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Opportunita'.

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Ci sono due tendenze nell'educazione dell'ultima generazione di italiani che rende loro impossibile   sopravvivere, se non a prezzo di scorni terribili. Sono due tendenze che alla fine trasformano la persona in una specie di ragno chiuso nel suo buco, e pronto ad opporsi a qualsiasi cosa cambi, non tanto per un interesse corporativo, quanto per un atteggiamento ereditato da una cattiva educazione domestica.

In realta' sto parlando di conseguenze dell'"effetto principino di casa", per il quale queste persone si pongono di fronte ad ogni cosa con lo stesso atteggiamento che molti bambini viziati hanno verso il cibo: da un piatto di cibo tolgono il 90%, specializzandosi nel trovare ed enfatizzare minimi difetti , atteggiamento che hanno solo nell'ambiente ove sono "il principino" (perche' poi a scuola mangiano le peggio porcherie).

Essi sono convinti che essendo i principini di turno (almeno, nei luoghi ove questo status e' riconosciuto) , abbiano diritto all'acme dell' Ambrosia Divina, non tanto per un qualche gusto sofisticato o un qualche merito, ma per semplici ragioni di status.

Li riconoscete dal continuo piagnucolare e dal continuo lamentarsi, per esempio, in Azienda. Persone che sono appena uscite dall'universita' anziche' imparare (e c'e' SEMPRE da imparare , a volerlo fare) si mettono a dire che questo e' sbagliato, e questo e' difettoso, e questo non va proprio, e tutto quanto.

Un manager di mia conoscenza ha risposto "You're right. You are too good for this company. Please, quit today" e abbiamo assistito ad un divertente ballo che e' andato dal "ma io scherzavo" al "ma io non intendevo" al "ma io stavo facendo critiche utili", ma il punto e' questo: se niente di quel che vedete e' abbastanza buono per voi,siete nel posto sbagliato.

Mi ricordero' sempre quando , le prime volte che venni a Düsseldorf, ci misi 1 -una-  settimana a trovare un monolocale dignitosissimo, con DSL e tutto quanto compreso nel prezzo. Un mio collega non trovava nulla, e quando vide il mio monolocale disse che "gli avrebbe disturbato la vita sociale non avere una stanza dove invitare la gente".

Solo che non conosceva nessuno e non parlava una parola di tedesco. Ma il problema non era nemmeno questo. Il problema e' che viveva a Rozzano in un buco che condivideva con sorella , genitori e nonna: a casa sua aveva ancora meno spazio. Quello che avrebbe dovuto lamentarsi al massimo ero io che nella casa italiana almeno avevo veranda, giardino, settemila metri di bosco attorno , spazio per "la vita sociale" a strafottere, ma il punto e' che la sua obiezione non era razionale: era frutto di un atteggiamento che sta diventando patologico nelle ultime generazioni di italiani: "niente e' abbastanza buono per uno splendore come me".


Questa attitudine porta le persone a criticare prima di apprezzare. Avete presente quei bambini che non assaggiano neanche il cibo e dicono "non mi piace?". Ecco, questo atteggiamento viene mantenuto nella vita adulta, e ho osservato i risultati anche sul forum.

Ogni volta che posto la descrizione di un nuovo servizio che va forte  in qualche paese straniero, inizia il fuoco di fila:

  • Il servizio ha il tal problema.
  • Secondo me quel servizio non parte perche'  lala.
  • Secondo me non prende piede perche' lala.
  • Potrebbe andare, ma lala lala lala.
ora, il guaio e' che spesso posto servizi che di per se' HANNO GIA' successo. General Electric con la stampa 3D fa ormai 30 MILIARDI di dollari di business, e ha ordinativi per 70 MILIARDI. Miliardi, non cifrette. Non deve convincervi: quando questa roba diventera' mainstream, la ingoierete VI PIACCIA O MENO. Quando le grandi imprese committenti inizieranno ad ordinare TRE viti alla volta (tanto hanno gli ERP per gestire gli ordini) e a non piu' di 10 km da dove servono, che voi critichiate la "mancanza di scala" o meno, se la vostra azienda vive di scala, siete fottuti.

Non e' che se fate i sommelier di acqua distillata, con la bocca a buchino di culo, snob come una baronessa che scopa a gambe accavallate, l'atteggiamento da critico d'arte preso da un urlante freak del Maurizio Costanzo Show, allora siete autorevoli. Il bambino capriccioso non ha gusti raffinati, ha solo dei vizi: il fatto che rifiuti ogni cosa non indica gusti raffinati, indica solo capricci.

Questo e' devastante per l'economia e per l'innovazione per una ragione. Se prendiamo un nuovo paradigma del consumo, come la sharing economy, o un nuovo paradigma della costruzione, come il "printed for you", la cosa che dovreste chiedervi e':


SONO ADATTO a vivere nel mondo che sta arrivando? Come posso avvantaggiarmene? Che opportunita' mi si aprono? Che rischi mi si prospettano?
questa e' la domanda  che sarebbe RAZIONALE porsi, dal momento che il problema non e' MAI se il mondo sia abbastanza buono per te: il problema e' se TU sia abbastanza buono per il mondo.


L'atteggiamento che vedo e' normalmente l'opposto:

Questa novita' e' abbastanza buona per uno splendore vivente come me? Questo futuro onora abbastanza la mia maesta' ? Dovrei accettare questa misera proposta , e fare l'elemosina di accondiscendere a questa plebe che mi supplica di degnarla di uno sguardo?

ora, tutto questo avrebbe senso se queste persone con il loro atteggiamento POTESSERO decidere. Voglio dire, se GE fosse nelle condizioni di dipendere da queste persone, probabilmente avrebbe bisogno della loro approvazione, ma la sfiga e' che GE , e lo stesso dicasi del mercato intero, di GianpierNaik Brambilla principe di Rozzano Bassa se ne fotte bellamente.(1)

E' lo stesso atteggiamento che vedo nelle discussioni riguardanti UberPop: ok, da domani arriva. Lascia perdere se "ha il problema di": il problema di UberPop lo gestisce il suo CEO. E' pagato per questo. 

Adesso il problema e' TUO: come vivi in un mondo ove sarai l'unico coglione che compra le cose mentre tutti le affittano? Come vivi in un mondo ove la vita ti costa il triplo del tuo vicino di casa? 

Oppure, se andiamo al discorso opportunita': come puo' migliorare la tua vita? Quante cose puoi affittare ad altri? Quante cose potrai fare adesso che puoi affittare le attrezzature?

Il guaio di questo branco di bambini e' che nessuno di loro mette IL MONDO, la REALTA', i FATTI al centro del loro pensiero. Nessuno di loro parte dall'ipotesi di DOVERSI ADATTARE per sopravvivere.
prendiamo l'atteggiamento dei tassisti di Uber. La VERA domanda e': ma perche' non mandano il manager, il capo, il boss, l'emiro, qualsiasi cosa comandi la loro miserabile , arretrata montagna di merda radiante detta "radiotaxi" a chiedere ad Uber un'offerta per gestire il radiotaxi? 

Oppure: perche' non chiedono ad un'azienda di consulenza un sistema che faccia:

  • prenotazione via  app
  • prenotazione via voip (se amate l' operatore)
  • conferma online dal tassista (via SMS, che il GSM lo avete ovunque).

 voglio dire, l'offerta di Uber e' tecnologicamente superabile. Ogni tecnologia e' tecnologicamente superabile. Il vero problema dei tassisti di Milano e'"perche' non hanno GIA' una app?". Ce l'hanno ormai cani e porci, cribbio.

Il problema e' che per questa gente il futuro "bussa alla porta". Lo vedete scritto sui giornali: il futuro bussa alla porta. Come se il futuro dovesse far domanda a voi per arrivare. Come se , mettendovi tutti insieme a far capricci come i bambini, allora poteste fermarlo.

Beh, no. Il futuro bussa alla porta la prima volta. Ma solo la prima volta, e solo una. Se non aprite la porta in tempo, il futuro abbatte la porta, demolisce la casa, stupra vostra moglie, vi impala e poi se ne va con una birra presa dal vostro frigo. E rutta.

No, chiamare le guardie non serve.



i nuovi paradigmi tecnologici non vi stanno chiedendo se ci credete. E' finito il tempo in cui quelli che vendevano tecnologia sembravano mendicanti che bussavano alle porte, che dovevano convincervi, che dovevano sperare di incontrare qualcuno che fosse "moderno", "al passo coi tempi".

Adesso sono le aziende disperate a cercare consulenti in gamba.  E se non trovano l' IT giusto, semplicemente chiudono. Non e' piu' il futuro ad essere giudicato, e' il futuro che vi giudica.

Certo, puo' darsi che Uber verra' superato da qualcosa d'altro. Sicuramente, lo sara'. Nemmeno Uber deve farsi illusioni. Ma di certo chi ne prendera' il posto non lo fara'  usando un servizio di radiotaxi su PSTN,  piu' un accrocchio radio che fa ridere i polli. Ci manca solo che lo chiamiate "Taxi Marconico" per renderlo ancora piu' obsoleto!

Se anche qualcuno si facesse idee bislacche su come bloccare uber , la risposta sara' che il prossimo Uber sara' integrato dentro un social network, tipo Facebook. Fine della partita, game over: non potete bloccare facebook su tutto il paese.

Il diritto che garantisce il sistema attuale di licenze e' vecchio DI DUECENTO ANNI. Qualsiasi cosa si inventino, la soluzione e' prevedibile ed esiste gia' la tecnologia che la aggira. Blocco della rete di trasporto? Peer to Peer. Blocco delle porte tcp? Porta 443. Deep Packet Inspection? SSL. Dove cazzo volete andare? E' solo questione di tempo!

Ma quando finalmente la guerra sara' vinta, non ci saranno accordi. Adesso Uber ha capito di avere contro una corporazione, ed ha lanciato UberPop. La logica e'"starving the beast": magari con UberPop non ci guadagnera' Uber, ma i tassisti presto avranno tutti gli "abusivi" che lavorano con UberPop. 

Il futuro arriva per definizione. Se la vostra risposta e'"dovranno passare sul mio cadavere!", beh, comprate un vestito con la scritta "welcome", perche' passera' sul vostro cadavere.  E ci si pulira' i piedi.

Allora voi dite "ma perche' esistono i paesi arretrati? Perche' il futuro non e' ancora arrivato?". No, i paesi arretrati non sono paesi ove il futuro ha avuto paura di chi diceva "passeranno sul mio cadavere".

Il paesi arretrati sono quei posti ove il futuro sta camminando sui loro cadaveri.

Perche' nei paesi arretrati c'e' solo miseria , umiliazione e sofferenza. Situazione che rientra pienamente nella descrizione  "il futuro sta passando sul vostro cadavere".



(1) Non posso usare sempre Gennarino Esposito, per Par Condicio ci metto un nome tipicamente milanese. Arrivero' anche a "soccia, Mengoli, ma come fai?" di Grassiliana memoria. Se non avete mai letto Net to Be verrete risucchiati dal vortice nucleare-temporale "Grande Trattativa".

http://nettobe.robertograssilli.com/2013/02/nr-640-nove-mesi/

http://nettobe.robertograssilli.com/2013/03/nr-644-lacrime/

Ovviamente:

http://warehouse.robertograssilli.com/cat/net-to-be/

Supergeil, supergeil.

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Dopo gli scorsi post ove ho citato blablacar e locloc, ho ricevuto l'attenzione di un altro servizio simile, e - non mi sto lamentando - questo pone la questione di : hai migliaia di utenti, fai pubblicita' a qualcuno? La risposta e' no (a meno che non si tratti di roba opensource, tipo OpenBSD pf o OpenSmtpd, che spaccano ) , tuttavia e' un feedback interessante.

Non mi piacciono i blog che recensiscono cose. Per diversi motivi. E' vero che non vengono pagati, ma nel momento in cui ricevete come "copie per valutazione" qualcosa come ventimila euro di gadget ogni anno, la distinzione tra "pagato" e "oggetto di una spesa a suo favore" diventa abbastanza labile.

Il secondo motivo e' che conosco una cosiddetta "fashion blogger", cioe' una che recensisce borsette, magliette, roba che si indossa, e quindi ha uno di quei blog modaioli che sono fichissimi. E allora una volta viene a casa mia, e fa delle foto a casa mia:



cortesia di http://fashionablestreets.blogspot.de/ , le casa e' la mia.


ora, se io vi mostrassi le foto che IO faccio di casa mia, scoprireste che si, stiamo fotografando la stessa cosa, ma la fashion blogger della situazione ha un pochino cambiato il feeling. Se io facessi le stesse foto di quel fiore, probabilmente non ne uscirebbe nulla di cosi' strafico, coi colori che ti tirano dei cazzotti. La crostata in questione e' una normalissima crostata con marmellata, che quando esce dal forno non mi e' mai sembrata cosi' fantasticamente appetitosa e piena di questi incredibili colori e di quel rosso che sembra sangue di sanguinanti sanguinacci sanguinari. 

Allo stesso modo, odio quel portavasi viola ereditato dalla precedente inquilina, quel portafragole non contiene fragole e l'ho passato all'idropulitrice la settimana scorsa perche' non ne potevo piu' di vederlo cosi' ,  la papera e' stata riverniciata qualche settimana dopo le foto. Morale: quel che vedete e' si "fotografia del mio giardino", ma non e' esattamente quel che vedreste, o meglio quel che vedo io: non ho ancora messo mani al giardino, perche' avevo da pensare agli interni. Inoltre al momento delle foto eravamo appena usciti dall'inverno, con tutto quel che comporta per un giardino dove ho seminato la prima erba l'anno scorso.

Cosi' la tipa si e' fatta la sua "gita in un bellissimo giardino" , e , ops, si e' dimenticata di dire che indossava alcuni vestiti, che poi ha presentato sul suo blog. Insomma, una fashion blogger.

Con questo voglio dire che i blog di questo tipo tendono, come dire, a fare degli hype.

Quindi no, non mi piace quel tipo di blog. 

Ho citato blablacar e locloc, come airbnb, perche' mi servivano per spiegare un concetto, per ancorare il concetto a qualcosa di reale.

Sicuramente, quindi, se arriva "useit"https://www.useit.it/ e mi dice che esiste, per me e' perfetto.

In generale mi interessa sapere che ci sono le idee. Tra parentesi mi serve lavorativamente per tener presente l'orizzonte che sta fuori dal mio ufficio.  Quindi, a me va benissimo se avete avuto una buona idea, se siete all'avanguardia e volete farmelo sapere, o se notate la crescita di un tipo di servizio/sito/blog e volete farmelo sapere.

Basta scrivermi e se l'idea e' interessante o la tendenza e' importante probabilmente mi pruderanno le dita e mi verra' da scriverci.

Ma.

Ma non faccio recensioni a prodotti/siti/cose. Se avete avuto un'idea interessante e l'avete messa su, probabilmente mi colpira', ma come feci con blabla o con loc loc o adesso con useit, non mi mettero' a farci la recensione , a dare il voto o spiegare il servizio.

Sono esempi che cito quando voglio rappresentare un concetto e ancorarlo alla realta': a scrivere di astrazioni sono capaci persino gli umanisti. Se fate un discorso, o meglio quando IO faccio un discorso, alterno sempre un'affermazione puramente astratta con un esempio/foto/link che scende in un caso reale. Solo in questo modo potete scrivere di cose astratte senza per questo diventare speculativi.

Riassumendo questo post, posso dire che:

  • Se avete entusiasmo, se avete FATTO qualcosa (un sito web, azienda, qualsiasi cosa) , e avete avuto un'idea (per cui avete FATTO la cosa) , godete in anticipo di una mia simpatia. Non mi piace chi ha l'idea e basta: posso fantasticare piu' di voi e scrivo gia' fantascienza. Ma se avete avuto l' idea e avete FATTO qualcosa, gia' mi state simpatici. FARE e' importante.
  • Se la vostra idea e' ANCHE bizzarra, uno stravolgimento di un paradigma, e' esemplare di un fenomeno che modifica qualcosa di esistente, avete quasi subito il mio interesse. Almeno cerchero' di capire di che diavolo si parli. Di "Boutique del maiale" e di "atelier del trapano a colonna" invece non ne voglio sentir parlare, sono allergico all'hype, e se "unite la tradizione alla modernita'" siete pregati di farlo altrove.
  • Non garantisco a NESSUNO di parlare della cosa. Ma se per caso succede che mi arriva per email  il sito delle giraffe in leasing, il sito delle giraffe in multiproprieta', e le banche danno mutui per le giraffe, e le giraffe cambiano tutto, e' molto probabile che verrete citati come esempio di giraffistica italiana.
  • Puo' succedere che io abbia delle critiche. In quel caso, ve le tenete. O avete un atteggiamento del tipo "e se avesse ragione?", oppure scegliete un fashion blogger. Io sui tacchi sto molto male, ve lo dico prima, e mi manca quell'amore per la mummia tipico di chi adora Sofia Loren, Madonna e Tutankhamon.
  • Ogni civilta' ha lasciato dietro di se' qualcosa di orribilmente costoso, inutilmente enorme e catastroficamente visibile. C'e' chi ha costruito piramidi, chi ha messo in piedi il colosseo, chi ha ammucchiato pietre enormi a Stonehenge ,  e chi ha fatto "il nuovo portale della XYZ Made in Italy". Ecco, se e' una roba cosi', lasciate perdere. Magari ci andranno i turisti nel venticinquesimo secolo, che questo vi sia di consolazione: anche il Taj Mahal era molto sottovalutato all'inizio, ed esiste un tipo di escursionismo speleologico fatto da gente che visita le fogne. Non disperate.

nel caso siate coscienti di quello che state per fare e che ho scritto sopra,  potete sicuramente mandarmi siti, nuove tendenze , idee geniali che cambieranno il mondo, insomma le cose che avete fatto o che qualcun altro ha FATTO. Il mio indirizzo email e' uriel [AT] uriel-fanelli punto no-ip punto org. (1)

Rendere fashion la mia gatta e' impossibile. Il gatto e' gia' 100% fashion di suo.Il calcestruzzo e' di Dolce e Gabbana, credo. O roba cosi'.

scherzi a parte, faccio un esempio con Useit &co.

Il fatto che usando un servizio del genere io possa trovare qualcuno che mi affitta quello che voglio non implica che "qualcuno" sia destrutturato completamente. Certo, io posso andare a prendere un passaggio da uno sconosciuto, oppure da uno che conosce un mio amico che conosce un mio amico.

Sebbene io non lo conosca direttamente, il fatto che conosca un amico di un mio amico lo trasforma in qualcosa di diverso rispetto ad un predone del deserto che puo' arrivare, approfittarsi di me e poi scomparire.

Allo stesso modo, io posso anche affittare il mio amato trapano - i trapani so' pezz'e core! - a uno sconosciuto, che forse lo rapira' e lo vendera' ad un traffico di trapani minorenni che si vendono sulle strade di calcutta. Oppure posso affittarlo a qualcuno che conosce un mio amico che si tromba la sua cognata. 

Intendo dire che , se parliamo di sharing economy:

  • E' tipica delle comunita'.Lo so che Grillo vi ha trapanato la minchia con la storia della comunita' (che poi la sua e' solo una setta, per come la vede lui) , ma la funzione sociale e comunitaria della sharing economy e' ovvia. Idealmente lo fareste col vostro vicino di casa, per ovvie ragioni logistiche legate al trasporto. Insomma, si fa meglio nel villaggio e nella comunita'.
  • Si fa meglio con qualcuno che sentite vicino. Gli state affittando il vostro prezioso trapano, che deve arrivare vergine al matrimonio, capito come? Se e' un tizio qualsiasi magari vi fidate, e siete pure assicurati, e potete fare la recensione, ma se e' amico di un amico di vostra cognata e' comunque meglio. Almeno fa parte del villaggio.  
  • Lo sharing e' una forma di socialita', prima di tutto. La comunita' umana nasce anche per dividere i compiti e distribuire meglio le risorse. La relazione tra due individui e' essenziale. Anche se si vedono per la prima volta, evidenziare che esista un legame (e' amico di un mio amico/abbiamo un amico in comune, etc) e' essenziale.La sensazione che si dovrebbe avere e' di essere nel mercato di un villaggio. Il mercato c'e', il villaggio manca: sono poco in evidenza le relazioni tra persone, virtuali o meno.
insomma, la dimensione social/comunitaria e' assente, troppo, in tutti questi siti. A meno che non inviate razzi sulla luna e' possibile che troviate quel che vi serve entro pochi KM. A meno che non siate dei pazzi suicidi, vi sentite molto meglio pensando che il vostro prezioso trapano sia ancora nei confini del vostro ducato. 

Ora, una dimensione fortemente "social" del cliente e' necessaria. E quelle che vedo nei principali siti, compreso useit, non e' a mio avviso sufficiente. La comunita' ci vuole, per darvi la sensazione che non state parlando con un predone del deserto che vuole stuprarvi il trapano o con un tizio che vi dara' un trapano svergognato che poi vi costringe a sposarlo. Occorre che sia qualcuno che si trovi a rispondere di fronte agli altri della fiducia tradita, e un sistema di rating - per quanto efficace e necessario - e' troppo anonimo.

D'altro canto farsi una community interna serve a poco, perche' comunque i siti vogliono proporsi come globali. Quindi, serve una integrazione tremenda coi principali OTT. Molta piu' di quanta io ne veda: un gioco tipo Zenga Cityville , su facebook, che rappresenta tutto come un villaggio ci sta tutto, se parliamo di gamification, o una applicazione che appaia dentro facebook, o roba del genere.

Ed eccoci al punto:  posso fare una critica simile solo perche', appunto, questo blog NON fa recensioni di trapani in affitto. E per questo non ne faro' in futuro. Voglio la liberta' di dire quel che penso, di fare errori di sintassi, e tutto quanto.

Tuttavia, mi piacciono le idee, gli stimoli e le innovazioni. Quindi, se vi va, e mi mandate la nostra nuova figata di idea che avete FATTO, sono tutto un trapano. 

E che il mandrino sia con voi.




(1) Il mio server pretende la crittazione della connessione per ricevere posta. Niente posta in chiaro. Dunque, se non riuscite ad inviare posta li', cambiate ISP: il 90% degli ISP accetta questa condizione. So benissimo che va contro un RFC, ma , come si dice "I can break rules, too".


Eingeständnis

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Tra le tante cose importanti per vivere c'e' la capacita' di cambiare idea, ma per non essere delle banderuole nelle mani di chi vi sa convincere occorre sempre che cambiare idea provenga da una "lesson learnt", da una serie di FATTI (e non dalla semplice speculazione filosofica) . Cosi', come ho scritto  in passato, non ha senso pretendere coerenza col passato, dal momento che gli unici ad essere coerenti con l'anno scorso sono i morti, che non possono cambiare idea, e gli stupidi, che non vogliono.



Se dovessi "confessare" i miei errori passati onestamente dovrei quindi partire da un principio, che "Uriel Fanelli" enuncia in "Altri Robot": "se sopravvivi, gli errori li chiami esperienza. Se non sopravvivi, chissenefrega?".

Lavoro nell' IT ormai da 20 anni. E da qualche anno prima l' IT era un hobby, piuttosto pionieristico, tipo Amiga e kit di Nuova Elettronica.  Nel corso della mia vita, e credo nella vita di tutti quelli che hanno iniziato con me, ci sono stati diversi errori. Errori personali ed errori di settore, ma a quel tempo eravamo pochi e ci conoscevamo un pochino tutti per via delle BBS.

Cosi', dopo 20 anni, posso confessare gli errori che ho fatto come esperto IT , se non come evangelista IT (quali eravamo tutti noi 20 anni fa), e quindi parlero' usando il "noi". Molti si riconosceranno in quello che dico.

Eravamo, ed e' inutile negarlo, evangelisti. Lo so che non vi piace sentirlo dire, ma era cosi'.  Non eravamo solo esperti. Se e' solo un lavoro non passi la notte ad impazzire per integrare due sistemi di cui uno obsoleto. Se e' solo un lavoro non offri gratis (o quasi) il lavoro di integrazione a patto che il cliente compri il sistema. Se e' un lavoro non ne parli con gli amici , non ne fai propaganda, non lo consigli a tutti quelli che conosci.

Abbiamo dato, tutti, molto piu' tempo e molta piu' passione di quanta non ne meritassero i nostri clienti. 


Che a quell'epoca erano ricchi, erano celebrati dalla stampa come gli "imprenditori", quelli che avevano "il BMW" e che "lei, giovanotto, non si deve permettere di insegnarci il nostro lavoro, a noi del settore", ogni volta che dovevamo consigliare innovazione.

Non c'era scelta, perche' a quei tempi le aziende si dividevano il mercato. Tessili? Le piccole i computer non li volevano vedere, le grandi erano nelle mani mafiose delle "tagliatrici". Litografia? Il totem era il "crocino". gente pagata per la bravura con cui girava delle manopole guardando dentro ad un obiettivo ottico per verificare che i "crocini" dei vari colori fossero allineati. Meccanica? Il buratto. Non puoi automatizzare il buratto. Figuriamoci. Erp? Ma no, qui si mangia insieme nello stanzino, col capofficina di parlo, a che mi serve un ERP?
E siccome non ne nascevano di nuove, di aziende, o ne nascevano troppo poche, bisognava bussare alla porta, venire trattati come questuanti, implorare, offrire demo gratis, offrire il lavoro di integrazione gratis, e tutto quanto.

Questo e' stato il primo errore che abbiamo fatto: eravamo cosi' entusiasti che passavamo notti a programmare, a costruire, a integrare vecchia merda inutile con sistemi nuovi. Perche' il verbo doveva arrivare a tutti. Altrimenti saremmo andati a casa alle 16:30 come tutti.

Abbiamo regalato troppo. Troppo tempo e troppo entusiasmo.  Oggi, col senno di poi, vedo che e' anche stato inutile: tutte quelle aziende, i "nicchianti", quelli che avevano sempre una paura, una domanda, un timore, e si tenevano la roba che "e' vecchia ma funziona sempre" , sono tutti chiusi. Del tessile emiliano rimangono macerie. La meccanica e' ridotta del 60/75%. Di litografie ormai ne rimangono la meta'. E vaffanculo ai vostri crocini di merda.

La lezione che ho imparato da quell'errore e' di non sprecare mai tempo col nicchiante. Il medico non deve convincere il paziente a curarsi. Se non si cura, crepa. End of story: e' vero che il medico ha bisogno di pazienti, ma mai quanto i pazienti hanno bisogno del medico. Specialmente se la malattia si chiama obsolescenza.

Il secondo errore e' stato quello di non voler rompere i monopoli. Quando in una cittadina c'erano solo "i tre grandi" del tessile, i "tre grandi" della tipografia, i "tre grandi" di qualsiasi cosa, non abbiamo mai voluto rompere questi monopoli.

Avevamo per le mani delle macchine e dei software "demo". Avevamo per le mani un budget per sconti, sino al 30% (nel mio sino al 35%), e avevamo per le mani un budget per la pubblicita'. Ma lo abbiamo distribuito a pioggia.

