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Buoni, buoni, i leghini stiano calmi.

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Nel precedente articolo credo di essere stato abbastanza chiaro, per cui ritengo che la distorsione nella lettura dell'articolo stesso sia dovuta al clima politico. Quindi adesso riscrivero' lo stesso articolo in modo che non sia distorcibile. Andiamo avanti un pezzo alla volta.



In Francia risiedono milioni di islamici, qualcuno dice siano 4. Nel caso specifico, subito dopo gli attentati da charlie hebdo , i servizi francesi hanno ammesso di avere una lista di circa 4000 fanatici , tra cui gli autori delle stragi.

Adesso mi si dice "ma noi non vogliamo fare di tutta l'erba un fascio". Corretto. Ma se non fai di tutta l'erba un fascio, stai facendo un discorso a DUE sensi.


  • Se dici che tutti i 4 milioni di musulmani siano uguali ai 4000 terroristi, e li vuoi mandare via tutti, stai facendo di tutta l'erba un fascio.
  • Se dici che i 4000 terroristi sono uguali agli altri 4 milioni di musulmani, e non ne mandi via nessuno, stai facendo di tutta l'erba un fascio. 

"fare di tutta l'erba un fascio", cioe', non e' qualcosa che fai solo se dici "li mando via tutti". E' qualcosa che fai anche se dici "li TENGO qui tutti". Qualsiasi cosa tu faccia, se NON distingui i buoni dai cattivi, stai facendo di tutta l'erba un fascio.

E' insensato dire che il governo "non ritiene che tutti i musulmani siano estremisti", SE POI TRATTA ALLO STESSO MODO ESTREMISTI E NON ESTREMISTI.

Il primo punto, quindi, e' che se lo stato vuole dire, rimanendo credibile, che distingue tra buoni e cattivi, non puo' continuare a trattarli allo stesso modo. Se mi dite che i 4000 estremisti hanno lo stesso diritto di stare in Francia che hanno i 4 mln di non estremisti, allora VOI state facendo di tutta l'erba un fascio.

TRATTANDO ALLO STESSO MODO GLI ESTREMISTI NOTI E I NON ESTREMISTI, SI FA DI TUTTA L'ERBA UN FASCIO. Sia che si vogliano espellere TUTTI i musulmani, sia che NON SE NE VOGLIA ESPELLERE NESSUNO.

Se ci sono 4 milioni di musulmani e 4000 estremisti, e si vuole DAVVERO dire che "noi pensiamo che non siano tutti uguali", allora bisogna dare un trattamento diverso ai 4000. Se li si tratta allo stesso modo, li si tiene ugualmente sul territorio, li si considera uguali agli altri,  non si sta mostrando "tolleranza": si sta mostrando di pensare che tutti i musulmani siano uguali.

Per questa ragione, il governo va costretto a espellere i 4000 estremisti, tenendo qui gli altri.  Messaggio risultante: "sappiamo che non siete tutti uguali".

Secondo punto: l'islam "moderato".

Sicuramente non mangeremmo una minestra piena di topi morti. Allora arriva il "disgustoso moderato" e mi dice "ma qui c'e' UN SOLO topo morto". Aha. Peccato che nemmeno un solo topo morto sia davvero tollerabile.

Il problema non e' se l'islam moderato esista o meno. Il problema e' che quando guardiamo questi paesi ad "islam moderato" ci troviamo cose che sono intollerabili. E' sicuramente meglio  che un omosessuale sia preso a frustate, piuttosto che impiccato, cosi' come un topo morto nel piatto e' decisamente meglio di due.





ma entrambi i piatti sono inaccettabili. Oh, mi fa piacere che qualcuno abbia "moderato" le cose. Ma anche moderandolo, NON BASTA.

Arrestare i gay come capita nel "moderato" Egitto non mi sta bene. Arrestare i giornalisti come nella "moderata" Turchia non mi sta bene. 


Per poter vivere in europa, il "moderato" non basta. Occorre "laico, secolarizzato, rispettoso di OGNI diritto umano". Se non e' ALMENO cosi',  apprezzo lo sforzo, ma c'e' ancora MOLTA strada da fare.

In Europa la donna, ed il suo corpo, non sono proprieta' esclusiva di nessuno, neanche del marito. Non mi interessa QUANTO velo si metta una donna, se molto o poco: e' il pensiero che i capelli della donna siano una proprieta' esclusiva del marito a non essere ACCETTABILE. End of story.

Ultimo: la paura. 

I governi non faranno mai quanto dovrebbe seguire dalle loro parole. I governi europei dicono "noi sappiamo che su 4 mln di musulmani in Francia ci sono 4000 estremisti , e quindi non tutti i musulmani sono uguali". 

Benissimo. Ma a questa conoscenza NON seguono fatti. Se davvero pensi che non siano tutti uguali, devi trattare diversamente gli uni e gli altri. Ma i governi non lo vogliono fare.

Non lo vogliono fare innanzitutto perche' l'espulsione di quei 4000 , almeno in Francia, implicherebbe il loro ritorno in Algeria, Tunisia , Siria, e alcune parti del Marocco. Questi tre governi sono in buoni affari col governo francese, e non rivogliono indietro la loro feccia.  Chiaramente risponderebbero "no" ad un programma di rimpatrio forzato, trasformando la patata bollente interna in una patata bollente internazionale.

D'altro canto, per iniziare a distinguere i musulmani buoni da quelli cattivi occorre ficcare le mani nella scatola. Occorre aprire il coperchio e fare luce dentro. E questo e' cio' che le comunita' islamiche NON vogliono.

Perche' no? Per una ragione semplice: di fatto significherebbe che lo stato, o perlomeno un ente non religioso, dovrebbe entrare nelle comunita' islamiche e dire "tu sei un musulmano buono, resti, tu sei un musulmano cattivo, e allora vai in carcere/torni a casa". Questa cosa va in conflitto con una vistosa abitudine dei clerici, quella di voler essere LORO a decidere cosa sia un musulmano buono e cosa sia un musulmano cattivo. Insomma, tu sei un clerico e dici che Jassem e' un musulmano buono, e cinque minuti dopo arriva la polizia e lo sbatte in galera dicendo che e' cattivo. Capite che l'autorevolezza del clerico ne soffre. Quindi non accetteranno MAI che lo stato si metta DAVVERO a distinguere i musulmani buoni da quelli cattivi, decidendo chi tenere e chi no.


Sinche' sono i servizi segreti che coi loro mezzi sottili individuano 4000 estremisti, va bene, ma solo a patto che non si pubblichino i nomi.

Ma quando si dovesse , a livello politico, approvare un programa di sorveglianza ramificata e pervasiva, che si proponga di sorvegliare le comunita' islamiche, decidere chi siano i buoni ed i cattivi per estirpare i cattivi, le comunita' islamiche insorgerebbero e il mondo politico inizierebbe con le polemiche.

E quindi, il problema di sicurezza coi 4000 diventerebbe un problema politico coi 4 milioni.

Esiste una via piu' comoda, piu' pigra, piu' furba, per quei governi.

E consiste nel NON aprire la scatola, nel NON rischiare attriti internazionali, nel non fare NULLA, nel dichiarare - a parole - di sapere che i musulmani sono diversi ma continuare a trattarli tutti allo stesso modo, e se qualcuno ci lascia le penne, allora si fanno "atti simbolici" , che non costano nulla sul piano politico, marce, marcette, siamotutticharlie, volemosetantobbene, e tutto quanto.

Ma alla fine, che cosa fanno i governi? 

NIENTE.


gli assassini di Charlie Hebdo erano noti ai servizi segreti, insieme ad altri 4000. Allora, forse basterebbe dire che propagandare l'estremismo islamico sia un reato grave, sbattere in carcere quei 4000,  per mandare un messaggio chiaro: "sappiamo che i musulmani non sono tutti estremisti".

Perche' se sbatti in carcere gli estremisti e lasci fuori gli altri, e' chiaro che la differenza la conosci.

Come fare a COSTRINGERE i governi a far seguire alle solite parole "noi sappiamo che i musulmani non sono tutti uguali", dei fatti concreti?

Di certo NON manifestando per mandarli via TUTTI: in questo modo non si sta dicendo che i musulmani siano diversi. Ma neanche manifestando per tenerli TUTTI: anche in questo modo si sta dicendo che sono tutti uguali.

Quello che bisogna fare e' costringere il governo ad agire contro quei 4000 che fanno paura, lasciando intatti gli altri. I servizi segreti hanno i nomi. Un carcere da 4000 persone si costruisce. 

Quindi, occorre mandare un messaggio chiaro: noi abbiamo paura di quei 4000.

Non dire "noi abbiamo paura di OGNI musulmano". MA dire "io ho paura di quei 4000".

Perche' quando dici che hai paura SOLO di quei 4000, ma NON dei rimanenti 4 milioni, allora stai mostrando di pensare che "i musulmani NON siano tutti uguali".

De Maiziere dice che in Germania ci sono 7000 salafisti. Allora, si, io ho paura di quei 7000 salafisti. Non me ne frega niente del turco che ha il suo ristorante o si siede di fronte a me in ufficio. Ma quei 7000 non mi stanno bene. Perche' quei 7000 no e gli altri si'? Eh, perche', appunto, so che ci sono buoni e cattivi. Ed e' per questo che alcuni li temo e altri no.

Adesso voglio vedere come distorcerete ANCHE questo....





Strategia e tattica del PeGiDa.

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Come forse saprete, nel suo discorso di fine anno la Merkel ha dedicato alcune parole - di disprezzo - al PeGiDa, nonostante di solito il discorso di fine anno abbia un profilo basso, e nonostante non abbia mai nominato altri partiti, come l'enti-euro AfD. La domanda che mi sono posto e' stata - perche' il PeGiDa preoccupa la Merkel piu' di AfD? La risposta e' complessa, e ho approfittato della prima manifestazione di DüGiDa (la sezione di Düsseldorf) per dare un occhio alla reazione della citta' ed al tipo di "fauna" che ha frequentato la manifestazione, insieme ad entrare nei forum cittadini e vedere di cosa si discutesse.



La prima cosa che lascia meravigliati e' la strategia mediatica. Le manifestazioni sono "prenotate" a Düsseldorf ogni lunedi' , sino ad Aprile (limite massimo, nel senso che non se ne possono chiedere di piu' allo stato).

Sebbene si creda che questa strategia non paghi, o si creda che una simile manifestazione sia destinaza ad esaurirsi, in realta' si e' mostrata pagante. Per diverse ragioni.

Alla prima manifestazione a Düsseldorf, per dire, i negozianti hanno serrato le saracinesche per protesta. Bel gesto, ma possono chiudere ogni lunedi? La risposta e', ovviamente, no. Quindi, dal momento che la manifestazione di DüGiDa non smettera', e' chiaro che dopo la prima "protesta" dei negozianti, non ce ne saranno altre.

Stessa cosa per i "contromanifestanti". Si tratta dei soliti partiti e dei soliti sindacati che spendono soldi per organizzare le manifestazioni, mentre una manifestazione di PeGiDa e' normalmente "low cost": prendi una bandiera tedesca, ti rechi sul luogo a tue spese e passeggi. E' abbastanza chiaro che partiti e sindacati non potranno permettersi di organizzare una contromanifestazione ogni lunedi' da qui ad Aprile.

Ma e' ancora piu' chiaro che le contromanifestazioni non verranno piu' autorizzate il lunedi', cosi' come e' accaduto a Dresda e dintorni. Per un motivo. Il budget della polizia.

Se c'e' sia la manifestazione di DüGiDa che quella degli "anti-DüGiDa", il risultato e' che la polizia ha bisogno di 3000 persone da inserire tra i manifestanti delle due fazioni. Questi 3000 poliziotti hanno un costo ingente, che la polizia vorra' ridurre, dal momento che 3000 persone in piazza costano.

Sarebbero comunque sostenibili se tutti i 3000 fossero celerini locali. Ma come capita anche in Italia, i celerini vengono radunati attorno ad un dato evento, spostandoli dalle citta' vicine. Ma il lunedi' a Köln c'e' gia' il KöGiDa, e presto ci saranno i gemelli di queste manifestazioni a Wupperthal, Duisburg, Essen, Ratingen, Bonn, Aachen, e cosi' via.

In questo modo, presto la polizia dovra' dare il forfait, come ha fatto a Dresda(1):  ovvero dovra' chiedere che le contro-manifestazioni vengano spostate ad un altro giorno. Per semplici questioni di costo e disponibilita' di agenti.

Questa e' una strategia militare, che consiste nello scegliere il momento dello scontro in modo che l'avversario non possa essere presente. Chi ha concepito questa cosa e', quasi sicuramente, un militare. Ma non e' nemmeno questo il punto.

Il secondo punto e' che il PeGiDa , quando scende in piazza, non fa altro che ripetere "wir sind das volk" . Noi siamo il popolo. Non dicono quasi nient'altro, quindi non hanno bisogno di capi carismatici in piazza. Se almeno M5S ha bisogno di un Grillo perche' gli altri sono dei lessi scelti tra i piu' lessi, se Salvini ha bisogno di leadership, PeGiDa e' andato oltre: ha semplicemente abolito il dibattito, ripetendo una sola frase "Wir sind das Volk".

Questa strategia paga? Si , paga. Paga perche' i disoccupati devono dividere il sussidio, che va diminuendo, con i richiedenti asilo. E se i richiedenti asilo se ne vanno(2), possono sperare in una fettina di torta piu' grossa.

Quindi, mentre la manifestazione si ripete, si uniscono disoccupati alle loro fila. Questo rende ancora piu' difficoltose le contromanifestazioni degli avversari, visto che loro devono, oltre che organizzare pullman &co, anche convincere la gente a stare a casa dal lavoro.

In questo modo, ormai a Dresda ci sono ~20.000 persone in piazza ogni lunedi'.

Proviamo a capire cosa significhino questi dati.


1) Chi ha creato questo movimento NON ha problemi di tempo.
creare un movimento che cresce di settimana in settimana, senza sapere quando si fermera' e quanto in fretta cresca, significa non temere di perdere la poltrona. Un politico che viene eletto, per es un Salvini, dipende comunque da un "congresso della Lega". Esso potrebbe, se per esempio un avversario di Salvini diventasse forte, togliere Salvini dal potere. Cosi' Salvini non puo' fare davvero una cosa simile, dal momento che ogni politico ha delle scadenze (elettorali, interne, finanziarie, etc).

Chi sta organizzando queste cose, quindi, NON e' un politico democraticamente eletto, ha molto tempo di fronte a se', non si e' dato alcuna scadenza ne' alcun limite. Si tratta quindi di un leader NON eletto di una fazione  che NON ha scadenze, ovvero una fazione che non si pone il problema del tempo a disposizione.

2) Chi ha creato questo movimento NON ha problemi di avvicendamento.

ora, geograficamente parlando questo movimento non fa altro che organizzarsi citta' per citta' e seguire un copione semplicissimo, uguale per tutte. Questo permette ai leader locali di prendere un microfono in mano e "brillare" con una certa facilita'. Se tutti quelli che sono in piazza dicono semplicemente "Wir sind das Volk", prendere un microfono, salire sul palco e prendere carisma non e' difficilissimo.

Propagarsi in questo modo, cioe', prevede per i vertici attuali (che NON visitano OGNI manifestazione ne' vi appaiono, se non sporadicamente) un rischio di avvicendamento, ovvero il rischio che prima o poi uno dei leader locali voglia prendere il posto del grande capo.

Questo, unito alla mancanza di limiti temporali, porta ad una semplice considerazione: chiunque sia il burattinaio, NON teme la concorrenza di nessun leader nascente, mai e per nessun motivo. Altrimenti manderebbe qualcuno dei suoi scagnozzi ad aprire le sedi locali, anziche' aspettare che nascano spontaneamente.

Ancora una volta, quindi, non solo si tratta di un leader non politico, ma si tratta di un leader non rimuovibile, qualsiasi cosa succeda in campo. E poiche' i partiti politici in Germania DEVONO chiarire chi elegge i vertici e come, e lasciar certificare ed osservare i meccanismi interni, (M5S qui sarebbe illegale, per dire) , l'unico modo per ottenere la 1) e la 2) e' che il grande burattinaio sia straniero.

Sempre fatte salve le considerazioni che riguardano la mancanza di limiti temporali.

La strategia mediatica non e' da meno: non parlano con la stampa, ma questo non e' nuovo, ma lo fanno in una maniera specifica. Nel senso che non ci parlano nemmeno su internet. Non hanno ALCUNA strategia mediatica - la pagina di Facebook che usano contiene solo comunicati stampa - e quando i giornalisti li interrogano, rispondono "sono qui a passeggiare", "la mamma mi ha detto che l'aria fresca fa bene" , e cosi' via.

Mancando quasi sempre il comizio, non e' neppure tanto facile capire bene che idee abbiano: se almeno Grillo si affanna a parlare di politica o economia, loro si limitano a chiedere che i musulmani vengano espulsi. 

Per intenderci, questo e' quello che succede:
la cosa strana e' l'ideologia che sta alla base di tutto questo. Il problema e' che i commentatori locali sembrano scimmie ammaestrate. Continuano a dire "nazisti, nazisti", ma dimenticano che una manifestazione di nazisti in NRW normalmente non supera le poche centinaia di persone. Qui stiamo parlando di decine di migliaia in ogni citta'.

Quindi, innanzitutto non ci siamo coi numeri.

In secondo luogo, il posto ove questa cosa si e' diffusa ed e' nata non e' il bacino della Ruhr, ove sono i numeri piu' grandi di immigrati turchi, bensi' la Germania est, che di immigrazione ne ha conosciuta poca. Non sta in piedi quindi la storia della paura, dal momento che se cosi' fosse tutto sarebbe nato a Wuppertal, o a Duisburg.

Inoltre il movimento non e' davvero xenofobo: quando uno dei tuoi leader di cognome fa "Nobile", Come e' il caso di Sebastian Nobile, ne' il nome ne' l'aspetto sembrano essere esattamente "ariani":





Del resto, le comunita' islamiche si sentono minacciate. http://www.bbc.com/news/world-europe-30742898 , il che e' molto strano, dal momento che nessuna di queste manifestazioni e' mai stata violenta.

Possiamo notare due cose:



  1. Il peGiDa dice di lottare contro ogni partito che e' contro le donne. Ad esso corrisponde una partecipazione femminile elevata. Due delle "pegida" locali (Bonn e Dresda, quindi teste di ponte) sono donne. E non sono casalinghe o disoccupate, sono manager e consulenti.
  2. La partecipazione e' altra fra persone di scolarizzazione normalmente alta. Mentre i normali movimenti razzisti si diffondono tra la "white trash" locale, qui parliamo di persone di istruzione media ed alta.
questo significa diverse cose. Innanzitutto il fatto che se l'islam preoccupa, la risposta dei partiti non rassicura due categoria di persone. La prima e' quella con scolarita' piu' alta, che evidentemente inizia a riconoscere nell' islam un pericolo (per esempio per la liberta' di pensiero ed opinione) , e poi le donne, che evidentemente vedono una minaccia nell'islam come ideologia.

Se questi due gruppi si sono uniti ai soliti cento nazistelli del passato, c'e' una ragione: nessuno sa offrire loro una certezza, nessuno sa dire loro "tranquilli, i vostri diritti non sono in gioco". 

se chi e' cresciuto a pane e "tolerant" oggi va in piazza a chiedere di mandar via i musulmani - ma non le altre comunita', per dire a Düsseldorf esiste una comunita' asiatica imponente, se le donne - che nella media tendono ad essere piu' tolleranti - scendono in piazza in maniera insolitamente forte, evidentemente c'e' la consapevolezza di essere in pericolo.

Come convincere la ragazza tedesca che e' cresciuta a furia di corsi "Starke Mädchen"(3) che un'ideologia che la vuole vendere al cugino non potra' venderla al cugino e' difficile: dopo averle detto per anni che puo' osare quanto i maschi e che deve farlo, e che puo' volere senza limiti, vedere una religione che predica l'inferiorita' della donna non e' esattamente semplice da conciliare.

Perche' non e' stato convincente, chi doveva rassicurare?

Semplice: perche' non c'e' mai stato alcun dibattito.

Il problema e' che la Germania, dopo il nazismo, ha bandito dalla scena pubblica qualsiasi cosa potesse somigliare ad un discorso non dico sulla razza, ma sulle diverse popolazioni. Non era possibile parlarne, perche' per 70 anni la storia del nazismo aveva bandito discorsi riguardanti le differenze dalla scena pubblica.

Di conseguenza, non si e' mai davvero discusso di questo: si e' semplicemente imposto un teorema "o sei cosi', o sei nazista". E si sta facendo ancora: ho visto delle trasmissioni su DW nelle quali una giornalista , impossibilitata nel citare una sola affermazione razzista di PeGiDa, ha dovuto dire che "si, loro non sono fascisti, ma io credo di leggere dei sottotitoli nel loro parlare".

Qui la versione in inglese:




ora, se sei un giornalista NON parli di sottotitoli. Non puoi dire che uno dice cose razziste perche' NON le dice, e la prova e' che tu hai le allucinazioni e vedi i sottotitoli mentre parla. Non ha alcun senso.

Ma con questa reazione, che la trasmissione riassume benissimo, si e' condotto il dibattito negli ultimi 70 anni: poni il problema? Sei nazista. Non hai detto nulla di nazista? Poco importa, qualcuno ti mettera' i sottotitoli. Dici che la stampa che inventa i sottotitoli fa schifo? Beh, sei antidemocratico e non partecipi ai dibattiti.

Quando per 70 anni butti fuori dal dibattito politico OGNI partito che ponga uno specifico problema, quando non ne vuoi parlare, quando inventi i sottotitoli se la gente non dice qualcosa di nazista, quando di fronte alla non violenza dici che la violenza secondo te ci sara' quindi e' come se ci fosse, quando li escludi dalla scena civile,  OVVIAMENTE otterrai un partito che non ti parla, che non agisce, che si limita a gridare "Wir sind das Volk", ovvero, che si riprende la scena civica a forza.

Adesso, dal momento che la strategia funziona, a prescindere dal fatto che sia eterodiretto o meno, tocca alla politica parlare con qualcuno.

Peccato che quel qualcuno, dopo 70 anni di "sottotitoli", non ascolti piu'.





(1) A Dresda ci sono, in tutto, 400 musulmani. E' impossibile percepire la loro presenza, segno che non si tratta di una vera manifestazione anti-islamica.

(2) Quest'anno in Germania ne sono attesi 250.000, il doppio che in Italia, ove ne sono arrivati circa centomila. Se qualche italiano insiste nel dividere "l'onere dell'accoglienza con l' Europa", come chiede M5S, dovra' aspettarsene 70.000 in arrivo da qui.  Grillo, come al solito, e' un fesso.

(3) Nasce come corso per la difesa personale delle bambine, ma per evidenti limiti fisici dei bambini di fatto e' un corso tenuto da psicologi (almeno ad Erkrath) allo scopo di potenziare l'autostima delle bambine di fronte all'aggressivita' dei maschi. Anche mia figlia lo fa, appena finisce vi so dire con precisione.

How much, how much, how much.

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Un utente del forum ha chiesto quali siano i posti su internet che servono a chiarirsi le idee sull'acquisto di un cellulare, e la risposta a mio avviso sarebbe "nessuno" , se non forse Amazon (ove lo comprate) , ma il problema e' piu' generale, ed e' un meccanismo sociale che rende inutile chiedere un parere a qualcun altro. Per fare un esempio semplice, prendiamo le automobili.


Nel comprare una nuova auto, prima girerete per concessionarie ed esaminerete, che so io, 10-12 marche diverse. Constatato che usano molte parti in comune, le ridurrete a 4 , e infine a due, tre.

Da quel momento in poi, dato che il budget e' noto, andrete a cercare di capire quale sia l'auto migliore, tra offerte che - a parita' di budget - stanno nello stesso "segmento". 

Allora inizierete con le varie recensioni, e inizierete a capire la loro assoluta inutilita'. 

Per che cosa userete l'automobile? Se non siete professionisti che usano l'auto per lavoro, le cose che ci farete saranno, normalmente:

  1. Andare al lavoro.
  2. Portare bambini a scuola.
  3. Fare la spesa. 
  4. Autostrada.

ma se andiamo a vedere le recensioni dell'auto, scopriamo alcune cose. Prendiamo una delle cose essenziali nella 1,2,3. Il parcheggio. Dal momento che un'auto mediamente utilizzata viene parcheggiata 2-4 volte al giorno, mi aspetto che tutte queste recensioni prendano i 3-4 casi di parcheggio piu' comuni (in avanti, indietro, discesa, salita, spina di pesce) e si mettano a vedere quanto sia facile parcheggiare l'auto.

Ho brutte sorprese per voi: molto stranamente, tutte le recensioni vi spiegano che (quando ce l'ha) l'auto ha il sistema per il parcheggio automatico, ma i suddetti test NON vengono fatti. Normalmente, si perde 5 volte il tempo che si usa per descrivere il parcheggio automatico, nel descrivere come l'automobile va da 0 a 100 km.

Anche qui ci sarebbe da discutere: dal momento che la stragrande maggioranza delle auto lavora in ambito urbano o urbanizzato, sarebbe - al limite - molto piu' sensato chiederci quanto ci metta da 0 a 50km/h,  visto che 0->100 kmh al massimo sara' utile per gli ingressi in autostrada e l'uscita dalle aree di servizio, ovvero l' 1 per MILLE del tempo.


Perche' allora le auto vengono giudicate in questo modo?

Perche' coloro che fanno le recensioni , in sostanza, sono masturbatori maranelliani, persone che leggono il paginone di Quattroruote come se fosse Playboy, personaggi che pensano all'auto come una cosa che serve a fare i Rally o la F1.  Cioe', degli scemi di guerra.
 prendiamo per esempio i fari. Moltissime automobili vengono usate la notte. Quanto bene illuminano i fari? Li si vede bene? Andate pure su youtube e cercate prove di automobili, condotte da "professionisti", (giornali, recensori professionali, etc), che riguardino la notte e giudichino la bonta' dei fari. Ci si vede bene? Si vede lontano? L'angolo e' quello giusto? In curva come sono?

Non si sa. Non si sa , ed e' difficilissimo trovare recensioni in notturna, perche' si tratta di persone che vedono l'automobile come Rally e F1: avete mai visto una gara di formula uno tenuta di notte, al buio, coi fari accesi? No, e a dire il vero le auto di F1 di fari ne hanno pochini. Quindi, che diavolo vi aspettate?

Le recensioni mediamente vi sanno dire se i fari sono allo xeno, e se "danno all'auto un aspetto grintoso". Perche' tutti noi compriamo l'auto per la sua personalita', come e' noto. Manca solo Cracco che lecchi l'auto e vi dica che sapore abbia, e siete al 100% delle informazioni inutili: ha il muso grintoso e sa di pollo. Wow.

Siccome oggi sono di cattivo umore, menziono anche la storia del bagagliaio. In tutte queste "videorecensioni" il bagagliaio viene mostrato (con una telecamera che non lascia intendere bene le dimensioni) e poi si dice "contiene 315 litri". Aha. Adesso io voglio che andiate a chiedere, a casa vostra, a chi fa la spesa, quanti LITRI di spesa faccia.

Davvero. Esiste una casalinga/o , sul pianeta, che SAPPIA quanti LITRI di spesa ha fatto? Da ex trasfertista, uso a farmi la spesa, normalmente so giudicare il peso delle sporte e il costo della spesa. Quanti cazzo di LITRI siano, onestamente, non l'ho mai saputo.

Voglio dire, sarebbe troppo sperare che, per esempio, questi signori comprino N valigie di misure standard (bagaglio a mano, 30 litri, etc) e poi MOSTRINO quante ce ne stanno in un bagagliaio? E' semplice: "ci stanno N samsonite  da X , M valigie come questa, etc etc".

Ma chi fa queste recensioni NON SA di preciso a cosa serve un'automobile: lui guarda le gare , i Rally e la F1, e quindi crede che il bagagliaio si misuri in litri perche' , magari, serve a portarsi appresso altro carburante. 

Con le ruote e gli interni normalmente rasentiamo il ridicolo.

Le gomme, come sapete , a volte si bucano. Ora, che la casa vi fornisca il kit, il ruotino o una vera gomma di scorta, tornare a casa in quelle condizioni puo' essere difficile o meno. Alcuni kit sono delle afte epizootiche da usare, altri kit meno. Alcune ruote sono degli incubi da smontare, altre meno. Alcuni ruotini sono semplici da montare, altri meno. Allora, possiamo sapere quanto sia facile cambiare una gomma in quest'auto? Trovatemi un solo recensore che ve lo dica. Non e' un parametro per la scelta dell'auto? Perche', "una guida simpatica e frizzante", invece, lo e'?

