Ok, ci sono dei limiti. Quando si arriva ad un certo punto, e' tempo di fare qualcosa. Voglio dire, qui abbiamo superato dei limiti. Stavo facendo una pausa durante alcuni test quando clicco, per caso , su un link. [QUESTO] . Ora, non sono sicuro di aver capito bene. Anzi, no: il problema e' che HO capito bene. E qui volevo dire una cosa a Repubblica: quando vi consigliai di assumere Campanaro per nuove vette di delirio, scherzavo. Scherzavo, ok?
Dunque, vediamo se ho capito.
Il padre della Kyenge ha fatto una "macumba" . L'ha fatta in un posto che si chiama "katanga". Una macumba nel Katanga. Ok. Ci siamo. Fin qui ho capito. Il mio super-io vaccilla di fronte all' immagine di Calderoli che teme la macumba del katanga, ma possiamo farcela.
In questa macumba il padre della Kyenge ha messo la foto di Calderoli su un termitaio.
Prima domanda: come fa Calderoli ad essere certo che fosse una macumba, e non un tentativo di distruggere il termitaio? Voglio dire, mettetevi nei panni della formica regina. Passatevi una mano sul cuore.
Quante persone conoscete voi , capaci di partorire 10^7 figlie con la foto di Calderoli sopra la testa? Io neanche una.E' un chiaro tentativo di distruggere il termitaio. QED.
Quel termitaio e' condannato all'estinzione.
Ma andiamo avanti. Dopo avergli fatto una macumba nel katanga, il padre della Kyenge deve aver informato il ministro calderoli, dato che il ministro Calderoli lo sa. E che cosa salta fuori? Salta fuori che Calderoli e' terrorizzato.
Calderoli, il celta di Cernusco, e' terrorizzato. Ha paura della macumba del katanga.
Questo non e' postmodernismo. Non e' nemmeno ridicolo. E' droga. Voi leggete questa notizia, e vi sentite come se aveste fatto uso di droghe. Il cervello umano puo' concepire molte cose. Stephen Hawkins riesce a immaginare il tempo immaginario, in modo da racchiudere l'universo in uno spazio sferico. Ma non riesce ad immaginare Calderoli terrorizzato per la macumba del katanga. Ne sono convinto.
THIS IS DRÖGA.
Oltre le pieghe dello spaziotempo complesso, dicevamo , Calderoli ha paura della macumba del katanga. Ora, da chi se ne va un Calderoli che ha paura della macumba del katanga? Io me lo immaginavo tipo che va nella Foresta di Broceliande (Bretagna) e trova un vero druido, di quelli col falcetto e la barba, e si fa togliere la macumba del katanga con le possenti forze della sapienza druidica.
Invece no. Un druido non basta. Non bastano dieci druidi. La vicenda e' troppo psichedelica, e persino un druido di Broceliande scoppierebbe a ridere di fronte a Calderoli. E cosi' a chi si rivolge? Agli esperti del settore. Di Napoli.
Allora, riscriviamo la frase tutta intera:
Roberto Calderoli si rivolge ad un esperto di Napoli per ottenere un corno , che si suppone possa combattere la macumba del katanga fattagli dal papa' della Kyenge che aveva un problema di formiche in casa.
E come fa Calderoli ad essere sicuro di questa cosa?
Se qualcuno dei due ne dubitasse, ecco la prova definitiva, inesorabile, totale globale e definitiva: il corno di Napoli si e' rotto.
Mi aspettavo che Calderoli pensasse di aver preso una fregatura, tipo che gli hanno dato un corno fasullo, che dopotutto sono sempre napoletani. Invece no: sebbene Calderoli non comprerebbe a Napoli neanche uno spillo (cit.) , quando compra un corno antimacumbadelkatanga, e' certo della professionalita' della sua controparte.
Gente iscritta all'albo dei Napoletani che vendono Corni, mica roba da niente. Gente seria.