Ho visto fare una cosa interessante ad un'azienda nostra concorrente. In una cittadina coi soliti tre grandi nomi e una miriade di satelliti, facevano molta fatica a vendere. Allora hanno unito il budget per la pubblicita', il budget per le demo ed il budget per gli sconti, e hanno REGALATO un intero sistema di sviluppo ad una sola delle monopoliste.

Regalato. Due milioni di euro di regalo, in cambio della disponibilita' dell'azienda a interviste televisive, riprese,  interviste su giornali specializzati, stampa locale, eccetera. Poi hanno dato fiato alle trombe, facendo in modo che tutte le aziende sapessero che tizio aveva il nuovissimo sistema di sviluppo. L'accordo comprende anche la partecipazione del CEO ad una serie di fiere insieme al nuovo "partner" .

Rotto il monopolio. I fornitori  dell'indotto hanno dovuto adattarsi perche' ben uno su tre dei loro committenti usava il sistema di sviluppo X, completo , con tutti i fronzoli, gli add-on, i moduli, e tutto quanto.

Gli altri due hanno visto saltare il loro silenzioso accordo di controllo dei prezzi e di obsolescenza pianificata. Risultato: il mercato si e' rimesso in moto. Del resto, le scelte sono due: o il nostro campione vince e spacca gli altri due monopolisti, e allora noi diventiamo il fornitore preferito di upgrade e di futuri aggiornamenti, oppure gli altri si adeguano e vengono a bussare da noi.

Questa tecnica ci e' mancata. Abbiamo distribuito sconti a pioggia, e abbiamo distribuito sconti tutti uguali a tutti, senza mai scegliere un campione , senza mai focalizzarci su uno. Per noi era importante che TUTTI avessero l' IT, e da bravi evangelisti abbiamo portato il verbo a tutti. Avremmo dovuto prendere il 30% di sconti, unirli al budget per le demo e "miracolarne uno". Gli altri  avrebbero potuto inseguire il miracolato - e senza sconti - o morire.

La tecnica per rompere l'oligopolio esiste, ed e' il gratis. Ma non l'abbiamo saputo usare per scardinare il nostro principale ostacolo. Abbiamo preferito vendere sistemi incompleti, mutilati, tirati sul prezzo e nicchiati, quando unendo tutti gli sconti fatti in un anno avremmo potuto scegliere UN cliente e dargli un sistema potente, completo, sconfinatamente superiore a quelli dei concorrenti, e aspettare che i concorrenti, soffocati dall'incumbent, venissero a pregarci di essere allineati a lui.

Il metodo c'era. Forse possiamo dire che non esistendo dei veri manager in italia, e non esistendo dei veri "commerciali professionisti" , non spettava a noi esaminare il problema e risolverlo. Ma i "commerciali" preparati sanno come affrontare le situazioni di monopolio e rimettere in moto un mercato soffocato da un cartello: regalare molto ad uno dei monopolisti. A quel punto il patto di parita' e di non concorrenza si rompe, gli altri due temono che lui voglia fregarli, ed e' fatta.

Un altro errore che abbiamo fatto e' stato di non capire che la tecnologia non risolve i problemi: li supera. Al cliente nicchiante abbiamo voluto offrire una toppa, una soluzione al problema. Ma le nuove tecnologie non risolvono mai i problemi: li superano. Un esempio per capire il concetto:

Quando in tutti i data center si parlava di costi opex, "costo opex" era il mantra. Qualsiasi "capoCED" nominava la parola "opex" o "costi fissi"almeno sette volte al giorno, pena la radiazione dall'ordine. Quanto ci siamo sbattuti per ridurre i costi opex? Sembrava una legge fissa del mercato, sembrava un tecnicismo finanziario e gestionale insuperabile.

Poi arriva il cloud. E i costi passano da opex a capex. End of story. Il problema non e' stato risolto. E' stato semplicemente superato. Costi che prima erano opex sono diventati capex. Ma il cloud non lo avamo gia', i mainframe e gli hypervisors esistono da molti  anni. Z/OS e' del 2001. IBM ha introdotto LPAR nel 1972 (sic!). Ma ci siamo contentrati troppo ad affrontare il problema dei costi opex, quando potevamo superarli con la virtualizzazione e il modello di costo "cloud". 

Questo e' stato il nostro secondo errore.Non capire che i problemi tecnologici non si mitigano: si superano. A quanti abbiamo venduto toppe, toppe sopra toppe, sopra altre toppe? Workaround, workaround e ancora workaround. Ancora, dovevamo semplicemente concentrarci si UNO tra i clienti, e fornirgli la prossima generazione. Fine. E agli altri, rispondere "o cambi tutto, o al suo livello non ci arrivi". 

Del resto, non sarebbe cambiato molto: quelli cui abbiamo venduto workaround miracolosi oggi hanno chiuso. Abbiamo integrato l'impossibile, abbiamo fatto funzionare insieme sistemi che non erano disegnati per parlarsi neanche a fare salti mortali. Si, ci sentivamo bene per averli fatti risparmiare ed aver risolto il loro problema. Ma non lo abbiamo fatto, ci abbiamo solo messo una pezza sopra.

Anche li', la colpa e' al 50% col management. Non esistendo manager in italia, non c'erano neanche transition manager. Cosi' non si poteva mai progettare lo spegnimento del vecchio e l'ingresso del nuovo.: si doveva conservare tuttttoooooo... mummie ovunque. 

Un altro errore e' stato quello di puntare sui clienti "grandi e solidi". La stessa persona che ha scardinato il monopolio croato mi parlava delle sue attivita' in Germania.Lui non perde tempo con aziende che esistono da molti anni. Considera vecchie le aziende dopo 5 anni. Si spazzola gli elenchi delle nuove aziende , e lavora solo con startup , MVNO, e nuove aziende di vario tipo. 

Le aziende che esistono gia' non le prende nemmeno in considerazione. Troppo da lavorare, troppo da convincere, troppi problemi di politica interna, troppa integrazione da regalare. Le nuove aziende non hanno problemi di interoperabilita' col passato, scelgono solo roba nuova, decidono solo su prezzo e caratteristiche, e non su questioni politiche o piagnistei di chi non sa o non conosce. Quando lo approcciano aziende vecchie, non fa mai sconti: quelli li riserva alle aziende nuove, perche' se crescono poi tornano piu' grandi.

Noi non abbiamo fatto cosi'. I nuovi che partivano nei garage per noi erano "cantinari" e preferivamo molto i "grandi", quelli "solidi", che diventavano clienti abituali. Errore gravissimo: abbiamo fatto sconti a chi aveva rendite di posizione, privilegiando loro ai nuovi.  Ma i "grandi", quelli "solidi" non crescevano mai, e con il loro NON crescere non crescevamo anche noi. I piccoli invece avrebbero potuto crescere. Avremmo dovuto fare gli sconti SOLO ai nuovi arrivati e ai piccoli, e fare prezzi pieni ai grandi.

Ma i nostri "commerciali" sono solo dei piazzisti di aspirapolveri o poco piu'. In Italia il "commerciale" e' un coglione qualsiasi che sa vestirsi e ha un sacco di amici. Qualsiasi delinquente  socievole e ruffiano diventa un rappresentante o un sales manager.  Nessuna strategia, nessuna logica tipo "facciamo crescere il cliente" o "rompiamo un monopolio". Solo "fare i numeri". Piazzisti. 

Abbiamo perso troppo tempo a corteggiare "i grossi" e "i grandi nomi", tutto qui. Quelli dovevano pagare subito, e senza sconti. Sconti e occasioni dovevamo tenerle per le nuove aziende, e lasciare che crescessero tra le nostre braccia. Invece, eravamo troppo presi a "mettere un piede dentro" , invece di aiutare qualcun altro a tirare un calcio nel culo ai vecchi stronzi.

Oggi le cose sono cambiate, quindi spero che queste parole possano arrivare. Adesso avete le startup e un sacco di aziende sono chiuse in Italia, creando spazio per le nuove. Il turnover di questi anni e' stato mostruoso.

Ecco, non fate i nostri stessi errori.  Se siete di quelli che portano innovazione nelle aziende, non ripetete gli errori.

  1. Niente sconti a pioggia. Il regalato va tutto ad un cliente solo. Gli altri devono inseguirlo o morire.  Cosi' si spezzano gli oligopoli.
  2. Niente pezze. I sistemi vecchi si cambiano, end of story. Il tuo vecchio VMS Etrusco lo spegni. Punto. Non ti va? Crepa. Ma non ti illudere che io perda tempo con quella merda nel 2014. 
  3. Le aziende appena aperte sono quelle che danno piu' soldi, perche' crescono. Sconti e regali si destinano a loro, per farle crescere ancora di piu'. Gli altri, o vengono a bussare alla vostra porta, o muoiono uccisi dal vostro campione.

ma c'e' un'ultima cosa che voglio dirvi. Se provate a fare tutto questo per 1,2,3 anni e fallite, andatevene. Non sprecate la vostra vita a seminare sulla pietra.

Altrimenti vi troverete in giro per una citta' straniera dopo 20 anni, vedrete un'azienda che fa le stesse cose che faceva quella che avevate aperto voi, che le fa allo stesso modo, riconoscerete gli stessi gesti. Il proprietario ha la vostra eta' , e se per curiosita' chiederete, scoprirete che ha aperto nello stesso periodo in cui avete aperto voi.

E vedrete che ha 30 dipendenti, di cui solo 4 sono presenti in loco, che i telefoni suonano in continuazione, e vi chiederete che diavolo sarebbe successo se, anziche' perdere dieci anni a spingere degli ostinati, ignoranti somari per convincerli a fare un passo avanti, aveste investito le vostre energie altrove.

Vi ricorderete di quando vi siete sentiti rispondere "si, ma io di questa cosa ASP a Bologna non ne  sento parlare, non ce l'ha nessuno, quindi non serve". Vi ricorderete di quando vi siete sentiti rispondere "si , ma Internet e' una moda passeggera, il futuro e' Compuserve". Vi ricorderete di quando vi siete sentiti dire "si, ma io sono della vecchia scuola, non e' che un giovanotto arriva e mi spiega come si deve lavorare". Vi ricorderete di quando ad una riunione di una costituenda associazione del settore avete sentito dire che "le aziende nuove devono limitarsi un pochino con questi nuovi strumenti di sviluppo tipo Delphi, dovete capire che c'e' gente che lavora in Cobol e deve mangiare".

Vi ricorderete di tutto , di tutta  la vita che avete seminato sulla pietra, e vedrete coi vostri occhi cosa ha ottenuto chi invece  ha seminato su terra fertile. E tornerete a casa con un magone tremendo.


Non seminate la vostra gioventu' sulla pietra. Se dopo due, massimo tre anni non cresce niente, gli altri anni seminateli altrove.

Altrimenti vi capitera' di scrivere col magone dopo aver visto un vostro sosia dirigere un'azienda identica alla vostra, che fa le stesse cose nello stesso identico modo, e capire che non stavate sbagliando niente , che la vostra idea era buona, che i tempi erano quelli giusti,  che lui e' identico a voi, uno vostro SOSIA,  solo che  li' i semi germogliano.

E se i semi sono i vostri anni , la vostra gioventu', credetemi: se dopo 2,3 anni non cresce niente, smettete di seminare li' e trovate un altro campo.

Oppure vi troverete a chiedervi "ma cosa sarebbe successo se fossi venuto qui 20 anni fa?". E l'unica consolazione che avrete sara' guardare i vostri figli, e sapere che ci sono venuti da subito.

Ma per voi, il treno e' passato.


E adesso avete una regina.

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Sto guardando i risultati delle elezioni europee in Germania, e devo dire che la frittata e' riuscita grossa abbastanza da incoronare la Merkel come "unico governo stabile e forte in Europa". Ovvero, l'unico telefono che uno straniero potra' chiamare per parlare con qualcuno che abbia un minimo di potere anche domattina. Vediamo i dati:

I dati sono presi dal sito del Bild:


allora: CDU ha essenzialmente tenuto, e ha perso il 2.4% circa , il che significa che la posizione della Merkel non e' stata criticata molto. Con questo margine, avendo la Merkel una coalizione forte, la sua posizione non e' in pericolo. In definitiva, l'alleanza SPD/CDU e' praticamente ancora li', anche per via dell'astensione tipica delle europee.

In piu', il calo di CDU viene dal lato CSU, ovvero dal lato bavarese (tradizionalmente piu' conservatore) , il che significa che la destra piace meno e CDU si sposta a sinistra. Probabilmente il boss della CSU sta per saltare, ma la Merkel che non viene dalla CSU ne guadagna internamente al partito: con poche perdite riesce a liquidare un avversario interno. Si tratta comunque di una perdita relativa, dal momento che nel 2009 CSU aveva il 48.8 dei voti (!) mentre ora "solo" il 40%.

Fanno un balzo avanti i socialisti , per via della popolarita' di Martin Schulz, che (ehi, Grillo, chetteserve?) guadagna ben il 6.4%, principalmente ai danni dei verdi e erode un pochino Linke, ma pochi decimi. A quanto pare, Grillo dovra' rassegnarsi a qualcuno che gli ridera' in faccia.Anche perche' la crescita si e' coagulata verso Schulz, che quindi ora ha piu' chances di Junker di diventare presidente della commissione.

In pratica, la GrosseKoalition esce spostata a sinistra dell' 8%, che in Germania corrisponde piu' o meno alla situazione politica nel parlamento. La Merkel quindi non esce indebolita dalle europee, e l'indebolimento di CSU la aiuta a stare coi socialisti nella GroKo.

Il partito distrutto completamente e' FDP, cioe' i liberali, che si sentono soffocati dalla vocazione sociale del governo e dell' Europa secondo Schulz. Il partito che era gia' scomparso alle politiche e' scomparso, con un bel -7%, a favore di AfD, il partito dei professori euroscettici, che e' a sua volta liberale, e guadagna cosi' un 7%.

In pratica i liberali hanno spostato il voto da FDP , che in pratica ora e' scomparso del tutto dopo 60 anni di storia, verso AfD, il partito ultraliberale ed euroscettico. AfD e', in definitiva, cresciuta a spese dei liberali, quindi di fatto la notizia e' che i liberali tedeschi sono diventati euroscettici. 

Siccome e' un movimento tra due partiti (AfD e FDP) che sono FUORI dal parlamento locale, la loro vittoria non cambia le proporzioni sulla politica interna. Nessuna delle posizioni precedenti rimane toccata. La GroKo rimane strapotente in parlamento, anche perche' CDU (il partito della Merkel) non aveva candidati forti come Schulz (SPD). Poiche' CDU e SPD governano insieme, e probabilmente ci sara' una grande coalizione anche a Bsuxelles, la cosa non muove particolarmente la politica locale.

I verdi ovviamente dovranno riflettere sul cedimento a favore di SPD, e la Linke rimane stabile. 

Questo significa essenzialmente una cosa: la Germania rimane stabile, e sul totale del movimento, AfD ha cannibalizzato i distrutti liberali.

Chiarito che il governo tedesco e' stabile, adesso andiamo all'estero, dove scopriamo che il governo francese e' di fatto nella merda pura. E considerando che Renzi non ha la forza economica per contrastare la Merkel, significa che se UKIP non perde clamorosamente (mentre scrivo non ho i numeri), ci sara' un unico governo robusto in Europa: quello della Merkel.

La situazione che si prospetta nel parlamento UE se verranno confermate le proiezioni su Italia e Uk, di fatto e' questa:



che rende il parlamento europeo praticamente inutilizzabile come spazio di mediazione per qualsiasi cosa. Basta che in generale un paese sia contro, e non passa nulla di nulla.

Morale: non avete piu' uno spazio di mediazione, e adesso tutto si gioca sul rapporto di forza tra nazioni. La nazione piu' forte economicamente oggi e' la Germania.

Schulz ha vinto molto in patria e il gruppo dei socialisti si e' ingrossato a spese dei popolari, quindi chi ha sparato su Schulz adesso deve aspettarsi una grossa rappresaglia in parlamento. Specialmente se , col gruppo socialista in crescita, verra' eletto presidente della commissione.

Ma la cosa essenziale e' che la Merkel e' l'unica ad uscire stabile da queste elezioni. Qualsiasi cosa succeda in Italia, essendo M5S un partito nuovo, indebolira' ulteriormente il governo (a meno di sorprese incredibili), e anche non indebolendolo, Renzi non ha forza economica da opporre. Quello francese e' in ginocchio, e Cameron uscira' con le ossa rotte dal confronto con UKIP.

Adesso, tutto il mondo sa a quale numero telefonare quando chiama l' Europa.

Ed e' quello della Merkel. Nessun altro governo e' forte, nessun altro governo e' stabile, tutti i grandi paesi andranno ad elezioni o terranno governi zombie con le stampelle, e il rapporto di forza economica e' quello che e'.

In pratica la Merkel e' rimasta in piedi, ed e' l'unico capo di stato ad essere rimasto in piedi e contemporaneamente essere forte economicamente,  circondata dalle macerie degli altri governi europei, senza un parlamento europeo capace di limitarla, e quindi probabilmente senza una commissione europea capace di opporsi.

Complimenti, coglioni: avete appena dato la corona di Regina d'Europa ad Angela Merkel, semplicemente riducendo in macerie qualsiasi governo o potere che potesse opporsi.

Sapete qual'e' la brutta notizia?

Che contrariamente alle cazzate che vi raccontate , la Merkel quella corona non la vuole. Per qualche stravagante motivo (LOL) lei crede di essere solo la cancelliera di Germania. E di non avere particolari doveri verso nessun altro cittadino europeo.

Quella corona che le avete dato oggi, la usera' se e quando le fara' comodo, sempre e comunque a favore del suo paese, e voi non avrete ne' un parlamento europeo forte ove fermarla, ne' un governo forte che le dica di no.

Se la vostra intenzione era di sbattere i pugni sul tavolo, beh, a me piu' che pugni sembrano pugnette.

Adesso capirete cosa significa avere una regina che non vi vuole come sudditi, che non fa niente per voi , che non pensa di avere particolari doveri nei vostri confronti, e che usa la corona solo a favore del proprio paese.

Adesso, tutto quello che avete accusato la Germania di avere fatto in passato PUO' SUCCEDERE IN FUTURO.

Complimenti, idioti. Vi siete fottuti con le vostre mani.



Italianistica....

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Anche se ho seguito (come si evince dal post precedente) di piu' il voto tedesco (ho votato qui anche per le amministrative) , ho diverse richieste di commentare l'accaduto in Italia , specialmente riguardo alla perdita di voti dei grillini (che hanno meno voti in senso assoluto e non solo percentuale) e di andare nel dettaglio del parlamento europeo, del quale la stampa italiana ha sempre taciuto funzioni e meccanismi.

Su Grillo c'e' poco da dire, anche perche' il giorno dopo c'e' poco da fare i profeti.

La svolta giacobina che ha impresso ad M5S non ha funzionato per nulla. In particolare:

  • Le esecuzioni sommarie, anche se le chiami "processi di popolo" o "giudizio della piazza" rimangono esecuzioni sommarie. L'italiano ha un disperato bisogno di legge e giustizia, di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, non di sentenze arbitrarie gridate da una folla coi forconi.
  • Gianroberto Casaleggio, detto anche "la mente" del movimento ha provato a fare un discorso. Ha citato Berlinguer e Papa Giovanni. Giovanotti sa fare lo stesso, ma almeno c'e' un pochino di musica. Se quella e' la mente....e' vero puoi anche spacciare l'immagine del vecchio monaco malato che medita sulla montagna, ma poi quando apri bocca con due parole devi spaccare tutto. L'"infermiere di Avellino" magari fa tanto zen, ma si poteva fare di meglio.
  • La rete non perdona. Se fai 20 comizi tutti uguali puoi giustificarti dicendo che dai lo stesso messaggio a tutti. Ma se poi vai da vespa e attacchi col solito nastro registrato, ignorando letteralmente le domande, sembri PROPRIO un nastro registrato.
  • La comunita' non e' una setta. La comunita' e' accogliente, e quindi pluralista. Solo nelle sette c'e' l'espulsione e l'ostracismo. Se poi la setta riscrive il linguaggio parlato , come fa Grillo, si ottiene un misto tra Scientology e i Puffi.
  • Programmi assurdi, 1. Proporre l'eurobond e attaccare l'unico politico europeo che e' tendenzialmente disposto a parlarne, Schulz, e' una prova di incompetenza per chiunque sappia di cosa si sta parlando. Gli elettori "smart" hanno lasciato M5S quando ha seguito le orme di Berlusconi insultando Schulz. E quando si parla di nazismo occorre ricordare che qualsiasi dittatura per prima cosa opprime il proprio, di popolo.
  • Programmi assurdi, 2. Proporre di abolire il fiscal compact dal parlamento europeo, quando non e' competente e occorre farlo da quello italiano, significa non sapere che diavolo di funzioni abbia l'europarlamento e che cosa sia il fiscal compact. 
  •  Programmi assurdi, 3. Proporre la mutualizzazione del debito sapendo di appartenere ad una compagine di partiti antieuropeisti, cioe'"tutti per se'" e' ancora piu' assurdo. Tra gli europeisti la Merkel dira' di no, ma non va meglio tra gli ANTI europeisti:  lo diranno anche la Le Pen, che non paghera' certo il debito italiano. Lo dira' anche Farage, e non credo proprio che qualcuno degli altri euroscettici proporra' di pagare il debito italiano: forse i nazionalisti danesi o finlandesi o austriaci voglio accollarsi il debito italiano? 
  • Programmi assurdi, 4. Proporre un'alleanza dei paesi mediterranei come strategia per l'europarlamento significa non aver guardato una cartina geografica. A parte che l' Irlanda non e' nel mediterraneo e i conti stanno lentamente andando a posto, in Francia avrebbe sponda solo nella Le Pen che invece e' isolazionista, in Portogallo e Spagna.. dovrebbe trattare coi popolari (il partito della Merkel ) o con i socialisti (quello di Schulz) , in grecia con syriza, rappresentata in Italia con Nichi Vendola.
  • Programmi assurdi, 5. Il parlamento europeo non ha potere legislativo se non come "codecisionale", ovvero condiviso con la commissione. Non e' come in Italia dove c'e' separazione netta: occorre che ogni testo votato sia condiviso da entrambi, commissione e parlamento. Il che significa che avendo il 2.2% dei voti , (ottimisticamente anche il 3.9%) , ci si fa la birra se non si appartiene ad un gruppo numeroso , onde eleggere commissione. 
  • Programmi assurdi, 6: il referendum per uscire dall'euro e' una cosa che non ha nulla a che vedere con il parlamento europeo. Grillo ne puo' fare uno anche domani, come chiunque altro, che entri o non entri all'europarlamento. Legare le due cose ha lasciato un senso di "e checciazzecca?" 
  • The pile of idiots: ultimamente, alla voce "esperti di economia & finanza" hanno sfilato sul blog di grillo complottisti di ogni genere, venditori di fumo , ciarlatani , pseudointellettuali, politici decaduti, con uno spettro che andava  da Tremonti a Benetollo, dai rettiliani alle scie chimiche. Ovviamente, quelli sani di mente sono stati terrorizzati dalla Biowashball aliena del complotto delle scie chimiche che portano il signoraggio. Mancava solo il Mago do Nascimiento.
  • Inconcludenza. Grillo ha perso quasi 4 milioni di voti. Essenzialmente, il motivo e' l'inconcludenza. Chi non ha da mangiare non se ne fa niente del fatto che M5S restituisce lo stipendio, che faccia decadere silvio o altre vittorie politiche. Ha fame. E M5S non ha risolto nessuno dei problemi MATERIALI dei suoi elettori.

non ci vuole molto a capire chi siano i ~3/4 milioni di voti persi da M5S : chiunque sappia leggere, scrivere e riesca addirittura a coniugare un verbo, che ha potuto informarsi su internet e decifrare le cazzate.Chiunque vorrebbe una politica piu' amichevole, civile, discussa, persino educata.

Ieri ad Erkrath c'erano i banchetti dei partiti politici. Una piazza lunga 70 metri, e c'erano dentro TUTTI i banchetti di TUTTI i partiti politici. Verdi vicini a Die Linke vicini ad Fdp vicini a CDU vicini al PiratenPartei ed EmU (un partito locale, ci sono anche le locali)  E non c'era la celere. No lacrimogeni.  E c'erano i partiti di governo e Die Linke, quella dei centri sociali e FDP che e' (era) turboliberale e CDU che e' centrodestra. Dentro 80 metri. E c'erano i giochi (a sfondo politico) per i bambini e le famiglie.

Non vi piacerebbe una politica cosi? Vi siete mai chiesti perche' non potete averlo anche voi? Forse perche' votate partiti che insultano avversari politici ed altre nazioni, perche' si parla di distruggere, di ridicolizzare, di galera, di insulti, di "rabbia buona".


Questa civilta' era quella che inizialmente Grillo prometteva, o lasciava intravedere, ma questa civilta' e' stata il NEMICO numero uno durante le elezioni quando pagava l'odio antitedesco. O meglio, quando sembrava pagare.. Insulti, Hitler, Stalin , processi sommari, esecuzioni di piazza... il blog con tzetze che scrive "tizio DISTRUGGE caio", "sempriono RIDICOLIZZA terzio",  magari gli italiani vogliono una politica gentile, educata, CIVILE?

Il secondo punto e' : cosa succedera' adesso? Come ho scritto, il parlamento e' paralizzato, nel senso che dovra' condividere il testo con la commissione che si appresta ad eleggere. Per quanto i giornali italiani , per ordine del padrone della City, si affannino a parlare degli euroscettici, non sono in grado di fornire una comissione europea. 

Essa sara' eletta, con i dovuti compromessi, dalle rimanenti forze europee. Ovviamente questo produrra' un parlamento assai debole , dal momento che manca una forza prevalente, e i cento e rotti voti degli euroscettici non fanno altro che complicare le cose, per una ragione: anche se "pro forma" creassero un gruppo ad hoc, non sono d'accordo su nulla.

  • UKIP e' un partito turboliberista di stampo feudale. Non vuole sentirne parlare di mutualizzare il debito - ognuno paghi per se' , il mercato vede e provvede - reddito di cittadinanza meno che meno - figuriamoci se lo stato deve dare soldi e quindi chiedere tasse ai piu' ricchi per darli ai piu' poveri. Gia' vogliono abolire quel poco che c'e' in Inghilterra, figuriamoci. Per loro il Job Act e' ancora poco e tutti devono essere licenziabili in mezz'ora senza giustificazioni.
  • La LePen ha un partito ultranazionalista. Non accetteranno ne' la mutualizzazione del debito e vogliono le frontiere per tener fuori i concorrenti , specialmente all'agricoltura. Vini italiani , formaggi italiani e moda italiana sono avvisati: chiuso il mercato francese per proteggere i loro agricoltori.  E poi grillo ha detto di no.
  • Le altre new entry, il partito nazionalista danese e quello finlandese, vogliono mandare a casa gli immigrati - anche italiani - , non vogliono sentir parlare di mutualizzazione del debito, hanno un welfare micidiale ma lo vogliono SOLO per i propri cittadini e non sono disponibili a spendere i loro soldi per aiutare italiani, o greci, o chicchessia.
  • Siryza, anche ammesso che sia tra gli euroscettici, appartiene al panorama dell'estrema sinistra e non entrera' certo in gruppo con M5S. Ne' consentira' ad M5S di entrare nel loro gruppo, che e' troppo lontano, visto l'amore tra Grillo e Vendola.
  • AfD e' un partito liberale che ha preso i voti di FDP. E' persino improbabile che entrino in un gruppo euroscettico, e piu' probabile che entrino tra i liberal democratici, prendendo il posto di FDP, che e' scomparso anche alle europee. Se anche non lo facessero, sono al massimo simile a UKIP su alcune cose, ma non sono niente di simile a nessun altro partito euroscettico. E comunque non vogliono mutualizzare debito pubblico e non vogliono alcun "reddito di cittadinanza".

quindi, dire che "gli euroscettici sono molto numerosi" e' una minchiata. Non esiste un solo concetto di "euroscettico", e se anche formassero un gruppo unico non sarebbero d'accordo praticamente su nulla tra loro.