Certo, in Formula 1 e nel mondo dei Rally quando una gomma non e' ok arriva un team ed in pochi secondi - zzap zzap - cambia tutte e 4 le gomme. Se la media delle fichette taccododici sapesse che gioia sia forare con un SUV, preferirebbe la Panda. Non ho girato col piede di porco nel baule perche' mi piace lo stinco di maiale: e' perche' il cerchio in lega si salda al mozzo e devi battere un pochino la ruota. 

Ok, ok, ma noi siamo moderni e tutti abbiamo ADAC che ci viene a cambiare la gomma. 

Se andiamo agli interni, normalmente il parossismo di questi "recensori" e' assurdo. Innanzitutto, danno una grattata alla plastica e vi dicono "questa e' economica". Non conosco un solo ingegnere chimico specializzato in plastiche che sia capace di darvi lo stesso responso senza un laboratorio, ma loro lo fanno con le unghie. Ma poi, non me ne frega se sia economica. Me ne frega se funzioni bene.

Venendo dal mondo della F1 e dei masturbatori di MAranello, questi personaggi fanno la recensione agli interni, ma non vorrebbero farla. Magari agli interni del cilindro si, ma non all'auto. E per questo non si chiedo che cosa faccia, la gente, con gli interni.

Allora, gli interni si sporcano. Quindi si  puliscono. Quanto facilmente si puliscono gli interni? Beh, sarebbe semplice stabilirlo: prendi del borotalco, ne sbatti un pochino in auto, e poi prendi il tuo aspirapolvere e la tiri a nuovo. Quanto ci metti? E' facile o difficile? 

Trovatemi una recensione sola ove si parli della facilita' di tener pulita un'auto. Nessuna.

Poi gli interni possono determinare o assorbire il rumore. Del rumore dell'auto ho sentito dire molte cose, dal "rombo aggressivo" all "auto simpatica" , ma non ho ancora visto un recensore che , con uno stupido laptop, microfono e programmino da mixer, conti i decibel. Non ci vuole tanto, eh. Basta un audacity. 

No. Sappiamo che sia "rumorosa il giusto", che abbia un "suono sportivo", che sia "un poco rumorosa agli alti regimi", esistono persino applicazioni per il computer di bordo che fanno suonare l'auto come una motocicletta, o come un camion, o come qualsiasi cosa, ma porca zozza, qualcuno che MISURI il rumore non lo vedo neanche a pagarlo. Eppure bastano un laptop ed un mixer.

Vi diranno tutti che "dipende da come la guidi". Ma anche una cazzo di ripresa da 0 a 100 "dipende da come la guidi", e anche l'immancabile  (almeno sui principali giornali di auto) "guida di montagna " (perche' TUTTI comprano auto per fare percorsi di montagna) dipende un pelino da "come la guidi". Ma questa scusa non si applica al rumore.

Anche per la guida in autostrada non vedo tanto interesse: se un'auto e' per cinque persone, ci carichi 5 persone e gli fai fare 3 ore di autostrada. Se la persona seduta di dietro, nel mezzo, ha ancora un femore non zigrinato all'uscita, allora sono 5 persone 5. Se all'uscita , dei tre dietro, due camminano come la Nappi dopo aver incontrato Lexington Steele e uno nuota a rana sino alla toilette, forse c'e' un problema.

Mai visto fare un test del genere: del resto le F1 sono monoposto, e nei Rally c'e' a malapena un navigatore: perche' avere cinque persone a bordo? Avete mai visto F1 in autostrada?

E ancora: i parabrezza si appannano. Alcune auto hanno parabrezza che NON si appannano , per via di serpentine od altro, e questo appannarsi (lo ammetterete) e' un bel rompimento di coglioni per tutto inverno. Ancora non ho visto recensioni che mi dicano "sto parabrezza fa cagare perche' si appanna molto ": no, ti dicono se sia "panoramico", come se tutti andassero da Buccinasco a Famagosta per vedere il bellissimo panorama. 

Vogliamo parlare di aria condizionata? Ce ne sono di pessime e ce ne sono di ottime.  Ce ne sono alcune che ti faranno ammalare, per N motivi. O che faranno ammalare i bambini, per dire.

Qualcuno dei recensori ha mai recensito l'aria condizionata dopo averla provata, che so io, per qualche ora a diversi climi? Ovviamente no. Nel mondo dei Rally i finestrini si tengono aperti, e tutte le F1 sono "cabrio". I feticisti del gran premio , che normalmente fanno le recensioni, non capiscono nemmeno perche' avere una capote se non fate un rally, figuriamoci se provano l'aria condizionata. Alonso ha forse l'aria condizionata?


Quello che voglio dire con una certa acrimonia e' che gli "esperti" che fanno la recensione delle auto sono si' degli esperti di auto, intesa come manufatto, ma NON SANNO A CHE COSA SERVA UN'AUTO PER CHI LA COMPRA.

secondo loro la gente passa il tempo a guidare da sola in auto, a fare percorsi di montagna con le curve, a ficcare LITRI di cose nel bagagliaio, non fora mai, non accende mai i fari se non per dare all'auto un aspetto grintoso, a fare da zero a 100 in nove secondi,  e tutto quanto.

Lo stesso capita con i forum sui cellulari e sulle tecnologie informatiche: normalmente trovate gente che sa dirvi tutto su cellulari e computer.  Peccato che, come si conviene  al masturbatore siliceo, tutto si riduca ad "how much, how much, how much". Quanta ram, quanti ghz, quanto display, quanti pixel, quanto storage.

Ok, ok. Ma posso dire che , anche standardizzando gli alimentatori, il maledetto cavetto usb entra malissimo nell' LG e sia molto piu' comodo nel Samsung? Posso dire che in caso di guasto, trovare un alimentatore che arrivi a 1.671  pigreco e per la costante di Planck AMPERE sia un pelino piu' difficile che usare un NORMALE alimentatore USB? 

Posso dire che un tablet (es Dell Venue Pro 8 )  che non si carica perche' l'alimentatore non e' di fabbrica, dopo aver standardizzato l'ingresso , sia una CAZZATA? 

No, perche' i nostri esperti di IT testano solo in laboratorio. Usano sempre l'alimentatore corretto. E non telefonano quasi a nessuno: se osservate il numero di telefonate su un telefono di test, non possono certo sapere come si comporti un dispositivo quando viene usato molto, per telefonare molto.

Questi esperti stanno al chiuso,  senza telefonare,   il 95% del tempo, e il rimanente 5% del tempo lo passano coi colleghi. Di conseguenza, se finiscono la batteria e hanno bisogno di un alimentatore, non hanno bisogno di chiederne uno - e scoprire che non va bene perche' la corrente  espressa in ampere non e' esattamente l'altezza della gioconda divisa per il peso di Maurizio Costanzo in libbre.

Cosa fate con un cellulare? Lo infilate in tasca e in borsa. Domanda: quanto e' facile da tirare fuori da una tasca? Siete di quelli che al suono del cellulare lasciano perdere perche' e' piu' facile togliervi i calcoli alla cistifellea che estrarre un Samsung Note dalle tasche dei jeans "skinny" ?

E ancora: la dimensione.

Per chi ha delle mani come le mie, Metro e' magia pura. Assoluta. Mai ho amato Microsoft da quando mi ha dato grosse piastrelle colorate , al posto di icone che normalmente, col pollice, infilzo tre a tre. Diciamolo: moltissimi cellulari sono cellulari per donnette. Senza disprezzo, ma se il vostro dito e' grande quanto un pennino Apple va  bene. Se le mie dita sono come le mie dita, allora le iconcine tutte ravvicinate a griglia sono un cataclismico rompimento di coglioni, e devo tenerne meno di 5 in uno schermo per evitare che mi parta la cosa sbagliata.

Non ho ancora visto una recensione che dica "se avete mani grandi e' scomodo".

Adesso guardate le recensioni: se l'alimentatore usa una corrente che esiste solo su Messier 31, non ci fa caso nessuno. Ci farete caso quando chiedete un alimentatore, tutti i vostri colleghi ne hanno uno, l'attacco USB entra perfettamente,  e il vostro telefono NON si carica. Mai successo? Perche' non usate davvero il cellulare: che diavolo l'avete comprato a fare se non avete mai scaricato la batteria usando il telefono, diciamo, per telefonare?

Se il cellulare sia usabile, e' poi una questione religiosa: Apple e' sempre usabile. Per definizione. Anche il modello piu' microscopico , quasi inutilizzabile da chi ha mani grosse come le mie, era definito "usabilissimo". Io avevo bisogno di 3 tentativi per toccare l'icona giusta, a meno di non usare il mignolo.  Il pollice era tabu'.  Mai ho restituito un cellulare aziendale con piu' gioia.

Tutti i telefoni hanno funzioni per l'accesso facilitato. INsomma, se qualche parte del vostro corpo e' guasta. Le recensioni dicono che c'e'. End of story.  Sono tutti uguali e tutti efficienti allo stesso modo, a prescindere da quale parte del vostro corpo funzioni male. 

E questo e' ovvio: chi fa le recensioni ai cellulari e' un onanista da Cebit. Persone che prendono le brochure delle fiere sulla telefonia, entrano in bagno e ci lasciano due diottrie l'anno. Che diavolo volete che ne sappiano di come si USA un cellulare o di quello che la gente ci fa? E' come se qualcuno parlasse di Valentina Nappi come cuoca di cucina vegan. Magari e' bravissima a cucinare, ma non e' famosa per questo. Della Nappi si parla riferendosi al sesso anale, e non alla sua prestazione tra i fornelli. E allora del cellulare si parla di come lo si mostra al CeBit : come sarebbe a dire che tu lo infili in tasca?

Una delle cose fondamentali per i cellulari e'"cosa succede se si rompe?": Samsung e' veloce a cambiartelo? Come funziona la restituzione? paghi tu la spedizione? Parli con una persona o con un centralino automatico programmato da Markov mentre limonava con Dijkstra?

I cellulari contengono una SIM. A volte cambiamo la SIM. Cambiare la SIM e' facile, o facciamo prima a toccare le tette a  Michelle Obama mentre incitiamo alla Jihad? In alcuni cellulari cambiare la SIM e' facile. IN altri richiede di rifare daccapo il silicio del processore, partendo dall' FPGA. Qualche recensore che lo dice?

Ovviamente no: nella Brochure del Cebit la SIM entra nel cellulare su una scia di luce azzurra. Ci si masturbano, su quella brochure. Dire a quella gente  che devi togliere la batteria per cambiare la SIM e' come dire che Valentina Nappi ha il ciclo ogni 28 giorni: lo sanno, ma non vogliono pensarci.

Quindi , la risposta e' molto semplicemente NO: troverete decine e decine di forum su automobili, motociclette,biciclette, cellulari, elettronica di consumo di ogni genere.

In ognuno di questi forum troverete i "recensori professionisti", personaggi capaci di discutere per giorni e giorni di irrilevanti dettagli  , di elevare a simbolismo religioso un tipo di plastica, di dare un significato affettivo ad una data forma di un componente, ma queste persone hanno una cosa in comune:

NON SANNO A COSA SERVANO LE COSE CHE RECENSISCONO. 
NON SANNO COME LE PERSONE LI USINO. NE' PERCHE' LI USINO.

chi fa recensioni di auto ha in mente Rally e F1, chi fa recensioni di scooter ha in mente la Paris-Dakar, chi fa recensioni di biciclette ha in mente il Mars explorer, chi fa recensioni di cellulari ha in mente il CeBit, chi fa recensioni di televisori ha in mente Alice nel paese delle meraviglie, ma nessuno, nessuno, nessuno di loro e' cosciente del fatto che l'auto e' un oggetto usato dalle famiglie , che lo scooter non viene normalmente usato nel deserto del gobi, che le biciclette si usano per andare in giro "quick and dirt", che nessuno di noi faccia il bagno nel televisore.


Questa "biscardizzazione" di Internet, ovvero il corrispondente del calcio ridotto a mercato/presidenti/spogliatoio/fidanzatedeicalciatori, questa abitudine di parlare di tecnicismi ma non di tecnica, di caratteristiche ma non di vantaggi, di potenza ma non dell'atto, ha reso semplicemente INUTILE l'uso di internet come strumento per informarsi sull'acquisto di un manufatto.

Vi conviene Amazon, che almeno ha le recensioni.  Almeno sinche' non arriveranno anche li' i masturbatori, perche' mi capita di vedere su Amazon delle recensioni che sembrano prese da una rivista....

E non ho menzionato l'abuso di acronimi per pura pieta'.






 

Cagati sotto, eh?

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A parte alcuni noti (salvini, la Le pen, etc) gli attentati di Parigi non hanno cambiato particolarmente il mood delle masse, se non per alcune specifiche masse: i giornalisti. Basta fare un giro per le principali testate italiane per notare come i giornalisti italiani abbiano, come dire, cambiato tono su alcune cose.

Ha in un certo senso aperto le danze Lucia Annunziata, che ha esordito con una bella "Terza guerra mondiale", in un articolo che usa dei toni perlomeno "fallaciani".

( http://www.huffingtonpost.it/lucia-annunziata/siamo-ancora-in-guerra-parigi-e-un-capitolo-dell11-settembre_b_6444624.html )

Ora, come sapete la Annunziaza e' una giornalista di sinistra. Persona che sino a poco fa avrebbe scritto che abbiamo troppi pregiudizi verso lo sgozzamento, che in fondo per la tiroide e' un toccasana. Stiamo parlando di una tizia che ha scritto per il manifesto e ha fatto la corrispondente in medio oriente per la Repubblica, ove ancora i terroristi suicidi sono "militanti" , mentre arrestare un terrorista dopo che ha ucciso e'"rappresaglia per le uccisioni".

Ci si aspetta di tutto, tranne che prenda toni fallaciani e che scriva cose del genere.

Poi passiamo ad Ezio Mauro. Il chierichetto preferito di Scalfari, che su Repubblica va a pubblicare la stessa cosa:

( http://video.repubblica.it/rubriche/fischia-il-vento/ezio-mauro-hanno-dichiarato-guerra-all-occidente/188894/187812 )

Potrei continuare con altri giornaletti di sinistra, ma non cambierebbe molto: e' chiaro che il clima e' cambiato. La cosa non deve stupire: in Europa sono morti piu' giornalisti di sinistra - non dimentichiamolo, Charlie Hebdo era un giornale di sinistra radicale - che non a Gaza. 

La questione e' chiara: i giornali di sinistra e di estrema sinistra sono sempre stati filo-palestinesi, per cui sono sempre stati trattati coi guanti. La Repubblica ha sempre definito "militanti" quelli che erano veri e propri terroristi, ha sempre definito "radicali" gli estremisti, e ha sempre usato la "neolingua" di sinistra allo scopo di difendere i palestinesi. 

In cambio di tutto questo, hanno sempre avuto il piu' robusto tra i corpetti antiproiettile, ovvero il compiacimento delle fazioni islamiche.

 Il guaio viene ora: perche' effettivamente di giornalisti di destra nel mirino ce ne sono pochi. Dopotutto, la societa' repressiva che hanno in mente i fascisti si discosta di poco da quella che hanno in mente gli islamici: donne ai fornelli che appartengono ai mariti, nessuna parita', nessun diritto, solo una autorita' arbitraria e violenta.

Ma come se non bastasse, per questi signori sta finendo la sindrome della vacanza. Quando siete in vacanza, va tutto bene. Qui le donne portano il Burqa? "E' una forma di rispetto per la donna". "Ho portato il Burwa per un mese e mi sono sentita rispettata", e cosi' via.

Il guaio viene quando NON si tratta di una vacanza: quando, cioe', non finisce dopo un mese. Quando e' ovunque. Quando e' per sempre. Quando non finira' nel momento in cui prenderai un aereo per tornare a casa, dal momento che e' cosi' ANCHE A CASA.

Allora diventa un problema.

E allora, se in un paese islamico o in sarkazzistan uccidono dei giornalisti per aver deriso il Profeta, spiegherai che alla fine dei conti qui in sarkazzistan la liberta' di parola e' vista come una delle bandiere dell'oppressione colonialista, e quindi odiata.

Ma tutto cambia se anche fuori dal Sarkazzistan le cose iniziano a vaccillare. Perche' non e' piu' come era una volta:



non e' piu' una cosa che succede lontano. Non e' piu' una cosa che si esaurisce con una simpatica maglietta ed una marcetta. No. Quelli sparano sul serio.


E sparano ai giornalisti. Di sinistra.

e cosi' scopriamo che "hanno dichiarato guerra all'occidente". Oh, ma davvero? Incredibile, Lucia: di questo passo, nel 2027 scoprirai che mescolando acqua calda ed acqua fredda si ottiene acqua tiepida. Tali brillanti prestazioni intellettuali come si possono spiegare? Un corso di decisione rapida? Un master in qualche universita'? Un risveglio intellettuale?


ecco cosa ha improvvisamente sviluppato le capacita' deduttive dei giornalisti di sinistra. 

Si sono accorti di essere sotto tiro. Si sono accorti che nessun giornale cattolico teme un assalto terroristico: la societa' che Avvenire ha in mente e' del tutto simile a quella islamica. Si sono accorti che nessun giornale di destra o estrema destra teme un commando in redazione: sono ugualmente bigotti.

Ma si sono accorti che quelli cui piace tanto fare ogni porcheria in nome della "liberta' di stampa" sono quasi sempre loro. Si sono accorti che quasi sempre sono la destra ed i cattolici che invocano la censura, e sono loro a rispondere "liberta', liberta'".

E si sono accorti adesso che questa "liberta'" e' sotto tiro. E non in sarkazzistan. Non nel posto ove fai le vacanze, metti il burqa per un mese e torni dicendo che fa bene alla pelle. Nono: proprio qui ed ora.

E cosi' scopriamo che dopo anni ed anni a denigrare la Fallaci, Huffington Post esce con Lucia Annunziata che parla di terza guerra mondiale e scontro di civilta', e che repubblica fa lo stesso, e che oggi Espresso si scandalizza per l'uso dei bambini da parte dei terroristi.

Ehi, ehi, ehi. Ma erano gli stessi che si indignavano perche' durante gli scontri coi soldati i bambini islamici venivano uccisi: avete visto? Quelli sono bambini! Come possono essere terroristi?

Oggi che vedono quel che c'e' SEMPRE stato, ovvero bambine di 10 anni usate per attentati esplosivi e bambini di 8 anni che uccidono prigionieri, allora scoprono che si, adesso nel mirino ci sono loro. Ma dov'erano negli anni '80, quando si vedevano i bambini iraniani che scrivevano versetti del corano sulla lavagnetta, lavavano la lavagna, bevevano l'acqua e andavano a morire contro gli iracheni? 

Dov'erano quando Hamas faceva questo?


E non e' una novita', succede da decenni:



erano tutti a spiegare che si trattasse di una cultura diversa della vita, che la cultura politica era cosi',e  che loro "avevano vissuto a Gaza per un mese, e la gente qui e' stupenda e umana". Aha. Davvero. 

Ma oggi nel mirino ci siete voi.

Oggi nel mirino ci sono i giornalisti,e  non giornalisti qualsiasi:


la formula magica "parla bene dei palestinesi e sei al sicuro" non funziona piu'. Si e' rotto qualcosa nell'"islamocomunismo", e adesso si sono "cagati sotto".

Ed adesso il mood e' cambiato: 


ma questa signora non era "populista" sino a qualche anno fa?

Sicuramente il sentimento dei giornalisti "di sinistra" in Italia - e anche in alcune zone del mondo - e' cambiato. La cosa raccapricciante e' la codardia: per decenni hanno sostenuto che quanto accaduto fosse un "rischio inesistente", ed oggi vanno a pubblicare Ayaan Hirsi Ali . Improvvisamente Höllembecq diventa , da "populista" e "razzista" uno "scrittore idiosincratico". 

Accidenti. 

E scoprite anche di "essere timidi":


Non e' dato sapere in quanto tempo questa nuova consapevolezza dei giornalisti di sinistra si trasferira' alle masse, ne' e' dato sapere quanto durera' l'effetto della strage di Parigi. 

Ce ne saranno altre, di stragi? Si, ce ne saranno altre, che a Digos piaccia o meno. Non illudiamoci.

Fa parte del business del terrorismo islamico.

Il meccanismo del terrorismo e' legato ai soldi. I soldi partono dal golfo arabo, svariati miliardi ogni anno, sotto fondo di donazioni ad "associazioni di solidarieta' islamica". Beneficenza, insomma. Ma chi dona miliardi ai terroristi, vuole che siano "spesi bene".

Quindi, c'e' una gara tra le varie associazioni terroristiche ad apparire "affidabili". Insomma, a fare attentati visibili per attirare i soldi degli "investitori": Se nel mondo enterprise annunciare un nuovo prodotto causa un aumento degli investimenti in borsa, nel mondo islamico aver fatto un attentato eclatante aumenta la chance di ricevere soldi dalla "beneficenza del Golfo".

Cosi', Al Qaeda ha ricevuto gran parte dei soldi dopo l' 11 settembre: questo attentato l'ha messa al top dei "soldi spesi bene" per ricchi Yemeniti, Qataregni, Sauditi, ed altri. Poi e' arrivato ISIS, e coi suoi sgozzamenti ha iniziato a piacere.

Cosi' adesso , grazie alla pubblicita' ricevuta, tanti arabi ricchi spendono bene i loro soldi , su un marchio , su un brand famoso: ISIS. Ma allora adesso Al Qaeda deve riqualificarsi. E cosa c'e' di meglio di una strage a Parigi per farlo? Chiaramente, adesso, Al Qaeda dei paesi del golfo prendera' piu' soldi, perche' questo attentato le da' visibilita'.

Quindi ISIS e Boko HAram devono rilanciare, e allora via coi bambini che sparano e le bambine come vettori di esplosivi. Orrore! SOLDI! Adesso tanti ricchi arabi, nel donare soldi "per beneficenza", sanno che insomma, ISIS e Boko HAram sono "soldi spesi bene".

E allora cosa succedera' adesso? Che per sostenere la concorrenza, IS  dovra' rilanciare. E' chiaro che colpire il Vaticano potrebbe dare a chi ci riesce una visibilita' enorme, e far arrivare nel portafogli un sacco di soldi. Non ho bisogno di prove per dire che la prossima mossa di IS sara' cercare di colpire il Vaticano, e se non sara' IS sara' al Qaeda: in un regime di concorrenza, bisogna tenere alta la fiducia nel brand.

Quindi non vi illudete, perche' ce ne saranno ancora: per farsi il nome ed attirare i soldi della "beneficenza", ne faranno ancora. E poiche' i loro nemici sono "occidente, cristianesimo, laicita'", dovete solo spremervi le meningi su cosa colpiranno ancora: "occidente" non ha molti simboli (e poi colpire Coca Cola o Mc Donald's sembra piu' uno sloagan vegano ), il cristianesimo ha i suoi grandi simboli (Vaticano & co) e infine esistono i grandi simboli della laicita': e la stampa libera e' uno di questi.

Che i giornalisti siano sotto tiro , specialmente i piu' laici, ora e' noto. E presto succedera' ancora, ed ancora. Colpiranno ancora i giornali, e colpiranno i piu' grandi per avere piu' risalto.

Non per nulla i giornali piu' grandi fanno questo: http://video.repubblica.it/dossier/fischia-il-vento/ezio-mauro-un-giornale-laico-rispetta-il-credo-di-tutti/188903/187821 cioe' sapendo di essere possibili vittime, cercano di togliere ai terroristi la scusa di poter dire "Abbiamo punito Repubblica per le vignette", cosa che ne farebbe un obiettivo appetibile.

Allora, ragazzi, visto che siete voi quelli che andavano a braccetto coi palestinesi, visto che siete voi quelli che "ho indossato il burqa per un mese e sono stata felice", adesso rimane un'unica domanda cui non avete risposto:

Cagati sotto, eh?




(1) Certo, la colpa non e' di quei bambini. Ma cio' non toglie che se tu non uccidi il bombo-bomba, lui uccide te. Uccidere o essere uccisi. Il soldato che si trovasse davanti il bambino con la pistola che odia gli occidentali , cosa dovrebbe fare? Uccidere o farsi uccidere?

La madre del Papa e' sempre incinta.

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Ovviamente, quando qualcuno e' ad un bivio, finisce la commedia e inizia ad emergere la cosiddetta "hidden agenda". E scopriamo dal Papa in persona che si' , contro l' Islam si tuona se ti ammazza i cristiani di qualche sarcazzistan citeriore, si tuona sebruciano una chiesa, ma quando salta fuori il tema "liberta'", la chiesa ed il mondo islamico stanno entrambi dalla stessa parte.


Prima cosa: qualcuno spieghi a quel faceto vecchietto che se qualcuno offende sua madre, nei paesi civilizzati, non si deve aspettare un pugno, ma una querela. Dico, "nei paesi civilizzati", perche' probabilmente quelli che ha in mente il Papa non lo sono, o meglio non lo e' la societa' che lui ha in mente.

Quando nello scorso post ho scritto che i giornali cattolici NON hanno nulla da temere, ne' da Al Qaeda ne' da IS, intendevo dire proprio questo: la Chiesa non critica l'islam radicale come si critica qualcosa di orribile o come si critica qualcosa di sbagliato. La chiesa critica l'islam radicale come la Ford puo' criticare la Renault, cioe' come si critica un concorrente che lavora nello stesso mercato.

Ma per quanto Renault e Ford sembrino concorrenti decisi a lottare tra loro, esiste sempre un momento nel quale sono alleate: quando proponete di pedonalizzare il centro. In quel dato momento, ecco che improvvisamente la concorrenza sparisce, ed ecco che Ford e Renault scoprono di appartenere alla stessa lobby, quella delle auto.

Allo stesso modo, la Chiesa critica gli estremisti islamici quando massacrano i cristiani qui e la', li critica quando bruciano un giornale cristiano o una scuola cristiana, ma se entrano in ballo "valori repubblicani" e "diritti umani" - e ricordo che la Mamma di Bergoglio la dichiarazione dei diritti umani NON l'ha mai sottoscritta - allora il papa scopre che coi terroristi ha un interesse in comune.

Cosi' come sia Ford che Renault hanno interesse a fermare le piste ciclabili, Chiesa e Al Qaeda hanno interesse a bloccare i valori repubblicani, ovvero i valori figli dell'illuminismo.


Chiesa e Al Qaeda, cioe', concordano sul fatto che si possa reagire con la violenza qualora ed ogni volta un religioso decida di piagnucolare, dicendo di sentirsi offeso.

Qui allora arriva il problema dell'ambiguita': Il papa ha detto che uccidere e' sbagliato, MA se offendete sua madre allora un pugno ve lo dovete aspettare.

Ed e' quel "MA" che rende chiaro il punto. Uccidere puo' essere sbagliato o non sbagliato. Si tratta di una scelta assolutamente binaria. Non esiste "sbagliato MA", cosi' come non esiste "sbagliato PERO'". 

Perche' se cominciamo coi ma, allora posso dire io che "offendere la religione e' sbagliato, MA" . "Ma" , per esempio, puoi farlo se fa ridere.  E posso dire "e i dieci comandamenti, MA". E posso dire "religione a scuola, MA", e posso dire "esenzione delle tasse alla chiesa , MA". 

Se cominciamo a mettere i "MA", allora il Papa deve aspettarsi che i "MA" spuntino un pochino ovunque. Uccidere i cristiani in Siria e' sbagliato, MA era giovedi' sera e sti giovani non sapevano che cazzo fare. Bruciare le chiese e' sbagliato MA il lampione era rotto e le buche sono pericolose, al buio. Distruggere scuole cattoliche e' sbagliato, MA fanno troppo rumore durante la ricreazione. I comunisti sbagliavano a mandare nei Gulag i cristiani, MA quelle icone fanno molto anni '90.

Allora, non bisogna dire che la mamma del Papa e' una mignotta, MA insomma,di qualcosa bisognera' pur parlare, davanti ad una birra.



Un'altro argomento assolutamente ridicolo e' che questi attacchi siano dovuti all'occidente perche' l'occidente "bombarda i musulmani". A prescindere dal fatto che il terrorismo islamico esisteva anche PRIMA di Desert Storm, vorrei far notare una cosa. Quei due ragazzotti delle Banlieues NON sono MAI stati bombardati.

Anzi, per la precisione sono stati accolti in francia, o meglio sono stati accolti i loro genitori, e poi sono cresciuti sotto la cappa di quei diritti che dicono di combattere. E se non ci credono, possono sempre chiedere conferma al Generale Al Sisi, meglio noto come Presidente.

Di quali diavolo di bombardamenti vaneggia uno che e' cresciuto a furia di sussidi e case popolari offerte dallo stato?

