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Quanto costa vivere a Roma?

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Siccome sta uscendo la vexata quaestio dello stipendio dei grillini, e di frasi infelici tipo "ma quanto costa vivere a Roma", credo ci sia una vasta incomprensione riguardante i meccanismi di carriera sociale che sono implicati dalla carriera politica o aziendale. Qui  andro' sul personale, nel senso che la precisa opinione che ho e' la stessa che mi ha spinto a scegliere la "carriera da tecnico" anziche' quella gestionale.

Faccio un passo indietro. Iniziai come tecnico puro, ma all'epoca esisteva la "Mission", una specie di moda che comprendeva chiunque e che consisteva nel misurare, ad ogni quarter , quanto avevate fatto guadagnare all'azienda. Esisteva una mission individuale, una mission di squadra, e quindi come tecnici vi affidavano anche un "canale" commerciale, di solito sfigato, che dovevate seguire.

Sul serio, anche la popputa receptionist aveva una "Mission", anche se non ho mai capito quale fosse. I riparatori di hardware avevano la mission di vendere giornate di installazione in loco o far consumare al cliente quelle che aveva comprato, e cosi' via. Io avevo la mia, ovvero i soldi guadagnati dai progetti ove partecipavo, piu' un canale di vendite considerato "sfigato" (ero il niubbo al primo lavoro).

Poiche' si era nel mezzo di un boom della new economy, e si vendeva praticamente qualsiasi cosa sapesse di tecnologia, il mio canale "sfigato" superai il miliardo di lire - i clienti venivano letteralmente a cercarmi - ed ebbi qualcosa come un premio del 6%, il che significa qualcosa come 75 milioni di lire dell'epoca. Di premio. Cioe' oltre lo stipendio. Parliamo del 1997.

Ora, voi direte: avrai messo da parte un sacco di soldi. La risposta e' no. La risposta e' no perche' c'era la fregatura. La fregatura consisteva nel fatto che per sostenere quel tipo di vita sociale che il lavoro richiedeva occorreva presenziare un certo numero di eventi sociali.

Se considerate nel conto che occorreva vestirsi di consegenza , avere un certo numero di gadgets, andare a zonzo "fuori orario", il che significa che i vostri amici diventavano i vostri clienti e 3/4 del business veniva fatto nel corso di incontri "tra amici", il risultato e' che dovevate fare lo stesso stile di vita di un dirigente dello stato, o di una grande azienda di stato.

Il risultato e' che sommando tutti gli effetti collaterali di questo stile di vita, teoricamente "spese personali" ma in pratica spese di lavoro (non ci avevo mai tenuto troppo all'amicizia di alcuni baroni, preferivo i miei di amici) , il risultato era che l'azienda mi dava un sacco di soldi, il 90% dei quali finiva a pagare le conseguenze dello stile di vita richiesto per sostenere una vita sociale "aziendale", che essendo fuori dai normali tempi e luoghi di lavoro sembrava privata, ma era in realta' aziendale.

Cosi', se mi aveste chiesto quanto costasse vivere a Milano, la mia risposta sarebbe stata che con una media di otto milioni di lire al mese, nel 1997 ce la facevo appena. Ovviamente adesso vi scandalizzerete, e lo capisco benissimo. Lo capisco perche' mi scandalizzai anche io, e capii che in realta' tutti quei premi non erano altro che note spese mascherate.

Se io avessi potuto scaricare come nota spese per l'azienda le spese per i vestiti, (ricordo il costo terrificante - per me che avevo fatto l'universita' lavorando e avevo dovuto contare le cento lire - di una borsa di cuoio da viaggio ) , l'80 di quello stipendio enorme sarebbe stato classificato come nota spese, e in realta' avrei calcolato che stavo guadagnando piu' o meno due milioni di lire.

Se avessi tenuto lo stile di vita da studente (uno-due vestiti buoni per esami e occasioni, un appartamento da studenti, uso di treni e autobus, etc) di quegli 8.000.000/mese di media mi sarebbero rimasti circa ... 6.000.000 di lire. E quindi, il mio costo orario sarebbe stato molto alto.

Se io avessi scaricato tutto quanto era "meno formalmente ma molto fermamente" richiesto per quel lavoro come spesa di lavoro, sarebbe stato chiaro che il mio stipendio era di 2.000.000 circa e gli altri 6.000.000 erano spese di lavoro.

Solo che ragionando cosi', era ingiustificabile la quantita' di TEMPO. Se sei pagato 8.000.000/mese, e lavori 14 ore al giorno per 6 giorni su 7, lavori 336 ore al mese, e la media e' di 24 euro/ora. Ma se sei pagato 2.000.000/mese piu+ spese, e lavori 336 ore al mese, stai lavorando per 5.000 euro l'ora.(parlo di netti).

Capite rapidamente la trappola.

L'azienda , sotto forma di scintillanti eventi sociali, si prendeva altre 6 ore della mia vita oltre al lavoro. Ma non lo faceva ufficialmente, erano inviti di clienti/amici. Poiche' non era ufficialmente lavoro, le spese relative non erano contabilizzate come nota spese, ma come spese personali. Lo stile di vita che serviva per sostenere quel ritmo a sua volta costava, perche' non potevate piu' dividere un appartamento con altri lavoratori se poi andavate a trattare un bestione con 256 CPU da qualche miliardo di lire, quindi dovevate avere un appartamento vostro, anche per varie ed eventuali (sempre legate alla vita sociale), e blabla.

Se fossi rimasto con uno stile di vita normale e avessi fatto il mio normale ciclo di spese, quegli 8.000.000/mese sarebbero stati un fiume di soldi che non avevo  mai visto prima. Ma con quello stile di vita, erano appena sufficienti. Solo che mi costava 14 ore al giorno di lavoro, di cui 5/6 erano mascherate da vita privata, peccato che tutti gli attori in gioco fossero clienti o fornitori o colleghi.

Cosi', facendo due conti, succedeva che:


  1. L'azienda in media mi dava, netti, circa 8M/mese.
  2. L'azienda mi costringeva informalmente ad uno stile di vita del costo di 6M/mese.
  3. Il tempo totale speso era di 14 ore al giorno, di cui 6 ufficialmente private , in realta' aziendali.
  4. La mia tariffa netta oraria scendeva sotto il mio precedente stipendio di buttafuori non appena io mettevo entrate e uscite nelle voci giuste.
Va da se' che decisi una cosa: avendo ~2M e lavorando solo 8 ore al giorno, la mia tariffa oraria sarebbe "aumentata", e avrei avuto sei ore al giorno per me, e non per andare in posti di cui non mi fregava un cazzo, parlare di cose di cui non mi fregava un cazzo con persone che avrei preferito seppellire, e cosi' via.

Ovviamente, chi ha un lavoro piu' modesto a MIlano sara' inorridito. Come sarebbe a dire che ce la facevi appena con 8M al mese? "Io vivevo con un milione e due, direte".

Lo so. Mi trovai catapultato in quel mondo provenendo dal mondo degli studenti,  cioe'  dividendo l'appartamento, usando mezzi pubblici e facendo dei lavoretti, e cosi' campavo anche con meno, ve lo assicuro. (lo so, io non avevo famiglia ed e' diverso. LO SO).

Il problema e' che vi trovavate un ambiente nel quale per non essere fermati all'ingresso di un locale quel milione e due dovevate averlo addosso sotto forma di giaccone di pelle. E poi c'era il vestito.  E quel cazzo di locali non li fanno certo dove arrivano i mezzi pubblici. E non ci andate di sicuro con l'utilitaria.

Passai da un senso di esaltazione totale ad un senso di "fermati. Qualcosa non quadra. Ti stanno fregando" a "ho capito la fregatura" in circa due anni. A 29 anni mi misi in proprio e decisi di regolare io il rapporto tra lavoro, spese, vita privata e tempo. Tutti i miei nuovi amici erano colleghi, fornitori o clienti, e tutto il mio tempo da sveglio lo passavo con questi "amici".

Ma in quei due anni capii una cosa: se il bilancio economico viene fatto con sufficiente precisione, quasi nessuna carriera aziendale ha senso economico, perche' se si classificassero come "spese di lavoro", tutte le spese che non avreste mai fatto se non aveste fatto quel lavoro, un manager spesso guadagna meno dei suoi sottoposti.

Qualcuno mi dira' che non considero il "valore" di vivere in un bell'appartamento in un bel quartiere, di girare con una macchina " che fa  rappresentanza", di girare con vestiti costosi, e tutto quanto che, pur venendo acquistato sotto la spinta esclusiva del lavoro, io usavo per me, 24 ore al giorno. 24 ore al giorno "per me" secondo voi, perche' con quello stile di vita, "per me" non esisteva , se non la domenica pomeriggio.

Peccato che di quelle 24 ore , le ore "per me" fossero cosi' poche da annullare ogni vantaggio: siccome mi restava di fatto mezza domenica, se avessi voluto affittare un'auto per quelle poche ore, mi sarebbe costata comunque meno. E la cosa incredibile e' che in quella domenica pomeriggio se c'era una cosa che NON volevo fare era proprio fare quel genere di vita.

Adesso andiamo alla frase dei grillini, "con 5.000 euro a Roma non ce la faccio".

Dipende dallo stile di vita che fate. E dipende dallo stile di vita che il ruolo istituzionale vi costringe a fare.

Sicuramente esistono famiglie che a Roma vivono con molto meno di 5000 euro. Lo so. Immaginate la faccia di mia nonna, che all'epoca aveva una pensione di 700 mila lire, quando le dicevo che non ce la facevo con otto milioni. So tutte queste cose, perche' nel mio caso il balzo fu cosi' brutale che la differenza mi balzava agli occhi ogni giorno.

La mia personalissima opinione e' che la vita di un parlamentare a Roma costringa la persona ad una serie di eventi sociali i quali, di per se' stessi, non sarebbero facilmente spiegabili come "lavoro del parlamentare". E viene difficile spiegare come mai non ci si possa vedere in un locale "normale" anziche' in uno ove, come dress code, servono due normali stipendi da indossare, o non vi fanno entrare.

Se a Roma esiste tutto un circuito di socialita' obbligatorie , non ufficialmente obbligatorie ma obbligatorie de facto, nelle quali si viene coinvolti inevitabilmente  - anche se non ufficialmente - come parlamentari, non fatico a credere che con 5000 euro al mese non ce la facciano.

Da giovane pischello ci cascai anche io. Nella mia precedente occupazione, cioe' avevo appena finito il servizio militare (all'epoca era obbligatorio, anche se scelsi l' AUC in Marina) , lo stipendio abbastanza lauto (in navigazione ogni diaria raddoppiava) rimaneva praticamente tutto, dal momento che tra uniformi e mense, vitto ed alloggio erano spesati.

La situazione in cui mi trovai al lavoro era esattamente opposta: lo stipendio era enorme, ma l'asticella dello stile di vita era spostata in alto, e come se non bastasse una parte anziche' essere contabilizzata come spesa di lavoro era contabilizzata come spesa personale.

Il mio atteggiamento all'epoca fu qualcosa come "I want my life back" , perche' mi resi conto che in realta' non godevo di questi effetti collaterali per la semplice ragione che ne spendevo il godimento in ambienti che detestavo e con persone che personalmente disprezzavo. Era il periodo in cui a Milano erano di moda le vacanze in Romania, se capite cose intendo. Se non lo capite, vivrete bene lo stesso.

Ma come dicevo, la mia reazione fu quella che oggi, negli ambienti di moda, si chiama "Downgrading", cioe' la tendenza di alcune persone di cercare uno stile di vita meno remunerativo ma piu' soddisfacente. Ovvero, cambiai lavoro.

Ovviamente non e' possibile per i parlamentari di M5S, dal momento che intendono rimanere parlamentari.

Se non avessi lasciato tutto, il mio "piano B" sarebbe consistito in una contabilita' PRECISA, che mettesse le spese di lavoro come spese di lavoro, e in una decisa valutazione del tempo speso. Classificando come lavoro straordinario ogni impegno sociale - apparentemente piacevole (a seconda dei gusti) , e come spesa di lavoro ogni spesa che non avrei fatto se non avessi avuto quel lavoro, era assolutamente chiaro che se all'azienda conveniva che io facessi determinate vendite, a me non conveniva affatto, perche' il premio economico non valeva la candela di tempo e spese di rappresentanza.

Questo, pero', nel medio e lungo termine mi avrebbe portato ad una serie di richiami per scarsa produttivita', quindi lasciai, ma se fossi stato un parlamentare non avrei potuto essere cacciato, quindi il "piano B" era sensato nel loro caso.

Se dovessi consigliare queste persone su come uscire dall' enpasse, e' di fare una contabilita' PRECISA, scaricare in nota spese OGNI spesa che viene eseguita "siccome sono un parlamentare", e semmai aprire un dibattito onesto su come sia lo stile di vita minimo richiesto di un parlamentare a Roma.

Attenti, pero': oltre ad un certo limite e' impossibile spiegare al cittadino comune perche' alcune cose siano "obbligatorie", e vi sentirete dire che avete le mani bucate. Tentai diverse volte di spiegare ad amici meno "fortunati" che alcune delle cose che indossavo erano parte di una "divisa " che dovevo indossare se volevo rientrare in alcuni posti che mi serviva frequentare per lavoro. Era impossibile spiegare loro che per alcune persone era inconcepibile una persona che usasse i mezzi pubblici , o che non presenziasse a questo e quello.

