "all'estero c'e' more of the same". No, cazzate. Cosi' si propaga pessimismo, e sembra che all'estero sappiano moltiplicare i pani ed i pesci.

Se in Germania avessero avuto la malvagia e incompetente idea di fare "er decoder", adesso sarebbero messi male quanto in Italia. La differenza non sta nel fatto che i tedeschi vi regalano la banda, assolutamente no. C'e' una RAGIONE, per quanto succede: e la ragione e' che la quantita' di VALORE che fanno passare per quei cavi e' superiore.

Passa pubblicita', che ovviamente produce revenues, che vanno spartite anche con chi ci mette il cavo. Passano film on demand, che poi si spartiscono con chi ci mette il cavo. Passano giornali e radio, che PAGANO per questo, e finiscono col finanziare il cavo.

NESSUNO FA MIRACOLI. 

ma se continuate a sputare statistiche al mero confronto, come fanno i giornali italiani, sembra di si'.

La verita' e' che se io vado da Agcom e chiedo lumi sulla banda larga mi sciorinano gli stessi INUTILI dati che vedete sui vostri giornali. E allora sembra che il problema sia "more of the same": gli altri hanno tot% in piu', dateci la differenza NEI TERMINI in cui si fa oggi cavo in Italia.

No, il problema non e'"more of the same" , il problema vero e' che potete avere "more" solo se NON e'"the same". La statistica  puo' SOLO mostrare  quanto manca in media. Ma siccome e' un mero numero  , cioe' un indicatore DI SINTESI, non vi puo' dare altro che la sensazione che gli altri facciano i miracoli.

Se io aggiungo il dettaglio su cosa NON si fa in Italia per migliorare il cavo, NON sto rigirando il coltello nella piaga. Per quello BASTANO LE STATISTICHE.

Ma sia chiaro, che continuare a martellarvi i coglioni con le statistiche sperando che la denuncia porti ad un miglioramento non serve. Telecom Italia, Vodafone Italia, Wind, Infostrada, non sono delle onlus. E non lo sono neanche D-Telekom, I&I, UnityMedia , O2 &co. 

Quando io dico "questa roba in Italia non c'e'" , non mi limito MAI a dire "c'e' il tot% in meno". Questo lo fanno i giornali di merda in Italia, e ha un effetto che definirei "nevrotico/depressivo". Il risultato e' una popolazione che continua a chiedersi "ma come fanno loro", e siccome concludono che sia impossibile , dicono "hanno rubato qualcosa".

Il problema e' dire "avete tot% di banda in meno" e dire "non avete molto valore sul cavo". A voi sembra che io abbia depresso DUE volte, perche' non solo dico che c'e' qualcosa in meno, ma dico che c'e' un'altra cosa in meno.

Ma rimane il punto che sino a quando non vi entra nella zucca che "er decoder" , "il digitale terrestre" e' stato una CAZZATA , non riuscirete a capire come funziona il "miracolo" di quei paesi dove la banda passante media e' maggiore.

E se non capite che non e' un "miracolo", non capite che potete farlo anche voi.

Non esiste un gap tecnologico molto forte. Si, ci sono industrie piu' grosse e ultimamente D-Telekom si sta facendo le tecnologie in casa. Ma non e' impossibile per voi farlo. Loro hanno Infineon, ma in italia c'e' STM. 

Ma se i giornali vi sciorinano solo le statistiche, sembra un miracolo. Se invece aggiungiamo il perche', SEMBRA che si stiano enunciando PIU' COSE CHE MANCANO, ma almeno e' chiaro che POTRESTE farlo anche voi, se solo faceste le stesse cose.

La statistica come viene usata dalla stampa italiana fa apparire le differenze come dei miracoli. Come mai la pressione fiscale e' piu' bassa? Mah. Chissa'. C'e' meno evasione. Aha. E perche'? Eh, si sa: sono tedeschi. Si, ma come diavolo fanno?

Allora io vado a chiedere ad un amico negoziante che mi spiega come funziona il trucco. Loro il primo anno partono senza pagare vere tasse se non al comune, pero' sono sorvegliatissimi, da gente che arriva, si fa tagliare i capelli , e conta quante persone ci siano dal parrucchiere, quanti ci lavorano, che tipo di negozio sia, che prezzi facciano, eccetera. 

Fatto il primo anno, lo steuerberater fa la sua bella dichiarazione, e se e' congrua con le statistiche, gli dice quanto pagheranno OGNI MESE , dal conto in banca, allo stato. Il guaio e' che non possono andare sotto un certo tot, perche' i dati del loro negozio sono noti al finanzamt.

Puo' darsi che esista evasione? Di sicuro. Gliene frega qualcosa? No. Perche' no? Perche' se quella e' la cifra che io come stato decido che mi va bene, il problema e' mio. Se paghi almeno un minimo , che io trovo congruo, non stai evadendo per definizione. Se evadi e' perche' il mio minimo e' sbagliato. E' delirante? Dal punto di vista dell'italiano si. Ma dal punto di vista del governo tedesco no: il cash flow e' mensile, le tabelle coi minimi le fa lo stato, i controlli li fa lo stato, il commercialista alla fine e' costretto ad essere congruo con le bollette della corrente, con la dimensione del locale, la posizione, eccetera. Il mio parrucchiere NON fa lo scontrino. Non ha il registratore di cassa. Ha un computer collegato col finanzamt (insomma, il registratore di cassa e' una specie di software, in realta' un sito web) ove dichiara i corrispettivi. Puo' farlo anche la sera da casa, se gli va. Non deve spendere soldi per un registratore di cassa.

E' quello che volete fare in Italia con gli studi di settore. Qual'e' la differenza? La differenza e' come il finanzamt calcola i minimi. Il finanzamt periodicamente prende di mira , tipo, 1000 esercenti di una categoria. LI controlla a tappeto facendo sentire loro il fiato sul collo, in modo da essere sicuri che dichiarino tutto al sito del finanzamt. Su questi 1000 supercontrollati, calcola i minimi. Poi molla l'osso, prima che si suicidino per la pressione: quando ti controllano ti piazzano una telecamera fuori dal locale e contano i clienti, per dire sin dove arrivano.

Calcolato il minimo , allo stato non frega niente se "evadete". L'evasione di cui vanno a caccia e' , a quel punto, fatta di cifre piu' grandi. Ma nessuno spende piu' del tempo che serve a controllare quei 1000 negozianti campione. Di fare controlli a pioggia su tutti, stile GdF non ci pensano neanche.

Ora, vi sembrera' che io vi stia pure girando il coltello nella piaga  dicendo "in Germania la pressione fiscale e' piu' bassa E hanno una procedura piu' razionale". No, cazzo: sto cercando di dire che non hanno la pressione fiscale minore perche' gli DEI lo vogliono, o perche' Schäuble sta moltiplicando pani e pesci : se Schäuble sapesse fare i miracoli, si alzerebbe dalla fottuta carrozzina, non trovate?. Sto dicendo che volendo potreste farlo anche voi (in fondo, si tratta di piazzare 1000 telecamere di fronte a 1000 negozi scelti a caso e contare i clienti e le consegne per un anno, andare qualche volta a comprare per contare i prezzi, e finisce li'. Sono 1000 acquisti in un negozio e 1000 telecamere, mica la luna!) , non e' un miracolo. E' un metodo.
 ma se continuano a dirvi "la pressione fiscale e' piu' bassa di X", senza "girare il coltello nella piaga", succede che sapete che avviene qualcosa, ma pensate che sia un miracolo. 

La statistica ACCECA.

per questo hanno fallito i tecnocrati come Monti: lavorare su indicatori DI SINTESI non serve a nulla.

Quando qualcuno vi dice "la banda passante e' piu' alta" e poi aggiunge "perche' non hanno fatto la stronzata del digitale terrestre", non sta dicendo DUE cose che vanno male. Sta dicendo che potete farlo anche voi: chiudete quella merda di digitale terrestre, fate passare la TV su IP , e vedrete che improvvisamente i cavi miglioreranno. Anzi: vietate anche il PSTN, come hanno fatto gli inglesi nel 2010, e la telefonia sara'sempre su IP. E allora vedrete che per farvi telefonare da casa dovranno portare adsl OVUNQUE, per non perdere i clienti. Anzi, andate oltre: imponete con decreto ministeriale   NgN/NgN2 e imponete che quando siete a casa il cellulare usi la Wifi per telefonare. Allora si' che vi daranno un cavo fantastico!  E non sono miracoli, sono soluzioni che gia' in diverse altre parti del mondo ( chi uno e chi l'altro)  fanno "il miracolo".

Ma questi.... non sono miracoli. Questi sono semplici metodi. Sono direttive dei ministeri. Ma la statistica non vi dice il metodo, vi parla solo della differenza di copertura.

Ve ne parla in modo puramente quantitativo, ovvero dicendovi solo "c'e' questo effetto che pesa tot%" , ma  sembra quasi graziarvi  perche' non aggiunge "perche' c'e' questa CAUSA che pesa tot%". Certo, se scrivete entrambe le cose sembra proprio che stiano ad infierire.

Ma non e' vero: sapere come fanno gli altri forma l'opinione pubblica all'idea che sia possibile farlo anche in Italia. 

1000 telecamere da piazzare di fronte ai negozi non sono uno sforzo tecnologico immane, isn't it? Ma se vi dico che "la pressione fiscale e' piu' bassa" o "l'evasione e' minore", non capite il trucco: stabilendo un minimo forfettario, per lo stato non e' nemmeno rilevante considerarvi evasori sinche' pagate quel minimo. Guadagnate di piu'? Cavoli dello stato alzarevi, per l'anno prossimo, i minimi per far tornare i conti. L'evasione, semmai i tedeschi ce l'hanno sui grandi  professionisti, che sono piu' difficili da controllare - come dimostra per esempio la vicenda del boss del Bayern FC - ma di certo non perdono piu' tempo a controllare ogni euro sui negozi. E non e' un miracolo. E' un metodo statistico per il calcolo del minimo contributivo: detto che i parrucchieri nel complesso pagano abbastanza allo stato, fine del problema. "Pagano nell'esatta percentuale del singolo euro che guadagnano" non e' IL problema: chi diamine se ne frega se Ursula Hairdresser di Erkrath si intasca 10 euro? Allo stato basta che i centomila/whatever parrucchieri tedeschi caccino , nel complesso, almeno X, distribuito tra tutti.

Quindi mi spiace, rifiuto l'aggettivo di quello che infierisce: a deprimervi semmai sono le statistiche della minchia che vi dicono "siete indietro con la banda larga". Se io ci agiungo "perche' siete indietro con la TV via cavo", non e' per infierire: e' perche vorrei che si formasse nell'opinione pubblica l'opinione che il "digitale terrestre" abbia frammentato troppo, e che non e' un miracolo avere piu' banda: e' questione di chiudere quella merda rovinosa e far passare la TV sui cavi  che fanno IP.

Non e' infierire, semmai e' snervante, demotivante e deprimente chi vi pubblica statistiche "sul divario" senza degnarsi di chiedere a qualcuno il perche'! Non mi credete quando dico che la differenza sulla banda larga la fa il digitale? Ma cazzo, abbiate almeno il coraggio di chiedere ad un altro esperto, almeno! Ma sui giornali io non vedo l'esperto che vi spiega le statistiche sulla banda larga; vi sciorinano le statistiche e vi dicono "gli altri sono piu' avanti/noi siamo piu' indietro". Perche'? "Mah, i miracoli". "Le altre telco regalano banda". Avete una spiegazione diversa dalla mia? Benvenuti: scrivetela, pero'.

Invece no: statistica CIECA ovunque.

E sembra pure che vi facciano un favore a non spiegare come fanno gli altri paesi, come se spiegare il perche' fosse infierire.

Mi spiace, ma su una cosa Grillo ha ragione: avete una stampa di merda che vi sciorina le statistiche senza mai dirvi COME fanno gli altri. Il risultato e' che credete la differenzia sia li'"perche' si'".  Chi e' quello depressivo?

Se non ci fosse anche Grillo tra quelli che sciorinano statistiche depressive, intendo.






Metanotizie

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Un lettore ha postato un link sul forum, e sono andato a leggere un articolo riguardante l'editoria. L'articolo si trova qui: http://www.mantellini.it/2014/07/10/la-prevalenza-del-lettore/ e devo dire che e' una prova della regola "ex falso quodlibet sequitur", ovvero che "e' possibile dedurre qualsiasi cosa da premesse false, detto anche principio di espansione. Ma credo sia meglio spiegare dove siano, questi errori.
La prima cosa che Mantellini sbaglia nel pensare non riguarda la cifra farlocca dell'informazione buzzfeed. Riguarda il fatto che Mantellini stia in qualche modo estendendo questa cifra farlocca, ovvero questa tendenza al rumore , a qualsiasi cosa il lettore voglia.

Esiste in italia una diffidenza naturale verso cio' che la gente vorrebbe. In italia chi sa, o crede di sapere, deve porsi in maniera didattica nei confronti delle povere masse di idioti che , se fosse per loro, mangerebbero merda. 

Invece, grazie ai grandi esperti, allora possono mangiare bene. Se esaminiamo fesserie come questa:

Un’occhiata rapida al newsfeed di Facebook dovrebbe ridurre chiunque a più miti consigli al riguardo. L’aggregazione casuale dei contenuti di rete aumenta l’entropia, la possibilità di essere raggiunti da ciclopiche vaccate, la cui diffusione virale ha, come è noto, grande dominanza su tutto il resto. In altre parole cercheremo sempre un contenitore che sia in qualche misura garanzia (o filtro) di un contenuto.

scopriamo che  Mantellini parte da due presupposti. Il primo e' che se il lettore viene lasciato a se' stesso, finisce con l'affogare in un mare di merda. Il lettore, cioe' , e' un imbecille che bada piu' alla viralita' che al resto.

Leggo che occorrano quindi dei "filtri", i quali diano al lettore la roba buona, e inoltre , che il lettore abbia una "garanzia" di un filtro, cioe' che il filtro sia buono.

Dopodiche' Mantellini prosegue giudicando il male del giornalismo italiano (che non e' solo del giornalismo italiano, sia chiaro), dimenticando il punto: i giornali non hanno MAI detto al lettore cio' che gli interessava leggere.

Prendiamo la prima pagina di un giornale online di oggi:


osserviamo bene le notizie "filtrate" dal giornale. Posso dirvi tre cose? Bene.

  • NON ME NE FREGA NIENTE di quanto succede in Israele/Palestina. E' sempre la stessa merda che succede ormai da decenni, con le stesse parole e le stesse azioni. Per quale motivo un massacro in quella zona  sia una notizia lo sanno solo i giornalisti. "Massacro in medio oriente" e' come "freddo al Polo Nord", "caldo nel Sahara", "il sole sorge". Non sono nemmeno notizie.
  • Incidente nel metro' di Mosca. Sicuramente milioni di moscoviti saranno interessatissimi alla cosa. A me, saro' sincero, non potrebbe fregare di meno. E non solo: scommetto che di incidenti a qualche linea di metropolitana o a qualche treno ne siano successi molti di piu', di cui non si e' riportata notizia.
  • La Concordia e' a galla. Ok, a livello di curiosita', per via di trascorsi in Marina, puo' incuriosirmi. Ma non ci perdo tre minuti: due sono piu' che sufficienti. Ok, l'avete tirata su. Trattandosi di un oggetto che fa piu' fatica ad affondare che a galleggiare, va bene, bravi, ma non e' che adesso sto con gli occhi incollati li'.
 allora, paragoniamo queste tre notizie con i tre "topics" che sto seguendo davvero in questi giorni:

  • Go Lang. Sto imparando il go. Perche'? Perche' nel mio lavoro uno dovrebbe imparare almeno due o tre tecnologie emergenti l'anno. Perche' mi interessa. Perche'  voglio scrivere un certo applicativo.
  • Biciclette. Si, mi sto appassionando. Ormai faccio i miei 30 KM al giorno per andare al lavoro, siccome mia figlia deve fare il fahrradprüfung sto passando tempo con lei, e quindi sto mettendo a posto la mia bici per fare percorsi lungi, eccetera.
  • Novita' sui cloud personali, e sulle possibilita' offerte da queste tecnologie. Mi impatta perche' credo di avere diritto a quello che la Costituzione dice sulla corrispondenza, ovvero che lo stato la puo' leggere SOLO se un magistrato sta indagando, con tutte le tutele del caso.

adesso facciamo un confronto fra i tre topic della mia vita in questo momento, e la prima pagina (quella filtrata,  della stampa stampata "seria") , che ho scritto sopra.

Ehi, non c'e' NIENTE di quello che mi interessa!

Anni fa, con l'esplodere della crisi del debito, Puffo Imprenditore disse una cosa strana "dello spread non si era mai parlato, quindi non capisco perche' adesso sia importante". Dietro questo rant c'e' una verita' di fatto: e' il "filtro" che decide cosa sia importante e cosa no. E lo fa arbitrariamente.

Non si era DAVVERO mai parlato di quella roba.

Se adesso torniamo alla distanza abissale tra le cose che mi interessano e la prima pagina del giornale, cosa scopriamo? Uhm. Che il problema non sta nella notizia, ovvero nel fatto che Hamas di qui e di la'. Magari e' vero. Sono convinto che sia vero. Sara' parola di Dio, quel che leggo sulla stampa.

Ma in quella prima pagina c'e' una catastrofica FALSITA', che non consiste nella notizia ma nella metanotizia. La FALSITA' catastrofica scritta  su quel giornale e' questa:

Alle 11.44 di martedi' 15 Luglio 2014, la notizia piu' importante per il lettore italiano riguarda il medioriente, la seconda nell'ordine riguarda la Costa Concordia, la terza e' un incendio nella metro di Mosca.
....seriously?

E' qui la menzogna. E' qui la balla. Il cosiddetto "filtro" non esiste. Anche ammettendo che le tre notizie siano date nella maniera piu' professionale possibile, piu' veritiera, che siano enciclopedismo neutrale illuminista allo stato puro, la menzogna sta nella METAnotizia, ovvero della scelta dell'importanza.

Mantellini dice "ma Buzzfeed non e' un modello". Vero. Ma toglie questa menzogna: tutto ha la stessa importanza, dal rant contro il signoraggio alle alien abductions, sino alle cose davvero importanti nella mia giornata di oggi, ovvero golang, bicicletta, personal cloud.

Potro' apprezzare la differenza? Solo se la scelta dell'importanza ASSOMIGLIA almeno UN POCHINO a quella che farei io. Almeno un pochino.