Qualcuno dovrebbe ricordare all'opinione pubblica una cosa: quei signori che hanno assalito Charlie Hebdo NON hanno MAI subito bombardamenti dall'occidente, ed anzi le loro famiglie hanno vissuto anni ed anni a furia di sussidi e case popolari, PAGATE CON LE TASSE DEI FRANCESI.

se c'e' qualcuno che non ha diritto di lamentarsi di come li tratti l'occidente sono proprio quelli che vivono nelle banlieues. Oh, certo, sono dei posti tremendi: sarebbero forse migliori se la popolazione locale CI LASCIASSE ENTRARE LA POLIZIA, per dire. E sarebbero forse migliori se la popolazione locale non avesse devastato l'arredo urbano.

Certo, le foto mostrano panorami di degrado: ma sono andati i Marines o la Legione Straniera, a rompere tutto? E' stato il sindaco di Parigi a sporcare i muri? E' stato il governo a sfasciare uno ad uno i lampioni ? E' stata la polizia a ridurre in macerie i parchi? 

Si tratta nella media di persone che sono arrivate in Francia classificandosi come "richiedenti asilo", ovvero presunti perseguitati politici. Sono stati sistemati in case che hanno avuto a prezzi irrisori, pagate coi soldi dei francesi. Hanno avuto la possibilita' di un'istruzione universale E gratuita.  Di una sanita' universale e gratuita.

Hanno devastato i quartieri costruiti per loro, e gia' qualcuno dovrebbe accorgersi che sono stati costruiti quartieri per loro , non tollerano che ci entri la polizia, e poi si lamentano che "li fanno vivere nel degrado". 

Aha. Cioe', li fanno vivere nel vandalismo e della sporcizia che essi stessi producono.

Vogliamo parlare di quanto spenda il governo francese in progetti di integrazione? O vogliamo dire che spesso si tratta di ceceni, ovvero di gente che e' stata bombardata da tutti tranne che "dall'occidente"?

Per affermare che i due assalitori di Charlie Hebdo fossero a credito con l'occidente occorre avere la faccia uguale al culo.  Erano, al contrario, in debito.  E di molto: i cristiani potranno dire che "eri straniero e ti hanno accolto" sia un dovere, ma dimenticano anche una cosa: che quando sei straniero e vieni accolto, "un grazie ci starebbe proprio". 

Andiamo all'argomento farlocco successivo, cioe' il "MA": la liberta' di stampa e' sacrosanta, MA allora perche' arrestare il comico filoterrorista?

Andiamo dall'inizio: i paesi NON sono regolati da principi, ma da leggi. Sono le leggi a dire come comportarsi per applicare i principi. E le leggi vengono trasformate in prassi o dal potere esecutivo, o da quello giudiziario.

E' la legge a stabilire in quali termini si esprimano principi e diritti. E' la legge a stabilire dove inizi e dove finisca il diritto alla liberta' di espressione e dove inizi il reato di apologia del terrorismo.

Se Charlie Hebdo e' stato assolto in tribunale , era innocente di fronte alla legge.
Se il comico terrorista verra' condannato in tribunale, sara' colpevole.

Allora direte: ma che differenza c'e' tra Charlie Hebdo che offende l'islam e un comico che fa apologia del terrorismo? La differenza , per la legge sta nel codice penale, per la morale sta nella sottile linea di demarcazione che passa tra stare da un lato del fucile o dall'altro.

C'e' differenza tra stare di fronte ad un fucile spianato e starci dietro? Certo, ed e' una differenza oggettiva. Specialmente se qualcuno preme un grilletto.

Ecco, il punto e' semplicissimo:


la differenza tra Dieudonne' e Charlie Hebdo e' la stessa che passa tra chi sta da un lato del fucile e chi sta dall'altro, misurabile nel momento in cui si preme il grilletto. Ed e' questo il motivo per cui Dieudonne' e' vivo e non corre rischi, mentre Charlie Hebdo si e' beccato dodici morti a colpi di Kalashnikov: i giornalisti di Charlie Hebdo erano dal lato scomodo del fucile, Dieudonne' sta dal lato comodo. Dello stesso fucile.  Dice qualcosa?

L'ultima cosa ridicola che sento e' l'accusa di "ipocrisia", sempre per la storia di Dieudonne'. 

Sono sempre diffidente verso chi accusa altri di ipocrisia, quando gli accusati citano dei valori astratti, mentre chi accusa non cita proprio nulla.

Perche' credere nei valori della Repubblica Francese e' difficile. Diventare l'illuminista perfetto e' difficile. Forse impossibile. Chi ci prova , sbagliera' sicuramente, proprio perche' nessuno e' perfetto. E chiaramente, ammesso e non concesso che sbagli, arriveranno sempre i cinici a dire "ma sei ipocrita".

Ma vorrei far notare una cosa: chi accusa la Francia di essere "ipocrita" nell'applicare il diritto alla liberta' di stampa, a fare la stessa cosa  NON CI PROVA NEMMENO.

Ed e' QUASI SEMPRE COSI', quando si sente parlare dell'accusa di "ipocrisia". Certo, chi crede in un ideale perfetto NON riuscira' MAI a ed essere perfetto. Ma puo' sempre migliorare, e specialmente, passera' la vita a provarci.

Ma potete giocarvi un braccio che la persona da cui viene l'accusa di "ipocrisia" quando l'ideale non viene realizzato ALLA PERFEZIONE, a realizzare qualcosa di simile non ci ha mai nemmeno provato.

Chi accusa gli altri di "ipocrisia" , quando un ideale perfetto non viene applicato alla perfezione, e' spinto dal bisogno di nascondere al mondo che lui, ad applicare quegli ideali, NON CI PROVA NEMMENO.


accusare di ipocrisia chi si sforza di raggiungere un ideale perfetto e' semplice. Poiche' la perfezione e' irraggiungibile, e la perfetta liberta' non esiste, ci sara' sempre qualcuno che fallisce. Ed e' qui che arrivano i censori della coerenza, a dirvi che "siete ipocriti".

Ma posso anche farvi notare che il censore della coerenza, a seguire qualche alto ideale, non ci prova neppure. E posso anche farvi notare una SECONDA cosa a riguardo:


Che e' meglio vivere sotto l'imperfetta liberta' di pensiero francese, sotto l'ipocrisia di Parigi, che sotto la coerenza dei sauditi.

Per non essere "ipocriti", basta prendere un blogger e fargli dare 1000 frustate e dieci anni di carcere. Bella la coerenza , eh?

come mai ho raggruppato tutte queste vulgate , piu' o meno miserabili, sotto il titolo "la madre del Papa"?


E' semplice: perche' tutte queste dialettiche hanno la stessa puzza. Quell'odore di profumo da due soldi e trucco pesante, tipico di certe donne.

Quelle che sono sempre incinte.

Tipo la mamma del Papa.







Massi', diamo la soluzione.

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Su internet e' tutto uno sbroc sbroc di soluzioni geniali per abbattere il debito pubblico, tra default, crash, guerre nucleari, crisi politiche e apocalissi, cosi' ho deciso di aggiungervi anche la mia. Come membro dell' NWO, infatti, e' mio dovere disinformare e aggiungere caos al caos. Allora, c'e' una maniera "semplice" di abbassare il debito pubblico italiano? 



In realta' si, ma non e' esattamente "semplice". Semmai e', diciamo, poco dolorosa.

Prendiamo come esempio un fondo pensionistico americano. Il nostro contribuente paga dei soldi ad un fondo, il quale non fa altro che comprare un pacchetto di azioni, o di buoni del tesoro di vari stati, e alla fine del tutto il nostro pensionato ricevera' una pensione diciamo sui 401k che ha accumulato.

Questo accumulo pero' non e' fatto di soldi: il fondo pensionistico prende si' i soldi, ma li investe comprandoci dei titoli, normalmente dei titoli di credito. Compresi i titoli di stato.

Si tratta in pratica di un vero e proprio "credit swap", nel senso che il fondo pensionistico acquisisce un debito verso il pensionato - debito che paghera' appunto fornendogli una pensione - e il debito non viene garantito da soldi accantonati, bensi' da un portafoglio di azioni o titoli di stato, cioe'... da altri debiti.

Alla fine della fiera, il fondo accumula 401k$ di debiti con un pensionato. Tuttavia, supponendo che abbia comprato titoli americani, possiede - a nome di quel pensionato , a seconda della legislazione - 401k di titoli del tesoro, ovvero il tesoro e' in debito con il fondo. Per questo dico che , in definitiva, non e' altro che un credit swap.

Adesso supponiamo di aggiungere ad INPS un fondo pensionistico. Quando l'italiano versa l'inps dal proprio stipendio, il fondo non fa altro che acquistare btp. Alla fine della carriera lavorativa dell'italiano, il fondo avra', diciamo, 100.000€ di btp del governo sui quali si baserebbe il  pagamento della pensione. 

Ovviamente il fondo avra' anche 100.000€ di debiti con l'italiano, ma non dimentichiamo che quei 100.000€ di btp , nel corso dei 40 anni di lavoro, hanno fruttato un interesse. Si tratta cioe' del classico comportamento di un fondo pensionistico di tipo americano, o di quelli che chiamiamo "privati".

Voi direte: ma dove trova i soldi il fondo, se i soldi che si versano ad INPS vengono usati per pagare le pensioni? La risposta e' che il nostro fondo prende i btp dalle banche (che ne possiedono in quantita' enormi) , e in cambio le banche diventano socie del fondo. Se il fondo rende, si beccano pure il dividendo.

Essere creditrici dello stato possedendo btp e' peggio di essere socie di un fondo sovrano pensionistico da 285 miliardi/anno, specialmente se il fondo va in attivo.

Voi direte che e' troppo facile, ma in realta' non lo e', e richiede molto tempo per andare a regime, tipo 5-6 anni.

Andiamo ai vantaggi:

  1. Se ogni italiano va in pensione dopo 40 anni di lavoro, abbiamo messo al sicuro i btp dagli speculatori per 40 anni.
  2. In 40 anni la resa dei btp e' piu' che sufficiente a pagare una pensione, anche se accumulati nel tempo.
  3. Il debito pubblico si trasforma, di fatto, in un debito pensionistico. La scadenza puo' crescere ben oltre i 10 anni.
  4. A 280 miliardi di pensioni erogate ogni anno, assorbire tutto il debito italiano e' numericamente possibile. A regime, non ci saranno abbastanza btp per pagare tutti i fondi.
  5. Il sistema e' assolutamente legale e conforme ai trattati vigenti. Se io creo un fondo pensionistico pubblico, niente gli vieta di comprare btp: in Italia il btp puo' essere tranquillamente considerato "rischio 0".


Andiamo agli svantaggi:

  1. Svantaggi politici: a Bruxelles gli prende un coccolone. Sebbene sia conforme a qualsiasi trattato, (se create un fondo pensionistico in stile americano e gli fate comprare i btp delle banche, in cambio di partecipazione state solo facendo credit swap), diventano viola. E quando diventano viola, e' un problema.
  2. Svantaggi sindacali: privatizzare il sistema pensionistico, persino con un fondo pensionistico sovrano - sebbene partecipato dalle banche - per i sindacati e' guerra aperta. INPS e' la loro grande tetta.
  3. Svantaggi sociali: il sindacato fara' una guerra feroce a una simile riforma di INPS. Scioperi, manifestazioni, qualsiasi cosa sara' consentita. INPS e' il loro feudo, e voi lo state smantellando.
  4. La cessione al fondo di tutti i beni di INPS, per sostenerlo all'inizio. 

Lo stato, cioe', rimane indebitato, ma rimane indebitato verso i propri lavoratori, coi quali si sdebitera' a tempo debito, con una pensione, pagata con 40 anni di interessi sul capitale in btp mano a mano acquistato. Abbiamo solo fatto un gigantesco credit swap , cambiando nome al debito.


E' gia' stato fatto?

Si. Diversi paesi, come Cile, Ungheria, ed altri hanno, in passato, trasformato il debito pubblico in debito pensionistico. Si tratta di un'operazione assolutamente legittima di credit swap , non proibita da alcun trattato, europeo e non.

Numericamente come stiamo?

Il debito pubblico e' di 2.300.000.000.000. Considerando che il numero di pensionati si manterra' ~23 milioni (per comodita'), siamo attorno ai 100.000K€ ogni pensionato. Forse  insufficienti per la pensione, quindi nel lungo termine il fondo dovra' investire ancora in altri titoli di stato italiani - se emessi - o in titoli stranieri - se non altro per diversificare.

Non richiede default, uscite dall'Euro, disastri, apocalisse, guerre mondiali, e via dicendo. (E se non vi date una mossa, lo faranno i tedeschi, btw.)

Voi direte: ma non si puo' fare.

Davvero?

Certo, puo' darsi che io mi sbagli. E l'accrocchio giuridico per ottenere questo implica una certa quantita' di abilita' , nel descrivere la forma societaria dei fondi pensione e dello swap da dare alle banche.

Quindi non e'"una soluzione semplice": tecnicamente e' molto complessa.

Ma vorrei sapere da voi, in generale, quale trattato europeo la vieti.

Sapete perche' e' infattibile?

Per i sindacati, e perche' a fine gennaio si aprono le danze sui debiti pubblici.

Il tempo, cioe', e' quasi scaduto.





Sicurezza e diritti.

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C'e' una vulgata che continua a rimbalzare, da quando e' avvenuto l'attentato alle Torri Gemelle a New York, ed e' quella che occorra trovare "un compromesso" tra il rispetto dei diritti e la sicurezza. E' molto strano come, in realta', questo compromesso non abbia mai funzionato, nemmeno dove sui diritti si e' concesso molto: l'attentato alla metro di Volgograd, in Russia, ha meno di un anno.


Prendiamo per esempio la storia della localizzazione dei cellulari. La tecnologia piu' avanzata in circolazione e' in uso in Italia, presso un operatore inglese, e consente di localizzare in minuti (normalmente occorre qualche tempo e un pochino di lavoro sui logs) un cellulare nello spazio, praticamente ovunque sia.

Esistono adesso diverse gare europee per estendere questo strumento prezioso a tutta europa, e adesso arrivera' qualcuno che arrivera a dire: certo, la polizia ti localizza sempre, ma questo ferma il terrorismo.

Peccato che non sia vero.

Tutti gli arrestati per terrorismo in Europa e in medio oriente usano cellulari satellitari, come quelli di http://www.thuraya.com/ , un'azienda che ha sede negli Emirati Arabi Uniti, paese dal quale partono molti soldi per finanziare ISIS e Al Qaeda. Insomma, i ricchi del posto - e supponiamo che i proprietari di Thuraya lo siano - fanno beneficenza a modo loro.

Qual'e' la difficolta' di localizzare, on demand, un telefono "puro" satellitare? Un tantino piu' alta rispetto a localizzare un cellulare connesso alla rete GSM. Sebbene esistano aziende (in Polonia TS2 , in Italia Area SpA ) che vendono dispositivi in grado di eseguire il "tracking", dal "track" al "localizzare" di spazio ce ne passa. Esistono leggende sul fatto che i satelliti di Thuraya trasmettano la posizione del cellulare in chiaro, ma non ho trovato fonti a riguardo.

Sui sistemi LEO (Low Earth Orbit), dovete chiedere al satellite di (almeno 3) di fare un'analisi doppler, e comunque ottenete ~10Km di tolleranza.

Essenzialmente, il cellulare si registra su una "base station" associata al satellite, e in aggiunta al HLR e VLR si aggiunge un SUMR (Satellite User Mapping Register), che pero' ci sa dire solo quale satellite stia usando chi. Ma se il cellulare - con relativa SIM - viene comprato in maniera semianonima presso un Call Shop, e come se non bastasse l'unica cosa che conosciamo e' la posizione di UN satellite, il discorso si chiude: occorrono giorni, ammesso che sia possibile, per sapere qualcosa. Ammesso sempre che gli Emirati Arabi Uniti cooperino fornendo i dati del SUMR. E ammesso di conoscere la SIM in questione, dal momento che non sempre e' concessionaria del paese ove viene venduta: si tratta di numeri "internazionali", tipo +88 - qualcosa.

Dunque, questo poderoso sistema di localizzazione immediata di qualsiasi cellulare GSM puo' venire tranquillamente aggirato semplicemente comprando un prodotto "consumer" che negli emirati arabi si trova in qualsiasi negozio, e che in Europa si trova in qualsiasi Call Shop.



Allora, di cosa stiamo parlando?

Quando NSA , insieme al servizio segreto inglese, penetro' la rete di telecomunicazioni di Belgacom e prese a tappeto tutte le telefonate del Belgio, specialmente quelle del parlamento europeo, si disse che era per sicurezza. Aha. Stranamente, questo non ha impedito che esistesse una cellula jihadista in Belgio.

Tutti dicono che il sacrificio dei nostri diritti ad NSA sia servito a fermare innumerevoli attentati. CE NE FATE VEDERE UNO?

Adesso scopriamo che per riuscire a fermare il terrorismo hanno bisogno dei dati sui voli aerei. Aha. Strano, perche' questi terroristi NON sono MAI arrivati in aereo. Al massimo sono andati in aereo sino in Turchia o in Bulgaria, da dove hanno noleggiato un'auto per raggiungere la Turchia e poi il medio oriente. A che cosa servirebbe sapere di preciso chi prende quale aereo?

Tutti quelli che spiegano in che modo rinunciare ad un pezzetto dei diritti fondamentali , cosi' come a quelli costruiti (oggi muoversi in giro per tutta Europa e' un diritto) , sanno spiegare quale sia di preciso il modo in cui questo aumenterebbe la sicurezza?

Ma ancora, esaminiamo proprio Charlie Hebdo: esisteva una qualsiasi cosa che NON si sapesse del pericolo che stavano correndo quei giornalisti?

Il motivo per il quale si intercetta, il motivo per il quale si ritengono dati da analizzare, il motivo per il quale si localizza ogni cellulare - e con e-call presto ogni automobile ( http://en.wikipedia.org/wiki/ECall ) -  e' che servono informazioni. Occorre SAPERE. Ok, occorre SAPERE.

Aha.

Nel caso di Charlie Hebdo, QUALCUNO SA DIRMI QUALE INFORMAZIONE MANCAVA PER PROTEGGERE I GIORNALISTI?

  • Il giornale era stato minacciato di morte piu' volte, in pubblico, da ogni capo e capetto dei terroristi.
  • Il giornale aveva gia' subito un attentato.
  • Era gia' stata assegnata una guardia del corpo permanente al direttore.

allora, la mia domanda e': di che informazioni avevate bisogno, cari francesi, per sapere che quel giornale sarebbe stato assalito. Che cosa dovevate spiare ancora, quale cellulare dovevate localizzare ancora, quale biglietto aereo vi serviva per sapere che quel giornale andava protetto un pelino meglio?

Nessuno mette in dubbio l'eroismo dei due poliziotti morti. Ma quel posto era sotto minaccia da anni. Si sapeva tutto del pericolo. Ma tutto quello che si e' visto e' stato un poliziotto senza corpetto (non che serva contro quei fucili) ed una guardia del corpo senza uno straccio di PDW. ( http://en.wikipedia.org/wiki/Personal_defense_weapon ). Sul serio due persone armate di fucili d'assalto possono scendere da un'auto in una strada deserta, uccidere un poliziotto, arrivare in un edificio sorvegliato contro attentati e ammazzare tutti quelli che vedono?

Perche' non diciamo che non riuscireste nemmeno ad assalire una stupida banca, in quel modo?

Durante i funerali degli uccisi sicuramente non era bello fare polemica, ma adesso sarebbe ora di fare, almeno , un pelino di riflessione.


CHARLIE HEBDO ERA DIFESO POCO E MALE.

non servivano altre informazioni. Non servivano altre intercettazioni. Non servivano nemmeno numeri di voli aerei. E neanche restringere Schengen sarebbe servito, visto che i due erano residenti in Francia. Si sapeva benissimo che il giornale fosse un obiettivo, il perche' ed il percome. Non erano necessarie ulteriori informazioni ne' ulteriori restrizioni ai diritti.

E qui iniziamo a notare paio di cose strane. Ovvero che quando si FALLISCE , per menefreghismo, strafottenza, sottovalutazione, nel proteggere qualcosa, salta fuori che occorre togliere qualche diritto a qualcuno per avere la sicurezza.

  • gli attentati dell' 11 settembre erano evitabilissimi. Esistevano fior di allarmi a riguardo, anche dai servizi segreti americani. Non si capisce che diavolo facessero le torri di controllo e i radar quella mattina. I controlli agli aereoporti erano stati irrisori.
  • erano evitabilissimi gli attentati di PArigi: si sapeva che Charlie Hebdo fosse nel mirino, e si sapeva che i luoghi ebraici fossero nel mirino. Forse non c'e' un poliziotto per ogni ebreo, ma un poliziotto per ogni supermercato Kosher e' un numero molto diverso. E i servizi algerini avevano dato l'allarme. E quei due erano noti alle forze dell'ordine francesi.

ed e' qui che salta fuori il problema dei diritti. SEMPRE, quando si fallisce nel proteggere, arriva qualcuno e dice "ma come facciamo noi a proteggere se le lesbiche possono baciarsi?". E allora via, tutte le lesbiche devono avere un allarme sugli incisivi, per "la sicurezza di tutti".

Certo, quando si e' visto che i servizi di sicurezza americani NON proteggevano con successo nemmeno il Pentagono, sul quale e' cascato un aereo, allora si e' detto "piu' controlli agli aereoporti, gli stranieri verranno schedati e umiliati in ogni modo. Devono implorare, quei bastardi, di venire qui!". Aha.

E allora hanno costruito - a costi folli e ovviamente segreti - un apparato di sirveglianza poderoso che controlla il mondo intero. Peccato che non abbia fermato le bombe della maratona di Boston, e riguardo a  Parigi il servizio segreto algerino - che non ha i mezzi di NSA - e' stato l'unico ad avvisare il governo francese. Dove era il tremendissimo apparato di NSA? Boh.


"DOVETE RINUNCIARE AI VOSTRI DIRITTI SE VOLETE SICUREZZA"
E' LA CANZONE DI CHI HA APPENA FALLITO CLAMOROSAMENTE.

fateci caso: piu' clamoroso e catastrofico e' il fallimento, piu' e' questionabile il comportamento delle forze di sicurezza -e  nel caso di Charlie Hebdo lo e', ancora peggio sull'assalto, il giorno dopo, ad un supermarket Kosher - piu' forte sentirete strillare "ci vuole la pena di morte!", "blocchiamo schengen" , "fermiamo le lesbiche", " una sim in ogni dentiera". 

E SE INVECE IN OCCIDENTE SERVISSE UNA POLIZIA MIGLIORE?


io non vorrei fare il guastafeste, ma stiamo dicendo che IL GIORNO DOPO l'assalto a Charlie Hebdo, nessuno ha avuto l'idea di sorvegliare i supermercati Kosher. Un supermarket ha sempre quei 1000 clienti, per vivere. In senso economico, intendo. Con 600.000 ebrei in Francia, si trattava di 600 uomini. Su 88.000. Pensare che il terrorismo islamico potesse prendere di mira anche supermercati kosher, scuole ebraiche, sinagoghe &co non era uno sforzo logico bestiale, per un servizio di "INTELLIGENCE". Specialmente se dopo l'assalto al giornale una seconda cellula si sveglia e uccide una poliziotta: era difficile chiedersi se esistessero altre cellule, e di proteggere obiettivi sensibili?

Ma non e' solo questo, il problema delle polizie occidentali e' generale : state vedendo le mafie dilagare, le banlieues sono in fiamme e la polizia non ci puo' entrare, negli USA ci sono disordini razziali e si ammazzano negri, nessuno degli attentati fatti in Europa era davvero imprevedibile , i reati rimangono impuniti quasi sempre, insomma, 

Ci sono tutti i dati per dire  che le polizie occidentali FACCIANO CAGARE. E le "intelligence"anche di piu'.

e quando ci sono tutti i dati per dire che sia la polizia a fare schifo, puntualmente arriva fuori tutta la retorica del "la polizia non puo' fare il proprio lavoro perche' ci sono troppi diritti". Cavolo, come diavolo vuoi fermare i terroristi se la gente puo' vestirsi come gli pare? E come diavolo fai ad impedire a due tizi gia' noti ai servizi segreti di avvicinarsi ad un posto che e' un noto bersaglio da anni, se non tracciando tutte le casalinghe di Nantes?

E come fai ad impedire che delle cellule dormienti prendano di mira supermercati Kosher, quando hai 88.000 uomini in campo, sai che si tratti di gente che odia Israele e gli ebrei, e il giorno prima e' avvenuta una strage ad un giornale ed e' stata uccisa una poliziotta da un'altra cellula?  Ma ovviamente , ti servono i nomi di tutti quelli che sono andati in vacanza alle Canarie partendo da Lione, che diamine! Le chiappe al sole, minaccia per l'occidente.

Provate a farci caso: piu' l'attentato era evitabile, piu' arrivano le proposte di limitare questo e quel diritto per avere sicurezza.


PEr avere piu' sicurezza non dovete rinunciare ai diritti. 
Dovete chiedere una polizia migliore.

Diciamo una polizia che, all'indomani di una strage islamista, dopo che una seconda cellula aveva ucciso una poliziotta, su 88.000 uomini ne manda 1000 a sorvegliare gli obiettivi ebraici.

Non esattamente dei genii, diciamo: un QI di 100 poteva gia' bastare.

Quando vi dicono che occorre rinunciare ai diritti per avere sicurezza, sarebbe meglio iniziaste a rispondere che l'unico diritto che va ristretto e' quello degli imbecilli ad arruolarsi in polizia. Per non parlare dell'"intelligence".



Trattati , QE e Tsipras.

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Mentre si avvicina il 22 gennaio e si avvicinano le elezioni greche, molti stanno speculando sui giornali - e spesso in borsa - allo scopo di trarre vantaggio dalle decisioni che probabilmente verranno prese. Credo che questo si dica poco, nel senso che si commenta poco l'andamento di alcuni indici. Prendiamo per esempio lo spread.

I giornali filorenziani stanno riportando uno spread "a livello pre-crisi", quasi a dire che finanziariamente il governo italiano sia tornato a quelle condizioni, ma le cose non stanno esattamente cosi'.

Il problema e' che Draghi sta promettendo, e molti gli stanno credendo, di comprare almeno 500 miliardi di debito pubblico "investment grade" sui mercati secondari. Questa SEMBRA una buona notizia, MA:

  1. "Investment grade" esclude la Grecia. Essendo il debito greco un debito classificato con un rating pessimo, inferiore ad "investment grade", il risultato e' che il debito greco e' escluso. Ma il guaio e' un altro: che questo mette tutto nelle mani delle agenzie di rating. Volendo attaccare l' Italia, o un altro paese, basta prima che il rating si abbassi, ed e' fatta. All' Italia, per dire, basta scendere di UN gradino, e non e' piu'"investment grade". Questo ombrello, cioe', vi ripara sino alla prima folata di vento.
  2. Il debito viene comprato sui mercati secondari, cioe' da quelli accedibili a chiunque, e non solo per aste. Ora, dovendo comprare, ed essendo il debito italiano in gran parte proprieta' delle banche, il risultato e' che tutti si stanno accaparrando il debito. Risultato: i soliti furbi, e sono quelli con piu' soldi, poi venderanno alla BCE quei titoli, ad un prezzo "di cartello". Ed e' per questo che lo spread sta scendendo: si sono mossi gli speculatori, che lo stanno comprando in attesa di domani.

detto questo, ovvero detto che i soldi del QE finiranno nelle tasche dei soliti giganti europeo e non,  molto liquidi ,  c'e' il discorso greco.

Le conseguenze del voto greco non sono, come dice la Merkel, trascurabili. Lo sono in senso economico, nel senso che le banche europee sono gia' blindate a riguardo. Ma c'e' un motivo per il quale sarebbe, a questo punto, consigliabile che la Grecia uscisse dall' Eurozona. E non ha piu' molto a che vedere con le questioni economiche.

Mettiamo che voi siate un'azienda, che so io, di pulizie condominiali. E mettiamo che voi facciate un contratto con un condominio.

Mettiamo che a quel punto, cinque o sei condomini decidano che no, siccome si sono spesi tutto a puttane, o che non hanno i soldi, oppure che hanno discusso la cosa in famiglia, e adesso non pagano piu'. 

Ovviamente, come azienda, pretenderete che quel contratto col condominio venga rispettato.

Allora, rischiereste un contratto con un condominio i cui membri dimostrano di impipparsene degli impegni presi?

Stipuleresti un contratto con un condominio nel quale i membri decidono, di settimana in settimane, se e quali contratti rispettare? Vi andrebbe bene un condominio che domani vi dice "non pago perche' cinque dei miei condomini hanno discusso in famiglia di non pagare"?.

Questo e' il punto.

Tante nazioni , potenti o meno, dovranno fare accordi con la UE. La domanda e': quanto valgono questi accordi? Dipende.