Alcuni capivano che mi serviva vestirmi in un certo modo, ma nessuno o quasi riusciva ad avere chiara una spesa per un giaccone di pelle che equivaleva a due stipendi di un padre di famiglia. A dire il vero, nemmeno a me, ma questo era un discorso diverso. Forse, effettivamente non riuscivo a spiegarlo perche' non ci credevo nemmeno io.

Cosi', posso immaginare questi pischelli che si trovano a Roma e devono fare un incontro in una SPA a otto stelle, e devono andare li' perche' la persona che devono incontrare e' proprio li', e devono presentarsi con tutto l'armamentario necessario, e scoprono che dovranno comprare in fretta e furia tre-quattromila euro di cose che NON potranno poi giustificare come spesa di lavoro.

La mia personale opinione a riguardo e' che da questo genere di cose si possa uscire solo con una azione di tipo mediatico, cioe' presentandosi in un media mainstream e dicendo: "cari signori, i parlamentari hanno creato tutta una serie di rituali che costano cosi'. In questo modo e per questo motivo, 5000 euro non bastano. Se vogliamo abbassare i costi della politica non dobbiamo SOLO abbassare gli stipendi, ma dobbiamo fare ANCHE un downgrade di tutti questi rituali".

So quanto sia faticoso farlo, cioe' spiegare cosa succede. Ma vi posso garantire che e' meno faticoso di convincere qualcuno che NON vorreste avere una macchina sportiva, ma poverini, siete costretti a farlo. Che non vorreste andare in una palestra in centro colma di gnocca ventenne alla ricerca di ricco da frequentare, ma poverini, siete costretti a farlo. Per quanto sia vero, non ci credera' mai nessuno, e quando lascierete tutto non ci crederanno ancora, dicendo che chissa' perche' lo avete fatto.

Una poderosa battaglia di "apriamo il parlamento come una scatola di tonno" secondo me dovrebbe comprendere anche una serie di documentari tipo Rieducational Channel, che mostrino come vivono i parlamentari e come abbiano spostato in alto l'asticella dello stile di vita minimo richiesto , aumentando il livello di spese.

Del resto, questa fregatura consiste in quello che Houellebecqchiama "estensione del dominio della lotta", per cui anche l'intento di "mostrare tutto" deve estendersi adeguatamente, oppure cadranno nell'incomprensione. Loro estendono il dominio del lavoro alla vostra vita, e se per loro e' chiaro che la vostra vita e' parte del lavoro, qualcuno pensera' che il vostro lavoro sia la vita. Penseranno davvero che uscire con gente che fa vacanze in Romania perche' la "certi pregiudizi non li hanno" sia una cosa che volevate, dal momento che andate a mangiare con quel subumano in qualche posto ove loro vorrebbero, almeno una volta della vita, poter entrare.

In ogni caso, buona fortuna, perche' occorre crederci da un lato, e dall'altro lato si ha a che fare con gente che a Roma sbarca il lunario con 800 euro, e non capira' MAI per quale motivo abiate bisogno di un iPad per lavorare anziche' un semplice bloc notes. 

D'altro canto, questo vi insegna un'altra cosa: che OGNI livello di stile di vita ha qualcuno che vive ancora meglio e qualcuno che vive ancora peggio, e la domanda "ma quanto costa vivere" e' sempre relativa ad un livello minimo oltre il quale, per via di vincoli lavorativi e sociali, NON POTETE SCENDERE se non cambiando totalmente lavoro ed ambiente.


Uriel

Blog-FU, lezione 1: Filtrare i cretini su un blog, HOWTO.

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Per puro caso, tra i commenti mi sono arrivati due o tre feedback i quali mi dicono che il mio filtro anti-cretini funziona benissimo. D'altro canto, siccome ci ho messo molti anni a svilupparlo, e credo sia arrivato a livelli di sofisticazione e sintesi tali che sento il bisogno di condividerlo col mondo. Se avete un blog, fate come me ed eliminerete due-tre sigma di cretini.


Quando iniziai con l' IT, internet non esisteva ed esistevano invece le BBS. Sebbene il mondo IT fosse molto ristretto, il problema dei cretini iniziava gia' ad apparire nella sua prima emergenza. All'epoca succedeva che se un tizio era cosi' assurdamente cretino da finire socialmente emarginato, allora comprava un computer, un modem, ed infestava le BBS.

La zona che moderavo , un 400 a sfondo politico, aveva due principali problemi. Un tizio italo russo, che aveva passato la sua infanzia nei paesi comunisti, che era comunista sino al midollo (non ricordo il nome, porco cane!) e che piombava nelle discussioni politiche ricordando quanto fosse bello fare la fame di mattina quando la mamma ti portava a scuola per mano su una mulattiera fangosa , dandoti merda di cosacco come colazione, o roba cosi'.  E se osavate dire che il mondo comunista faceva schifo quanto uno spruzzo di diarrea a 10 atmosfere, approssimando la verita' con una sottile metafora idromeccanica, lui tirava in ballo che per dargli quella stecca di merda di cosacco che mangiavano a scuola , subito dopo l'ora di tortura dei dissidenti, erano morti migliaia di antifascisti.

Il suo mantra era una via di mezzo tra Palombella Rossa di Moretti, La Corazzata Potiomkin  e   le anime morte di Gogol, fatti leggere a Borghezio sotto LSD. Univa la totale incomprensione dei problemi politici ad una incredibile capacita' di ridurli ad un problema di emorroidi canine. E nel farlo, riusciva ad essere gradevole quanto un leghista magrebino che vi lancia dei cactus in testa gridandoti "Jihad per la Padania", ovvero di quello sgradevole cui non trovi risposta perche' e' troppo stupido per decidere in quale parte del corpo sparargli prima.

Un altro idiota era un certo Alberto, che era GAY.  Sfortunatamente era "gay" allo stesso modo in cui l'idiota di prima era comunista. Il suo modo di essere gay consisteva , sempre e comunque, nel modo piu' molesto possibile di far presente agli altri di essere gay. Era cosi' stupido da fare il "gay semantic nazi", ovvero voi scrivevate, che so io "fortunato come uno pagato milioni per sposare una pornostar con l'hobby dell'alta cucina e della fabricazione di liquori", e  immediatamente arrivava lui a dirvi "Io sono gay, gayyyy, gaaaaayyyyy, e siccome sono gaaaayyyy, gaaaaAAAAaaayyyy, GAAAAAAAAAAAAAAAY, allora non mi sentiro' fortunato per questo.

Allora voi gli dicevate che era un modo di dire, e lui vi diceva che  , avendo senso solo per gli etero, (1) era automaticamente una guerra termonucleare globale (con fuochi d'artificio color shoah) verso i gay. E se gli dicevate che non tutte le proposizioni che hanno un dominio ristretto su qualcosa implicano lo sterminio di qualcosa d'altro, vi rispondeva che per i gay invece ogni funzione proposizionale implica lo sterminio e il razzismo nel dominio ove e' falsa. Perche' si. Ovviamente, essendo gay lui parlava a nome di tutti i gay della galassia, compresi gli Zorb gay di Aldebaran, e ovviamente tutti i gay la pensavano come lui, compresi quelli morti e quelli non ancora nati , e (siccome a quei tempi esisteva ancora il Limbo nella teologia cattolica), anche per gli indecisi sul da farsi.(2)

In teoria bannarli era semplice, ma essi tornavano sempre perche' le BBS erano federate e si scambiavano i messaggi, e anche bannandolo dalla MIA BBS, quello che si otteneva era che lui si faceva un account su una BBS di Cosenza, spendendo cifre inenarrabili in interurbane. Cosi' voi bannavate lo psicompagno comunista e lui vi ritornava facendosi un account in una BBS di Cosenza e diventando Chomunishta , cosi' come l'Alberto poi sarebbe tornato come "Ghay".

Sebbene fossero bannati in quasi tutte le BBS del paese, essi trovavano sempre il modo di ritornare.

Il problema si ripropose piu' tardi su USENET. Li' avevo a disposizione una potenza di fuoco superiore, perche' un software chiamato "leafnode" mi permetteva di creare blacklist basate sugli headers. Sebbene io tenessi aggiornata la mia blacklist e cercassi di consolidare le Regexp, essa crebbe sino a renderne impossibile la manutenzione. C'era di tutto, dagli artamani nazisti sino ai vegani che i funghi producono taurina per fotosintesi.

Cosi' , quando aprii il blog, per prima cosa mi chiesi in che modo io potessi tenere lontani i cretini.

Poiche' tutti i metodi precedenti erano falliti, incluse le reti back propagation, decisi di usare un metodo bayesiano, ovvero di capire quando, in qualche modo, cresce la probabilita' di avere a che fare con un cretino.

Decisi cosi' di identificare il cretino di Internet come segue:

  • (Assioma di Lamentela) Il cretino appartiene o rappresenta una minoranza di persone vittime e perseguitate.
  • (Assioma di Magia) Il cretino sostiene che cambiando il linguaggio si cambi la realta' sociale.
  • (Assioma di Molestia) Il cretino sostiene che la verita' di una proposizione non dipenda da cose insignificanti come la "logica", ma possa essere misurata dal fastidio che da'. 
  • (Assioma di Nobilita') Il cretino si presenta sempre con una crociata nobile da sostenere, tipo salvare le balene, salvare i gay, salvare le balene gay.
  • (Assioma di Satanismo) Il cretino sostiene sempre che coloro che non la pensano allo stesso modo siano nemici della sua causa.
  • (Assioma di Banalita') Il cretino reagisce sempre allo stesso modo di fronte agli stessi stimoli, per quanto ripetuti.
  • (Assioma di Salotto ) Il cretino pretende di essere un raffinato intellettuale , secondo una rappresentazione triviale e stereotipata del termine.
  • (Assioma di Politica) Il cretino tenta sempre di esibire gli assiomi precedenti per cercare consenso , come se aspirasse a presentarsi alle elezioni.
  • (Assioma di Simmetria) Il cretino si lega sempre con un altro cretino gia' presente.
  • (Assioma di  Nemesi) Il cretino trova sempre un altro cretino gia' presente col quale litigare.
  • (Assioma d'America) Qualsiasi cosa pensi, il cretino sostiene di essere stato il primo al mondo a pensarla, scoprirla, dirla, scriverla o farla.
  • (Assioma di Totalita') Quello che pensa il cretino lo pensano "tutti".
  • (Assioma di Nullita') Se la pensi come la pensi tu, "nessuno" la pensa come te.
  • (Assioma di Stalingrado) Il cretino non si ritira mai da una discussione, e la porta avanti all'infinito.
  • (Assioma di Estraneita') Ogni argomentazione contraria alle sue non e' inerente al discorso e non c'entra un tubo.
  • (Assioma di Berija) Se una argomentazione contraria e' una buona argomentazione, allora e' propaganda.
  • (Assioma di Stalin) Se qualcuno ha molte buone argomentazioni, va attaccato ed eliminato sul piano personale.
  • (Assioma del Complotto) Se esistono fonti autorevoli che dicono qualcosa di avverso , sono corrotte e comprate da interessi sordidi.
  • (Assioma del Retroscena) Se fatti evidenti gli danno torto, la verita' sta solo nei retroscena.
  • (Assioma di Apparenza) Il cretino considera la forma piu' importante della sostanza.
  • (Assioma di Superficialita') Il cretino non esamina mai i contenuti reali, ma solo una versione limitata agli aggettivi usati nelle frasi.
  • (Assioma di Staticita') Il cretino rimane sulle stesse posizioni per anni ed anni, o sostiene sempre di non aver cambiato idea sin dalla nascita.
  • (Assioma di Allineamento) Il cretino usa sempre i termini piu comuni gia' apparsi sui media di massa per discutere.
  • (Assioma di Petralcina) Il bene ed il male sono sempre personalizzati dal cretino in una persona buona ed una malvagia, entrambi leader o profeti.
  • (Assioma di Antinomia) Qualsiasi argomento usiate, esso e' valido come contrario. Allora l'antifascismo e' fascista perche' non tollera opposizione, e ogni ragionamento puo' essere applicato al ragionamento stesso dimostrando il contrario: essere di destra significa in astratto essere di sinistra, e cosi' via.
  • (Assioma di Tifoseria) Per il cretino, esistono sempre e solo due categorie politiche irriducibilmente nemiche che rappresentano problemi , per quanto complessi. Secondo il cretino ogni filosofia della storia e' di destra o di sinistra, eccetera.
  • (Assioma di Scleronomia) Per il cretino, il contesto temporale non conta. Cesare era di sinistra e Mario di Destra 2000 anni prima che l'idea nascesse, etc etc.
  • (Assioma di Moderazione) Il cretino pratica sempre qualche forma di moderazione del linguaggio. 
  • (Assioma del Maestro) Il cretino accetta sempre acriticamente la lezione di un maestro, la quale spiega tutto. 
  • (Assioma del Principino) Per quanto di umili origini e di modi sgradevoli , il cretino odia la "volgarita'".

ora, a quel punto costruire un blog senza cretini consiste nell' usare questi elementi a loro sfavore, costringendoli a lasciare.