Ovviamente obietterete che il ritardato andra' necessariamente a leggere dei rapimenti alieni e del signoraggio. Mentre i lettori intelligenti vanno a sapere cosa sia successo a "Yara Gambirasio". Ammesso che sia mai esistita, perche' se fosse una notizia inventata al 100% , non lo sapreste MAI.

Tempo fa , in treno, quando non c'erano la Wifi e l' LTE, sfidai un tizio a dimostrare l'esistenza dell' IRAQ usando solo quel che vedevamo attorno a noi. Ovviamente non poteva. Mormoro' qualcosa sul prezzo della benzina, ma siccome il prezzo non era aumentato, dimostrai facilmente che  l' IRAQ non esisteva (altrimenti la guerra avrebbe alzato il prezzo) , che non ci fosse alcuna guerra, e che di conseguenza non era il caso di parlarne.

Potrei chiedervi di spegnere ogni media e dimostrare , usando solo la vostra vita materiale, che sia mai esistita "Yara Gambirasio". Non ce la fareste perche' la quantita' di interazioni, e quindi di importanza, che Yara Gambirasio ha avuto nella vostra vita e' semplicemente PARI A ZERO.

Yara Gambirasio non e' una notizia. Nel dare la notizia, pur raccontando la verita', c'e' una menzogna di fondo che consiste nel supporre, o nel raccontare, che questa sia una notizia. Ok, uccisa una ragazzina. Triste. Non dovrebbe succedere. Per la famiglia e' spaventoso. Posso sicuramente dedurre che per 15 pesone sia l'evento piu' tragico dell'anno. Per almeno 5 persone, quello piu' tragico di tutta la vita. Per 60 milioni di persone, NON CAMBIA PROPRIO NIENTE.

Allora voi mi direte: ma non puoi dire che la tua bicicletta sia piu' importante del medio oriente.

Uhm. Sicuri?


La mia bicicletta e' piu' importante del medio oriente.

affermazione strana? No, e' una realta' fisica misurabilissima. E' una verita' assoluta, materiale, scientificamente provabile. Certo, e' solo il mio punto di vista. Ma qui e' il punto: normalmente, i giornali IGNORANO il mio punto di vista.

E non e' solo il mio: se misuriamo quanta gente va in bicicletta e quanta gente ha a che fare con il medio oriente nel raggio di 50KM da qui, la notizia non e' il medio oriente. La notizia e' il mercatino dell' usato di Michalsky ( http://www.radsport-michalsky.de ) .

Se i giornali dessero le notizie IMPORTANTI, in prima pagina in un giornale italiano ci sarebbe il 3x2 sulle scatolette di tonno alla Esselunga. Allora voi direte: e' piu' importante del medio oriente?

Beh, si. Il 3x2 sulle scatolette fara' risparmiare 2,3 euro a decine di migliaia di famiglie. Una bomba da una tonnellata su un edificio di Gaza non vi cambia la vita di un solo neutrone. Sono pronto a misurarlo, che non un solo neutrone nel raggio di 50 km da voi sia impattato.

Allora voi direte: ma cosi' vivi come uno struzzo con la testa nella sabbia.

Io?  L'essere umano vive nel mondo globale, ma e' materialmente un'entita' locale. In genere viviamo quotidianamente in 50-60 km. Certo, a me e' capitato di muovermi di 1200 km a nord, ma fatto questo grande cambio una volta nella vita, la mia vita e' tornata locale.

Il villaggio globale e' occasionale.

e' vero che e' la globalizzazione che mi ha portato qui. Ma e' vero che si e' trattato di qualcosa che ho vissuto di persona. Se avessi solo letto sui giornali che qui si sta molto meglio che in Italia, non avrei preso la decisione. L'ho presa dopo aver visto coi miei occhi , nella realta' locale che circonda il mio corpo fisico, questa cosa.

 E qui torniamo al punto, quindi: esiste una distanza ENORME tra la metanotizia che il lettore cerca, e la metanotizia che i giornali danno.

I giornali prima scelgono che cosa secondo loro e' importante, POI eventualmente svolgono piu' o meno bene il loro lavoro.

Ma la menzogna e' li', ed e' sotto gli occhi di tutti: per avere notizie su una cosa che impatta migliaia di persone in questa zona, gli sconti nel negozio di biciclette di Michalsky , ho dovuto cercare su internet, perche' il giornale locale titola sul medio oriente.

Eh?

Questo e' il motivo, caro Mantellini, per il quale il tuo "filtro", per il quale l'"etica giornalistica", la "qualita' della notizia" non sono la salvezza dei giornali. Sono semmai  la morte dei giornali. Sono ANNI che tempestate l'opinione pubblica con  cose CHE NON SONO NEMMENO NOTIZIE.

Quando nel raggio di 50 KM ci sono 35.000 biciclette e settanta persone che vengono dal medio oriente, la notizia non e' la bomba a Gaza. La notizia e' l'asta dell'usato  da Michalsky.

Il villaggio globale e' PICCOLO.

E' contraddittorio, ma e' cosi': presto avrete 35.000 persone collegate al feed del sito di Michalsky, e 70 alle notizie da Gaza.  Prima o poi i pubblicitari se ne accorgeranno, e andranno da Michalsky a chiedere uno spazio per i banner.

E la differenza di vendite (e di introiti pubblicitari) tra il giornale che pubblica le aste dell'usato di Michalsky e quello che parla di Gaza sara' distruttiva per chi parla di Gaza.

Andiamo piu' in alto: dove nasce questa idea di giornalismo per cui Gaza e' piu' importante dell'asta dell' usato da Michalsky? Nasce perche' il giornalismo - in questo caso anglosassone - nasce e si plasma attorno alle esigenze della borsa  di Londra. Questa gente che si trovava al centro di un impero mercantile gigantesco aveva bisogno di sapere se ci  fosse per esempio una rivolta in India tale da impattare il prezzo dello zafferano. A quel punto avrebbero comprato zafferano, che arrivando a loro dopo un mese o due, equivaleva ad un future, ovvero ad una scommessa. Sapere della rivolta in india era centrale per loro.

La stampa quindi si plasmo' attorno alle esigenze mercantili degli operatori di un impero commerciale: sapere cosa succede nelle colonie, allo scopo di prendere decisioni piu' redditizie.

Ovviamente le notizie importanti erano quelle: chiaro che una guerra a Gaza avrebbe chiuso alcune vie commerciali, e quindi chi aveva affari da quelle parti doveva tenerne conto. Saperlo in tempo era essenziale.

Il guaio e' che le cose sono rimaste cosi'.

La stampa funziona ancora come se il lettore fosse un ottocentesco finanziere che deve tenere d'occhio le grandi vie commerciali e le colonie. Essa ha creato prima una tradizione anglosassone, poi quando il mondo si e' mercantilizzato e' nata la stampa negli altri paesi, sempre con lo stesso scopo e gli stessi clienti: i finanzieri delle prime borse mercantili.

la tradizione si e' quindi stabilizzata sino a far pensare che questa sia l'unica stampa possibile. Il problema di internet e' che , come sistema, lo definirei "scleroclasta": distrugge prima cio' che e' immobile. E mostra con brutale distruttivita' la falsita' delle assunzioni obsolete.

Il giovane di oggi ha sottoscritto col proprio smartphone una serie di fonti di informazione. Tra queste, Gaza non c'e'. C'e' piu'"negozio di biciclette" che "Gaza".  Perche'? Perche' non e' un finanziere del mondo del petrolio. Certo, sul Resto del Benzino la notizia del medioriente dovrebbe stare in prima pagina. Immagino lo sia.

Ma con una stampa modellata sulle notizie che interessano a "finanzieri che devono giocare in borsa dentro un impero coloniale", e' chiaro che un'alternativa modellata sugli interessi VERI delle persone abbia l'impatto di un asteroide.

Allora la stampa sopravvivera'?

  • Se la stampa mantiene la struttura e la tradizione attuale, e' possibile che sopravviva se tutti i lettori diventeranno finanzieri di un impero coloniale. Possibile? Mah, lo steampunk e' di moda. Magari si. Sono certo certo che quando tutti compreranno futures sul titanio sara' interessantissimo sapere delle rivolte in Africa. Chi non ha comprato futures sul titanio?
  • Se la stampa vuole dare valore al lettore, deve lasciar perdere le cose che interessano ai capitalisti mercantili dell'impero vittoriano e titolare, in prima pagina, "C'e' il 3x2 sul tonno alla Esselunga". Approfondimento: "dove si parcheggia meglio" , articolo di denuncia "la cassiera numero tre e' troppo lenta".

qui e' il punto. Chi esamina il destino della stampa ne ignora la storia. Ignora il bisogno che ha causato la nascita del giornalismo moderno, ovvero il bisogno del capitalista vittoriano di sapere in tempo se le forniture di zucchero di canna potevano interrompersi per via di una rivolta di schiavi.

Non comprendendo il fatto che la gente ha sopportato un bombardamento di banalita' ed esotismi senza importanza  per gli scorsi decenni, quando era poi interessata ad altro, non capiscono per quale motivo il feed di un negozio di biciclette abbia piu' lettori , in una data zona, delle notizie su Gaza.

La risposta e' che i giornali, tutti, stanno scrivendo le notizie che interessano al capitalista ottocentesco che deve sapere se una colonia e' in rivolta. La casalinga di Voghera con lo smartphone, invece, si iscrivera' ad uno dei tanti servizi online che pubblicano gli sconti nei supermercati.

E ce ne sono a iosa, ormai:

questo servizio, "Kauf Da"https://play.google.com/store/apps/details?id=com.bonial.kaufda  fa piu' lettori DELLA STAMPA. Il numero di installazioni, dice google Play, va da UN MILIONE a CINQUE MILIONI.

"Lastampa" un numero di abbonati del genere lo SOGNA.

Perche Kauf Da ha piu' abbonati del Corriere della Sera e Repubblica messi insieme?

Perche'Kauf Da pubblica notizie davvero importanti per il lettore.

sconti, luoghi dove fanno sconti, offerte speciali, luoghi piu' convenienti al minimo della distanza. Queste sono le NOTIZIE , oggi. Gaza non e' cosi' importante.

E se non capite che il 3x2 sul tonno alla Esselunga ha piu' lettori di un bombardamento a Gaza, non avete capito bene quale sia il problema, ovvero, la metanotizia: la vostra scelta dell'importanza delle notizie NON e' piu' adeguata ai vostri lettori. E' adeguata ad un lettore che non esiste piu'.

Ecco l'unica lettrice cui interessa sapere cosa facciano i piccaninnies del medio oriente:


se le operatrici di borsa del periodo vittoriano abbonderanno, la stampa vittoriana si salvera'.

Altrimenti, con buona pace di Mantellini, vincera' quel che interessa davvero al lettore.

ogni sei, uno e' gratis.



Contro la colonizzazione di Marte.

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Ci sono giorni nei quali mi sveglio con la luna storta. Cosi' uno si sveglia di "umore no", e deve dire "no" a qualcosa. Questo a me succede quando mangio male, cosa che mi fa sospettare molte cose riguardo ai "no-Tav" o ad altri movimenti "no-XYZ", noti consumatori di cibo etnico/vegano: mandargli la celere non serve a nulla, quando Gordon Ramsey potrebbe risolvere il problema molto meglio. Cosi', siccome oggi sono di cattivo umore (capita circa una volta ogni 3 anni, che io mangi male) , oggi ho deciso di essere un "no-Mars". Esatto. Contro la colonizzazione di Marte. Vediamo il perche'.

Innanzitutto, occorre pensare che ogni proposito di colonizzazione si svolga a seconda di un paio di driver, che sono "i costi" e "che cosa di preciso vogliamo. La ratio economica e' la chiave per capire in che modo svolgere una colonizzazione. Se per esempio abbiamo una nazione stracolma di spezie, e rientriamo delle spese di un anno con una sola nave di zafferano, non ce ne frega niente se ammazziamo il 90% della popolazione o se dobbiamo mandare una divisione di gurkas a reprimere le rivolte. E non ce ne frega niente di sviluppare alcuna industria: piantate il vostro fottuto ettaro di zafferano, e non rompete i coglioni.

Quindi il primo punto e'"che cosa vogliamo ottenere da Marte". Se la risposta e'"spazio", siamo dei fessi. Vivere su marte costa quanto vivere nella hall panoramica di una nave da crociera. Quindi, ha senso soltanto quando finira' ogni metro quadro di oceano da occupare con una nave. Non e' il caso.

Del resto, se supponiamo che ci sia qualche bene materiale da quelle parti, dobbiamo pensare al costo del trasporto. Mandare 900Kg di rover su marte e' costato circa 2.5 miliardi di dollari. Il che implica un costo di 2.7 milioni di dollari al chilo per il viaggio, o se preferite 2.700 dollari al grammo.

La colonizzazione di marte quindi ha senso soltanto se su marte c'e' qualcosa che qui costa piu' di 3 milioni di dollari al chilo, e arrivate li', lo prendete e lo riportate sulla terra. Ho cercato i materiali piu' costosi, ed esistono materiali che costano piu' di cosi'. Ma nessuno si trova su Marte.

In definitiva, cioe', la colonizzazione di Marte e' completamente antieconomica. 

Questo, tuttavia, non ha mai impedito all'umanita' di fare gigantesche cazzate. Se qualcuno avesse calcolato la ratio economica di ogni cosa fatta, non avremmo avuto la prima guerra mondiale, dal momento che i costi erano piu' che sufficienti a compensare QUALSIASI cosa ogni nazione avesse potuto guadagnare se avesse vinto.

Non sto scherzando: se anche OGNI nazione che ha partecipato alla prima guerra mondiale avesse vinto ottenendo il massimo dei propri obiettivi, non avrebbero guadagnato nulla nella guerra, per via dei costi.

Come se non bastasse, quest'anno abbiamo SPESO SOLDI per CELEBRARE la prima guerra mondiale. Il che prova definitivamente una cosa: l'umanita' puo' fare costosissime, enormi, antieconomiche cazzate senza provare alcun rimorso.   La missione su marte, quindi, non e' una cosa tanto peggiore del party per la Grande Guerra. Sembra quasi una trovata sensata, in confronto.

Possiamo quindi identificare quattro use-case della colonizzazione di Marte, che corrispondono ad attivita' umane molto frequenti nella storia, che hanno circa gli stessi svantaggi economici, e che tuttavia l'umanita' non si esime dal fare.

  1. Le Star della Musica Pop. Il loro stile di vita e' cosi' antieconomico da superare vastamente il danno di 2.700$ al grammo di peso. Esamineremo quindi i vantaggi dell'invio di Lady Gaga su Marte, al preciso patto di non doverle piu' dare una lira da quando sbarca in poi. 
  2. Dittatori Ridicoli. Esiste una correlazione certa tra la ridicolaggine di un dittatore ed il suo costo per grammo. I dittatori piu' ridicoli hanno avuto uno stile di vita che ha rasentato il costo di 9000$ per grammo, 27.000 dollari nel caso del dittatore della Korea del Nord. Esamineremo quindi la fattibilita' di inviare la Guida Celeste della Korea del Nord su Marte, a patto che poi rimanga li'.
  3. Monumenti assurdi. Catastrofi come il Taj MAhal o le piramidi, costruite al solo scopo di soddisfare le malattie mentali di nobili del passato. Il costo di una Piramide o di un Antico Monumento, che non e' altro che un assurdo cumulo di pietre senza un uso particolare, e' tale da valutare l'invio su marte di un robot che abbia lo scopo di costruire qualcosa di inutile, costoso, vistoso, amato dagli archeologi. Esamineremo quindi l' idea di inviare un Robot che costruisce una Torre Eiffel Piramidale a Cappella Sistina su Marte.
  4. Abbigliamento religioso. I vestiti del Papa Ratzinger o le icone dorate di alcuni Patriarchi, cosi' come le insegne di quasi tutti i leader religiosi del mondo, spesso superano vastamente i 2.700$ per grammo. Esamineremo quindi la fattibilita' dell'invio di una stampante 3D che stampi su Marte le Ciabatte di Papa Ratzinger.
  5. Deposito di materiali e scorie. Esistono scorie e materiali il cui smaltimento ed il cui confinamento costa piu' di 2700$ al grammo. Se occorre confinare qualcosa allo scopo di essere certi che non se ne vada mai piu', occorre ispezionarla per essere certi che sia proprio li', e occorre che non faccia danni, Marte e' il posto ideale. Un solo rover che controlli che le scorie rimangano li' e non abbandonino Marte (1), e Marte diventa una trappola gravitazionale per rifiuti il cui smaltimento costi piu' di 2.700$ al chilo.

 prendiamo la prima ipotesi, ovvero l' 

Invio di Lady Gaga su Marte. 


La prima cosa da fare e' di convincerla a  partire. Poiche' siamo ragionevolmente certi che Lady Gaga non accettera' di essere spedita su Marte in una missione di sola andata, sara' necessaria una trappola.

Ho osservato con una certa attenzione le nuove tute spaziali della NASA; e ho concluso che sono abbastanza costose, stravaganti, vistose e attillate da risultare un richiamo irresistibile per ogni essere della specie Ladius Gagans , durante il  periodo dell'accoppiamento, ovvero ogni volta che capita. E' sufficiente lasciare alcune delle nuove tute spaziali della NASA nei dintorni dell'abitazione di Lady Gaga perche' lei senta un bisogno irrefrenabile di indossarne una. Una volta dentro, poiche' il suono non si propaga verso l'esterno, non potra' piu' opporsi. La tuta contiene anche un microfono, e con le dovute modifiche alle scarpe, lady Gaga ne diventera' dipendente.

Occorre che una grande folla sia presente alla sua partenza, cosa che non le fara' sospettare nulla, e che il missile abbia una forma scandalosamente fallica , in modo da farla salire spontaneamente sino alla cabina. Esaminiamo i costi dell'operazione:

  • Una delle nuove tute spaziali della NASA: 370.000 dollari. Firmata Jean Paul Gaultier: 500.000 dollari. Cristalli di Swarowsky: ~700.000 dollari. Push-up aggiuntivo: 25.000 dollari (to be evaluated, visto che la gravita' marziana alzera' le tette) (update : il comitato costi ha tagliato questa feature).
  • Aggiunta di tacchi da 35 centimetri alle tute. Vista la gravita' ridotta di Marte e' una modifica minore: ~55.000 dollari circa. Aggiungendo altri 70Cm di tacchi, si possono usare come bombole per l'ossigeno, risparmiando.
  • Rivestimento scandalosamente  fallico per un missile vettore Delta II: compreso di collaudo, ~11.350.000 dollari. 
  • Organizzazione dell'evento , ~250.000 spettatori. Se paganti, il costo viene compensato dai biglietti, merchandising e diritti. Anzi, la data Unica "Lady Gaga Mars Submission Mistress" potrebbe guadagnare fino a  milioni di dollari.
 allora, si costruisce una tuta NASA soltanto leggermente piu' colorata, volgare, trasparente, aderente e dotata di tacchi, si dice a Lady Gaga che si tratta di un concerto che passera' alla storia, e la si carica su un Delta II di forma scandalosamente fallica. Il costo totale si aggira sui 9 milioni di dollari, contando i 5 milioni di diritti per l'evento della partenza, 14 se tutto va agli eredi di Lady Gaga. 