Sinora tutti gli accordi sono stati rispettati, ma sappiamo gia' che se vince Grillo salteranno il trattato di Dublino, Schengen, Maastricht,  L' Euro e Eugendfor. 

Sappiamo che se vince  Salvini saltano Dublino, Schengen, Lisbona, Euro, Eugendfor , e i trattati di navigazione marittima e ovviamente anche Maastricht. (1)

Se vince la Le Pen le cose stanno piu' o meno cosi', ma aggiungiamo anche il trattato di Roma. 

Allora, fareste un contratto con un condominio cosi'? Fareste un contratto con un condominio ove ciascun condomino fa una bella riunione di famiglia, chiamata "voto", e decide di mandare a fare in culo i contratti (nel caso, i trattati internazionali), cosi', a casaccio, dicendo "ma quando avete firmato il contratto, Papa' era dal barbiere". 

Proviamo a pensare agli USA. Vogliono stipulare un accordo, il TTIP, e credono che una volta stipulato tutto vada bene, cosi' come scritto nel trattato. Non voglio discutere qui del TTIP, ma in ogni caso: secondo voi perderanno ancora tempo col trattato, dopo aver capito che tanto domani qualsiasi paese non lo applichera', perche' ha "votato diversamente"?


Qui e' il punto: la cancelliera Merkel ha tentato, mandenendo la barra dei trattati in essere, di dimostrare che l'Europa sia capace di rispettare non solo le regole che si e' data, ma anche i trattati che ha stipulato con l'estero. Chi investe in europa sa di poter fare una base, che so, in Francia, e poi poter inviare la merce in Italia o Germania o Spagna.

Diventa triste, il problema, quando arriva Hollande e dice "aboliamo Schengen". Ok, allora non investo piu'. Se sono un'agenzia di pulizie cui viene chiesto da un condominio di pulire questo e quello, a condizione che mi vengano date le chiavi, e poi i condomini rifiutano di darmele , io di tempo non ne perdo.

Voi fareste un contratto di fornitura , diciamo quinquennale, ad Eugendfor, sapendo che e' nel mirino di un deficente che considera ISIS una "controparte con cui dialogare", solo perche' e' bello fare i pacifisti e raccontare che una forza di ben 600 uomini puo' opprimere l' Europa intera?

Voi investireste in un posto il cui governo, dopo aver firmato un trattato, dice che si, il trattato c'e', ma occorre flessibilita'? Ovvero, "pago se ne ho voglia?".

Siccome l'imprenditore italiano ormai "paga se ne ha voglia", e lo stesso fa il greco, e' difficile spiegare a nazioni con una bassa etica commerciale che una volta reso "flessibile" un trattato, poi gli altri trattati diventeranno IL DOPPIO PIU' COSTOSI.

Allora, torniamo alla domanda iniziale: voi come azienda di pulizie fareste un contratto con un condominio ove i condomini possono decidere, votando nel tinello, di non pagarvi? E fareste un contratto ove vi impegnate a pulire N ambienti, a patto che vi diano le chiavi, sapendo che N condomini possono, da domani, decidere che le chiavi non ve le danno?

Prima abbiamo risposto di no, ma:

  1. Con un adeguato credito fidejussorio, o una caparra adeguata, o un anticipo, potreste anche affrontare il rischio che qualche condomino non paghi.
  2. Con adeguate postille punitive, potreste anche accettare la storia delle chiavi, nel senso che potete scrivere "se anche uno solo dei condomini non mi fornira' le chiavi, l'intero servizio non sara' garantito".

adesso pero' il problema passa ai condomini. Quelli che hanno intenzione di pagare e di consegnare le chiavi si trovano nella condizione di pagare un congruo anticipo per inadempienze che non intendono commettere, e si trovano col rischio di non ricevere il servizio se un altro condomino fa lo stronzo.

Che cosa faranno allora i condomini piu' onesti? Beh, chiaro: o cercano di stipulare contratti di pulizia ad hoc, condomino per condomino, in modo da non pagare per il rischio altrui, oppure cercano di far passare il condominio ad un sistema millesimale per il quale ognuno paghi per se', per i danni che produce, e per quanto consuma.

Allo stesso modo, le nazioni che hanno meno problemi inizieranno a fare cio' che stanno gia' facendo:

  1. Stipulare trattati commerciali nazionali, e non europei, coi partner piu'"grassi", ovvero con quelli che danno piu' opportunita'.
  2. Svincolarsi dalla responsabilita' riguardante le nazioni inadempienti, creando un sistema per il quale ogni nazione paga i propri errori.

questo e' esattamente quello che succedera' nel momento in cui Tsipras, dopo aver vinto le elezioni, si presentera' a usare i trattati come carta straccia. 

Non importa che il debito greco sia relativamente piccolo o che il PIL greco sia piccolo: nel momento in cui diventa chiaro che i singoli stati usano trattati che pure hanno firmato come carta da cesso, nessun trattato con la UE diventa credibile.

Che senso ha firmare un trattato sull'energia con la UE, se poi qualche stato lo applichera' e qualcuno no? Che senso ha firmare un trattato di fornitura per qualsiasi istituzione europea, sapendo che qualcuno lo applichera' e qualcun altro cerchera' di chiudere l'istituzione, a seconda delle esigenze politiche? HA senso finanziare il piano Junker, quando poi arrivera' sempre il Grillo o la Le Pen della situazione a dire che va chiuso a meta' del guado? Gli investimenti per il piano ferroviario europeo hanno senso, se bastano due straccioni no-tav per fermare l'opera?

Ma a questo punto, c'e' di peggio. Anziche' metterci nella condizione dell'azienda che deve stipulare l'accordo, preoccupandoci per i crediti, proviamo a metterci nei panni dei debiti. Supponiamo di avere  essere la stessa azienda di pulizie. E di aver ricevuto l'anticipo e tutto quanto. Adesso supponiamo che dovreste fornire il servizio. E dovreste farlo bene.

MA perche' dovreste? Dopotutto, potete eseguirlo solo per il 70% dei condomini, e pulire solo il 70% del condominio. A quel punto, il 30% dei soci sara' imbufalito, ma il 70% dei soci sara' contento. A quel punto, siccome si dividono su tutto, i condomini dovrebbero pagare un avvocato per costringervi a fare anche il rimanente 30%. Ma il 70% dei condomini non sara' d'accordo con la spesa legale: perche' mai pagare? 

E allora, arriva anche il rovescio della medaglia: nel momento in cui i greci decidono di usare i trattati che hanno firmato come se il trattato lo firmasse un dato governo/partito, e non la nazione, perche' mai qualcun altro dovrebbe rispettare i trattati con la UE?

Prendiamo il Made in Italy.

Ci sono trattati che impegnano molte controparti a rispettarne l'uso e a non contraffare prodotti. Supponiamo che da domani la Cina dica "io accetto come Made in Italy non cio' che viene prodotto in Italia, ma cio' che viene prodotto da artigiani certificati da scuole professionali italiane".  Insomma, se hai l'alberghiero e vai a fare culatello a Saigon, il tuo e' culatello.

A quel punto, essendo i trattati vincolanti, vi aspettate che tutti in Europa dicano "NO". Ma non succederebbe: Grecia e Spagna, che vogliono tanto vendere olio d'oliva "Made in Italy", faranno un bel referendum e diranno "noi questi accordi non li riconosciamo/li riconosciamo ma con flessibilita' /no alla Trojka dell' Olio!" e diranno che gli va benissimo. 

Cosa significa? In soldoni significa che la UE , e tutti i vantaggi che ha (ricordate che la pasta e' un brevetto americano. Se non ci fosse stata la UE, oggi i pastifici italiani dovrebbero pagare) , non verra' piu' presa sul serio. E allora avrete il Parmesan Reggano spacciato per parmigiano, avrete la mozzarella di Varsavia made in Italy,  perche' tanto, se iniziamo con la "flessibilita' sui trattati", chi se ne frega dei trattati?

Questa e' la ragione - politica - per la quale chi vede i trattati come vincoli presi da un governo, e non dalla nazione, non fa altro che distruggere la nazione: nessuno vuole firmare accordi con governi che poi finiranno entro 5 anni - se va bene - e da quel momento, chissa'.

Ma specialmente, chi ancora avra' il coraggio di stipulare tali accordi, si sentira' libero di non rispettarli, cioe' di non pagare, al primo cambio di governo. 

In questo senso,q uindi, la vicenda greca e' molto piu' importante di quanto sembri: a prescindere dal QE - che non tocchera' la grecia, se l'idea di Tsipras e' che i patti firmati siano calpestabili , ignorabili o semplicemente carta straccia, OGNI trattato europeo lo sara'.

E allora, preparatevi a essere pesciolini piccoli in un mondo di squali. Non siamo piu' negli anni '80/90, quando l' Italia era nel g8, e le potenze industriali erano... 8. Adesso sono almeno 20. 


E se i trattati diventano carta igienica, sopravvivere in questo mercato non sara' piu' semplice come e' ora. 

Perche' ora, rispetto al mercato vero e senza regole, c'e' ancora un abisso.

Tsipras, cioe', ha semplicemente il potere di cancellare OGNI trattato europeo, semplicemente cancellandone uno, ovvero l'accordo che obbliga la Grecia a seguire un certo percorso di riforme, in cambio di prestiti.

Se quel trattato e' carta straccia, lo diventano tutti.

Anche quelli di cui avete taaaaanto, taaaaanto, taaaaanto bisogno.

(1) La Lega voleva che le navi della Marina sparino sulle barche dei profughi , anche se in difficolta', quindi  si tratta di far saltare praticamente tutti i trattati sulla navigazione.

No next big thing?

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Il ritiro dei google glass come proposta commerciale, anche se poi promettono di rifarli in futuro, e' un sintomo piuttosto emblematico di come ci siano ancora poche vere "novita'" all'orizzonte dell' IT. E' poco utile analizzare i problemi di Google Glass , se non per capire il motivo per il quale ci sono poche "next big things" in vista. Almeno, ad osservare le proposte in gioco. 
Sui Google Glass c'e' poco da dire: costavano troppo.

In ultima analisi, considerando che tutti abbiamo un cellulare in tasca, era possibile ottenere lo stesso risultato con una minicamera ed un microfono collegati al cellulare con un chip bluetooth/nfc/whatever.Lo schermo sul vetro, cosiddetto OHMD,  non era praticamente utilizzabile, se non fingendo di essere delle api.

L'aggiunta di complessita' DENTRO il Google Glass , per renderlo autonomo e capace di memoria e potenza di elaborazione, quando ormai chiunque ha almeno un dual-core in tasca,  ha essenzialmente alzato il prezzo in maniera intollerabile. Un inutile, microscopico  OHMD ha poi fatto il resto. Un errore di design, insomma.

Ma non e' questo che in generale uccide il Google Glass: tantissimi gadget sono inutili e costosi, ma vengono comunque acquistati. Il problema e' la non connettivita'.

Prendiamo lo smartphone. Come mai la gente ha iniziato a sentire il bisogno di averne uno? E l'email? E internet?

Beh, e' semplice: se meta' dei tuoi clienti ha l'email, tu devi avere l'email per comunicare con loro. Se meta' dei tuoi amici ha uno smartphone ed usa Whats'app, tu devi averlo se vuoi comunicare con loro.

Il fattore "pressione esterna" e' il fattore principale, se vogliamo che una tecnologia dilaghi: altrimenti rimarra' appannaggio dei soliti entusiasti e dei pionieri. 

Cosi' la domanda e': se tutti i miei amici hanno What's app, io devo averlo oppure faro' fatica a comunicare con loro. Ma se tutti i miei amici hanno Google Glass, io devo averlo? Esiste qualche pressione? La risposta e' no.

Allora scriviamo la domanda in maniera sensata: come mai una persona dovrebbe privarsi di 200,400,600,800 euro per uno smartphone? Perche' se non lo fa, fatica a comunicare con tutti gli altri, che invece lo hanno.

Ma adesso proviamo ad esaminare le altre tecnologie nascenti.

La stampa 3D: perche' un'azienda dovrebbe averla? Beh, perche' la richiesta di un pezzo veloce , unico e a basso costo potrebbe sempre arrivare. Ok. Se ne hanno una i concorrenti, devi averla anche tu. Ok. 

Ma se tutti i vostri vicini ne hanno una in casa, quale forza vi spinge ad averne una? Forse la scomparsa degli oggetti stampabili dalle vetrine dei negozi, ma siamo MOLTO lontani da tutto questo. La spinta, cioe', non esiste. E non esistera' sino a quando ogni oggetto diversamente stampabile con una stampante 3D scomparira' dagli scaffali.

Ma se prendiamo, per esempio, Internet of Things, il nome commerciale del Machine to Machine consumer, possiamo dire che se tutti i vicini hanno una casa "intelligente" allora ci sentiamo spinti ad averla? 

Se la nostra azienda adotta un backend che comunica coi telefoni aziendali, tutti noi ci troviamo in tasca uno smartphone di qualche tipo. Se la nostra azienda decide che nella mensa aziendale ci devono essere frigoriferi IP-enabled, cosa succede? Dobbiamo cambiare il frigo di casa nostra? Ovviamente no.

Il primo motivo per il quale non si vedono ancora in giro "next big thing" e' che non si vede nulla che abbia un meccanismo di trasmissione per il quale chi adotta la tecnologia spinge chi non la adotta ad usarla. Quando tutti hanno un fax, la tua azienda deve avere un fax. Se tutti hanno l'email, anche tu devi averla. E cosi' via.


L'unica eccezione e' Bitcoin, con tutte le altre criptomonete. Il punto non e' che coinbase abbia avuto 75M$: http://www.wsj.com/video/coinbase-raises-75-million-in-funding-round/267A808C-C283-4B78-9D96-B8C280A982BC.html , il problema e' che la diffusione di bitcoin spinge altre persone ad adottarlo, e quindi si intravede il meccanismo di propagazione. E se la vostra azienda decide di usare bitcoin per i distributori di bevande, voi dovete scaricarlo.

Cosi', a parte le criptomonete, non si intravede nulla come una "next big thing". 

C'e' una ragione, ed e' la ribellione delle "old big things". Ho gia' parlato di come l'innovazione sia disruptiva per il mercato, con il caso di Uber o quello di UseIt, ma quello che stiamo vedendo e' come le lobbies stiano andando all'attacco di qualsiasi cosa sia desruptiva del mercato, per mantenere lo status quo.

Il caso di google news e' emblematico, ma possiamo fare un esempio ancora piu' emblematico.

Elon Musk ha recentemente presentato la sua auto elettrica , modello X. 

Allora, sono partiti da un SUV. Se volete costruire un SUV, sapete bene che poi dovete trovare un compromesso per il parcheggio, se volete aprire gli sportelli. Bene, il modello X di Tesla ha le porte che si aprono in un modo nuovo, e nessun compromesso.

Poi sapete bene che un SUV sacrifica lo spazio nel bagagliaio per avere interni piu' grandi. Ma Elon Musk ha voluto un SUV con tutto lo spazio per le persone E ANCHE il baule di una station wagon.

Allora se fate una cosa del genere vi diranno che dovrete trovare un compromesso con le prestazioni. Ma no, Elon Musk ha voluto che abbia piu' ripresa di una Porsche, e con due motori elettrici ed un computer l'ha avuta.

Allora se fate questo vi diranno che col prezzo dovrete scendere a compromessi, ma costa 70K$, quanto un SUV di quelle dimensioni, quanto una station wagon di marca, quanto una Porsche.

Allora direte : si, ma chissa' l'autonomia. Beh, 350 miglia. Nessun compromesso. 

Insomma, se entrate in QUALSIASI posto, QUALSIASI casa, e dite che volete un'auto "perfetta", con lo stesso spazio di un SUV, la stessa facilita' di parcheggio di un'auto qualsiasi, i consumi di un'utilitaria , il baule di una station wagon e le prestazioni di una Porsche, vi guardano come un pazzo e vi dicono che "dovete scendere a compromessi".

In Germania c'e' una parola apposita, "Eierlegende Wollmilchschwein (o schau)", per indicare un animale che faccia uova, lana, latte e salsicce Se chiedete quest'auto qui, vi dicono che volete, appunto, un Eierlegende Wollmilchschwein. 

Il guaio e' che Elon Musk ha avuto il suo Eierlegende Wollmilchschwein.


 ora, se osserviamo la cultura europea dell'innovazione, che cosa troviamo? Compromessi. Se vuoi la velocita' alza i consumi. Se vuoi lo spazio abbassa le prestazioni. Se vuoi tutto alza il prezzo.

La cosa che in Europa non e' chiara e' che nel ventunesimo secolo esiste UN SOLO modo di fare innovazione, ed e' questo:"il tecnico che alza la mano dicendo che bisogna trovare un compromesso tra X e Y e' carne morta." Si deve avere TUTTO X e TUTTO Y. Sempre. Tutto. E subito.

Il guaio viene quando la gente dice "voglio tutto. Punto."

Come mai una Tesla S non e' ovunque? Essenzialmente perche' , anche se fa "Tutto", costando come un'auto che fa una sola cosa tra quelle che fa, e' ancora in fascia di prezzo alta. Di tesla qui ne ho viste solo un paio.

Ma specialmente perche' il "regolatore" di Bruxelles non ha ancora precisato quasi nulla sulle auto elettriche. In assenza di leggi, sebbene Toyota e Mercedes abbiano stretto accordi con Tesla per la tecnologia, (1) sono troppi i cavilli coi quali il mercato delle elettriche puo' essere fermato.

Per esempio, prima o poi i governi noteranno che l'elettricita' usata per caricare queste auto non paga accise. Allora magari costringeranno tutti ad un attacco proprietario, che si colleghi solo col distributore di elettricita' compatibile, il quale paga accise.  Chi contasse di caricarsela usando pannelli solari - senza pagare accise allo stato - sogna.

Ma questa legislazione non esiste. Dunque, nessuno investe davvero. Il business dei carburanti del resto e' spaventato, e quindi possiamo star certi che, nel momento in cui si facesse sul serio, il costo al KM verrebbe alzato a furia di tasse. Sinche' sono 1000 auto per vegani e' un conto, se parliamo di dieci milioni, le accise piangono.

Anche i produttori di auto sono preoccupati, perche' la manutenzione di un motore elettrico e' praticamente nulla. Troveranno il modo di rendere obbligatorio un tagliando ogni anno, per tenere in piedi i centri di assistenza.

Come vedete, cioe', appena arriva qualcosa di distruttivo, immediatamente si muovono i lobbisti. Sappiamo gia' che , se crescesse il business delle elettriche, i vampiri delle accise, dei centri di assistenza e del petrolio agirebbero sul legislatore.

Persino negli USA, che vantano una "cultura del mercato", succede che Tesla abbia dei problemi : e' stata bandita dal Michigan sotto richiesta della locale associazione dei concessionari, dal momento che le auto le comprate sul web : http://www.theverge.com/2014/10/22/7038407/michigan-tesla-ban-signed-into-law 

In questo senso, quindi, mi viene da chiedermi: che diavolo succederebbe se arrivasse in Europa?

Un altro esempio e' il delirio dei droni.

Allora, adesso in Italia e' necessaria una particolare assicurazione per far volare droni. Come per l'auto, no?

Beh, non proprio. Se girate in auto senza assicurazione, la polizia vi ferma. Ha infrastrutture e metodi per fermare un'auto abusiva. Adesso immaginate che nel cielo si veda un drone. Voi non volete che si affacci al vostro giardino, perche' viola le norme di vigilanza per la distanza dalle abitazioni. E la vostra privacy.

Che fa la polizia?

Beh, puo' sempre inviare un elicottero apache ad abbattere il drone. Puo' sempre dotarsi di missili Stinger. Puo' sempre avere gazzelle con mitragliatrici antiaeree . Oppure, non puo' farci un cazzo di nulla.

Specialmente perche' prendere a missilate un oggetto che ormai costa 100€ "costicchia".

Perche' quella legge restrittiva, allora? Perche' tanti hanno avuto paura dei droni. Ma perche', di preciso? Che impiego preciso hanno? A chi minacciavano di togliere il pane? Boh. Per ora sono giocattoli che scattano foto dall'alto. Allora perche' si e' deciso di limitarli?

Per nessuna ragione precisa: semplicemente perche' il nuovo fa paura.

Questo fenomeno sta prendendo piede. La RRIAA , l'associazione delle case produttrici americane, e' una grande sponsor delle "Slow Lanes", ovvero della legge che "uccide la net neutrality". Quando fu presentata al congresso la proposta di legalizzare le "slow lanes", i lobbysti delle major di Hollywood hanno usato tutto il proprio potere , e soltanto perche' un'altra lobby, quella del venture capital, ha minacciato di muoversi in Europa e in Cina - e non finanziare piu' startup IT in USA - si sono dovuti calmare.

Ma se fosse per RRIAA, adesso internet sarebbe solo una rete di TV via cavo, e il resto dei dati "passa se rimane banda". Ovviamente poi RRIAA avra' cura di fare solo film in "Ultra HHD Wide Huge Bandconsuming-bullshit Standard", in modo da sbattere qualsiasi altra cosa sulla Slow Lane.

In definitiva, cioe', l'unica "next big thing" che si intravede e' Bitcoin, semplicemente perche' e' facile da implementare, distribuito, e si propaga con un meccanismo di cooptazione. E' anche difficile da fermare: tutti i governi che lo hanno "bandito" sono tornati sui loro passi, non appena hanno scoperto che , dopo un panico iniziale, tutto continuava come prima, solo che avveniva  sui trader da strada: https://mycelium.com/ (in basso a destra).

Il resto, pero', non e' cosi' semplice: la caratteristica desruptiva dell'innovazione ha prodotto nel legislatore, cosi' come nel lobbysta, la tendenza a sparare a zero e proibire ogni cosa, soltanto per conservare l'esistente.

E in queste condizioni, potete stare certi che la "next big thing" NON apparira'.

Il mercato dell'innovazione, se escludiamo caschetti per giocare, e' fermo.

E anche sui caschetti per giocare avrei dei dubbi. Sapete perche'? Perche' sono in conflitto col mercato dei display, delle TV e degli home teatre. NESSUNO vi consentira' mai di usare Oculus Rift come sostituto di una TV.

Quindi, anche i giorni di Oculus sono contati: non appena avra' una risoluzione ed una qualita' tali da permettere di vederci programmi TV o film, immediatamente il mondo dei produttori di display, TV, e home teatre scoprira' che bisogna bandirlo, fargli pagare una tassa, tenerlo a bada.

Ora come ora, il futuro e' fermo. Anche per questo , sto postando di meno sulla tecnologia. Di tutto quel che vedo, niente ha la piu' pallida chance di sopravvivere al legislatore.







(1) Tesla non vive vendendo auto, ma vendendo tecnologie. Il 50% dell'azienda e'"fisicamente" R&D.

Italicum di qui e di la'.

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Buffo come , dopo una tremenda caciara legata all' Italicum, ci siano persone che faticano a capire come mai ci siano stati 47.000 emendamenti. Andiamo per ordine: il problema non nasce tanto per il fatto che l' Italicum sia questo o quello: e' un normale sistema proporzionale con ballottaggio - almeno sinora - quindi abbastanza simile a quello francese, almeno per alcuni versi. Il problema viene quando si prova ad immaginare cosa implichi il salto.


Nel sistema elettorale che avete sinora, il "porcellum", come lo ha definito il porcellum che lo ha inventato, esiste un paradigma piuttosto evidente, che e' quello di essere un sistema concepito per privilegiare puttane, ruffiani e inutili.

Non voglio dire che nessun sistema politico lo faccia, per carita', ma il sistema italiano ad oggi e' tra quelli che lo fanno di piu'.

Essenzialmente, succede che siano i partiti a nominare coloro che vengono eletti in parlamento. Quello che succede e' che il partito ha un frontman , il quale conduce la campagna elettorale, e tanti irrilevanti coglioni che si, possono essere bravi a gestire il potere locale, a fare inciucetti o a colonizzare la PA del posto, ma politicamente parlando sono del tutto irrilevanti.

Certo, in quasi tutti i sistemi politici chi si offre di portare un pacchetto di voti al partito X  viene accettato, ma col Porcellum succedono delle cose perlomeno strane.

Siccome gli eletti ed i candidati sono un pochettino decisi dal partito, ovviamente tutta l'attenzione nazionale e' sul leader. Il partito quindi deve partorire UN leader-frontman decente (che poi potra' defenestrare in maniera relativamente semplice, trattandosi di un frontman) e poi non deve investire troppo nella formazione degli altri peones: tanto, siccome conta il leader, i peones non sono davvero importanti. L'importante e' quanti voti portano.

I peones, poi, non devono davvero confrontarsi sul territorio: possono farlo se sono forti, ma al partito interessano piu' i voti che portano.

Facciamo un esempio: a Sbruppate sul Terchio c'e' un signore che ha un sacco di amici. Li ha perche' e' primario dell'ospedale e tutti ci tengono ad uscire vivi dalle operazioni, o perche' gestisce il cimitero e vi fa trovare posto per la bara, insomma, e' uno un pochino losco, ma ha un pacco di voti.

Allora bussa al vostro partito e dice "ehi, lo so che fino a ieri ero candidato per Nazismo&Satana, ma oggi voglio correre per voi. Questo e' il pacco di voti.".

In un partito normale, diciamo con un sistema elettorale decente, a quel punto - almeno nella sua zona - il nostro eroe dovrebbe sostenere l'urto del suo concorrente diretto, che dira'"ehi, ma davvero votate uno che viene da Nazismo&Satana?".

Col sistema porcellum, tutto questo va in secondo piano. Va in secondo piano perche' tutto quello che vedete e' UN leader che va sui media nazionali. Che a Sbruppate sul Terchio ci sia un ex di Nazismo&Satana non lo sapete. E la gente di Sbruppate sul Terchio, che gia' se lo vuole tenere buono perche' gli fa trovare un posto al cimitero per la bara del nonno, non pensa di dover votare per il tizio: loro votano per il partito.

Cosi', una volta che il candidato ha costruito le relazioni adatte SUL POSTO, a prescindere dal perche' ottenga voti, il partito lo accetta e fa un patto: se mi porti tot voti a Sbruppate sul Terchio e vinciamo con almeno il XY%, hai un posto in Parlamento.

Ovviamente ci sara' sempre qualcuno che poi smascherera' il fatto che tizio sia un ex esponente di Nazismo&Satana, ma sono cose che non vanno in prima serata , perche' li' ci va solo il Frontman segretario.

Insomma, questo sistema elettorale e' concepito per mettere in primo piano, sui media nazionali, il frontman e per consentire, all'ombra del famoso "territorio" , le peggiori porcherie.  Questa e' la ragione per la quale un comico puo' prendere nove milioni di voti e poi distribuirli su 163 miracolati, e piu' tardi ammettere che ne ha si e no 10-15 di brillanti, ed il resto sono dei fessi presi da meetup.

Ed il risultato e' proprio questo: se escludiamo i leader , i guerrieri della campagna elettorale, (Bersani, Renzi, Berlusconi, Salvini, Grillo) e qualche residuo del vecchio "correntismo" (D'Alema, La Russa, etc) il parlamento ha ben poco da offrire: si tratta di un gruppo umano che considererei "subottimale", e spesso anche "subumano". Subumano nel senso che tra i Razzi , i Gasparri , e tutta la compagine che crede a sirene e signoraggio, piu' che di una politica migliore si direbbe che serva un discreto programma di recupero per minorati mentali.

Ed ecco il problema: secondo voi, un Razzi o un Gasparri possono davvero contare sulla propria rielezione, se non e' il partito a nominarli e questo dipende dai cittadini? Voi mi obietterete che sono gia' stati eletti, ma dimenticate che in quella zona la gente non ha votato loro, ha votato il partito. Il partito il cui meraviglioso leader vedeva in TV.

Se adesso andiamo a mettere un concorrente di Razzi e di Gasparri nella stessa zona, e lo facciamo bloccando le liste, ovvero "vinci o muori", Razzi e Gasparri dovranno almeno imparare a raggiungere un livello minimo di sufficienza.

Ma come se non bastasse, Renzi ha usato un sistema abbastanza terribile: SOLO IL CAPOLISTA e' bloccato. Questo significa che ha di fatto introdotto la trombabilita' del capolista.
 In un sistema del genere, hai un capolista che deve mantenere la posizione, e il resto della lista che deve pedalare se vuole farcela. Il che significa che, non e' possibile un accordo di "buon secondo".
Nel momento in cui , con le preferenze, un altro candidato supera il capolista, il capolista stesso gira con una mannaia sospesa sul collo.

Il sistema di mescolare un capolista "bloccato" a candidati nominati con le preferenze fa si che il capolista sara' eletto, ma se viene superato da un candidato preferenziale, saranno poi trombati nel partito. Dai loro stessi compagni di lista.Al momento del ballottaggio (ne parlo sotto).