Se osserviamo gli assiomi, notiamo che nessuna discussione costringe il cretino ad andarsene, dal momento che per per l'Assioma di Stalingrado lui non abbandonera' mai una discussione. Per quanto buoni siano gli argomenti, otterrete che gridera' alla propaganda , se ne avete molti vi attaccheranno personalmente, se avete anche dati siete parte di un complotto, e se anche ci sono evidenze, allora non dovrete parlare che del retroscena.

Quindi, primo teorema:

Una strategia anticretini e' efficace solo se non prevede dialettica. Immagini, musica, termini singolarmente offensivi o scelti apposta per non dare nulla alla dialettica, ma cambiarne l'aspetto.


Stabilito che dovete riempire il vostro blog di parole singole , frasi e immagini o musica che non consentano dialettica, sceglierete quindi i tag, il titolo del post, immagini fuori contesto e aggiunte "gratuite" al contenuto. I miei tag, le tettone, i titoli dei blog, la musica e alcuni links fanno parte di questa strategia.

Abbiamo detto quindi che dobbiamo mettere dei contenuti privi di spunti dialogici , ma adesso dobbiamo discutere quali.

Se osserviamo quindi i primi assiomi del cretino, notiamo subito alcune cose. Per esempio, che la sessuofobia e' il suo status quasi naturale. Se piazzate grosse tette , culi, sesso gratuito nel vostro blog, succedera' che:

  • Il cretino si batte per le donne.
  • Il cretino e' troppo intelligente per guardare tette, e nei salotti che frequenta una cosa simile e' intollerabile.
  • Il cretino vi accusa di svendere il corpo femminile perche' lo ha sentito dire e suona bene.
  • Il cretino vi accusa di uccidere le donne del guatemala col vostro linguaggio grafico e sostiene che togliendo le tette cambierete la realta' materiale.
La sola esibizione di tette ed attributi sessuali manda via circa il 65-70% dei cretini da un blog.



Per l'assioma di superficialita' e per quello di apparenza, il cretino non legge niente altro dopo aver visto le tette.

Un altro canale e' il titolo del post. Avrei potuto titolare con "stereotipi" il post sul ministro per l'integrazione, ma "C'e' un negro al ministero dei negri" ha mandato via un bel pochino di cretini. Il cretino, per gli assiomi di cui sopra, fugge da qualsiasi parola che non sia politicamente corretta. La parola "negro" e' eccessiva per lui, in quanto:

  • Lui si batte contro il razzismo.
  • Lui ha subito razzismo.
  • Lui non accetta questo linguaggio.
  • Tu sei razzista.
Quindi non leggera' nemmeno il post, per l'assioma di superficialita', e di conseguenza non potra' nemmeno commentarlo.

L'unione di espressioni politicamente scorrette e immagini a sfondo sessuale puo' filtrare via sino al' 80% dei cretini fuori dal vostro blog.





Ultimo canale ancora, e' sfruttare l'assioma di staticita': poiche' il cretino fa della sua fazione un'identita', manderete via il cretino piu' sofisticato semplicemente esaminando pro e contro delle cose  , facendo un articolo sui pro ed uno sui contro , alternandovi. Allora una volta mostrerete i difetti, che so io, di un partito. L'altra volta ne mostrerete i difetti, attaccandone o difendendone i leader.

Unendo le precedenti tre strategie, quasi il 90% dei cretini staranno al largo. Magari leggono, ma non commentano.

Ultima strategia: la terziarieta' identitaria.

Il cretino crede davvero che tutta la filosofia del mondo sia sempre riassumibile in due posizioni: se proponete tre filosofie diverse (che so io, nichilismo, lullismo(3) e illuminismo), egli fara' i salti mortali per infilarli in due categorie, tipo che so io "destra" e "sinistra". In sostanza, se fosse per lui la filosofia avrebbe solo due argomenti: cos'e' di destra e cosa di sinistra, per esempio.

Se riuscite a prendere una posizione terza, sensata, argomentabile e fondata su un pensiero conosciuto con un nome  (oggigiorno facilissimo, visto il vuoto di idee e di contenuti), il suo sistema di cose entra in crisi. Egli non puo' tollerare che la sua visione delle cose sia incompleta, e che le categorie siano piu' di due.  E fuggira' via perche' essenzialmente la presenza di un argomento terzo mette in crisi l'assioma di Nullita' e di Totalita', ovvero l'idea che tutti la pensano come lui, che nessuno la pensi diversamente, e che al massimo esistano i nemici a dargli contro.

Aggiungendo anche questo , siete quasi al 95% dei cretini, e il rimanente 5% puo' essere gestito tranquillamente con una piccola blacklist, o con la moderazione dei commenti.

Potete infastidire qualsiasi tra gli assiomi che ho menzionato: se titolate "Hegel era un coglione"  , quasi sempre ne cancellerete via un 50% buono, perche' un cattivo giudizio su un maestro colpisce l'Assioma del Maestro, e la parola 'coglione' colpisce inevitabilmente l'assioma di moderazione (Hegel sbagliava tutto per loro e' quasi discutibile).




Eh, si. Se vi riconoscete negli assiomi dei cretini, siete dei cretini. Fatevene una ragione voi, quel fesso di Hegel e il budello di sua madre.

Frau Hegel intervistata tra tesi, antitesi e sintesi.


Uriel



(1) Se nominavate i bisessuali sfoderava opinioni normalmente hitleriane a riguardo, come molti gay.

(2) Smise di sbroccare nella mia area quando , come firma ai miei messaggi, iniziai a scrivere "sospetto che Alberto sia gay, ma non ne sono sicuro". Ovviamente, per lui io ero il moderatore che faceva le abat jour di pelle umana con le chiappe di Madre Teresa di Calcutta, rubate mentre saliva in paradiso.

(3) http://it.wikipedia.org/wiki/Raimondo_Lullo

Oh, hacking - Giulia Sarti &co.

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Tra commenti ed email, impazza ancora sul blog la discussone sulle email della Sarti (l'altra volta mi sono confuso con la Salsi) e cosi', visto che il 9 maggio e' fasta in Germania e piove che Dio la manda, mi sono messo a dare un occhio - senza darlo davvero per via delle leggi locali - a cio' di cui si parla. Sono i pomeriggi uggiosi , quando per vincere la noia prendere in mano CPAN e perl.


E' difficile avere a che fare con questioni di sicurezza informatica, per diversi motivi. Il primo e' che possiamo parlare di un problema di sicurezza olistica o di uno di sicurezza della rete vera e propria, e potete giurarci che il vostro attaccante cerchera' di spacciare per un attacco di rete quello che e' invece un accesso fisico non autorizzato.

Il motivo e' che, di solito, i filmati che ritraggono gli accessi fisici durano meno dei log tenuti sui sistemi informatici. Il che significa, essenzialmente, che se riusciamo ad ingannare qualcuno spacciando per assalto informatico un accesso fisico, entro qualche giorno non esisteranno piu' i filmati dell'accesso fisico.

Il vostro attaccante, quindi, si sforzera' quasi sempre di farvi credere di aver "hackerato" qualcosa, anche quando ha pagato una donna delle pulizie per trafugare dei nastri da un robot DLT. Cosi', quando vi dicono che, secondo gli esperti, la mail di Giulia Sarti sarebbe stata forwardata su gmx  usando un fetchmail, direttamente dalla casella della sarti, la prima cosa che dovete fare e' dubitarne. O meglio, a contestualizzare.

Ho potuto scaricare da par-anoia i files che sarebbero stati piratati informaticamente , e ovviamente il primo dei miei problemi e' che la legge tedesca mi impedisce di leggere quei file. Posso tenerli perche' il garante italiano non ha effetto qui, ma non posso leggere  al contenuto.

Cosi', quello che ho potuto fare e' accedere ad alcuni headers smtp, e fare alcune analisi, osservando cioe' i nomi dei files (che in una directory MAILDIR hanno un loro significato preciso) e cercando di capire un attimo se vi sia qualche coerenza o qualche incoerenza , e specialmente se ci siano delle assunzioni false o meno.

Per esempio: le directory cur e new mostrano lo status dei messaggi secondo una precisa sintassi, ma esse rispecchiano la struttura avuta sul server di origine oppure no, qualora si istruisca fetchmail di conservare tale status. Fetchmail sembra essere stato istruito a riguardo, perche' alcuni file sono in cur e altri in new, e lo sono in maniera piuttosto coerente, ma se quella della Sarti e' una casella vecchia di svariati anni, non e' quello lo stato che mi aspetto sul server. Oppure, la Sarti ha un bel pochino di arretrato.

Ovviamente l'ordine di lettura potrebbe essere stato cambiato DOPO, istruendo fetchmail di scaricare la posta e POI andando a leggere i messaggi, cosa che sembra quasi essere avvenuta. Il periodo di scaricamento sembra essere molto lungo, ma i nostri hacker si sono dimenticati di un piccolo dettaglio. Quadra. O meglio quadrerebbe. Perche' i nostri hacker hanno dimenticato un dettaglio, legato al fatto che se volevano conoscere le email inviate da quei grillini, e' proprio l'unica cosa che NON hanno fatto. Afferrato?

Insomma, gira e rigira e' magari verissimo che le mail sono state girate su un account gmx, che vengano da un account hotmail, ma e' anche vero che da uno che puo' accedere alla posta inviata, l'accesso ad una inbox e' un pochino, come dire, "limitativo". Sembra quasi che l'unico accesso di questi pirati sia avvenuto con POP3, che non permette di scaricare la posta inviata, quando con le stesse credenziali potevano scaricare anche quella via imap4/http , oppure che avessero accesso solo a un computer configurato per scaricare usando POP3, il che li limitava alla posta inviata. 

Se volete capire la differenza, potete semplicemente aprirvi un account su hotmail, uno su gmx, e poi trasferire la posta da uno all'altro. Poi confrontate i vostri header con quelli dei messaggi. Noterete una differenza essenziale. E la noterete specialmente se conoscete la sequenza POP3 LIST/UIDL-RETR.

E' altrettanto ovvio che chi irrompe nella vostra casella di email non voglia farsi raggiungere, cosi' c'e' stato un trasferimento e tutto quanto, ma si tratta essenzialmente di un bel gioco per ripulire i segni di una effrazione al client POP3, e se esaminate la differenza con le email di Tancredi Turco e dell'altro parlamentare su yahoo, capirete subito il perche' non si siano dovuti incancrenire a fare il passaggio su gmx nel loro caso. Specialmente se andate a mettere, negli stessi periodi di tempo, le email di bernini e le mail della sarti, che secondo gli header sarebbero stati consolidati nello stesso account di gmx.

E ripeto, tutto questo potete farlo semplicemente esaminando gli header SMTP e il nome dei files nel caso degli utenti hotmail, cioe' senza leggere i contenuti dei files, ovvero rispettando le leggi. (almeno quella tedesca nel mio caso. In quello italiano dovreste cancellarle). Per piu' informazioni su come leggere gli headers senza contenuti , cercate su google "perl cpan Mail::Audit".

Sembra, stranamente, che i nostri Hacker del PD conoscessero le credenziali, ma fossero limitati al protocollo POP3. Strano, perche' non mancano cose come Mail::IMAPClient , o anche , nel cpan, WWW::Hotmail non e' cosi' difficile scaricare tutto, conoscendo le credenziali.


Ma se non conoscessimo le credenziali, e potessimo solo accedere fisicamente a dei client pop3 che le conoscono, questo e' il massimo che saremmo capaci di fare. La domanda e': che cosa ha limitato gli hacker del PD al protocollo POP3, che non poteva scaricare la posta inviata?
 Io sospetto che questi signori siano stati limitati dal fatto di non conoscere affatto le credenziali e di non avere un reale accesso alle cassette di posta, ma di poter accedere ai computer client che scaricavano la posta con POP3.

Ovviamente dovrete fare una prova di ripetere l'esperimento, cioe' creare UN account di gmx, col quale scaricherete DUE account ad intervalli regolari, nello stesso intervallo di tempo.(1)

Ripeto: siccome ci sono le indagini in corso non voglio star li' a rompere, ma la mia convinzione personalissima, dopo aver esaminato gli header di quei messaggi ma non i messaggi, e' che ci siano state delle intrusioni fisiche sui computer dei parlamentari, e piu' di una. E che DOPO qualcuno si sia messo ad iniettare provvidenziali headers , fare giochini di trasporto, etc, per nascondere l'accesso fisico illegale.

Ma non e' di questo che vorrei parlare, bensi' del contenuto.

Voi direte: ma tu non puoi visionare un contenuto.

Vero. Ma un computer puo' farlo. Esistono svariati sistemi di parental control filter online, molti dei quali hanno una comoda interfaccia http, facilissima da implementare in perl. Basta passare i contenuti delle caselle ad un filtraggio, e si ottiene facilmente che, per la Sarti (quella assalita in maniera piu' vigliacca)

16 files ICRA 2005 na1+nb1,xa
07 files ICRA 2005 nz1,sa1
01 files ICRA 2005 nc1+sc1,ca1


Il linguaggio scritto di quelle email e' considerato

21 files su 7700 ICRA 2005 la1,lc1
08 files su 7700 ICRA 2005 of1,lb1
02 files su 7700 ICRA 2005 oc1


in soldoni, significa che laddove esistono le policy piu' restrittive sui minori, la mail della Sarti e' visibile dopo i 12/14 anni con la sola eccezione di 3 files. Considerato che conosco quei sistemi e si tratta di sistemi che producono falsi positivi (2), direi che - si vedono i genitali di una persona UNA volta (e non posso sapere se sia lei, peraltro), che un paio di volte contiene discorsi tipo quelli di Grillo, e in questa 8 volte su 7700 email si dice "cazzo". 21 volte ha usato o letto cose come "negro", "stronza" ed altro. Oddio, quanto "porno".