Considerando l'eta' di Lady Gaga ed il suo reddito annuo, il ROI della missione e' di circa 13 mesi, ovvero la missione va in attivo ancora prima che Lady Gaga tocchi la superficie. Con 79 anni di aspettativa di vita, questa missione paga circa 850 milioni di dollari al pianeta terra. 


FATTIBILE.

Dittatori Ridicoli su Marte.

La difficolta' tecnica nel mandare la Guida Suprema della Korea del Nord  non consiste nel farlo arrivare sul pianeta rosso, ma nel fargli lasciare quello azzurro, anzi, consiste nel fargli lasciare la Korea del Nord. 

Ipotizziamo una missione del genere:

Isolamento della Korea del Nord, in modo da inviare, con ogni media, la notizia di una scoperta clamorosa: su Marte vivono 2 miliardi di coreani disperati , alla ricerca di un Leader Celeste. Diremo di aver scoperto acqua, vino, champagne , vasti depositi di prostitute allo stato solido e  la totale assenza di parrucchieri professionisti. Questo rendera' Marte irresistibilmente attraente, specialmente se aggiungiamo che nessun abitante di Marte supera il metro e trenta e che non ci sono prove certe di senso del ridicolo sul pianeta.

 Fatto questo, la Guida Celeste chiedera' di essere inviata su Marte.


  •  Costo: vista l'estensione della Internet in Korea, un router Cisco 1720 (~200$) e dei massmedia koreani (una telecamera Betamax ~150$ su Ebay, +50$ per NTSC in modo da rendere inguardabili i colori) .
  • Centosettantacinque comparse vestite da generali (~150$/giorno) ad omaggiarlo. Centosettantacinque cappelli da Generale Coreano (diametro della tesa ~1.5 metri) , fanno circa 3000$.Se i cappelli sono prodotti in Korea del Nord, 35 centesimi , straordinari compresi. Tredicimila decorazioni militari per rendere i generali ancora piu' ridicoli, circa  ~26.000$. Un fotografo per riprendere il Leader Celeste insieme agli Inutili Generali , una settimana di FTE, fanno ~3000 dollari.
  • Istituzione di un premio "Leader Missilistico Spaziale Cosmico Universale" : ~2000 dollari per il comitato. Bambina che consegna il premio al Celeste Leader, mezza giornata  di comparsata ~200$ (listino Warner Bros). Miley Cyrus in Persona (2): $300.000. Folla osannante il leader che parte: usando manodopera locale, zero. Anzi, dicono di essere disposti a pagare per assistere alla partenza. $0.
  • Parrucchiere focomelico per l' Ultimo Taglio del Celeste Leader per la Partenza Verso Marte: ~5$ a taglio. (Di piu', e' un furto).
 considerato un peso medio del Celeste Leader attorno ai 75 Kg, piu' due prostitute minorenni, champagne, un plotone di esecuzione per lo svago durante il viaggio, si tratta di inviare su marte circa 8 tonnellate di materiali. A 2.700 dollari al Grammo, fa 21Bn$ in totale, circa. 

Considerati i danni causati dal Dittatore all'economia della Korea del Nord , se confrontiamo il PIL procapite con la Korea del Sud, la missione ha un ROI di circa quattro ore. La colonizzazione di Marte con Ridicoli  Dittatori Orientali diventa redditizia ancor prima che la navicella oltrepassi l'orbita della Luna.


  FATTIBILE

 Monumenti Assurdi su Marte.

In assenza di un faraone, ipotizziamo che Al Sisi decida di essere sepolto dentro una piramide egizia. (Si prega il popolo egiziano di dotarsi di un'altra figura tirannica, esaltata, fascistoide, egomaniaca e schiavista. Al Sisi lo consideriamo un prototipo, ma avete fatto di meglio in passato). Questo implica la sua morte, cosa che e' abbastanza semplice fa finanziare. Stabilito che Al Sisi morira' comunque , per via dell'eta', rimane la possibilita' di mandare un MakerBot su Marte a costruire un edificio funebre, con le seguenti caratteristiche:

  • Sia inutilmente pesante e sia decorato con disegnini da scuola elementare, che racconteremo essere "geroglifici". 
  • Sia assurdamente alto e renda orgogliosi i francesi per questo.
  • Sia abbastanza costoso da produrre uno scisma luterano per protesta.
  • Abbia un uso abbastanza incomprensibile da attirare centinaia di farlocchi newage ad ogni solstizio. Su marte sono meno frequenti, ma gli racconteremo delle due lune. 
I costi della costruzione dell' Inutile Dispendioso Grandeuroso Misterioso Monumento Funebre di Al Sisi , su Marte, sono:

  • Un Makerbot per grandi edifici. Oggi  ne esiste un solo modello, che pesa 12 tonnellate e costa 4 milioni di dollari. Fanno 28 Miliardi di dollari per l'invio su Marte, a 2.700$ per grammo, sconto quantita'. (la NASA ci fa er prezzaccio).
  • Design di Fuksas , o di un altro architetto capace di trovare normale una tomba come la piramide di Cheope. Circa $22M per il disegno.
  • Scisma luterano, o analogo: $3500 se vogliamo che si scinda la Chiesa dei Viventi del Mago Otelma,  $350.000 per uno scisma dentro Scientology, 25 centesimi di dollaro per uno scisma del Partito Comunista dei Proletari Uniti in Lotta/Fronte di Liberazione del Gargano. Consulenza sul tipo di scisma religioso richiesto, $13.000, (listino di M. Introvigne).
  • Orgoglio Francese per un Irrilevante Badanaglio Metallico: di serie  comprando la Nuova Twingo,  $11.000  a listino.
  • Farlocchi NewAge al solstizio: $110.000 per conseguire il quindicesimo livello di Reiki , $300.000 per 75 libri in 50.000 copie di tiratura, $15.000 per invenzione di titoli assurdi come "Curarsi con la Sabbia di Marte" , "Grokkare gli Angeli", "Il Mistero della Piramide Eiffelliana di Marte", "Vai su Marte in Viaggio Astrale (compreso di cartina per orientarsi, carta biologica riciclata)". (Listino di Walt Disney/Edizioni FiorDiBach)

vediamo il Roi. Considerati i danni prodotti dalla "pRimavera Araba" in Egitto, la vendita di libri inutili , il costo necessario per sostenere un inutile quanto ridicolo orgoglio francese 24/7, le revenues verranno presumibilmente dai diritti dei film di Sophie Marceau: "Amore Cornuto Complicato sotto la Tour Al Sisi en Mars": lui ama lei, lei ama lui, l'altro ama entrambi, il cane ama tutti (ma portatelo a pisciare). La trama e' fatta di idee ecologiche , cioe' completamente riciclabili, come sempre nel cinema francese.  Liberare l' Egitto dall'ennesimo fascista al potere, considerando una crescita del PIL attorno al 5% annuo e' un'altra fonte di revenues, e la vendita dei libri newage: in totale  occorrono circa 27 anni per coprire i costi.

Considerando che Al Sisi rimarrebbe morto per piu' di 27 anni, ci siamo.

FATTIBILE

Le ciabatte di Raztinger su Marte.

Considerato il costo per grammo delle Ciabatte di ratzinger, appare chiaro il risparmio che si avrebbe se le fabbricassimo inviando una stampante 3D su Marte, e poi facendole inviare sulla terra dopo la produzione. 

L'idea e' di inviare su Marte una stampante 3D che stampi Ciabatte di Ratzinger, e di una piccola rampa di lancio capace di recapitarle sulla terra dopo la loro fabbricazione. 

Serve:

  • Una stampante 3D , del peso ~14 Kg. Serve un pannello solare per alimentarle (circa 4 mq) e una riserva di materiali filiformi, circa 150KG. Costo totale, circa ~75.000 dollari, compreso il collaudo dei pannelli presso la NASA.
  • Design di Ciabatte di Ratzinger, Bavaria Apparel, by Hugo Boss. ~150.000 dollari, se vogliamo lui in persona. Trasformazione del disegno in uno sketch per stampante 3D, ~15.000$ da Logica CMG, 25.000.000$ da Andersen Consulting(3) Accenture. 
  • Rampa di lancio per Ciabatte di Razinger , comprese sino alla ISS, in modo da poterle lanciare senza alcuna protezione contro il rientro nell'atmosfera. ~110.500.000 dollari, di cui 500.000 per il collaudo presso il Jet Propulsion center.Peso di circa 3 tonnellate, ovvero altri 15 Bn Dollari.
 la missione appare problematica  perche' il ROI avviene dopo i primi venticinque milioni di ciabatte di Ratzinger prodotte su Marte. Il problema e' che Ratzinger non riuscira' mai a indossarle tutte, anche considerando la sua tendenza all'abbigliamento pontificale da battaglia. Dobbiamo quindi ricorrere al crowdfounding, stampando il viso di Padre Pio sulle ciabatte, e facendone una versione con stimmate originali. Stimando le vendite di venticinque milioni di ciabatte di Ratzinger con Effige di Padre Pio stampate su Marte in quattro mesi circa (tre se consideriamo quelle appese sui TIR che trasportano olive) il Roi di questa impresa arriva in circa 4 anni. E' presumibile che Ratzinger viva abbastanza, e che Padre Pio rimanga morto per altri 5 anni, nonostante le continue apparizioni insieme a  Lady Diana, Pavarotti e Taricone (ben documentate da "Gente") che potrebbero inficiarne la salute. Anche Onassis e Grace di Monaco (sempre secondo Gente Oggi) possono corrodere Padre pio, ma contiamo che resista ancora un lustro.

FATTIBILE.

Marte come confinamento gravitazionale di scorie radioattive e/o troppo difficili da smaltire. 

L'idea e' che inviando queste scorie su Marte esse non possano piu' tornare, a differenza per esempio di eventuali scorie inviate semplicemente nello spazio,  che potremmo ritrovarci tra i piedi a seconda di eventi cosmici diversi. (future esplorazioni, passaggio di asteroidi/comete che ne disturbino la traiettoria, etc).

Marte risolve sia il problema di essere molto lontano - ovvero lo smaltimento - sia il problema del confinamento, perche' le scorie stesse sono confinate ed eventualmente sorvegliabili con un semplice rover dotato di telecamera. Il rischio di furti  da parte di terroristi e' minimo, eccetera.

Il vantaggio di questa soluzione rispetto a spedirle contro il Sole o a spararle su Giove e' il seguente:

  • abbiamo gia' mandato roba su Marte. Quindi la tecnologia esiste gia'. E' meno rischiosa delle attuali tecnologie di confinamento delle scorie radioattive e dei vecchi  dischi di Albano e Romina.
  • Marte e' piu' lontano della Luna.
  • Sappiamo che Marte e' disabitato. Non sappiamo come reagirebbero su Giove ai dischi di Mina.
  • Sappiamo che marte e' inerte, della superficie del sole, per esempio, non sappiamo come reagirebbe.  I neutrini hanno dei forti pregiudizi verso il trottolino amoroso.
  • Possiamo monitorare i rifiuti anche dopo, aggiungendo il confinamento sicuro e l'ispezionabilita'.Al Qaeda non disporra' mai di un intero disco dei Subsonica.
il costo per lo smaltimento e la sorveglianza dei depositi di queste scorie , oggi, supera spesso e volentieri i 2.700$ al grammo. 

Di conseguenza, appare fattibile l'invio su marte. Considerando che un rover costa circa 2.5 Bn$ e lavora per quasi dieci anni , confinando tutte le scorie radiattive li', al costo attuale il ROI e' di circa 15 anni. Non occorrono modifiche particolari, se non agli apparati di sicurezza durante il lancio, che pero' sono gia' allo stato dell'arte, e piu' sicuri dei depositi per scorie in uso oggi, compresa la villa di Adriano Celentano.

nel caso di Adriano Celentano, occorre tenere conto di costi aggiuntivi:

  • tre anni di continuo silenzio su Marte, di fronte alle telecamere. Celentano deve rimanere in silenzio in diretta. Il costo della ripresa e' circa ~350.000 dollari, al costo attuale della trasmissione.
  • Studio Rai  di Saxa Rubra su Marte: circa 22 tonnellate di materiali.

la NASA ha quindi depennato il depletion di Adriano Celentano come obiettivo del progetto, per via dei costi.  Se non ci mettiamo Adriano Celentano, tutto questo e'


FATTIBILE.

detto questo, la domanda e': perche' mai dovremmo mandarci degli Astronauti, o dei coloni,  su Marte, quando le uniche missioni economicamente sensate sono altre?




(1)Mandandole nello spazio esiste comunque il rischio di inciamparvi in futuro, o che per qualche accidente gravitazionale ricaschino sul pianeta.

(2) Se non gia' in partenza per Marte, vedi alla voce precedente.

(3) A me piace ricordarli da bambini.

Cosa resta di Silvio

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Le reazioni al post precedente mi fanno intuire che quando hai un blog, la gente ti prende sempre sul serio. Perdi cioe' il diritto di cazzeggiare. Cosi' , credete pure che io voglia lanciare Lady Gaga su Marte, mentre cerco di rispondere ad una domanda interessante che mi e' arrivata via email in questi giorni. Che cosa ha lasciato Silvio? Che lezione ha insegnato,e che cosa e' stato, Silvio?

I giornali italiani non risponderanno mai a questa domanda, perche' mancano di un dono, che e' la sintesi. Alcuni non risponderanno perche' la risposta e' loro scomoda. 

Allora, il motivo per il quale non vi e' chiara l'eredita' di Silvio e' che non avete inquadrato, in termini tassonomici, che mestiere facesse per vivere, ovvero come trasformasse il suo tempo in successo economico.

La definizione piu' scorretta che sento e'"imprenditore". Ma non e' che la contesto per via delle inchieste. Uno che fa , che so, l' Idraulico, puo' essere onesto o disonesto, evasore o meno, puttaniere o meno, ma rimane un idraulico.

Discutere se sia un idraulico cattivo o un idraulico buono ha senso soltanto se questa persona usa (bene o male) la professione di idraulico per trasformare il tempo in soldi. Insomma, se tu paghi la mazzetta al sindaco per l'appalto  ma ogni giorno sei dentro una ditta di idraulica, sei un idraulico corruttore, ma il tuo campo specifico e' l'idraulica. Non sei un panettiere.

La domanda e' : cosa faceva berlusconi nel suo tempo, in quale modo e mediante quale attivita' trasformava il suo tempo in successo economico? "IMprenditore" non e' la parola corretta, perche' quello che spendeva la vita in azienda dirigendola per farla andare era semmai Confalonieri.

Allora che lavoro faceva Berlusconi? Come spendeva il tempo al fine di arricchire?

La risposta e' sotto gli occhi di tutti, ovvero: influenzando il legislatore. Prima con Craxi, poi con l'entrata in politica, Silvio Berlusconi deve il suo successo al tempo che ha speso nell'influenzare il legislatore.

Come si chiama la persona il cui lavoro e' di influenzare  (o essere) il legislatore per conto di un interesse, proprio o altrui, singolo o multiplo?

Il nome esatto e'"lobbysta". Secondo alcuni dizionari "lobbista". Io continuo a mantenere la y inglese.

Allora, se vogliamo percepire la cifra (e la lezione) lasciata da Berlusconi, dobbiamo innanzitutto chiamare il suo lavoro col nome adatto: "lobbysta".

se lo chiamiamo "imprenditore" ci perderemo nella discussione sull'etica dell'imprenditore. Se sia stato un buon imprenditore, un cattivo imprenditore, un imprenditore nella media.

Se invece cambiamo nome e diciamo "lobbysta", otteniamo subito una constatazione che sa di evidenza: Silvio Berlusconi e' stato il PERFETTO lobbysta.

Voi direte che non ha solo influenzato il legislatore, ma e' STATO il legislatore, ma nemmeno questa e' una novita' nel mondo delle lobby. Capita sovente che dei lobbysti negli USA siano dentro alle commissioni che producono le leggi, nel senato, eccetera.

Se lo definiamo "imprenditore" la sua etica lo classifica come imprenditore atipico, esagerato, disonesto, tutto quello che volete.

Se invece lo definiamo "lobbysta" la sua etica era semplicemente NORMALE.

Potete capire la NORMALITA', la NATURALEZZA, la COERENZA di OGNI azione di Silvio semplicemente realizzando il fatto che la sua forma mentis fosse la forma mentis del perfetto lobbysta.

Non c'e' NESSUN dettaglio della sua storia pubblica che non possa venire spiegato con questa definizione. Qualsiasi azione abbia commesso, e' tipica dei lobbysti. La scelta delle sue simpatie, della sua servitu' e dei suoi amici e' quella tipica dei lobbysti. Le sue feste di Arcore le trovate identiche nelle feste dei lobbysti americani. 

Silvio ha corrotto. Certo. E sappiamo benissimo che cosa vedremmo se piazzassimo delle telecamere in casa ai lobbysti americani. Credete vedremmo qualcosa di diverso? Credete che vedremmo meno bagasce, meno festini, meno amicizie pelose, meno affari discutibili, meno mafiosi? 

Silvio Berlusconi era 100% lobbista, e proprietario degli interessi che difendeva. L'imprenditore non lo ha mai fatto, nel senso che ha dedicato a questa professione una piccolissima frazione del suo tempo.

E tutto cio' che gli si attribuisce, dalla gestione "inter nos" del terremoto dell' Aquila , a ... quasiasi cosa, e' tipica dei lobbysti. Il suo modo di ottenere la popolarita' , comprando immagine utile al suo interesse, comprando persone e amici, e' tutto tipico del modo di fare del lobbysta. 

Adesso andiamo al secondo problema: che lezione ha lasciato e perche' nessuno ne parla.

Berlusconi ha agito di nascosto, come fanno i lobbysti che lavorano nell'ombra , anche in Italia, o ha piuttosto agito alla luce del sole, con interessi chiari e offrendo vantaggi agli amici in pubblico?

