Questo e' un post che ho scritto oggi sulla darknet, ma visto che riguarda anche voi che girate per internet, lo giro qui. Non succedera' spesso, sia chiaro.
Il motivo per cui.
Per quale ragione chi legge e' piu' importante di chi scrive.
Come ho promesso, devo spiegare
qui per quale ragione trovo lavorare su una darknet una miglioramento
in considerazione della questione di PRISM. Il punto e', molto
semplicemente, che nonostante l'epica di Hollywood, il governo non ha
mai paura di chi scrive. Ha paura di chi legge.
Si, certo. Nei film di hollywood l'eroe
e' il coraggioso giornalista, e il cattivo viene sconfitto proprio
quando legge la verita' nei titoli di prima pagina di ogni giornale. A
quel punto partono i titoli di coda, e il messaggio rimane incompleto,
facendo credere alle persone che il problema, la cosa di cui il malvagio
potente ha paura, sia il giornalista, che sia chi scrive.
No. Se il film fosse onesto, dovrebbe
mostrare la notizia che arriva all'opinione pubblica, e l'opinione
pubblica che si solleva. Ma non basta. Quando questo fenomeno viene
mostrato, l'opinione pubblica viene sempre mostrata come una folla
vociante di fronte alla Casa Bianca, coi cartelli e tutto quanto. Non
viene mai mostrata una folla ORGANIZZATA, con dei capi, con un consenso
che crea dei leader.
In tutti i film che parlano della
potenza del quarto potere, della stampa, si omette SEMPRE di mostrare
una reazione POLITICA e PERMANENTE, tantomeno ORGANIZZATA , della
protesta di coloro che portano l'opinione pubblica a conoscenza di
qualcosa.
L'opinione pubblica e' una massa informe
di fessi, che eventualmente manifestano coi cartelli davanti alla Casa
Bianca o al Congresso, senza nessun leader, solo perche' lo vedono sul
giornale. Non c'e' mai il Beppe Grillo, il tizio che li organizza. Il
capo. E sono li' per vincere ed andarsene. MAI per rimanere.
Cio' che un apparato di propaganda
NON dice , in cio' che non MOSTRA MAI, c'e' la paura del regime.
Esiste anche il problema contrario.
Prendiamo le Brigate Rosse. Quando si
parla di quegli anni, si parla delle Brigate Rosse, e si pensa che tutto
il terrorismo rosso fosse una cosa organizzata , comunicante,
coordinata. Ma se approfondite un attimo, trovare un coacervo di sigle,
di bande, di gruppi che avevano qualche contatto ma non si coordinavano
affatto, accomunati da una cosa: l'ideologia.
Della loro genesi lo stato conosceva
solo l'ideologia. Sapeva che questi personaggi, avendo letto delle cose
da qualche parte, avevano deciso di fare qualcosa. Sapevano che avevano
letto qualcosa da qualche parte, sapevano bene o male cosa, ma quelle
cose erano dette e scritte in tanti posti: che cosa faceva la differenza
tra un tizio che leggeva un proclama delle BR e rimaneva a casa, ed uno
che leggeva il proclama delle BR e andava a combattere?
Lo stato intui' la cosa, e parlo' di
"Cattivi Maestri", ma sapeva bene che colpire il maestro serviva a poco.
Il emssaggio passava: in alcuni casi attecchiva, in altri addirittura
costruiva gruppi, e nessuno sapeva come prevedere questo fenomeno.
Certo, se magari avessero pututo CONTARE
le volte in cui una persona andava a leggere un documento del Partito
Proletario di Liberazione della Puglia Sovietica avrebbe notato che uno
leggeva una volta e basta. Se ne andava scuotendo la testa. Un altro
tornava la seconda. E la terza. A rileggere. E poi prendeva il
ciclostile e lo portava a casa. E lo rileggeva, ancora ed ancora. Per
questo divenne prova il ritrovamento di "materiale di propaganda" nelle
case.
Il problema non era quello che aveva
scritto il ciclostile iniziale. tanti potevano farlo. Il problema era
chi lo leggeva: sarebbe andato a casa pensando a cose strane, o si
sarebbe arruolato, o peggio avrebbe costruito una cellula attorno a se'?
Lo potevate sapere SOLO osservando il materiale che aveva IN CASA,
perche' quello era cio' che aveva letto, riletto, ruminato, assimilato.
Qualche anno dopo, arrivano le BBS.
Ovunque, era pieno. Ricordo le pagine di un giornale di informatica, che
alla fine metteva una lista di BBS. DUE PAGINE piene di BBS, coi numeri
e i nomi. Erano CENTINAIA in Italia.
Lo stato reagi', tutti voi conoscono il
Fidonet Breakdown. Ma quando misero le mani sulle stesse BBS,
scoprirono una cosa: non sapevano CHI avesse letto COSA.
Si, esisteva la lista delle telefonate.
Ma che cosa avevano fatto queste persone? Che cosa avevano letto? Con
quale pseudonimo erano registrati, tra quelli rinvenuti? Con chi avevano
chiacchierato sull'interfaccia talk? Nessuno , ANCHE SEQUESTRANDO la
BBS, lo sapeva.
Chi teneva la BBS del resto era spesso
un negozio di informatica, un professionista che lo faceva per hobby,
gente che il telefono lo usava PER LAVORO. Anche osservando i tabulati,
non era possibile capire se avessero chiamato la BBS o meno. Orrore
degli orrori, attaccato al modem c'era il telefono, e solo dopo l'ottavo
squillo a vuoto rispondeva la BBS. Morale: le telefonate erano
telefonate OPPURE accessi alla BBS. Chi lo sapeva?