Ora, capite che con una simile densita' di porno, la Sarti sia praticamente un'educanda. Ho gestito sistemi con parental control e content rating, e onestamente, una densita' cosi' bassa e' rara. Specialmente se consideriamo che molta di quella roba viene RICEVUTA dalla Sarti, e che dentro c'e' roba detta da Grillo con la sua consteta finezza.

E QUINDI MI FA INCAZZARE UN TITOLO COME "PORNORICATTO".

Non c'e' nessun cazzo di pornoricatto. So bene che i furboni che hanno scritto il titolo "Pornoricatto" si metteranno a cianciare di questioni soggettive, o di giudizi che sono personali. Ed e' per questo che ho usato uno standard internazionale di content rating come ICRA/FOSI.

Se dovessimo andare in un tribunale a decidere se il "porno ricatto" derivi da qualcosa di "porno", appunto, scopriremmo che  la Sarti, in sei anni, ha prodotto meno pornografia di Libero, che secondo la classificazione ICRA-FOSI se la cava MOLTO PEGGIO.

Ma il punto e'  che in 6 anni i contenuti INADATTI ai bambini siano 25 volte meno di quelli apparsi sulla repubblica in un giorno, e secondo lo stesso software , ~370 volte meno di una sola settimana di tgcom.it!

In pratica, nel pornoricatto manca proprio una cosa: il porno.

E sia chiaro, non sto menzionando il fatto che ---oops--- chi ha acceduto alla casella di posta di questi signori non sia MAI riuscito a scaricare la posta inviata (sembra quasi che abbiano acceduto ad un PC seminuovo che scarica la inbox via POP3 e solo quella, eh? Come se qualcuno avesse formattato un pc da zero per farlo usare ad un nuovo parlamentare e questo si sia sincronizzato via POP3 solo la inbox. OOOps!).

Sembra, stranamente, che i nostri Hacker del PD conoscessero le credenziali, ma fossero limitati al protocollo POP3. Strano, perche' non mancano cose come Mail::IMAPClient , o anche , nel cpan, WWW::Hotmail non e' cosi' difficile scaricare tutto, conoscendo le credenziali.

Ma se non conoscessimo le credenziali, e potessimo solo accedere fisicamente a dei client pop3 che le conoscono, questo e' il massimo che saremmo capaci di fare.



In pratica, cioe', non siamo nemmeno certi - e non posso esserlo senza guardare il messaggio, cosa vietata - che la Sarti abbia INVIATO quella roba, anziche' averla ricevuta.

Ora, io so benissimo che questi Hacker del PD non erano interessati alle mail INVIATE , cioe' alle cose scritte da lei, ma solo a quelle ricevute, cioe' a quelle scritte da altri. Se vuoi sputtanare uno, cerchi le cose che gli dicono gli altri e non quelle che dice lui, isn't it? E considerando che c'e' una sola foto equivoca in 7700, le probabilita' dovevano essere davvero alte se avete trascurato la posta inviata, isn't it?

Quindi, se attribuiamo quelle cose alla Sarti, occorre che qualcuno abbia spedito a lei  delle foto compromettenti... di lei. Altrimenti sarebbero tra la posta inviata, e non tra quella ricevuta, right?Anzi, a dire il vero non sappiamo cosa ci sia in quella inviata, visto che non e' stata scaricata in nessun caso.

Qui entra in gioco la mia seconda incazzatura. Anche ammettendo che la Sarti abbia ricevuto foto esplicite di lei, parliamo di foto ricevute visto che gli Hacker hanno "dimenticato" quella inviata(toh, che sbadati!), come se avessero avuto a disposizione solo un computer seminuovo che aveva aggiornato solo la inbox.

Dov'e' il "pornoricatto"? E specialmente, dov'e' il "porno"?

E qui andiamo al secondo punto, cioe' il mix di inesperienza e di abilita' politica.

La Sarti potrebbe tranquillamente difendersi - specialmente nei confronti di Libero - obiettando semplicemente che si tratta di fotografie ricevute e non inviate, e che sia successo - forse - una volta che ha inviato roba piu' sexy. Dico "forse" perche' si tratta di posta ricevuta.

Lo avrebbe potuto fare , compresa una catastrofica querela ad un certo giornale (anche piu' di uno), se un cosi' "premuroso" Garante non avesse vietato di discuterne. Avete presente quando voi fate a cazzotti , e alcuni premurosi pacifisti vi dividono dall'avversario solo nel momento in cui siete voi a menare, e spariscono mentre mena lui?

Ecco, questo e' il punto.

  • Qualcuno ottiene le email ricevute (ma non quelle inviate) dalla Sarti.
  • I giornali parlano di "Pornoricatto", inventando la parte porno.
  • Arriva il garante che, oh, vieta di parlare delle foto, e cosi' non si puo' sputtanare alcun giornale.
 L'intervento del garante, in definitiva, ha semplicemente impedito alla Sarti una clamorosa querela verso chi ha parlato di "pornoricatto". E qui arriva la mia seconda incazzatura.

Adesso quindi, vado a concludere con alcuni consigli:

  • Agli "Hacker del PD": se davvero avete accesso gli account, e volete sputtanare qualcuno, scaricate anche la posta inviata. Se scaricate solo quella ricevuta, qualcuno pensera' che abbiate avuto un accesso fisico illegale ad un computer appena installato/formattato, appena configurato per scaricare solo la imbox, tipo quelli dei nuovi parlamentari, e poi abbiate piciulato un pochino per far credere alle mailbox violate in rete. E' difficile, capito, pensare che uno con l'accesso alla mailbox poi non scarichi la posta inviata, che fa vedere le cose imputabili alle persone. Eccazzo, basta fare un grep qualcosa | wc -l per notare la mancanza di un "From: "  specifico. E no, le mailing list che mandano messaggi a nome tuo non fanno testo. Inoltre, iniettare degli header e' sempre pericoloso, quando non si conosce l'architettura di una grossa server farm: si rischia di far sembrare che facciano tutto con un pugno di calcolatori. Gmx addirittura sempre con quello.
  • Ai giornalisti di Libero: in questi casi, il linguaggio tecnico e' essenziale. Se sono violate le caselle postali, si scrive che sono state violate le caselle postali. Se - sono certo, per un lapsus freudiano ed una mancanza di dimestichezza - titolate che "Gli hacker hanno rubato dai computer dei parlamentari" (e non "dalle caselle di posta elettronica") , e qualcuno nota che manca la posta inviata, e qualcuno (IO) sospetta che ci sia stato accesso fisico, sembra quasi che voi sappiate di preciso come siano state ottenute quelle email. Io non affermo una cosa del genere (sia chiaro!), ma se un maligno la affermasse, sarebbe difficile per voi dimostrare il contrario. Perche' passi essere scambiati ingiustamente per hacker, ma essere scambiati per Hacker DEL PD per voi di Libero sarebbe davvero troppo.Isn't it?


Ecco, oggi sono in vena di buoni consigli. E come si dice per i buoni consigli: a buon intenditore , poche cazzuole.

O no?

Uriel






(1) Ovviamente nessuno sospetta , nemmeno io - LOL - che gli header di gmx siano stati iniettati artificialmente. E' ovvio che hotmail usi 6 server in croce per il roudrobin, con questa distribuzione statistica:

   1927 pop3.hot.glbdns.microsoft.com [157.55.1.215]
     88 pop3.hot.glbdns.microsoft.com [65.54.51.39]
   2055 pop3.hot.glbdns.microsoft.com [65.55.162.199]
   1481 pop3.hot.glbdns.microsoft.com [65.55.172.253]
   2056 pop3.hot.glbdns.microsoft.com [65.55.32.247]
     43 pop3.hot.glbdns.microsoft.com [65.55.39.135]


per uno dei due, mentre lo stesso served di gmx, nello stesso periodo di tempo, sempre per scaricare da hotmail la posta di bernini, ha questo:

    585 pop3.hot.glbdns.microsoft.com [157.55.1.215]
     65 pop3.hot.glbdns.microsoft.com [65.54.51.39]
    532 pop3.hot.glbdns.microsoft.com [65.55.162.199]
    428 pop3.hot.glbdns.microsoft.com [65.55.172.253]
    297 pop3.hot.glbdns.microsoft.com [65.55.32.247]
     44 pop3.hot.glbdns.microsoft.com [65.55.39.135]



Ed e' assolutamente sicuro che per giorni e giorni userete gli stessi.La distribuzione e' cosi' cattiva che inizialmente mi sembrava che il RR funzionasse in maniera perlomeno discutibile. Anche cosi' ci sarebbero da stabilire delle cose, ma non ho i mezzi per farlo.

(2) Li uso per filtrare i contenuti di mia figlia, quando gironzola per il web. Anche se state dietro al monitor con lei, quando vedete i contenuti assurdi e' troppo tardi. Per come li ho regolati, bloccano in caso di sospetto, cioe' a volte vedo sul monitor una o due immagini perse e alcune pagine vietate. Nel caso della Sarti, se avessi girato per la sua email, avrei avuto ben 1 immagine persa e qualche decine di pagine bloccate IN SEI ANNI.

(3) Ho usato la classificazione ICRA/FOSI :

ICRA label decoder

The table below shows the code for each ICRA descriptor.

Nudity
na 1Exposed breasts
nb 1Bare buttocks
nc 1Visible genitals
nz 0Nudity may be, but is not known to be, present
nz 1No nudity
 
Sexual material
sa 1Passionate kissing
sb 1Obscured or implied sexual acts
sc 1Visible sexual touching
sd 1Explicit sexual language
se 1Erections/explicit sexual acts
sf 1Erotica
sz 0Sexual material may be, but is not known to be, present
sz 1No sexual material
 
Violence
va 1Assault/rape
vb 1Injury to human beings
vc 1Injury to animals
vd 1Injury to fantasy characters (including animation)
ve 1Blood and dismemberment, human beings
vf 1Blood and dismemberment, animals
vg 1Blood and dismemberment, fantasy characters (including animation)
vh 1Torture or killing of human beings
vi 1Torture or killing of animals
vj 1Torture or killing of fantasy characters (including animation)
vz 0Violence may be, but is not known to be, present
vz 1No violence
 
Language
la 1Abusive or vulgar terms
lb 1Profanity or swearing
lc 1Mild expletives
lz 0Potentially offensive language may be, but is not known to be, present
lz 1No potentially offensive language
 
Potentially harmful activities
oa 1Depiction of tobacco use
ob 1Depiction of alcohol use
oc 1Depiction of drug use
od 1Depiction of the use of weapons
oe 1Gambling
of 1Content that sets a bad example for young children: that teaches or encourages children to perform harmful acts or imitate dangerous behaviour
og 1Content that creates feelings of fear, intimidation, horror, or psychological terror
oh 1Incitement or depiction of discrimination or harm against any individual or group based on gender, sexual orientation, ethnic, religious or national identity
oz 0Potentially harmful activities may be, but are not known to be, depicted
oz 1No potentially harmful activities
 
User generated content
ca 1User-generated content such as chat rooms and message boards (moderated)
cb 1User-generated content such as chat rooms and message boards (unmoderated)
cz 0User generated content may be, but is not known to be, present
cz 1No user-generated content
 
Context
xa 1This material appears in an artistic context
xb 1This material appears in an educational context
xc 1This material appears in a medical context
xd 1This material appears in a sports context
xe 1This material appears in a news context


Legacy PICS vocabulary

In order to facilitate filtering for parents using PICS filters (such as Microsoft Internet Explorer's Content Advisor), since April 2006 ICRA has also provided a simplified PICS interpretation of the current vocabulary alongside the RDF labels.
Nudity
n 0No nudity: no bare buttocks, breasts or genitals in any context
n 1Limited nudity: bare buttocks and/or breasts in artistic, medical, educational, sports or news context. No genitals in any context.
n 2Some nudity: bare buttocks and/or bare breasts in any context; genitals only in artistic, medical, educational, sports or news context
n 3Unrestricted nudity: nudity of any kind in any context, although this does not imply sexual content, which is described separately
 
Sexual material
s 0No sexual material: no passionate kissing, obscured or implied sexual acts, no visible sexual touching, no explicit sexual language, no erections or explicit sexual acts, no erotica in any context
s 1Limited sexual material: obscured or implied sexual acts and visible sexual touching may appear in an artistic, medical, educational, sports or news context. Passionate kissing may appear in any context. No explicit sexual language, no erections or explicit sexual acts, and no erotica in any context
s 2Some sexual material: obscured or implied sexual acts, visible sexual touching, and passionate kissing may appear in any context. Explicit sexual language, erotica, erections or explicit sexual acts only in artistic, medical, educational, sports or news context
s 3Unrestricted sexual material: sexual material of any kind, in any context, although this does not include sexual violence, which is described separately
 