La seconda che ho detto. Come lobbysta, Berlusconi ha due fasi. Una che avviene al coperto, nel periodo Craxi. Tutti lo sapevano - come tutti sanno delle lobby americane - ma quel che faceva lo faceva in privato. All'ombra. 

Poi e' cambiato.

Berlusconi nel secondo periodo quindi e' un classico lobbysta trasparente, pubblico, un lobbysta che NON nasconde la sua azione di lobby , che non nasconde i suoi interessi, e che ammette placidamente di influenzare il legislatore. E lo fa davanti a tutti. Niente del Berlusconi lobbysta e' nascosto: si sa tutto della sua influenza sul legislatore, o del suo lavoro come legislatore.

Allora qual'e' la lezione di  Silvio Berlusconi?

Eccola:

Non c'e' modo di nobilitare o di rendere moralmente accettabile il lobbysta. Potete metterlo alla luce del sole, parlare dei suoi interessi su ogni giornale, descrivere la sua influenza sul legislatore 24 ore al giorno sette giorni su sette, potete persino sottoporre la sua azione di lobby AL VOTO, cioe' al processo democratico,  e la lobby rimane una merda.

E adesso capiamo perche' nessun giornale italiano lo scrive.

Se escludiamo per ovvie ragioni i giornali di Silvio, troviamo due gruppi editoriali: De Benedetti, Grande Fan dell' Ammeriga, e gli Agnelli/Elkan, che hanno appena mosso tutto, indovinate dove, in Ammeriga.

Entrambe le famiglie sono GRANDI fan del sistema lobbysta americano, e stanno cercando di spacciare la seguente PALLA:

se le lobby sono pubbliche, legali, se tutto avviene alla luce del sole, se gli elettori possono scegliere dopo essere stati informati e nulla avviene di nascosto, ALLORA le lobby sono una cosa buona, o almeno accettabile: l'elettora lo sa, dunque e' tutto a posto. E' tutto a posto perche' e' legale e l'elettore lo sa.

 Ma voi avete gia' avuto questa minestra. Quel che faceva Berlusconi era legale, visto che le leggi le faceva lui. Ed era alla luce del sole. E l'elettore lo sapeva, cazzo, se lo sapeva.

Ma non era tutto a posto, isn't it?

Quando Berlusconi, nel periodo di Prodi, comprava parlamentari, (come fanno normalmente i lobbysti americani) , si sapeva. Lo denunciavano. Era su tutti i giornali. Lo sapevate benissimo. L'elettore lo sapeva. Era sotto la luce del sole, in pratica.

Ma come, ma non era sufficiente che tutto fosse sotto i riflettori per farlo diventare una cosa bella? Non era sufficiente che su TUTTI i giornali fosse nota l'azione del lobbysta per rendere la lobby una cosa bella, onesta, persino utile ?

Non i raccontano forse che se, come avviene in America, il cittadino puo' votare il lobbysta sapendo che e' lobbysta, o il senatore sapendo che e' pagato da una lobby, allora va bene? Allora , Scilipoti che ha fatto di male?

Scusate, se e' bello, se e'"etica anglosassone" fare alla luce del luce gli interessi di qualcuno che ti paga, come i senatori americani, perche' trovate spregevole Scilipoti? Perche' ccettate che sia "etico anglosassone" che un parlamentare americano sia pagato da un magnate per votare in un certo modo, e poi trovate ripugnante Scilipoti che , alla luce del sole, ben noto a tutti, viene pagato da Berlusconi?

Vedete, Berlusconi vi ha dato una bellissima lezione. L'ha data al mondo. Ha insegnato al mondo che l'azione di lobby puo' essere pubblica, spiata, osservata , sottoposta al VOTO , cioe' al massimo processo democratico, sottoposta a sorveglianaza del magistrato, della corte costituzionale, dell'opinione pubblica, puo' essere sviscerata da mille giornali ventiquattro ore al giorno, 

E FA CAGARE LO STESSO.

e questo e' ovviamente quanto Repubblica , Espresso, Corriere, LaStampa non vi racconteranno MAI. Loro sono dei grandi fan del sistema americano delle lobby. Loro sono in prima linea a sostenere la teoria delle lobby che diventano buone se sono sotto gli occhi di tutti e sottoposte al voto e al giudizio dell'elettore.

Anche Berlusconi era sottoposto al voto. Anche Berlusconi era sottoposto al giudizio dell'elettore. Anche Berlusconi ve le faceva tutte in faccia. Anche Berlusconi influenzava il legislatore sotto gli occhi di tutti. 

E se e' oggi chiaro a tutti che le lobby non sono MAI una cosa buona, neanche se esiste un "registro pubblico" delle lobbies, questa e' una brutta notizia, sia per De Benedetti che per gli Agnelli/Elkann.

E capite per quale ragione questi giornali temano la "germanizzazione" dell' Europa, ea odiare "la cultura dei paesi del Nord europa".


L'era di Berlusconi vi ha insegnato , ad amare conseguenze, che il il lobbysta e' uno schifo, giratelo come volete, vestitelo come volete, alla luce o all'ombra, rimane uno schifo. E l'awareness non cambia NIENTE.

Negli USA l'awareness dell'influenza delle lobby sul legislatore e' nota a pochi, e sono i piu' colti. In Italia il mio meccanico aveva il ministro del welfare sul calendario. TUTTI, sapevano, non come negli USA dove sanno solo i piu' colti. E faceva schifo uguale, vero?

E qualcuno, che vorrebbe un sistema politico INTERAMENTE fatto da lobbysti come Berlusconi, non vuole che questo si dica. Temono la perdita della cultura anglosassone. Capite perche' temono "l'europa del Nord" , perche' temano "la cultura scandinava" : nella culla primigenia  della civilta' nordeuropea, la Svezia, le lobbies sono UN REATO. Penale. Si va in carcere.

Capite il punto?

Nessun giornale quindi vi spieghera' mai quale sia il lascito di Berlusconi. Perche' per prima cosa dovrebbero avere la capacita' di sintesi di definirlo "lobbysta", cosa che non hanno.

E per seconda cosa, poi dovrebbero ammettere che il potere di un lobbysta lo puoi rendere pubblico, lo puoi sbattere su ogni giornale, lo puoi sottoporre al voto degli elettori, gli puoi pure mettere le telecamere in casa, ma fa schifo al cazzo e non molla la presa, se non in 20 anni, per mera vecchiaia.

Ripeto: non molla la presa.



L'era di Berlusconi vi ha insegnato , al suono delle piu'  amare conseguenze, che il il lobbysta e' uno schifo, giratelo come volete, vestitelo come volete, alla luce o all'ombra. Anzi, Silvio era quasi accettabile come amico di Craxi, e ha mostrato la parte peggiore quando e' diventato piu' pubblico: segno che rendere chiara l'influenza sul legislatore NON migliora le cose.

E qualcuno, che vorrebbe un sistema politico INTERAMENTE fatto da lobbysti come Berlusconi, non vuole che questo si dica.

Questo e' quel che vi resta di Silvio: De Benedetti e gli Elkann.

E adesso ditemi che vi stupite della vita di Lapo.

Curioso, vero?

Metanotizie, II.

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Il post sulle metanotizie ha fatto nascere alcune perplessita', riguardo alla mia affermazione per la quale le notizie che leggiamo oggi non ci interessano. L'obiezione piu' diffusa e' che se cerchiamo in un giornale online quali siano le notizie lette, troviamo dati diversi a seconda delle notizie. Ma non e' questo il punto, e semmai il punto e' ancora sulle metanotizie. Vedo di spiegarmi meglio.


Le prime pagine dei giornali sono scritte da una stampa che e' diventata come la conosciamo oggi,  perche' gli investitori del periodo vittoriano avevano bisogno di notizie aggiornate su qualsiasi cosa potesse inficiare gli affari. A questo si aggiunse una certa tradizione alle notizie di cronaca, le quali servivano piu' che altro a vendere il giornale a persone che non erano , tutto sommato, interessate a quanto accadeva per esempio nelle Indie.

Adesso andiamo a prendere alcuni numeri , per fare alcuni confronti:

Estendero' quindi il confronto che facevo l'altra volta. Kauf Da e' una applicazione che ti informa di tutti gli sconti possibili delle grandi catene nella grande distribuzione, e ti permette di sapere dove sia il negozio piu' vicino a te di una data catena.


Quanti utenti ha?












Prendiamo la stessa App di LIDL:



Siamo gia' ad almeno due milioni di utenti.

Andiamo  a prendere i giornali "tradizionali:

La app della stampa e' qui:



ALMENO dieci volte meno. Prendiamo la "corazzata" della stampa italiana, la Repubblica:



ok, siamo a meta' della sola LIDL.

Corriere della Sera?




il confronto e' impietoso, un massacro. Sembra di sparare sulla croce rossa.  E vi faccio notare che se i giornali si contano sulla punta delle dita, di applicazioni simili dei grandi supermercati ne trovate DECINE.

Ma come , la gente non vuole sapere cosa accade in Medio Oriente?

NON FREGA UN CAZZO A NESSUNO. E sopra avete i numeri del caso. I supermercati hanno piu' lettori dei giornali, anche mettendo insieme cartaceo e digitale.

Stiamo dicendo che la pubblicita' che ci troviamo nelle cassette della posta sia piu' GRADITA dei quotidiani.

Prendiamo questo punto come esempio. E analizziamo il meccanismo delle revenues: il giornale normale pubblica la notizia inutile sul medio oriente, che interessa un lettore su 10, mentre Kauf Da pubblica la notizia del 3x2 sul tonno, o del tagliaerba in offerta da Lidl, che interesse, numeri alla mano, DIECI VOLTE TANTE PERSONE.

Questi sono i numeri , li possiamo vedere sopra.

A questo punto il problema e': assumiamo che la guerra in medio oriente sia la cosa interessante, che porta i lettori a guardare la pubblicita'. Secondo questo paradigma, la pubblicita' e' l'elemento indesiderato dentro un elemento desiderato che sarebbe "la notizia".

Ma questa superstizione non e' confermata dai numeri: la cosa interessante e ricercata e' la pubblicita', semmai c'e' poco interesse per le "notizie".

In pratica fate pagare un giornale per metterci la vostra pubblicita' e portarla ad UN SOLO individuo su dieci, quando la pubblicita' DA SOLA, su un canale fatto SOLO di pubblicita', di persone ne raggiunge NOVE su dieci. 

E non le raggiunge "obtorto collo", non le raggiunge perche' io volevo sapere le notizie e mi sciroppo la pubblicita' che NON volevo. L'esistenza di questi canali, e il fatto che la gente li installi, mostra chiaramente che le persone DESIDERANO la publicita'.

Semplicemente la desiderano utile, cioe' conoscere gli sconti, sapere dove siano i negozi, ma nessun pubblicitario puo' biasimare il cliente se chiede di sapere dove sia il negozio piu' vicino , per comprare il prodotto. Se aggiungiamo le mappe alla pubblicita' non c'e' nulla di male.

Allora, adesso immaginiamo che ad un certo punto le agenzie di comunicazione si rendano conto  del successo di aziende come Groupon , almeno in termini di share, solo perche' offrivano sconti. Che notino che questi canali pubblicitari sono PIU' LETTI dei giornali se hanno anche la mappa coi punti vendita e propongono gli sconti, e che ad un certo punto decidano di fare da soli.

L' ENORME diffusione di queste applicazioni confrontate con le applicazioni per leggere i giornali mostra come la pubblicita', mutatis mutandis, offrendo mappe e offrendo la notizie sulle offerte/sconti/prezzi, PUO' VIVERE COME CANALE AUTONOMO.

il pubblicitario, cioe', puo' costruire il suo aggregatore dove mette sconti, magari i test di qualita' sui prodotti, magari anche i commenti e il rating, le mappe dei punti vendita, e ottiene SENZA PAGARE I GIORNALI , (ne' google o facebook) ,  staccandosi dalla dipendenza dai massmedia.

Perche' pagare una TV, un giornale, un Google, un Facebook, quando posso creare una TV che faccia SOLO pubblicita' , e se risulta vantaggiosa (sconti/prezzi/offerte/luoghi) viene  guardata DIECI VOLTE piu' di un giornale? Perche' pagare un giornale per trasportare la mia pubblicita', se un giornale fatto SOLO di pubblicita', fatto bene, vende piu' copie del giornale stesso?

Perche' PAGARE facebook per mettere la publicita' sulla sua app social, quando la MIA app, che trasporta pubblicita', vive di vita propria?  (E sia chiaro, non ho ancora ipotizzato social network di casalinghe, di consumatori in genere, eccetera).

In generale, possiamo dire questo su Internet e sul mondo mobile:

I fatto che la APP di LIDL  sia piu' installata di quella del Corriere , Repubblica e Stampa messe insieme, fa capire che LIDL non ha ALCUN bisogno di pagare Corriere, Repubblica, Lastampa, per la pubblicita', e puo' concentrare le spese per sviluppare una app migliore.


LA reclame non e' piu' un intermezzo indesiderato nelle cose che ci piacciono davvero, ma diventando utile (sconti, offerte, mappe, commenti) diventa un contenuto DESIDERATO. Certo, non andremo mai al cinema per vedere la nuova pubblicita' del detersivo Persil, ma passeremo piu' tempo a leggere le offerte Lidl che a leggere del medio oriente.

E non lo dico perche' e' una tendenza, o una cosa futura. Lo sto dicendo perche' OGGI, QUI ed ORA, la APP della Lidl e' stata scaricata piu' di quella della Repubblica.Le cose sono gia' cosi', qui ed ora.

Non sto facendo il futurologo, sto facendo il presentologo, sto solo mostrando fatti che potete verificare tutti andando su play di google, o sul mercato di Apple. Roba che e' gia' qui, ora.

La pubblicita' sul mobile e' gia' oggi un canale che puo' sostenersi da solo. A patto di farla in un certo modo, oggi, qui ed ora, la pubblicita' NON ha bisogno di pagare giornali, social network, provider. La gente scarichera' la app pubblicitaria, e la guardera' apposta, quando ne ha voglia o ne ha bisogno.

Tra qualche ora dovro' comprare cibo per cani , quindi apriro' Kauf Da e guardero' chi ha uno sconto sul cibo per cani. Fine. Non devi mettermi la reclame in facebook. Lo vado a cercare io.

 Persino nella sua immensa sofisticazione, con la quale Facebook "calcola i miei gusti", Facebook non potra' MAI competere con una pubblicita'che io apro volontariamente, cercandola di mia sponte. Non c'e' partita.

capite adesso perche' la nuova direttrice della fed dice che i social media siano sovrastimati. Non sta leggendo il futuro. Sta leggendo il presente. Quella spaventosa sofisticazione che richiede a Google e Facebook di intercettarvi e spiarvi per capire i vostri gusti potrebbe diventare inutile, nel momento in cui arriva un Kauf Da e io vado , di mia sponte, a consultarlo prima di uscire per fare la spesa.


Il mondo della pubblicita' sta cambiando: era del resto impossibile che tutti gli inserzionisti  , avendo SIA i soldi che il prodotto, continuassero a pagare un intermediario, fosse un giornale, un social network, un sevizio di posta elettronica.

Nel momento in cui internet permette di raggiungere il cliente in maniera diretta, era chiaro che anche il pubblicitario potesse fare a meno degli intermediari. E sta succedendo: un aggregatore come Kauf Da, avendo una ventina di catene nel portafogli, riesce a fare piu' dei maggiori giornali messi insieme. E le applicazioni di questo genere crescono.

I vantaggi di internet ci sono anche per i pubblicitari. Se per il cliente e il venditore internet era il modo di eliminare gli intermediari, anche per il pubblicitario internet oggi puo' essere il modo di liberarsi degli intermediari, come giornali e social network.

era solo questione di trovare la formula. Ovvero di pubblicare gli sconti, di aiutare il cliente a trovare il negozio, a conoscere la reperibilita' in modo da non fare il viaggio a vuoto, o di conoscere gli orari di chiusura del punto piu' vicino, eccetera. Ma una volta azzeccato il MODO per costruire un canale autonomo, la APP di LIDL fa piu' pubblicita' rispetto a quella che si fanno sul Corriere. Mica seghe.

Questo cambiamento nel mondo della pubblicita' vi spiega come mai i giornali ed i social network si siano avvicinati ed integrati cosi' tanto: sono gli sconfitti della situazione, e come capita spesso, uniscono le forze. 

Ma non occorrera' molto a chi gestisce il budget della pubblicita' ad accorgersi che la APP della LIDL fa piu' lettori del Corriere della Sera, cartaceo e digitale messi insieme.

Prima o poi e' ovvio che la LIDL si mettera' anche a vendere i propri spazi pubblicitari sulla APP. Cavolo, Kauf Da ha piu' lettori di Corriere, Lastampa, Repubblica messi insieme: per quanto tempo ancora qualcuno si fara' pubblicita' sui giornali?

La carta stampata non morira'. Giornali come "Ville&Giardini", molto verticali, continueranno a lavorare. Anche la politica puo' essere interessante se siete magari imprenditori che lavorano con l'amministrazione pubblica. E quindi avrete "Appalti&Trend", il giornale dell'azienda appaltatrice.

Poi magari avrete anche "Crimine Oggi", per coloro cui piace la saga degli Scazzi e la vicenda di Yara Gambirasio. Avrete anche "Medio Oriente", il giornale per l'imprenditore che ha interessi nel luogo. 

Niente di male su tutto questo. Ma scordatevi di poter fare business coi giornali che fate oggi.

Non solo non avrete publicita', ma non avrete nemmeno lettori.

E non parlo del futuro. Parlo del presente.

Casomai vi fosse sfuggito, a voi dei giornali,  ve lo ripeto: la vostra APP ha meno installazioni di quella di un supermercato.

OGGI.







Sotto il sole di Vilnius. ( Es gibt nichts wie zu große Brüste ).

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Prendo spesso lo spunto per un post dalle discussioni che avvengono nel forum, e alcune di queste discussioni sono stimolanti perche' affrontano delle idiosincrasie , oppure affrontano delle false assunzioni che impediscono di percepire la realta' quotidiana per quello che e'. Tutto e' partito da una discussione , riguardante un ragazzo che ha trovato lavoro (e fidanzata , se ho capito bene) in quel della Lituania.


La discussione che ne e' seguita sembrava - ripeto  sembrava - razionale, perche' verteva sulle reali condizioni di vita in Lituania  , e si riferiva principalmente a condizioni di vita materiali, che hanno spaziato dal costo della vita , alla quantita' di alcool consumate, alla previdenza sociale, e a tutte quelle cose che sembra sensato valutare prima di andarsene.