Cioe', voglio dire: non hai comprato un'auto, che il napoletano ti frega. Non hai comprato uno stereo sull'autostrada , che il napoletano ti frega. No: hai comprato un corno antimacumba. Nessun napoletano ha mai imbrogliato qualcuno , su questo. Eh no.
Sentite. Sembra di vedere Gay Fawkes (il cugino di Guy) insieme ad Ivy, di fronte al Vesuvio, che dice "senti, il crescendo della droga. L'eroina. LSD. Extasy... e infine... Il CRAAAACK!" La droga! Ahaha! LA droooga!
Allora, ricapitoliamo:
Dato che un corno professionale made in Napoli si e' rotto, ALLORA Calderoli ne deduce che le sue sfighe siano opera di una macumba del katanga, eseguita dal papa' della Kyenge mettendo la sua foto su un termitaio.
riuscite a vedere, ora, che il tempo ha una struttura complessa? No? Strano, Stephen Hawking ci riesce. Provate a rileggere, aiuta.
Io immagino la scena:
- Kyenge: papa', ho bisogno di te.
- Katanga Kyenge(1): dimmi, figliola mia. Sai che farei qualsiasi cosa.(2)
- Kyenge: papa', c'e' un odontotecnico di Bergamo che mi molesta e mi insulta.
- Katanga Kyenge: eh? Per tutti i bufali del Katanga! Come osa toccare la mia bambina?
- Kyenge: mi ha detto tante brutte parole.
- Katanga Kyenge: ci penso io. Mandami una foto, che ho il formicaio fuori.
- Kyenge: no, papa' , no. E' pericoloso.
- Katanga Kyenge: io non ho paura di niente.
- Kyenge: ma papa', lui ha un Corno Professionale di Napoli!
- Katanga Kyenge: tutto qui?Ma lo sa che siamo la patria del porno interracial, qui?
- Kyenge: ok, che formato vuoi la foto?
- Katanga Kyenge: A5 va bene.
a quel punto, tatrack: il padre distrugge un termitaio con la foto di Calderoli - uomo saggio, di quelli di una volta. Due piccioni con una fava. E si sa, con la Fava in africa non si scherza - e zac, parte la macumba.
A dire il vero, deve esserci un errore di traduzione, ma si sa, le macumbe non sono state pensate come ICBM che ti arrivano da un continente all'altro. Non sono pensate per essere tradotte, insomma. Perlopiu' in bergamasco. Lo "spirito degli antenati" , a Bergamo, indica la grappa di tuo nonno. Figuriamoci se puoi trasmettere una macumba del katanga intatta, fino li'.
E cosi' Katanga Kyenge fa una macumba del katanga con lo scopo di cacciare gli spiriti cattivi dalla testa di Calderoli, ma qualcosa e' andato lost in translation, e in bergamasco questa cosa si traduce in un serpentone nella casa di Calderoli.
Siccome un serpentone africano in una casa di bergamo e' troppo, e quando il troppo e' troppo, e' troppo, allora Calderoli dovrebbe chiamare a se' almeno centodieci miliardi di fucili. Quelli nelle valli di Bergamo.
E invece no.
Va da una maga. Non si sa di dove sia, che il corno professionale di Napoli ha fallito.
Allora, ricapitoliamo:
Calderoli chiede aiuto ad una maga , dopo aver avuto prova , per via della rottura di un corno professionale made in Napoli, del fatto che su di lui incombe una macumba del katanga, fatta dal papa' della Kyenge, e probablmente snaturata per via della traduzione tra katanghese e bergamasco.
ed e' per questo che gli si infilano in casa serpentoni africani. Mai sottovalutare serpentoni africani in casa. Mai.
Siete arrivati a questo punto? Bene. La droga e' in circolo, e tanta.