E' vero che cosi' il 60% dei rappresentanti saranno ancora bloccati , e quindi nominati, ma e' anche vero che, nel momento in cui i non-capilista prendessero meno voti, diventerebbero minoranza nel partito. E le minoranze del PD non sono mai state davvero amate, sin da quando si chiamava PCI.

Il fatto di mescolare un capolista bloccato - eletto comunque in caso di vittoria della lista - fa si che il capolista di per se' debba aiutare i suoi stessi "concorrenti" nello stesso partito. Perche' se la lista perde perde anche lui, mentre se vince, deve sperare che nessuno lo superi.
 
Non sto dicendo che senza questo sistema avreste solo scienziati in parlamento, sia chiaro: sto dicendo che almeno, come fece Peppone nel film, dovranno prendere la  quinta elementare.

Ovviamente, sia chiaro, una popolazione rimane quella che e': chi ha votato Razzi lo avra' fatto nonostante Razzi in qualche caso (ha votato il partito) o per Razzi in qualche altro caso ("rappresenta gli oppressi come me, che subiscono la prepotenza di chi conosce il presente indicativo del verbo essere")   ma a prescindere dal fatto che un sistema elettorale non possa cambiare la popolazione, esso puo' cambiarne il risultato elettorale.

Come se non bastasse, si va su un proporzionale. E' importante, perche' col proporzionale diventano fondamentali le citta', che hanno normalmente istanze piu' moderne. Se in una citta' puo' aprire un sexy shop con una certa facilita', per dire, in un piccolo paese nascera' la petizione per chiuderlo. Se potete fare un Muccassassina a Roma, non potete farlo in un paesello di 3000 abitanti: il prete locale vi fa chiudere.

Eppure le citta' diventano importanti , perche' sono il posto ove , con piu' facilita', un messaggio politico raggiunge gli elettori. Contemporaneamente, le citta' sono piu' impersonali, e quindi il messaggio politico conta piu' dell'amicizia, o della bara del nonno.

Adesso mettetevi nei panni di chi e' in parlamento oggi. La prima domanda che vi farete e': ma chi cazzo li ha mai votati, quelli? Ed e' corretta: sono stati votati i partiti, spesso senza nemmeno sapere chi avrebbero portato in parlamento.

La succhiacazzi del candidato-frontman, in questo senso , deve vincere nella sua circoscrizione, altrimenti, le piaccia o meno, potra' solo sperare nel recupero. 

Questo spiega lo "scandalo" dell' Italicum: gran parte del parlamento attuale verra' cancellato. E' facile da prevedere.

Non sto dicendo che il parlamento italiano diventera' un posto migliore: sto dicendo che diventera' un posto diverso.

Il terrore di 47.000 emendamenti, e' dovuto proprio a questo. Lo stesso problema del doppio turno e' stato formulato in maniera catastrofica per i parlamentari attuali.

La vittoria va al primo partito, cui va un premio di maggioranza, ovvero il 55% dei voti in parlamento. Ma il partito deve superare il 40%, cosa che sinora ha fatto solo Renzi. Se nessun partito dovesse superare tale limite, si va al ballottaggio, come in Francia.

Il guaio di questo sistema e' semplice: il partito ha bisogno dei suoi stessi candidati anche DOPO la prima elezione.

Adesso torniamo alla storia del capolista bloccato e superato dal candidato X. Il partito e' arrivato al ballottaggio, ma il capolista Beppe ha MENO voti del capolista Luigi.

A quel punto, Luigi dice al partito: "o Beppe si fa da parte, o io non partecipo al ballottaggio".

Ecco che diventa chiaro il metodo assassino delle liste bloccate SOLO per il capolista: quando viene battuto, e servono voti per il ballottaggio, chi lo ha battuto dentro la stessa lista ha una scure sulla sua testa.

Il D'Alema della situazione potra' si' farsi mettere a capolista bloccato. Chi vuole ammazzarlo dentro il partito, pero', mettera' in lista qualcuno che prende piu' voti di D'Alema. Al ballottaggio, "qualcuno", chiedera' a D'Alema di farsi da parte se vuole i voti.
E come se non bastasse, puo' anche NON metterlo nella stessa lista: dal momento che esistono 100 circoscrizioi e ogni candidato puo' candidarsi in 10 circoscrizioni, ogni D'Alema ha almeno dieci possibili killer.

Il meccanismo del ballottaggio poi non funzionera' come in Francia. Non nel senso che in Francia sia diverso, ma per una precisa questione culturale. Se ci fate caso, appena finisce il voto, il perdente dice "ma noi abbiamo vinto", oppure "non perso", oppure dice "ci sono stati i brogli, rivotiamo".

Introdurre un voto di conferma per il vincitore e' , in un certo senso, un toccasana. Nelle scorse elezioni, la cosa sarebbe finita con Grillo vs Bersani. Che cosa sarebbe successo allora?

Che Berlusconi, intimorito da Grillo, avrebbe detto al PD: se mettete al potere Renzi, dico ai miei di votare per voi. Non esplicitamente, ma esprimendomi contro Grillo. Obietterete che sia la stessa cosa che ha fatto adesso, ma la cosa importante e' che dopo, col sistema del ballottaggio, TUTTI DOVRANNO PIANIFICARE TUTTO SIN DA PRIMA.

Prendete Vendola di quel periodo: e' chiaro che, nel caso in cui Grillo e Bersani vadano al ballottaggio, dovra' scegliere. Ma gli elettori potranno chiedere a vendola, SIN DALL' INIZIO , per chi voterebbe tra i due in caso di ballottaggio.

Il vantaggio del ballottaggio e' che, sapendo a furor di sondaggi chi potrebbe andare al ballottaggio, e' possibile chiedere in anticipo al boss chi appoggerebbe in caso di ballottaggio.

In pratica, immaginate che Berlusconi dovesse dichiarare, esplicitamente, chi avrebbe appoggiato in caso di ballottaggio tra Bersani e Grillo. E lo stesso Salvini.

Cosa significa questo? Che i partiti "anti-tutto" o "facciamo tutto da soli" hanno due scelte: o dichiarare che stanno con qualcuno se altri vanno al ballottaggio, oppure - dati i sondaggi - sapere che diventeranno marginali subito dopo il secondo voto, visto che dovranno dividere il 45% dei posti con il partito perdente al ballottaggio, che comunque sara' un partitone "pesante", altrimenti non sarebbe andato al ballottaggio stesso.

Si tratta quindi di un sistema elettorale molto insidioso , ma ha un effetto collaterale ancora piu' terribile, che e' la distruzione del Median Voter Theorem.( http://en.wikipedia.org/wiki/Median_voter_theorem )

Sinora, cioe', succede che tutti sono "moderati". E si ha un partito di "moderati" di destra ed un partito di "moderati" di sinistra. Questa ovviamente sara' la situazione dei partiti PRIMA di concorrere alle PRIME elezioni: ignorare gli estremi e concentrarsi sul centro.

Una volta saputo quanto del centro abbiano saputo attirare, e fatte le prime elezioni, a quel punto arrivano i due candidati al ballottaggio. I quali hanno la scelta di lottare ancora per il centro, ma devono prendere MOLTI voti al centro (dopotutto sono arrivati sotto il 40% entambi)  oppure devono ESPANDERSI VERSO GLI ESTREMI.

 Il partito di centro-sinistra, cioe', dovra' trattare con Vendola perche' Vendola non dica ai suoi di andare al mare. Non potendo espandersi verso il centro, se non a prezzo di enormi rischi, dovra' andare verso l'estrema sinistra durante il ballottaggio.

Allo stesso modo il partito di centro-destra non vorra' rischiare lottando per un centro a numeri fatti, e dovra' cercare di tirare dentro i voti di Grillo e di Salvini, Meloni &co, se vuole vincere al ballottaggio.

Quanto verso gli estremi dovranno spingersi? Dipende da come vincono e da quanto spazio hanno.

Supponiamo che il primo partito sia al 25% e il secondo al 20% . In tal caso, e' il secondo che ha piu' urgenza ad estremizzarsi, ammesso che ci siano elettori piu' estremi. Il primo esce gia' con una vittoria - e agli italiani il vincente piace piu' che ai francesi - per cui il secondo ha piu' urgenza ad inglobare gli estremi.

Domanda: e che cosa succede se nessun partito puo' inglobare gli estremi, o se uno dei due fosse Grillo, che difficilmente trova altri "estremi"? 

Succede che devono ricorrere agli astensionisti. E c'e' un solo modo per svegliare gli astensionisti: la radicalizzazione dello scontro.

Quindi, a seconda delle elezioni, quando non emerga alcun partito superiore al 40%, avrete due scelte:

  • Entrambi i partiti al ballottaggio cercano di radicalizzare lo scontro per svegliare le masse di astensionisti.
  • Entrambi i partiti al ballottaggio cercano di assorbire gli estremi, di fatto... radicalizzando i programmi.


quindi avrete due fasi: la prima, durante la quale tutti mirano al centro moderato. Il ballottaggio, che piu' o meno sara' una cosa del genere:



ma con moderazione, per non far scappare i centristi. 



QE ROTFL

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Inizialmente, vedendo i numeri annunciati per il QE da alcuni giornali, mi sono stupito per la sua portata. Poi , quando e' stato pubblicato il documento finale, ho capito che in realta' non e' successo nulla di che, e specialmente, visti i dettagli, i "falchi" hanno trovato il modo di vincere ugualmente. Andiamo a vedere il perche'.



La dimensione.

Sebbene sia stato annunciato un cannone da 1.400 miliardi, in realta' tutto si "riduce" a 1.140. Di questi, pero', non tutti saranno usati per comprare il debito pubblico: in totale, cioe', ne verranno usati dai 600 ai 750 miliardi, a seconda delle previsioni.

Di questi , essi saranno ripartiti a seconda delle percentuali che le singole banche centrali hanno nel board, il che significa che l'italia sara' beneficiaria di acquisti per circa 140 MLD. Nelle previsioni piu' ottimistiche, saranno 200. 

Ma il problema e' che la Germania andra' da 210 a 300 miliardi di acquisti.Ora, qual'e' il problema? Il problema e' che lo Yeld del debito pubblico tedesco e' molto piu' basso, e comprare bund in questo modo e' un modo per abbassarlo , spesso sotto lo zero.

Regalando, cioe', soldi al governo di Berlino.



in definitiva, cioe', succede che la Germania e' quella cui verranno comprati piu' bond, e' quella che ha una ratio PIL/Debito minore, e specialmente e' quella che ha un interesse medio gia' bassissimo.

Un altro dettaglio che pochi dicono e' che lo stato tedesco non decide l'interesse di partenza dei propri debiti qualche giorno prima dell'asta, ma pubblica l'offerta insieme al calendario delle aste. Casomai non ci sia domanda, assorbe nuovamente il proprio debito usando la cassa, mediante un apposito istituto. Questo fa si che le aste tedesche falliscano spesso, ma se consideriamo che adesso ci sono gli acquisti della BCE, il risultato e' che di fatto useranno la domanda della BCE per far andare bene le aste fallimentari, quelle cioe' con interesse cosi' basso da diventare poco interessante.

Ma andiamo avanti: la vera fregatura sta nel discorso della responsabilita'. La BCE si e' presa solo il 20%, il che significa che di questi 1.140 miliardi di fatto se n'e' presa qualcosa come ~228. Considerato il 18% di share tedesco, di fatto la BuBa garantisce per 40 miliardi , circa. Una cifra copribilissima con i CDS. Le BuBa deve acquistare CDS per una copertura totale di 40 miliardi - relativamente pochi - e in caso di fallimento viene pagata. 

Bisogna stare attenti a questo dettaglio, pero': quell' 80% a carico delle banche nazionali significa una cosa. Significa avere gia' scritto il "piano di salvataggio" in caso di default. In caso di default, cioe', la BCE non puo' accettare un taglio , un "trimming" , superiore al 20%. 

In pratica, cioe', hanno limitato il rischio in caso di default: la BCE di fatto sta "regalando" 228 miliardi in totale: gli altri, sono un prestito. E dal momento che si e' fissato un limite del 20% di rischio, in caso di fallimento l'80% lo dovete rendere, punto e basta.

Ora, la domanda e': quanto e' la resa totale, accumulata diciamo in 10 anni, dei bond in questione?

Perche' la BCE sta comprando dei titoli, che hanno una cedola. Che verra' pagata, ovviamente. 

Allora, vediamo: prendiamo il tasso di riferimento medio indicato nella tabella sopra.

Prendiamo un titolo a 10 anni, col 1.73%?

Allora, diciamo che nel corso di dieci anni, il vostro 1.73% paga, circa, il 18.7%. Quel famoso 20% di garanzia che la BCE vi sta dando, cioe', alla fine del QE lo avrete praticamente pagato. 


NON VI STANNO REGALANDO NIENTE.


Prendiamo per esempio un titolo come il bund, che ha una resa dello 0.39%. Quanto matura in 10 anni?

Circa il 4%.

La BCE, quindi, si prende il 20% di rischio di coprire il bund tedesco, che gli paga il 4%. 


EHI: A QUALCUNO STANNO REGALANDO QUALCOSA.

Sebbene le probabilita' di un default tedesco siano basse, sul piano finanziario e' possibile approfittare di questo "regalo" in diversi modi.

I beneficiari di questo "bazooka", cioe', sono:

  • Germania: ci guadagna per via dell'acquisto ( superiore in quantita' ) di bund, ci guadagna per via del basso interesse a 10 anni, e si mette al riparo con un'esposizione del 20%, ovvero garantendo che alla fine la BCE non possa trattare dei "tagli" superiori al 20%. E se un creditore non va oltre il 20%, durante le trattative non ci vanno gli altri. 
  • Francia. Praticamente un pari e patta. Piu' o meno riceve quel che paga, quindi non cambia molto la situazione. Le banche francesi sono tendenzialmente piu' grandi, almeno alcune, per cui hanno margine per approfittare delle aste.
  • Italia: paga molto e riceve poco. Vende solo 140 miliardi di euro (massimo 200) alla BCE, di cui l' 80% in caso di default li deve pagare , a tutti, e come se non bastasse il 20% "garantito" lo paga in interessi.


Qualcuno dice che questo QE possa anche essere esteso, ma esso puo' essere esteso solo fino al 33% dei debiti nazionali. Siccome la ratio tra percentuale di proprieta' della BCE e quello dei debiti e' di ~19%  di Berlino contro ~13% italiano, mentre i debiti sono simili, si ottiene che al limite dell'assorbimento del debito tedesco, con 600 miliardi, saranno stati acquisiti i 400 miliardi relativi del debito italiano. 

Ma se togliete il 33% al debito tedesco, avete fatto rientrare Berlino nel 60% di rapporto debito/PIL che Maastrich in teoria richiede, mentre se togliete il 33% di debito italiano, il fiscal compact vi pesa ancora sulle spalle.

Quindi, nel caso teorico in cui si proseguisse ad oltranza, la cosa si ferma a circa 400 MLD di debito italiano acquistato, a fronte di ~600 di debito tedesco, che raggiunge prima il 33% (1/3) dal momento che se ne comprano quantita' maggiori (per via della maggiore partecipazione di Berlino alla BCE).

Ma questa e' una stima ottimistica, perche' per ogni emissione si puo' comprare non piu' del 25%. Perche' la BCE compri 400 miliardi di debito pubblico italiano in un anno, occorre che ne siano stati emessi 1600. 

Ma perche' compri 600 miliardi di debito tedesco, occorre che ne siano stati emessi 2400. Solo che il debito tedesco e' 300 miliardi piu' piccolo. Quindi, siccome dovrete fermarvi a comprare debito tedesco attorno ai 500 mld, il debito italiano massimo acquistabile diventa ~330 miliardi.

In definitiva, cioe', il QE di Draghi sta SOLTANTO immettendo moneta sul mercato secondario.

Quanta ne finira' sul mercato dei crediti? Le aziende avranno liquidi?

Difficile: la quantita' di sofferenze bancarie italiane e' di 180 miliardi in totale. Se il QE si limitera' a 140, avra' alleviato le sofferenze alle banche, ma non aumenteranno i crediti, nemmeno a rischio. Se dovesse arrivare a 200 miliardi , forse ci saranno 20 miliardi da prestare.

Solo quando la quantita' di liquidi sara' superiore a quella che serve per garantire le sofferenze, allora le banche cominceranno a rilassarsi. Con una massa di sofferenze simili, preferiranno tenersi i liquidi.

Se consideriamo che tutto viene fatto a tranches mensili, le banche italiane si saranno appropriate di 180 miliardi di liquidi, vendendo btp , circa a meta' dell'anno prossimo. (nell'ipotesi ottimistica per cui il QE arrivi a 200 miliardi). 

Quindi, per l' Italia:

  • Se arriveranno nuove aperture di credito da parte delle banche, arriveranno a meta' del prossimo anno.
  • Di fatto il debito torna ai livelli del primo governo Monti. Ma il PIL e' sceso.
  • La deflazione non si calmera' perche' sino all'anno prossimo le banche italiane terranno stretti i cordoni.
  • In caso di default, sapete che la BCE fissera' il trimming al 20%, seguita da tutti gli altri creditori.
  • Se resistete questi anni, quel 20% lo avete pagato in interessi.
  • Anche il massimo del QE possibile a questi termini non vi evita il fiscal compact, mentre lo eviterebbe ai tedeschi.


Dio solo sa cosa abbiate da festeggiare.

Anche perche' avete dimenticato il problema politico.

Volevate flessibilita'? Junker vi ha detto di si'. Volevate il QE? Fatto.

 E ADESSO CHE SCUSE AVETE?


Famiglia tradizionale vs Predator

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Sembra che appena un Giuliano Ferrara si spegne, allora si accende un Adinolfi. E come al solito, tuona per la famiglia tradizionale, attaccata da troppe cose. A quanto pare questa volta Adinolfi ce l'ha con le donne che non sono abbastanza sottomesse. Perche' a quanto sembra, la famiglia tradizionale cattolica e' in pericolo, ed il pericolo e' la mancata sottomissione delle donne.



Ora, quando vedo tutta questa gente che si affanna a difendere la "famiglia tradizionale italiana"  , a me cala la catena. Mi cala la catena per un motivo. A difendere la famiglia tradizionale italiana creando giornali, andando in TV a strillare, chiedendo di (s)opprimere i gay, sono essenzialmente DUE tipi di persone:

  • Divorziati e risposati: Adinolfi, Fini, Casini, Bossi, etc etc.
  • Religiosi celibi: cardinali, preti & co.

ora, io non vorrei dire, ma. Ma c'e' un grosso "ma".

L' Italia riuscira' MAI ad avere, tra i leaders difensori della famiglia tradizionale cattolica, QUALCUNO CHE SIA ANCHE RIUSCITO A COSTRUIRNE UNA CON SUCCESSO? DICIAMO AL PRIMO TENTATIVO?


cioe', io non ho niente contro chi divorzia e si risposa. Anzi, a mio avviso le condizioni di scioglimento (figli, proprieta', alimenti, etc)  dovrebbero essere comprese gia' nel matrimonio stesso, cosi' allo scioglimento si fa quanto scritto, e via, senza processi e giudici, in poche ore.

Ma questo non toglie che Adinolfi, che e' divorziato e risposato, non sia esattamente uno che ha "una famiglia tradizionale cattolica".

La percentuale estramamente alta di persone che hanno FALLITO nel costruire una "famiglia tradizionale cattolica" tra coloro che la difendono dai pericoli della modernita' , onestamente, mi porta ad una domanda.

Voglio dire: se uno ha una famiglia che va, tutto sommato, bene, non si pone il problema dei gay come "pericolo per la famiglia". Quanti di voi pensano di divorziare perche' c'e' il matrimonio gay? Quasi nessuno.

Quante famiglie divorzieranno perche' c'e' il matrimonio gay?  Pensate che vostra moglie vi lasciera' domani se arriva il matrimonio gay? Pensate che vostro marito scappera' con Arturo/Barbara non appena arriva il matrimonio gay?

Ma se vostra moglie fosse fuggita con la colf, magari qualche paura l'avreste. Idem se vostro marito andasse a transessuali ogni sabato sera. Voglio dire, se non siete tanto bravi a costruire una famiglia, potete ben temere che crolli  ad ogni colpo di vento. Se non siete tanto bravi a costruire una famiglia, o addirittura non ci avete neanche mai provato, qualsiasi brezza di vento deve sembrarvi una catastrofe, un pericolo mortale.

Allora, osservando il terrore incredibile che hanno questi difensori della famiglia cattolica, che sono sempre o quasi divorziati o celibi, sto iniziando a pormi una domanda:

ma non e' che questa gente e' cosi' in ansia per la famiglia cattolica tradizionale,
semplicemente perche' non sa fare a costruirne una davvero robusta?


Prendiamo Adinolfi. Vi sposate la prima volta. La moglie vi lascia. A quel punto vi sposate la seconda volta, a Las Vegas, dove andate a giocare a Poker, cosa - come e' noto - perfettamente in linea con la parola di Cristo. E  a questo punto, zac, fondate "La Croce", e vi mettete a dire che la donna deve stare sottomessa. Mentre giocate a Poker nelle catacombe di Las Vegas.




Se siete Adinolfi, e' chiaro che avete paura che la donna non sia sottomessa. E ci credo: la vostra prima moglie vi ha lasciati. Per forza che adesso tuona contro la donna che non si sottomette. E' la stessa questione degli scemi di guerra che scambiano la colf per un Kommando.

E allora ci credo che siete tutte cosi' impaurite che il matrimonio gay sia legalizzato: vostro marito vi ha lasciate per Arturo, giusto? O per Barbara, come si fa chiamare oggi Arturo. Dall'altro lato, anche essere un religioso e non avere idea di cosa sia una famiglia tradizionale deve essere un'esperienza terribile.

Come fate a percepire la forza o la stabilita' di qualcosa che non potete nemmeno pensare di costruire? Tutto quello che fate e' chiavare le parrocchiane - che sono sposate, cosi' non tentano di appiopparvi eventuali figli - e quello che vedete e' che "ci stanno". In molti casi, vi chiavate I parrocchianI, e vedete quanti gay sposati ci sono.

Che genere di fiducia potete avere nella famiglia tradizionale, dopo qualche anno passato cosi'?

I partiti che difendono la famiglia tradizionale sono normalmente diretti da persone che   non POSSONO considerare la famiglia tradizionale come qualcosa di tutto sommato robusto, o come qualcosa che tutto sommato puo' resistere ancora qualche secolo.

Con la loro quotidiana esperienza di vita, col loro passato, questa massa di celibi e divorziati non potra' che pensare una cosa: la famiglia cattolica tradizionale e' fragilissima, e basta una bava di vento per distruggerla. Ed e' ovvio: per distruggere le loro famiglie (caso Adinolfi, Fini, Casini, etc) e' bastato davvero poco. Nel caso di Fini, per dire, basta che un camerata gli presenti la propria compagna. Fragiline, queste famiglie: capirei Daniela ex Fini se si opponesse al matrimonio tra camerati con tutte le sue forze: distrugge la famiglia tradizionale. Almeno, sino a tre volte.

Ma tutto questo ardore viene dal fatto che queste persone passano la vita a fallire nel farsi una famiglia tradizionale, oppure che passano tutta la vita a chiavare mariti e mogli altrui.

Potrei capire i leader americani. Quando un leader americano per la difesa della famiglia tradizionale fa questo lavoro, ha una famiglia tradizionale inattaccabile. Magari ogni notte si fa portare un TIR di marmotte minorenni da inculare, ma almeno in pubblico, ha una famiglia tradizionale a dir poco perfetta. La moglie con la piega perfetta , occhi amorevoli e sorriso smagliante. Due o tre figli, rigorosamente biondi con le gote arrossate se bianco, o figli negri vestiti come il giorno della laurea se sono negri, auto familiare e cottage con l'erba tagliata da Darth Vader in persona, tanto e' tagliata bene.  Frotte di vicini pronti a notare che "La famiglia Smith (se bianchi)/Robinson (se negri) e' una fantastica famiglia di vicini. I figli un po' rumorosi, ma simpatici. Si sa come sono i ragazzi".


In Italia invece e' un disastro. Uno che si tromba le mogli dei camerati, tre volte di fila. L'altro , Bossi, che molla la moglie - stufa delle sue promesse di trovare un lavoro - e mentre tuona contro i terroni si fa un bel grasso grosso matrimonio siculo. L'altro ancora che si fa il bunga bunga. UNo che si sposa con una che ha conosciuto quando aveva 15 anni. E lui era gia' sposato, ma poi la Sacra Rota fa i miracoli. E poi i preti.

Voglio dire, ma non potete fare come in USA, dove almeno i difensori della "famiglia tradizionale" hanno una famiglia cosi' tradizionale che la colazione profuma di Evola?

 ORSV'  GVERRIERI, CIBATEVI DVNQUE.

Allora, proviamo ad avanzare un sospetto:

LA famiglia cattolica tradizionale e' fragile PRINCIPALMENTE quando e dove essa viene rappresentata da puttanieri, fedifraghi, giocatori di poker, divorziati e gente col celibato incorporato.
Forse vi sembrerebbe piu' robusta se a rappresentarla mandaste delle vere famiglie tradizionali cattoliche. Che funzionano.

Propongo di cambiare la leadrship dei movimenti della difesa della famiglia tradizionale, perlomeno in Italia. E di usare una VERA famiglia tradizionale. Di quelli che non si lasciano mai. Di quelli che stanno insieme per sempre. Di quelli dove la donna e' sottomessa, amorevole, e quando arrivate a casa vi ha scuoiato uno xenomorfo per cena.

Caro, mettiti le ciabatte. Ho appena dato la cera.


Ma ho le scarpe pulite!


ecco una tipica famiglia tradizionale Yauthja.  Tutti casa e mattatoio. Lui ogni mattina va a caccia, e lei fa le faccende di casa, sottomessa, e quando lui torna a casa la sera, dopo una giornata di duro sterminio, la trova ad aspettarlo con un profumo di xenomorfi in umido nell'aria. Che romantici.

Adesso voi mi obietterete che non e' molto credibile, visto che di femmine Yauthja nei film se ne sono viste poche, e poi e' solo fantascienza. E poi gli Yauthja discendendo dagli aracnidi non dovrebbero avere le poppe e fare le uova. Fantascienza.

Perche', invece le donne sottomesse  di Adinolfi sono realta'?


Kramer contro Kramer

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Come succede in Italia, anche osservare i giornali mainstream tedeschi permette di capire un attimo che cosa establishment vuole che si dica o pensi. In particolare, osservare due giornali mainstream consente di capire abbastanza bene dove il "pastore" stia spingendo il gregge. E questo lascia capire abbastanza bene la futura linea del governo tedesco, che oggi non commenta perche' la Merkel si trova in Polonia.


Il primo ad aprire bocca e' il solito Bild che titola "Vertrag ist fertrag", ovvero "i trattati sono trattati". In pratica si tratta del corrispondente di "pacta sunt servanda", e la cosa interessante e' la clausola finale dell'articolo:

Diese Solidarität sollte Tsipras jetzt nicht aufs Spiel setzen. Sonst verspielen die Griechen jede Glaubwürdigkeit. Und die Berechtigung, weiter Euro-Mitglied zu sein.

traducendo (traduzione mia) l'articolo significa:

Tsipras non dovrebbe mettere a rischio la solidarieta' europa. Altrimenti i greci si giocheranno sia ogni credibilita', sia ogni possibilita' di rimanere nell' Euro.
questo e' cio' che sta venendo dato in pasto alle masse, e siccome nessun politico sta commentando, questo e' quanto al tedesco arriva:

Genau das wird Wahlsieger Tsipras ab heute ganz Europa klarmachen. Sein Ziel: Schluss mit den Reformen – und noch mehr Hilfen für Griechenland!
 che (traduzione sempre mia) significa qualcosa come:

Questo e' cio' che oggi appare chiaro della vittoria di Tsipras, a tutta Europa: l'obiettivo di Tsipras e' di fermare le riforme, e di chiedere piu' aiuti per la Grecia.

Trovate il commento qui:

http://www.bild.de/news/standards/vertrag/vertrag-ist-vertrag-39493332.bild.html


Il secondo giornale da tenere sott'occhio e' l#equivalente di Repubblica, ovvero Spiegel. Come Repubblica Spiegel pubblica spesso articoli senza fonte e congetture come fatti, pretendendo di essere in posti ove i giornalisti non sono, oppure di aver ascoltato conversazioni che non possono aver ascoltato, ma si tratta del giornale, diciamo, "un gradino piu' in alto" del Bild, e che ha una potentissima presa sulle masse.