In realta', sono tutti fattori irrilevanti. Conosco gente che sta andando a vivere in Algeria, in Tunisia, e che ha fatto quella scelta non per via del livello di servizi, pensioni od altro. Semplicemente, dopo esserci stati, hanno deciso di rimanere. 

Alcuni diranno che e'"la gente", ma difficilmente si riesce a capire di cosa stiamo parlando se non capiamo che cosa sia il "fattore X" che ci attira. In generale si chiama "felicita'" , e diciamo che pur essendoci condizioni materiali magari non equivalenti, siamo felici, e allora diciamo "la gente":  ok, "la gente", ma "la gente" cosa?

Chi sta in Africa dice che si, le cose sono in ritardo, ma siccome anche tu puoi essere in ritardo va bene. Chi sta nel nord europa dice che devi essere puntuale, ma siccome anche gli altri lo sono allora va bene. Insomma, se cerchiamo di inviduare il fattore X, non riusciamo perche' alla fine menzioniamo valori e fatti completamente opposti. Se aspiriamo a maggiore puntualita' perche' ci piacciono paesi dove non e' un requisito? Se aspiriamo a maggiore flessibilita' perche' ci troviamo bene a Thun, in Svizzera, dove fanno le delibere comunali per decidere a che ora piovera' domani (i socialisti vogliono piu' secondi  dispari) ?

Se procediamo in maniera logica, il fatto che le persone si trovano cosi' bene sia in paesi dove c'e' piu'"X" che in paesi ove c'e' MENO "X", fa capire che non si tratta dell'abbondanza di X in se'. La cosa che vi spinge ad andarvene non e' qualcosa che nel nuovo paese c'e', perche' la gente se ne va sia per "X" che per "NON-X".  Se andassimo via perche' altrove TROVIAMO qualcosa, allora non si spiegherebbe come mai , qualsiasi cosa sia, qualche italiano si trovi bene anche dove la tal cosa non c'e'. Se cerchiamo welfare perche' stiamo cosi' bene in USA? Se non cerchiamo welfare perche' siamo cosi' bene in Svezia? E cosi' via. Se cerchiamo puntualita' come spieghiamo gli italiani in africa? E se non la cerchiamo come spieghiamo gli italiani in svizzera? Se cerchiamo soldi come spieghiamo gli italiani in paesi tutto sommato piu' poveri? E cosi' via.

Se escludiamo di andarcene via per qualcosa che c'e' nei nuovi paesi, allora dobbiamo concludere - a rigor di logica - che andiamo via perche' nel nuovo paese MANCA qualcosa che in Italia c'e'. 

A questo punto, dobbiamo iniziare a spiegare la nostra decisione non tanto per via di quella cosa che abbiamo trovato, ma per via di qualche cosa che abbiamo lasciato. Del resto, dal momento che non tutti quelli che se ne vanno finiscono col migliorare il proprio reddito , non tutto e' spiegabile col reddito.

Insomma , a prescindere dalle condizioni di arrivo che sono spesso opposte, sia chi va in USA perdendo il welfare che chi va in Svezia trovandone uno oppressivo, la decisione e' sempre quella di lasciare; il che significa una cosa: il welfare non era il problema. Ma non solo: se la decisione e' quella di lasciare, e' chiaro che il problema e' il paese stesso. E non il welfare, per dire.

Il tema e' poi andato verso la questione della felicita', dal momento che alla fine si tratta della "massima" aspirazione umana. Poiche' pero' si tratta di una questione soggettiva, dovremmo dire che non c'e' una regola, ma la regola c'e':in qualsasi modo si scelga di realizzare la felicita' altrove, esiste una decisione comune a milioni di persone, che e' di lasciare il paese.

Una risposta che ho avuto e' che "la felicita' e' implicita". No, non lo e'. E qui c'e' il primo punto. 

La felicita' e' legata principalmente ad un preciso modo di socializzare. Occorre convincere - e la scuola "elementare" e' focalizzata su questo in maniera visibilissima - sul fatto che la propria presenza non dovrebbe risultare fastidiosa per gli altri, almeno volutamente. Una volta compiuta questa opera di educazione, si scopre che i normali accidenti della vita non sono cosi' importanti , se le persone con le quali si interagisce non si sforzano di renderli ancora peggiori.

Ma qui siamo ad un problema di volonta', ovvero del desiderio degli altri di peggiorare la vostra vita. Esiste una simile tendenza?

Prendiamo per esempio la storia del cognome materno, di cui si dibatte in questi giorni sui giornali italiani. Possiamo esaminare il problema in se':

  • Quante persone useranno la facolta' di dare ai figli il cognome materno, o un cognome composto? Non essendo una tradizione consolidata, pochi. 
  • Che rischi ci sono? Nessuno. Non succede niente, tipo alluvioni, o morti, o malattie. Non e' come rendere legale , che so io, l'atrazina nell'acquedotto.
  • Che costi ci sono? Considerando che la useranno in pochi, saranno costi minimi.
  • Che effetti avra`? Alcune persone potranno fare quel che desiderano fare, per motivi che non mi sono noti, ma se faranno qualcosa che vogliono fare, saranno soddisfatti.
in pratica, la proposta si riassume cosi':  senza costi particolari e senza rischi particolari faremo felici alcuni. Niente di piu'.

Allora perche' questa opposizione, questo dibattito, questa determinazione a dire di no? Semplice:

Perche' evidentemente una parte della societa' italiana si propone di negare ad altri la soddisfazione. Esiste cioe' una componente della societa' che ha come obiettivo esplicito l'insoddisfazione altrui. Se preferite, parte della societa' si propone l'infelicita' di un'altra parte.
se prendiamo altre questioni, come quella delle unioni gay, o delle terapie del dolore negli ospedali, scopriamo sempre la stessa cosa. Ovvero, che di volta in volta qualche sezione - anche numerosa - della societa' italiana si propone esplicitamente di impedire a qualcun altro di essere felice. Anche in assenza di costi o di rischi. 

Ora, adesso possiamo unire le due cose: 

  • da un lato abbiamo mostrato che le persone , alla ricerca della felicita', la trovano per il fatto di aver lasciato l' Italia.
  •  Dall'altro abbiamo visto che esiste una forte determinazione della societa' italiana di rendere infelici gli altri.
e' abbastanza ovvio , a questo punto, come mai le persone se ne vadano. Il reddito c'entra poco, anche se la sua assenza e' chiaramente una fonte di insoddisfazione. Ma se la gente va a vivere in paesi piu' poveri dell' Italia, il problema  non e' nemmeno questo. 

Occorre fare allora un'altra ipotesi:

la ragione principale per la quale gli italiani all'estero normalmente sono felici - pur vivendo in paesi tutto sommato normali - non consiste in questa o quella caratteristica del paese che si e' trovato, ma in una precisa caratteristica del paese che si e' lasciato: la determinazione ad impedire la felicita' e la soddisfazione altrui.

quando ci chiedono se stiamo bene o se torneremmo, in genere fatichiamo a spiegare il perche' delle nostre risposte. Certo, se si va in alcuni paesi e' sempre possibile dire che a tenerci qui sono i treni puntuali, il lavoro retribuito o la fidanzata locale - non esistono tette troppo grosse -  o qualsiasi altra cosa. Ma non e' vero. In realta' il problema e' la cappa di piombo , una cappa che oscura il cielo, che abbiamo lasciato. 


La determinazione a rovinare la vita altrui pur senza trarne alcun vantaggio, che in Italia raggiunge il livello del parossismo. La determinazione di chiunque venga in contatto con voi di peggiorare i prossimi dieci minuti della vostra vita. La determinazione di chiunque abbia un qualche piccolo potere di trasformarlo in uno strumento di vessazione, ogni volta che non potete liberarvi di lui.  Una societa' INTERAMENTE determinata allo stalking.

questa determinazione, ormai metabolizzata da chi vive li', e metabolizzata anche dalle vittime, forma una cappa pesantissima, cui piano piano tutti si abituano. La popolazione italiana, e anche io lo ero, si e' cosi' assuefatta a questo andazzo da trovare normale l'infelicita' e l'insoddisfazione. 

Allora, diciamo che l' italiano ha appena lasciato il sole di Bitonto e si trova a Vilnius. Non proprio - senza offesa - il posto dove andreste per abbronzarvi sotto il solleone. Un giorno, dopo aver fatto colazione con un mezzo litro di vodka e due salsicce passite (1) quando andrete al lavoro senza pensare ai colleghi come se andaste alla battaglia di Verdun, scoprirete quanto sole c'e' in quel cavolo di cielo di Vilnius. Piu' che a Bitonto.

Perche' c'e' piu' sole?

Perche' manca la cappa. Una cappa plumbea, grigia, formata da parole fastidiose, azioni seccanti da parte di altri,  vessazioni miserabili imposte da persone con un piccolo potere. E senza questa cappa, anche se eravate abituati al sole di Bitonto, scoprirete che in realta' avete sempre vissuto nell'ombra di questa cappa, che vi eravate abituati alla cappa, che in realta' si', il sole a Bitonto c'era, ma non vi aveva mai raggiunti.

Iniziera' a raggiunvervi magari quando tornerete indietro in ferie, perche' quella cappa non la vedrete piu' e allora vedrete quel sole. Siete in vacanza. Niente cappa. Si potrebbe dire che apprezzerete l'Italia solo quando, dopo esservi liberati di essa, ci tornate in vacanza.

Inizialmente, quando ve ne andate, vi comporterete come un pugile suonato. Sempre in guardia. E' la cappa. Siete abituati alla cappa. Siete cosi' abituati agli altri che vi rovinano i prossimi dieci minuti che quando siete in una birreria e qualcuno si siede nel vostro tavolo rimanete sconvolti: avete sviluppato un meccanismo di difesa che consiste nel difendere il vostro tavolo, dal momento che date per scontato che se vi si siede qualcun altro , lo fara' per rovinarvi la serata. Cosi' quel tavolo e' vostro. Fuori il nemico: voglio stare in pace. Poi arriva qualcuno, si siede, e magari ci fate quattro chiacchiere, e guarda, non era per niente sgradevole. Siete in guardia come pugili perche' date per scontato che il gioco sia il pugilato. E' la cappa, ragazzi.

In Italia lo sconosciuto e' , almeno potenzialmente, un nemico da osservare con diffidenza. Che cosa vuole? Avra' qualche scopo nascosto. La sua malafede e' scontata. Ci si chiude in comitive che sembrano castelli: che cazzo vuole quello li' ? Vorra' qualcosa che abbiamo.  Avra' un secondo fine. Tutti hanno un secondo fine.

Questa e' la cappa. Vivere cosi' e' la cappa. La cappa che vi nasconde il sole. Continuate a menzionare le bellezze del vostro paese, ma vi posso dire una cosa: non le avete mai viste.

Allora, se andate via, smettete di prendervi in giro: anche se volete realizzarvi nel paese ove andrete, il problema non e' questo. E' inutile che vi prendiate in giro: potete essere felici ovunque non ci sia questa cappa. Egitto? Egitto. Ma come, non e' un paese in difficolta'? Brasile. Brasile? Ma con quella poverta'? Gia'. Lituania. Lituania? Ma e' un paese povero, e non c'e' il sole. 

No, c'e' il sole. 

O meglio, vi sembrera' che ci sia il sole, non appena andra' via la cappa. Appena va via la cappa, scoprirete che a Vilnius c'e' piu' sole che a Bitonto. Che si mangia meglio. Che il caffe' e' molto piu' buono. Che la pizza e' fantastica, e il platano mantecato sulla margherita e' il nuovo nero.

Ed il problema non e' se sia vero o meno, il problema e' che ad essersene andata e' una cappa.

Cosi', se volete valutare di andarvene o meno, valutate si' il lavoro, valutate si' il welfare e la puntualita' e le cose che vanno e non vanno, ma per prima cosa, cercate di capire se sentite la cappa o meno.

Se non sentite la cappa, il resto potrebbe diventare secondario.


Il primo consiglio che do' a chi valuta se andarsene, quindi, e'"guardate il cielo, e cercate di capire se ci sia la cappa". Questo e' l'importante. 

Spesso, la cosa piu' importante.



(1) Not joking. Bevono boccali  di Vodka. Boccali. Non bicchieri: boccali. Avete presente quelli della Oktoberfest? Ecco, quelli. Con dentro Vodka. Pieni. Chi crede che gli altri popoli bevano molto non ha mai visto i lituani. Un animale sulla riva del fiume beve. Il pesce dentro il fiume fa una cosa diversa, ci vive:  nessuno direbbe che beve. Ecco, gli altri popoli bevono. I lituani fanno una cosa diversa.

Ruby, oh Ruby

L'imprenditore come tassa.

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Esiste una convinzione sempre piu' diffusa, ovvero che se salviamo cento negozietti dall'apertura di un grande supermercato, allora abbiamo fatto un bene all'economia, ovvero che salvando questa economia tradizionale noi stiamo proteggendo la ricchezza di una zona.Le cose non stanno esattamente cosi'.



Questa mentalita' si estende anche a tutte quelle operazioni che tendono a proteggere una categoria, come per esempio le leggi che proteggono le farmacie, o quelle che proteggono i taxi, o quelle associazioni che scendono in piazza contro la costruzione di un supermarket per proteggere i negozi.

Usiamo quest'ultimo caso per iniziare: si dice che se al posto del supermercato ci sono dieci negozi, che "danno da mangiare" dieci famiglie, allora la comunita' ci abbia guadagnato. Anche le cose del supermercato hanno prezzi inferiori. (altrimenti non si preoccuperebbero per i negozi: se il supermarket fosse piu' caro, chiuderebbe).

L'errore di questo ragionamento e' quello di considerare il negoziante come imprenditore. Sicuramente il negoziante e' un imprenditore, nella misura in cui esiste la liberta' di impresa: se tutti, ovvero tutti, anche il supermarket , possono fare impresa, allora esiste il mercato, e allora chi manda avanti il negozio e' un imprenditore.

Ma se interviene lo stato (ovvero il comune) per imporre una scelta antieconomica per il cliente, non siamo piu' in condizioni di mercato. Quindi, non possiamo piu' chiamare "imprenditore" il negoziante. Cosi' come non era un "imprenditore" uno che avesse un negozio in URSS, perche' non esistendo le condizioni di contorno per fare l'imprenditore liberamente, quando viene meno la liberta' di impresa, non ci sono piu' gli imprenditori.

Che cosa sono, allora, questi negozianti? Quando lo stato blocca alcune attivita economiche allo scopo di proteggerne altre dalla concorrenza, il negozio non e' un "negozio", o un "imprenditore", ma una TASSA.

Se prendiamo la differenza tra il prezzo di un prodotto al supermercato e un prezzo dello stesso prodotto in un negozio, nella condizione in cui il cliente e' COSTRETTO a pagare tale differenza (visto che non esiste il supermarket) , tale differenza e' una TASSA.

A tutti gli effetti.

Le norme protezionistiche, cioe', trasformano gli imprenditori in TASSE. Il loro reddito non e' piu'"prodotto interno", ma una tassa che i cittadini pagano.

E' una tassa perche':

  • La necessita' di pagarla e' imposta dallo stato.
  • Viene sottratta al reddito  chi la la paga.
  • Non verrebbe pagata se non fosse imposta coi mezzi dello stato.
e' pero' una tassa peggiore delle altre, per due motivi:

  • Una volta stabilito l'oligopolio dei negozianti locali, essi alzeranno i prezzi sino al massimo consentito , nel confronto con l'acquisto nel supermarket meno lontano. 
  • La riscossione, appunto, e' affidata ai negozianti stessi, e la tassa pagata senza un corrispettivo in servizi. Questa tassa non va a finanziare alcuna spesa sociale (scuole, ospedali, strade, etc).

le persone pero' questo delta lo pagano, quindi viene sottratto al loro reddito.

NON E' VERO CHE PROTEGGERE UNA CATEGORIA DAI PREZZI TROPPO BASSI DI QUALCUN ALTRO SIA UN BENE PER L'ECONOMIA LOCALE, PER LA SEMPLICE RAGIONE CHE SI STANNO TRASFORMANDO LE AZIENDE IN TASSE.
il motivo per il quale la zona ove proteggete i negozianti dal supermarket non beneficia della protezione e' che avete TASSATO i cittadini. La vostra "protezione" dei negozianti si trasforma in prezzi piu' alti per i cittadini, e questo equivale ad aver imposto una tassa sul loro reddito. Avete trasformato i negozi in TASSE.

E alzando le tasse ai cittadini, ovviamente i consumi arrancano. Per questo le zone ove il comune blocca ogni concorrente nuovo o straniero sono sempre zone POVERE: questa azione NON beneficia l'economia, dal momento che e' l'equivalente economico di una TASSA.

L'obiezione piu' comune e' che questa TASSA va a beneficio dei negozianti: ma se voi imponeste una tassa su tutti  a loro beneficio, l'economia crescerebbe? Se da domani vi facessero pagare, che so io, 50 euro al mese ciascuno per darli ai negozianti, l'economia ne gioverebbe?

Ovviamente no.

E anche la storia che i negozi danno lavoro non ha senso: anche lo stato da' lavoro, pagando tre milioni di dipendenti. Siete felici di pagare piu' tasse se lo stato ne assume altri cinquecentomila?

No, perche' altrimenti i finti pensionati invalidi dovrebbero piacervi: tasse di molti che vanno a diventare reddito per pochi.

Stabilito che queste operazioni siano di fatto DELLE TASSE, mi viene risposto di solito che il negoziante offre "qualita'" , ovvero che secondo qualche stravagante teoria,garantire un oligopolio farebbe crescere la qualita' del servizio.

Prendiamo allora un'altro mestiere-tassa: il commercialista.

Il commercialista non e' un professionista, ma una tassa. Lo stato non vi chiede solo di fare il bilancio e di farlo bene, ma di farlo certificare da una persona specifica.

In altri paesi non e' cosi'.Ma attenzione: i commercialisti esistono. Perche'? Perche' per un'azienda conoscere le proprie spese, fare confronti con l'anno prima, capire quali mercati vanno e quanti no, avere consigli sugli strumenti finanziari da usare per gli investimenti, confrontare le offerte di credito di due banche diverse, e' essenziale.

Per questo si chiama "SteuerBerater", dove "berater" significa "consulente", che per inciso, NON PUO' lavorare come dipendente per nessuna azienda, tranne nei casi di Syndikus-Steuerberater , che pero' pur essendo un dipendente non puo' ricevere ordini dal datore di lavoro e "non e' facilmente licenziabile" se non al prezzo di una liquidazione immensa.