PER FORMARE UN GRUPPO ALL' EUROPARLAMENTO OCCORRE UN ACCORDO TRA PARLAMENTARI DI ALMENO 7 PAESI DIVERSI.

Quindi, M5S finira' nel gruppo misto, a meno di non allearsi con nazisti o turboliberisti.

Sul piano monetario, poi, per bocciare la BCE occorrevano numeri piu' ampi. Non c'e' stato, con questi numeri, un referendum contro l' Euro tale da poter scalzare nemmeno Draghi. Che peraltro era un candidato italiano e il governo italiano esce abbastanza bene da queste elezioni.

Adesso servono tre mesi circa per formare i gruppi all'europarlamento e ufficializzarli. Si eleggera' la commissione, sulla quale gli euroscettici sono troppo discordanti per poter influenzare  i nomi, e quel centinaio di voti non da' loro la forza di boicottarlo seriamente.

Dopodiche' il parlamento europeo fara'"day by day" e praticamente solo ordinaria amministrazione, tranne quando entreranno in campo i governi a spingere in questa e quella situazione.

Renzi e' parte di PSE, quindi non andra' mai contro Schulz, che a sua volta non puo' far cadere il governo a casa propria, visto che Linke non ne vuole sapere e i verdi sono calati ancora di consenso rispetto alle scorse europee.

Quindi, di fatto, fanno testo i rapporti (di forza) tra nazioni. Chi era andato li' per indebolire la Merkel oggi si trova nella situazione diametralmente opposta: non ha piu' controparti che possano costringerla a negoziare, ne' luoghi di negoziato come il parlamento UE, che e' semiparalizzato e quindi inefficiente. Non ci saranno negoziati nell'europarlamento.

Perche' questo e' il punto che a Grillo sfugge: in politica con l'avversario ci devi negoziare.





Come disegnare un sito di sharing economy.

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Seguendo il suggerimento del mio post "supergeil" diverse persone mi hanno scritto riguardo a nuove iniziative, siti web o servizi, e la mia impressione e' la stessa che ho avuto guardando gli altri siti. Per dire, mi hanno inviato la segnalazione di un sito, http://www.flythegap.com/ , che (pur occupandosi di tutt' altro) mi ha lasciato la stessa identica impressione dei precedenti: "ma voi , la gente, la ascoltate?"

Se siete pubblicitari, la risposta e' abbastanza semplice: no, non la ascoltiamo. La studiamo, la modellizziamo, ma di loro non ce ne frega un cazzo. Il nostro obiettivo non e' ascoltare loro, ma che loro ascoltino noi, e recepiscano un messaggio. Non ce ne frega un cazzo di quello che hanno da dire, perche' ci interessa far si' che ascoltino quel che diciamo noi, e ci interessa che siano interessati a quello che facciamo noi, a quello che vendiamo noi, ma di quello che loro hanno da dire a non ce ne fottiamo, a meno che non sia qualcosa che ci dica cosa vogliono comprare da noi.

Questo e' l'approccio del pubblicitario, ovvero della figura mediocre per eccellenza. Si, ci sono dei pubblicitari geniali, alcuni dei quali raggiungono il QI di un totano e destano stupore per questo. Ma la mente del pubblicitario e' completamente concentrata in una comunicazione MONOdirezionale: io mando il messaggio al possibile cliente affinche' diventi un cliente. Semmai ascolto il cliente e' per capire meglio quale messaggio lo porti a fare come voglio io. Il messaggio come esca, la comunicazione come comando.

Il cliente del pubblicitario che e' un venditore, poi, si pone come centrale: nella logica della vendita, e' centrale il negozio. Allora c'e' la vetrina, 1000 clienti vanno a vedere la vetrina: il negozio e' il centro stella e i clienti stanno attorno. Permettereste al cliente di entrare nel vostro negozio, prendere qualcosa che gli piace e venderla ad altri clienti - dentro il vostro negozio -  sotto provvigione?  Molti rifletteranno sull'idea, qualche innovativo lo farebbe, ma nella stragrande maggioranza dei casi direbbero di no. Cosi', ecco che il negozio E SOLO IL NEGOZIO, e' al centro.

Dimentichiamo pero' una cosa: quando si fa qualcosa di nuovo, non si sta solo facendo una cosa nuova. Occorre salire di un gradino nella tassonomia e capire che e' QUELLO CHE STA SOPRA, che si sta cambiando.

Chi fa un sito come uber non sta ridisegnando il servizio taxi.  Sta ridisegnando LA MOBILITA'.

"Innovazione" significa che se il vostro servizio opera al livello X di una tassonomia di servizi (es: lavarsi i capelli) , l'idea deve ridisegnare il livello SUPERIORE della tassonomia al livello X: (es: l'igiene personale).
Non fate Uber se pensate che il futuro sia l'app che chiama il taxi. fate Uber se pensate che in futuro nessuno comprera' l'auto e tutti le affitteranno. Poi, voi di Uber siete un tassello di questo cambiamento. 

Innovazione non e' solo "invenzione". Innovazione e'pensare ad un intero futuro, e chiedersi "in un mondo diverso da ora ove nessuno compra le auto e tutti le affittano, come funzionano i taxi?". Allora prima hai in mente un mondo, poi ti chiedi come funzionera' il tuo tassello, e fai un servizio pronto per il nuovo mondo.

Facebook non ha inventato un social network: ha ridisegnato i rapporti umani. "In un mondo diverso da ora ove i rapporti umani sono telematici, come funziona la socializzazione?".  Se la vostra "nuova idea" non parte con "in un mondo diverso da ora ove" , state solo proponendo un'invenzione, ma "innovazione" e' una cosa diversa perche' agisce ad un livello superiore alla nicchia di cui vi occuperete.

Se fate un servizio di taxi online lo fate pensando a come sara' LA MOBILITA' del futuro, non pensando a come saranno i taxi e basta. Se fate un servizio di sharing non dovete chiedervi come sara' il baratto nel futuro, dovete chiedervi come sara'la comunita' del futuro. Se fate un servizio di affitto non dovete chiedervi come saranno i contratti di affitto del futuro, ma dovete chiedervi come sara'la vita nel futuro.

L'innovatore non fa altro che immaginare un mondo, scrivere un intero libro di fantascienza sul mondo del futuro, poi ne implementa un pezzo specifico , ove ha la competenza e la capacita'. Il "mero" inventore si limita a migliorare l'esistente. Sono due figure diverse.

l'innovatore non e' altro che uno scrittore di fantascienza che immagina mondi, ne esamina un dettaglio e decide che quel dettaglio si puo' fare qui ed ora. Se comunicate come faceva il Capitano Kirk, col cellulare, se usate un tablet come Spock, e' perche' qualcuno ha immaginato mondi e poi qualcun altro ha implementato il fattibile.

Adesso andiamo ai siti che fanno sharing community, quelli ove date in affitto le vostre cose. Oltre a non immaginare un mondo, il problema e' che NON fanno quello che dicono di fare. E non lo fanno perche' non ascoltano i cliente e perche' non immaginano un futuro.

Prendiamo il classico sito di car-sharing o di whatever-sharing, dove se hai un trapano lo affitti a chi ne ha bisogno quando non lo usi.

Innanzitutto, smettiamo di fare i pubblicitari e ascoltiamo che diavolo voglia fare la gente:

  1. Possiede qualcosa.
  2. Vorrebbe condividerlo.
  3. Vorrebbe guadagnare soldi nel farlo.
  4. Vorrebbe sapere che il suo oggetto sia in buone mani.
  5. Vorrebbe sapere come sara' trattato l'oggetto.
  6. Vorrebbe riaverlo indietro o essere risarcito.

se esaminiamo TUTTI i siti  che fanno sharing, scopriamo che:
  1. Manca quasi sempre un meccanismo di certificazione della proprieta'. Qualche sito che ti stampi un cavolo di matricola , di codice a barre, di adesivo, di rfid, che indichi la matricola gia' stampata sul bene, che ci metta lo scontrino, un certificato di proprieta', insomma, se io cerco un oggetto trovo il proprietario e so che e' legalmente il proprietario.La proprieta' sembra sparire.
  2. Qualche sito che permetta alle persone di dire -nel mondo reale- che la cosa e' condivisa. Un badge , un adesivo col qcode, insomma, qualcosa che si attacchi sull'oggetto per dire a chi lo guarda "puoi averlo anche tu, fai clic/fotografa/contatta il proprietario cosi". Si e' condiviso, ma cavolo, sembra un segreto da custodirsi.
  3. Guadagnare soldi nel farlo: questi siti sono siti di annunci. Permettono alla persona di mettere l'oggetto in vista, ma non gli permettono di andare a cercare i clienti.Si presume che il cliente arrivi e facendo una ricerca trovi l'oggetto. Al centro c'e' il sito, non la persona. Che fa la persona dopo aver messo un vista l'oggetto? Aspetta? Wow. Deve affittare il suo oggetto, e NON puo' cercare il cliente o contattarlo? Ci pensa il vostro sito? Quindi chi affitta NON E' CENTRALE.
  4. Vorrebbe sapere se l'oggetto e' in buone mani. Ma puo' solo sperarlo. Non puo' decidere in anticipo a chi darlo. E non puo' farlo sia perche' non vende lui l'oggetto (e' il sito che gli permette di farlo, ma lui non fa nulla) , ma perche' la domanda e' troppo universale. Non decide davvero a chi affittare, non e' CENTRALE nella scelta.
  5. Vorrebbe sapere come sara' trattato l'oggetto. Ci fosse un sito, uno , dico uno, che permetta di porre dei limiti a come un oggetto verra' usato. Abbiamo affittato la nostra auto: siamo d'accordo se il tizio ne approfitta per  andarci a bagasce sui viali?  E se si rompe anche accidentalmente, siamo d'accordo se la porta dal SUO meccanico, o dal NOSTRO meccanico? Non c'e' lo strato di servizi!
  6. Vorrebbe riavere l'oggetto. Possibile che non ci siano compagnie di assicurazioni che , al momento dell'iscrizione dell'utente - diciamo di far pagare una tessera per far  partecipare le persone - lo assicuri fino ad un tot? Possibile che quasi nessuno preveda caparre?
Allora, proviamo invece ad ascoltare , e ad innovare, immaginando una SOCiETA' del futuro. Come funziona nel futuro la storia della proprieta' privata?

Scriviamo fantascienza, e la uniamo con la logica trattando sistematicamente i sei punti sopra. Immaginiamo un mondo che ha un'economia ove:

  1. La proprieta' delle cose e' sempre online. Dato un oggetto, possiamo sempre risalire al proprietario. Quindi, il sito di sharing nel futuro permettera' di sapere se un oggetto che abbiamo trovato sia di uno dei suoi clienti, di chi sia, se sia rubato o smarrito. Chi affitta qualcosa sa che la cosa e' del proprietario.(scontrino/fattura/certificato di proprieta' online?)
  2. Il sito offre una serie di strumenti per condividere la cosa, anche fuori dal sito. Un adesivo da attaccare all'auto, un qcode, qualsiasi cosa possa , nei limiti del fattibile, far sapere che la cosa si puo' affittare. Esistono tantissimi fornitori di adesivi e gadget online: fate un cazzo di accordo con loro e fornite magliette, portachiavi, adesivi, badge, in modo che tutti possano sapere che la cosa e' in affitto. Eventualmente, unite anche la funzionalita' pubblicitarie (1)
  3. Il sito offre una serie di strumenti per rendere attivo chi affitta la sua roba: (anche) lui stesso cerchera' i clienti. Significa che la persona puo' invitare qualcuno , attraverso i social media, nella sua comunita' di sharing. Puo' scegliere/cercare i clienti. Tu hai l'auto , la offri sul sito, e hai un pulsante del tipo "dillo ai tuoi amici/colleghi/whatever". Non e' possibile che una persona voglia fare qualcosa (trovare clienti) e la stessa persona  non possa farlo.... in prima persona. Abbiamo detto che e' al centro, quindi puo' fare (anche) LUI la tal cosa. Magari la fate anche voi sul sito, ma se lui non puo' vendere, e vende solo il sito, al centro c'e' il sito e non lui.
  4. E' possibile che la persona che affitta l'auto cerchi una comunita, un villaggio dove farlo. Magari il vostro sito la offre? ORRORE! Il centro e' lui: quindi, se gli serve una comunita' con cui condividerlo/affittarlo, lui deve poter CREARE la comunita' . Allora io voglio affittare il mio scooter, e creo sul sito la comunita'"The Uriel's Scooter Friends". E poi INVITO IO le persone cui voglio permetterlo, magari permettendo loro di portare un amico, e decidendo se loro possono a loro volta portare amici: diciamo che decido il livello di connessione. Il sito ha una funzionalita' per invitare i miei amici con un livello 3, allora loro possono invitare a loro volta e chi entra puo' invitare, ma questi ultimi non possono. E magari posso unire il mio club con un altro club di scooter di uno che conosco. Ma io gestisco sempre il MIO club. Io sono CENTRALE.
  5. Vorrebbe sapere come sara' trattato l'oggetto. Ok, ti metto dei limiti e so che il mio cliente li rispettera'. Ma "shit happens", e io vorrei che nel caso succedesse qualcosa tu non ci metta lo scotch. Allora faccio entrare nel mio club anche il mio meccanico  Hans. Che non affitta il mio scooter  , ma se si rompe o ha problemi, lo portate da LUI, perche' LUI e' il meccanico del MIO maledetto Club di affitto dello scooter. Cosi' abbiamo anche pensato ad un futuro ove attorno allo sharing si sviluppano i servizi di manutenzione: stiamo immaginando l' intera economia, non il nostro business. Nel mondo del futuro, la nuova idea di proprieta' comprende uno strato di servizi che arrivano CON la cosa che affittate. (e magari il nostro meccanico poi ci fa lo sconto)
  6. Nel nostro cerchio ci entra l'assicurazione o la possibilita' di versare caparre. Il nostro sito ha una convenzione per assicurare il mio scooter, oppure sono io che faccio entrare la mia assicurazione nel mio club. In questo modo, sapete che se avete qualche problema chiamate ADAC, o chiamate questo preciso numero ove vi risponde l'assicurazione che io ho scelto. E la mia assicurazione sa che ho affittato l'auto a queste persone e non mi fara' storie.

solo in questo modo avete ASCOLTATO il cliente. Avete fatto quello che LUI vuole fare, avete immaginato un mondo diverso, ove io compro una idropulitrice e invito i miei vicini di casa e i miei parenti al club "Idropulitrice di Uriel", in modo che loro (se accettano l'invito)  spulciando tra i club di cui fanno parte SANNO di far parte  , alla bisogna , di un club di idropulitici, e hanno un CALENDARIO ove prenotare l'idropulitrice, il calendario del club. E se si rompe andate al servizio che IO vi indico , (che magari paga per essere il servizio del mio club) , e tutto quanto.

E tutti per vivere vogliono fare parte di piu' club possibili. Questo ovviamente e' il mondo che immagino io, ma il punto e' che per fare innovazione DOVETE immaginare un mondo. Magari voi ne immaginate uno diverso, ma senza immaginare un mondo intero e la sua economia, senza scrivere un libro di fantascienza , non siete innovatori. Al massimo siete inventori.

Ma adesso chiediamoci: perche' avete disegnato cosi' male i vostri siti? Per diverse ragioni, tutte riassumibili in una sola: la maledetta tradizione.

Vi siete mai chiesti perche' gli italiani siano buoni inventori ma pessimi innovatori? E' semplice: troppa TRADIZIONE. Riuscite ad immaginare un nuovo macchinario che risolve in problema esistente , ma non un nuovo MONDO, perche' il vostro cervello e' INQUINATO da una ORRIBILE MALATTIA chiamata "TRADIZIONE".

Abituati al concetto TRADIZIONALE di negozio, il sito web per voi e' un negozio online, e quindi e' un hub di clienti, ove il negozio e' il centro stella. Abituati al concetto TRADIZIONALE di negozio aperto al pubblico, CHIUNQUE ci puo' entrare in maniera indifferenziata. Abituati al concetto TRADIZIONALE di servizio, se si crea la comunita' e' chi offre il servizio a farlo e non l'utente del servizio stesso: l'utente TRADIZIONALMENTE riceve il servizio, e non lo offre. Abituati al concetto TRADIZIONALE di affitto, non avete pensato che potesse contenere anche il servizio, come il meccanico ove portare l'auto. (e potreste pure prendere soldi dal meccanico per includerlo nel club!). Ma TRADIZIONALMENTE questo non si fa, quando affittate qualcosa non ci mettete anche gli artigiani che si occupano della cosa, nel contratto. Non e' TRADIZIONE farlo. 

Ed e' per questo che il vostro sito e' un'invenzione MA NON un'innovazione: non avete immaginato un mondo. Non avete scritto un libro di fantascienza nel quale lo sharing si fa online, non avete immaginato una INTERA ECONOMIA che funzioni cosi'.

Perche' chi e' infetto dalla tradizione non sa immaginare un altro mondo: crede che sara' sempre uguale a quello che e' sempre stato, con (al massimo) qualche invenzione in piu'.

Avete seguito la MALEDETTA TRADIZIONE nel fare le cose, e tutto quello che avete fatto e' stato prendere una TRADIZIONALE agenzia immobiliare, con gli annunci degli affitti in vetrina , ci avete messo una TRADIZIONALE bacheca per gli annunci, e niente di piu'. Avete inventato per metterlo online, certo  (e siete molto bravi in questo) ma non avete INNOVATO, perche'non avete costruito un pezzetto del nuovo mondo.

Mondo che non sapete immaginare, perche' siete troppo INQUINATI dalla "TRADIZIONE". Siete figli dei pubblicitari che  hanno scritto che l'azienda tal dei tali "unisce la modernita' alla tradizione", quando la sola cosa sensata da scrivere sarebbe stata di un caprone simile  e'  che "UCCIDE la modernita' USANDO la tradizione".

Siete degli ottimi inventori. Un sistema malfunzionante vi costringe a trovare dei workaround per ogni cosa, e questo fa di voi degli ottimi inventori. Niente contro gli inventori, di cui gli innovatori si servono molto bene. E' una figura chiave. 

Ma un innovatore e' prima di tutto uno scrittore di science fiction. Immagina il futuro. Poi prende una fotografia del suo futuro, chiama gli inventori e gli dice "possiamo fare qualcosa di tutto questo?". 

E a quel punto, inizia la magia. E muore una tradizione.

(1) Scrivendo dove e' stato comprato. Magari vi pagano pure per la pubblicita'.

Disruptive Innovation.

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E' molto interessante il feedback che ho ricevuto con lo scorso articolo perche' qualcuno mi ha scritto in privato dandomi del "visionario", inteso come complimento. Ed e' interessante perche' questo implica una mancanza, una mancata presa di coscienza riguardo ad un fenomeno noto: "disruptive innovation".

Il concetto viene normalmente attribuito ad un lavoro del 2003, ove Clayton M. Christensen ha per la prima volta strutturato un modello del mondo presente, ovvero un modello ove si inverte il paradigma dell'incumbent. 

Il suo grafico era simile a questo:

  
e nel grafico ci sono diverse particolarita' importanti.

La prima differenza consiste nel fatto che  come potete leggere, si passa da "Incumbents nearly always win" a "Entrants nearly always win". Che  cosa significa questo? Significa che osservando il mercato , per esempio Google Vs Microsoft, o Samsung Vs Apple, si osserva che negli ultimi anni si e' capovolta una tendenza, riguardo ad alcune specifiche aree, che sono caratterizzate dalla distruttivita' del mercato. Se prima a vincere era sempre l' incumbent, nel caso Microsofr e Apple nei rispettivi settori, e i nuovi dovevano fare decenni e decenni di gavetta prima di farcela, oggi vince quasi sempre il nuovo arrivato.

La convinzione degli incumbent (spesso, telco comprese) di non poter essere scalzati dai "piccoli" per via della loro maggiore capacita' di investimento in R&D e' qualcosa che non corrisponde piu' ai fatti. E attenzione: non sto dicendo che si tratti del futuro. Sto dicendo che qui ed ora , oggi, il mondo funziona cosi'. 

Insomma, esistono due tipi di innovazione: Sustaining Innovations, che sono le innovazioni prodotte e sostenute a furia di R&D dai grandi incumbent, e le Disruptive Innovations, che sono singole idee divenute mainstream.

Ma la differenza non sta nei sogetti: sta nell'effetto che hanno sui mercati. Le Disruptive Innovations sono caratterizzate dal fatto di distruggere completamente il mercato precedente. Un esempio e' l'impatto dello streaming commerciale sulla vendita di CD musicali. 

Ed e' qui il punto che e' sfuggito a tutti: la caratteristica VINCENTE della Start-Up e' la DISTRUTTIVITA' rispetto ad un mercato esistente. Se non fa male, la vostra start-up non verra' MAI presa in considerazione.

Nei suoi due libri ( Disruptive Technologies: Catching the Wave , e Innovator's Dilemma) Christensenha analizzato il rapporto tra innovazioni distruttive e investimenti in R&D: un esempio classico e' la vicenda di Kodak.

Kodak e' stata per anni e anni il non plus ultra degli investimenti in R&D nel campo della fotografia. Il problema e' stato che per quanto spendesse in R&D, ad un certo punto e' arrivata sul mercato la fotografia digitale, e per quanto Kodak ed altri si sforzassero di investire, il mercato stesso stava venendo distrutto dal nuovo paradigma. 

Da esempi come questi Christiansen e' giunto ad una conclusione: che anziche' investire in R&D, sarebbe stato MOLTO piu' conveniente per Kodak comprare sin dall'inizio i primi produttori di macchine digitali , o meglio i primi ad aver successo. 

La logica e', quindi: "non spendere soldi in ricerca e sviluppo. Tienili liquidi, e appena arriva una tecnologia DISTRUTTIVA che cresce molto tuffati a pesce e compra l'azienda che la fa".

Risultato?

Il CEO moderno ha capito che e' molto piu' conveniente comprare un'azienda nascente DISTRUTTIVA verso il mercato piuttosto che investire in innovazione costruttiva verso il mercato. E questo perche' un'innovazione distruttiva puo' cancellare il mercato, uccidendo chi vi si basa, PER QUANTO GRANDE.

Insomma, se Facebook, Google, Yahoo comprano di continuo delle startup non e' per usarle. Non e' per integrarle nei loro servizi o per farci qualcosa che loro non sappiano gia' fare.  (Chiunque potrebbe farvi un What's App con un client SIP e software opensource).

La strategia e' questa:

  1. Oggi sono Facebook, ma potrei morire in 6 mesi se arrivasse un Disruptive Innovator.
  2. E' arrivato What's App. 
  3. E' distruttivo.
  4. Cresce. 
  5. Oh, merda. 
  6. Comprato. Phew. C'e' mancato poco.

chi oggi in Italia (e spesso in Europa) sta lanciando startup non sta tenendo conto di questo. Ovvero non sta tenendo conto del fatto che senza la qualita' della distruttivita' del mercato, NESSUNO VI SI CAGHERA' DI STRISCIO.

Quando mi sono messo a disegnare un ipotetico sito di sharing economy per una startup, non ho badato ad essere "visionario": ho badato ad essere DISTRUTTIVO. Se leggete il pezzo, quello che sto ideando e' un vero e proprio social network con le cerchie come Google e le amicizie come in facebook, con la differenza che si guadagna. Quindi, ho creato un "Facebook dove guadagni e risparmi per il solo fatto di esserci". A quel punto Facebook sa che e' arrivato un potenziale killer: le persone ci guadagnano di piu' a stare sul social network dove affitti i tuoi oggetti rispetto che a stare su Facebook.

Se un sito del genere iniziasse a crescere , Facebook , o Google, o Yahoo, o Amazon, lo comprerebbero immediatamente, a qualsiasi cifra: essendo un DISTRUTTORE del mercato, poco importa se sia o meno qualcosa che possono integrare nei loro prodotti: DEVONO comprarlo per lo stesso motivo per cui Kodak avrebbe dovuto comprare i primi produttori di fotocamere digitali: PER NON MORIRE nel caso abbia successo!

Quindi, la caratteristica dell'innovatore moderno DI SUCCESSO e' riassumibile in pochi punti:

  • Agisce riscrivendo l'intero mercato di riferimento di un prodotto ad un livello tassonomicamente superiore. Taxi/mobilita' urbana, wearable devices/abbigliamento, crowdfunding/finanza, crowdsourcing/lavoro .(1)
  • Ascolta l'utente fino a determinare il livello massimo di performance assorbita, che corrisponde esattamente al suo desiderata, applicato letteralmente.
  • E' DISTRUTTIVO rispetto al mercato ed ai soggetti ESISTENTI.
la distruttivita' e' la caratteristica che attira il ricco compratore, e lo e' perche' il ricco compratore vi riconosce come distruttivi. Quando dei consulenti come Christiansen convincono OGNI CEO che anziche' investire all'interno convenga loro comprare immediatamente ogni distruttore di mercato, il mercato stesso cambia volto, e quello che ottenete e' il mercato di oggi.

La differenza rispetto a prima e' che oggi questa caratteristica dell'innovazione non e' piu' circostanziale o contingente, ma e' ESPLICITAMENTE definita all'interno del concetto stesso di innovazione. Se un tempo l'innovazione POTEVA essere distruttiva per essere vista come tale, se un tempo si considerava la distruttivita' come effetto collaterale, OGGI E' UN REQUISITO MINIMO ED ESPLICITO.

E qui forse vi e' piu' chiaro come mai io vi abbia detto che la tradizione uccide: nel mondo della tradizione, i mercati tradizionali rimangono intatti. Nel mondo della tradizione, se oggi si compra l'auto, anche domani si compra l'auto. Se oggi si fa qualcosa in un certo modo, lo si fa anche domani, e il cambiamento, che viene riconosciuto per quello che e',  per l'appunto distruttivo, e' considerato un male.

Quindi, se avete in mente di salvare la tradizione, non diventerete MAI degli innovatori moderni, per la semplice ragione che non diventerete MAI dei distruttori.

Ed e' per questo motivo che non si puo'"unire la tradizione con la modernita'": la tradizione e' CONSERVATIVA di soggetti e mercati, mentre la modernita' e' DISTRUTTIVA di soggetti e mercati.