Violence
v 0No violence: no assault/rape; no injury, torture, killing or blood and dismemberment of humans, animals or fantasy characters (including animation) in any context
v 1Limited violence: injury, torture, killing or blood and dismemberment of fantasy characters (including animation) only in artistic, medical, educational, sports or news context. No injury, torture, killing or blood and dismemberment of humans in any context. No assault/rape
v 2Some violence: injury, torture, killing or blood and dismemberment of fantasy characters (including animation) in any context. Injury, torture, killing or blood and dismemberment of humans or animals only in artistic, medical, educational, sports or news context. No assault/rape
v 3Unrestricted violence: violence of any kind in any context, including assault/rape
 
Language
l 0No offensive language: no abusive or vulgar terms, no profanity or swearing, no mild expletives in any context
l 1Limited offensive language: no abusive or vulgar terms in any context. Profanity, swearing, or mild expletives only in artistic, medical, educational, sports or news context
l 2Some offensive language: abusive or vulgar terms only in artistic, medical, educational, sports or news context. Crude words, profanity or mild expletives in any context
l 3Unrestricted offensive language: abusive or vulgar terms, profanity, swearing, or mild expletives in any context, although this does not include sexual language, which is described separately
 
Depiction of tobacco use
oa 0No depiction of tobacco use: no depiction of tobacco use in any context
oa 1Limited depiction of tobacco use: depiction of tobacco use only in artistic, medical, educational, sports or news context
oa 2Unrestricted depiction of tobacco use: depiction of tobacco use in any context
 
Depiction of alcohol use
ob 0No depiction of alcohol use: no depiction of alcohol use in any context
ob 1Limited depiction of alcohol use: depiction of alcohol use only in artistic, medical, educational, sports or news context
ob 2Unrestricted depiction of alcohol use: depiction of alcohol use in any context
 
Depiction of drug use
oc 0No depiction of drug use: no depiction of drug use in any context
oc 1Limited depiction of drug use: depiction of drug use only in artistic, medical, educational, sports or news context
oc 2Unrestricted depiction of drug use: depiction of drug use in any context
 
Depiction of weapon use
od 0No depiction of weapon use: no depiction of weapon use in any context
od 1Limited depiction of weapon use: depiction of weapon use only in artistic, medical, educational, sports or news context
od 2Unrestricted depiction of weapon use: depiction of weapon use in any context
 
Depiction of gambling
oe 0No depiction of gambling: no depiction of gambling in any context
oe 1Limited depiction of gambling: depiction of gambling only in artistic, medical, educational or news context
oe 2Unrestricted depiction of gambling: depiction of gambling in any context
 
Content that sets a bad example for young children: that teaches or encourages children to perform harmful acts or imitate dangerous behaviour
of 0No content that sets a bad example for young children: no content that sets a bad example for young children, that teaches or encourages children to perform harmful acts or imitate dangerous behaviour, in any context
of 1Limited content that sets a bad example for young children: content that sets a bad example for young children, that teaches or encourages children to perform harmful acts or imitate dangerous behaviour, only in artistic, medical, educational, sports or news context
of 2Unrestricted content that sets a bad example for young children: content that sets a bad example for young children, that teaches or encourages children to perform harmful acts or imitate dangerous behaviour, in any context
 
Content that creates feelings of fear, intimidation, horror or psychological terror
og 0No content that creates feelings of fear, intimidation, horror or psychological terror: no content that creates feelings of fear, intimidation, horror or psychological terror in any context
og 1Limited content that creates feelings of fear, intimidation, horror or psychological terror: content that creates feelings of fear, intimidation, horror or psychological terror only in artistic, medical, educational, sports or news context
og 2Unrestricted content that creates feelings of fear, intimidation, horror or psychological terror: content that creates feelings of fear, intimidation, horror or psychological terror in any context
 
Incitement or depiction of discrimination or harm against any individual or group based on gender, sexual orientation, ethnic, religious or national identity
oh 0No incitement or depiction of discrimination or harm against any individual or group: no incitement or depiction of discrimination or harm against any individual or group based on gender, sexual orientation, ethnic, religious or national identity in any context
oh 1Limited incitement or depiction of discrimination or harm against any individual or group: incitement or depiction of discrimination or harm against any individual or group based on gender, sexual orientation, ethnic, religious or national identity only in artistic, medical, educational, sports or news context
oh 2Unrestricted incitement or depiction of discrimination or harm against any individual or group: incitement or depiction of discrimination or harm against any individual or group based on gender, sexual orientation, ethnic, religious or national identity in any context
 
User generated content
c 0No user-generated content: no user-generated content such as chat rooms and message boards in any context
c 1Limited user-generated content: moderated user-generated content such as chat rooms and message boards content in any context
c 2Some user-generated content: moderated user-generated content such as chat rooms and message boards in any context. Unmoderated user-generated content only in artistic, medical, educational, sports or news context
c 3Unrestricted user-generated content: unmoderated user-generated content such as chat rooms and message boards in any context
 

Original (2000) ICRA vocabulary

The table below shows the codes for the ICRA vocabulary used between 2000 and June 2005
Nudity and sexual material
na 1Erections and female genitals in details
nb 1Male genitals
nc 1Female genitals
nd 1Female breasts
ne 1Bare buttocks
nf 1Explicit sexual acts
ng 1Obscured or implied sexual acts
nh 1Visible sexual touching
ni 1Passionate kissing
nr 1appears in an artistic context and is suitable for young children
ns 1appears in an educational context and is suitable for young children
nt 1appears in a medical context and is suitable for young children
nz 0 Nudity or sexual material may, but is not known, to be present
nz 1 No nudity or sexual material
 
Violence
va 1Sexual violence/rape
vb 1Blood and gore, human beings
vc 1Blood and gore, animals
vd 1Blood and gore, fantasy characters (including animation)
ve 1Killing of human beings
vf 1Killing of animals
vg 1Killing of fantasy characters (including animation)
vh 1Deliberate injury to human beings
vi 1Deliberate injury to animals
vj 1Deliberate injury to fantasy characters (including animation)
vk 1Deliberate damage to objects
vr 1appears in an artistic context and is suitable for young children
vs 1appears in an educational context and is suitable for young children
vt 1appears in a medical context and is suitable for young children
vu 1appears in a sports context
vz 0 Violence may, but is not known to, be present
vz 1 No violence
 
Language
la 1Explicit sexual language
lb 1Crude words or profanity
lc 1Mild expletives
lz 0 Potentially offensive language may, but is not known to, be present
lz 1 No potentially offensive language
 
Other topics
oa 1Promotion of tobacco use
ob 1Promotion of alcohol use
oc 1Promotion of drug use
od 1Gambling
oe 1Promotion of weapon use
of 1Promotion of discrimination or harm against people
og 1Material that might be perceived as setting a bad example for young children
oh 1Material that might disturb young children
oz 0 Topics in this section may, but are not known to, be present
oz 1 None of the "Other topics"
 
Chat
ca 1Unmoderated chat
cb 1Moderated chat suitable for children and teens
cz 0 Chat facilities may, but are not known to, be present
cz 1 No chat facilities
 
 

Oh, hacking. Giulia Sarti &co (2nda parte)

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Mi sono arrivate alcune reazioni irate allo scorso post, e quando io scrivo un post, lo leggono decine di migliaia di persone e mi arriva un feedback iroso, so di trovarmi in una "tangente del Caos" (1) e quindi so di aver toccato un nervo scoperto. Allora, adesso andiamo a fondo.

So che la merdosfera di destra si sta affannando a provare che il fatto sia irrilevante  e che gli "Hacker del PD" non hanno scaricato per uno scherzo del destino la posta inviata di nessuno dei parlamentari M5S, e allora adesso riepilogo il punto.

Ho esaminato gli headers di tutti i messaggi scaricati, ed ho visto che essenzialmente per nessun parlamentare hanno scaricato messaggi inviati. Per chi vuole sapere cosa dici, un pelo insolito. Specialmente se ha le tue credenziali.

Questo sembra essere dovuto ad una limitazione di POP3, ma la vera domanda e' "perche' un hacker dovrebbe essere limitato al protocollo POP3?".

LA MIA TEORIA, IL MIO SOSPETTO, E' CHE QUESTI SIGNORI NON ABBIANO MAI AVUTO LE CREDENZIALI DEI PARLAMENTARI, MA ABBIANO AVUTO ACCESSO AI COMPUTER DEI PARLAMENTARI STESSI, CHE SINCRONIZZAVANO LA MAIL  USANDO POP3.

Perche', per esempio non hanno usato interfacce che lasciavano leggere anche la posta inviata, come IMAP o EWS? Ho visto da questo momento partire delle sbroccate infami , per dimostrare minchiate come "yahoo non offre IMAP" oppure che so io "hotmail si accede solo via POP3"

Da questo momento molti sbroccati DI DESTRA hanno iniziato a bombardarmi di affermazioni strane, tipo che "tu non puoi sapere quanto sia facile o difficile farlo.

Aha.

Cosi', adesso vi mostro quanto sia difficile farlo.

Ecco qui come si accede, usando perl e CPAN, alla posta inviata di Yahoo:


31 righe di codice.

Forse con altre due per salvare su file. Funziona? Si, funziona.




Tutto qui, quello che i nostri famosi hacker non hanno saputo fare?

Ah, giusto, la Sarti. Mi dicono che accedere a hotmail usando perl sia complicatissimo, e che occorra uno studio enorme. Aha.



Complicatiiiiiiissimo, isn't it? Rocket science, at least.

L'altra vexata quaestio e': perche' usare un sistema del genere, scrivendosi BEN 30 righe di codice in perl,  anziche' un sistema come gmx? La risposta e' semplice: gmx, per la legge tedesca, tiene i log almeno 21 giorni, dove "almeno" significa che normalmente se ne tengono ancora di piu'.

Al contrario, far girare uno script cosi' NON LASCIA TRACCE. Andate in un cavolo di posto con una wifi , puntate su un proxy anonimizzante tra le centinaia al mondo, e ci siete.

Cosi', vediamo cosa avrebbero - e ripeto avrebbero - fatto i nostri eroici "Hacker del PD".

Pur potendo scaricare OGNI folder dei parlamentari, e quando dico "OGNI" intendo "anche la posta inviata" , si sono limitati alla inbox, sperando che i messaggi non fossero stati ordinati in altre cartelle , quando potevano averli tutti scrivendo una decina di righe di perl (o di python, o di qualsiasi cosa preferiate).

E per questa scelta non solo hanno perso la parte piu' "succosa"  dei messaggi, cioe' quelli inviati, ma hanno ANCHE messo di mezzo un ente che tiene i log degli IP con gli accessi, pronti per la polizia.

Vediamo invece la MIA teoria.

I parlamentari devono avere degli uffici con dei computer. Un servizio della camera si occupa di formattare i computer e configurarli per entrare in rete. Le macchine sono in un dominio per gestire gli accessi e hanno un'amministrazione centrale di rete.

I parlamentari arrivano, e alcuni di loro decidono di sincronizzare la loro posta scaricandola in locale. Nel fare questo, configurano i loro mac o i loro pc per scaricare la posta.  Usano POP3, perche' e' l'unico protocollo che sia facile da configurare sul PC, e perche' non vogliono scriversi 20 righe di perl.

Adesso, qualcuno accede a quei computer . O lo fa via rete perche' e' possibile farlo, oppure entra davvero nella stanza e copia fisicamente le cartelle.

IN QUESTO CASO, E SOLO IN QUESTO CASO, IL NOSTRO HACKER HA UN LIMITE , CHE E' LO STESSO LIMITE DEL PC CHE HA VIOLATO.

Ovviamente, il nostro hacker non vuole farsi scoprire. Cosi', siccome l'email in locale e' in un formato che permette di capire che il furto sia avvenuto sul computer, si crea un account su hotmail, e poi uno su gmx, ed effettua il trasbordo.

Cosi', sembra quasi che il suo limite sia stato GMX, ma in realta', il loro limite viene da prima, tantevvero che alcune vittime (quelle con account yahoo) non sono state fatte passare per GMX, ma hanno comunque la carenza della posta inviata.

Come ho gia' scritto l'hacker tentera' sempre di farvi credere di aver violato un sistema mediante qualche sofisticata tecnica, qualche expolit esotico o qualche segreto , perche' sanno che se qualcuno andasse a verificare i log della Sarti su hotmail non troverebbe nulla: gmx ha scaricato quella roba da un altro account.
Il passaggio hotmail->gmx, e' una pura invenzione fatta per sviare l'attenzione sul fatto che l'effrazione non ha colpito la casella di posta, ma il PC dei parlamentari.

Se dovessi dare dei consigli ai parlamentari M5S:

  1. Non portate il vostro computer personale alla camera, non collegatelo a reti della camera. Il furto probabilmente e' avvenuto li'.
  2. Portate alla camera solo dispositivi che potete tenere addosso per tutto il tempo, come cellulari e tablet, ma solo se li tenete addosso. Non collegateli per nessun motivo alla rete della camera.
Parliamo di nyco12@gmx.com

 Se e' quello l'account. Ammesso che sia davvero stato usato quello per lo scaricamento, visto che basta un semplice comando tipo

perl -pi -e 's/vero/nyco12/g' *

e in tutti i files il vero indirizzo vero@gmx.com viene sostituito dal nyco12@gmx.com. Ma questo conta poco, perche' la polizia postale potrebbe chiedere a gmx chi abbia usato il loro sistema per scaricare un GB di posta della Sarti, per dire. E' fattibile, se gmx collabora.

Ma

Adesso andiamo al punto saliente: ho appena inviato una email a nyco12@gmx.com , quello usato dagli "Hacker del PD" per trasbordare la posta. 