Che cosa significa? Significa che il fatto che voi POSSIATE andare dal commercialista o meno ha alzato l'asticella dei servizi. Dal momento che se avete una piccola attivita' in proprio non vi serve un Bilanzbuchhalter (colui che custodisce il libro del bilancio) in senso stretto, perche' fate la dichiarazione a nome vostro, per farsi pagare quei 2000 euro che spendete da un commercialista ogni anno - perche' siete obbligati - devono proprio convincervi.

Cosi' all' equivalente del commercialista potrete chiedere lumi su come usare i futures per garantirvi il prezzo delle materie prime che vi servono. Si, vi fate calcolare quanto ne consumate in media, le oscillazioni, il rischio, il periodo dell'anno ove i futures su quella roba costano meno, e poi vi fate comprare dei futures: se il bene aumenta di prezzo non siete in ginocchio ma vendete il future realizzando soldi.

Certo per beneficiare di questo occorre un'azienda grossa, ma qui le PMI sono grossine. 

In Italia il commercialista e' un ragioniere che vi fa il bilancio. Niente di piu'. Non fanno consulenze di mercato, non vi fanno analisi sulle vendite, sulle spese, sul rischio, non vi confrontano strumenti finanziari per capire se il tale leasing sia migliore o meno di tale mutuo, eccetera.

Cosa significa? Significa che rendendo obbligatorio il commercialista l'asticella del servizio si e' abbassata. Una persona che ha studiato, a spese dello stato, per 5 anni di universita', nella stragrande maggioranza dei casi fa il ragioniere, come chi ha studiato 5 anni alle superiori. La differenza e' che lo stato rende indispensabile l'abilitazione, ma se togliamo questo, il 97% di quello che studiano ad economia e commercio (commercio internazionale, diritto commerciale, etc etc) e' del tutto inutile. Andranno a fare i ragionieri. 

Ma abbiamo detto che sono obbligatori. Ora, nel momento in cui non sono obbligatori, il cliente cerca il migliore rapporto tra qualita' , quantita' e prezzo.

Quando sono obbligatori, cosa cercano i clienti?

Il solo prezzo.  Vince chi fa il prezzo piu' basso. Se c'e' un cartello, vince sempre il cartello. Fine del gioco.


Cosa significa?

QUANDO PROTEGGETE UNA CATEGORIA OTTENETE SEMPRE DI ABBASSARE L'ASTICELLA DELLA QUALITA'. NESSUNO, MAI , IN NESSUN POSTO, HA AVUTO BENI E SERVIZI DI QUALITA' MIGLIORE PROTEGGENDO LA CATEGORIA CHE LI FORNIVA.

insomma, il punto e' semplice: negli scorsi venti anni, a furia di agire per proteggere l'imprenditore, lo si e' trasformato in una semplice tassa.

L'impoverimento progressivo della popolazione e' stato dovuto proprio al fatto che tenendo fuori i concorrenti , sulla popolazione si sono abbattute tutte le tasse-imprenditore del mondo. Quando si e' fermato IKEA per non indispettire i produttori di mobili del luogo, si e' piazzata una bella tassa su tutti quelli che hanno dovuto comprare mobili ad un prezzo superiore.

Allora pagate  pagate di piu' gli affitti e i mutui per proteggere banche e imprenditori edili, pagate di piu' l'energia  per proteggere i produttori italiani, pagate di piu' la spesa per proteggere i negozi italiani, pagate di piu' i libri di  scuola per proteggere gli editori italiani, pagate di piu' il cibo per proteggere gli agricoltori italiani: alla fine, vi stanno dissanguando di tasse, ma non di tasse che vanno allo stato: di tasse che vanno agli imprenditori.

Gli imprenditori, cioe', sono diventati TASSE.


E come tutte le tasse, impoveriscono la popolazione.

In ultima analisi, quanto sta accadendo non e' difficile da spiegare.








Oops. Piovono aerei.

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Scrivo questo post per via delle richieste di commenti che ricevo via email. Come avrete capito si tratta dell'aereo abbattuto da un missile Buk sui cieli dell' Ukraina. E' molto strano come la situazione sia abbastanza chiara da non richiedere commenti, ma il cattivo lavoro fatto dalla stampa occidentale e' riuscito a rendere poco chiara la questione.

Andiamo per ordine cronologico, prima, durante, dopo: cosa ci fa un aereo civile sui cieli di un posto ove c'e' guerriglia e vengono abbattuti a ritmo settimanale degli aerei di rifornimenti delle forze ukraine? Perche' non e' stato chiuso lo spazio aereo?


La risposta e' semplice: propaganda. Si voleva nascondere la verita', raccontando delle balle. In dettaglio:

  1. Non e' vero che le forze ukraine stiano dilagando e i ribelli indietreggiando. Lo dimostra il fatto che non solo ci fossero dei Buk in zona, ma addirittura a distaza di giorni le forze ukraine non siano riuscite ad andare sul luogo a recuperare le scatole nere, mentre i filorussi ne hanno trafugata almeno una. 
  2. Non e' vero che la presenza ukraina nel posto sia predominante: a distanza di giorni non si vede una sola spedizione di soccorso, almeno per raccogliere i cadaveri. Semmai ci fossero stati dei feriti, sono morti di agonia.
  3. Non e' vero che le forze armate ukraine hanno il controllo dei cieli. In situazione di controllo dei cieli, un semovente Buk (che non e' un piccolo ManPad a spalla, e' un coso grosso, lento e facile da avvistare: ha quattro componenti ed e' costosetto : http://en.wikipedia.org/wiki/Buk_missile_system )  viene distrutto qualche minuto dopo, o da un caccia o da un elicottero. E' chiaro che quella zona, cieli compresi, sia in mano ai filorussi.
  4. Non e' vero che hanno il controllo degli spostamenti russi. Per togliere ogni dubbio, il fesso che dirige la baracca in Ukraina ha appena pubblicato le foto "dal satellite", ovvero americane, del veicolo Buk. Ma quando hai solo il satellite, e non un tracciato radar, la foto di un drone, o qualsiasi altro HumInt, stai semplicemente dicendo che in quella zona tu non ci sei proprio.
  5. Non e' vero che le milizie filorusse si stiano ritirando: esse hanno portato li' il Buk, che e' un oggetto che richiede tempo, cura, specialisti, logistica e DENARO, incuranti dei rischi (costa un bel pochino) e il Buk non e' tipicamente quello che porti in un luogo mentre ti stai ritirando.

allora la domanda e': ma perche' rischiare un disastro pur di fornire un dato falso? Il governo Ukraino non potrebbe dire la verita' sulla guerriglia, e magari chiedere aiuto ufficialmente?

La risposta e' NO.

Per una ragione: il governo Ukraino e' vicinissimo al default. Ha un debito mostruoso, la parte ricca e industriale e' in mano alla guerriglia, non ha entrate fiscali da 5 mesi, e insomma, sta collassando prima di tutto finanziariamente.

Per intenderci, siamo a questo punto:


questo e' il punto. C'e' chi dice che manchino mesi al botto, chi dice che manchino settimane, chi dice che manchino giorni. Secondo loro:

http://blogs.wsj.com/economics/2014/03/03/what-could-cause-a-ukraine-default/ 

gli ukraini a marzo avevano circa due mesi di riserve. Piu' il pacchetto europeo, eccetera, non si va lontano.

Il governo Ukraino ha quindi DUE opportunita':

  • Un piano di sostegno PRIMA del default.
  • Un piano di ricostruzione DOPO il default.
ma per entrambi, occorre chiaramente che la guerra sia finita. Il fatto che la guerra oggi appaia tutto tranne che finita, il fatto che i ridicoli proclami di aver cacciato questi e quelli e di aver riconquistato questi e quelli siano oggi vaporizzati di fronte all'evidenza di centinaia di cadaveri in attesa dei soccorsi ukraini che non arrivano, fa capire che la guerra civile e' li', viva, forte, e non se ne andra' facilmente.

Finanziariamente, l' Ukraina e' spacciata. Questo "incidente" ha chiuso il capitolo. Ed e' importante , perche' se avete osservato la psicologia di Putin, avrete notato che la fa grossa SOLO quando e' sicuro che nessuno muovera' un dito.

Perche' e' cosi' sicuro di questa cosa?

Beh, semplice, supponiamo che domani l' Ukraina vada nel caos economico, cioe' in default. Improvvisamente non riesce piu' a pagare nemmeno i soldati. Fine della corsa, il governo non ha piu' soldi. Non riesce a vendere bond, quando li vende e' ancora peggio (Yield: 47%) , e tra un pochino chiude baracca e burattini. 

A quel punto, abbiamo l' Ukraina nel caos. Che succede?

  • L' Unione Europea non sgancera' mai le cifre che servono per aiutare l' Ukraina. E di certo non sino a quando ci sara' una guerriglia. 
  • Gli USA e IMF non sganceranno un dollaro, ben sapendo che alla fine gli Ukraini lo spenderebbero presso aziende europee.
  • La UE non interverra' mai direttamente in Ukraina.
  • La NATO non interverra' mai direttamente in Ukraina.
appena l' Ukraina fara' il botto, finanziariamente parlando, tutti dovranno correre da Putin a chiedere di stabilizzarla. Non dimentichiamo che hanno tecnologie nucleari.

Esistono diversi scenari, per il dopo:

  1. Al crollo dell' Ukraina, la UE chiude i confini per evitare masse migratorie e non fornisce le cifre -enormi- che servono agli Ukraini per salvarsi. Gli USA fanno finte sanzioni, ma per gli Ukraini non c'e' un aiuto visibile. In tal caso, la delusione enorme li spinge daccapo nelle mani dei Russi. 
  2. La UE accetta di aiutare l' Ukraina a patto che sia solo quella pacificata, ovvero cede la parte "russa" a Putin, se non ufficialmente almeno materialmente: e' chiaro che in quelle zone - le piu' industrializzate - si rivolgeranno a Mosca.


Il momento e' ovviamente il migliore. Per Putin, intendo. La Commissione europea non e' ancora formata, e il grande alleato dei paesi orientali della UE (Polonia, etc) , cioe' l' Inghilterra, e' gia' in partenza per lasciare l' Unione.

Come se non bastasse, per motivi diversi, la Merkel puo' fare tutto tranne farsi vedere d'amore e d'accordo con Obama.

Infine, quegli incompetenti degli Ukraini che ti fanno? Ti fanno ascoltare le telefonate dei russi che si raccontano di aver abbattuto gli aerei, mostrando che Mosca sapeva della cosa molto prima delle capitali occidentali, e che quindi hanno anche un apparato di comunicazioni sul posto. Ovviamente, intercettarli PRIMA che abbattessero l'aereo non fu possibile: e nessuno si chiede come mai non ci sia l'intercettazione prima del fatto, ma ci sia quella dopo.

Geniale.

Morale: finanziariamente parlando l' ukraina e' spacciata. Settimane, forse un mese o due, e poi sara' al collasso. A Putin basta armare a casaccio gli insorti e aspettare che facciano danni: quei fessi del governo Ukraino mostreranno i danni al mondo intero, credendo di essere furbi, e il mondo intero vedra' che non e' il caso di commerciare o investire in Ukraina. 

Fatto il crack dell'economia, sara' molto semplice per i russi prendersi una fetta delle spoglie.

Insomma, una situazione nella quale Putin puo' continuare a fare cio' che fa - finanziare ed armare gli insorti - e l' Ukraina si avvicina al baratro semplicemente perche' passa il tempo.

In questa situazione, il punto non e' se Putin vince, il punto e'quando vince.

Sarebbe molto piu' sensato spingere l' intera Ukraina nelle mani dei russi, e poi pretendere che siano i russi a sostenerla. Almeno sarebbe un problema, per Putin. Ma cosi', tutto quello che succede e' che Putin continua ad armare gli insorti, nessuno investe per via della guerriglia, le elezioni in Ukraina non si possono tenere,  nessuno paga tasse nella zona piu' ricca dell' Ukraina - tanto non esiste piu' un apparato di riscossione vero - nessuno investe o costruisce qualsiasi cosa - potrebbe venire spazzato via in qualsiasi momento - e di conseguenza, l'orologio della fine ticchetta.

Se fossi in voi, mi preoccuperei di un altro nome: Moldavia.

L' Ukraina ormai ha il destino segnato: due o tre stati cuscinetto. Se va bene.




Le mestruazioni vittoriane di Federico di Prussia

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C'e' una tendenza, tra gli imbecilli che si fanno chiamare "intellettuali", "opinionisti" o "giornalisti" in Italia, a titolare per ogni cosa che e'"un fallimento dell'europa". Stragi in Siria? Ah, manca una politica militare europea. Problema con i Maro' in India? Manca una politica economica comune che minacci sanzioni. Armi nucleari iraniane? Manca una esercito comune. Problemi in Ukraina? Morti che pesano sull' Europa che non ha una forza di intervento. 


Tutti questi inutili sproloqui vengono conditi sempre con la stessa retorica che nei fatti si traduce cosi:

  • "Ah! Se solo l' Europa avesse un esercito! Ah, questi negri, come starebbero al loro posto!". 
  • "Ah! Se solo l' Europa gli facesse un bell'embargo, questi negri non si permetterebbero!".
tutto e' condito, sempre , con la solita melensa finta-tristezza di chi invoca la guerra sapendo di essere troppo vecchio per essere arruolato, senza chiedersi se per caso la guerra non potrebbe colpirlo anche senza bisogno che indossi una divisa, ma il punto e' un altro.

Rimpiangere l'assenza di una "difesa comune" capace di "intervenire rapidamente" significa rimpiangere LA GUERRA. Adesso che e' stato abbattuto un aereo in Ukraina si dice che "quei morti accusano l' Europa". Di cosa? Di non avere una politica comune della difesa. 

Ma che diavolo e'"una politica comune della difesa", o "una forza di interposizione che intervenga rapidamente"? Guardate le dimensioni dell' ukraina. Significa una BlitzKrieg di 4,5 divisioni che entrino in Ukraina e si dispieghino - molto velocemente - lungo il confine russo , piu' una flotta che blocchi quella russa. Considerando che si tratta di una zona di confine, di fatto, LA GUERRA.

 Perche' non siete gli stati uniti che sono dietro un maledetto oceano. Quando le nazioni confinano, e voi spostate abbastanza truppe da coprire un fronte grande quanto l' Ukraina, quella che ottenete e' una fottuta GUERRA. 

Se andiamo a vedere i "rimpianti" di questi giornalisti nel corso degli scorsi anni, notiamo che:

  • Hanno rimpianto la mancanza di una politica di DIFESA comune per il darfur. Mancava una forza europea che potesse intervenire.
  • Hanno rimpianto la mancanza di una forza europea capace di dissuadere l' iran dal farsi l'atomica, e di sedersi al tavolo delle trattative con un bell'esercito in mano.
  • Hanno rimpianto la mancanza di una forza europea capace di intervenire in Siria e fermare il massacro.
  • Hanno rimpianto la mancanza di una forza di difesa europea in grado di aiutare la popolazione libica durante la caduta di Gheddafi.
  • Hanno rimpianto la mancanza di una forza di difesa europea capace di stabilizzare la situazione in Tunisia durante la "primavera".
  • Hanno rimpianto la mancanza di una forza militare europea capace di "parlare con una sola voce" durante la crisi in Africa Centrale (il Mali).
  • Rimpiangono una forza di difesa europea capace di avere peso nella vicenda Ukraina.

la prima considerazione che viene in mente e' che questa forza di "difesa" sembra piuttosto "attiva" nel mondo, per usare un eufemismo. La Prussia era un pochino meno "difensiva", per dire. Forse a Federico di Prussia mancava una politica estera comune?

E la seconda cosa e' che oltre ad essere un attimino stakanovista, questa "forza di difesa", cosi' come la immaginano i giornalisti, AVREBBE OGGI APERTO SETTE FRONTI MILITARI nella peggiore delle ipotesi.

Complimenti: Federico di Prussia sarebbe orgoglioso di voi. (E vi farebbe impiccare, per sicurezza.)

Un'altra cosa che viene invocata spesso, troppo spesso, e' la mancanza di una politica estera, che nelle varie crisi dovrebbe intervenire mediante sanzioni economiche. Nel dettaglio, se osservo quanto spesso sia stata invocata una "politica economica comune" allo scopo di "fare pressioni", scopriamo che (oltre ai sette casi sopra) le pressioni sono state invocate ( e la loro mancanza descritta come fallimento dell' Europa) contro:

  • Il Brasile (durante la crisi di Cesare Battisti)
  • L' India (durante la crisi dei Maro')
  • La Cina (per via delle contraffazioni alimentari).
  • Il conflitto israelo/palestinese.
  • Le "primavere" turche.

ora, immagino che la Regina Vittoria sarebbe fiera di voi. Con una simile quantita' di EMBARGHI e Blocchi navali, mi aspetto che da un momento all'altro qualche giornalista , titolando "ennesimo fallimento dell' Europa" , chieda a Bruxelle di dare patenti di corsa.(1)

Se fosse per chi piagnucola ogni due per tre al "fallimento dell'Europa" quando non attua IMMEDIATAMENTE un embargo per ottenere qualcosa, l'europa avrebbe oggi in corso almeno DODICI embarghi, e sette blocchi navali. E le sue esportazioni sarebbero ridotte del 95%. 

Ogni volta che succede una crisi ci sono questi signori che titolano "al fallimento dell' Europa", di volta in volta rimpiangendo una politica militare comune o di unire le forze per fare embarghi e sanzioni. A sentire loro, il nuovo commissario europeo dovrebbe essere una specie di Federico di Prussia che diventa un transessuale e si fa chiamare Vittoria d' Inghilterra, e inizia a muovere truppe e fare embarghi, sanzioni e blocchi navali.


Onestamente,  RINGRAZIO IL CIELO che, avendo opinionisti, intellettuali e politilogi come voi, l' Europa NON abbia una "difesa comune". E ringrazio il cielo che, avendo opinionisti, intellettuali e politologi come voi, l' Europa NON abbia una "sola voce con cui sedere ai tavoli".

Persino con una questione dell'immigrazione, normalmente materia del ministero DEGLI INTERNI, si scoprono questi famosi intellettuali/giornalisti/opinionisti a rimpiangere una forza di dogana europea, che applichi un blocco navale nel mediterraneo. Aha. Posso suggerire la Tomba dell' Ammiraglio Nelson come simbolo di questa forza?