Quindi, se avete la mente inquinata dall'idea che la vostra azienda non nasca al preciso ed esplicito scopo di DISTRUGGERE qualche mercato, annientando i soggetti economici che ci vivono, non sarete MAI considerati degli innovatori.

E quindi, non verrete comprati a suo di miliardi.




(1) In soldoni: fai Uber solo se pensi di sapere come funzionera' la mobilita' del futuro. Se ti preoccupi di wearable devices e' perche' sai come si vestiranno le persone nel futuro. Se fai un sito di crowdfunding e' perche' immagini come funzionera' nel futuro il credito intero. Se fai un sito di crowdsourcing e' perche' sai come funzionera' in futuro tutto il lavoro. Etc.

TrueCrypt

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Sta facendo scalpore in giro per la rete la vicenda di TrueCrypt , ovvero l'improvvisa decisione degi sviluppatori di TrueCrypt di smettere di sviluppare il programma, dal momento che a detta loro "sarebbe meglio andare su altri programmi". Per capire bene l'argomento occorre fare alcune premesse.

La legislazione statunitense di oggi prevede che FBI possa inviarvi una comunicazione segreta con la quale vi intima di fare o non fare qualcosa nell'interesse della sicurezza nazionale. Tale comunicazione e' segreta, e il suo contenuto (o la sua modalita') non possono essere pubblicate. La comunicazione e' vincolante. Potete cioe' ricevere una comunicazione ove vi si dice che nell'interesse della sicurezza nazionale dovete lasciare vostra moglie, il vostro lavoro e cambiare citta', e non potete nemmeno dirlo a vostra moglie. In che cosa consista questa "comunicazione" non e' noto saperlo: se sia una lettera o un gruppo di persone che vi entrano in casa e puntano una pistola sui vostri figli non e' noto.

Con queste "comunicazioni" sono stati chiusi provider di email come http://lavabit.com/  la cui colpa e' stata quella di aver aiutato Snowden a comunicare. Come potete leggere dall'ultimo comunicato, anche alla scadenza dei termini con cui potete rendere pubblico quel che succede , (passano diversi mesi) lo stato americano attua nei vostri confronti una vera e propria persecuzione giuridica, che vi uccide coi costi degli avvocati , e vi copre di arbitrarie decisioni dei giudici, che non richiedono nemmeno di essere comunicate e che avvengono anche in assenza di difesa (ah! la terra delle liberta'! la common law!)  . 

Ci sono stati altri casi simili a lavabit, dal momento che oggi gli USA sono un paese -formalmente- democratico, ovvero democratico sino a quando non date fastidio a qualche ufficio del governo. In definitiva, una dittatura corporativa "soft" in stile franchista.

Detto questo, l'improvvisa chiusura di un servizio suscita immediatamente sospetti.

Il programma in questione permette(va) di criptare il vostro disco , per proteggerlo in caso venisse rubato. Ora, siccome usava chiavi molto robuste, e' abbastanza chiaro che tale software rappresentava un problema per le forze dell'ordine che ve lo sequestravano. Compreso chi, nell' FBI, vi rubava il computer allo scopo di leggere cosa ci fosse dentro.

Era efficace? Era potente? Era sicuro?

Personalmente, vista la natura del controllo USA, ritengo che fosse sbagliata la sua concezione. La natura della minaccia che viene dagli USA e' tale che la criptazione non e' la soluzione: vista la costituzione del pericolo come "sorveglianza di massa" la soluzione non e' la crittografia, bensi' la steganografia.

La differenza tra steganografia e crittografia e' che la crittografia nasconde il messaggio, mentre la steganografia nasconde il canale.
E poiche' determinare SE una comunicazione sia canale di comunicazione indesiderato e' il lavoro piu' grosso nel caso di un impianto come NSA, e' abbastanza ovvio che ritengo la crittografia come una risposta utile , ma poco efficace. (la steganografia comprende spesso la crittazione del messaggio prima di nascondere il canale).

Per esempio, una delle due foto che seguono contiene la ricetta per farsi un esplosivo TEP in casa, l'altra no:



come potete verificare scaricandole, hanno dimensioni leggermente diverse (1%) perche' si e' cambiato un insieme di bit meno significativi. E il bello  e' che anche meta' della foto che contiene la ricetta contiene la ricetta, quindi e' molto resistente al danneggiamento. E il secondo punto e' che , dal momento che usiamo i bit meno significativi, non e' nemmeno possibile dimostrare che ci sia dentro la ricetta senza sapere la chiave con cui si e' nascosto il documento dentro la foto. E specialmente, senza sapere che la foto contenga qualcosa: se ve l'avessi messa online senza dirvelo, dicendo che mi piacciono le tettone, come potevate saperlo? Un software che ho usato per fare questo lo trovate qui: http://www.outguess.org/ .

Come potete leggere, pero', e' stato attaccato e lo sviluppo si e' fermato.

Se ne volete uno semplice, usate questo: http://www.silenteye.org/ ,per una lista piu' ampia: http://en.wikipedia.org/wiki/Steganography_tools , per windows http://embeddedsw.net/OpenPuff_Steganography_Home.html

Questo per dire che dal momento che io disapprovo l'uso della crittazione a favore della steganografia, i software come truecrypt mi lasciano piuttosto freddo. Non sono quindi la persona piu' indicata per dare un giudizio.

Ci sono altre due cose che insospettiscono gli addetti ai lavori, ma secondo me e' piu' paranoia che altro, o meglio: si tratta di inquietudini molto fiche.


Il software ha subito una review da parte di una societa' specializzata:

http://istruecryptauditedyet.com/

e il risultato e' qui: 

https://opencryptoaudit.org/reports/

e insomma, puo' darsi che gli sviluppatori abbiano ragione. Il rapporto, ancora in phaseI (cioe' riguardante solo la qualita' del codice e non quella della crittazione) recita in maniera preoccupante:



insomma, la qualita' del software NON e' ritenuta adatta a garantire sicurezza. 

Quindi, e' possibile che gli sviluppatori, nell'abbandonare il progetto considerandolo insicuro e consigliando alle persone di andare ad altri software, siano stati onesti ed abbiano detto il vero. Per esempio:



quindi, direi che le cose siano chiare: l'affermazione degli sviluppatori e' fondata.

La seconda motivazione dei paranoici e' che se anche ci fossero bachi nel codice , allora la soluzione sarebbe quella di fissarli. Il guaio di questa posizione e' che contiene la convinzione che gli esperti di sicurezza e crittanalisi siano sempre pronti ad entrare in un progetto opensource.

Ma non e' vero. Ci sono frotte di persone che vogliono stare in progetti opensource, ma:

  • I linguaggi che richiedono solide basi ingegneristiche, come C/C++ , o anche ADA, sono snobbati per via della fatica che si fa ad impararli. La stragrande maggioranza degli sviluppatori di oggi conosce linguaggi del tipo "non so ma faccio lo stesso".
  • Le tematiche della crittoanalisi sono tematiche che si trattano poco perche' sono faticose. Un fichissimo corso sull'"usabilita' dei siti web" e' meno noioso, e meno faticoso di un corso su come funzioni a basso livello un sistema di crittazione. Bisogna studiare troppe cose, troppe cose faticose, e questo non piace.
  • Le tematiche dell'architettura dei sistemi operativi sono sconosciute ai piu'. Come funzioni di preciso un sistema operativo, come faccia il boot un computer, e tante altre cose, sono ormai una conoscenza di nicchia.

e' assai possibile che dei software come il kernel di Linux presto potranno andare avanti solo se si trovera' il modo di scriverlo in javascript (LOL) e questo per la semplice ragione che il mercato chiede javascript piu' di quanto richieda il C. E quindi i programmatori scelgono di studiare javascript.

Morale: anche adesso che truecrypt sembra tornare "alla comunita' opensource" non e' affatto scontato che trovi le persone CAPACI di mandarlo avanti. 

Per cui,e' possibile che i programmatori si siano accorti dei problemi del loro software, e che si siano accorti del fatto di non avere le risorse-tempo e le risorse-skill per fissare tali problemi.

In definitiva, le paranoie sulla chiusura del progetto truecrypt sono ragionevoli SOLO perche' oggi gli USA hanno costruito un sistema di leggi riguardanti il cyberspionaggio tali da consentire all' FBI di entrare in casa di qualcuno, puntare la pistola sulla testa dei figli, intimargli di non dire niente a nessuno, e qualora si faccia ricorso mettere in atto una persecuzione giuridica. Se considerate che l'autore di Lavabit NON ha commesso alcun crimine, ne' e' ACCUSATO di averlo commesso, e che ha tre costosissime cause in tribunale, una multa salata, e che ha dovuto chiudere l'azienda per non consentire lo spionaggio dei suoi sistemi , capite bene che di fatto l' UNICA sequenza di FATTI che pone sospetti non riguarda la sicurezza del codice di truecrypt, o il comportamento dei programmatori che lo mandavano avanti, ma IL COMPORTAMENTO DEL GOVERNO AMERICANO.

Del resto, se andate sul nuovo sito di truecrypt, http://www.truecrypt.ch/  ci trovate in home page quanto segue:



ovvero, la prima cosa che hanno fatto e' stata di portare via quel software dagli USA. 

La terra delle lib... LOL ... erta'.








Steganografia.

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Ho ricevuto diverse richieste di spiegazioni sulla steganografia, specialmente da parte di curiosi che chiedono come iniziare a smanettarci, e devo dire che questa curiosita' mi fa piacere. Di seguito posto un esempio puramente didattico - ma potete iniziare a smanettarci se vi va - che vi spiega come steganografare un file dentro un altro. 

Si tratta di una versione molto semplice della steganografia, per spiegare la quale usero' un linguaggio facile da reperire anche nelle installazioni aziendali piu' paranoiche, che e' perl. 

Per la manipolazione grafica useremo una libreria, GD, semplice da leggere, cosi' anche chi non vuole usare perl potra' usare lo stesso concetto con qualsiasi altra libreria. Ripeto: lo scopo e' spiegare il concetto, per farlo avere cristallino in mente , non di fornire uno strumento. Chi e' un programmatore poi potra' sviluppare la cosa.

Partiremo da un'ipotesi semplice, di avere un'immagine "nascondiglio" a 256 colori. Ovviamente, per usare maschere piu' grandi, bastera' aver capito per estenderlo a piacere.

Il file da nascondere nel nostro esempio e' un file di testo che contiene "Grosse tette." dentro. Per prima cosa dobbiamo trasformarlo in una maschera di bit.
open(my $FH, "<", "danascondere.txt") or die("$!\n");
binmode($FH);
my $file; { local $/; $file = <$FH>; }
my $binary = unpack('B*', $file);
my @chars = split("", $binary);
#print $binary; # to test
nel file "danascondere.txt" c'e' la vostra roba da nascondere. Quello che ottenete e' un oggetto contenente la rappresentazione della stringa che volete nascondere in binario. Se scommentate la parte con print , e lo fate su un file che contiene la stringa: "Grosse tette." ottenete questo:

010001110111001001101111011100110111001101100101 001000000111010001100101011101000111010001100101 0010111000001010
@chars non e' altro che un vettore contenente gli uni e gli zeri indicizzati.

Una volta splittato il file che volete in bit, dobbiamo andare a nasconderlo dentro un'immagine. Sia chiaro che dobbiamo scegliere bene l'immagine. Se la nostra immagine ha 8 bit per pixel di profondita' colore, per nascondere qualcosa ci serve otto volte la dimensione iniziale (a meno di compressioni , ma poi le menziono). Se andiamo ad usare una fotografia che usa 32 bit per ogni pixel, dobbiamo considerare che ci servono 32 bit per nasconderne uno.

In generale, pero', rimane valida l'assunzione che ci serva un pixel per ogni bit.

Adesso andiamo ad operare sul file:

use GD;
use strict;
use warnings;


#con questo apriamo il file

open(my $FH, "<", "danascondere.txt") or die("$!\n");
binmode($FH);
my $file; { local $/; $file = <$FH>; }
my $binary = unpack('B*', $file);
my @chars = split("", $binary);

#dentro chars abbiamo il binario


# definiamo i file di immagine su cui lavorare
my $source = GD::Image->new( 'boobs.png' );

# steg.png e' dove metteremo tutto, boobs.png e' dove nasconderemo le cose.

my $numerobit = @chars; #vediamo quanti simboli ci sono dentro @chars
my $x; #definiamo le coordinate per i pixel
my $y; #definiamo le coordinate per i pixel

#per tutti i bit dentro @chars
for my $n (0 .. $numerobit -1) {
    $x = $n % $source->height; #trasformiamo in coordinate l'indice $n.
    $y = $n / $source->height;
 
my $m_idx = $chars[$n]; # prendiamo l'ennesimo elemento dell'array di bit
   
       # otteniamo il colore in RGB del corrispondente  pixel x,y:
      my ( $int ) = $source->rgb( $source->getPixel( $x, $y ) );
 
        # andiamo a scrivere i nostri bit nel bit meno significativo del colore
        if ($m_idx=='0')
        {
        $int = $int & 254; # se e' uno zero , assegnamo 0 all'ultimo bit della maschera.
        }
        else
        {
        $int = $int | 1; # se e' un uno, assegnamo 1 all'ultimo bit della maschera.
        }
   
        $source->setPixel( $x, $y, $int ); # correggiamo il colore dentro il nostro file.
   
        }


open OUT, ">steg.png" || die $!;
binmode OUT;
print OUT $source->png; # e buttiamo fuori il file corretto con un altro nome
close OUT;




in pratica, stiamo prendendo il file png che si chiama "boobs.png" , e stiamo correggendo lievemente alcuni bit, in modo da scriverci le cose che vogliamo nascondere. La parte interessante l'ho scritta in rosso. E' la parte in cui anneghiamo il contenuto nel bit meno significativo del colore.

Ci sono ovviamente alcune precisazioni da fare:

  • La maschera "254" ha senso se abbiamo otto bit per pixel. Se ce ne fossero sedici avremmo dovuto usare 65534 , e cosi' via. I programmatori in ascolto conosceranno un sacco di metodi alternativi per mettere a zero un bit.
  • Poiche' correggiamo i bit meno significativi, che vengono regolarmente potati via da JPEG, comprimere questa immagine di fatto cancella il messaggio.

 questo esempio - e ripeto, e' un esempio scritto a mente (1)-, personalmente non uso questo , ma ADA non e' cosi' leggibile per spiegare.

Il concetto pero' e' semplice: se ogni pixel ha un colore, diciamo espresso in otto bit, cosi': 0000 0000 (nero) , nello steganografare andiamo a usare SOLO il bit meno significativo :  00000000

Fatto in questo modo, ovviamente il metodo e' poco resistente all'analisi, e per questo non ho messo molta cura nello scrivere il codice dell'esempio: fare cosi' serve contro un attaccante che sa poco e niente, quindi contro la media dei "periti dei tribunali" italiani, moltissimi degli amministratori di dominio windows troppo curiosi, e molti degli "esperti" della Polizia Postale, ma non contro chiunque, perche' chi intende attaccare potrebbe notare che unendo insieme gli ultimi bit ottiene un messaggio compiuto.

Questo problema si puo' risolvere facilmente criptando il messaggio PRIMA di inserirlo dentro l'immagine: a quel punto e' difficile capire SE ci sia un messaggio criptato nascosto dentro il file: normalmente il messaggio criptato in binario appare come una sequenza casuale.

Un altro problema per chi LEGGE il file prodotto in questo modo e' che non sa bene quanto sia grande il messaggio. In questo senso, vi conviene zippare il messaggio prima di nasconderlo: zip, per sua natura, tiene un indice all'inizio del file, ed ignora tutto quello che eventualmente eccede la sua misura. Ha pero' lo svantaggio di creare un header visibile.

ovviamente ne potrete produrre diverse varianti: potete agire solo sui pixel pari, su quelli dispari, su pixel scelti secondo una maschera a vostra scelta (per esempio un altro file di immagini della stessa dimensione).

I crittografi inorridiranno perche' mi diranno che una crittazione non deve basarsi sulla segretezza dell'algoritmo, ma il punto e' che non stiamo facendo crittazione, siamo facendo steganografia: non stiamo nascondendo il messaggio, MA IL CANALE.

E la segretezza della cosa e' importante nella segretezza della cosa? Si.

In pratica , per fare un esempio nel mondo dello spionaggio cinematografico, la cifratura e' un codice segreto, mentre la steganografia e' il modo segreto con cui comunichiamo con gli altri. Se il nostro agente incontra un altro agente e gli dice "Geronimo 123" e' crittazione. Se sono travestiti da assicuratori e si incontrano in un ufficio di un'agenzia di assicurazioni, e' steganografia.
Le due cose non si escludono: un messaggio in codice nascosto dentro un barile di sarde in salamoia puo' essere cifrato. In quel caso, "nascosto nel barile delle sarde in salamoia" e' steganografia, mentre il codice usato per rendere illeggibile il messaggio e' crittografia.

In maniera estremamente sintetica, la crittografia fa si che il messaggio sia illeggibile, la steganografia si preoccupa che il messaggio sia introvabile.

Perche' ho scritto che sia fondamentale nel mondo di NSA?

Chiediamoci come NSA si paghi lo stipendio. Di certo non e' contro il terrorismo che fanno controlli a tappeto, e l'attentato alla maratona ne e' la prova: DOPO hanno trovato il profilo dei tizio ceceno, DOPO hanno trovato le sue comunicazioni, eccetera.

NSA si paga le sovvenzioni governative che costa semplicemente intercettando le comunicazioni commerciali (le cosiddette "offerte" ) delle aziende, durante le grandi gare internazionali, per passarle ai concorrenti americani, in modo da farli vincere.

nel fare questo, catturano a tappeto ogni cosa si scriva in qualsiasi cloud pubblico, qualsiasi cosa passi , in chiaro o meno , attraverso qualche dispositivo che loro hanno messo sotto sorveglianza. 

nel fare questo, pero', non hanno solo bisogno di decodificare il traffico. Hanno bisogno di individuare i dati che cercano nel traffico.

Chiaramente, sanno come rompere i codici che hanno inventato. Ma rimane ancora il vecchio gioco di nascondere il dato. Con quello possono fare poco, perche' quando la ricerca del dato si fa spinta, il dato stesso e' piu' inventato che reale.

Prendiamo un programma di steganografia come quello che ho scritto (ma ne trovate diversi):

  • Mi chiede una password per crittografarlo e una per la posizione.
  • Lo crittografa.
  • Crittografa la posizione per sapere da dove cominci il documento.
  • Lo scrive nel file di immagini , partendo da un offset casuale anziche' dall'inizio. Usa uno degli ultimi 4 bit di 32, ma non sempre quello.
  • lo fa in modo che una minima modifica al formato di archiviazione sia fatale per il contenuto, producendo un jpg.
ora, i nostri eroi che vanno a leggere i miei file sul cloud microsoft che il mio cliente usa per "salvare" i suoi dati, vedono solo una raccolta di wallpapers. Tutto quello che e' classificato piu' di C2 viene messo in una serie di immagini salvate sul disco. 

Adesso, spazzolando le immagini a tappeto, potrebbro fare diversi errori: il primo e' di pensare che siano solo immagini. Il secondo e' di archiviarle per un uso futuro comprimendole un minimo o cambiando il formato. Ma specialmente, non saprebbero mai da dove inizi il documento nascosto e dove finisca.

Possono tentare di ricostruirlo usando crittanalisi di OGNI bit del file di immagini? Certo. Ma la ricostruzione sarebbe piu' che altro un'invenzione. Dal loro punto di vista si tratta di:

  • Ipotizzare che ci sia qualcosa in un dato file. Che non succede per tutti i file.
  • Ipotizzare quale dei 4 bit si sia usato, pixel per pixel.
  • Ipotizzare che un dato insieme di bit sia il marcatore per l'inizio del documento nascosto.
  • Ipotizzare che sia criptato con un dato algoritmo.
  • Ipotizzare quale sia la chiave che ho usato per crittare oppure rompere la crittazione.

il problema e' che per trovare il documento occorre rispondere a tutte queste ipotesi. E spazzolare OGNI documento del mondo chiedendosi se contenga qualche altra cosa , in questo modo, non e' semplicemente fattibile.

Cosi', se volete portare fuori qualcosa da un'azienda che vi concede accesso ad un servizio di cloud pubblico qualsiasi, ma controlla tutto cio' che entra ed esce, non avete da fare altro che avere una larga collezione di musica, wallpapers, video, e steganografarci dentro le cose. 

In questo senso, il problema dell'attaccante NON e' SOLO di non saper decodificare il messaggio, ma di non avere modo di sapere che il messaggio sia li'. I file, infatti , sono assolutamente utilizzabili come immagini: nel file che vedete sotto ho nascosto un altro file di testo. Come vedete, appare ancora usabile quale immagine jpg.





Questo file contiene un altro file segreto.

Questo e' l'originale.


quindi, con buona pace di NSA, il terrorista (o Snowden), o l'azienda concorrente alla grande azienda americana,  puo' fargli passare sotto il naso tutto quel che vuole, perche' con un sistema di monitoraggio di massa, che salva in gran parte i metadati , non e' letteralmente possibile avere la sorveglianza che cercano.

Per questa ragione, sebbene la steganografia "fragile" (quella per la quale un minimo cambiamento di formato del file distrugge il dato nascosto) sia una tecnica relativamente semplice, non troverete molti tool di steganografia in giro: se qualcuno facesse oggi , negli USA, un tool di steganografia semplice da usare, riceverebbe una bella visita da FBI.

Perche' trovare un disco criptato e' un conto: sapete che li' dentro c'e' nascosto qualcosa. Ma trovare un disco steganografato significa che vi metterete a cercare e non troverete nulla di nulla.




(1) Se facendolo girare ottenere qualche errore, consideratelo un compito a casa. Sto scrivendo un articolo su un blog, non sto lavorando che devo correggere tutto.

I brolli.

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Credo che Grillo si stia mettendo a strillare ai brogli, dal momento che mi arriva come richiesta di dire se esista la "prova statistica" degli avvenuti brogli, se la prova statistica sia valida, e se sia possibile dire che ci sono stati dei brogli. Onestamente, mi sembra un ammasso di cazzate da spastici, e vi spiego il perche' la penso cosi'.


Innanzitutto l' Italia non e' nuova al fenomeno del plebiscito. La tendenza a salire sul carro del vincitore e' nota da sempre. Chi cita i Plebiscito dell'unita' d'italia dovrebbe sapere che truppe a cavallo furono fatte sfilare in tutte le citta' ed i centri numerosi del paese, proprio la domenica (giorno della messa) e spesso nelle piazze di fronte ai sagrati stessi. Il risultato fu di rendere visibilissima la fazione vincente: e fu questo, unito alla speciale tendenza degli italiani a salire sul carro del vincitore, a produrre un voto cosi' compatto.

Chi come me e' cresciuto in Emilia Romagna ricorda benissimo le percentuali "bulgare" che in molti paesi si avevano: laddove le aziende cooperative e i consorzi gestiti dai compagni erano forti, chi ti dava da mangiare ti diceva anche come votare. End of story. 

Questo pero' non significa che il voto somigliasse agli exit poll. Sebbene l'atmosfera sociale del paesello fosse "chi non e' del PCI e' una merda fascista e merita di morire perche' il PCI e' il partito che ha le mani pulite e se sei democristiano sei con la mafia e andreotti e ustica e stragi o fassista e gli ebrei e i partigiani e le stragi" , e quindi tutti dicessero di votare PCI, le cose non funzionavano come dovevano. Infatti  nel segreto dell' urna, succedeva anche (come successe diverse volte nel circondario) che il PCI avesse piu' tessere che voti.

Nel momento in cui si crea "il partito dei buoni" e lo si riempie di fondamentalisti pronti a sputare su chiunque non sia dei loro, accusandolo di essere mafioso, "kasta", pidusta, complice della Merkel, e chi piu' ne ha piu' ne metta,  cresce la convenienza nel mimetizzarsi. Oggi in molti posti d' Italia se non siete grillini vi beccate due sputi in faccia e un insulto al giorno. E' ovvio che per amor di pace tanta gente dica di essere grillina, se non altro per sfuggire al mobbing , per poi votare liberamente nelle urne.

In altre parole, se gli exit poll e gli esiti elettorali sono molto distanti, non e' detto che sia manipolato l'esito elettorale: puo' essere manipolato l' exit poll, ovvero puo' succedere che l'elettore sia spinto a dichiarare un voto diverso dal vero.

bisogna cominciare a capire che la pressione dei grllini , la loro abitudine ad insultare chiunque abbia un'opinione politica diversa dalla loro, la loro tendenza (gia' vista nel vecchio PCI,  peraltro) di dimostrare con un "giornalismo di inchiesta" le presunte malefatte degli altri - per poi gridare alla persecuzione quando emergono le loro (1) - sono tutte cose gia' viste. E sono cose che portavano interi paesi delle valli emiliane a dirsi "comunisti", per poi scoprire alle elezioni che i voti non coincidevano con gli "exit poll", nel senso che , sezione elettorale per sezione elettorale, contando le tessere SPIM, le tessere del partito, le tessere COOP, le tessere ARCI, iscritti CGIL,  si ottenevano piu'"comunisti" di quanti voti uscissero dalle urne.

Era la pressione sociale a deformare l'exit poll, o la dichiarazione pubblica di appartenenza, e non il voto. La pressione sociale veniva da tutta una serie di fanatici che ammorbavano l'aria comportandosi da commissari politici, e qui siamo al punto dei bimbiminkia.

Perche' M5S non e' il partito di internet. 
E' il partito dei bimbiminkia.

Certo,  oggi i  bimbiminkia sono cresciuti, e sono diventati grillini. Certo, il bimbominkia e' una categoria di internet, quindi il partito dei bimbiminkia e' un partito di internet. Ma il bimbominkia , di ogni eta', e la materia di cui e' fatto M5S.

Certo, il bimbominkia cresce: e allora da moretto stiloso tunz tunz io posso tu no io poso tu no diventa "io sono onesto tu no noi siamo i buoni tu no, noi facciamo paura tu no , noi cambiamo il mondo e tu no". Non fa nemmeno tanta differenza.

Il bimbominkia (di ogni eta') e' fastidioso, infantile, molesto,  normalmente ride per battute del cazzo (QED), ma specialmente soffre di quella categoria dell'ignoranza che e' orgogliosa di rifiutare ogni conoscenza consolidata, ogni studio serio di una materia, usando come giustificazione la propria - millantata - vita da rockstar a dimostrazione del raggiungimento di ogni obiettivo esistenziale. Il bimbominkia, cioe', sostiene di non avere alcuna necessita' di sapere o studio, dal momento che la sua incredibile essenza da rockstar olimpionica miliardaria e' tale da non necessitare di queste inezie. Anzi, il bimbominkia sostiene che il solo fatto di avere tanto (millantato) successo SENZA alcuna forma di studio o conoscenza sia la prova che quello studio e quella conoscenza siano esecrabili.

Prendiamo un esempio stupido, quello di Farage: Grillo sostiene che l'alleanza con Farage sia necessaria per "avere voce", perche' in UE non si ha voce senza un gruppo. Non dice pero' che occorrono parlamentari di 7 nazioni per fare un gruppo, perche' sarebbe come dire che la sua incredibile ideologia (che cambiera' il paese, l'Europa, il mondo, la galassia)  non arriva a 7 alleati. 