Qui c'e' il punto. Anche se nelle BBS il
sistema era MOLTO piu' legacy, perche' non esistevano i cellulari e
quindi esisteva evidenza delle chiamate, il protocollo in se' non
imponeva di loggare l'origine delle azioni che sulla BBS avvenivano.
Anche se era possibile vedere che
avevate telefonato da 051 1234567 , non potevano sapere con quale
nickname vi eravate loggati. E che cosa avevate letto. Peraltro, Fidonet
aveva una gerarchia complessa per cui scaricavate un pacchetto QWK con
tutti gli update e ve lo leggevate con comodo a casa.
E nel LEGGERE, non lasciavate ALCUNA TRACCIA!
La storia del Fidonet Crackdown, cosi'
come tutte le persecuzioni contro reti libere di BBS, mostro' a tutti i
governi una cosa: che potevano si' colpire chi aveva scritto, ma non controllavano IL LETTORE.
Erano abituati ad entrare nelle case
degli estremisti, e dei loro capi, e rovistando ovunque a trovare
l'agendina, il quaderno, con i numeri e gli indirizzi di tutti. Per la
prima volta nella loro storia, entrarono nelle case, sequestrarono i
computer, e NON RIUSCIRONO A TROVARCI UN CAZZO DI NULLA.
Perche' le BBS avevano un IMPORTANTISSIMO concetto:
- il trasporto era slegato dall'identita'.
- Il punto di accesso lo sceglievate VOI.
Il primo e' semplice: mentre su internet
, quando leggete la pagina X, qualcuno registra che il vostro IP ha
letto la pagina X, sulle BBS, anche quando si registrasse la lettura
(1), si registrava che il tale UTENTE aveva letto, e non che il tale
NUMERO DI TELEFONO aveva letto.
Mentre con Internet avete un indirizzo
IP che e' unico e vostro, e ogni operazione viene loggata direttamente a
voi, sulle BBS contava solo l'utente. In piu', gli orologi delle BBS
non erano sempre "precisissimi", per cui il confronto con il tabulato
telefonico falliva, e come se non bastasse, chi scaricava il batch QWK
intero la roba se la leggeva sul PROPRIO computer, senza lasciare tracce
sulla BBS.
Secondo punto: anche se esistevano reti
fidonet, voi entravate dal punto che vi pareva. Vi collegavate dalla BBS
che volevate. Magari se eravate di Bologna collegarvi con Milano
costava di piu', certo, ma mentre con internet si sa SEMPRE da quale
provider trovare i logs, su Fidonet niente impediva ad un italiano di
loggarsi si una BBS FRANCESE, o TEDESCA.
Insomma, non eravate legati ad un ISP.
Morale: con la BBS, non mancava il
controllo su chi scrive. I padroni delle BBS era noti, anche perche'
apparivano sui giornali con tanto di numero telefonico. Chi non si
controllava non era quello che scriveva qualcosa, ma quello che
LEGGEVA la tal cosa.
Prendete l'attentato di Boston, alla
maratona. Quel signore ceceno ha letto un sacco di cose sull'islam
radicale. Cosi' come FBI va nelle biblioteche a chiedere chi prenda in
prestito alcuni libri. Ma sia i libri che il materiale islamico sono
disponibili a MILIONI di persone. Ma solo alcuni ne fanno ragione di
sovversione.
Bisogna liberarsi dell'idea che sia il
giornalista-eroe, o lo scrittore, o il "cattivo maestro" il problema
degli stati. Sofri aveva scritto qualcosa per migliaia, milioni di
persone, ma solo cinque lo "presero in parola" a modo loro.
Il problema non e' trovare Sofri. Il
problema e' trovare quei cinque. E la schedatura di massa NON aiuta.
Certo, possono schedare tutti quelli che entrano in I2P, ma non sanno, e
non possono sapere, chi abbia letto questo blog.
Schedare chiunque avesse letto Sofri, o
chiunque legga materiale islamico in generale, non serve a nulla.
Occorre trovare chi ne fa una ragione di vita, occorre cercare chi lo
legge, chi ritaglia quel pezzo di giornale, chi ritorna sul sito, chi
linka quel sito, perche'solo chi torna a leggere ha un interesse anormale.
Quindi si, non mi illudo che
qualcosa.i2p mi dia anonimato. Sanno bene chi sono, e ci sono fior di
software di analisi semantica capaci di prendere un testo e ricondurlo a
me.
Ma quello che non sanno e' chi siate
VOI. Il problema non e' chi scrive, il problema loro e' classificare,
investigare CHI LEGGE: quante volte legge, se e ' impressionato, se
linka il sito, se ritorna a leggerlo, se lo mette nei preferiti.
Cosi', essere su I2P non protegge ME.
Protegge VOI.
Qui su I2P avviene lo stesso che sulle BBS:
- Esistono diversi punti di ingresso, cui non siete vincolati come coi provider.
- Non esiste l'associazione tra indirizzo sorgente e identita'.
qualcuno ha ricostruito la vecchia
liberta'. E non e' la liberta' di SCRIVERE quel che volete, ma la
liberta' di LEGGERE quel che volete.
Perche' il problema del dittatore, di PRISM, non e' MAI chi scrive.
E' SEMPRE chi LEGGE.
Quello per cui lottate non e' il diritto di espressione, o di scrivere, o di stampa. E' un diritto piu' sottile e mai sancito. State lottando per il diritto di LEGGERE LIBERAMENTE, senza essere considerati piu' criminali di altri perche' avete letto due volte lo stesso libro, la stessa pagina internet, qualsiasi cosa.
Uriel
(1) Non conosco BBS che registrassero la lettura di qualcosa nei log