Ovviamente e' stato cancellato, il che significa che qualcuno, dopo aver trasbordato i dati, vi e' acceduto via interfaccia web e ha cancellato l'account. Mossa stupida, perche' per farlo si e' fatto loggare una volta in piu'. Per essere hacker, non si capisce che cosa ci avrebbero rimesso a lasciar li' la casella: cancellarla significa fare un accesso (loggato) in piu'. Un'azione sciocca e stupida, che non necessariamente cancella tracce, ma anzi lascia un accesso in piu'.


Sapete cosa vi dico?

Chi ha rubato quelle email non solo aveva accesso alla rete della camera e/o ai computer fisici , ma aveva la certezza che NON si sarebbe fatta alcuna richiesta a gmx.com di sapere chi e da quali IP avesse acceduto al loro sistema usandolo in quel modo.

In definitiva, cioe', chi ha fatto questa cosa era certo sin dall'inizio che le indagini della polizia non potessero toccarlo e che gmx non sarebbe stato contattato per avere notizie. Chi sta scappando non lascia un accesso piu' del necessario, e non c'era alcuna ragione per cui quell'account andasse chiuso, se questo costa un ulteriore accesso via web, che viene loggato.

I cosiddetti "Hacker del PD" sono persone interne alle istituzioni, il che spiega come mai siano intervenuti subito i guastatori professionisti su Twitter, e sono persone che hanno accesso (fisico o attraverso la rete della camera) ai computer dei parlamentari alla camera.

Vi da' fastidio che lo dica, vedo.

Ed e' proprio per questo che lo ripeto. Non hanno mai violato le caselle di posta elettronica, bensi' i computer dei parlamentari.

Come scrivono, appunto, i bene informati giornalisti di Libero:


E se lo dicono dei giornalisti bene informati sui fatti, sara' vero.


Uriel



(1) O avete letto "La Galassia Brucia" di Colin Kapp, oppure no. Se no, non lo capirete.

Il vero problema di Internet.

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Sembra che la classe dirigente italiana non si stia accorgendo di una cosa, o meglio, che stia facendo di tutto per non accorgersi di qualcosa. E cioe' che Internet non porta il programma di Grillo o le rivendicazioni di Grillo con se', ma porta uno strumento meno sintetico dei sondaggi per misurare la realta'.

Negli ultimi giorni in Italia si sono susseguiti molti eventi. Mentana che deve ritirarsi da Twitter per via degli insulti, la Boldrini che rimane scioccata dagli insulti che riceve via Facebook, Berlusconi che cerca di andare in piazza e si trova dieci contestatori per ogni sostenitore, la Polverini che va a mangiare al ristorante e viene coperta di insulti.

Tutto questo viene di volta in volta bollato come teppismo da parte di pochi, ma questi "pochi" sembrano essere ovunque, e sebbene sembri improbabile che questi "pochi" non ci fossero prima, il fatto e' che questi "pochi" non erano mai stati cosi' ... ovunque.

Questo vale per chiunque: ormai Letta deve dire che i ministri non devono piu' scendere in piazza, come se lo avesse deciso lui. Qualcuno ha detto a Letta che i ministri del suo governo non POSSONO piu' scendere in piazza senza due divisioni di celerini a difenderli?

La pura e semplice verita' sarebbe meglio riconoscerla , e da subito: i grillini possono girare senza scorta per le strade di Roma, una qualsiasi puttana di regime fatica a mettere il naso fuori dalla porta senza essere coperta di insulti.

Se questo succede un motivo c'e' , ed e' una cosa che sta succedendo sotto gli occhi dei politici. 

Grillo sta persuadendo milioni e milioni di persone che questo sistema non si possa cambiare con le buone.
Grillo ovviamente e' un pacifista, e parla ad un popolo che nella storia si e' ribellato solo per fame , e solo nelle campagne(1), ma non si capisce una cosa, e cioe' il messaggio che la sua sconfitta sta portando a milioni e milioni di italiani.

Ci hanno creduto in nove milioni. Hanno creduto che mandando un 25% di parlamentari onesti ed immacolati, nella visione distorta "la gente comune" (a me non sembra assolutamente immacolata, ma vabe') , allora si sarebbe potuto cambiare il sistema.

Ovviamente i cittadini comuni hanno fallito, isolati completamente, privati con qualche trucco di ogni potere reale, e in questo la classe politica crede di avere vinto.

Invece, questo errore presentera' il conto in futuro.

I piu' pseudocolti leccaculo tra i giornalisti italiani si sono affrettati  ad usare un termine bourgeoise, un termine che sappia di abbecedario e rosolio, parlando di "intrighi di palazzo", come se si trattasse di cose intriganti, quasi un gioco erotico di sofisticate cortigiane veneziane.

Ma in realta', tutto quello che si e' comunicato a nove milioni di persone e' molto semplice:

Questo sistema lo abbiamo inventato noi. Davvero, poveri illusi , pensavate di cambiarlo con le buone? Non lo sapete, che solo la violenza ci togliera' da qui?
Ovviamente l'ultima parte del messaggio non e' stata chiara. Nella loro arroganza, i vostri non hanno capito che affamando dieci milioni di persone non possono pensare di cavarsela con un blablabla.

Quella che i politici italiani non hanno percepito e' la situazione economica reale del paese, il collasso dell'industria che e' gia' avvenuto, e la dissoluzione ormai irreversibile della PMI. Ormai rimane solo l'industria che esporta, e quando i soliti cialtroni di economisti parlano di made in italy che vince, devono ricordare che anche il Made in Romania vince , ma non andrebbero a vivere in Romania per questo.

Se le tue PMI producono beni DI CONSUMO per ricchi stranieri, e solo per loro, quello che stai vedendo e' che IL TUO MERCATO INTERNO E' COLLASSATO.

Quando un'economia si regge sulle esportazioni, e quando l'unico fatto positivo dell'economia e' l'esportazione,si sta dicendo che il mercato interno e' morto. In pratica si sta descrivendo una nazione messicanizzata che lavora per stranieri.  Persone con le pezze al culo che vanno in fabbrica affamati , e quel che producono e' la nuova mutanda di pizzo dei ricchi.

Di questo disastro gli indicatori di sintesi non parlano, ma questo e' esattamente il punto; l'economia italiana, fatte le dovute proporzioni, e' nella stessa situazione del dopoguerra.


La fame , che nel dopoguerra era visibile, oggi e' nascosta perche' si sono addestrati gli italiani a fingere di star bene ad ogni costo. Nessuno vorrebbe l'umiliazione sociale di ammettere di essere povero.

E cosi' le classi dirigenti potevano andare avanti ancora, senza realizzare nulla, se improvvisamente non avessero scoperto altri due "effetti collaterali" di Internet e dei social media.

Se un tizio vede la Polverini in un ristorante, gli basta un twit. E se attorno ci sono abbastanza esagitati, entro dieci minuti ci sara' una folla vociante fuori dal ristorante.

Nel dopoguerra, un paese ancora fascista credette che la polizia avrebbe sempre potuto controllare una manifestazione controllando i suoi organizzatori. Poiche' organizzare una manifestazione era difficile e richiedeva un lavoro al quale si poteva sempre risalire, il controllo delle manifestazioni consisteva in:

  1. TU per organizzare una manifestazione hai bisogno di molto lavoro.
  2. IO posso , mediante infiltrati e controlli, vedere questo lavoro.
  3. IO posso risalire a te se organizzi, e punirti se organizzi ma non mi chiedi il permesso.

 Ora, immaginate che un porco tra quelli che hanno divorato l'italia sia in un ristorante. E che un altro avventore, o un cameriere, o un lavapiatti, twitti "Suino de Suinis e' qui". Se il 25% della popolazione e' imbufalito, e ha twitter, e' facilissimo che si raduni fuori dal ristorante una minifolla di persone che insultano il suino.

Lo chiamerei "Effetto Polverini".

Il guaio e' che  la polizia non ha il tempo di intercettare alcuna organizzazione e non ha il tempo di capire chi abbia organizzato cosa, anche perche' nessuno ha organizzato niente.

Quando si affamano milioni di persone, e queste persone hanno accesso ad un social network, contenere manifestazioni spontanee e' semplicemente impossibile.
Non stiamo parlando di milioni di persone che accerchiano un palazzo come diceva Grillo, parliamo di una cinquantina fuori dal negozio dove la puttana di stato compra le scarpe.

Le persone che stai cercando di calpestare, sono quelle le persone da cui dipendi tu. Noi siamo le persone che lavano i tuoi vestiti e cuciniamo i tuoi pasti e te li serviamo a tavola. Noi ti facciamo il letto. Noi ti proteggiamo mentre dormi. Noi guidiamo le ambulanze. Noi smistiamo le tue telefonate. Noi siamo cuochi e tassisti e sappiamo tutto di te. Noi esaminiamo le tue richieste di indennizzo alle compagnie d'assicurazione e gli addebiti sulla tua carta di credito. Noi controlliamo ogni spicchio della tua vita
Quando hai il 25% della popolazione che ti odia, una cosa devi realizzarla, come furbescamente ha rappresentato (male) Beppe Grillo: siete circondati.

Si sono resi conto di essere circondati su internet, e hanno dato la colpa ad internet. Censuriamolo, dicevano, e non saremo piu' circondati.

Adesso non riescono piu' a girare per le strade, ma non possono spegnere le strade come potrebbero fare con Internet.

E questo spiega come mai abbiano cosi' paura. Letta sta dicendo questo:


In pratica, Letta avrebbe detto ai ministri di non fare piu' comizi. Ma questa e' una foglia di fico:

E' ovvio che i ministri italiani NON POSSANO PIU' presentarsi in pubblico senza imbarazzanti fenomeni di piazza. Non e' Letta ad aver deciso lo stop ai comizi, sono gli italiani.
 In definitiva, adesso hanno paura. Hanno paura di qualsiasi cosa, perche' temono la violenza. Temono la violenza perche' sanno che e' l'unico modo per schiodarli da li'.

Internet ha detto loro di essere accerchiati, e per quanto si siano sforzati di ignorarla e si sforzino di stigmatizzarla, iniziano a intuire una cosa: che in un mondo ove tutti hanno un accesso a twitter, non c'e' alcun bisogno di organizzare una manifestazione, 50 persone che ti fischiano al ristorante sono semplicissime da raccogliere, basta un Twit "al ristorante tal dei tali c'e' la Polverini" e se hai messo in ginocchio il 25% delle famiglie, nei dintorni di un km, 50 persone che vengono ad urlarti cosa pensano le trovi sempre.

Per alcuni mesi ancora si illuderanno di avere di fronte "pochi isolati", ma i pochi isolati li perseguiteranno ovunque, e inizieranno a capire che loro sono nelle condizioni degli ultimi anni dell'ancien regime, che sono circondati, che sempre ed ovunque avranno persone che gridano e che gli sputano addosso.

Internet non causa solo fenomeni come le primavere arabe, ma piu' facilmente causa fenomeni estemporanei che poi esplodono, se va bene sono flash mob e se va male vi si presentano ad insultarvi come con la Polverini.



queste cose avvenivano anche un tempo: i dirigenti del PCI non potevano certo andare a mangiare vicini ad una sede di MSI, dal momento che bastava che qualcuno desse una voce per scatenare il finimondo, ma oggi che un terminale twitter lo hanno tutti, non esiste piu' una zona migliore di un'altra. 


So benissimo come reagiranno adesso, e oh, come si sentiranno furbi.

Passeranno ad una serie di provocazioni FATTE per causare un piccolo incidente. Causato il piccolo incidente, firmato da qualche gruppo di esaltati, potranno stringere le corde della repressione contro chiunque.

Ci hanno provato in piazza a Brescia, e gli e' andata male perche' i contestatori erano TROPPI, e non c'erano solo i centri sociali con il consueto reparto di macellai del ministero degli interni , e la folla non centrosocialata ha impedito quello che loro SPERAVANO di ottenere provocando.

Adesso sia Berlusconi che le altre facce da culo faranno di tutto per arrivare alla rissa, perche' SANNO di essere in una situazione di stallo, sanno di essere in un tremendo saliente, ma sanno che potranno stigmatizzare di terrorismo SOLO se spuntano degli estremisti.

Finche' a sputargli addosso e' il popolo, la gente comune, non ce la faranno.

Se fosse almeno stato iscritto alla FIOM, l'imprenditore edile che ha sparato a roma sarebbe stato il loro sogno.

Ma era una persona comune.

Hanno tolto la vita e la speranza alla classe media italiana. Quelli che detenevano le armi : da caccia, per sport, hobby e difesa. Adesso ce li hanno contro. E' solo questione di tempo.

Internet ha spalancato di fronte a loro una finestra sull'abisso di rabbia, rancore e odio che li circonda. Abituati ai sondaggi cosi' privi di emotivita', Internet e' una finestra che ha mostrato loro la realta'. 

Nessun sondaggio ha mai misurato la rabbia, l'odio, il rancore, e probabilmente nessun sondaggio potrebbe.

Ma se provate ad aprire un account su twitter a nome di un parlamentare, lo misurerete immediatamente.

Questo e' il motivo per cui li fa sentire a disagio, Internet.

Perche' le persone che sono su Internet sono le stesse che sono fuori.

E sono ovunque.