In prima pagina stamattina, c'e' questo:

http://www.spiegel.de/politik/ausland/griechenland-syriza-bildet-koalition-mit-unabhaengigen-griechen-a-1014995.html

Articolo nel quale il governo greco viene descritto come una coalizione fatta da Siryza e una formazione populista. La formazione del pubblico di Spiegel (normalmente centrosinistra)  e' tale che definire "populista" qualcosa equivale, di fatto, a metterlo nel calderone dei neofascisti.

Non per nulla, se leggete sui commenti, vedete:

Wenn Sozialisten sich mit Nationalisten verbinden, was entsteht dann?

Ovvero: che cosa si ottiene quando i Socialisti si collegano ai Nazionalisti?

Insomma, il gregge va dove viene spinto.

Anche i giornali finanziari non sembrano essere di parere diverso: per esempio wiwo, pubblica cose come:

Die Deutschen sind mehrheitlich weder Aktionäre noch Immobilienbesitzer, sondern Mieter, Sparer und abhängig Beschäftigte.[...]
Eigentlich müssten Millionen auf den Straßen protestieren, wenn sie denn nur verstünden, was auf sie zukommt.
CHe si traduce come:

I tedeschi non sono azionisti o immobiliaristi, sono piu' risparmiatori , piccoli proprietari o piccoli imprenditori. [...] Se sapessero cosa li aspetta ora, milioni di lavoratori dovrebbero riversarsi sulle strade a protestare.

E finisce con una cosa abbastanza sibillina:

[...]Die Banken dürften zu diesem Zeitpunkt bereits Kasse gemacht haben.Dann kommt die Zeit, Schlussbilanz zu ziehen für das Projekt Euro.

Che si traduce come:

Le banche hanno probabilmente gia' fatto il punto sulla propria situazione di cassa. Di conseguenza arriva il tempo di fare un bilancio di questo Progetto Euro.

Fonte: http://www.wiwo.de/politik/deutschland/eurorettung-deutschland-verramscht-sich/11276178.html

 Anche l' Handelsblatt, che di solito ha posizioni piu' vicine al governo, titola in un modo piuttosto "caldo":

Stimmen zur Wahl in Griechenland„Das Geld ist ohnehin verloren“

Che significa, piu' o meno, "secondo il voto grego, i soldi sono gia' persi". Significa, in definitiva, che le banche che hanno ancora titoli greci possono passare a raccogliere i CDS, tanto questo governo mandera' la Grecia in default.

Anche questo titola con l'accordo coi populisti anti-euro, dandolo gia' per fatto.

http://www.handelsblatt.com/politik/international/syriza-findet-koalitionspartner-blitz-einigung-in-athen/v_detail_tab_comments/11280778.html?pageNumber=2&commentSort=debate

 E' sufficiente leggere i commenti per capire una cosa semplice: funziona. Il tedesco sta venendo preparato all'idea che , se si vogliono difendere i suoi risparmi, o la Grecia o la Germania devono uscire dall' Euro. Wiwo invita i banchieri a fare il bilancio del "progetto euro", quindi invita la Germania ad uscirne, mentre Handelsblatt parla - purtroppo e' un video e non posso tradurlo - della possibilita' di "Grexit".

In ogni caso, quindi , la popolazione tedesca sta venendo preparata, e se la Merkel non vuole essere superata a destra, deve per forza - o quasi - fare proprie queste posizioni.

Il problema e' che ci sono troppe cose che possono andare storte.

La prima sono i CDS: ci sono crediti in scadenza per 10 miliardi nel prossimo trimestre. La Tojka deve prestare dei soldi ai greci, e lo fara' in cambio di riforme. Il guaio e' che, se Tsipras rifiuta quesre riforme, dovra' fare tagli per 10 miliardi , dal momento che non ha i soldi per pagare questi titoli in scadenza.

A quel punto, il problema non e'"se ci saranno nuove trattative": basta che UNA banca tedesca decida di "chiamare" un evento creditizio, e il debito e'in default. E da quel momento, per i greci inizia IL calvario, visto che con agricoltura e turismo mantengono si e no il 30% della popolazione.

Ovviamente questo potrebbe colpire delle assicurazioni, ma la cosa non e' cosi' semplice: ci sono gruppi che contengono SIA una banca che un'assicurazione, e muovere le perdite verso l'assicurazione puo' essere conveniente dal momento che le banche sono sotto monitoraggio dalla BCE, mentre le assicurazioni meno. In questo senso, anche all'interno di singoli gruppi, puo' convenire , per il rating della banca, disfarsi di credito greco a sfavore dell'assicurazione,  per quanto dopo l'accordo con la trojka i CDS siano di fatto sospesi al valore di 1125 (di fatto un default, ma fu votato di non invocare eventi di credito).

Questo interesse "egoistico" da parte delle banche non puo' essere negoziato politicamente, e spiega come mai sul DAX non ci siano grosse perdite oggi, se non per i chimici, (per via del petrolio).

In definitiva, a quanto sembra, la finanza sa gia' cosa fare in caso Tsipras alzi la voce, quelli che a tutt'ora tacciono sono i politici.  Che pero', tramite i rispettivi giornali, stanno preparando la popolazione ad una rottura imminente.

Ma neanche il destino della Grecia puo' essere deciso dai politici. Il governo greco puo' fare quel che vuole, ma ha un disperato bisogno di soldi liquidi. Sebbene abbia ricominciato a finanziarsi sul mercato, un eventuale default chiuderebbe le porte , e si troverebbero messi ancora peggio.

Ci sono, cioe' troppe variabili in gioco che non sono sotto il controllo dei politici.Ma al contrario, le scelte dei politici possono far molto male alla finanza.

La cosa che viene sempre poco valutata e' che i politici tedeschi sono capaci di grosse rotture e di grandi cambiamenti di rotta, ma seguono sempre la propria opinione pubblica, come tutti.

Adesso tutti stanno li' a commentare dicendo "qualsiasi cosa sia un male per la Germania e' un bene per noi", fermo poi lamentarsi che la "locomotiva tedesca" non traina piu' gli altri paesi.

La mia sensazione e' che , per motivi di pura eccitazione politica - e niente di piu', visto che Tsipras non ha ancora spiegato come otterra' 7 miliardi entro il 28 febbraio e 10 entro l'estate, tutti i vari bellaciao primomaggio bregovitch si stiano masturbando su questa cosa: cosa che capisco, la sinistra italiana vince solo all'estero, ma che si stiano masturbando con la nitroglicerina.

Da un lato infatti c'e' una Germania che sta gridando da ogni poro che vuole rimanere uguale a se' stessa, che vuole continuare come sempre, che lo straniero va bene solo se si assimila, e insomma, non vogliono dismettere nulla del loro essere tedeschi come sempre. Roba che Evola in confronto sembra un rivoluzionario.

D'altro canto ci sono tutti gli altri che trovano comodo scaricare gli effetti del loro malgoverno su Berlino - persino quelli che gridano tutti a casa - e quindi ci si trova in una situazione nella quale entrambi i coniugi cercano la scusa buona per divorziare senza pagare alimenti.

In questa situazione, arriva Tsipras e dice "ehi, ma noi non rispetteremo i patti".

Non condivido assolutamente l'ottimismo degli economisti: sono della convinzione, leggendo i giornali finanziari tedeschi, che gli ambienti finanziari tedeschi siano stracolmi di falchi pronti a premere il grilletto e vendere i crediti ad una bad bank, o a comprarne qualcuno per poi metterlo a bilancio svalutato.

La volta scorsa il ricorso ai CDS fu evitato con escamotage politici, e grazie al voto positivo di UBS; Citibank Goldman Sachs ed altri,  e il debito greco fu classificato come "default selettivo". Ma se ora Tsipras dice "noi non rispettiamo gli accordi" e non paga i debiti , ci sara' quasi certamente qualche falco - mi viene in mente Commerzbank - pronto a scaricare il problema su un'assicurazione, magari avente sede ufficiale in un paese diverso, e riscuotere le proprie scommesse.

E da quel momento il divorzio e' fatto: non appena Tsipras tradurra' in fatti i suoi propositi di non rispettare gli accordi, la scelta sara' tra Grexit e Gerxit,  non tanto perche' i politici non vogliano negoziare, ma perche' non vogliono negoziare i banchieri. E siccome i banchieri hanno l'arma del debito posseduto, in pratica si sta giocando col fuoco.

Anche sul fronte politico, le predizioni non sono rosee:

(German Chancellor Angela) Merkel may prefer to see Greece leave ... than allow Mr. Tsipras to dictate the entire economic policy of the euro area, although the most likely outcome remains a compromise which maintains the status quo because the alternatives are potentially so negative," said Gary Jenkins, chief credit strategist at LNG Capital.

In effetti, il bund a 10 anni (DE10YT) ha toccato oggi gli 0.30% di interesse.

Un altro punto e' che le stesse banche greche stanno comprando soldi dalla BCE, e i loro acquisti sono permessi in via eccezionale. Questa e' la ragione per la quale la borsa greca oggi e' crollata. In caso che Tsipras dichiarasse decaduti unilateralmente i trattadi si rivolgerebbero alla corte di giustizia europea, e a quel punto per mantenere la parola, Tsipras dovra' chiedere l'uscita dall' Euro.

Cosa penso io?

Onestamente penso che la strategia sara' soft, nel senso che non si useranno i toni della scorsa volta. Quello che succedera' e' che diranno "si, trattiamo", poi arriva Tsipras a Bruxelles, ed esce con niente in mano.

Poi diranno "ma si, trattiamo ancora", Tsipras parte per Bruxelles, e torna con niente in mano.

Nel frattempo, il tempo passa, e le scadenze si avvicinano, e cosi' il bilancio langue. Tsipras non sa come pagare , se va in default la BCE chiude di fatto le banche greche, e a quel punto escono dall' Euro. Se non va in default deve fare altri tagli alla spesa pubblica. Oppure uscire dall' Euro.

La seconda opportunita' e' che ad un certo punto la Merkel, rischiando il sorpasso a destra, decida di fare qualcosa. In tal caso la mossa arrivera' molto tardi, ovvero versi fine febbraio. Ma in tal caso, la mossa non sara' esattamente quello che fa gridare di gioia i bellaciao primomaggio brrrrregovitch: basta un altro giretto di tagli in alcuni settori, e le importazioni tedesche nel resto d' Europa possono calare ancora di 40 miliardi, circa.

In questo senso, lo spettro di minacce possibili e' molto grande, e non sono io il solo a pensarlo:

http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/greece/11368634/Greece-must-bow-to-austerity-or-go-bust-says-EU.html


E le prime dichiarazioni di Schäuble fanno pensare lo stesso:

http://tvnewsroom.consilium.europa.eu/event/eurogroup-meeting-january-2015/arrival-and-doorstep-de-schuble36

Internet e le occasioni perse.

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Mi trovo a supportare (insomma a dedicare qualche lavoro a Progetto #2) un progetto di unificazione di reti *dsl, e le risposte date dai "partner", cioe' dalle aziende che si sono unite , mi portano alla mente molte cose. Forse perche' si e' sempre detto che Internet fosse uno spazio di liberta', e piano piano non ci siamo resi conto di come le scelte dei provider abbiano trasformato la cosa in un qualsiasi mercato dei servizi.


Prendiamo il primo argomento: l' IP statico.

Se siete entrati su internet quando si usavano i modem, avrete avuto un IP statico. Quando gli utenti erano pochi, e i modem erano altrettanto pochi, era piu' semplice per l'amministratore di sistema programmare pppd per dare un indirizzo ad ogni utente.

In seguito divenne un'opzione a pagamento, mentre i peones usavano un indirizzo condiviso, tra i pochi che il provider possedeva.  La ragione era che "gli indirizzi IP sono pochi e quindi li ruotiamo tra tutti gli utenti".

Passando all'era del grande provider-telco, si continuo' cosi', senza alcun indirizzo statico. La scusa era sempre quella: gli indirizzi IP sono pochi per tutti gli utenti, quindi li assegnamo di volta in volta.

Adesso che  ci sono le adsl, e che la gran parte e' connessa ad internet 24/7, chiediamoci.... ma questa cosa degli IP che sono pochi per tutti? Alcuni tireranno fuori cose esotiche tipo multi-ppp, multibooking , IP tagging , e tutto quanto, ma e' una palla bella e buona. 

Altri tireranno fuori i costi di gestione, ma onestamente non vedo proprio quanto ci si risparmi piuttosto che tenere, per questioni "forensic", tonnellate di log solo per sapere chi avesse quale IP in un dato momento. Magari un IP statico a tutti costa di piu' in fase di provisioning, ma ti evita costi di storage.

Con IPv6 la palla e' crollata definitivamente. Perche'  gli indirizzi bastano. Eccome se bastano. Eppure, se avete un provider IPv6, avrete notato una cosa: la parte relativa al MAC rimane costante, mentre la parte di rete cambia.

Ora, IPv6 e' nato con la PRECISA idea di dare un IP permanente ad ogni dispositivo. Per ottenere un IP dinamico sotto IPv6 occorre pervertirlo. Occorre sforzo. Cambiare RETE ad un dispositivo. E perche'? E qual'e' il beneficio? Di dover introdurre un registro per sapere chi abbia un dato indirizzo in un dato momento, anziche' assegnarlo staticamente?

Ci sono molte ragioni per questo stravagante "divieto", che mi sto sentendo ripetere in questi giorni, sotto forma di "e'un requisito".

La prima cosa e' che i router diventano sempre piu' intelligenti e hanno connettori USB per lo storage. Normalmente lo storage viene usato per tenerci i file, ma se consideriamo che normalmente ci gira un httpd con php sopra (per la configurazione) e spesso un server SIP con tanto di codec in tempo reale (se e'un VoIP) , non  sarebbe difficilissimo piazzarci un sendmail ed usare uno storage - al limite una SD - per la posta.

Non e' difficile pensare ad un router che abbia MOLTE funzionalita' SOHO integrate, quali un server di posta elettronica , un serverino jabber, un serverino web per integrarci dentro il cloud e la condivisione di file.

Ma.

E qui arrivano le telco, che iniziano coi LORO paletti.

  • Niente roba che possa ospitare server sip o chat. Perche' non vogliamo cannibalizzare voce e SMS. 
e questo vi spiega anche perche' gli ISP non vi offrano mai  un servizio di DDNS. Certo potreste anche usarne uno sul mercato, e se non avete un indirizzo IPv6, magari potreste usare un indirizzo dinamico con un hostname statico. Ma non e' come un servizio che vi arriva gia' pronto sul router di casa.

Adesso supponiamo di essere in un universo parallelo. In questo universo, per qualche magia, tutti gli utenti hanno ed hanno sempre avuto indirizzi IP statici. E gli ISP vi danno un DDNS ove configurate uno o piu' domini per puntare sul vostro router.

Di conseguenza, si e' sviluppata l'industria del router: i router hanno le funzionalita' piu' disparate. Tutti hanno un server SIP a bordo, tutti hanno un server jabber a bordo, tutti hanno sendmail & imapd a bordo,  tutti hanno un webdav(s) per condividere i file, o qualche altro sistema di condivisione file.

I negozi hanno una scatolina piu' grande con un server http ed il loro sito di e-commerce. Perche' tutto dipende dal modello di router.  Se lo fate grande, ci sta anche un magento. Il social? Beh, i router piu' fichi montano un pod di Diaspora, o qualche altro social decentralizzato.

In questo scenario, chi manca?

I grandi.

Manca Gmail. La posta l'avete nel router. Manca gDrive, Box, Dropbox. Mancano FAcebook, Twitter, Instagram.

Gli ISP ci rimettono?

Non veramente. Innanzitutto vi possono far pagare il noleggio dei router con features aggiuntive, e poi non dimentichiamo che il traffico "domestico", dentro la propria rete, a loro costa meno. E come se non bastasse, per collegarsi ai loro router dal cellulare possono fare le loro app , quindi alla fine possono legare cellulari e rete fissa.

Ovviamente i produttori di routers domestici sono ormai dei giganti: avete router espandibili,  accessori per il router, software per il router domestico, app per il router.

Adesso spegnamo la fantasia , scattiamo una foto e confrontiamo i due universi:

il solo fatto che NON ci sia un'identita' di rete , in senso di indirizzo statico, ha trasformato la rete. Ha avuto un enorme impatto, spostando i servizi dal router domestico al cloud "da qualche parte".

Questo piccolo dettaglio, apparentemente insignificante, ha trasformato la rete, da una rete molto decentralizzata ad una rete centralizzata: se i produttori di router avessero potuto farsi concorrenza sulle features del router, forse avremmo cose un pelino migliori di piccole scatolette coi led.

Tuttavia, queste scelte sono molto vecchie e non e' possibile attribuire a gmail una decisione presa ben prima che gmail esistesse. Se ogni router avesse un server smtp per ricevere posta non esisterebbe gmail, ma quando si smise di usare l'indirizzo statico, gmail non esisteva. Nemmeno Facebook. Nemmeno twitter.

E cosi' in che altro modo possiamo vedere la differenza?

Allora torniamo nel nostro universo parallelo. Tutti hanno un router sofisticatissimo a casa, capace di funzionalita' Small Business (se sono professionisti e piccole aziende) o Home/SOHO se sono utenti domestici. 

Adesso la polizia vuole ficcare il naso nei vostri dati. 

Uhm... deve richiedere un mandato.

Perche' se i dati si trovano FISICAMENTE a casa, qualsiasi giudice capira' che la violazione dei vostri dati e' di fatto una perquisizione illegittima che altrimenti avrebbe necessitato di un mandato. 

Non e' un dettaglio da poco: prendiamo il caso Governo USA- Microsoft. Il governo USA sostiene che giuridicamente parlando i dati di un cittadino qualsiasi siano giurisdizione americana anche se si trovano su un cloud in Irlanda, solo perche' il cloud e' a sua volta americano. Si tratta di una questione da giuristi.

Se i dati si trovassero fisicamente A CASA dell'indagato, non vi sarebbe dubbio alcuno che per avere quei dati - e solo quelli - ci vuole un mandato del paese di residenza.

E' anche molto chiaro che perquisendo un solo router, peraltro, il nostro FBI potra' avere SOLO i dati contenuti in quello, e non i dati di un intero cloud. Del resto, i dati nel router potrebbero essere criptati, e per quanto si renda punibile il rifiuto di rivelare alla polizia come criptare , dando una pena X per chi rifiuta di darela chiave, tutti coloro che rischiano pene superiori ad X potrebbero semplicemente dimenticarla.

Del resto, non e' nemmeno vero che sparirebbero gmail, facebook, twitter, e compagnia.

In un universo ove il router ha un IP statico, avreste il Microsoft router che contiene tutte le applicazioni microsoft (un exchange SBS, per dire) , avreste l' Apple Router cosi' semplice da configurare con dentro anche il client per musica e video. Facebook vi farebbe da ddns e vi darebbe un nome a dominio aggiuntivo, e poi vi venderebbe un pod da installare sul vostro router, come fa Diaspora. E lo stesso per gmail, che vi consentirebbe di usare gmail.com E vi darebbe il client fichissimo via web, consultabile ovunque siate.(1)

I governi.

Gli unici soggetti ad aver beneficiato DAVVERO della centralizzazione di tutto sono stati i governi, e per la precisione i ministeri degli interni.(2)

E cosi' mi spiego come mai tutti gli ISP abbiano la stessa opinione sugli indirizzi statici, IPv6 o meno. Mi spiego come mai anche quelli che fanno un sacco di R&D per avere router piu' accattivanti e pieni di funzioni NON prendano in considerazione di offrire un servizio di accesso + DDNS, integrato nel router, con tutti i servizi - smtp, imap, jabber , http  - gia' sul router in dotazione.

E mi viene in mente questa policy che ho sperimentato cosi' amaramente in Italia, quando avevamo un servizio pronto da lanciare sul mercato, e non potevamo perche'"non sapevano come intercettarlo". 


E cosi' sto iniziando a rendermi conto di come i governi abbiano, forzando decisioni tecniche a loro vantaggio, semplicemente trasformato internet in una rete TV, ove ai canali si sono sostituiti i grandi cloud e i grandi social, e gli spettatori, che al massimo posso usare i servizi presenti, sono diventati i consumatori anonimi.




(1) Voi penserete che tutto questo sia difficile da configurare e che io penso da smanettone. Ma non e' vero: del resto anche linux e' stato, storicamente, MOLTO piu' difficile da installare di quanto non sia oggi una Ubuntu. Ma investendo e investendo, oggi e' diventato semplice. Stessa cosa, i router oggi sono difficili da configurare per fare tutte queste cose perche' lo fanno in pochi e con pochi investimenti. Fatene un settore mainstream, e avrete il cloud che si autoconfigura.

(2) Si potrebbe obiettare che lasciando una backdoor nel router sia possibile intercettare UN router, il che e' vero. Ma con una sola backdoor in un cloud, si intercettano MILIARDI di utenti.























Il Grexit si avvicina?

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In questo periodo mi sto preoccupando abbastanza di come l'opinione pubblica tedesca stia venendo spinta , e lo fanno persino giornali di sinistra, ad una forma di rabbia verso l'Islam e verso alcuni paesi come la Grecia, al punto che diversi giornali "mainstream" arrivano a titolare che il Grexit e' piu' vicino che mai. Mi sto preoccupando perche' vedo il prossimo sindaco di Dresda, della CDU, che va a parlare con PeGiDa per averne i voti, e perche' sta uscendo una frangia di destra nella CDU, che dice cose come "Non c'e' posto per l' Islam in Sassonia". 


Ora, che non ci sia spazio per l'islam in Sassonia e' vero. Essendo un lander povero ha meno immigrati, e quindi non ha conosciuto davvero fenomeni migratori. Anche a Dresda, patria di peGiDa, gli immigrati musulmani sono in tutto ~350.

Ma il punto e' che la stampa tedesca sta lasciando filtrare un messaggio ai tedeschi, che prima era stato tenuto fuori. Persino le provocazioni di Grillo con la Merkel vestita da nazista non erano mai state riportate piu' di tanto, nemmeno dal Bild, giornale "di pancia" della Germania.

Adesso le cose sono improvvisamente cambiate, e vedo giornali "di sinistra" che lasciano filtrare le dichiarazioni del tizio populista che appoggia Tsipras, montando la rabbia del contribuente tedesco.

Che i giornali tedeschi stiano giocando una partita "strana" e' capibile: qualsiasi aiuto alla grecia dovra' essere finanziato, e per essere finanziato dovra' passare dal Bundestag. Dopo questa campagna, le probabilita' che un euro del contribuente tedesco vadano ai greci sono uguali a zero.

Ma il problema e' che la popolazione sta ricambiando la rabbia, dicendo "ah, si? Quindi prima chiedete 240 miliardi di prestiti ad interessi zero e poi dite che vi abbiamo rovinato noi?". I commenti sui giornali sono veramente terrificanti: il pubblico tedesco e' abituato ad un paese sostanzialmente ignorato per 70 anni, e scoprire di essere al centro dell'odio lo spinge a dire "chiudiamo i confini, e alziamo quel cazzo di filo spinato".

E' assolutamente chiaro che se il grande avversario della CDU , SPD, sta uscendo logorato dall'alleanza, PeGiDa&AfD, che ormai si spalleggiano a vicenda, saranno il prossimo avversario da battere per la CDU. 

Per capire meglio, occorre aggiungere alcune cose che la stampa italiana NON vi ha detto.

  • Dopo l'elezione di Tsipras, l' UNICA borsa a soffrire e' stata quella greca. Le borse europee se ne sono fregate abbastanza. Questo significa una cosa: la Grecia non produce contagio, e non influenza piu' di tanto l'eurozona. Questo e' stato letto come un "Grexit e' possibile". Il famoso QE, peraltro, ha aumentato la stabilita' dell'eurozona, e quindi l'uscita della Grecia dall' Euro non e' impossibile.
  • I greci hanno 2.7 miliardi di avanzo, ma e' un artificio contabile dovuto al fatto che non contabilizzano gli interessi su alcuni prestiti. Di fatto, le casse greche sono vuote. Entro il 28 febbraio devono portare le riforme a Bruxelles, se vogliono i 7 miliardi che servono loro per pagare le pensioni. Se non riceveranno quel prestito, Tsipras dovra' non solo annunciare che NON aumenta le pensioni, ma che le taglia.
  • Per analoghi motivi, la Grecia ha bisogno di un'altra rata di prestiti - 10 miliardi - entro l'estate. Altrimenti, Tsipras non solo non potra' dire che diminuisce le tasse, ma dovra' aumentarle , appunto, di 10 miliardi.
  • L'unica arma che hanno a disposizione i greci e' politica, e non per nulla i greci hanno strappato con la Mogherini, non sottoscrivendo la sua mozione riguardante l' Ukraina. Se continuano cosi', e la crisi ukraina si inasprisse, potrebbero portare alle dimissioni della Mogherini stessa.

ricapitolando: i greci non hanno armi finanziarie. Tsipras si illudeva in un terremoto nelle borse e in un casino sullo spread di Italia, Spagna e Portogallo, non appena lui avesse vinto. Questo avrebbe risvegliato le paure di contagio , e gli avrebbe dato potere di dire "allora muoia Sansone con tutti i filinstei". Sfortunatamente per lui, anche grazie al QE , le borse sono rimaste stabili e lo spread degli altri paesi non ha fatto una piega.

Completamente disarmato, adesso Tsipras deve sperare nell'effetto politico.

Ma per capire meglio il problema occorre capire bene come sia INIZIATA la crisi greca, e perche' non fosse stato possibile fermarla la prima volta.

Tutto inizia quando le banche tedesche promettono a Schäuble di tenersi in pancia il debito greco di loro proprieta'. Questo perche' il rischio default e' alto, e a Berlino non sanno calcolare i possibili effetti. L'accordo dice che le banche devono tenersi il debito greco in pancia sino al 2013.


German banks, on the other hand, are not potential sellers, because they have made a voluntary commitment to Finance Minister Wolfgang Schäuble to hold their Greek bonds until May 2013.

il problema e' che i banchieri trovano il modo di rispettare la promessa , pur violandola. E cedono 40 miliardi di titoli greci alla BCE, come collaterale per dei prestiti. Nel fare questo pero' non avvisano i francesi, che si trovano impreparati.

Il guaio e' che a quel punto anche le banche francesi dicono "anche noi vogliamo cash4trash", e minacciano di usare cifre enormi di debito greco come collaterale.

La BCE risponde (ma sottovoce) dicendo che NON accettera' altri titoli greci come collaterale, ma questo di fatto apre le danze del default: se la banca centrale non accetta titoli come collaterale, sei finito. Il guaio e' che la ECB e' tra due fuochi: se dice ad alta voce "non accettiamo piu' collaterali greci" da' il via all'implosione. Se li accetta, se ne trovera' completamente piena.

A quel punto si arriva alla gestione della crisi greca con:

  • I francesi che dicono "siamo esposti! rivogliamo gli altri soldi!". Anche gli italiani sono esposti, ma sono in altre faccende affaccendati. Nel gridare questo, IMF li segue, visto che la Lagarde ha un occhio di riguardo.
  • I banchieri tedeschi che dicono "ce ne frega il giusto, il debito lo abbiamo spalmato sulla ECB in cambio di soldi, chissenefrega?". Solo i politici sono preoccupati, visto che non sanno dire che effetti avrebbe. Schäuble che non vuole ne' che la ECB compri titoli greci, ne' avrebbe voluto che le banche tedesche glieli vendessero.
  • La BCE si trovava nella imbarazzante situazione di dover comprare titoli greci, di non volerli comprare, e di avere contro il governo tedesco , ma a favore le banche tedesche (che li avevano venduti).
a tenere in piedi la Grecia e ad impedire che fallisse, quindi, era una surreale situazione iniziata con un patto scellerato tra banche e governi: comprate titoli del sud europa e non vendeteli. Il patto era scellerato perche', in mancanza di un vero contratto giuridicamente valido, esso poteva venire rotto.

Oggi qual'e' invece la situazione?

  • Le borse se ne fregano, come testimonia la tranquillita' con cui hanno accolto la notizia dell' elezione di Tsipras. La Grecia non e' rilevante, e solo i bancari greci fanno crollare Atene.
  • Lo spread sui debiti di Italia, Spagna e Francia se ne frega  di Tsipras. Segno che non c'e' piu' pericolo di contagio, anche per via del QE.(1)
  • Nemmeno alleandosi con un partito populista ed euroscettico, Tsipras riesce a turbare i mercati. 
  • La Grecia ha un disperato bisogno di soldi entro il 28 febbraio. Ma per averli deve portare a termine alcune riforme CHE NON ha portato a termine. Ma dovra' farle, se vuole quei soldi.
  • Le riforme sono cosi' popolari, ma cosi' popolari,  che il precedente governo ha preferito consegnare la patata bollente nelle mani di Tsipras.
  • Le banche greche hanno bisogno di 40 miliardi di euro di finanziamenti dalla BCE entro 3 mesi.
  • I cittadini greci, sperando in Tsipras, non hanno pagato l'ultima rata di tasse. Non si sa di preciso a quanto ammontino le perdite.
  • C'e' stata una vera e propria fuga di liquidi dalla Grecia negli scorsi mesi, che ha lasciato nude le banche greche.
Ma specialmente:

  • IMF ha gia' venduto i suoi bond greci alla stessa finanziaria che ha gestito il default argentino.