Ma quello che non dice al bimbominkia e'che nel parlamento UE esiste gia' un gruppo misto,  per cui se l'obiettivo era di avere un gruppo e di poter votare come si voleva, c'era il gruppo misto: il gruppo NI (non iscritti) con altri 17 parlamentari ha i requisiti per formare un gruppo , peraltro, ricostruendo il disciolto (per mancanza di membri) gruppo TIS. Inoltre, tutti i gruppi danno liberta' di voto senza vincoli di mandato. Tutti. Ma per sapere cosa sia il gruppo misto occorre prima di tutto andare a cercare (su internet magari), per procurarsi un sapere esatto e consolidato. Cosa che il bimbominkia non fa per definizione: gli esseri stupendi, rockstarici e miliardareschi ritratti sotto, secondo voi, ammetteranno mai di aver bisogno di sapere qualcosa?


ora, tanta stupendezza(2) puo' necessitare di conoscenze triviali come "esiste il gruppo misto nel parlamento europeo"? Ovviamente no: essi hanno gia' tutta la conoscenza che serve per vivere nel piu' alto stato che l'essere umano possa raggiungere  (pollice opponibile o meno) : lo testimonia il  sovrumano , semidivino livello di  esistenza che ben vedete  nella foto.

Forte della propria stupendezza , il bimbominkia non ha bisogno di informazioni triviali quali "i fatti" o "i dati". Quindi, non si preoccupera' mai di capire che quello di Farage non e' l'unico gruppo europeo dove i partiti hanno liberta' di voto. Sono cose che non sono servite per diventare l'arcobaleno michelangiolesco che essi sono - come mostra la foto - quindi non servono tout court.

E lo stesso vale per i grillini: se io sono onesto, so la verita', sono intelligente, sto dalla parte del bene , conosco i segreti delle malvage multinazionali, lavo i vestiti con la biowashball il potere mi teme, e i giornalisti hanno paura dell'incredibile intelligenza con cui arriviamo alla verita' ,  che bisogno ho di cose triviali   come "cercare se esiste un gruppo misto al parlamento europeo?" E' il sapere che segue  me, non certo io che cerco il sapere! Come potete insinuare che un tale capolavoro di onesta', purezza morale, conoscenza della verita', terrore dei potenti e luce nelle tenebre della stampa, possa aver bisogno di sapere qualcosa? Non vedete che sono di M5S?

Questa umanita' e' quella che chiunque NON voti M5S si trova contro se prova ad esprimere un parere indesiderato in ufficio, in un negozio, in un supermarket: gli stupendezzi, che sono anche ovviamente gli unici onesti, e i bellissimi, e quelli che cambieranno l' Italia, ma che dico l' Europa, ma che dico , il Mondo (salvo doversi alleare con Nigel "Liberismo e Medioevo(3)" Farage per farsi cagare di striscio al parlamento europeo) , la Galassia, e quindi voi siete le merdacce "colpevoli di aver ridotto cosi' l' italia" (chissa' loro dov'erano  e per chi votavano nel frattempo) . 

E se non volete trovarvi addosso gente del genere, sara' meglio che in pubblico diciate che votate M5S: dopotutto, cosa vi costa? Preferite trovarvi addosso il moretto stiloso tunz tunz  dell' M5S?

Tranquilli, lui nell'urna non vi vede.

Voi direte che il bimbominkia non vota ancora, ma quando osate dire qualcosa di ragionevole e vi dicono che siete dei troll (4) , gridando minchiate e mostrando quanto e' fico tizio e quanto e' fico caio, ladro ladro kasta kasta tutti a CASAAAAAHHHHHH! , non avete altro che il bimbominkia nella sua versione adulta.

Quindi no: non esiste , matematicamente parlando, la "prova statistica" che una differenza tra exit poll e risultato elettorale IMPLICHI i brogli, per la semplice ragione che una forte pressione sociale puo' falsare non tanto il voto, ma l'exit poll.

E ancora no, potete stare tranquilli: non esiste nessuna "scienza statistica" che possa dimostrare che alle ultime europee ci sono stati dei brogli. Ci saranno probabilmente state delle irregolarita', come ad ogni voto, ma non certo un 20% di differenza.

Come mai , direte voi, la gente arriva a dire di essere dell' M5S e poi non lo vota? La domanda e' semplice quanto la risposta. Perche' negli anni '70 e 80 delle persone che al lavoro erano iscritte alla CGIL  e godevano della sua protezione, che lavoravano grazie alle coop, che passavano pomeriggi all' ARCI , poi votavano DC o PSI? 

Semplice: perche' se nella vita reale erano costretti da un partito incombente ad allinearsi, volevano accertarsi che  non venisse mai il momento in cui gli stessi che sparavano insulti avessero anche in mano un fucile col quale sparare piombo.

Chi era costretto da un PCI incombente a fare professione di fede, cioe', votava contro il PCI perche' NON DIVENTASSE ANCORA PIU' INCOMBENTE. Ovvero, obbligatorio.  E siccome i "tribunali del popolo" erano invocati ANCHE a quei tempi, posso tranquillamente sospettare che la paura di questi "tribunali del popolo", ovvero "potere al condominio" , fosse tale da influire sul voto.


Perche' diciamo pure la verita' : anche prima che un "tribunale del popolo" condannasse a morte Aldo Moro (ah! I tribunali del popolo!) , non e' che l'idea di venire giudicati dal proprio condominio in assemblea - anziche' da un giudice - fosse questo sogno di liberta' ed uguaglianza. Non e' che una piazza furente di rabbia (buona o meno) sia questa cosa bellissima che tutti vorreste avere sottocasa.


Insomma, il problema e': cosa mi succederebbe se quell'individuo che oggi mi insulta, mi chiama kasta, mi invoca le esecuzioni sommarie, domani avesse armi ed istituzioni in mano? Ecco, allora dentro il segreto dell'urna la gente diceva "facciamo che il PCI va bene, ma non piu' di cosi', eh".

E il voto spiega bene come la pensano gli italiani  a riguardo di certe stronzate : " grazie, abbiamo gia' dato".

Non c'e' bisogno di fare dei brogli per sconfiggere dei bimbiminkia: ci pensano da soli. Immaginate di dare potere, uniforme e fucile a questo elemento qui sotto, e chiedetevi che mondo ne uscirebbe:


 e capirete perche' il partito dei bimbiminkia abbia perso.

E se non ci credete, fatevi giudicare dalla vostra assemblea di condominio, pardon "tribunale del popolo".




(1) Si, le hanno. Essere onesti ed essere incensurati sono due cose diverse. E si, i conti di Casaleggio e Grillo sono alle camere di commercio. Quelli italiani.

(2) Non saprei come tradurre altrimenti "awesomeness".

(3) Stavo per scrivere Feudalesimo e Liberta', ma quella e' gente piu' seria.

(4) sarebbe divertente se questi signori studiassero un pochino di mitologia nordica: a meno che non vi chiamaste tipo Thor o Odino, di fronte ai troll la cosa migliore da fare era fuggire . http://en.wikipedia.org/wiki/Troll

Lo Sgarbi Ecosystem.

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Una delle cose che rimprovero al Maurizio Costanzo Show e' quella di aver mandato nell'arena mediatica dei personaggi che normalmente sarebbero rimasti a sguazzare nella propria irrilevanza intellettuale. La trasmissione si limitava a prendere una caterva di freaks (dalle vicende umane spesso raccapriccianti, un comportamento opinabile ed un'esistenza molto borderline tra malattia mentale e normalita' di provincia) e a farne delle celebrita', non tanto per merito ma per metodo: se sei in TV e la gente ti guarda, allora sei celebre.

Perche' anche i giovani hanno diritto ad inorridire.


Essendo le mie origini ferraresi, ovviamente ho notato subito la figura del "critico" , dal momento che uno dei critici lanciati dal MCS fu Vittorio Sgarbi. Ora, nel panorama antropolgico ferrarese Sgarbi appare immediatamente per quel che e'.

Dovete sapere che se crescete nel ferrarese potete scegliere due strade. Potete scegliere di mirare alla "Ferrara Bene" , e adottare un certo modo di fare, oppure di rimanere nella Ferrara magari ricca o arricchita, ma molto distante dal centro culturale cittadino.

La differenza tra le due cose e' difficile da spiegare in un post ,ma il fatto e' che il pargolo che aspira alla "Ferrara Bene" viene educato a parlare a bassa voce. A gridare sono quelli che lavorano per le strade, nei campi, che parlano il dialetto, che vendono il pesce. Possiamo discutere circa la reale esistenza di un'aristocrazia in una cittadina di provincia come Ferrara , ma il punto e' che ci sono due categorie antropologiche : quelli che urlano sempre e quelli che non urlano (quasi) mai.

Questa digressione vuole arrivare al punto: la figura di Sgarbi mi colpi' come sdoganamento di un comportamento che per molti ferraresi e' considerato tipico degli "stianaz" detti in alcuni posti "zanit" o "zanet" (a seconda che siate nella bassa o meno e di come coniughiate il plurale).

Ma la cosa peggiore di Sgarbi non e' il modo, e' la sostanza. Nello sdoganare Sgarbi si e' sdoganato il critico, e con lui se non sbaglio ne furono sdoganati altri. Si e' sdoganato il comportamento di chi offre ad una discussione soltanto un atteggiamento distruttivo, senza aggiungere nulla, semplicemente demolendo a parole qualsiasi cosa facciano altri.

Questa figura "pop" - e sto usando un termine gentile - ha preso piede sino a rendere impossibile a chiunque  di aggiungere qualcosa a qualsiasi dibattito.  Prendiamo il post "Steganografia": ho ricevuto diverse richieste di "spiegare con semplicita'" e di "fare un esempio semplice". So benissimo che il semplice esempio esposto non e' resistente ad un attacco professionale, e l'ho anche scritto piu' volte nel post.

Che senso ha venirmi a dire che in questo modo i metodi di "analisi statistica" (metodi mai menzionati: il critico non aggiunge MAI niente a nessuna discussione) coi quali si potrebbe misurare l'entropia dei bit meno significativi?

Non voglio menzionare il fatto che detta in questo modo sono molto tranquillo: se tutto quello che il mio avversario sa fare e' di misurare l'entropia dei bit meno significativi, considerato il fatto che in media nel 50% dei casi l'ultimo bit ha gia' il valore desiderato, posso far passare di tutto sotto gli occhi diavversari simili.

Ovviamente, volendo fare steganografia sul serio, e' meglio usare una trasformazione in campo complesso verso il dominio delle frequenze. Ma spiegare come usare le libFFTW ( http://www.fftw.org/ )  a chi vuole scrivere il proprio programma e giocarci  e' impossibile, non si fa in 20 linee di codice, e la audience diventa automaticamente diversa da quella che mi ha chiesto un post "semplice" sulla steganografia.

Qui c'e' la domanda: dopo che la cultura italiana e' stata inquinata dall'atteggiamento del critico d'arte, ovvero di chi critica opere altrui ma non ne produce mai di proprie, e' ancora possibile scrivere un esempio banale senza essere subissati dalla pedanteria di tutti coloro che ritengono la critica piu' importante dell'oggetto criticato?

Ok, sono d'accordissimo: usando le trasformate veloci di fourier e' possibile fare steganografia molto meglio di cosi'. Bene. Qualcuno mi scrive il codice , che sia breve, facilmente comprensibile, didatticamente esplicabile? Ed ecco che la platea ammutolisce, esattamente come ammutolisce Sgarbi se gli chiedete di mostrarvi i suoi quadri. 

La critica e' essenziale - anche se quello che fa Sgarbi e' piu' estimo che critica - ma occorre anche arrendersi al fatto che la maestra di mia figlia ha spiegato le addizioni usando pallini colorati. Sicuramente potrei fare il pedante e dire che non rispecchiano la somma secondo Bertrand Russell, ma il problema e' che mettersi a fare i critici in questo senso non serve a nulla. E blocca una lezione.

Il punto di cio' che io chiamo "orribilizzazione" della cultura italiana consiste proprio in questo: l'aver sdoganato, reso normali, reso quasi naturali atteggiamenti che alla lunga rendono invivibile la comunita'.

Non credo che qualcuno sia in cattiva fede: il cattivo comportamento ormai e' cosi' normale che nessuno si rende condo di qualcosa. Ma la somma dei cattivi comportamenti rende sterile qualsiasi comunita'. E una comunita' sterile non produce nulla. 

Occorre che ci pensiate, perche' se ogni gruppo di persone diventa sterile, nessun obiettivo comune diventa raggiungibile.

Nel tempo, sono state sdoganate abitudini cattivissime che producono disastri, impedendo la formazione di gruppi. Pensate all'abitudine di interrompere gli altri che parlano urlando piu' forte. Inizialmente, nelle trasmissioni televisive, esisteva il microfono. Senza microfono, nessuno vi sentiva parlare. Cosi', chi dirigeva una trasmissione aveva a disposizione un token, che dava agli ospiti. Era impossibile interrompere perche' solo chi possedeva il token, il microfono, voleva parlare.

Poi ognuno ebbe il suo microfono attaccato alla giacca, ma il risultato era il medesimo: comunque, parlava uno alla volta. Poi arrivano Santoro e  De Filippi, e tutti interrompono tutti semplicemente urlando piu' forte. Nessuno lascia parlare piu' nessuno, e quindi nessuno puo' parlare. 

Risultato: questo viziaccio attecchisce nella societa' italiana. E improvvisamente qualsiasi riunione diventa ingestibile. Tutti parlano, si interrompono, e dopo due ore insieme un gruppo di persone non riesce MAI ad arrivare a nulla. Nulla di nulla. Ma non solo: il timore di essere interrotti genera ansia, e l'ansia costringe le persone ad accorciare il messaggio. Scompaiono cosi' contenuti complessi perche' occorre tempo per pronunciarli e piu' tempo offre vulnerabilita' per venire interrotti.

Questo pero' fa un danno: se ragioniamo in termini di performance, ogni riunione di ogni azienda , di ogni amministrazione, di ogni gruppo organizzato e' diventata inutile. Rispetto a nazioni ove si trae profitto dalle riunioni, questo e' uno svantaggio competitivo.

E qui torniamo al discorso di spiegare qualcosa con un esempio. Per pura curiosita' ho cercato in giro esempi simili di steganografia spiegata. Non ho fatto nulla di strano, e di blog "tecnici" che spiegano questa cosa , piu' o meno allo stesso modo, ce ne sono a bizzeffe. Ma non c'e' la pletora di Vittorio Sgarbi della situazione che vanno li' a fare i sommelier di minchia sull'esempio fornito.

Ma il problema non e' nemmeno la critica: il problema e' che ANCHE LA CRITICA e' sterile. Se dici che ci sono "metodi statistici che misurano l'entropia" e possono attaccare la steganografia, chi legge non ha imparato un cazzo di nulla. Non sembri sapere qualcosa, per la semplice ragione che non la trasmetti.

"Esiste il metodo chiamato X che attacca quel metodo e funziona cosi' e cosa'"e' un contributo. Ma dire "ci sono metodi statistici che possono attaccare questa steganografia" a me sa molto di "mio cugino ha il bottone che se lo preme spegne internet". Ok, mio cugino ha il bottone che fa scoppiare la testa a tuo cugino. Dov'e' il tuo dio, adesso?

Bisogna stare molto attenti a queste cose, non tanto per l'effetto che hanno sulla politica , ma per quelli che hanno sulla vita civile. Molte persone ormai non amano uscire con altri perche' una serata in compagnia si trasforma in una frustrante esperienza in cui si ascoltano discussioni confuse e saltellanti, senza mai avere una minima chance di parlare se non si urla. 

Allo stesso modo, oggi in qualsiasi azienda italiana le riunioni non servono a nulla. Non si conclude niente, perche' tutti interrompono, parlano, e il risultato e' che ogni riunione si conclude senza alcuna conclusione. 

Qualsiasi tentativo di dare qualcosa in una riunione tra pari e' ormai del tutto inutile. Passare del tempo insieme e' divenuto un'esperienza frustrante. E questo, sia chiaro, accade piu' in Italia che altrove: e' in Italia che si e' demolita di piu' tutta la serie di usanze che rendono possibile la convivenza civile.

Ma se non si riesce a costituire un gruppo ove chiacchierare, la societa' e' completamente disgregata.

Si realizza, cioe', uno "Sgarbi Ecosystem". Lo "Sgarbi Ecosystem" e' un mondo nel quale uscite per andare a cena con amici con lo stesso stato d'animo con cui andreste ad una trasmissione televisiva ove participino Sgarbi e tre dei suoi cloni: sapete bene che nella migliore delle ipotesi passerete la serata tra gente che urla, senza ascoltare un singolo discorso compiuto, e senza poter parlare perche' sarete interrotti, spesso venendo insultati di persona. 

Lo Sgarbi Ecosystem e' un mondo in cui nessuna idea e' mai abbastanza buona. E poiche' ogni idea ha pro e contro, una pletora di strillanti critici si accoderanno per distruggerla, spesso senza alcuna motivazione ragionevole se non "mio cugino dice che fa schifo" , e in definitiva non si fara' mai nulla di nulla, perche' nessuna idea verra' mai ascoltata.

Lo Sgarbi Ecosystem e' un sistema politico ove il capo di un partito si presenta per parlare con un altro capo di partito, si siede e dice "con te non ci parlo". Ed e' visto come una cosa buona, come se non fosse una mancanza di rispetto verso chi si e' invitato ad un tavolo, e che sta perdendo il suo tempo, e si e' presentato li'. (1)

Lo Sgarbi Ecosystem e' il sistema che ha reso difficile, se non impossibile, una convivenza civile. Oh, molti le chiameranno moine, ma una convivenza incivile semplicemente spinge le persone ad evitare la convivenza. 

Lo Sgarbi Ecosystem e' quella internet nella quale non potete piu' spiegare qualcosa, o se lo fate dovete specificare centomila volte che e' un esempio, come mi rendo conto di aver fatto istintivamente, e ricevete comunque il rimbrotto che non e' lo stato dell'arte. Ma guarda te. Un esempio a scopo didattico non e' lo stato dell'arte. Incredibile, no?

Ho cercato su blog tecnici americani e tedeschi. Non ho trovato UN SOLO blogger tecnico che, nel porre un esempio come quello che ho posto per la steganografia, si sia posto il problema di specificare che essendo un esempio per i neofiti, non fosse lo stato dell'arte. Neanche UNO.

Questo significa due cose:

  • Mi trascino dietro abitudini barbariche, ovvero l'ansia che nel fare un esempio arrivi il genio della situazione a dirmi che lo Zip Var Airganon aggira le tue difese. Al punto che in un post ho specificato diverse volte che non fosse nulla se non un esempio. Questo e' un problema mio sul quale dovro' lavorare io. 
  • L'abitudine antisociale e barbarica continua a perpetrarsi. Lo Zip Var Arganon si aggira per i blog italiani - ma non su molti blog stranieri, ove possono fare un esempio e dire "e' un esempio"- , e continua con lo sfinimento di specificare a tutti che l'esempio non e' lo stato dell'arte.
in queste condizioni, tutto diventa snervante e sconfina nel vampirismo psichico. Certo, c'e' anche quello che prende l'algoritmo che hai scritto, se lo fa in un altro linguaggio, e ti dice che funziona ed ha capito. Questo in un certo senso ti ricompensa dello snervo.

Ma rimane il fatto che il sistema nervoso umano lavori per associazioni. Se ogni esperienza di un certo tipo risulta sgradevole, piano piano la eviterete istintivamente. Se qualcuno di voi si facesse delle domande sulla carenza di blog tecnici in Italia, rifletta su questo: prima imparate a comportarvi in maniera civile, POI li potrete avere.

Ed e' un problema importante, perche' lo Sgarbi Ecosystem e' un deserto. E' un deserto nel quale nessuno fa niente per paura di essere assalito da critici che vivono sputando su altri. E' un deserto nel quale nessuno partecipa alle riunioni e se lo fa non apre bocca. E' un deserto nel quale la media degli italiani preferisce sdraiarsi sul barbecue piuttosto che partecipare ad una convention aziendale. E' un deserto nel quale quasi tutti prendono le uscite con gli amici come un dovere da sopportare di tanto in tanto. 

In pratica, lo Sgarbi Ecosystem e' un mondo cosi' SGRADEVOLE che e' meglio stare a casa propria, senza mai  parlare con nessuno, evitando un prossimo sempre piu' sgradevole. Il mondo di Rosa e Olindo.

E' una cosa che noto sempre piu' da quando sono andato via. La noto perche' il blog mi tiene in contatto con l' Italia mentre nel resto del tempo sono in contatto con persone di molte altre nazioni.

Ho usato il termine "Ecosystem" per indicare che il problema e' sistemico. Il vantaggio nello sforzarsi di rendere fruttuoso il tempo trascorso con gli altri non e' immediato o personale. E' sistemico. E' come tener pulito l'ambiente. Non ci guadagnate niente personalmente, ma alla lunga vivrete in un mondo migliore.

Per esempio, un mondo con piu' blog tecnici ove qualcuno vi spiega qualcosa facendo un esempio, in italiano, e magari risponde anche ai vostri commenti.

In alternativa avete lo Sgarby Ecosystem. Dove avete i cinque secondi di gloria menzionando che un non meglio specificato metodo di analisi statistica fa qualcosa di non meglio definito attorno all'entropia di un singolo bit (che ha due simboli a disposizione probabili al 50% e che ha il 50% di probabilita' di non essere stato toccato! LOL) , ma la gente preferira' parlare di altro.

Sapete cos'ha fatto domenica il Bologna?







(1) Poi grillo vi raccontera' il retroscena, il  dietro le quinte, quando a detta sua Renzi gli avrebbe detto che doveva solo starlo a sentire. Mentre mangiava bambini e impalava suore, immagino.

Steganografia Saracena

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Nella vicenda del "Grano Saraceno" , che mi e' stata riportata da piu' persone, spicca un esempio di steganografia pazzesco. Tutti si stanno concentrando sulla divertente cazzata del grano che non sarebbe "made in Italy" in quanto "Saraceno" , dimenticando il problema VERO: se anche quel grano venisse dalla "Saracenia", la legge sarebbe una cazzata catastrofica, come lo e' nel principio.




I grillini, che dopo che la cazzata e' venuta ad emergere si sono giustificati dicendo che fosse "un refuso", hanno semplicemente dimostrato un'incompetenza che potrebbe risultare catastrofica per l' Italia.

Andiamo ad alcuni fatti:

  • L'italia e' un paese il cui manufatturiero TRASFORMA. Significa che non avendo grandissime risorse in termini di materie prime, il manufatturiero italiano COMPRA materie prime all'estero, le trasforma , e poi le rivende guadagnando sul valore aggiunto.
  • L'Italia ha una bilancia commerciale "grossina", di circa 400 miliardi di euro/anno, sia in import che in export. Questo significa che il manufatturiero italiano trasforma DANNATAMENTE TANTO materiale proveniente dall'estero. 
  • Avere una bilancia commerciale quasi equilibrata, ovvero ~400 miliardi in import e ~400 in export, espone il paese a ritorsioni di PARI MISURA qualora introducesse ostacoli alle merci straniere, poiche' fa parte di WTO.

capite bene che il problema vada molto OLTRE la semplice cazzata del grano saraceno: se anche al posto di "Saraceno" ci fosse "straniero", la legge e' una CATASTROFICA CAZZATA.

Non mi serve Beppe Grillo per sapere che gran parte dei prodotti "made in Italy" necessitino di importare materie prime straniere. Basta osservare la bilancia commerciale italiana per capirlo. Non ci vuole molto a sapere che siano necessari anche macchinari sviluppati all'estero, tecnologie brevettate all'estero, materie prime prodotte all'estero. E' ovvio, per la semplice ragione che l' Italia TRASFORMA.

Uscirsene con una legge del genere essenzialmente significa uscirsene con una legge INCOMPETENTE e CIARLATANICA che rischia di devastare quel poco di manufatturiero italiano che ancora resiste, costringendolo a fuggire.

Il problema di questa proposta di legge non e' l'esistenza della "Saracenia". Il problema sta in una legge CATASTROFICA che si propone di tarpare le ali al manufatturiero italiano, punendolo quando usa materie prime straniere, ovvero QUASI SEMPRE!  Se passa quella roba, il vostro GDP va sotto i tacchi.

 E qui vengo  al punto, ovvero alla steganografia.

Questa legge DANNOSISSIMA per il vostro paese e' stata poco esaminata perche' essenzialmente tutti hanno guardato alla - divertente - cazzata del grano saraceno. Ma se non ci fosse stata la divertente cazzata del grano saraceno, avreste invece notato la PERICOLOSISSIMA cazzata di punire le aziende manufatturiere che TRASFORMANO materie prime acquistate all'estero. QUASI TUTTE. E piu' inasprite le pene, come fa questa legge, piu' vi date la zappa sui piedi.

Credete che l'agroalimentare non usi tecnologie straniere, brevetti stranieri, materie prime straniere? Vi siete bevuti il cervello? Forse il vostro fruttivendolo non le usa, ma quando parliamo di agroalimentare come industria - una bella fetta di economia italiana - la tecnologia abbonda. E non e' sempre italiana. Il principio su cui si basa questa legge e' gia' sbagliato di suo, tutelando il brand piu' che il prodotto.

Mi mostrate per esempio le piantagioni di cacao in italia? O intendete togliere il marchio Made in Italy all'industria del cioccolato del Piemonte? Oops, non c'e': http://en.wikipedia.org/wiki/Theobroma_cacao .


Oops, la Nutella non si fa senza cacao! Accidenti! Allora non e' un prodotto italiano?Niente piu' cioccolato di Modica? Glielo dite voi?


Allora che cosa fate? Togliete il marchio "Made in Italy"a tutti i prodotti a base di cacao?

Mi mostrate per favore le immense coltivazioni di CAFFE' che ci sono in Italia? No? Atz! Allora il caffe' non e' piu' italiano! Lo dite voi a Lavazza, Illy, e compagnia? Avete idea di quanto "Made in Italy" agroalimentare viva TRASFORMANDO?

Ovviamente no , ed e' per questo che la legge che viene inasprita si affida ai trattati europei per garantire l'originalita'.Ma a questo punto, che senso ha inasprire le pene per il brand in Italia, e non fuori? Otterra' che si produrra' con un brand diverso da quello con cui si vende!



Per ideare una legge del genere e proporla in parlamento in un paese come l' Italia occorre essere in overdose da Tavernello. Ma per nasconderla sotto una divertente cazzata del grano saraceno occorre una certa malvagita'.


 Qui divento paranoico, ma se il partito di UN COMICO usa una gaffe COMICA per nascondere un disegno malvagio, a me vengono dei sospetti. Perche' non e' un partito qualsiasi mandato avanti da un capo che parla seriamente. Stiamo parlando di un partito fatto da qualcuno che fa il COMICO da quarant'anni. 