Le persone che stai cercando di calpestare, sono quelle le persone da cui dipendi tu. Noi siamo le persone che lavano i tuoi vestiti e cuciniamo i tuoi pasti e te li serviamo a tavola. Noi ti facciamo il letto. Noi ti proteggiamo mentre dormi. Noi guidiamo le ambulanze. Noi smistiamo le tue telefonate. Noi siamo cuochi e tassisti e sappiamo tutto di te. Noi esaminiamo le tue richieste di indennizzo alle compagnie d'assicurazione e gli addebiti sulla tua carta di credito. Noi controlliamo ogni spicchio della tua vita



Uriel;



(1) La prima cosa che deve fare chi vuole costruire un regime e' di eliminare i contadini e importare cibo dall'estero. I contadini sono sempre tra i primi a ribellarsi ad un regime.  Ricorda qualcosa?




Parlare con l' intelligenza collettiva.

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Il post precedente ha portato uno dei lettori a ricordarmi gli studi sulla Netwar, che sono interessanti ma, essendo stati scritti per venire letti da generali, non possono essere piu' "open minded' di altro. Intendo dire che i generali per formazione sono restii ad accettare livelli di astrazione molto alti, nella misura in cui non serva per vincere una guerra. Ragionare per capire dal loro punto di vista non e' importante, ma soltanto ragionare per vincere lo e'.



Allora, torniamo allo studio di RAND Corporation sulla Netwar, e astraendoci dagli esempi cerchiamo di dare una definizione di sintesi ad un ente che vogliamo capire: l'intelligenza collettiva nel mondo di internet.

Quando si esamina il concetto di intelligenza artificiale legandolo al concetto di comunicazione, arrivano biologi, fisiologi e spesso informatici e iniziano a fare paragoni impropri tra reti neurali artificiali e reti di persone, dando per scontato che una rete di persone, se abbastanza grande, somigliera' ad un cervello umano.

Anche io da giuovine sono stato ttratto dalle reti neurali, ma devo essere sincero, quando si sono sviluppate le librerie bayesiane, ho semplicemente gettato via quella roba e ho preferito usare, per tutte le applicazioncine che avevo , un approccio bayesiano.

Anche cosi', pero', il punto e' che una rete neurale artificiale fa delle assunzioni sulle sinapsi (come la funzione di trasferimento) che non si applicano alle reti di persone (la trasmissione funziona bene, senza gradini, sigmoidi e compagnia bella) e anche le assunzioni sul ruolo del neurone - che nelle reti neurali artificiali e' piuttosto passivo) sono impossibili da applicare nel caso di reti costituite da esseri umani che comunicano tra loro usando connessioni permanenti.

Cosi', riprendiamo l'esempio del post precedente e proviamo a "capirlo".

Nel post precedente ipotizzavo una specie di intelligenza collettiva che dice in rete "ehi, Suino de Suinis sta mangiando nel ristorane, vedeste come scrofana!".  La risposta dell'intelligenza collettiva e' che le persone raggiunte dall'informazione , che si trovano nelle vicinanze, vanno al ristorante a infamare Suino de Suinis.

A questo punto siamo pero' in una situazione in la nostra "rete sociale", riceve:

  • Uno stimolo: Suino de Suinis e' qui.
  • Uno "amplificatore" di stimolo, che chiamero "Provocatore": "e vedeste come scrofana!".
  • Una memoria precedente , tipo "Suino de Suinis e' oggetto della mia rabbia"
  • Una possibilita' di attuazione: "se lo avessi vicino gli direi in faccia quel che penso".
  • Un amplificatore dell'attuazione: "se con me ci sono anche altri, urlo ancora piu' forte".
Ora, innanzitutto questo non assomiglia affatto ad una rete neurale in back propagation , o fast propagation, o multicore : semmai questo meccanismo e' tipico delle reti di di Kohonen ( http://en.wikipedia.org/wiki/Self-organizing_map ) , ovvero delle reti auto organizzanti.


Quindi , quando si accendono discussioni circa la famosa intelligenza collettiva introdotta da Internet, prego gli esperti del settore di smetterla di banfare proponendo le reti neurali in back propagation o fast propagation come modello; esse non assomigliano neanche lontanamente al comportamento di una massa connessa, mentre le reti di Kohonen hanno molte caratteristiche che personalmente trovo assolutamente ideali per modellizzare questi fenomeni. La similitudine coi meccanismi di intelligenza sociale e' cosi' lapalissiana che direi non ci siano dubbi su questo.


Se proprio volete fare i guru dell'intelligenza artificiale e citare Sterling fatelo pure, pero' ricordate che le reti di Kohonen possono avere un nome altrettanto fico, cioe' "Reti Stocastiche Auto Organizzanti", che insomma, puo' fare la sua porca figura su Wired, anche meglio di "Reti Neuronali".
Effettivamente,  una rete di Kohonen somiglia molto alle dinamiche delle masse collegate ad internet:
  1. La fase di apprendimento di una rete di Kohonen avviene per eliminazione progressiva dei gruppi minoritari, ovvero con un fenomeno che definiremmo, in politica, "congresso di partito".
  2. Una rete di kohonen converge in uno stato nel quale sono emerse delle "tendenze maggioritarie", ovvero le N tendenze dominanti.(1)
Esistono alcune astrazioni delle reti di Kohonen, le piu' interessanti sono quelle che fanno crescere il numero di nodi, e devo dire che in questo senso, l'approssimazione con quanto osserviamo e' quasi completa.
In generale, una GSOM (http://en.wikipedia.org/wiki/Growing_self-organizing_map ) e' una approssimazione cosi' buona di quanto succede per le "intelligenze sociali" che non ha senso spendere tempo in ulteriori approssimazioni matematiche: le formule sono gia' note, quel che manca sono i dati sperimentali.

Possiamo spiegare questo funzionamento , per chi non ama le formule  , in questo modo:

  1. Una rete GSOM inizia a lavorare con un gruppo ristretto di elementi.
  2. Ogni elemento gia' appartenente alla rete eccita gli elementi vicini, o attira a se' gli elementi che si eccitano pur ricevendo uno stimolo minore (perche' mediato dalla distanza)
  3. All'interno della rete si presentano elementi in competizione tra loro, allo scopo di dominare la rete col loro segnale, che arriva piu' lontano anche a seconda di quanti altri membri attira o eccita.
  4. La rete "copre" i contenuti meno diffusi con i contenuti "vincenti".
  5. La rete si ferma quando ha eccitato tutti i membri e quando tutti gli input sono stati coperti, ovvero quando ogni stimolo possibile e' stato sperimentato.
  6. Da quel momento in poi, rimane immobile, specializzandosi in un preciso segnale o set di segnali.
A quel punto voi direte: ehi, cazzo, ma hai descritto alla perfezione l'andamento di un sistema partitico dal momento t0 di una democrazia.

Corretto. Ed e' per questo che contesto assolutamente chi continua a vedere l'intelligenza sociale con altri modelli di IA, quando esiste un modello che simula PERFETTAMENTE l'intelligenza sociale umana nel mondo delle comunicazioni.
Il vero problema di queste reti e' che dal punto di vista matematico esse possono essere divise in sottoreti, e se le vediamo in questo modo, alla fine della fase di apprendimento possiamo riassumere la "storia dell'apprendimento" in "vincera' la rete che cresce piu' velocemente", e quella che "copre meglio lo spettro di input".
In definitiva, possiamo riassumere in linguaggio umano che:
  1. Vince la rete che cresce piu' in fretta, ovvero quella che ha banda piu' larga.
  2. Vince la rete i cui membri hanno a disposizione una banda piu' larga per ripetere il segnale.
  3. Vince la rete il cui numero di membri cresce piu' in fretta.
  4. Vince la rete il cui numero di membri NON cresce eccessivamente di numero.
Quando dico "vince" intendo la situazione per cui la rete copre il numero MAGGIORE possibile di input, ovvero la rete che assume la medesima forma.
Supponiamo che una societa' dica:
  1. I politici guadagnano troppo.
  2. Il popolo guadagna poco.
  3. Dobbiamo prendere i soldi ai ricchi per darli ai poveri.
Possiamo avere a quel punto molte reti "RobinHood", che si ripropongono di togliere soldi ai politici e ridarli alle persone, ma il problema e' quale vincera'.


Sicuramente potra' esserci una rete il cui elemento massimo emette un segnale molto forte, capace di eccitare e avvicinare moltissimi elementi. Essa ha una grandissima possibilita' di vincere, ma non ha la possibilita' massima di vincere, perche' una rete il cui leader non ha molta forza ma ha ottimi ripetitori crescera' piu' velocemente.


Un sistema broadcast, cioe', e' molto forte nella misura in cui raggiunge ed eccita tutti gli altri elementi, ma ha il difetto di non avere amplificatori propri. La sua propagazione e' N-dimensionale , dove questo significa che a tre dimensioni avremo la forza del segnale divisa per il cubo delle distanze da coprire.


Se invece abbiamo dei ripetitori, e' vero che il segnale e' basso, ma la sua crescita e' esponenziale. In una limitatissima quantita' di dimensioni, cioe' 1, vincera' sempre un sistema di broadcast. Un esponenziale di potenza 1 non cresce mai.




Adesso dobbiamo chiederci cosa siano le dimensioni, e possiamo pensarle come gli "argomenti" o i principali contenuti comunicativi indipendenti tra loro.


Mettiamo che il nostro leader emetta un segnale tipo {sanita', economia, lavoro} parlando di tre argomenti distinti. Se lo fa su un canale broadcast verra' considerato "dispersivo", dal momento che a 3 dimensioni, nel tempo, il suo messaggio si affievolira' molto in fretta.  Quando andate in TV, ci andate su UNA dimensione (buono contro cattivo, comunisti e anticomunisti, eccetera).




Se invece usate un mezzo non broadcast, la multidimensionalita' vi aiuta. Voi volete eccitare altri elementi della rete, e la probabilita' di riuscire a farlo CRESCE col numero di argomenti che riuscirete ad infilare in un singolo stimolo consistente.


Se riuscite a fare un discorso- stimolo che comprenda {sanita', economia, lavoro} andrete ad eccitare TUTTI quelli che sono a disagio per la sanita', quelli che lo sono per l'economia, e quelli che lo sono per il lavoro. Se addirittura riuscite ad infilarne 4, {sanita', economia, lavoro, nazionalismo} allora ne ecciterete anche di piu', e otterrete che gli stimolati stimoleranno altri.


Questa e' la ragione per la quale le rivoluzioni nate contro i regimi che controllano la stampa, cioe' quelle che si sono propagate per passaparola, cellule operaie, prpgandisti, ciclostile , e cosi' via, necessitano di proposte complesse, omnicomprensive, insomma di "ideologie che danno una risposta a tutti". Come successe per il comunismo, si unira' a voi sia Babel l'ebreo a disagio che Lavrentij l'antisemita furioso: la stessa ideologia e' complessa e stimola tutti, trasformandoli in ripetitori del segnale "comunismo".


Al contrario, quando prendete il potere dominando i mass media, non vi conviene essere multidimensionali, dal momento che in sostanza piu' parlate e piu' siete "dispersivi" , come vi confermeranno gli esperti. In termini di reti GSOM, con poche dimensioni, avere troppi input e' pericolosissimo.


Cosi', adesso abbiamo un modello di quel che e' successo nelle "Primavere Arabe". NOn esisteva alcun leader, perche' il leader era un segnale vincente "Mandiamo via Mubarak", che ha rapidamente preso il sopravvento su ogni altro , appiattendo momentaneamente le differenze. Quando il numero di membri della rete ha smesso di crescere, e' iniziata la competizione interna alla rete stessa, e ha vinto il segnale che aveva ripetitori migliori, ovvero gli imam degli islamisti.


Se veniamo in Italia, il problema e' molto diverso, perche' per ora M5S e' fermo su un sistema ibrido. Essenzialmente il blog di Grillo e' un sistema di broadcast, il che lo limita a un piccolo numero di dimensioni. La sua rete di ripetitori invece e' affamata di messaggi multidimensionali.


Grillo cioe' ha dovuto concepire un blog che parli di una sola cosa per volta , contrariamente ad ogni politico non puo' affrontare troppi temi nello stesso post, ma allo stesso tempo il meccanismo di propagazione e' affamato di contenuti multidimensionali per eccitare piu' persone.

In questo senso, come "Intelligenza collettiva", la rete di Grillo ha pro e contro.
  • Grillo deve usare il proprio blog come un sistema di broadcast, ovvero inviando di volta in volta messaggi monodimensionali. Questo aumenta la sua efficacia come leadership, ma mette in difficolta' i suoi adepti, che hanno meno chances di eccitare altre persone avendo meno argomenti su cui spaziare.
  • Grillo deve facilitare il compito dei suoi seguaci spaziando su una gamma di segnali ampia, ben sapendo che un altro elemento di rete piu' specializzato nello stesso segnale potrebbe competere con lui e superarlo in quel campo specifico. Ovvero, spaziando Grillo rischia la leadership.
In questo senso, la rete di Grillo ha tutti i pregi ed i difetti di una rete GSOM. Il meccanismo interno non e' antidemocratico, e' semplicemente competitivo, solo che Giuseppe Grillo e' ormai incombente nella rete, e vince su ogni competitore che emerga. D'altro canto, per propagarsi ha bisogno di spaziare sugli argomenti, il che produce nuovi competitori quando un ripetitore e' competente nella materia specifica.