La posizione della Lagarde e' , da tempo, questa:


in pratica, dice che preferirebbe dare quei soldi ai bambini africani che muoiono di fame , piuttosto che a greci che non pagano le tasse.


In questa situazione, i bond greci rimangono in mano alla BCE, e ad un altro creditore che non si sta mostrando (nei confronti degli argentini)  un osso tanto facile da sgranocchiare.

In questa situazione, TUTTI i giornali tedeschi danno il Grexit come possibile, altri come imminente, e l'opinione pubblica tedesca viene spinta a detestare i greci dai giornali stessi.

In queste condizioni, Tsipras ha gia' capito di aver perso: lui sperava che le borse si agitassero e lo spread di altri paesi ballasse, per minacciare un'altra crisi del debito in Europa. Ma senza questo, sa benissimo che andra' a parlare, si sentira' dire "Nein", e tornera' a casa per annunciare le riforme di IMF, cosi' come i tagli richiesti e le preivatizzazioni.

Il problema e' che non puo' farlo, e non dopo un solo mese: deve avere 7 miliardi entro il 28 febbraio, oppure tagliare le pensioni , oppure andare in default.

Che cosa puo' sperare Tsipras? Puo' sperare che qualcuno scenda ad un compromesso e allunghi la durata del "mutuo" sui 240 miliardi che la Grecia ha avuto, ma questo non e'"cash", e non lo aiuta nel breve termine.

La strategia del predecessore di Tsipras, quella di dimettersi per andare alle elezioni subito, e' stata piuttosto perfida: lasciare Tsipras con una scadenza a breve molto forte, promesse di ogni genere alla popolazione, e la patata bollente delle riforme meno popolari del programma imposto da IMF e BCE.

E questo subito dopo il QE, che ha reso stabili tutti i debiti sovrani, TRANNE quello greco. 

Il vero problema di tutto questo, IMHO, non e' il Grexit. Il vero problema e' che la reazione della stampa tedesca e' stata quella di aprire le finestre ad una serie di insulti contro il contribuente tedesco, che invece pensava di aver pagato un sacco di soldi per salvare la Grecia (soldi effettivamente pagati, btw). 

Ora, una volta fallito Tsipras - e lo vedremo entro il 28 febbraio - il problema in Grecia potrebbe anche rientrare. In caso di Grexit, la fine del paese dovrebbe anche dissuadere altri paesi dal parlare di stronzate.(z.b i francesi).

Il vero dramma , pero', e' che gruppi come AfD e PeGida (non e' un mistero che vadano a braccetto) stanno crescendo, e si respira risentimento e rabbia tra la popolazione.

Alla fine di questa cosa, avrete una Grecia diversa. Forse una Europa diversa.

Ma dovrete fare i conti con una Germania che ricambia l'odio che i vostri politici, usandola come capro espiatorio per i fallimenti locali, le hanno caricato addosso.

Non so quanto sia stato un buono scambio.

Vedo oggi un grande capitale di rabbia ed indignazione, che aspettano solo di essere investiti da qualche politico, per dirla alla Luchino Visconti.

Se credete che Tsiriza abbia scosso l' Europa, ho paura che presto ci sara' qualcosa che la scuote ancora di piu'.


(1) Sto iniziando a sospettare che il QE "selettivo" (niente titoli greci) sia stato accettato da Berlino per combattere Tsiriza. 

Intelligenza artificiale, e blablabla. (Post H+)

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Si fa un gran parlare di intelligenza artificiale, e se ne fa un gran parlare per una ragione specifica: sebbene la tecnologia sia fortemente una materia che riguarda tecnologi, questo argomento eccita gli umanisti, che credono di saperne qualcosa. Pericolosa si, o no, ovviamente gli umanisti dicono di si' perche' odiano il progresso e sognano di tornare ai tempi di Platone, ed il punto e' proprio che se vogliamo avere una risposta chiara dobbiamo potare via la merda umanistica e parlare di macchine.

La prima catastrofica vaccata dalla quale dobbiamo liberarci e' la "singolarita"'.

Si e' detto - e da quel momento e' stata Bibbia - che la singolarita' sarebbe comparsa nel momento in cui una macchina intelligente quanto l'uomo in tutto e per tutto sarebbe comparsa, per poi superare l'uomo.

Detta cosi' la frase SEMBRA sensata, ma diventa una vaccata evidente se usciamo dal mondo degli umanisti e andiamo a immaginare i requisiti di questa macchina. Che cosa significa "intelligenza umana?". 

Vediamo:

  1. Un fenomeno che appare in una ristretta minoranza di persone. Per quanto ci si ostini a dire che la razza umana sia una razza di esseri "intelligenti", in realta' esistono prove di intelligenza e creativita' solo da parte di una piccola parte della specie. Il resto passa la vita a fare cose che anche un maiale saprebbe fare: mangiare, dormire, cercare cibo, riprodursi.
  2. Un fenomeno che non compare continuamente. Anche tra le persone intelligenti, la cui intelligenza e' diciamo provata dai fatti, il fenomeno non e' continuo. Ci sono persone  molto intelligenti che pero' ogni tanto se ne escono con qualche vaccata, per dire. 
  3. LA quantita' di intelligenza di una singola persona in un singolo momento e' impredicibile. Anche mettendo delle persone considerate geniali insieme a lavorare su unproblema, difficilmente riusciremo a prevedere l'output preciso. La soluzione sara' intelligente o stupida? Non possiamo prevederlo.

allora, i requisiti di questa "singolarita'" intesa come macchina quali saranno? Saranno quelli di una macchina che A VOLTE funziona, a volte fa danni, a volte non fa un cazzo, e nessuno vi sa dire cosa fara' di preciso.

 Ora, se anche qualcuno producesse una macchina simile, dubito che qualche finanziatore ne sarebbe felice: qualsiasi cosa sia o sara' una IA , intesa come macchina, deve ALMENO garantire il proprio corretto funzionamento in termini di performance ed affidabilita'.

Il cervello umano, visto come una macchina, FA CAGARE.

Lo so che ai filosofi questo non piace: passano la vita a masturbarsi di fronte alla fotografia del proprio lobo occipitale, chiamandolo Sofia, e credendo di essere intelligenti un sacco, come se essere intelligenti fosse come essere negri. No: se sei negro sei negro sempre, lo rimani per sempre, e possiamo predire quanto negro sarai domani (circa quanto oggi, di solito). Se sei intelligente, ammesso che tu lo sia davvero - nessuno si considera stupido - non lo sei di continuo, e non lo sono tutti. Mentre tutti i negri sono negri sempre, e lo sono di sicuro, , e lo sono tutti, per il discorso "la specie umana e' intelligente" non e' come "i negri sono negri": tutti i negri sono tutti negri e' una tautologia, mentre se diciamo "la specie umana e' intelligente" facciamo una bella ipotesi. E nemmeno dire che gli intelligenti sono intelligenti ha senso, visto che non lo sono continuamente, ne' in qualsiasi situazione.

Quindi posso costruire una macchina che sia "negro", e come caratteristica questo "negro" soddisferebbe i requisiti che ci aspettiamo da una macchina che abbia senso costruire. 

Al contrario una macchina "intelligente quanto l'uomo " sarebbe una bella schifezza.

Una macchina che si mostrasse intelligente quanto un uomo intelligente SEMPRE sarebbe una macchina "intelligente quanto un essere umano"? No. Avrebbe le caratteristiche di performance di una macchina, ovvero garantirebbe (all'utente? al proprietario? a chi la osserva?) una performance e la misura delle proprie qualita'.

Quindi, i casi sono due:  questa "macchina intelligente quanto un essere umano":


  • E' davvero intelligente quanto e come un essere umano. Avete una probabilita' su 1 miliardo di aver comprato Leonardo da Vinci , il resto di comprare il vostro vicino di casa. La macchina comunque non eroghera' di continuo la sua intelligenza, e in ogni caso non potete sapere in anticipo cosa fara'. Insomma, questa macchina FA CACARE.
  • E' una buona macchina: in tal caso eroga intelligenza pari a Leonardo da Vinci sempre e comunque, in qualsiasi condizione(1). Se la comprate, sapete cosa fara' e come, e potrete riportarla indietro se non fa quanto ci si aspetta o se non lo fa sempre. In questo caso e' intelligente quanto un uomo, MA ha un comportamento NON umano.

che cosa ci dice tutto questo? Ci dice che "macchina intelligente quanto un essere umano" e' un paradosso, perche' in qualsiasi modo la costruiamo, o usciamo dalla definizione di "macchina", o usciamo da quella di "essere umano". Se e' davvero come un essere umano e' qualcosa che non definiremmo "macchina (2)", se e' davvero una macchina non si comporta piu' come essere umano.

Stabilito che la definizione e' incoerente, perche' alcune caratteristiche della macchina escludono l'umanita', e viceversa, il problema adesso e' di descrivere queste macchine.

Abbiamo detto che non proviamo piu' a confrontare una intelligenza artificiale con un essere umano, perche' tanto sono due categorie che si escludono a vicenda. 

Quindi, come facciamo a dire "una macchina che supera l'intelligenza umana"? Molti propongono delle prove, tipo il gioco degli scacchi. E dicono che lo scacchista umano ha battuto la macchina.

Vero. Ma dimentichiamo che lo scacchista umano era il campione mondiale di scacchi: la macchina avrebbe battuto il 99.99% dell'umanita' . Allora, qualche domanda:

  1. Questa benedetta "singolarita'" , per essere considerata "superiore all'intelletto umano", deve battere OGNI essere umano, o basta che sia in grado di superarne il 99.9999%? Perche' tra Leonardo da Vinci e Gasparri passa una certa differenza.
  2. Questa benedetta "singolarita'", per essere considerata "superiore all'intelletto umano", deve battere un essere umano quando e' in "buona", sempre, o basta una volta? In quale fase della vita deve batterlo? Quante volte?

Insomma, tutti questi umanisti parlano e parlano di singolarita' e di intelligenza artificiale, dimenticando il fatto che sia una macchina. E se si costruisce una macchina, la si progetta. E se la si progetta, CI VOGLIONO DELLE SPECIFICHE.

Ma quando andiamo da questi signori a chiedere le specifiche di questa macchina, scopriamo che blablablablablabla, non sanno scriverle. E cosi' vi dico:


Scommetto un milione di euro di riuscire a progettare una singolarita' di Vinge o di Kurzwell, a patto che mi siano date le specifiche , in termini tecnici quantitativi e logicamente consistenti, normalmente usate nel mondo dell'industria per descrivere qualsiasi macchina.

Perche' scommetto cosi' tanto? Scommetto cosi' tanto perche' posso dormire sonni tranquilli. Chi va in giro straparlando di intelligenza singolarita' e' normalmente un umanista, o un incompetente che ha letto molta fantascienza. Tipicamente ha un impiego statale.

In realta', stiamo parlando di macchine, e probabilmente di software. Nel costruire un software, o una macchina, occorrono competenze specifiche, ma specialmente occorrono SPECIFICHE CHIARE. Le "specifiche" di una macchina sono la descrizione quantitativa e qualitativa del suo funzionamento  e specialmente, del suo OUTPUT, o se preferite, del suo comportamento.

Ma quando entriamo nel concetto di "singolarita'" scopriamo innanzitutto che dietro ai grafici ad minchiam forniti da questi umanisti non c'e' proprio niente di valido.

Quando questi dicono "macchina piu' intelligente dell' uomo" hanno in mente gli sproloqui umanisti che fanno i filosofi, dove "uomo" sembra propriamente definito. Per i filosofi "l'uomo ha il dono dell'intelligenza" e' una frase che sembra innegabile, ma per chi si occupa di misurare le cose, cioe' di fatti, NON TUTTI gli uomini sono intelligenti, e NON SEMPRE sono intelligenti. Caratteristiche che , se applicate ad una macchina, indicano una macchina GUASTA.

Ed e' per questo che scommetto un milione di euro di poter concepire una singolarita' come definita dagli umanisti: per scrivere una macchina "intelligente quanto l'uomo " basta scrivere un software che funzioni qualche volta, senza che sia predicibile quando funzionera' e quando no, e che, anche se installato sempre allo stesso modo, non funzioni su tutte le macchine ove lo si installa.(3)

Questa e' la ragione per cui continuo a ridere in faccia a coloro che continuano a parlarmi della macchina "intelligente quanto l'uomo".

Stiamo parlando di una macchina guasta.

Del resto, se mettete degli umanisti a progettare una macchina, che diavolo vi aspettate?





(1) Quando un umanista dice che la specie umana e' intelligente cita quasi sempre Leonardo. Di certo non la propria colf. Cosi' immagino che una IA sia misurata usando come scala Leonardo. Potrete essere sicuri che, qualsiasi problema gli sottoponiate, cerchera' di risolverlo costruendo una macchina che solo tra 400 anni potra' funzionare, per via di materiali e tecnologie ancora assenti. In compenso dipingera' discretamente bene. Una macchina che costruisce macchine che funzioneranno solo tra 400 anni, quando la tecnologia sara' abbastanza avanzata da rifare il design e sapere di preciso che diamine fare. Chiamerei un Leonardo artificiale "Intuitore dell' Inapplicabile".

(2) Da una macchina ci aspettiamo una performance predicibile e costante durante il funzionamento.

(3) Questo fa di python il linguaggio preferito di ogni transumanista, immagino.

Intelligenza artificiale, e blablabla. (Post H+), II

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L'unica parte del dibattito sulla IA che sinora ho ignorato e' il lavoro. Se confrontare l'intelligenza di una IA e quella di un essere umano non ha senso per i motivi che ho spiegato nel post precedente, quello che e' possibile fare tra uomo e macchina e' confrontare la produttivita': esiste cioe' un campo, che non e' l'intelligenza , bensi' il lavoro, nel quale e' possibile confrontare macchine ed esseri umani.


Di conseguenza, quando si parla di IA che superano l'essere umano in "intelligenza", si sta usando il termine "intelligenza" a sproposito: in realta', quello che vogliamo dire e' che le IA potrebbero superare l'essere umano in produttivita', ovvero nel campo lavorativo.

Che una macchina superi l'uomo nel campo lavorativo non e' una novita': l'uomo costruisce macchine perche' il costo di costruzione e manutenzione e' inferiore, e di molto, alla loro produzione, ma non solo: questa differenza e' anche superiore alla produttivita' di un essere umano.

Tutte le macchine fanno la cosa X meglio di quanto la farebbe un essere umano: altrimenti, non verrebbero costruite.

A questo punto, nella costruzione dell'idiozia della singolarita', notiamo che esiste un modo di rimettere a posto la teoria e di dare un senso a tutte le streonzate di Kurzweil . Basta sostituire alla parola "intelligente" la parola "produttivo".

Allora, possiamo dare una definizione FUNZIONANTE, coerente e logica di "singolarita'", nel dire questo:

Per singolarita' si intente una macchina che si dimostra piu' PRODUTTIVA di un essere umano, nel campo dei lavori considerati intellettuali.

Questa definizione e' adesso una definizione sensata. Possiamo sicuramente confrontare la produttivita' di una macchina con quella di un uomo. Se l'intelligenza compare sporadicamente , e solo in alcuni esseri umani, nel campo lavorativo la produttivita' e' una quantita' definita contrattualmente, e misurabile.

Quindi, se non possiamo dire "macchina intelligente quanto un uomo" senza cadere nel paradosso, dovuto al fatto che si tratta di due categorie mutualmente esclusive, possiamo dire "macchina produttiva quanto un uomo". E da questo punto di vista, non ci sono contraddizioni. 

Ma le macchine sono SEMPRE piu' produttive dell'uomo, come abbiamo detto. Si tratti di una stupida leva, di una clava, o di un sistema per la ion implantation, le macchine vengono costruite solo A PATTO di essere piu' produttive, o di aumentare la produttivita'.

Di fatto la costruzione di macchine pseudomuscolari ha seguito tre fasi:

  1. Uomo = macchina. (schiavitu')
  2. Uomo + Macchina > Uomo (economia dell' artigianato)
  3. Macchina > Uomo (industria)
la terza fase e' importante, perche' con l'arrivo dell'industria  si introducono nell'economia delle macchine che, pur richiedendo manutenzione, producono da sole piu' di un essere umano. Da quel momento la sfida e' di fare macchine che abbiano sempre meno bisogno di manutenzione e che siano sempre piu' superiori all'uomo, in modo tale da rendere ininfluente la componente umana.

Se invece andiamo al lavoro intellettuale, le fasi sono sempre tre, ma siamo "indietro" di una fase.


  1. Uomo = macchina. (scribi, filosofi)
  2. Uomo + Macchina > Uomo ( arrivo del computer e delle macchine da calcolo)
  3. Macchina > Uomo (intelligenza artificiale)
la terza fase, cioe' l'equivalente della rivoluzione industriale per il mondo intellettuale, si intravede all'orizzonte.

Ovviamente, i problemi sono gli stessi: coloro che perderanno il proprio lavoro , si lamentano della fine del mondo. Cosi' abbiamo CEO, Scienziati, e tutti quanti che si lamentano che la IA "e' pericolosa". Ma se andiamo a leggere le lamentele ottocentesche contro l'industria, troviamo la stessa dialettica: "la macchina distruggera' l'uomo".

Film come "tempi moderni" dicono proprio questo: la macchina dominera' l'uomo, annientandolo. Quello che dicono Gates & co, "le macchine domineranno l'uomo , annientandolo" non e' nulla di nuovo, e' una minestrina gia' sentita. 

Cambia il nome di chi perdera' il lavoro.  Tutto qui.

Quindi, quando sento i rant di Gates e Hawkins riguardo alla questione delle IA, rispondo come rispondeva Gates quando piazzava computer nelle aziende e gli "archivisti" venivano licenziati:

  • E' il progresso, darling.
  • Se il tuo lavoro puo' farlo una macchina non era un granche'.
  • Devi evolverti, studiare e fare qualcuno dei "nuovi lavori".
Molto altro non c'e' da dire, se non il fatto che adesso a venire colpiti sono coloro che prima colpivano altri, che facevano loro delle prediche. A chi non trovava lavoro Hawkins avrebbe risposto consigliando una migliore istruzione che lo avrebbe certamente emancipato. Lo stesso posso rispondere io ad Hawkins: "prenditi una certificazione Oracle e non rompere i coglioni, c'e' sempre bisogno di buoni DBA."

A parte l'autocompiacimento di dire a questa gente di trovarsi un vero lavoro - cosa che loro dicevano ad altri - quello che si dovrebbe investigare in questa fase di passaggio non e'"le macchine costruiranno skynet e manderanno terminator ad uccidere Sarah Connor", ma "che genere di mondo e' un mondo di IA?

Vorrei continuare a proporre l'analogia con la rivoluzione industriale. Se nel creare macchine pseudomuscolari (cioe' macchine che fanno un lavoro prima muscolare) il "prodotto" e' cambiato, che cosa succedera' nel creare macchine pseudointellettuali? Succedera' che cambiera' il pensiero. 

Se osserviamo che effetto abbia avuto l'introduzione di macchine nell'industria sui prodotti, e continuamo ad assumere che una macchina rimanga una macchina - ovvero che abbia un comportamento costante  ed una produttivita' nota - l'introduzione delle IA nel mondo del pensiero , ovvero l'industrializzazione del pensiero, dovrebbe avere lo stesso effetto globale:

  • Standardizzazione del pensiero. Cosi' come si sono standardizzate le materie prime , e si sono standardizzate le utilities (corrente elettrica, per dire) occorrera' standardizzare la scrittura di ipotesi e teorie, secondo linguaggi definiti e livelli di qualita' misurabili. 
  • Operabilita' del pensiero. Cosi' come si sono standardizzati i componenti delle macchine per poter essere confrontati e scambiati, dovremo standardizzare un alfabeto di operazioni logiche di base, in ogni campo, in modo che lo stesso problema possa venire posto allo stesso modo a piu' macchine.
  • Ripetibilita' del pensiero. Cosi' come e' necessario che la produzione in serie di un dato bene sia omogenea, ovvero che comprando due esemplari dello stesso bene (presumibilmente allo stesso prezzo) si comprino due beni equivalenti, sara' necessario serializzare la produzione di pensieri. 
  • Parcellizzazione del pensiero. La produzione industriale ha richiesto la parcellizzazione del lavoro, in modo da poter specializzare le unita' produttive e serializzarle: la cosiddetta "catena di montaggio". Allo stesso modo, il pensiero industrializzato sara' parcellizzato (avremo il reparto deduzioni, il reparto sintesi, il reparto analisi, il reparto tassonomie...) e serializzato in fasi produttive. 
  • Design del pensiero. Cosi' come esiste il design industriale inteso come l'arte di disegnare i prodotti in modo che sia facile produrli con le tecniche industriali, occorrera' introdurre un "design del pensiero", che si occupi di come strutturare il pensiero al fine di renderlo facile da produrre con tecniche industriali.
ma la cosa che nessuno sta ipotizzando, ed e' una cosa che mi lascia perplesso, e' che l'industrializzazione del pensiero implica la costruzione, per l'appunto, di industrie del pensiero.

Avete presente Ford? Ecco, immaginate che ad un certo punto arrivi la McKinsey di turno e dica "adesso creo un'industria del pensiero", cioe' una gigantesca serie di calcolatori (magari assistiti da umani, come in catena di montaggio) il cui scopo e' di produrre in serie il pensiero. Voi ordinate la soluzione ad un problema di un certo tipo, e siccome abbiamo standardizzato il pensiero esiste un nome preciso a quel prodotto, e loro ve lo fanno.

So che e' difficile pensarlo, cosi' come sarebbe stato difficile pensare alla produzione di automobili in serie , quando prima una sola squadra costruiva l'auto da zero - imitando il processo artigianale di costruzione delle carrozze - ma un giorno avrete la possibilita' di comprare, per la vostra azienda, un "commercialista elettronico". Prodotto in serie. E ovviamente la bonta' del commercialista elettronico si misurera' secondo dei canoni produttivi standardizzati, come si misurano le qualita' di un'automobile.

Il problema a questo punto e' il processo di delivery: in che modo si consegna "una soluzione"?  Come si fa ora? Certo, potreste descriverla in un libro, ma questo richiederebbe un lavoro umano e sarebbe una soluzione ad hoc, quindi artigianale, non industriale. E poi, il problema potrebbe essere generale, tipo "decisione sul canale di vendite aziendali". Allora, se chiediamo alla nostra industria del pensiero di stamparci un prodotto "decisione sul canale di vendite aziendali", oppure immaginiamo di avere la nostra Renault che produce e vende "decisione sul canale di vendite aziendali"  come prodotto standard. Che cosa ci vediamo consegnare, allora?

Semplice: vi consegnera' del software , con caratteristiche standard, capace di girare sul vostro hardware. Lo portate in azienda, lo installate, e puf: ecco il vostro channel manager.

E questo vi spiega come mai Bill Gates veda un pericolo: stiamo parlando di un mondo nel quale la parola "software" indica un prodotto catastroficamente diverso da quello che vende Microsoft, nel quale pero' non basta vendere software che poi l'utente usa, occorre che il software descriva un pensiero, capace di esistere a se' stante su una macchina. 

Ora, tutto questo deriva dall'assunzione che l'industria del pensiero sia uguale all'industria delle merci e a quella dei servizi, per cui implichi e richieda i medesimi paradigmi. Potrei sbagliare, e al posto del software prima o poi nascera' il "thinkware", per esempio.

Ma di certo, invece di chiedervi se l' intelligenza artificiale distruggera' la specie umana, dovreste chiedervi che lavoro farete in quel mondo.

Magari lavorerete in una fabbrica che produce "inventa una poesia per la mia fidanzata", e farete i turni di notte prima di San Valentino.

Se volete davvero farvi delle domande sensate, dovreste capire che la IA come macchina non e' altro che la nascita del pensiero industrializzato, e dovreste chiedervi che fabbriche di pensieri nasceranno, come funzioneranno, e cosa fare per lavorarci.
 Il resto sono cazzate da luddisti.

Come faremo a sapere quando la prima, vera IA sara' prodotta?

Se torniamo indietro e osserviamo che la prima macchina mai prodotta era una leva , chiamata "stampella", nata per correggere il problema di chi camminava male, personalmente ho un sospetto. Chiamatela una congettura:

La prima intelligenza artificiale VERA, la prima singolarita', sara' costruita allo scopo di rivelare errori nel pensiero umano.

Un "rivelatore di cazzate", insomma.(1)

Che in effetti non ha molte possibilita' di sterminare la specie umana, ma ne ha moltissime di eliminare gli imbecilli.

Che le due categorie coincidano, la chiamerei "Congettura di Uriel Fanelli".





(1) Immaginate un mondo nel quale e' vietato immettere discorsi di Vattimo nei fiumi. Un mondo in cui Ferrara viene ricoperto con una calotta di cemento armato simile a quella di Chernobyl. Un mondo nel quale ai cantanti hip hop e' vietato avere opinioni, Gasparri e' zittito dalla convenzione di Ginevra , l' ARPA sorveglia i comizi di Grillo, e le teorie complottiste vengono smaltite in apposite discariche. Capite che mister "640K sono sufficienti per chiunque" abbia paura?

La parola contro la logica: Trojka e Prima Repubblica.

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La politica , italiana e non, sta iniziando a prendere direzioni poco comprensibili in questi ultimi tempi, per una ragione: l'uso della parola contro la logica, che alcuni politici sono molto bravi a sfoggiare. Sto leggendo di dibattiti senza senso che , con un uso appropriato delle parole, sembrano avere senso a patto di dimenticare cosa significano e leggerle solo per un significato immaginario.


Prendiamo Tsipras per esempio: dice che non vuole avere piu' niente a che fare con "la Trojka".

Detta cosi', se usiamo "Trojka" come entita' malvagia, cornuta e possibilmente puzzolente di zolfo, responsabile delle sofferenze dei greci (mentre i loro corrottissimi ed incompetenti governi sarebbero, quindi, innocenti), allora ha senso.

Ma adesso andiamo a vedere che cosa significa "Trojka". La "Trojka" e' formata da tre enti: Bce, Commissione UE, FMI (Fondo monetario internazionale).

Allora, se diciamo questo:

  1. La Grecia non vuole piu' parlare con la Trojka.
  2. La Grecia non vuole piu' parlare con BCE, FMI, UE
stiamo dicendo la stessa cosa.

Il guaio e' che, quando abbiamo "spacchettato" il termine "Trojka", abbiamo ottenuto un'affermazione che ha un senso molto diverso.   L'affermazione (2) , infatti, sembra voler dire che la Grecia non intende piu' appartenere all' Unione Europea, che non vuole piu' stare nell' Euro, e che non vuole piu' partecipare al Fondo Monetario INternazionale.

Ora, non voglio discutere degli effetti - li vedremo presto - ma vorrei far presente che Tsipras , secondo i giornali, sta andando a dire questo a chi? A Bruxelles, cioe' a Junker, cioe' alla stessa UE che e' uno dei tre enti che fanno parte della Trojka.

Poi intende dirlo alla BCE, che dovrebbe tagliare il suo debito. Ma, a quanto pare, non vuole piu' averci a che fare, dal momento che la BCE e' parte della "Trojka". Allora, rimane FMI, con il quale Tsipras intende negoziare.

Ora , possiamo vedere la cosa in questo modo:

  1. Tsipras sta discutendo con BCE, UE e FMI.
  2. Tsipras sta discutendo con la Trojka.
e si tratta della stessa medesima frase.

Questo uso della parola contro la logica e' tipico dei politici che stanno mentendo ai propri elettori: Tsipras ha cioe' fatto credere al suoi elettori di aver "chiuso" con la Trojka, e lo sta facendo proprio mentre si reca a parlare con i vertici di BCE, UE, FMI, ovvero con la Trojka stessa. Per fare questo, ha dovuto usare la parola contro la logica, ovvero usare la parola Trojka come se non indicasse l'insieme degli enti coi quali sta parlando, affermando alla sua gente di non volerci piu' avere a che fare.

Ora, che un politico abbia bisogno di frodare i propri elettori vendendo loro un bidone non e' una novita'; non e' la prima volta che succede e non sara' l'ultima. 

Che i giornali di mezzo mondo gli diano una mano e nascondano la truffa, sa di complicita' o di incompetenza, e non sono certo che si tratti della seconda delle due.

Quanto tempo reggera' la truffa? In un certo senso, reggera' solo sino a quando non finiranno i soldi ai greci. Ma qui andiamo ad un altro punto.