A questi signori dal "fallimentodelleuropa" facile, posso dire una cosa. Non sembrate intelligenti o  profondi nel dire queste cose. Sembrate solo dei mariti impotenti che invocano il Grande Maschio Con le Grandi Pistole che Mette Tutti in Riga (GNCGPMTR).

Semmai, capisco una cosa diversa.

Che e' meglio che l' Europa NON abbia una forza militare, NON ABBIA una politica estera comune, NON abbia una sola voce in politica estera , perche' dopo aver seminato nelle masse la convinzioe che un' Europa unita possa e debba  comportarsi come un Federico di Prussia con le mestruazioni della Regina Vittoriasolo perche' uniti avremmo piu' muscoli, tutto quello che otterreste e' la terza guerra mondiale.

Di pseudo commentatori politici, di pseudo intellettuali, di pseudo opinionisti che continuano a dichiarare il fallimento dell' Europa ogni volta che non mostra una grande massa di muscoli unita , onestramente, il mondo fa volentieri a meno. E anche l' Europa. Non bastano gli scorsi venti anni di FALLIMENTI della politica muscolare americana per farvi capire che l'idea di unirsi PER AVERE PIU' MUSCOLI non serve a niente?

poi, come se non bastasse , dimenticate anche una cosa: che avere "una politica comune della difesa" significa regole e decisioni. Decisioni E REGOLE. Avere una difesa comune europea significa avere un'euro del fucile. Significa che forse Fincantieri e Finmeccanica e Oto Melara non vincono cosi' tante gare. Significa che forse qualcuno decide e voi si fa come si e' deciso. Significa che se si decide guerra - accontentanto quelli che invocano la difesa comune ogni 3x2 - voi mandate i vostri figli a crepare e fate una finanziaria per finanziare la guerra.

Avere "una voce sola"  e applicare embarghi, sanzioni e blocchi significa che se domani si decide l'embargo contro la Russia, voi perdete 70 miliardi l'anno, le vostre aziende chiudono, e tant'e': si e' DECISO, quindi si fa cosi'.

E' come con l' Euro: adesso le decisioni le prende la BCE, e voi volete svalutare ma la BCE no, non svalutate. 

La cosa ulteriormente ridicola di chi titola al "fallimento dell' Europa" quando non fa cose ottocentesche come guerre, sanzioni, embarghi, blocchi navali e guerra di corsa e' che gli stessi stronzi che invocano queste poliiche comuni poi ti fanno anche l'articolo contro la "rigidita'  eccessiva". Che diavolo volete, una posizione comune PER POI FARE IL CAVOLO CHE VOLETE in nome della "flessibilita'"?

quindi, signori, dateci un taglio. 

  • Potrete avere una politica della difesa comune quando, innanzitutto, sarete disposti a seguire le decisioni senza chiedere "flessibilita'" ogni volta. Che andare in guerra senza sapere se ci saranno gli italiani, o se la faranno solo part-time, non ha senso.
  • Potrete avere una politica commerciale comune, con embarghi e blocchi, quando ci sara' la disponibilita' a fare quanto deciso, senza se, senza ma, senza "flessibilita'". Perche' fare sanzioni ed embarghi per poi vedere che Roma non collabora per salvare le sue PMI non serve a niente. 
  • Potrete avere una politica dell'immigrazione comune solo quando sarete disposti a seguire delle regole, ovvero, se si dice che qualcuno ha diritto ad un certo trattamento, si fa quel trattamento li'. 


MA SPECIALMENTE, POTRETE AVERE TUTTE QUESTE COSE QUANDO I GIORNALI ITALIANI NON SARANNO PIENI DI COGLIONI OTTOCENTESCHI CHE SOGNANO UN'EUROPA COI MUSCOLI CHE SI COMPORTA COME FAREBBE FEDERICO DI PRUSSIA SE AVESSE LE MESTRUAZIONI DELLA REGINA VITTORIA D'INGHILTERRA E LE PISTOLE DI CLINT EASTWOOD.
 che di fessi guerrafondai coi muscoli in vista, questo pianeta ne ha sin troppi

Di gente che invoca i Muscoli dell' Europa Unita e dichiara il fallimento dell' Europa ogni volta che non si mostrano i muscoli, onestamente, ne ha pieni i coglioni anche l' Europa. Secondo questa gente, se leggessimo tutti gli articoli ove si rimpiangeva l'assenza di un esercito europeo e di una politica commerciale europea (capace di sanzioni potenti) l' Europa oggi dovrebbe avere in corso sette guerre e 12 embarghi!

Ricorda qualcosa?

Si, ricorda qualcosa.  Ricorda duemila anni di guerra che il continente ha visto.

Forse le teste di cazzo che scrivevano sui giornali erano le stesse. E titolavano "fallimento della Prussia", " l' Impero dovrebbe parlare con una voce sola""Napoleone non ha una politica comune sull'immigrazione".

Fico.

Sappiamo anche dove porta, questa merda.

Lo abbiamo visto.




non e' il caso di farsi un altro giro di giostra, direi.



(1) Una autorizzazione dello stato - normalmente concessa dalla Regina - per svolgere un'attivita' di pirateria predatoria allo scopo di disturbare il commercio altri.


Europa Muscolosa Rumorosa

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I fan di Beppe Maniglia non me ne abbiano, ma questo titolo ci scappava. Non avete idea di quante email mi sono arrivate del tipo "ma se unirsi nell' Europa non serve ad essere piu' forti CONTRO gli stranieri, a cosa serve?". Sulle prime avevo pensato ad una specie di fascismo indigesto che "je se rinfaccia", ma la domanda e' arrivata da troppe parti.

Allora, prendiamo un esempio: la Cina. Quanti embarghi e quante sanzioni economiche ha praticato la Cina, diciamo verso paesi africani, negli ultimi , uhm, dieci anni? E quante GUERRE ha fatto nel continente africano?

La risposta e' : zero.

Eppure, la Cina e' piuttosto influente in Africa, e anche in Sudamerica ha affondato robuste radici. Pero' non abbiamo visto molte esibizioni muscolari. Anzi, a dire il vero, dopo la storia del Nepal e del Tibet, quante altre guerre ha fatto la Cina? Uh.... 

Potete stare certi che, in caso di guerra in Africa, i cinesi si muoverebbero per proteggere i propri interessi. Potete stare certi che li proteggerebero. E potete stare certi che non ve ne accorgereste.

L'esibizione muscolare che molti richiedono all' Europa, che e' il marchio distintivo della cultura anglosassone, e' tipica di culture politiche che hanno pochi secoli di tradizione (non certo millenni) e che non hanno imparato una cosa: l'esibizione di forza avviene meglio in silenzio.

Chi vuole - e chiede - l' Europa Muscolosa Rumorosa che minaccia embarghi di qui e di la' e che ha una "forza di difesa ed intervento rapido" e' evidentemente un fan del testosterone, delle grandi pistole, del rambismo, delle portaerei inutili, e di tutto l'armamentario di Hollywood, per cui sfugge sempre loro il primo punto: che la forza non si esibisce sempre e meglio CONTRO qualcosa, ma PER COSTRUIRE qualcosa.

Torniamo al punto dell' ukraina, per fare un esempio. Tutti i giornalai filo Hollywood (Hollywood e' l'altro nome dell' occidente, quindi "occidente" e "hollywood" sono intercambiabili) dicono e credono che, comportandosi come la regine Vittoria d' Inghilterra in PMS, adesso bisognera' andare da Putin a minacciarlo di sanzioni; sanzioni che inevitabilmente colpirebbero l'economia europea, con un danno di dimensioni analoghe alla crisi dei subprime.

Questo perche' l' approccio muscolare e' inutile, stupido, rumoroso, dannoso e controproducente. In poche parole: "Hollywood", o se preferite "occidentale".

Una politica piu' sofisticata potrebbe essere questa: si annunci un progetto di costruzione di un backbone europeo per il gas naturale. Niente sanzioni: semplicemente, una rete di tuboni capaci di portare il gas da sud a nord, da est a ovest, a seconda della bisogna e delle disponibilita'.

Una volta fatto questo, per l' Europa sarebbe irrilevante da dove arrivi il gas: sia mare del nord, rigassificatori per gas americano, gas russo o gas algerino /tunisino, una volta entrato in rete, sarebbe disponibile a tutti. 

Dotata di un'infrastruttura simile, l' Europa  non avrebbe bisogno di minacciare sanzioni: basterebbe dire "speriamo che il gas non si interrompa, Putin faccia in modo che non succeda", e Putin riceverebbe subito il messaggio: noi ce la facciamo anche senza, quindi sono cavoli tuoi far arrivare il gas.

E' la teoria cinese del potere: col potere io costruisco la mia casa. Tu, che hai le tue spie, sai quanto e' cazzuta la mia casa, e sai come ti devi comportare.

Lo stesso si potrebbe fare, che so io, per la rete energetica elettrica o per l'istituzione di un ente annonario europeo per le materie prime, onde stabilizzarne i prezzi lavorando sulle riserve. Anche in questi casi, non sarebbero sanzioni: ogni paese costruisce normalmente le proprie infrastrutture e le proprie  istituzioni.

Se per esempio si costruisse un ente annonario per le riserve (ovvero un ente che fa scorta quando il prezzo e' basso e rivende quando e' alto, per controllare i prezzi) , o se si facesse una rete di elettrodotti europea, in entrambi i casi altri paesi capirebbero che e' meglio non scherzare: poiche' nessun paese potrebbe colpire TUTTE le fonti a disposizione dell' Europa, una volta che esistesse un hub per la ridistribuzione (di energia o materie prime) chiaramente l' Europa potrebbe tenere una posizione piu'"cinese": "a noi va bene tutto, fateci sapere cosa volete fare da grandi".

Si tratta cioe' di costruire i muscoli, sapendo bene che una volta che i muscoli ci sono, non sara' necessario mostrarli (come si usa ad Hollywood, ovvero in "occidente"). Se l' Europa facesse annona per le materie prime o si costruisse reti di trasporto energetico/petrolifero, ne sarebbe cosciente  ogni servizio segreto , ogni intelligence di ogni paese.

Ma allora perche' non si fa?

Eh, perche' gli stessi che titolano "erfallimentodelleuropa" ogni due uscite del giornale, credendo di sembrare intelligenti, hanno qualche "interesse" di lobby in gioco.

Se domani si facesse un backbone europeo per il gas, per il petrolio  o per l'elettricita', Repubblica (giornale campione di "erfallimentodelleuropa" a ostacoli) di sicuro non sarebbe ad applaudire "i nuovi muscoli dell' Europa", dal momento che Sorgenia si troverebbe un pelino i difficolta', dovendo competere con il resto d'Europa, e anche le "municipalizzate" dell' energia non passerebbero delle notti felici. 

E sono sicuro che su Repubblica non ci sarebbe un titolo "finalmente l' Europa batte un colpo contro i dittatori dell'energia", ma direbbe "l' Europa vuole distruggere l'antica tradizione elettrica italiana". (1) E direbbe che questa autorita' per la distribuzione dell' energia fa "gli interessi della Germania".

Lo stesso meccanismo per cui mario Draghi viene accusato dai giornali tedeschi di essere troppo italiano e di manovrare a favore dell' Italia, e poi dai giornali italiani di essere troppo tedesco e fare gli interessi della Germania. (Secondo me Draghi fa gli interessi di Ivo Balboni, un pensionato di Cesena.)

E lo stesso meccanismo per il quale chi invoca una europa che batta un colpo e metta ordine e' poi li' a friggere ogni decisione presa come un assalto al Sacro Trantran, vera divinita' della Provincia Onnipresente.

Queste persone che sognano l' Europa Muscolosa Rumorosa" in stile hollywoodiano non sono credibili principalmente perche' per unirsi e fare qualcosa occorre appunto, unirsi , prendere la decisione, e poi fare qualcosa senza frignare e  gridare "puttana la maestra".
 e gli stessi giornali che titolano "erfallimentodelleuropa" ogni volta che non si mostrano i muscoli agendo come farebbe Federico di Prussia con le mestruazioni di Vittoria d'Inghilterra , sarebbero li' a gridare alla distruzione dei loro affarucci, se solo l' Europa ci provasse, a COSTRUIRE dei muscoli.

Allora, rispondo alla domanda: se qualcuno pensa che l' Europa si sia unita per diventare forte e fare la brutta copia di qualche bovaro americano dalle grosse pistole, dimentica sempre questo fattore,



ovvero il fatto che in Europa si sa, e si ricorda, dove porti la "Grande Nazione Muscolosa Rumorosa" , e tutto quel che ne segue. 

Gli americani non lo sanno, o meglio non ancora, perche' non hanno mai avuto guerre di terra sul proprio territorio (2) , quindi non possiamo aspettarci che gli americani abbandonino il Mito della Grande Nazione Muscolosa Rumorosa.

Avendo avuto qualche scena da dimenticare in Europa, invece, sarebbe meglio che ricordassimo che , appunto, l' Europa e' una cultura "matura", che non gioca all'adolescente cazzuto con la pistola di papa', e che dovrebbe somigliare piu' ad un paese come la Cina, nel modo di vivere il governo, che agli USA.



Visto che ho abusato della Muscolosa Rumorosa, chiudo con l'immagine di Beppe Maniglia, e della sua casa discografica "Muscolosa Rumorosa" (vent'anni fa, era contenuta nella sua moto).



ecco, piu' o meno l'europa che avete in mente e' cosi'. Muscolosa, Rumorosa, abbastanza esibizionista, americaneggiante il giusto, ma , sfortunatamente, sarebbe difficile prenderla sul serio.

Anche se, devo dire, almeno Beppe Maniglia i muscoli se li e' fatti, invece di esibirli soltanto.

Non ha paura di un "inverno al freddo", lui.

Ecco, se volete l'europa coi muscoli, prima di tutto pensate a costruirli. Senza piagnucolare perche' e' faticoso e ci vuole tempo e c'e' un istruttore cattivo che ti fa soffrire. Per farsi i muscoli occorre soffrire.

A notarli , poi, ci penseranno gli altri.



(1) Avete presente quando la nonna amelia faceva a mano i kilowatt? Che buoni che erano? Quando li tirava fuori belli caldi dall'alternatore, e tutti i bambini accorrevano  per farsi fulminare, che festa! Ah, bei tempi.

(2) O meglio: hanno trasformato quelle che hanno avuto, come la guerra di indipendenza contro i sudisti - un carnaio mica da poco - in un mito che sembra quasi divertente. A parlare con gli americani, sembra che la guerra contro i sudisti sia stata una cosa divertente, tutto sommato fotogenica, quasi da rifare per l'anniversario.

E adesso grandine.

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Quando ho scritto "Piovono aerei" , parlando del collasso finanziario dell' Ukraina, non pensavo che si sarebbe avverato cosi' in fretta , ma forse adesso vi aspettate che io dica "tutto come previsto". Al contrario, il problema e' i tempi e i modi delle dimissioni del governo Ukraino per via della bocciatura del bilancio non ci sono proprio. E c'e' un fattore nuovo in gioco.

Allora, ricapitoliamo il problema: gli Ukraini vogliono una politica piu' filoatlantica e filoeuropea. Per quanto riguarda il filoeuropeo, Putin ha gia' i polacchi e gli altri stati baltici come confinanti, e ci fa grassi affari: il vero problema e' che gli ukraini parlano di entrare nella NATO. Il problema, cioe', era militare, e non per nulla i russi i sono concentrati sulla Crimea, che serve loro come base navale. Il vecchio problema dello sbocco sul mediterraneo , di zaresca memoria.

Allora, il problema e' militare, diciamo.

Allora succede tutto il patatrac che sappiamo perche' ai russi non piace l' Ukraina dentro la NATO, e si finisce che le finanze dello stato ukraino sono nella cacca, come ho scritto, e il governo si dimette per il dissesto finanziario, dal momento che due partiti non gli approvano il bilancio.

Sin qui, sembra tutto come previsto, MA:

  1. In questo momento si stanno discutendo sanzioni contro la Russia dopo l'abbattimento di un boeing da parte del malvagy filorussy e gli ukraini fanno la parte del paese civile che si oppone alla barbarie. Tutta questa solidarieta' all' ukraina aggredita dai barbary coi missily, non si traduce in moneta. Se si traducesse in moneta, il governo avrebbe potuto aggiornare il bilancio per includere le nuove entrate. Invece no: segno che i portafogli di UE , USA e NATO sono chiusi.
  2. Il capitolo di bilancio su cui i due partiti del governo ukraino hanno bocciato il governo, costringendolo a dimettersi, riguardano le spese militari!!! E qui viene il coccolone: ma come, la NATO non era con voi? Ma come, non erano pronti a riempirli di basi, uomini, tecnologie, aiuti, contro i malvagy russy? Si trattava poi di una cifra modesta , peraltro, che serviva a pagare i riservisti richiamati. Perche' la NATO non aiuta il futuro alleato?

allora, sul primo punto il concetto e' chiaro. Non so se si tratti di un "insider job", visto che si tratta di partiti neonazionalisti e visto che molti "riservisti"  da pagare al bilancio dello stato sono di fatto miliziani degli stessi partiti.

D'altro canto, pero', l'azione non ha senso. Il paese e' appena assurto al rango di vittima, e il mondo intero sta cercando (??) di fare sanzioni per via dell'abbattimento dell'aereo olandese. Possibile che non si possa nemmeno fare cassa? In fondo il GDP procapite Ukraino e' di 7000 euro, sono 600 euro al mese, per pagare sti soldati. Di che diavolo stiamo parlando?

"Ma de che stamo a parla'" sarebbe, probabilmente, la frase piu' sentita nelle case degli ukraini se parlassero romanesco. Vediamo di ricapitolare: gli Ukraini vogliono entrare nella UE e nella NATO perche' vogliono essere protetti contro l'incumbent russo.

Europei e americano allora dicono "si, ma non siamo mica sicuri che voi avete le palle. Vediamo se avete il coraggio di ribellarvi davvero. Cacciate via i filorussi a calci, a furia di manifestazioni e civili inermi che muoiono, sputate in faccia a Putin, e vi aiutiamo".

Se l'occidente (cioe' Hollywood) fosse una banca, sarebbe una banca che ti presta i soldi chiedendo in garanzia, letteralmente, la testa dei tuoi figli. Capito, noi non sappiamo mica se gli ukraini fanno sul serio. Magari non hanno le palle di farlo davvero. Che tirino un calcio negli stinchi ai russi, per dimostrare che fanno sul serio. Poi, se fanno sul serio, arriva la NATO sugli elicotteri con la cavalcata delle walkirie, il settimo cavalleggeri, e zap, risolve tutto in cinque minuti. E dopo la UE arriva e rimette a posto l'economia. LOL.