E quando un disegno di legge catastrofico passa sotto gli occhi di tutti, lo fa perche' un espediente COMICO fa guardare a tutti in una direzione diversa. A quel punto divento paranoico si.

Perche' so che quel comico ha interessi nell'immobiliare,  e come tutti quelli che hanno interesse nell'immobiliare vuole un paese "tutto bibione", una fila di villette in affitto mai disturbate da cose come industria, manufatturiero (fosse anche catering e alimentare)  o commercio. Solo agricultura TRADIZIONALE e orticelli,  per mandare in giro i turisti e villette da affittare per gli immobiliaristi. (peccato che, visto il reddito prodotto dal turismo povero, per far vivere un paese come l' Italia occorrano ~3 miliardi di turisti ogni anno!) .

E allora la cosa inizia a sembrarmi lampante , appare lampante la ragione della sua ostilita' a qualsiasi cosa sia un settore alternativo all'edilizia. E appare con terribile chiarezza la malvagita' della manovra: 

Grillo ha cercato, e sta cercando , di far passare una legge devastante per il manufatturiero italiano, che per forza di cose - e tradizione - trasforma materie prime importate. E ha nascosto l'intento malefico del provvedimento con un errore COMICO, che vi sta distraendo, impedendovi di focalizzare l'attenzione sul DISASTRO causato da quella legge.

si, c'e' qualcuno che deve andare a casa.

Perche' sin quando si sbaglia e basta, sin quando si fanno cazzate e basta, se si crede alle scie chimiche o si crede alle sirene, la buona fede puo' essere un'attenuante. Ma di fronte ad una legge che mira palesemente a devastare il manufatturiero e l'export alimentare italiano, e che poi viene nascosta al pubblico sotto la comicita' di un "refuso", quando il capo del partito e' proprio un comico, beh, mi spiace, ma alla buona fede io non ci credo piu'.


C'e' qualcuno che deve andare a casa per il bene dell' Italia, e sono i grillini.

E se ci tenete al vostro paese  fermate quella merda di legge e cacciate a calci i ciarlatani che la propongono.La legge e' pericolosa , come e' pericoloso agire per motivi moralistici senza allinearsi con la legislazione internazionale di riferimento.

Visto che me lo chiedono, meglio spiegare il testo della legge: sinora, il reato di contraffazione alimentare era punito come un reato penale , cioe' come reato a responsabilita' individuale e quindi soggetto ad essere trasformato in multa in caso di attenuanti. La sentenza inoltre non era pubblicata, dal momento che una grossa azienda italiana che in una delle sue filiali fosse vittima di un dirigente disonesto non veniva messa alla berlina pubblicamente.

Ma specialmente, veniva lasciato in pace il brand, visto che si intendeva TUTELARE il Made in Italy, e non vessarlo. Inoltre si colpivano le persone fisiche lasciando in pace le persone giuridiche (CDA, etc).


I nuovi "Opliti del Bene" hanno deciso di andare oltre: nel caso si scoprisse una "contraffazione alimentare" riguardante la dichiarazione di origine, l'azienda rischia di  essere chiusa.
 -
« La condanna per uno dei delitti pre- visti dagli articoli 439, 440, 441, 442 e
517- quater comporta l’interdizione da cin- que a dieci anni dalla professione, arte,
industria, commercio o mestiere nonché l’interdizione dagli uffici direttivi delle
persone giuridiche e delle imprese per lo stesso periodo ».


Ma non solo: "per garantire che i consumatori sappiano, la sentenza verra' pubblicata". 

Ora, dal momento che l'industria italiana trasforma, questo introduce il rischio di chiusura completa per l'azienda, o del marchio, qualora un solo ramo dell'azienda abbia problemi con una legislazione perlomeno persecutoria e si trovi ad acquistare - per trasformare  - merce a sua volta contraffatta. Significa che se il ceo fa una cazzata , e produce usando materie prime importate - ma non grano saraceno- non va in carcere il CEO. Si rischia, a seconda della struttura sociale,  la chiusura dell'azienda o la rovina per il marchio.

Per una piccola azienda non quotata la cosa e' sopportabile , ma per le grandi aziende il rischio e' insostenibile.

Mentre prima poteva avvenire che un'azienda sforasse le indicazioni , diciamo su un prodotto ogni 50, e si beccasse la multa o una condanna senza reclusione, adesso a seconda della struttura sociale rischia di chiudere: la modifica riguarda l'estensione della pena alle persone giuridiche.
In pratica, di per se' sono tutti nel mirino: Coloro che acquistano o accettano prodotti contraffatti, senza averne prima accertata la legittima provenienza, sono perseguiti, ai sensi dell’art. 1, comma 7 del d.l. n. 35/2005

E siete colpevoli anche nel caso in cui il prodotto falso lo abbiate acquistato in buona fede, e persino se non lo mettete davvero in vendita:

Con sentenza n. 11996 del 25 marzo 2011, la Corte ha stabilito “… ai fini della configurabilità del tentativo di frode in commercio non è necessaria l’effettiva messa in vendita del prodotto, essendo indicativa in tal senso la destinazione alla vendita del prodotto diverso per origine provenienza o quantità o qualità rispetto a quelle dichiarate o convenute (Cass. sez. II, 28 ottobre 2010, n. 41758) e non apparendo necessario l’inizio di una concreta contrattazione tra il cliente e l’esercente (Cass. sez. III, 18 novembre 2008, n. 6885),

E' abbastanza ovvio cosa succedera': siccome la legge , che si richiama alle normative europee, permette la dichiarazione DOC e IGP alle aziende che compiano sul posto l'"ultima trasformazione importante", ma nel resto dei paesi europei la responsabilita' penale a riguardo e' blandissima, il risultato e' che alle aziende quotate conviene spostare la sede sociale all'estero, perche' in caso di contraffazione o di semplice ACCUSA di contraffazione , o di introduzione in italia ALLO SCOPO DI,  (non solo se la cosa avviene sul serio) rischia la chiusura l'intera azienda.

E' assolutamente ovvio che, per quanto in buona fede, un'azienda che ha un brand internazionale non tollerera' MAI di scomparire in caso di problemi con uno dei suoi rami produttivi, ne' consentira' un danno al brand: si limitera' a praticare solo l'ultima trasformazione importante in Italia, e portare via il resto, fuori dai confini, dove se un manager fa una minchiata non chiude l'azienda intera.

Prima di inasprire le pene con leggi che si rifanno al diritto europeo, insomma, occorrerebbe pensarci: la legge sulla contraffazione si rifa' alla normativa europea a riguardo di regionalita' e tipicita', ma oggi le pene sono disarmoniche. Il risultato e' che conviene spostare tutta l'azienda tranne quella che fa la "trasformazione piu' importante",  e commercializzare usando brand diversi in Italia e all' estero, dove le sentenze italiane non si leggono molto.

IN diversi paesi europei, tanto per dire, non si tratta nemmeno di un reato penale, ma di una mera sanzione amministrativa.

Sarebbe MOLTO piu' sensato concentrarsi di piu' sul meccanismo di contraffazione, e non su quello di commercializzazione in modo che la legge migliori il prodotto e non il venditore. Tutta la catena della contraffazione e' quasi intatta sino alla commercializzazione!

 Ma se prima almeno una legislazione che mira a colpire il venditore piu' del produttore era punita senza colpire la societa' o la multinazionale, oggi finiscono col produrre la loro punizione, e questo per precisa volonta' del legislatore, che parla - nella legge e' chiaro - di "marchi spesso molto conosciuti ai consumatori".

Quella roba vi azzoppa l'agroalimentare. Sarebbe stato molto meglio mantenere l'impianto precedente, e semmai alzare le pene verso i singoli. Colpire le aziende e le persone giuridiche non ha alcun senso e distrugge il settore.

Il risultato e' una legge che mira a colpire il brand - che nell'alimentare e' fondamentale - e la persona giuridica oltre a quella fisica. Con queste premesse, le societa' si attrezzeranno per allontanare la persona giuridica e il brand dai rischi.
Ovvero, se ne andranno.


Crittazione di qui e di la'.

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Occorre essere molto chiari su una cosa: sono un grosso fan della privacy, di ogni tipo. E sono un grosso avversario di operazioni come quella che sta facendo NSA , ovvero creare un sistema di sorveglianza di massa. Posso capire il governo cinese che attacca singoli bersagli per carpirne i segreti: questo e' normale spionaggio, ma la sorveglianza di massa e' una cosa diversa. 

So che questa cosa sta dando agio ad un certo dibattito, quei dibattiti ove sedicenti intellettuali parlano di "fine del secolo della privacy"  o altre stronzate. A queste stronzate rispondo normalmente con un pugno nello stomaco. Eccolo:



Anna Frank scrisse il suo diario mentre si nascondeva. I nazisti impiegarono diverso tempo per trovarla, e questo le diede, appunto, il tempo di scrivere il proprio diario, che va dal 1942 al 1944 . Circa due anni.  La domanda che vi pongo e': nel mondo di NSA, quanto tempo durerebbe Anna Frank? Calcolando il tempo per la scansione su una normale infrastruttura MapReduce e il tempo di intervento della polizia, statisticamente parlando, nel mondo di NSA Anna Frank sopravviverebbe 9'08". Nove  minuti, otto secondi.

Nove virgola zero otto. Nemmeno il tempo di scrivere UNA SOLA pagina del suo diario. Questo e' quello che ha costruito il Generale Alexander. 

Adesso mi direte che voi non avete nulla da nascondere, che non fate niente di male. Perche', Anna Frank invece? Se avete qualcosa da nascondere non lo decidete voi: lo decide il governo. E quando qualcuno mi dice che serve contro il 9/11, io rispondo normalmente con questo numero: 9'08" . Il tempo quadratico medio di sopravvivenza di Anna Frank se NSA la cerca e lei si trova  in Europa.

Detto questo,  andiamo al punto: dopo la rivelazione sulla costruzione del piu' forsennato archivio Gestapo della storia (1) , tutti hanno preso la stessa, identica, forsennata decisione: crittografiamo.

Non e' evidentemente bastato Heartbleed per far capire il pericolo, e questo e' perche' si trattava di un baco: le persone si fidano della crittazione. E qui avrete una domanda: e perche' non dovrebbero?

Eh, lo vediamo subito. 

Prendete questa vecchia tecnica di attacco alla crittazione a blocchi , per andare sul tema "dischi cifrati":

  http://citeseerx.ist.psu.edu/viewdoc/download?doi=10.1.1.148.7749&rep=rep1&type=pdf

che non diventa meno efficace cambiando spesso chiavi,a meno di non creare chiavi particolari:

 https://eprint.iacr.org/2007/227.pdf

Se mi rispondete che DES e' vecchio:

http://eprint.iacr.org/2009/374.pdf

e

http://eprint.iacr.org/2012/280.pdf

(le tecniche chosen-text sono quelle che rendono pericoloso avere enormi quantita' di dati di cui una parte, anche molto piccola, nota a priori).

Come vedete, si tratta di una tecnica di attacco che consiste nel costruire una funzione statistica di trasformazione del segnale, che lavori tra input ed output. Tale trasformazione si basa sulla conoscenza statistica di alcuni dei pattern contenuti nel messaggio, e come vedete DIPENDE MOLTO DALLA QUANTITA' DI DATI DA ESAMINARE. (figura 1 nel primo link).

In tutti i casi, per esempio nell'ultimo: the best practical single-key attack on AES-256 is a SQUARE attack on 6 rounds which requires 6*2^32  chosen plaintexts and has time complexity of 2^44

In un petabyte di dati, 2^32 chosen texts li trovate.

E' interessante anche questo:

http://eprint.iacr.org/2014/216.pdf

Per quanto riguarda RSA, potete trovare interessante questo:

http://eprint.iacr.org/2014/035.pdf


In senso puramente teorico, del resto, era assai noto che la forza di una crittazione dipenda dalla dimensione della chiave confrontata con la lunghezza del messaggio. Idealmente, la chiave dovrebbe essere lunga quanto il messaggio, se non di piu'.

Ma le cose stanno andando esattamente nella direzione opposta. La decisione di google e di tutti gli altri stakeholder di "crittare il traffico" ha generato quantita' mai viste prima di traffico criptato. La catastrofica quantita' di traffico, che si misura in exabyte, petabyte, e presto zettabyte, sta diventando miliardi di miliardi piu' grande della lunghezza media delle chiavi.

Di fronte a  petabyte o zettabyte di traffico, 
chiavi lunghe pochi KB possono diventare letteralmente trasparenti ad attacchi 
come quello descritto nel link.

nel momento in cui un google, un facebook ed una Microsoft criptano il loro traffico interno, e nel farlo useranno chiavi della dimensione di KB, stanno di fatto rendendo trasparente la crittazione. E come leggete nell'articolo, cambiare spesso le chiavi serve a poco.

Questo problema tocca l'utente medio quando usa software come TrueCrypt o altri: criptare l'intera partizione del disco non produce sicurezza, anzi la indebolisce contro attacchi di tipo statistico: e' noto il metadato dei file, come la tabella di allocazione, sono noti centinaia di MB del sistema operativo, dal momento che Windows lo comprate in negozio. In queste condizioni la costruzione di una funzione statistica di canale e' estremamente piu' semplice. Se criptate l'intero disco, di cui la maggior parte vuoto - contenente quindi solo metadati del filesystem, mi fate solo ridere. Leggete attentamente il documento che ho linkato, e capirete quanto piu' facile sia la vita dell'attaccante.

La crittazione e' sicura per file che abbiano dimensioni paragonabili alla chiave. Oltre, tutte le vostre chiacchiere su ipotesi di Riemann e fattorizzazione sono pura fuffa.
Il secondo punto sta nei randomizzatori. La crittazione a chiave pubblica/privata dipende in maniera fortissima dai randomizzatori. Ma per quanto randomico sia il randomizzatore del vostro computer, si tratta comunque di una macchina deterministica. E' noto all'accademia che quando si generano numeri casuali con macchine deterministiche, la congruenza e' solo una questione di scala. 

Numeri apparentemente casuali, se raccolti in quantita' sufficienti, mostrano chiaramente patterni di congruenza.

Ora stiamo andando a criptare quantita' di dati enorme. La soluzione al problema della randomicita' e' stata quindi affidata a randomizzatori "fisici", credendo che trattandosi di dispositivi fisici che producono casualita', allora si esca dall'inevitabile congruenza dei numeri pseudocasuali generati da macchine deterministiche.

Se i randomizzatori sono di cattiva qualita', quel che ottenete sono attacchi come questi:

http://eprint.iacr.org/2013/599.pdf

 che, come vedete, traggono vantaggio dalla GRANDE quantita' di chiavi in possesso.

Beh, se credete a questi dispositivi ho brutte notizie per voi: http://perso.univ-rennes1.fr/david.lubicz/articles/gda.pdf 

Come vedete, anche in questo caso si tratta di attacchi che dipendono moltissimo dalla quantita' di dati in gioco.

La decisione dei grandi OTT di "crittare tutto" va a indebolire due concetti che stanno alla base della crittazione: il primo e' la lunghezza della chiave, il secondo e' la bonta' dei randomizzatori.
c'e' ancora poca letteratura esplicitamente orientata verso la crittazione del Big Data: come materia il Big Data esiste da pochissimo, quindi non troverete molto. Ma esistono fondatissime ragioni teoriche per dubitarne.

La decisione degli OTT di "criptare tutto" e' sicuramente la cosa migliore che potessero fare, e la migliore pratica possibile. Ma non ha condotto gli utenti in un porto sicuro: li ha condotti in un porto SCONOSCIUTO.

non sto puntando il dito su Microsoft o Google o Facebook: dal loro punto di vista, "crittazione" era la risposta migliore. Tuttavia, portando la mole di traffico sino al petabyte, e presto allo zettabyte, si sono infilati in una zona "grigia" della crittografia, una zona poco esplorata, in una condizione per la quale le conoscenze TEORICHE sulla crittografia (lunghezza chiavi, randomizzazione, etc) suggeriscono di NON FIDARSI.

Per questa ragione ho parlato di security by isolation, e di steganografia: buttare tutto il mondo sulla crittografia come se fosse la soluzione a tutti i mali E' SBAGLIATO.

Occorre esplorare ANCHE altre strade. 


La mia personale visione a riguardo e':


  • Piccole quantita' di dati molto segreti: la crittografia in generale va bene se il contenuto e' di dimensioni paragonabili alla chiave, e meglio ancora se la chiave e' generata one-purpose. Una chiave per documento (e non una chiave per utente! )
  • Grandi quantita' di dati molto segreti: in questo caso la strategia migliore e'"security by isolation", ovvero metterli in un supporto raggiungibile solo da alcuni, fisicamente e telematicamente.
  • Dati segreti in movimento: steganografia. Il dato non e' difficile da leggere, ma difficile da trovare sul supporto.

il punto ultimo forse vi sembrera' strano, ma vorrei ricondurmi all'inizio del post. Il Diario di Anna Frank non e' sopravvissuto perche' illeggibile o protetto. La protezione salto' (furono trovati e deportati)  e il testo era leggibilissimo. 

Il Diario di Anna Frank sopravvisse perche'non fu trovato: i vicini lo prelevarono e lo nascosero altrove.  Se e' sopravvissuto non lo dobbiamo ne' alla separazione fisica ne' alla crittazione: lo dobbiamo alla steganografia, una forma primitiva, con cui si nascose il testo.





(1) Himmler introdusse un nuovissimo sistema di archivi a schede rotanti per la Gestapo , piu' o meno allo scopo di effettuare sorveglianza di massa. Agli americani e' sempre piaciuto riciclare tecnologie naziste, partendo dalla missilistica, all'aereonautica, ed evidentemente anche alla polizia segreta.


Crittazione di qui e di la', parte 2.

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All'inizio delle rivelazioni di Snowden, una delle cose che emersero fu un attacco contro il Parlamento Europeo, condotto attraverso una societa' in partnership con Vodafone, che si chiama Belgacom. I servizi segreti inglesi effettuarono un attacco contro i parlamentari mediante "Social engineering" onde ottenere le credenziali per accedere ai sistemi della compagnia.

Come scrissi ai tempi, veniva da chiedersi per quale ragione il governo britannico dovesse fare una cosa del genere, dal momento che aveva gia' la disponibilita' di un accesso dedicato: in quasi tutti i paesi europei, la polizia ha il diritto di entrare nei sistemi delle telco e prendere direttamente i dati, cosa di cui ho gia' parlato venendo poi accusato di complottismo.

Eppure, il sentore di tutto questo doveva essere evidente, dal momento che gia' con lo scandalo delle intercettazioni di Telecom Italia emerse il dato: la vicenda fu molto complessa, e http://it.wikipedia.org/wiki/Scandalo_Telecom-Sismi e la sola cosa che emerse al pubblico fu molto chiara. Ovvero che le telco abbiano spesso dei legami con la polizia, alla quale e' destinata una squadra dedicata come "contatto",  quando non di "presidio", che ha lo scopo di prelevare i dati richiesti.

Oggi e' emerso, nell'ambito dello "scandalo" della persecuzione contro Kim Dot Com, che il servizio segreto inglese , (apparentato ai cosiddetti "Five Eyes" : http://en.wikipedia.org/wiki/Five_Eyes ) faceva tapping del traffico di Vodafone. British Telecom, Verizon.

Di per se' la notizia era stata preceduta anche da altri "presagi": il governo indiano aveva accusato Vodafone di concedere accesso ai dati riguardanti il traffico : http://www.thehindu.com/business/vodafone-verizon-accused-of-sharing-data-with-british-spy-agency/article5770734.ece 

Ma la notizia che e' esplosa e' esplosa in NZ perche' Kim Dotcom ha fondato un partito e ha posto sotto l'occhio di tutti l'atteggiamento di alcuni governi riguardo ad Internet.

Vodafone ha poi pubblicato una "denuncia"http://www.vodafone.com/content/sustainabilityreport/2014/index/operating_responsibly/privacy_and_security/law_enforcement/country_by_country.html anche se come ho scritto, esistendo i sospetti da tempo, sa di mossa preventiva.


Il Guardian poi ha pubblicato una interessante tabella di dati riguardanti i vari paesi spiati, che mostra la quantita' di persone intercettate:




Come potete vedere, ci sono diversi campi, che si riconducono al discorso della crittazione: 

  • I cittadini piu' intercettati (mediante vodafone) in assoluto dal loro governo (~140K intercettati, ~600K richieste di identita' - es: di chi e' questo numero/questo IP) sono quelli italiani.
  •  La parte piu' interessante pero' sono i metadati, ovvero la richiesta "chi ha chiamato chi, da quale cella , da che posizione, a che ora, quanto e' durata la comunicazione": i cittadini messi peggio sono gli australiani, (~600K,   seguiti dagli inglesi. ~500K)

il secondo punto e' quello che mi preme, per una ragione: i metadati NON sono soggetti alla criptazione, ovvero alle tecniche usate per rendere illeggibile il traffico. Non c'e' niente che potete fare per nasconderli, perche' anche criptando una comunicazione, i metadati sono disponibili.

Sicuramente usando alcune tecniche come il VoIP potrete criptare il contenuto della chiamata, ma il fatto che la chiamata avvenga puo' essere registrato, insieme al tipo di servizio ed alla posizione nel momento in cui chiamate. La posizione e' importante perche' vi espone alle cosiddette intercettazioni ambientali, ma e' importante specialmente perche' conoscendola e' possibile risalire alle vostre abitudini.

Una volta risaliti alle vostre abitudini, e al fatto che voi criptate il traffico, l'attaccante SA che deve rubarvi sia le chiavi che il contenuto. Sapendolo prima, quel che vi succedera' e' che volendo il (prezioso) contenuto del vostro hard disk, (1) dovranno rubare anche il computer che usate per leggerlo, ove presumibilmente si troveranno le chiavi.

La prova che si tratti di interventi di sequestro fisico ve la da' il fatto che , nazione per nazione, le richieste riguardino principalmente l'operatore incumbent. Per usare dati che conosco,  Vodafone, che da anni perde utenti in Germania , non viene molto interessata da richieste della polizia , mentre Deutsche Telekom lo e' molto di piu', solo che a differenza di Vodafone pubblica normalmente i dati di accesso qui, anche senza bisogno di uno scandalo : http://www.telekom.com/sicherheitsbehoerden

La cosa interessante della suddivisione fatta da Deutsche Telekom a riguardo e' che offre una visione funzionale delle richieste. Anziche' dire cosa sia stato spiato, dice per via di quale legge,  § 100a StPO , che riguarda furti, omicidi, estorsione e aggressioni. Insomma, gente indagata per crimini.

Ma la cosa interessante e' la suddivisione funzionale:

  1. ~49K monitoraggi delle connessioni.  Significa che lo stato fornisce il nome, e da quel momento la persona viene spiata. 
  2. ~500K di metadati. La cosa interessante e' lo sbilanciamanto tra il dato Vodafone (e quello di D-telekom, di cui parlo dopo).
  3. ~30K il nome delle persone coinvolte in una conversazione. Rintracciare la persona dal numero di telefono, insomma.
  4. IP address: ~900.000

ci sono alcuni dati che spiccano. Il primo e' la differenza tra la quantita' di metadati richiesti a D-Telekom e quelli richiesti a Vodafone per utenti tedeschi. La proporzione non rispecchia la quantita' di utenti, da cui, delle due l'una: o Vodafone ha ritoccato al ribasso il numero di metadati richiesti in Germania, oppure la polizia va sempre da D-Telekom:  o Vodafone sta mentendo al ribasso, o i criminali amano D-Telekom alla follia (per essere piu' intercettati) , oppure lo stato tedesco non si fida di Vodafone e quindi non si rivolge a loro per avere metadati.

Questa cosa e' interessante perche' se invece andiamo al terzo punto, national content, scopriamo una cosa stranissima: anche qui le percentuali NON SONO proporzionali alla diffusione. D-Telekom ha per forza di cose piu' utenti sulla telefonia fissa, trattandosi di un incumbent: il numero di Vodafone dovrebbe essere molto piu' basso, o il numero di D-Telekom dovrebbe essere molto piu' alto , visto che tra l'altro D-Telekom affitta le linee DSL a Vodafone in molte citta'.

Sugli IP address non riusciamo a fare confronti visto che solo Deutsche Telekom pubblica il dato, quindi non so con quale altro dato andare a confrontarlo: tecnicamente si tratterebbe di metadati, ma i metadati sono gia' forniti in un altro campo. 


Il motivo per cui e' splittato e' che le richieste di intercettazione dell' IP avvengono per via di un'altra legge,  § 101 UrhG beauskunftet. , la legge sul diritto d'autore. Si tratta della GEMA, la SIAE tedesca, che (oltre a bloccarmi il 50% di youtube <grin>) se scaricate senza usare una darknet vi invia una bella letterina con una multa (~200 Euro per file scaricato) a casa dopo aver chiesto le vostre generalita' alla telco. 

Ci sono quindi pesanti incongruenze tra i dati diffusi da Vodafone (confrontati con la loro diffusione nazionale: perche' i criminali dovrebbero scegliere D-Telekom 9 volte su 10?) e quelli di D-Telekom, e a meno che il crimine non ami gli incumbent - cioe' chi intercetta di piu' -  o i governi hanno preferenze specifiche - si tratta dopotutto di appalti che sono pagati - oppure ancora non sappiamo tutta la verita': tranne per una cosa.

Ovvero, che il metadato e' stramaledettamente importante.

Questa e' la ragione per la quale nascono le cosiddette "Darknet". La Darknet aggiunge un ulteriore livello di anonimizzazione per una ragione: il metadato e' illeggibile (Hyperboria/Freenet  ) inutile (TOR) oppure criptato/crittografico (I2P/Gnunet).

La crittazione, cioe', NON risponde allo spionaggio sui metadati. In nessun modo. Questa e' un'altra ragione per cui detesto gli spacciatori di crittazione come "soluzione di tutti i mali": se osserviamo la preferenza degli stati per il metadato , e la prevalenza delle richieste in questo senso, capiamo che stiamo applicando la crittazione sul dato che NON viene spiato, lasciando in chiaro quello che invece VIENE spiato.

Questa e' un'ingenuita' dei commentatori giornalistici, se pensiamo che ISO27001/2 impongono di identificare in anticipo che cosa vada protetto  e perche', ovvero che cosa sia soggetto alle attenzioni illecite. Anche osservando dal punto di vista della protezione dell'endpoint questa dimenticanza, si direbbe che nel caso dei metadati non sia sia nemmeno identificato l'endpoint.

Cosi', per chiudere il discorso della crittazione, completerei quanto detto nel post precedente aggiungendo un ultimo punto: qualora ci si preoccupi del metadato, ne' la steganografia, ne' la separazione ne' la crittografia vi salvano. L'unica cosa che puo' mitigare il pericolo sono le cosiddette darknet, meglio ancora quando si tratta di reti mesh, in quanto proteggono - o criptano - il dato piu' cercato dalle spie, ovvero il metadato stesso.





(1) Tutto parte dall'ipotesi che il contenuto sia prezioso o perlomeno abbia valore per lo spionaggio. Rubarvi la vostra raccolta di musica non ha un gran senso.

Wearable human.