E allora diamoci il colpo di grazia:
"Le foto e i video di Oggi erano inquietanti: avevano messo una mia foto in mezzo ai termitai. Non è un messaggio amichevole. Dopo quel rito alcuni colleghi napoletani mi regalarono un cornetto di corallo: due giorni dopo, senza una pressione di nessun genere si è spezzato in due. Una maga ha visto forze tremende in azione attorno a me"
"Non e' un messaggio amichevole" mi e' piaciuta, devo dire. Devo dire che non ci sarei mai arrivato da solo. Certo, non e' come la testa di cavallo nel letto, ma anche una foto dentro un termitaio non e' malaccio. Mi chiedo come abbia fatto calderoli a capirlo da solo. Magari il padre della Kyenge voleva solo uccidere le formiche, magari gli ha dato fuoco. A me capita di usare giornali per accendere il barbecue, ma non e' che odio Daniela Katzemberger per questo.
Comunque, l'uomo ha del talento per la diplomazia. Capire che se mettono la tua foto su un termitaio "non e' un messaggio amichevole" non e' da tutti.
Foto: Daniela Katzemberger dice cosa ne pensa del mio barbecue. |
Comunque, l'uomo ha del talento per la diplomazia. Capire che se mettono la tua foto su un termitaio "non e' un messaggio amichevole" non e' da tutti.
In ogni caso, ci sono forze tremende in azione attorno a lui.
Allora, qualche giornalista ha telefonato in katanga, e ha chiesto direttamente a Katanga Kyenge:
"Un serpente in casa non è un bel segnale e non sono sicuro che Calderoli abbia fatto bene a ucciderlo... Se quando lui ha chiesto scusa a Cecile era sincero, può stare tranquillo. Se invece quelle scuse sono state frutto di calcolo e convenienza, gli antenati potrebbero innervosirsi".
Che un serpente in casa non sia un ben segnale immagino sia tutta saggezza del Katanga. Io pensavo che fosse una cosa bellissima, per dire. Ma ora sappiamo di piu': a quanto pare gli antenati della Kyenge amano i serpenti. E non amano che vengano uccisi, neanche a Bergamo. E se gli antenati della kyenge si innervosiscono, sono cavoli amari. Ne sanno qualcosa quei colonialisti che hanno invaso quel paese, hanno deportato gli abitanti in schiavitu' , stuprato donne e decimato la popolazione: coi serpenti, li', non si scherza. Gli antenati sono tolleranti verso il colonialismo, ma i serpenti non glieli dovete toccare.
E' tutta droga, capite. Oceani di droga. Galassie di droga.
La droga. La droga scorre potente in loro. C'e' un legame di droga, un filo emostatico che lega il Katanga e Calderoli. Ne sono convinto.
Si, adesso pero' mettetevi nei miei panni. Ma quando sta cosa finira' sullo Spiegel, ma neanche, sul Bild, io come cazzo faccio a tradurla in tedesco?
Daeine professionelleHornvon NeapelbrachohneGrund istRobertoCalderoliziemlich sicher, dasseinMakumbaaus Katangabewegtschrecklich,obskureKräfteum ihn herum. Und der Beweis istdiegroße afrikanischeSchlangener zu Hausegefunden, zusammen mit dem Berichteines professionellenHexe, fragte er. Die Person, die eineMakumbaaus Katangagemachthaben ist dasKyengeVater, der auch versuchte,eine AmeiseHöhlezerstören.NachmitderKyengeVater,umso eine großeafrikanischeSchlangenzu töten, istgefährlich, daVorfahrenkonnteaufregen.
col che, e' gia' tanto se il borgomastro non mi appioppi un foglio di via.
ragazzi, ma quanta droga c'e' in Italia?
MA che e', aspettavate che io andassi via per stappare una siringa di quello buono?
(1) Per chi ha vissuto i tempi dell' FGCI, "Katanga" ha un significato particolare. Quindi lo usero' per indicare il padre delLA ministrA.
(2) E' universale. Le figlie fanno qualcosa di magico ai padri, anche nel Katanga. Credetemi.