Vedo che sta facendo un grande scompiglio il fatto che si sia coltivata in laboratorio una specie di svizzera. Del resto, chi ha concepito la tecnologia in questione ha lavorato in modo da dare il massimo risalto possibile a questa scoperta, anche se nel farlo - involontariamente - ha nascosto la portata della rivoluzione. Indubbiamente, la rivoluzione esiste, anche se cosi' come e' fatta non si vede.
Per prima cosa, bisogna osservare in che modo il cibo arriva in tavola.Nella stragrande maggioranza delle volte il cibo viene coltivato, passa per una industria alimentare di qualche tipo, viene presentata con un apposito marketing, e quindi arriva nelle vostre tavole.
Entrambi i due passaggi hanno importanza enorme e variano di molto la percezione del cibo. Sino a pochi anni fa servire pesce crudo in un ristorante vi costava una denuncia e i NAS in casa. Oggi lo chiamate Sushi, e una abitudine assolutamente insalubre, pericolosa e sino a poco tempo fa vietata diventa assolutamente ricercata. Un "buon" ristorante di sushi e' un posto in cui vi servono del pesce in una condizione che sino a pochi anni fa era un reato penale.Per prima cosa, bisogna osservare in che modo il cibo arriva in tavola.Nella stragrande maggioranza delle volte il cibo viene coltivato, passa per una industria alimentare di qualche tipo, viene presentata con un apposito marketing, e quindi arriva nelle vostre tavole.
Prendiamo per esempio l'industria degli insaccati. La carne magra e quella grassa vengono mescolate in quantita' controllate e poi infilate nell'insaccato, per produrre il salame o il würst(el) che volete. Ora, la pasta informe che si usa in questi casi non ha quasi nulla a che vedere con la vostra idea di carne, e se avessero infilato quel muscolo artificiale in un processo simile, probabilmente quanto uscito dal processo non sarebbe stato distinguibile dall'originale.
Se per esempio la carne fosse stata ridotta in pasta, mescolata con un grasso vegetale e poi trasformata in pasta per il wurstel (assumendo che fosse di maiale e non di mucca), dopo la rituale arrostitura, per via del sale aggiunto e delle spezie, nessuno si sarebbe accorto della differenza.
Ma qui entra in gioco il marketing. Abbiamo preso il fatto che la carne fosse senza grasso per dire che era "meno succulenta", il che e' vero. Molto del sale e dei grassi sono contenuti proprio nella parte grassa. Ma in che modo hanno detto che la carne non conteneva grassi? Dicendo che era poco succulenta.
Ma se date una carne SENZA GRASSI ad un esperto di marketing, quello di certo non scrive "carne poco succulenta". Scrive "la carne della salute", "la carne del cuore", "la carne che non fa ingrassare", ti inventa la bistecca "carnesnella", e il fatto che sia poco succulenta perche' non contiene grassi non diventera' un difetto, ma un PREGIO. Non dimentichiamo che voi comprate gli scarti della frutta perche' credete che la frutta di alberi "nature" o "bio" sia per forza piu' brutta di quella cresciuta coi malvagi concimi e pesticidi.(1) E il fatto che sia piu' brutta per voi testimonia che sia bio.
Date una carne "poco succulenta" perche' "senza grassi" in mano al marketing, e farete LA FILA per comprare questa nuova carne CHE NON FA MALE AL CUORE e non aumenta il colesterolo!
Quanto al "non succulenta", aspettate che passi in mano all'industria alimentare.
Allora, chiariamo prima una cosa: il laboratorio che voleva finire sul giornale ha VOLUTO dire "abbiamo fatto l'hamburger in laboratorio", c'e' riuscito e quindi ha sfondato sui media. Ottimo. Operazione riuscita. Ma se un simile prodotto diventasse di moda, non inizierebbe di certo il lavoro partendo da un prodotto poco lavorato come un hamburger. Immaginate:
- Insaccati. Sono gia' una mescola controllata di muscolo e grasso macinato, e contengono cospicue quantita' di spezie per la conservazione.
- Agglomerati. Polpette & affini, ragu', piatti al ragu', piatti confezionati con carne tritata. Persino il Kebab.
- Farine animali da zootecnia. Miscele proteiche prodotte allo scopo di nutrire altri animali e favorirne una crescita rapida.
Le comprerete perche':
- Vi racconteranno che cosi' facendo si rispetta l'ambiente. (2) Ve la serviranno in una confezione dove c'e' una bella mucca che cammina mano nella mano con una modella, perche' potete mangiare la carne senza far male al suo poooovero vitellino. (3) Voglio dire, date in mano al marketing una cosa come "per fare questa bistecca non e' stato maltrattato nessun animale", e vedete cosa ci tirano fuori.
- Vi diranno la verita' sul fatto che se cresce in laboratorio non ci siano batteri o infezioni. Un processo come quello e' per forza di cose asettico, ragion per cui si tratta di carne che non puo' contenere alcun batterio. Non avendo neanche tessuto nervoso, non contiene neanche prioni. 100% asettico, sicuro, a prova di NAS. La carne "pura" in mano al marketing: per loro sara' come sparare ai pesci in un barile.
- Vi diranno la verita' sul fatto che sia senza grassi , cosa che piace al vostro cuore ed al vostro colesterolo; al massimo ci aggiungerano grassi vegetali. Anche in questo senso, il marketing ci sguazzera': una carne che non fa ingrassare, che rispetta il cuore. Insieme ai "formaggi leggeri", questo e' il cibo che comprerete almeno per tutti i tre mesi prima della prova bikini.
Se avete creduto che esistono formaggi "leggeri", del resto, potete credere anche a questo.
Uriel
(1) Possiedo ancora numerosi alberi da frutta in Italia. Non gli do' niente. Producono MENO, ma l'aspetto e' identico.
(2)Certo, quando i bovini da carne non serviranno piu' avremo una strana "estinzione di massa" degli stessi, dal momento che Homo Sapiens e' uso eliminare gli animali che non gli servono, come successe col numero di cavalli dopo l'arrivo dell'automobile, ma siccome "non si uccide alcun animale", allora farete la fila.
(3) Che peraltro non nascera', visto che non ce n'e' piu' bisogno.