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Una corrente della filosofia transumanista (o H+) si occupa delle trasformazioni che occorreranno nel corpo umano , mentre la tecnologia avanza. Esiste una corrente cyborg che ipotizza i cambiamenti dovuti all'integrazione di tecnologie elettroniche con il corpo umano. Sebbene abbiano un sacco di idee in mente, le loro previsioni non si stanno avverando, per un alcune ragioni di tipo industriale, o meglio si stanno avverando in maniera diversa.

Che cos'e' un cyborg? Di preciso la fantascienza ha suggerito a questa branca della filosofia un concetto nel quale il corpo umano viene potenziato aggiungendo , (si presume mediante chirurgia)  dei dispositivi o delle macchine al corpo stesso, in modo da renderlo sovrumano , od oltreumano.

Ad esempio della tendenza umana a fare questo vengono portati i pacemaker, i denti artificiali ed altre componenti meccaniche o elettromeccaniche che vengono impiantate dentro il corpo umano.

Ci sono pero' alcune cose che non si considerano, in questa visione, ovvero il fatto che se e' vero che e' possibile inserire macchine di vario genere dentro il corpo umano (dai denti artificiali ai pacemaker) , la tecnologia a riguardo e' molto piu' antica, e si muove in direzione molto diversa, ovvero quella dell'esoscheletro.

Forse voi quando pensate all'esoscheletro artificiale  pensate a qualcosa del genere:

Un tank senza nessuna protezione dell'equipaggio. Interessante.
ma la realta' e' che tutti indossiamo un esoscheletro artificiale , da diversi millenni:

Un esoscheletro artificiale per proteggere dal freddo.
quello che dimentichiamo di fare nel pensare ad "esoscheletro artificiale" e' di chiederci quale sia l'uso che se ne intende. Certo la parte "scheletro" di un esoscheletro suggerisce qualcosa di rigido, ma in realta' qualsiasi esoscheletro noi ideiamo gli metteremo delle articolazioni per muoversi. Poiche' inevitabilmente qualsiasi articolazione impedira' qualcuno degli innumerevoli movimenti del corpo umano, il risultato a tendere sara' che gli esoscheletri siano soffici e pieghevoli.

Ma un esoscheletro soffice e pieghevole ce l'abbiamo gia', e si chiama "abbigliamento". L'abbigliamento non e' altro che un esoscheletro artificiale flessibile, nato allo scopo di potenziare le capacita' termiche e meccaniche  (insufficienti a resistere al clima) della pelle umana. In definitiva il vestito non e' altro che un esoscheletro artificiale che indossiamo per sopportare un pianeta troppo freddo per noi.

Adesso andiamo al mondo dei cyborg , e vediamo un attimo tutti gli errori commessi. Prendiamo udito e parola.  Mediante udito e parola possiamo comunicare nel raggio di pochi metri. Poiche' non andiamo oltre, abbiamo inventato alcune tecnologie, diciamo il cellulare. 

Allora, secondo l'idea del cyborg, l'uomo dovrebbe integrare il cellulare all'interno: con qualche operazione chirurgica possiamo inserire un sensore nelle corde vocali, con altre possiamo inserire un piccolo altoparlante nelle orecchie, e zac: improvvisamente la distanza cui si trova il nostro interlocutore non conta.

C'e' un ma: quante volte avete cambiato il vostro cellulare diciamo, negli ultimi 5 anni? E allora la domanda e': anche ammesso di voler subire un'operazione chirurgica per il primo impianto, vorreste subire un'operazione chirurgica per OGNI UPGRADE?

La domanda diventa ancora piu' complessa se consideriamo che il corpo umano cambia: se diventate piu' magri, piu' grassi, cambiate forma e dimensioni invecchiando?

Qualcuno potra' ideare delle soluzioni di workaround, come per esempio impiantare soltanto i sensori e poi cambiare la logica rimanente, ma i sensori sono parte rilevante dei nostri cellulari, e come se non bastasse anche il problema del guasto si amplifica se integriamo nel corpo umano i dispositivi.

Questa e' la ragione per la quale la profezia cyborg non si avvera: tranne casi estremi ove il gioco vale la candela, come le persone che hanno menomazioni, l'integrazione del corpo umano con la macchina in senso fisico NON e' conveniente sia per i costi di manutenzione che i costi di upgrade.

Chi ha ideato la questione cyborg non ha pensato che un mondo ove esistono organi umani artificiali e' un mondo ad altissima innovazione tecnologica. Qualsiasi organo umano artificiale di costo ragionevole richiederebbe una produzione di scala, la quale implica un mercato basato sulla concorrenza, e  diventerebbe obsoleto in pochi anni.

Ma questa alta innovazione e' sopportabile SOLO se non si accompagna ad operazioni chirurgiche. Se avessimo dovuto andare sotto i ferri ogni volta che abbiamo cambiato il nostro cellulare probabilmente i cellulari sarebbero , tipo, uhm... due. E costerebbero quanto uno space shuttle.

Ma adesso facciamo un passo indietro: sto dicendo che non ci saranno cyborg? Al contrario: lo siamo gia'. E' vero che manca molta affascinante tecnologia elettronica e meccanica alle nostre scarpe, ma se provate a correre a piedi nudi o a fare dei lavori pesanti senza scarpe, scoprirete immediatamente quanto vi serve quella pelle artificiale sui piedi.(1)

Allora: siamo tutti cyborg, ma non perche' qualcuno ha un apparecchio acustico o qualcun altro ha un pacemaker o gli occhiali: siamo tutti cyborg perche' usiamo vestiti, scarpe, guanti , cappelli. Sebbene sia una tecnologia che oggi si chiamerebbe "legacy" , le cose stanno prendendo una piega diversa.

Prendiamo i "google glass". Google ha investito tantissimo nel mettere alcuni dispositivi negli occhiali in modo che sia possibile "parlare" coi glass. Sapete perche' sono stati costretti a farlo? Beh, ovvio: perche' non esiste piu' il cappello.

Prendiamo il mondo dell' 800, quando praticamente tutti, uomini e donne, erano usi indossare un cappello o un ornamento tra i capelli, ma pochissimi indossavano gli occhiali e solo per poco tempo. Che cosa avrebbe fatto google se avesse voluto piazzare dei sensori dentro l'abbigliamento? Beh, ovvio: l'avrebbe messo dentro il cappello, e avreste avuto il "google hat".

Ma andiamo indietro di un secolo, quando andavano le belle parrucche stile "re sole": wow. Dentro quella roba ci stava praticamente un rack di raspberry! Non voglio parlare delle gonne con l'intelaiatura che indossavano le donne: con un pochino di SSD  e raspberry ci facevate un data center ambulante.

Il paradiso del wearable device.


Se andiamo nel mondo islamico e osserviamo turbanti e veli per donne, anche li' la cosa si fa interessante. Sfortunatamente, Google lavora nel mondo occidentale, ove gia' un cappello e' cosa rara, bastoni, colletti rigidi e parrucche sono praticamente scomparse , e poveretti, rimangono solo occhiali , orologi, e siamo fortunati che qualcuno porti ancora con se' le tasche per il cellulare.


Insomma, il Design dei google glass e' tale non perche' sia inventato cosi' o perche' sia inevitabile: soltanto perche'e' quel poco che ancora indossiamo vicino alla testa.

ma allora torniamo indietro e facciamo qualche prova: oggi come oggi un esoscheletro che permette ad una persona di camminare e' fatto cosi:


e ovviamente se chiedessimo ad un sostenitore della teoria cyborg, ci rispondera' che esso e' destinato ad evolvere in una gamba bionica artificiale, tipo cosi':


ovvero qualcuno si fara' togliere le gambe malfunzionanti per impiantare questo arto - supponendo che sia funzionale  o migliore rispetto a quello umano - . Se pensate questo, scordatevelo. Ci sono troppi problemi con la sostituzione dell'arto, con l'interfaccia - che fate, quando il software fa un update o quando vi serve un processore che fornisca movimenti piu' naturali? Tornate dal chirurgo?

Invece, probabilmente l'esoscheletro rimarra' un esoscheletro:


ed ecco come , un giorno, cammineranno le persone che oggi vanno in stampelle. Quello e' un esoscheletro a tutti gli effetti. Non richiede a nessuno di praticare chirurgia, puo' essere cambiato in caso di guasto , potete portarvi dietro un ricambio, se ne esce un modello piu' sofisticato dovete solo entrare in negozio e comprarne un altro.


Certo, i fanatici del cyborg non saranno contenti. Quella roba non assomiglia all'idea acciaio-vetro-circuiti-lucine che tutti associano alla parola "cyber", ma e' un esoscheletro a tutti gli effetti. Voi direte che non sostiene il peso di un uomo, ma .... cominciamo ad usare materiali che si stendono se attraversati da elettricita', materiali con memoria, e un paio di altre cose,e poi ne discutiamo.

Effettivamente e' un problema di immagine. Se pensiamo ad un soldato del futuro lo immaginiamo piu' o meno cosi':


mentre potrebbe anche succedere una cosa del genere:


effettivamente la prima immagine e' piu' marziale (onestamente bisognerebbe capire quale delle due spaventi di piu' un alieno: nulla e' scontato (2)) , ma se pensiamo che oggi negli occhiali come google glass c'e' un computer potente come un PC di quindici anni fa, non sappiamo esattamente che diavolo ci possa essere dentro quei tacchi. Se pensate ai materiali con cui si fanno corpetti antiproiettile moderni e li confrontate con la massima corazzatura di una nave del diciassettesimo secolo, per esempio, scoprite che in pochi millimetri di un corpetto antiproiettile c'e' piu' resistenza di una fregata del tempo di Nelson. 

Questa e' la ragione per la quale chi crede nel cyborg secondo me non vedra' mai gli esseri che sogna: l'essere umano la tecnologia la indossa da millenni. E' vero che siamo tutti cyborg, ma di fronte ad una tendenza millenaria ad INDOSSARE la tecnologia, ed al fatto che ad oggi nessuno ha ancora superato il bisogno di vestiti, non c'e' ragione di pensare che l'evoluzione della tecnologia spinga la macchina DENTRO il corpo umano.

Anzi, semmai il problema vero e' che la tecnologia moderna si trova stretta nell'abbigliamento di oggi: ci vestiamo troppo poco. Pensate alla "spilla". Quante donne avete visto oggi ad indossare una spilla, specialmente se grossa? Eppure, oggi dentro una spilla ci potreste mettere gigabyte di cose, cellulari, navigatori. La parure: avete presente la parure? Se la date in mano ad un ingegnere di google, probabilmente ci fa stare mezzo ufficio, in una parure.

Anche per l'abbigliamento maschile, le cose non sono diverse: quante batterie stanno in un bastone da passeggio? Un bastone da passeggio con un piccolo cellulare , unito ad un auricolare bluetooth, avrebbe un'autonomia di giorni e giorni.

Magari dobbiamo prepararci al ritorno degli accessori, ed in grande stile. Cappelli, parrucche, bastoni da passeggio, spille, medaglioni, parure: per chi fa wearable devices , sono una manna.

Ma le critiche che faccio ai sostenitori del "cyborg" non sono di tipo tecnologico o di tipo morale: sono di tipo industriale. L'industria del corpo artificiale lavora ormai da millenni, e ha tre parole chiave: "indossabile, invisibile, bello".


Ovviamente chi non segue il dibattito interno al mondo dell' H+ non sa di cosa io stia parlando.

Potreste iniziare da qui: http://en.wikipedia.org/wiki/Transhumanism

e oltre: http://en.wikipedia.org/wiki/Portal:Transhumanism








(1) Qualcuno mi dira' che le tribu' primitive facciano di tutto senza scarpe. Aha. Fanno di tutto tranne muovere contenitori in un magazzino, diciamo.

(2) Se immaginate una specie aliena normalmente tozza dal colore blu , che soffra di una malattia considerata orribile che faccia deperire la persona, colori la pelle di rosa e i capelli di giallo, e la seconda foto per loro e' terrificante, mentre la prima rassicurante.

Si, si, ci sono.

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Non posto da due giorni perche' qui in Germania e' weekend lungo, per via della festivita' di oggi. Tra bicicletta , laghi e famiglia non ho avuto molto tempo.


Commercio precario.

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Mentre una improvvisa tempesta estiva sta sconquassando Düsseldorf, e dintorni, siccome non riesco a dormire per i tuoni scrivo una cosa.Mi capita per lavoro di incontrare gente simpatica. In particolare, ho conosciuto un tizio dallo strano nome di "Thimon" , che per lavoro esamina i trends "macro" del mercato e va dalle grandi aziende a suggerire idee buone e a sconsigliarne di perdenti. Ci ho passato una sera a cena , e tra un boccale e l'altro sono uscite cose interessanti. Una mi ha colpito piu' di tutte e mi ha fatto pensare.

A dire il vero mi hanno colpito due cose. Una e' che nel mondo occidentale, dopo l'avvento di internet, le aree del cervello umano piu' influenzate dalla religione hanno iniziato a non "eccitarsi" piu' per la religione, ma per la visione di alcuni oggetti. Ma di questo parlero' in un altro post: a quanto pare, le nuove generazioni  cresciute immerse in Internet avranno bisogno di religione quanto un serpente ha bisogno di tacchi a spillo.

Ma di questo parlero' in un altro post. Come avrete capito, questo Thimon ha passato qualche settimana in diverse universita' in USA ed Europa  del nord, e ha parlato con gruppi che si occupano di misurare l'intensita' di alcune attivita' cerebrali all'arrivo di alcuni stimoli, e hanno confrontato persone della generazione "cresciuta offline" a quelle "cresciute online". E hanno notato pesantissimi cambiamenti, che non si vedevano dall'introduzione dell'istruzione universale ad oggi.

In particolare, mi ha detto una cosa interessante: se da un lato aumentano le capacita' di tipo ipotetico, ovvero i nuovi nati considerano le ipotesi quasi allo stesso livello della realta', e quindi sono sensibili a decisioni prese considerando un'ipotesi non ancora avvenuta, il vero dato e' che non riescono piu' a sviluppare rapporti affettivi con gli oggetti.

Voi direte: ma chi cazzo e' che ha rapporti affettivi con gli oggetti? Amare una pentola? PRovare affetto per una stampante? Coccolare un comodino?

Allora: vi e' mai capitato di provare tristezza cambiando un oggetto? Che so io, cambiando macchina vi e' capitato di provare tristezza nel dare via la vecchia auto? Vi e' mai capitato, cambiando casa, di provare dolore per la separazione per la vecchia? Molti di voi la chiameranno "nostalgia", ma dimenticano che la nostalgia arriva "dopo": arriva cioe' quando il rapporto si spezza.

Pochi invece si focalizzano nel rapporto affettivo tra noi e le cose, che poi produce nostalgia nelle persone quando il rapporto si spezza. Vestiti, scarpe, veicoli , attrezzi , mobili, luoghi,  per quante cose abbiamo provato tristezza quando il rapporto con loro si e' spezzato? Non vi siete mai sentiti "traditi" dal malfunzionamento di un dispositivo? Non vi siete mai sentiti "gelosi" nel prestare qualcosa a qualcuno?

Bene: questo significa che avevate sviluppato un rapporto affettivo con quelle cose. Fatevene una ragione: avevate fiducia, aspettative, attaccamento, affetto, legame con DEGLI OGGETTI.

E quando ve ne separavate, questi rapporti spezzati producevano tristezza o nostalgia, ovvero introducevano uno stress che puo' essere misurato.

Ebbene: le generazioni esposte a molto IT , dai 25 ai 30 anni, non provano quasi per nulla lo stress della rottura, del fine rapporto. Questo significa che , anche quando gli oggetti piacciono loro, NON sviluppano alcun rapporto affettivo con gli oggetti. E quindi se ne stufano quasi immediatamente, visto che l'unico piacere che possono provare nel possesso e' la novita'.

Contemporaneamente, pero', cresce una strana compulsione nel toccare gli oggetti ed usarli. Mentre la vecchia generazione sviluppava una specie di resistenza, di mancato stress, nel vedere un oggetto senza fruirne, la tendenza allo stress nel vedere qualcosa senza averlo per le mani e provarne le qualita' di persona e' cresciuta enormemente.

Insomma, quello che emerge e' una generazione attraversata da una voglia spasmodica di provare tutto, ma una vera e propria INDIFFERENZA nel possedere le cose nel lungo termine.

Inizialmente, quando e' emersa dai primi studi sui giovani la tendenza a voler provare tutto, le aziende si sono fregate le mani: un mondo fatto da compratori compulsivi  era il sogno di qualsiasi canale di distribuzione.

Ma la brutta notizia e' che questi giovani non vogliono possedere gli oggetti. Non riescono a stabilire un rapporto affettivo con essi, se non nel caso di oggetti dal significato simbolico tipicamente infantili.

Non stabilire il rapporto affettivo con un oggetto significa che l'acquisto ha una sola libidine : la novita'. Esaurita la novita', sicuramente l'oggetto ha ancora il suo valore d'uso, ma non essendoci un rapporto affettivo il nostro giuovine ne considera solo l'utilita'. 


Quando il loro oggetto si rompe , i giovani hanno due generi di reazioni:
  • Dispiacere se l'oggetto era di qualcun altro, che si dispiace della rottura.
  • Eccitazione per il fatto di doverne avere uno nuovo.
se a rompersi e' un loro oggetto, provano dispiacere se non possono comprarne un altro e l'oggetto gli serviva. Ma se possono comprarne un altro, la rottura del vecchio provoca un vero e proprio senso di piacere, e l'atto di liberarsi del vecchio oggetto non provoca alcuno stress al cervello.

Ma il problema viene col livello di stress di vecchi oggetti che funzionano: le persone della "nostra" generazione di fronte ad un vecchio oggetto che funziona provano un crescente piacere nel suo possesso. Fiducia, orgoglio, affetto, crescono e producono l'attivazione di queste aree del piacere. La noia di non avere qualcosa di nuovo e' compensata da questi piaceri, legati alla familiarita'.

Per i nuovi nati dopo il 2000 in molte zone degli USA e d'Europa, ma anche Singapore o Giappone, le cose stanno diversamente. Non stabilendo un rapporto affettivo con gli oggetti, e non essendoci lo stimolo della novita', essi sentono come "pesante" il carico di responsabilita' personale legato al possesso. 


Essi NON AMANO possedere, sebbene amino tantissimo USARE.

quando Thimon fece questa consulenza, due aziende gli credettero. Una delle due, una telco, fece un prodotto, che si chiama "un nuovo cellulare ogni anno". In pratica, vi danno il top di gamma quest'anno, e tra 365 giorni avete il diritto di entrare nel loro negozio e cambiare il telefono col top di gamma dell'anno prossimo, restituendo il vostro in buone condizioni.

Il risultato e' stato piu' che ottimo, ma e' estremamente limitato ai 25 anni. Significa che oltre i 25 anni , quando entrate in un negozio a comprare un oggetto , chiedete un oggetto DA AMARE. Come se prendeste un cane. Loro vogliono un oggetto da PROVARE. 

Questo e' uno sconvolgimento molto forte nel modello di mercato: pensiamo al mutuo, e pensiamo ad una generazione che improvvisamente anziche' scegliere il mutuo perche' gli permettera' di possedere la casa, reagisca con fastidio al "la certezza della proprieta", preferendo "la certezza di poterlo cambiare con un altro".

Inizialmente gli esperti pensavano che fosse dovuto alla crisi, ma con loro stupore - ed orrore di molte aziende - hanno osservato che fossero invece i piu' ricchi a detestare il possesso definitivo a favore del possesso temporaneo.

La cosa ancora piu' incredibile fu un test fatto con alcuni annunci: furono piazzati alcuni annunci su alcuni forum, ove si vendevano delle cose, e ad alcuni, con le stesse cose, si prometteva il diritto di restituire l'oggetto dopo un certo tempo.

Insomma, potevate scegliere se comprare una bicicletta e possederla per sempre, o se comprare una bicicletta -allo stesso prezzo -  e avere il "diritto" di restituirla dopo un anno.

Ebbene, tra i giovani vincevano gli annunci ove avevate il "diritto" di liberarvi del bene dopo averlo comprato. Questi annunci quindi attiravano, piacevano, piu' degli altri.

E' possibile quindi che il commercio debba trasformarsi , e che debba trasformarsi in un contratto a tempo. Spesso quando si commenta un affitto si dice "con la stessa cifra me lo compro", ed e' la parola tombale per qualsiasi tentativo di affittare.

Adesso immaginate che voi tentate di vendere un oggetto e qualcuno vi risponda "ma sei scemo? Per la stessa cifra posso affittarlo!" sottinteso che ci sia valore nel fatto che il contratto abbia un termine.

si tratta di cambiamenti nell'uso della corteccia cerebrale  che non capitano cosi' spesso. Sono cambiamenti come quelli che hanno portato all'introduzione dell'agricoltura, alle modifiche che hanno sottinteso alla creazione della proprieta' - le tribu' primitive non hanno possesso e se fate una scansione al cervello non vedete stress riguardante la proprieta' - , e che hanno di fatto creato un'umanita' incomprensibile a quella "vecchia".

In conclusione, quindi, e' meglio comprare dei popcorn (no, quelli magari non dovete restituirli ) e mettersi alla finestra, perche' essenzialmente sta per avvenire un "fork" di tipo antropologico.

Se un tempo pensavate " i giovani non capiscono il valore delle cose", beh, quello era un eufemismo: presto avrete delle generazioni che non capiscono DAVVERO il valore delle cose. Ne capiranno la bellezza, l'utilita'. Proveranno desiderio di usarle, e un desiderio di tipo ludico di sperimentarne l'uso.

Ma non appena proporrete loro di diventarne proprietari, vi guarderanno come se gli aveste chiesto le loro madri nude.

Uno degli effetti macro che si sta verificando , qui ed ora, riguarda gli stati uniti: per quanto la disoccupazione giovanile stia rientrando, i consumi non stanno crescendo allo stesso ritmo. O meglio: aumentano i consumi, ma non l'acquisto di beni durevoli. Inizialmente gli economisti lo avevano spiegato con la paura del futuro o la mancata confidenza nella stabilita' economica. Ma oggi si stanno rendendo conto che misurando gli indici di fiducia, essi sono alti. Ad essere cambiato e' il desiderio di possesso, che nelle nuove generazioni si sta affievolendo sempre piu'.

Ora, stiamo parlando della "generazione" che va dai 15 ai 25 anni, a volte sino ai 30 in alcune zone. Sembra che la generazione che e' stata molto connessa dai 15 anni in poi sia particolarmente colpita da questa modifica del comportamento celebrale.

Oggi la generazione con maggiore potere d'acquisto di beni durevoli nel mondo occidentale va dai 30 ai 60 anni. Gli anziani sono grandi possessori ma piccoli acquirenti.

Immaginate adesso cosa succedera' da qui ai prossimo 30 anni, quando la generazione che oggi detiene il potere d'acquisto invecchiera', e i giovani non vorranno possedere quasi nulla, e vorranno semplicemente accedere alle cose.

Questo richiede un processo di ridefinizione dei beni: mentre ora c'e' una certa obsolescenza, un bene che puo' essere affittato molte volte avra' piu' valore. E' necessario quindi ridefinire gli oggetti in questo senso: molti proprietari, molti usi diversi , molte customizzazioni diverse.

Ma la cosa importante e' il punto economico: il negozio ed il commercio, se escludiamo beni di consumo come il cibo, sono destinati a morire. Entro 30anni non si vendera' una sola auto. Ma tutti ne useranno una.  Non si vendera' piu' una sola casa. 

E la seconda cosa impressionante e' che questo succedera' alle zone ove i giovani sono esposti al mondo "connesso". Il che significa che in 30 anni avremo due tipi di "specie umana": una i cui processi celebrali comprendono la proprieta' e l'attaccamento agli oggetti, ed una i cui processi celebrali provano piacere  nell'uso, ma provano fastidio nel possesso definitivo.


Queste due umanita' non riusciranno nemmeno a comunicare, come se fossero due razze diverse. Come fate a far parlare uno che pensa "sei matto? Con quella cifra posso comprare una casa!" ed uno che pensa "sei matto? Alla stessa cifra posso vivere in affitto per sempre!".

A gente che pensa al valore degli oggetti in senso conservativo, e dice "eh, era davvero un bell'oggetto, mi e' dispiaciuto cambiarlo" , chiederete di parlare con gente che dice "era davvero un bell'oggetto, quando l'ho restituito non ne potevo piu' di averlo".


Presto la proprieta' e l'attaccamento agli oggetti sara' considerata un infantilismo tipico dell'eta del collezionismo anale dei bambini. Nessun adulto sara' considerato normale se desidera possedere qualcosa per sempre o se si affeziona ad un oggetto, come fosse un adulto che se la fa addosso.

Per chi oggi crede che il commercio sia il futuro, ci sara' da ridere.












E ci risiamo (was: crittografia e steganografia)

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A quanto pare, e' stato scoperto un altro baco grave nella crittografia di OpenSSL. Del resto, con l'adozione massiva da parte di giganti come Google, le librerie stanno venendo passate al setaccio, e siccome i giganti IT americani stanno perdendo soldi a gogo per via della questione di Snowden (1), vogliono far vedere che loro alla sicurezza ci badano. Ma questo mi fa arrivare diverse domande nella casella di posta elettronica.



La domanda principale che mi arriva e'"ma esiste un modo per trasformare la steganografia in uno standard sicuro, ovvero in qualcosa che non spera che il mio nemico non trovi il contenuto, ma in qualcosa che e' CERTO che senza una data chiave non si trovi nulla?".

Altri mi chiedono se non ci sia uno standard ancora piu' sicuro di RSA, e se non esistano metodi ancora piu' sicuri del Pad casuale.

La risposta e' si, ma questa sicurezza ha un prezzo. Vediamo perche'.

Avevo spiegato nel post "Steganografia" come costruire un algoritmo che nasconda un messaggio di testo all'interno di un file di immagine, onde renderlo introvabile. http://www.keinpfusch.net/2014/06/steganografia.html

Sebbene il LSB sia praticamente rumore bianco, e sebbene sia possibile criptare il contenuto prima di metterlo nel file, la domanda e': e se volessimo andare oltre? E se volessimo qualcosa di cosi' mostruoso che nemmeno usando tutte le particelle subatomiche dell'universo per tutto il tempo dell'universo potessimo decrittare il messaggio? Esiste qualcosa che potrebbe dare dei problemi di budget a Dio?

Si, esiste. Ci viene in aiuto il meraviglioso mondo dell'algebra  ed in particolare delle permutazioni.

Adesso astraiamo il concetto. Nella steganografia dell'esempio del mio post, mettevamo il bit N-esimo nel pixel N-esimo, realizzando una trasformazione monotona da N -> N. 

Insomma, se in un vettore N mettevamo i bit da criptare e in un vettore M il file ove criptare, allora 

N[1] veniva criptato in M[1]
N[3] veniva criptato in M[2]
N[4] veniva criptato in M[3]
---
N[n] veniva criptato in M[n]


Adesso proviamo a rompere l'assunzione di monotonia. E diciamo chiaramente che da qualche parte salviamo una "chiave", ovvero una tabella per cui 

 

N[1] veniva criptato in M[a]
N[3] veniva criptato in M[b]
N[4] veniva criptato in M[c]
---
N[n] veniva criptato in M[d]
e la nostra tabella contiene le corrispondenze tra 1 ed il valore di a, 2 ed il valore di b, eccetera. Chiameremo "chiave" questa tabella.