Questo e' stato piu' o meno il "contratto": gli Ukraini hanno adempiuto, fidandosi (forse ingenuamente) dell'occidente. Cioe' di Hollywood.

Adesso che succede? Succede che si deve fare il bilancio MILITARE. Il governo non ha soldi per pagare i SOLDATI che stanno lottando coi filorussi. E' un problema di due tipi: militare ed economico.

ESATTAMENTE I DUE TIPI DI AIUTO CHE ERANO STATI PROMESSI LORO DA HOLLYWOOD.

 e che succede? Succede che non arrivano aiuti militari - nemmeno soldati, basterebbero i soldi per pagare i riservisti , neanche una cifra enorme, peraltro - e neanche aiuti economici, se non quelli di FMI , gia' divorati dal collaso fiscale dello stato ukraino.

 Adesso io immagino facilmente cosa si dice nelle case degli Ukraini che hanno lottato per NATO ed UE: "ma de che stamo a parla'?". Cioe', in mezzo ad una guerra civile, la NATO (che dovrebbe essere il futuro alleato militare) non li aiuta col bilancio MILITARE, la UE (che dovrebbe essere il futuro partner) non li aiuta col bilancio tout-court , e solo FMI gli presta soldi in cambio di "riforme" che nel mezzo di una guerra civile ci stanno come il cazzo sui maccheroni.

Le riforme, vogliono. Nel bel mezzo di una guerra civile. Genio e coglionatezza. Come si dice ".....ssseriously?" in ukraino?

Ora, io ho visto che sui giornali italiani ci sono gli articoli leccaculo su putin che non beve il te' perche' teme di rimanere avvelenato (1), dovrebbero invece spiegare perche' mai dovrebbe avere paura tout-court.

PERCHE' MAI PUTIN DOVREBBE AVER PAURA DI UN "ALLEATO MILITARE" CHE NON AIUTA L'ESERCITO UKRAINO NEL MEZZO DI UNA GUERRA CIVILE DI CONFINE, E DI UN ALLEATO ECONOMICO CHE NON AIUTA UN NUOVO SOCIO MENTRE LA SUA ECONOMIA COLLASSA PER LA GUERRA?
no, sul serio, ditelo. Obama porta sfiga? E' di questo che deve aver paura Putin? Onestamente, dipingere un Putin impaurito di fronte a.... cosa? Ad una NATO che lascia collassare l'esercito ukraino senza stipendi? Ad una UE che lascia collassare l'economia locale? Che COSA di preciso dovrebbe spaventare Putin? Ma de che stamo a parla'?

Adesso ci saranno le elezioni politiche in Ukraina. Altra genialata: se c'e' una cosa di cui ha bisogno una nazione con una guerra civile sono elezioni politiche. Nella lista delle cose di cui c'e' bisogno, immagino venga subito dopo "asteroide".

Allora, le elezioni sono il momento in cui lo stato chiama i cittadini a dar forma al proprio governo. Il voto e' un esercizio di cittadinanza in se'. La domanda che vi faccio e': che succede se ci sono le elezioni e , diciamo per fare un esempio, la Sicilia non vota? 

Succede che molti penserebbero che la Sicilia non sia in Italia. Ed e' ovvio, perche' le elezioni si svolgono SU TUTTO IL TERRITORIO DELLO STATO e il voto e' un diritto DI TUTTI I CITTADINI DI QUELLO STATO.

Adesso si andra' alle elezioni. Quali territori parteciparanno alle elezioni? Partecipera' la regione del donbass (I'm not sure how it spells) o no? Probabilmente no. La cosiddetta repubblica di Donetsk partecipera? Difficile.

I militari, che normalmente tengono il controllo dei seggi e dello svolgimento delle elezioni, andranno a tenere sotto controllo i seggi? Senza lo stipendio, difficile. 

  1. Le prossime elezioni ukraine si svolgeranno solo in una parte dell' Ukraina e non in altre parti.
  2. Alle elezioni parteciperanno solo alcuni cittadini e non altri.
  3. In alcune zone il voto avverra' sotto le armi dei nazionalisti ukraini, invalidandolo
  4. Ci saranno brogli e procedure dubitabili ovunque, col che tutti i partiti rinnegheranno il risultato dei voti.
 alla fine del voto, cosa uscira'?

  1. Una mappa dell'Ukraina che ha votato e di quella che non ha votato. Scissione avvenuta. Per quei cittadini che non hanno votato, il governo non e' niente.
  2. Nelle regioni non filorusse, ci saranno tutte le enclavi dei vari boss nazionalisti, ove il voto sara' regolare , si.
una volta formato il nuovo parlamento, ammesso che i filorussi non ne approfittino per farne qualcuna delle loro - dopotutto l'esercito e' impegnato in uno sforzo  ulteriore per le elezioni - ci saranno i partiti filorussi che diranno "ehi, il voto non e' regolare". Ci saranno gli altri partiti che diranno "ma in quelle zone non si e' votato!" , e il nuovo governo nascera' su un paese mutilato dalle sue stesse elezioni politiche.

le elezioni politiche sono la cosa piu' sbagliata perche' la mappa delle regioni ukraine che si recheranno al voto di fatto e' la nuova mappa dei confini ukraini. Ai filorussi bastera' ingiungere alla popolazione di non andare a votare, o sabotare il voto, e avranno la loro secessione. Come se alle elezioni politiche il nord italia non si fosse recato a votare. Sarebbe stata una secessione di fatto.

Se c'e' un modo per formalizzare la secessione delle zone filorusse e' di mandarle al voto mentre l'esercito ha esaurito i fondi e il governo si e' dimesso proprio per questo. 

Con le elezioni politiche, le zone dell' Ukraina che NON parteciperanno non soltanto saranno praticamente "russia", ma se gli ukraini si ostineranno a considerare il voto di quei cittadini come ukraini, allora le accuse di conteggi sbagliati non si conteranno. 

E non parliamo di un parlamento unito dalla responsabilita', parliamo di un parlamento che fa cadere il governo sul bilancio mentre c'e' in corso una guerra civile. Roba che Scilipoti sembra Cromwell.

Onestamente, si : la situazione sta precipitando. Piu' velocemente del previsto, in maniera piu' tragica, e una buona parte della colpa e' del Negro piu famoso del mondo (no, non Michael Jackson, intendo quello che non canta) , e della sua NATO, che prima lascia credere agli ukraini che avrebbero potuto essere parte della famiglia, e poi , quando mancano soldati e soldi per pagare i riservisti, chiude i rubinetti.

E non c'e' un solo giornale che titoli "il fallimento dell' America".

Ah, no , giusto. Quella che fallisce e' sempre e solo l' Europa.

Altrimenti il giornalista non sembra intelligente.

Perche' questo comportamento della NATO , che e' il fulcro della crisi nella sua determinazione ad entrare in Ukraina - nonche' la spina nel fianco di Putin se ci entrasse - in questo preciso istante ha detto agli Ukraini "fatevi fottere".

Il governo ukraino e' caduto sulle SPESE MILITARI. Non bastano i soldi per pagare I SOLDATI. Un problema meramente MILITARE, nel mezzo di un impegno MILITARE.

Non doveva succedere, perche' introduce un fattore nuovo nella crisi, ovvero: la NATO ha abbandonato gli ukraini a se' stessi.

Quindi, e' facile prevedere cosa succedera': una accelerazione della crisi mentre i soldati, non pagati, tornano a casa sui campi (e' estate, tempo di raccolti) per aiutare le famiglie affamate. Sino alle disastrose , inevitabilmente disastrose , elezioni politiche, nelle quali tutte le regioni non pervenute al voto saranno indipendenti de facto.

Dopo il premio Nobel, propongo di dare ad Obama anche il titolo onorifico di "Imperatore del Dombass". Lui capira'.

E sarebbe molto carino che nel suo discorso da Imperatore del Dombass , il buon Obama spiegasse come mai dopo aver lasciato intendere agli ukraini di essere ad un passo dall' alleanza-che-ti-difende, improvvisamente li ha lasciati nella merda, senza i soldi per pagare i militari. Militari, come e' militare la NATO.

Lasciati-affogare-dalla-NATO. Nel mezzo di una crisi militare.

Genio e coglionatezza. Roba da Nobel.


(1) immagino sia troppo povero per comprare un Samovar e farselo con le proprie mani, in fondo, in Russia il the non sanno farselo. Samovar a parte intendo : http://en.wikipedia.org/wiki/Samovar 

Papa papa papa papa..parapa.

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Periodicamente mi arrivano delle email che chiedono di commentare l'attuale Papa, e devo dire che l'ho osservato un pochino prima di farmi un'idea. Ora ce l'ho, quindi rispondo alle vostre email.
Per prima cosa, Bergoglio e' il papa voluto da Ratzinger.

Non ci vuole molto a capirlo: Ratzinger ha prima nominato cardinali sino a spostare l'equilibrio verso Bergoglio, poi ha abdicato quando l'equilibrio gli era conveniente. In termini clausewitziani, ha scelto il momento dello scontro abdicando, e anche il campo di battaglia, ovvero il conclave che elegge il nuovo papa.

Parlare di papa Bergoglio come di un papa "diverso da Ratzinger" o "il contrario di Ratzinger" e' quindi stupido: Bergoglio e' il papa che Raztinger ha scelto per portare a termine il lavoro di riformare alcune parti "resistenti" della chiesa cattolica di Roma.

Ratzinger e' arrivato con una chiesa che era immersa in una lunga "ora di ricreazione" legata alla senescenza di Wojtyla. Con un papa debole, a malapena cosciente, vescovi e cardinali hanno fatto un pochino quel che pareva loro.

Per cui, il primo messaggio che ha dato e' stato quello di indossare un vestito tipico del Papa Re, come dire "la ricreazione e' finita, adesso c'e' qualcuno sul trono".

Ora, fermare una ricreazione che dura da dieci anni e' un pelino difficile, e questo ha fatto emergere tutti i nemici del Papa. Al punto che tutti o quasi i tentativi di riforma sono stati ostacolati, quando non vanificati, e Ratzinger si e' trovato ad avere a che fare con complotti interni a non finire, ultimo dei quali contro il suo "segretario particolare". 

Cosi', che ha fatto il Ratzinger? Ha usato una mossa imprevedibile, visto che un papa non abdicava da settecento anni. E ha scelto una tattica contro la quale non erano preparati i suoi avversari: il nuovo papa ha la forza politica di fare le riforme, ma non parte (come gli altri) praticamente da zero. Ratzinger insomma non voleva gettare un papa inesperto e privo di una mappa del complotto nella fossa dei leoni.

Allora ha semplicemente abdicato. Adesso i due papi si vedono e si dicono, tipo:

  • Hola, Ratz. Ho intenzione di dare una ripulita allo IOR. Mi dici di chi devo stare attento?
  • Ah, so! Allora,  Padre Ralf, Il Vescovo Strunzt  e quel maledetto figlio di una (vergine) mignotta del cardinale Gasparri sono da togliere di mezzo. Altrimenti mandare tutto in kakken, ja. Tu fare riforma seria di finanza  e loro trasformare in Krieg der Titten Tanten(1).
  • Ah. Dici una promozione ?
  • Ja. Tipo i monaci trappisti islandesi che fanno la birra di balena. Hanno bisogno di un vero Cardinale per portare la Parola alle foche. Le foche hanno bisogno di fede. Lo sanno tutti. Foca urbi et orbi.
  • Capito, Ratz. Anduma a lavurar! E grazias della drittas, hermano!
  • Bitte Schön, genosse.

insomma, adesso Bergoglio arriva dal sudamerica, non sa niente degli intrighi di palazzo, ma Ratziger ha una mappa di ogni obiettivo da colpire, con precisione chirurgica, che corrisponde a tutti i tizi che gli hanno teso tranelli e mandato a quel paese le riforme.  Chiarita la strategia, passiamo alla sostanza.

Bergoglio non viene dal sudamerica per niente. Nel senso che il Sudamerica e' a tutt'oggi il grande feudo ove il cattolicesimo non viene inficiato nemmeno dalla secolarizzazione dello stato, visto che il socialismo prende una piega bolivariana, che non e' anticattolica di principio quanto il socialismo europeo.

Tuttavia, nel feudo cattolico dell'america latina si sta insinuando un problema serio, e sono i protestanti. I protestanti, che crescono solo all'interno del mondo cattolico come movimento "di contrasto"(2), la cui propaganda si basa su diversi pilastri:

  1. l'etica protestante e' piu' adatta agli affari di quella cattolica. I paesi cattolici sono poveri per via dell'etica cattolica, che peraltro e' ipocrita perche' il papa gira coperto di oro. Per questo i protestanti hanno i preti vestiti di stoffa e i fedeli coperti di oro, e non viceversa.
  2. I preti cattolici sono pedofili, mentre i pastori protestanti, che amano inzuppare il biscottino nelle/i fedeli quanto i cattolici, perlomeno aspettano l'adolescenza o si fanno direttamente la mamma: l'anima si cura alla fonte.
  3. La chiesa cattolica e' contigua alla mafia, siano i signori della droga sudamericani o la mafia italiana. Non come i protestanti che stanno solo e sempre coi finanzieri i lobbysti e i trafficanti di armi, insomma. 
  4. La chiesa cattolica e' una macchina che ingoia soldi e li tiene per se'. Non come la chiesa protestante, dove invece i soldi li gestisce il pastore, e non si capisce mai perche' il conto sia in una banca ma non un un'altra.
  5. I preti cattolici non sono dentro le cose del mondo, perche' vivono nel celibato, in una dimensione diversa. Non come i protestanti che vantano la pastora arrestata dalla polizia per guidare la sua BMW sbronza dopo una colossale bevuta di birra. Loro sono persone di mondo.(3)
questa propaganda si sente molto , anche qui in Germania, ed e' l'ariete con la quale si fanno dare la tassa sulla chiesa. Insomma, essenzialmente il mondo luterano e' una forma di parassitismo coprofago del cattolicesimo: la chiesa sporca, loro crescono. 

In questo senso, Bergoglio  deve combattere principalmente questa guerra, per la quale ha scelto di usare il carisma. Il carisma, che viene da un'idea ellenica di parlare indossando il volto della divinita', Bergoglio ha scelto di prenderselo dalla figura di Cristo. Per il quale , peraltro, ha un ottimo consigliere, che e' il vecchio Rantinger, che e' appunto un intellettuale cristologo: sinche' Ratzinger e' lucido, Bergoglio puo' stiracchiare la figura di Cristo senza tema di smentita, visto che il cristologo numero uno e' con lui. 

Insomma, Bergoglio sta giocando dentro il proprio intervallo di confidenza. In particolare, se prendiamo i punti di cui sopra, Bergoglio sta rispondendo che:


  1. L'etica protestante e' bella e i fedeli sono ricchi, solo che non e' cristiana. Cristo sui soldi la pensava diversamente, e basta citare Cristo usando le sue parole originali per mettervi tutti in imbarazzo. Adesso mi trovate voi il passo del vangelo dove si dice che se diventi ricco e' perche' dio ti ama. Ah, si: dare del comunista al papa non funziona.
  2. I pedofili li mandiamo via a bastonate anche noi, e vi diciamo pure quanti ne abbiamo trovati a zonzo per la chiesa. A proposito, quand'e' che date il numero esatto anche voi protestanti?
  3. La mafia e' scomunicata. End of story. I filmati con la Madonna che si inchina di fronte alla casa dei boss mafiosi, cosi' care alla stampa protestante, e tutto il resto, sono storia passata. Ci aspettiamo ora che i protestanti mettano al bando produttori  di armi e finanzieri discutibili , coi quali sembrano andare cosi' d'accordo.
  4. La chiesa riforma lo ior e ne pubblica i bilanci di fronte alla commissione contro i paradisi fiscali. Non e' ben chiara, invece , la storia che ogni congregazione si faccia il bilancio da se' e si gestisca come diavolo vuole. Aspettiamo i vostri bilanci e le vostre riforme.
  5. Il Papa e' un uomo, va in metropolitana, ha avuto una fidanzata e puo' sbagliare. Il che non richiede necessariamente denunce penali per guida in stato di ebbrezza. (Ogni riferimento alla signora Käßmann e' puramente casuale)

Bergoglio, insomma sta lottando principalmente contro i punti cardine della propaganda protestante, principalmente contro quella degli evangelisti, che si stanno diffondendo per tutta l'america latina.

Ovviamente, nel fare questo si trova nelle condizioni di non poter tollerare quelle spine nel fianco che sono di facile utilizzo per i protestanti. Le "riforme" necessarie alla chiesa cattolica, insomma, vengono dalla necessita' urgente di arginare lo sfondamento dei protestanti nell'america latina, e si snodano lungo una direttrice che consiste nel mettere in imbarazzo i protestanti, specialmente sul punto "1)", che sinora era il loro punto di forza: quando parlate con un luterano, non manchera' di farvi notare che i paesi con pessime finanze sono rigorosamente cattolici, e che i paesi che hanno finanze migliori sono normalmente quelli evangelisti.

Su questo, pero', sono i protestanti ad avere il fianco scoperto, dal momento che al Papa bastera' recitare, alla lettera, i passi principali del Vangelo per costringere i protestanti ad una serie di arrampicate sugli specchi perlomeno difficoltose.

Con questo, credo di aver descritto "i razionali" di papa Bergoglio.

Per quanto riguarda i rapporti con l' Islam, credo che l'emergenza sara' affrontata dal prossimo papa: per ora il papa si limitera' ad atti simbolici, come ricevere cristiani perseguitati.  


Un nemico alla volta, insomma.

(1) Il remake di Clash of Titans fatto da Milena Velba e Miosotis Claribel.

(2) Sono poco penetranti nel mondo ortodosso, sono poco penetranti nel resto d'Europa, sono poco penetranti nel mondo buddista, ed in generale crescono solo a spese del mondo cattolico, per via di una particolare abilita' nel criticare l'operato dei preti di Roma.

(3) Non sono filocattolico ma questo non significa che io abbia in simpatia il movimento di ipocriti velleitari piu' fastidioso della storia. Il luteranesimo sembra l' M5S del cristianesimo. In Italia vi sembrano meno fastidiosi dei cattolici solo perche' sono meno forti. Appena prendono un minimo di potere, sono ancora peggiori, un misto di giudaismo maldigerito, testimoni di Geova e movimento cinque stelle.
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