Andiamo al secondo punto: la "vecchia Democrazia Cristiana", o "Prima Repubblica"
Ogni volta che un politico che ha militato nella DC , o nel PCI, o  nel PSI arriva ad una poltrona di potere, partono le sirene a "denunciare" che e'"tornata la Prima Repubblica". E il tono e'"moriremo tutti! Escono dai fottuti muri!" . La "Prima Repubblica" e' come la Trojka: un essere demoniaco, malvagio, divoratore di popoli, foriero di Morte, Fame, Guerra, Malattie, Visio, Powerpoint.

Beh, signori,  andiamo alla verita:

  1. La Prima Repubblica ha risollevato l' Italia dal comulo di macerie della seconda guerra mondiale.
  2. La Prima Repubblica ha portato l' Italia a riavere una faccia che aveva completamente perso: fu De GAsperi, e non Di Pietro, a presentarsi ad una conferenza di pace da perdente, dicendo "Prendo la parola in questo consesso mondiale e sento che tutto tranne la vostra cortesia è contro di me: è soprattutto la mia qualifica di ex nemico, che mi fa considerare come imputato, l'essere arrivato qui dopo che i più influenti di voi hanno già formulato le loro conclusioni in una lunga e faticosa elaborazione."
  3. La Prima repubblica ha portato il primo boom economico ed industriale italiano, quello degli anni '60, quando la "Dolce Vita" era famosa nel mondo e gli americani mandavano i figli a studiare in Italia.
  4. La Prima repubblica ha portato il secondo boom economico ed industriale italiano, quello degli anni '80, quando Bettino Crexi pote' annunciare - dicendo il vero - che il PIL italiano aveva superato quello inglese, e che la classe media italiana era piu' benestante di quella inglese.

 ora, saro' molto sincero: prendete pure tutte le cifre "rubate" dai parlamentari della "Prima Repubblica". Confrontatele con quello che la Prima Repubblica ha fatto per il paese.

Se Craxi avesse chiesto quei soldi "che ha rubato" per i servigi che ha reso alla nazione, glieli avreste dati. Col senno di poi, gliene avreste dati IL DOPPIO. Il TRIPLO. Se confrontate il destino dell' Italia sotto la "Prima Repubblica" con quello della "Seconda Repubblica"; se non della "Terza Repubblica", onestamente, il "ritorno della Prima Repubblica dovrebbe essere il desiderio che esprimete ogni sera, nella preghierina prima di andare a dormire".

 Ok, ok, Craxi ha rubato quasi 100 miliardi di lire, pari a ~cinquanta milioni di euro. CINQUANTA CAZZO DI MILIONI DI EURO SONO IL COSTO DI UN CEO, in moltissime banche. 

Sfortunatamente per voi, quel "CEO", ha preso un paese asfittico degli anni '70 e ne ha fatto un'economia che entrava al G7 e guardava gli inglesi dall'alto al basso. Per cinquanta milioni di euro, quanto l' Amministratore Delegato di una manca d'affari. 

Posso dire una cosa?

Se domani tornasse Craxi travestito, e di milioni di euro ne chiedesse CENTO, per far uscire il paese dalla crisi e riportarlo nel G7,  il 100% di voi glieli darebbe AL VOLO.




 Ed e' qui che non capisco: la gente lamenta l'arrivo della "Prima Repubblica", quando la "Prima Repubblica" fu, a giudicare dai risultati, la MIGLIORE classe politica della storia italiana dal dopoguerra in poi, e a dire il vero, escludendo Giolitti e Cavour, anche dall' unificazione in poi.

Onestamente, quando qualcuno tuona dicendo "sta tornando la Prima Repubblica", oppure "Questa e' la vecchia DC", la mia risposta e': "se tornasse la Prima Repubblica, tornerei in Italia". Sul serio.

Con la Prima Repubblica avete avuto trasformazioni sociali e modernita' mai viste prima. Con la Prima Repubblica il caso di Franca Viola ha immediatamente abolito il matrimonio d'onore e tutti gli altri reati d'onore, mentre ora state a piagnucolare col "femminicidio" mentre donne vengono sfregiate con l'acido e il massimo che avete non e' Franca Viola, e' qualche cretina tira fuori le tette(1) di fronte alla polizia.

Con la Prima Repubblica e' arrivato il divorzio, e' arrivata la legge sull'aborto -e  allora funzionava coi consultori che facevano il loro lavoro - con la Prima Repubblica avete avuto il miracolo industriale del triveneto. 

Posso sapere quali mirabolanti RISULTATI vi abbia portato a casa, in qualsiasi campo, la "Seconda Repubblica", o la "Terza Repubblica"? Siete passati dal PLI che rappresentava i Liberali a Oscar Giannino.


Per quale ragione temete e denunciate l' arrivo della "Prima Repubblica", cosa che dovreste - in tutta onesta' - sperare che accada? Perche' mai "Democristiano" dovrebbe essere un insulto, quando alla fine dei conti, la DC ha formato una delle migliori classi politiche che il paese abbia mai avuto - a dire il vero l'unica decente, se non la migliore?

Volete confrontare De Michelis con Rutelli? Fate pure: "pliiiis, visit oour willagis" . Chi volete confrontare, tra prima e dopo?  Con chi confrontate Nenni? Persino il discutibilissimo Pannella raggiunge vette di incredibile serieta', dopo l'arrivo di Grillo. State a cagarvi sotto per il pericolo islamico, che un  Cossiga qualsiasi avrebbe dissolto in pochissimi mesi (e qualche suicidio misterioso tra gli imam italiani, ma ogni guerra ha delle vittime).

Se domani le stesse persone tornassero dalle loro tombe, chiedendo DIECI VOLTE le cifre che avrebbero "RUBATO"(2), per riportare il paese a come era PRIMA di Mani Pulite, sareste
un popolo FORTUNATISSIMO.  Vi bacereste i gomiti, come si dice in Emilia.

Eppure, "ritorno della Prima Repubblica" e' sinonimo di "apocalisse". Ma di che cosa avete paura, che il PIL cresca? Che ci siano italiani in moltissimi enti dell' ONU, che scienziati italiani vincano tanti premi Nobel , che torni la Dolce Vita, che torni la Milano da Bere, che la disoccupazione scenda ai minimi degli anni '80? Che la societa' italiana progredisca con riforme epocali simili a quella sull'aborto o sul divorzio? Che torni lo statuto dei lavoratori?

Ommioddio, coprite gli occhi alle vostre figlie!

Questo uso della parola contro la logica trasforma le notizie in non-notizie. Trasforma politici tutto sommato apprezzabili in demoni malvagi e distruttori, quando se spacchettassimo parole come "Trojka" e "Prima Repubblica", trasformandole nella realta' dei fatti, scopriremmo che NESSUNO tra i discorsi che vengono fatti ha un senso.

Scopriremmo che se Tsipras non volesse piu' avere nulla a che fare con la Trojka (UE+BCE+IMF) dovrebbe uscire dall' Euro, dall' Unione Europea e accettare il default.

Scopriremmo che il temutissimo pericolo di "Ritorno della Prima Repubblica" e', in realta', qualcosa che dovrebbe riempire le vostre preghierine serali.


E se si continua ad attribuire ai termini un significato diverso da cio' che corrisponde loro in realta', personalmente nutro fortissimi dubbi che la politica possa risultare in un movimento di popolo che porti a qualche risultato decente.






(1) Signori, e' ora di dirlo "La corazzata Pot.." ehm... "Le Femen hanno delle gran BRUTTE TETTE".

(2) Nel cambio in euro, si tratta di cifre paragonabilissime allo stipendio di molti top manager. 

Mercato unico digitale?

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Troppo persi nel mondo del gossip (perche' ormai i giornalisti italiani sono maiali da terzo paginone del Sun)  i giornali italiani stanno seguendo le vicende di +Julia Reda  e della sua riforma del copyright europeo come possono, ovvero malissimo. Tale riforma non puo' essere capita, se nessuno si mette a spiegare che cosa l'eurodeputata abbia scritto nella sua relazione, e come mai il fenomeno da lei denunciato stia fermando l' IT europeo. Ovvero, di come le varie legislazioni nazionali stiano di fatto ostacolando lo sviluppo IT in Europa.

Faro' un esempio semplice nel mondo reale, poi passero' agli analoghi del mondo digitale.

Allora: io voglio fare un regalo a mia nipote. Allora conosco la sua insana passione per il gruppo X. Vado in Königsallee, entro in un negozio di CD/DVD e le compro un bel cofanetto. Prendo la mia auto, per le feste torno in Italia, e puf. 

E puf cosa?

Mia nipote che mi dice "grazie zio?". No.

Puf che ho commesso un illecito, e ho regalato a mia nipote una copia pirata.

Oh, non che io non abbia pagato tutti i diritti. Non che io abbia comprato una cosa contraffatta. Ma nel cofanetto che io regalo a mia nipote NON c'e' il timbro SIAE. E siccome non c'e' il timbro SIAE, nonostante io abbia pagato i diritti ad un distributore autorizzato, e i diritti d'autore, in Italia sto vendendo una copia pirata a tutti gli effetti. ((art. 181 bis, legge n. 633/1941, 248/2000 ed altre )

Adesso spostiamo il problema nel mondo dell' IT, ed usciamo dal semplice problema del copyright, che pure e' un tassello del problema piu' grande, del mercato digitale. Esaminero' tre "use cases", per capire quanto sia frenante il sistema attuale.

Caso  primo: una radio europea. Voglio costruire una radio europea, che trasmetta musica in 28 lingue. La radio deve avere UNA SOLA sede fiscale, UNA SOLA sede fisica, lavorare su internet, e raggiungere tutta europa, diciamo 28 nazioni.

In questo caso, la mia "radio" per essere legale (diciamo come fa Spotify) deve:

  • Trovare un accordo in 28 paesi con le singole associazioni che "proteggono" gli autori.
  • Tenere conto di 28 legislazioni diverse sul diritto d'autore (in alcuni posti scade dopo 50 anni, in altri dopo 70).
  • Risalire ai titolari del diritto stesso in 28 paesi diversi.
allora, come mai Spotify nasce in USA? Perche' in USA ha raggiunto SUBITO 350 milioni di persone SENZA rincretinirsi di SIAE, GEMA&co. Quando era gia' grosso, poi si e' espanso. Gli USA rimangono un "incubatore" migliore dell' UE nel campo del content streaming  per questa ragione: fai UNA SOLA azienda con 350 milioni di utenti, poi quando sei forte vai all'estero.

Caso secondo.

Siamo una telco, diciamo a Ventimiglia. Orange, una telco francese, ha i BRA liberi e ci offre un bel trafficone a costi stracciati, se ci colleghiamo oltreconfine e terminiamo il nostro PPP sui loro BRAS. Il costo e' inferiore al costo di mettere noi un BRA in zona. Se non vi piace ventimiglia, ripetete la scena con la Val D'aosta, ovvero pochi abitanti e poco mercato.

Posso? 

Non si sa. Di certo il ministero degli interni italiano NON amerebbe la cosa, in quanto un utente italiano avrebbe un IP francese. In caso di crimine, prima verrebbe avvisata la procura francese, che poi dovrebbe passare per quella italiana. E' legale?

Non si sa. E' una zona grigia del diritto europeo. Tecnicamente potrei usare una fibra scura per passare il confine con una certa facilita', ma non si capisce - e nessun giurista vi sa rispondere - se sia legale o meno che l'"ultimo miglio" termini in un paese straniero.

Adesso ingrandiamo l'esempio: voglio creare UNA telco europea. Non dico "una federazione di telco che consiste in una singola telco locale in ogni nazione". No, voglio costruire da zero UNA sola infrastruttura, che ottimizzi quindi i costi di routing e di multiple path, con UNA sola azienda che  abbia UNA sede fiscale/legale in UNA sola nazione.

Posso?

No. O meglio, non a costi decenti. Occorrera' aprire 28 SpA/AS/GmBh/whatever , in ogni paese adeguarsi a diverse esigenze forensiche, spezzettare la rete in 28 reti INEFFICIENTI e COSTOSE anziche' buttare giu' una rete europea e fare economia di scala.

Se permettete, avendo quei soldi lo farei in USA: ho sempre quei 350 milioni di possibili utenti, ma posso gettare una rete nation-wide, ottimizzare i costi, far terminare l'ultimo miglio DOVE MI PARE, non avrei problemi di roaming cross-border , e tutto quanto.

Risultato: se volete aprire una grossa telco, fatelo in USA. Allora voi direte che c'e' sin troppa telco in UE, e io vi rispondo: Google Fiber. Lo volete? Lo sognate? Continuate a sognarlo, e' legalmente infattibile.

Ripeto: LEGALMENTE. Il problema non e' tecnico, e' normativo: dovreste aprire ben 28 SpA in tutta Europa e non potreste MAI unificare i log degli utenti, i dispositivi di accesso, AAA, e compagnia bella. Per ragioni non tecniche, ma GIURIDICHE.


Andiamo ad un altro use-case , molto diverso ma non troppo.

Vogliamo costruire un giornale, tipo lastampa.it o corriere.it, in Europa. Diciamo che domani Repubblica.it decida di spostarsi , che so io, in Belgio. Ma spostarsi, inteso come "spostarsi": intendo dire che la sede sociale, la sede fisica, i giornalisti, i server siano tutti in Belgio, paese molto amato da De Benedetti. ( LEGGETE QUI PERCHE' )

Dal punto di vista dell' utente non cambia nulla. Nel senso che scrive repubblica.it e arriva sul sito. Ma:

  • I giornalisti belgi, residenti in belgio o di nazionalita' belga, non necessitano di iscrizione  all'ordine dei giornalisti. Ne' Repubblica dovrebbe chiedere un'autorizzazione ad un tribunale italiano.
  • Risponderebbe solo alle leggi locali. Se per esempio fosse in Danimarca, dove la legge consente pornografia dai 17 anni in poi, o in un paese come la Francia ove bestemmiare su un giornale NON e' reato, o come la Germania ove le consuetudini non possono venire usate in un processo penale, per esempio il "comune senso del pudore".
  • La raccolta pubblicitaria sarebbe europe-wide, e come se non bastasse.
adesso andiamo al piano normativo: sarebbe legale? E' il problema di questo blog: tecnicamente, e' un blog tedesco in lingua italiana. In caso fossi chiamato a risponderne, sarei simile ai giornali in lingua italiana fatti per immigrati italiani (z.b http://www.ilmitte.com/ ) : completamente sottoposto alla legislazione tedesca.

 Sul piano della SIAE come sarei? Uhm, interessante. I miei diritti su questo blog sono tutelati dalla legge tedesca, e NON da quella italiana. E lo stesso succederebbe ad un giornale italiano che si sposti all'estero.

Domanda: ma se volessimo creare un giornale europeo, indirizzato ad un pubblico europeo?

Eh, il dramma sarebbe che volendo chiuderlo, tutti e 28 gli stati potrebbero chiedere alla polizia locale l'oscuramento del giornale , o del suo dominio. In Italia:

  • Nessuna autorizzazione del tribunale.
  • Giornalisti non iscritti all'ordine.
  • Raccolta pubblicitaria fuori dal controllo delle "autority".
  • Diritti di autore su opere citate e riprodotte che si perde in una costellazione di legislazioni.

morale: se volete fare un giornale di dimensione continentale, non fatelo in Europa. Fatelo in USA: francese, inglese, spagnolo, e avete raggiunto 500 milioni di persone, senza il minimo rischio di problemi legali. La parte "business", cioe' la raccolta di pubblicita', la proprieta' dei contenuti, lo status dei giornalisti, sarebbero fuori dalla questione giuridica.

E non dovreste chiedere autorizzazioni del tribunale (italia) della polizia (grecia, ungheria, polonia), eccetera.

Ultimo caso: Netflix.

Netflix sta avanzando in Europa molto lentamente, perche' necessita di chiedere i diritti , nazione per nazione,e  rassicurare la servile classe televisiva locale che non e' un vero concorrente. Idem per Apple Tv, Google TV, Amazon &co. 

Ora, ma qual'e' il punto? Netflix propone in gran parte dei blockbuster prodotti ad hollywood e distribuiti da aziende americane. E allora:

  • <Azienda americana> concorda con <proprietario americano> di avere i <diritti mondiali> di distribuire <film americano>
  • Per aprire in <nazione europea>, <azienda americana>, che ha gia' pagato i diritti a <proprietario americano>, deve trovare un accordo con <ente parassitario locale> il cui scopo e' di garantire che <proprietario americano> riceva da <azienda americana> i soldi che ha gia' pagato all'origine per <diritti mondiali>

capite l'assurdita'? Netflix, Apple TV, Google TV esistono, di fatto, perche' hanno aperto in USA, dove non avevano a che fare con una simile jungla di diritti , completamente inutile dal momento che queste aziende hanno gia' concluso coi proprietari un accordo di distribuzione globale. Perche' un'azienda americana che ha comprato "alla sorgente"  i diritti di distribuire in tutto il mondo, e "la sorgente" era d'accordo e ha firmato il contratto, dovrebbe subire altri ostacoli? E perche' il titolare del video, che e' gia' stato pagato per la distribuzione del video in tutto il mondo, avrebbe diritto di ulteriori tutele?

Risultato: se volete creare la vostra TV online, fatelo negli USA. Quando avrete vinto li', semmai, potrete entrare nei mercati locali europei.

Questi  casi sono emblematici: quando dico "se volete farlo fatelo in USA" non intendo che sia infattibile: D-Telekom, Vodafone e Telefonica, per dire, hanno costruito reti abbastanza robuste per l' Europa, ma sono COSTRETTE ad avere N sedi sociali, N posizioni fiscali, N SpA/Gmbh/whatever, e le loro reti sono frammentate. Se le confrontiamo con giganti americani come AT&T , notiamo subito che i costi AMMINISTRATIVI in Europa levitano a dismisura: un ufficio legale per nazione, contratti non unificati (1), eccetera.

Quindi non e' che sia impossibile: ma a parita' di utenti, una Vodafone , una Telefonica o una D-Telekom non potranno mai competere in costi amministrativi - e sull'economia di scala per la rete - con aziende americane o cinesi.

In questo senso, la storia di +Julia Reda  e' solo una piccola parte del problema in gioco: il mercato comune digitale NON dovrebbe avere confini o differenze di legislazione. Ma se osserviamo l'"Agenda Digitale Europea" ( http://europa.eu/legislation_summaries/information_society/strategies/si0016_it.htm ) scopriamo che si tratta del 2020, cioe' di altri 5 anni - che nel mondo IT sono ere geologiche - e che gli obiettivi posti NON sono affatto chiari.

E' inutile portare "banda larga" in tutta Europa se i contenuti e gli utenti risentono di frontiere. E non parliamo solo , come ho scritto negli esempi, di diritti d'autore. Parliamo di aziende che non possono muovere il traffico per la frontiera.

E non solo traffico coperto da diritti di autore: parlo dell'impossibilita' di costruire una rete di accesso europea, o delle vere multinazionali di scala, senza andare incontro a costi amministrativi e frammentazioni, che abbassano la resa economica e rendono perdente la competizione con gli americani.

Quindi, lo so che +Julia Reda  vi sta eccitando gli animi. Ma lei sta affrontando solo UN TASSELLO del problema europeo. In realta', il "mercato unico digitale" e' un problema MOLTO piu' vasto, e sta frenando enormemente l'innovazione in Europa.

E no, non e' un problema che possa venire risolto in una sola nazione: occorre che Schengen sia effettivo anche per i dati e per le telco, in OGNI loro aspetto.

(1) La fine totale del roaming pone un problema serio di unificazione. Se non c'e' roaming, e un utente italiano trova conveniente la tariffa tedesca, perche' non dovrebbe comprare la sua SIM sul sito web di una telco tedesca, e poi usare quella SIM in Italia? Dopotutto, non ci sono costi di roaming, giusto?

E la logica vince sulla parola...

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Oggi tutti gli assurdi giornali italiani titolano sulla decisione di Draghi di togliere il supporto surrettizio che sosteneva le banche greche - un regalo ai greci da parte della Trojka  - ma come al solito tutti hanno usato i precedenti errori logici per sostenere una teoria preconfezionata, e siccome cozza coi fatti, hanno rimosso i fatti. Andiamo a vedere cosa sia successo.


Di preciso e' successo questo:

http://www.ecb.europa.eu/press/pr/date/2015/html/pr150204.en.html

e come vedete, contiene un paio di frasi che andrebbero lette, perche' permettono di spiegare un paio di cosette che la stampa italiana - disabituata a leggere le cose che scrive o copia - non ha notato. Ci sono due cose che NON si sono notate.

La prima sono i tempi. In che modo pensiate di interpretare il mondo se non tenete conto dei tempi mi sfugge completamente, ma e' quello che fate in continuazione.

Di che tempi parla il comunicato?

The instruments in question will cease to be eligible as collateral as of the maturity of the current main refinancing operation (11 February 2015).

ora, se consideriamo che il 12 Febbraio ci sara' una riunione dell' Eurogruppo il quale dovra' decidere sul caso, il problema non e' se ci siano legami politici tra le due date. Potrebbe anche succedere che esista davvero un problema tecnico di maturita' dei collaterali.

Ma cio' non toglie che il giorno prima dell'incontro, sui mercati iniziera' il collasso greco.

Come funziona il collasso?  Tutti parlano delle banche greche, ma nessuno menziona il fatto che e' possibile alla banca del paese A di portare a garanzia collaterali emessi dal paese B. La BCE, cioe' , non puo' accettarli "solo da qualcuno".


Sinora i collaterali greci erano abbastanza simpatici per gli investitori. Succedeva che nessuno li accettava, se non ad interessi enormi, dal momento che il loro rating era circa "default selettivo". C'era un'eccezione a tutto questo: un ente finanziario europeo, diciamo una qualsiasi banca, poteva comprarne , e poi , grazie alla Trojka (ricordo che la BCE ne fa parte) , convertirli in prestiti sonanti dandoli in garanzia.

Se la Trojka smette di fare la magia, i collaterali greci perdono l'unica fonte esistente di domanda, che e' non solo quella delle banche greche, ma quella di altre banche, che comunque usavano titoli greci come collaterali.

Ora, sommiamo le due cose:

  1. Per volonta' del governo greco, i titoli di stato greci sono minacciati da un altro haircut. Non e' detto che paghino, insomma.
  2. Non c'e' nemmeno il vantaggio di poterli comprare a prezzo vantaggiosissimo e poi darli alla BCE per avere altri soldi.

e' abbastanza chiaro che dalla scadenza, tutti i proprietari di quei titoli, siano enti greci o meno, li getteranno sul mercato, vendendoli a qualsiasi costo, e facendoli finire in mano a fondi molto bravi con la speculazione, gente come Elliott Management, quelli del default argentino.

Quando, il 12 Febbraio, i greci si presenteranno a trattare, saranno nelle condizioni di un tizio che minaccia di attaccare stando su una nave in fiamme che affonda. Chi oggi possiede titoli ha tempo sino all' 11 per trovare un compratore tra i fondi speculativi, che abbia voglia di scommettere sull'esito dell'incontro, e quindi di influenzare l'esito stesso - se ne ha il potere.

Il secondo punto che voglio far notare e' che non e' stato Draghi a prendere quella decisione.

Come ho scritto due articoli fa, sono stati i greci a dire che "non vogliono piu' avere a che fare con la Trojka". Ma se i greci non hanno piu' a che fare con la Trojka, la Trojka non ha nulla a che fare coi greci.

Chi e' la "Trojka"? E' la tripletta { FMI, BCE, UE}

Quindi, la decisione di rompere non e' di Draghi. Di Draghi e' la reazione , ma non e' una reazione strana, ne' una reazione elaborata: e' solo la logica conseguenza della decisione di Tsipras. Tsipras ha rotto con la Trojka, ovvero con la BCE. Ovviamente, la BCE non ha piu' rapporti con la Grecia, per la semplice ragione che la Grecia non vuole rapporti con la BCE, quale membro della Trojka. E' semplice.

La mossa di Juncker e' ancora piu' insidiosa. Junker se ne e' uscito dicendo: "Ok, allora pensiamo ad una Trojka senza BCE e FMI". Ovvvero ad una trojka che contiene solo la commissione UE, ovvero un organismo "democraticamente eletto".

Tutto molto bello, ma nessuno dei commentatori ha notato una cosa: che nella Trojka, BCE e FMI erano quelli che mettevano i soldi. Se togliamo dalla Trojka BCE ed FMI, otteniamo sicuramente un organismo piu' democratico, peccato che otteniamo un ente SENZA SOLDI.

Quando Juncker ha assecontato i greci accettando una Trojka senza BCE e FMI, di fatto ha detto che non esistera' piu' un ente europeo che fa operazioni come quella greca, ovvero prestare soldi. Qualsiasi cosa faccia il successore della Trojka, cioe', sara' qualcosa gratis et amore dei: pacche sulle spalle, cravatte in regalo, strette di mano, un sacco di democrazia, e un sacco di popolo. Ma , non avendo piu' portafogli, ZERO SOLDI.

La mossa di Juncker sembra assecondare i greci, offrendo loro una Trojka diversa, ma ha il "piccolo dettaglio" che offre loro qualcosa che NON HA SOLDI. 

Ultima cosa. Il titanico ministro delle finanze greco e' famoso per essere un seguace di una determinata branca della Teoria dei Giochi. Secondo questa teoria, in un gioco che permette solo due mosse, e una somma nulla, vince chi fa la mossa piu' rischiosa, sino a quando chi vuole minimizzare il rischio e' disposto a rimetterci pur di non rischiare.

E' chiaramente la strategia che stanno usando, ma non puo' funzionare perche' non esistono le condizioni in QUESTA specifica partita:

  1. I mercati sono perturbati pochissimo dalle azioni dei greci, con la sola eccezione di quello di Atene.  Il rischio, cioe', e' tutto dalla parte del giocatore "audace" e non dalla parte di quello riflessivo.
  2.  La partita NON ha due sole mosse, e il payout cambia nel tempo.
  3. La partita NON e' una partita a somma nulla.

in queste condizioni, la strategia del ministro delle finanze greco non e' formalmente scorretta: e' semplicemente inappropriata. E' come se cercaste di calcolare l'area di un rettangolo usando la formula che si usa per i triangoli: la seconda non e' formalmente sbagliata, il problema e' che non si applica ai rettangoli.

Il ministro delle finanze greco sta giocando usando una teoria che comprende il rischio come parte costituente del payout della partita, e assume che il giocatore che subisce il rischio sia disposto a sacrificare parte del proprio payout per far scomparire il rischio stesso. Ma oggi tutti i rischi sono dal lato greco. 

Come tutti gli economisti, il ministro greco disprezza l'osservazione dei fatti, ed applica la teoria credendo nella facolta' magica delle teorie di funzionare, come se non fosse necessario nessuno sforzo  di osservazione per rendere applicativa una teoria.

Quello che sta ottenendo e' ovvio: tutte le parti stanno muovendo il rischio dal lato greco, disfandosene. Quando andra' , il 12, alla riunione dell' Eurogruppo, la minaccia di Tsipras sara'"se non mi date quello che voglio, mi taglio i coglioni e li do' al cane". 

Non molto potente, come minaccia.

Adesso dobbiamo chiederci un'altra cosa: che payout ha il Grexit?

Oltre ad eliminare un problema dall'orizzonte, il Grexit e' uno scenario che ha UN possibile payout.

Se togliamo la crisi greca dall'orizzonte, e lasciamo che la Grecia affondi dando l'esempio a tutti quelli che dicono "uscire dall' Euro e' bello", esistono altri payout?

Ce n'e' uno: si chiama Ukraina.

La Grecia ha ricevuto aiuti per un totale di 240 miliardi di euro, dalla Trojka. Ammettiamo che sia possibile sterilizzare le perdite, "creando" 240 miliardi di euro nuovi di zecca. Domanda: che succede se ci presentiamo a Kiev con un programma decennale da 240 miliardi, del tipo "riforme in cambio di soldi?". 

Succede che gli Ukraini fanno i salti di gioia, e che si firma un programma di associazione dell' Ukraina alla UE, con tanto di numeri, soldi e scadenze, cosa che rende possibile investire di nuovo in Ukraina. 

Lo stesso "fallimento politico" rappresentato dall' uscita dall' Euro della Grecia e' facilmente compensabile da un programma dello stesso peso di quello greco, rivolto agli ukraini, e avente come obiettivo politico l'associazione di Kiev alla UE.

Insomma, ci sono modi migliori di spendere quei 240 miliardi, e se consideriamo che l' Ukraina e' in macerie ed e' facile produrre una crescita sostenuta nei prossimi anni, ci sono anche modi REMUNERATIVI di togliere quei soldi ai greci e spenderli in Ukraina.

Insomma, non esiste una sola ragione per fermare il "Grexit".





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