Allora, il nostro programma scritto in pseudocodice si scrive cosi':

per ogni  bit[i] da criptare
estrai un numero x a casaccio compreso tra 1 e la dimensione del file "nascondiglio".
se il numero estratto non esiste gia' nella chiave.
 nascondi il bit nel pixel x-esimo dell'immagine.
 salva la coppia  {i,x} nella chiave
                salva la chiave.
salva la chiave

ora, la domanda che vi pongo e': se i e' il numero di bit da nascondere e x e' il numero di pixel a disposizione, in quanti modi possiamo distribuire i it in x pixels, se x >> i?

La risposta e' che si tratta di un fattoriale particolare, ma senza stressarvi troppo con la teoria, possiamo andare a chiederci: se salvo diciamo 80 KB (640.000 b) in una fotografia diciamo 8 Milioni di Pixel, in quanti modi posso salvare 640.000 elementi in una scelta di 8 milioni di caselle?

Beh, lasciate perdere. Lasciate perdere perche' il numero sarebbe cosi' gigantesco che non importa davvero. Non importa davvero perche' chi volesse anche provarci con un attacco brute-force dovrebbe comunque ricordare ogni tentativo fatto, al fine di non ripeterlo.

Ma quanto spazio occorre per ricordare un attacco brute-force del genere? 


Beh, dobbiamo chiederci in quanti modi possiamo "rimescolare" 640.000 bit in 8.000.000 di posizioni diverse. In generale, per le combinazioni semplici vale:


Nel caso di n=8.000.000 e di k=640.000 , il numero che otteniamo e'"grandino", di uno di quei "grandini" che e' difficile da capire. Si tratta del prodotto degli ultimi  640.000 numeri che precedono 8.000.000 , diviso per i primi 640.000. 

Per la precisione: 5.18 moltiplicato per 10 elevato alla 968540 

 
Un "numerillo" che ha quasi un milione di zeri.

Si tratta di un problema  che per i numeri di cui parliamo, si esprime in questo modo: "anche usando come memoria ogni particella subatomica dell'universo, per tutto il tempo dell'universo, sfruttando la piu' veloce trasformazione che una particella possa effettuare,  non si potrebbe  fare questo calcoloper mancanza di risorse macchina".

Insomma, anche Dio avrebbe qualche problema di budget.

Adesso facciamo un passo indietro: ma con numeri di queste dimensioni, abbiamo davvero bisogno di usare una foto?

La risposta e' no. Cosi' possiamo usare il cosiddetto "xor con pad", e potenziarlo un attimo. 

Nello xor con pad, quello che si fa e' di avere una sequenza di numeri casuali grande quanto il messaggio da criptare, e di criptare usando uno xor il nostro messaggio. A costituire la "chiave" e' il pad, cioe' la sequenza casuale che stiamo usando. Idealmente, se due fonti casuali avessero la stessa sequenza, sarebbe "impossibile" se non usando un attacco brute-force, risalire al pad. 

Questa tecnica rende ogni combinazione di lettere e caratteri ugualmente probabile, ma lasciando le cose al loro posto, e' ancora del tipo "monotono", cioe' se il bit i viene prima di n, anche nel messaggio criptato il bit I viene prima del bit N.

Proviamo allora a ricalcolare il tutto, usando quanto detto. Bob e Jane vogliono criptare usando un pad. Ma non si scambiano il pad. Bob genera rumore bianco, (il pad) ed esegue un algoritmo di questo genere, e ha come dicevo sopra una chiave che esprime delle permutazioni:

per ogni bit i del messaggio da criptare
estrai un numero x a caso da 0 alla dimensione del pad.
verifica che la x non si trovi gia' nella chiave.
se non si trova nella chiave
infila il bit numero i dentro il LSB del byte x-esimo del pad
salva la coppia i,x nella chiave 
        
a questo punto il pad - rumore bianco - e' pronto per essere inviato da bob a Jane, che possiede la chiave.

Chi si trova in mezzo vede passare bit a casaccio. Chiaramente SA che dentro c'e' qualcosa di criptato, ma non ha alcun modo per tirarlo fuori da li'. Anche se Jane non ha un randomizzatore identico a portata di mano, il punto e' che solo Jane sa quali LSB leggere dal quel rumore bianco.

Supponiamo di usare sempre la stessa chiave: supponiamo di criptare sempre 640.000 bit in 8.000.000 di bytes usando sempre la stessa chiave.  Certo, e' un overhead mostruoso, perche' spediamo 8Mb ogni 80K da inviare. Ma se vi chiedete quante risorse servano per decodificare questo codice, beh: forget it. Non si puo'.

Adesso la vostra obiezione sara' che Bob e Jane devono scambiarsi la chiave in maniera sicura, e qui entra in campo il problema che molti esprimono dicendo "se un canale e' sicuro per la chiave lo e' anche per il contenuto". Ma non e' del tutto vero, perche' al momento dello scambio delle chiavi magari il messaggio non esiste ancora.

Prendiamo per esempio una flotta di navi in partenza: i comandanti vanno in un posto sicuro dentro l'arsenale, prendono le chiavi , le portano a bordo delle navi (che sono sempre dentro l'arsenale) e le portano a bordo. Una volta allineate le chiavi, possono salpare, e usare questa tecnica per far comunicare le navi tra loro. E il nemico non ha la piu' pallida chance di decifrare niente.

In qualsiasi organizzazione e' possibile che i caposervizio si incontrino di persona in una stanza, prendano le chiavi e le installino sui router, diciamo ogni anno. Di conseguenza, sebbene lo scambio di simili chiavi sia oneroso, non e' necessariamente infattibile , per esempio con le ambasciate (un addetto puo' occuparsi di portare personalmente le chiavi ogni anno) .

Stiamo cioe' passando da sistemi di codifica basati su problemi legati a problemi di soluzione ancora ignota (come la fattorizzazione veloce in numeri primi) a problemi di tipo combinatorio, di cui la soluzione e' assolutamente nota, ma non per questo il vostro avversario avra' vita facile.

Di fatto stiamo parlando di tecniche permutatorie, come sono DES e AES, che appartengono alla stessa famiglia, ma anziche' complicarci la vita con l'algoritmo, cioe' caricando il lavoro sulla CPU, abbiamo deciso di diventare network-intensive, inviando 8MB ogni volta che vogliamo inviare 80KB. 

Ovviamente questo non e' fattibile per sistemi client-server, perche' si tratta di sistemi che necessitano di trasmettere le chiavi lungo lo stesso canale ove passa il messaggio.

Ma se mi chiedeste come crittare un 1GB di disco rigido, preferirei questa tecnica ad AES: e' vero che avrei un costo di 99GB ogni GB criptato, spendendo 100GB per crittarne uno. Ma d'altro canto, a meno di non trovare le chiavi, non vedo proprio in che modo un attaccante potrebbe uscirne.

Alla fine, l'algoritmo diventerebbe:

leggi la chiave con le coppie
leggi 80KB di file da criptare.
alloca un buffer grande 8MB
riempi il buffer di numeri casuali
per ogni bit i del file da criptare
cerca nella tabella la posizione x dove nascondere il bit
scrivi il bit i-esimo del file da criptare nell' LSB dell' x-esimo BYTE nel buffer
salva il buffer 
se necessario, rifai con i prossimi 80K.

 
 la generazione di una chiave e' ovviamente semplice:

per i da 1 a 640.000
estrai un numero x a caso da 1 a 8.000.000
se non esiste gia' nella chiave
inserisci i,x dentro  la chiave
salva la chiave


niente di che. Ma chi trovasse i file criptati senza disporre della chiave si troverebbe con un "serio problemino" nel decrittarli.



(1) Putin si sta facendo vedere in giro con un cellulate Tizen, e Samsung dopo qualche settimana ha annunciato il lancio di un cellulare Tizen in Russia. Vedete voi come l'ha presa Google.

Turing di qui, Turing di la'.

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La storia della macchina che avrebbe "superato il Test di Turing" sta davvero appassionando tutti se la gente vuole sapere cosa ne pensi io. Credo di averne gia' parlato, ma il problema non sta tanto in "che cosa sia successo" ma in "che cosa i giornali hanno detto sia successo". Ed e' qui che si svolge tutto il gioco delle ambiguita' e della confusione. Vediamo di vederci meglio.


Turing era un personaggio eclettico, che viveva in una societa' , quella anglosassone, ove la conoscenza teorica non era molto rispettata. L'approccio migliore per l'apprendimento di una materia all'epoca era "learning by doing" , ovvero "siediti vicino a lui e vedi come fa". La scuola del periodo era concepita per dare anche conoscenza teorica, e di ottima qualita', ma soltanto ad una elite che non si supponeva fare nulla di pratico, "pratico" nel senso inglese del termine, che noi chiameremmo "applicativo".

Turing nasce quindi in un posto ove hanno bisogno di lui, ma contemporaneamente appartiene ad una societa' che non lo vede di buon occhio. Non solo per la sua omosessualita', ma per il fatto di avere studiato materie teoriche, cosa che lo sconnette da chi "fa", e contemporaneamente dall'aver studiato una materia teorica che permette di "fare", ovvero di ideare un calcolatore. Qualcosa che fa vincere le guerre.

Per darvi un'idea, alle "superiori" si riconosceva il suo genio, ma lo si voleva distogliere dalla matematica a favore dell'educazione classica, con queste parole:

"I hope he will not fall between two stools. If he is to stay at public school, he must aim at becoming educated. If he is to be solely a Scientific Specialist, he is wasting his time at a public school"(Hodges, Andrew (1983). Alan Turing : the enigma. London: Burnett Books. ISBN 0-04-510060-8. )
sic. Questo era il concetto, questa era la dicotomia intellettuale in atto a quei tempi. O eri "educated", o eri "solely a Scientific Specialist".

Era insomma preso tra due incudini : da un lato chi aveva studi "alti" lo considerava troppo applicativo, dall'altro chi aveva un approccio applicativo lo considerava troppo teorico. La zona culturale di riferimento era quindi in ombra, una zona borderline con pochi agganci ed amicizie: troppo teorico per piacere al popolo ed ai suoi rappresentanti democratici, troppo applicativo per piacere alle classi alte, il suo background era "invisibile": se poi ci mettete anche l'omosessualita' - che pure era molto diffusa tra le classi alte del periodo - di fatto era una specie di sofisticato paria. Abbastanza ricercato per quello che sapeva fare, ma non abbastanza inserito da avere gli agganci che servono a trasformare uno stigma in un semplice peccato.

Questo pesava molto anche sul piano accedemico: quelli come lui non avevano mai agganci perche' l'accademia del tempo in Inghilterra era finanziata allo scopo di sostenere da un lato gli ingegneri - normalmente provenienti dalle classi emancipantesi e quindi amati dalle sinistre - oppure studiosi eclettici (archeologi, scrittori, umanisti ed altro) amati dai nobili. La nicchia di Turing era poco finanziata, almeno prima della guerra, al punto che non potevano permettersi molta corrispondenza con l'estero. Per esempio mentre Wagner e Eckardt avevano fitta corrispondenza con controparti "oltre il fronte", Turing non poteva nemmeno sperarci. Non perche' i suoi studi fossero strategici - inizialmente non erano considerati tali - ma perche' non erano considerati utili. Per questo Turing non parlava con altri scienziati di macchine come lo Zuse http://en.wikipedia.org/wiki/Z4_%28computer%29   che ironicamente fu una delle prime macchine "Turing-complete". Era isolato, e apprese del lavoro di Zuse, incontrandolo ,  solo nel 1946. Un altro esempio di isolamento , fu il sostanziale distacco tra lui e Church, al punto che i due arrivarono alle stesse conclusioni - pur seguendo metodi diversi - senza sapere nulla l'uno dell'altro: in seguito Turing lavoro' insieme a Church a Princeton, ma appena tornato a "casa", a Cambridge, Wittgenstein gli sego' le gambe.


Turing fu molto piu' apprezzato negli USA che in patria, ove visse culturalmente isolato in senso accademico, e si occupo' di crittanalisi per via dei numerosi endorsement provenienti principalmente da oltreoceano. In patria fu riconosciuto il suo lavoro di crittografia militare, ma gli unici ad aver capito davvero il suo genio furono Von Neumann  e Alonzo Church. Ambienti accademici americani. In UK, nonostante il suo valore, nel 1948 era un...  Lettore a Manchester.

Perche' lo scrivo? Per ribadire  che Turing visse in patria un sostanziale isolamento  accademico, con la sola esclusione del suo lavoro nel mondo della crittografia militare. Ebbe molti riconoscimenti, chi lo conosceva lo considerava un genio, alcuni come Wittgenstein lo tenevano accuratamente al largo per via del suo formalismo,  ma onestamente per molto , molto, molto meno delle vessazioni cui lui era sottoposto molti cervelli italiani prendono la fuga. Cosa che fece, peraltro, lavorando a Princeton.

La vita di Turing era fatta, cioe', dal riconoscimento per la sua genialita' da parte di poche persone principalmente straniere, in gran parte americani , e per una sostanziale indifferenza accademica in patria, per via dell'impostazione classicista della sua accademia.

Il fatto di aver ideato una macchina che poteva eseguire quanto veniva formalmente ideato con gli studi sul lambda calcolo ne fece un genio, e anche il primo ad investigare davvero le potenzialita' di tali "macchine". 

Ma negli ambienti intellettuali anglosassoni NESSUNO avrebbe consentito ad un "solely a Scientific Specialist" di dissertare insieme a loro questioni come "intelligenza" od "umanita'": queste erano dominio incontrastato degli studi "classici". Alan Turing non pote' mai "fare squadra".


Arriviamo quindi al discorso riguardande il test di Turing. Ad un certo punto , riflettendo sulle possibilita' potenziali del suo modello di calcolo, Turing arrivo' a ideare qualcosa di simile alla "singolarita": ma non avendo molti scambi con intellettuali "umanisti" o "classici" , almeno non nel senso di produzione accademica, non aveva la possibilita' di lavorare ad una definizione piu'"vasta".

Se prendiamo il test di Turing, vediamo che Turing defini' l'umanita' come una relazione tra esseri umani: "sei umano se nessuno ti puo' distinguere da una macchina". Gia' questo indica una decisione (umanita' come relazione e non come definizione stretta) sulla quale ci sarebbe stato da discutere per decenni in qualsiasi accademia che consentisse un eclettismo migliore. L'umanita' e' una caratteristica della persona o una relazione tra persone? Turing decise per la seconda.

Dipingere una qualita' come l' umanita' come una relazione tra esseri umani anziche' come una qualita' del singolo (per fare un esempio, questo esclude che voi possiate essere "umani" se siete da soli) fu una scelta forte, che ovviamente sconto' tutte le sue "sottoparti" non meglio specificate. 

Ok, essere umani significa che un essere umano non ti distingue da una macchina: questo ovviamente presume che si sappia chi siano gli esseri umani. Chi e' che giudica, innanzitutto?

Da un lato abbiamo Deep Blue che viene battuto da Kasparov. Verissimo. Ma non possiamo certo dire che "l'uomo batte la macchina", dal momento che Kasparov poteva battere praticamente ogni altro essere umano.In questo senso, Deep Blue poteva tranquillamente sembrare un essere umano a Kasparov.  E forse a chiunque altro.

E questo pone anche il problema del "puo' sembrarti un essere umano nel fare cosa?". Se prendiamo alcuni settori, come il supercalcolo, le macchine battono di molto le capacita' di number crunching dell'essere umano stesso.

Dall'altra parte, c'e' il problema opposto: se anziche' mettere il top dell'umanita' (Kasparov per gli scacchi o Chomsky per la linguistica) mettiamo l'altro estremo, potremmo avere dei risultati assai diversi.

Se prendiamo Gasparri, Borghezio e la Santanche' e li mettiamo  a giudicare quando l'intelligenza di una macchina e' vicina alla loro, con quella giuria  anche un semplice ascensore vincerebbe il test di Turing. Ma solo se non viene dall'Africa.

La verita' e' che Turing cercava di addentrarsi in un settore che avrebbe potuto approcciare meglio se il suo lavoro fosse stato degnato di qualche attenzione da studiosi provenienti da altri settori: ma se consideriamo che Wittgenstein inorridi' all'idea di formalizzare - in una macchina! ovvove! - il pensiero matematico durante uno scambio, l'idea aveva "qualche difficolta'" nell'attecchire.

Questo spiega come mai la definizione del test di Turing era cosi'"fumosa". Innanzitutto definiva l'umanita' come relazione (se altri esseri umani ti riconoscono come tale) , idea interessantissima e degna di approfondimenti in se', e ovviamente aveva delle difficolta' nel definire chi fossero, quali fossero, gli esseri umani sufficienti (o necessari) ad appiopparti questa patente.

D'altro canto, Turing tento' di quantificare un minimo. La sua idea era che se una macchina fosse stata "un essere umano medio" il 50% delle persone l'avrebbe considerata sua pari, mentre il resto no. Dunque pose una specie di limite, pensando che se il 30% almeno (insomma, un sigma) l'avesse accettata come essere umano, la macchina poteva essere umana.

Ovviamente, un lavoro cosi' pioneristico, in condizioni di anticipazione del tema che definirei "leonardesche" ,  e' soggetto a numerose "letture". 

Cosi' oggi si fanno "test di Turing " prendendo una giuria (che Turing invece si guardo' bene dal definire), usando un limite arbitrario del 30% (che Turing stesso sarebbe stato felice di discutere se solo qualcuno dal mondo delle scienze umane britanniche ne avesse voluto discutere con lui anziche' inorridire per l'idea stessa) , mettono la giuria a chattare con la macchina (perche' chattare e non, che so io, risolvere teoremi, giocare a scacchi, a scopa, dipingere, a qualsiasi altra cosa?) assumendo che sia il linguaggio la massima metrica dell'"umanita'" (si potrebbe obiettare che anche i delfini hanno evidentemente un linguaggio , ma non dipingono)  ed il risultato viene poi discusso.

Come capite Turing , che si trovava di fronte ad un campo sterminato , aveva appena abbozzato  - in maniera leonardesca(1), certo, ma almeno ci aveva provato - alcuni criteri. Ma era nella condizione di chi ha "troppo" da fare ed e' accademicamente isolato per via di una struttura obsoleta degli ambienti locali.

Chiedersi se il test di turing sia stato superato o meno e' come chiedersi se l' F-14 sia una macchina leonardesca, o se il vostro cellulare sia un telegrafo senza fili di Marconi, se la vostra automobile, avendo un differenziale, sia un'eredita di Leonardo : sono persone che si trovarono all'inizio di un campo sterminato e fecero tutto quel che potevano al meglio: fecero sicuramente molto, se fossero stati in squadra con altri forse avrebbero fatto di piu', ma per quanto geniali, il compito eccedeva molto qualsiasi mente singola.

Il test di Turing e' una pietra miliare perche' qualcuno approccio' il problema , si pose delle domande e si sforzo' di dare delle risposte. Per coprire le lacune tipiche del momento pionieristico dovette inventare molto. E questo aumenta il merito.

e' sicuramente giusto fare un concorso del genere e intitolarlo a Turing. Ma Turing voleva porre un limite formale applicativo quanto Marconi voleva fondare Vodafone: erano pionieri in un mondo sterminato.

Perche' il test di Turing abbia un senso in termini di contenuto, occorrerebbe andare a fondo e:

  • Chiarire se "umanita'" sia una qualita' delle persone o una relazione tra persone , come ipotizzava Turing . Se sei umano perche' lo sei, o se sei umano perche' nessuno ti distingue da un umano, che e' una relazione tra te ed altri.
  • Chi siano di preciso questi "altri" che devono considerarti umano. Hawkins? Gasparri? Chi?
  • Quale sia il campo di interazione: perche' chattare e non giocare a scacchi, o dipingere, o altro?
insomma, stiamo usando un concetto pionieristico e rivoluzionario, gli stiamo affibbiando una patente di criterio assoluto che lo stesso Turing avrebbe rifiutato - formalista com'era! - e poi pretendiamo di decidere se il test sia stato superato o meno.

Personalmente, questa discussione sembra fatta per far parlare. Ok, certo. Rassicura quelli che temono di essere licenziati per colpa di un robot - non per niente tutta l' intellighenzia americana (Chomsky e Fukuyama in primis) e' partita in tromba per questo - , certo fa sognare chi sogna un robot con le tette che gli fa i giochini zozzi - non per niente i giappi sono eccitatissimi dalla notizia - ma in definitiva, e' quel bailamme mediatico che non contiene alcuna informazione vera.

Quello che lui ideo' si ispirava ad un gioco di societa', "Imitation game", nel quale i giocatori rispondevano per iscritto ad alcune domande, e vinceva quello che convinceva gli ospiti di essere il giocatore concorrente.

se poi volete approfondire, ecco:

http://loebner.net/Prizef/TuringArticle.html

se osservate le "obiezioni" al suo lavoro, vedete chiaramente i pilastri del suo isolamento, ovvero l'atteggiamento dell'accademia verso le "macchina analitiche".

E se leggete sino alla fine, leggete quale fosse la risposta di Turing riguardo al Test di Turing:

We may hope that machines will eventually compete with men in all purely intellectual fields. But which are the best ones to start with? Even this is a difficult decision. Many people think that a very abstract activity, like the playing of chess, would be best. It can also be maintained that it is best to provide the machine with the best sense organs that money can buy, and then teach it to understand and speak English. This process could follow the normal teaching of a child. Things would be pointed out and named, etc. Again I do not know what the right answer is, but I think both approaches should be tried.
Insomma, se Turing fosse vivo non vi direbbe con precisione se la macchina abbia passato o meno il suo test.

Vi chiederebbe perche' diavolo non si sia  ancora inventato un test migliore del suo.

(1) Definisco come "leonardesco" il tipo di genio che affronta un problema prima che esistano applicazioni la cui necessita' porti il problema a venire affrontato dall'umanita'. Leonardo che si occupa di macchine volanti, di ingranaggi per scatole  differenziali, e' un esempio evidentissimo.

ANNO XIII

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Oops, l'ho rifatto. Ovvero ho scritto un altro romanzo di fantascienza. Non si tratta di "Pietre" ma di un'idea che mi e' venuta in mente cercando di "disegnare" un popolo da mettere nell' universo di Pietre. Il guaio e' che l'idea mi piaceva moltissimo, ma non ci entrava nemmeno a pugni. E poi, per un certo periodo ho avuto voglia di divertirmi scrivendo,  e di scrivere "geek porn".



Questo libro è molto diverso dagli altri. Per due ragioni: libertà e divertimento. Libertà e divertimento sono stati i due principi che ho deciso di assecondare quando mi è venuta la voglia di pensare a un altro libro, o meglio: quando mi è venuta l'ispirazione a scrivere questo libro.

Lo so che ne sto scrivendo un altro, ma quando scrivi qualcosa e ti viene un'idea, per prima cosa ti chiedi come potresti inserirla dentro il libro che stai scrivendo. Ci provi, e ti rendi conto che non ci entra nemmeno a martellate. Così, alla fine ho deciso di staccare tutte queste idee e farci un romanzo a se', un intermezzo divertente scritto nel bel mezzo di una saga molto meno “leggera”.

So benissimo quale domanda vi starete ponendo ora. È la prima domanda che chiunque, sano di mente, si pone di fronte a un libro.

È porno?

Sì, è “geek porn”. Il che significa una cosa:  non c'è tanto sesso, ma c'è molto “geek porn”. Quindi vi piacera' molto se siete dei geek. Meno se non lo siete, non saprei.

È un libro che trovo divertente. Mi sono divertito molto a scriverlo, e a mantenerlo “leggero”. Secondo i miei standard, ovviamente. Il tono è volutamente geek, c'è tutto quel che piace ai geek. Apocalissi zombie, mutanti, guerrieri samurai, dinosauri, lesbiche guerriere, epidemie tremende, lesbiche non guerriere, terroristi, bombe atomiche, virus, e tutto quello che un geek può desiderare in un libro di fantascienza che lo diverta.

Ci ho messo anche un pochino di politica per sottolineare la differenza di vedute tra un uomo politico e i suoi tecnici. Ci ho messo un pochino di sociologia per pensare a un mondo in cui i rapporti tra i sessi sono DAVVERO diversi rispetto a oggi. Ci ho messo dentro un pochino di humour qui e là. Insomma, mi sono divertito molto a scriverlo.

Molti cercheranno una morale o un significato profondo. Ma, come ho detto, ho scritto un libro divertente: sono del tutto contrario all'idea che un libro per essere bello debba per forza essere un trattato su qualcosa di profondo. Non sono tra quei cafoni arricchiti che a un certo punto hanno preso la loro tessera al “partito colto”, sono entrati in libreria e hanno gridato “voglio farmi una cultura: mi dia il libro più noioso che ha”.

No, io credo che un libro abbia senso anche quando è divertente. Quando è divertente scriverlo e anche leggerlo. Così ho lasciato aperto il finale e ho tolto ogni “significato recondito”, ogni "messaggio profondo".



Ne volete uno per forza?

Bene.

Allora: se incontrate una diciassettenne molto educata, tutta nera, con quattro braccia, vestita con una specie di uniforme nera, se si chiama Cassandra... non tentate di spaventarla. Non minacciatela.



Fate come dice lei.



Non che abbiate scelta, si intende.

Quindi, consideratevi avvisati: ANNO XIII non ha nulla a che vedere con CIBO ne' con Altri Robot. 




Un minimo di sinossi:

Un'eruzione vulcanica riporta in superficie un virus molto antico. A quel punto succede un disastro ecologico e batteriologico , dal quale nascono  migliaia di specie mutanti.
Da quell'epidemia  nasce quindi una nazione fatta da mutanti, i quali costruiscono una loro societa', hanno  le loro usanze e il loro modo di fare le cose. La storia inizia quando , finita la quarantena, la nuova nazione entra in contatto col resto del pianeta.

Lo stile e' sempre molto veloce, quindi al solito i concetti incombenti sono ripetuti. Lo faccio sempre in modo da mantenere il testo veloce e , contemporaneamente ,evidenziare le idiosincrasie dei personaggi e i "grandi" concetti in gioco.   

L'editor e' sempre la bravissima Tanjia Sartori.

Detto questo, la domanda e'"perche' solo Amazon Kindle"? 

Ho deciso di consolidare un pochino la distribuzione dei libri usando Amazon, che curera' anche la versione cartacea (aargh) in modo da non dover gestire Lulu e tutto quanto.  Inoltre Amazon mi compila il modulo coi dati fiscali, cosa che Lulu non fa.

Ho quindi messo tutti e tre i libri sul Kindle Store, e appena capiro' come funzioni di preciso il contratto li mettero' anche su Google Play, in modo da coprire ogni dispositivo Android. Non ho piazzato DRM sul file, quindi non dovrebbe essere bloccatissimo. 

UPDATE: viste le richieste, lo sto mettendo anche su Google Play, per coprire tutti i device con Android.

Per il resto, che dire: spero vi piaccia.


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