Quello che otterrete e':
  1. Grillo manda molteplici segnali, uno alla volta , in timesharing, dal suo blog, usando una pattern monodimensionale alla volta. sfruttando un meccanismo di broadcast.
  2. Essi eccitano molte persone , ma alcuni di essi sono competitori di Grillo, sino allo scontro, quando vengono cacciati.
Ovviamente ci sono alcune scorciatoie che Grillo tenta, come quella di battere su alcuni punti, ma questo rende Grillo monotematico, che gli da' forza sui media broadcast (TV , giornali) che giooorza ripetono il suo segnale, ma toglie forza ai suoi "ripetitori" che hanno meno possibilita' di eccitare nuovo pubblico.

D'altro canto, lavorando su molti temi Grillo aumenta la probabilita' di un competitore competente in uno di quei temi - se domani il massimo esperto italiano di energie pulite si unisse al M5S, che avrebbe Grillo da raccontare in proposito? - e quindi col passare tel tempo grillo espellera' la parte migliore del suo partito, dal momento che domina la sua stessa rete ed il suo segnale prevale comunque.

Non si tratta di democraticita' o meno, bensi' di intelligenza sociale: una intelligenza sociale funziona esattamente cosi', fatti salvi i limiti di architettura: per esempio, se M5s diventasse multitenant e usasse una catena di blog anziche' un solo blog, potrebbe gestire contemporaneamente un segnale multidimensionale, giovarsi delle expertise e tenere ogni blog monodimensionale quel tanto che basta per essere in TV.

Insomma, M5S oggi e' una rete GSOM , solo che e' disegnata male, o meglio peggio di quanto non potrebbe essere una rete chiamata a fornire non UN segnale dominante, ma N segnali dominanti.

Se M5S per dire decidesse di diventare un triumvirato, o un esarcato, o un eptarcato, imbarcando una costellazione di grossi blogs, riuscirebbe a sfuggire al suo principale difetto, ovvero quello di cannibalizzare la parte broadcast con la parte passaparola, e viceversa.
Perche' lo dico?

Perche' se l'intelligenza sociale e' competitiva, una rete fatta in questo modo potrebbe facilmente surclassare quella di Grillo.

Uriel

(1) Una tipica applicazione, peraltro da me realizzata , e' "abbiamo un catalogo di X pezzi e il nostro supermercato ha Y piani, dividi X pezzi in Y piani per similitudine.

Parlare con l'intelligenza collettiva, II.

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Il mio post precedente e' molto teorico perche' volevo gettare una specie di base comune dalla quale discutere sulle dinamiche della cosiddetta intelligenza sociale. E questo perche' recenti avvenimenti , come la storia del ragazzo inquisito per l'orribile reato di Lesa Donnita'  , fanno pensare che una qualche intuizione del genere sia arrivata alle persone al governo, e si stiano letteralmente cagando sotto. Tuttavia, molti segni mostrano che se hanno intuito di essere in pericolo, non hanno capito nemmeno lontanamente la natura del pericolo.


Nel dire che l'intelligenza collettiva si sviluppa come una rete GSOM ho voluto esprimere alcuni concetti:

  1. Il consenso cresce velocemente, in maniera esplosiva, e si forma in tempi piu' brevi rispetto alla normale comunicazione broadcast. In tal senso, parlerei di consenso "detonante".
  2. Il consenso si fonda su una piattaforma articolata e complessa , e mai su una singola proposizione. Le singole proposizioni non producono che un approccio freddo, mentre solo le propsizioni articolate riescono a trasformare il consenso in rete in consenso sulla piazza.
  3. La crescita avviene per competizione ed assorbimento, ove chi tra i competitori vince assorbe i fans del perdente.
  4. Al termine del processo, eventuali aree minoritarie vengono annientate da quelle maggioritarie.
In questo senso, la caratteristica dell'intelligenza di rete, o intelligenza sociale, si descrive bene con
{ esplosivita', complessita', competizione, massimalismo }, piu' una caratteristica di cui discutero' alla fine.

Il governo di tutto questo ha percepito bene l'esplosivita',  e probabilmente intuiscono qualcosa sul massimalismo, ma non hanno ancora percepito l'importanya della complessita' e il valore della competizione: per demolire Grillo basterebbe che il maggior esperto italiano di energia pulita , o di riciclaggio, si iscrivesse al movimento e chiedesse di esserne una guida, o perlomeno colui che parla ex cathedra.


Anche il discorso della complessita' e' totalmente frainteso , nella misura in cui si tende a dire che il messaggio di Grillo sia semplicistico, quando lo sono i suoi sloagan, ma in realta' quelli "bianchi o neri" sono quelli del sistema maggioritario bipolare, ovvero gli avversari i Grillo.



Di certo il governo e il sistema di potere non hanno ancora percepito appieno che il cambiamento introdotto da internet nelle dinamiche sociali non si mnifesta solo nella velocita' con cui e' possibile creare un nuovo partito, ma nella complessita' del partito stesso e nella sua velocissima competizione interna, sfociante in uno spiccante  massimalismo.


Il massimalismo, a sua volta , mette in difficolta' la classe politica: in genere il partito massimalista si spezza appena viene messo di fronte ad uno stimolo contraddittorio, ma nel caso dell reti GSOM succede semplicemente che la rete di riorganizza, mediante competizione, in un nuovo massimalismo.


Prendiamo per esempio l'idea maoista di "colpiscine uno per educarne cento". Si tratta di un sistema che funziona riguardo a fenomeni nati su internet?


In realta' non e' cosi' semplice. La Boldrini ha colpito un tizio "reo" di aver messo online su twitter un fotomontaggio che la ritraeva nuda, e il tizio era di Bologna , cioe' in Italia. Una volta stabilito questo, appare chiarissimo che la rete si riorganizzera' colpendo la Boldrini dall'estero. Questo perche' chi proponesse di comdurre gli scontri dall'italia sarebbe su una posizione debole e verrebbe , per competizione , sopraffatto da chi propone di mettere in giro quella foto da server all'estero.


Ma anche se la rete si riorganizzasse per altri tipi di reazione, il principio e' che si riorganizzera' attorno ad una opinione dominante, per competizione. Ma si riorganizzera' COMUNQUE.


Se esiste un dissenso forte contro la Boldrini, e questo dissenso intende attacarne l'immagine, essenzialmente colpirne uno ne educa cento ad attaccare in un modo diversi che eviti di essere colpiti. Il modello "colpirne uno per educarne cento" di fatto non funziona con un modello del genere. In ogni caso, se la Boldrini alimenta una "fame" di immagini contro di lei, e fa capire che alcune specifiche immagini la infastidiscono, se esiste la volonta' diffusa, ovvero se l'intelligenza collettiva ha deciso di colpirla, molto probabilmente presto internet si riempira' di immagini simili della Boldrini, all'unica condizione di usare come base dei server stranieri.

Anche sul discorso di quella persona condannata per i commenti su Facebook, non e' la prima volta che qualche giudice se ne esce attribuendo la responsabilita' in maniera totalmente sconnessa dai meccanismi di causa ed effetto della rete. Questo perche' il giudice, come il magistrato , sono incompetenti, di una specifica categoria di incompetenti, ovvero di quella categoria che ritiene la propria incompetenza tecnica come un punto di vista neutrale.


In questo caso, tutta l'intelligenza collettiva ha riconosciuto il giudice come incompetente e la sentenza come stupida. Fatto questo, la posizione dominante e' gia' chiara, e la condotta e' quella di rendere sempre piu' chiaro ed evidente che i magistrati siano incompetenti in materia di IT. Quanto tempo la ripetizione di questa idea debba durare prima di diventare istanza politica, lo vedremo.


Il punto piu' interessante invece e' questo: sia la politica che la magistratura si stanno rivolgendo alla rete con un chiaro intento punitivo ed intimidatorio, e il fatto che neghino tale intento anziche' manifestarlo indica chiaramente una cosa: NE HANNO PAURA.

In questo momento, a quanto vedo non e' ancora molto chiaro a tutti , in rete, che il sentimento dei politici sia di paura. E' chiaro ai grillini, anche se non e' detto che sia farina del loro sacco visto che il leader lo va ripetendo, e l'opinione collettiva e' ancora in fase di formazione.



La vera domanda e': come si muovera' questa intelligenza collettiva quando realizzera' che i politici sono terrorizzati di fronte alla sua esistenza, e contemporaneamente conterra' una fortissima componente di rabbia verso i politici stessi?

Sinora la rete ha prodotto interazioni deboli perche' i messaggi girati erano poco complessi, espressi molto frequentemente in linguaggio primitivo, tipico della TV di denuncia. Il progressivo consolidamento di gruppi politicamente significativi e' avvenuto solo da quando sono apparsi contenuti multidimensionali, come nel caso del partito di Grillo.

E' assai improbabile che "uccidi il giudice!" possa portare a qualche conseguenza, ma e' assai probabile che una cosa come "vogliamo che esista un ente di consulenza ai giudici quando si fanno processi sull' IT" possa prendere piede, e "no alla responsabilita' penale per scritti di altri" possa prendere piede anche a livello politico.

Di certo, la formazione dell'opinione vincente e' ancora in formazione, e non si notano ancora chiaramente  i gruppi in competizione. Il fatto che la formazione sia cosi' lenta significa semplicemente che la quantita' di persone coinvolte e' molto alta, e che l'input e' molto complesso. Questo pero' significa che e' imminente una presa di posizione forte a riguardo, oppure , se non appaiono leaders, nessuna posizione del tutto.

Il fatto che non appaiano leaders a cavalcare questa cosa e' dirimente: nel momento in cui ne apparisse uno, si scatenerebbe la competizione. Sinora nessuno di molto visibile ha ancora posto il problema, cosi' non ci sono state reazioni, ed e' qui il punto.

Il punto e' che e' chiarissimo che lo stato e la classe politica hanno PAURA delle potenzialita' della rete. Il secondo punto e' che hanno intuito alcune di esse, ma tentano di affrontarle con metodi troppo arretrati per poter funzionare. Infine, che nella loro arroganza credono di spaventare l'entita' globale colpendo un singolo , ottenendo invece di produrre ostilita'.

Non credo, onestamente, che si otterra' uno scontro sino a quando qualche politico di rete non vorra' portarlo, a meno che magistrati e sbirrame vario, fedeli al "Provoca ed aspetta" di Cossiga, non supereranno davvero un limite oltre il quale tutti si muoveranno insieme. Nel qual caso, probabilmente la reazione sara' cosi' esplosiva che non vedranno nemmeno arrivare il colpo.

Vedo che Grillo ha approfittato per sollevare il problema, ma ancora non lo ha espresso in termini del tutto drammatici , il che significa che non intende farne un argomento privilegiato.

La vera domanda e' qual'e' la novita' che preoccupa lo stato ed i politici? Il fatto che i fenomeni sociali e politici che nascono su internet abbiano dei trend cosi' veloci puo' preoccupare chi si occupa di ordine pubblico, ma non e' una novita' . Come mai invece sono preoccupati solo da ora? Qual'e' la qualita' esclusiva del problema?

La qualita' esclusiva del problema non e' l'intelligenza collettiva in se', bensi' il fatto che l'intelligenza dei social media e' EMOTIVA.

Un capo politico puo' maneggiare freddamente una situazione "fredda" , nel senso che un sondaggio sulla popolarita' gli verra' fornito in termini numerici. Ne' si puo' pubblicare un sondaggio del tipo "detesti la boldrini cosi' tanto che farai un fotomontaggio di lei nuda?".  In questo senso, i politici sono abituati a gestire consenso e dissenso in maniera "fredda".


Quello che invece Internet introduce e' la comunicazione "calda", cioe' emotiva. Non potete fare un sondaggio del tipo "odii la Boldrini tanto che la sbudelleresti?" perche' oltre ad essere politicamente inutile non produrrebbe un esito credibile.

Ma se la boldrini riceve tantissimi twit con sopra l'intenzione di impalarla, non ha di fronte un fenomeno "freddo", bensi' una comunicazione "calda". C'e' l'odio, la rabbia, l'emozione di essere colpiti con cattiveria, forse con piacere.


QUESTO e' quello di cui hanno PAURA: il momento in cui vieni tirato giu' dal letto da una telefonata che ti dice "ehi, la tua posta e' diventata pubblica', oppure "ehi, ci sono le tue foto nuda ", e la Boldrini deve spiegare ad una folla eccitata di giornalisti guardoni che quelle tette non sono le sue.

Qui e' il punto: il problema non e' che o se una foto della Boldrini nuda, ottenuta come fotomontaggio, sia un numero freddo, peraltro un numero piccolo. Il problema e' che , se uscite dal numero freddo , esso trasmette una intenzione di colpire e di fare del male, e di farlo sul corpo (1).


E qui andiamo al punto che abbiamo sinora ignorato della cosiddetta intelligenza collettiva: l'incredibile precisione con la quale sa colpire emotivamente un individuo. Popstar considerate ciniche , aggressive e capaci di tagliare la pietra in due parole si sono dovute arrendere al mix di stalking e pressione simbolica effettuato dalla rete.

Quando la rete vuole davvero colpire qualcuno, ne devasta prima lo spirito, "indovinando" sempre la chiave , quella che Orwell definiva la "Stanza 101", l'orrore della gabbia con dentro un ratto avvolta attorno ad una testa bendata.

L rete e' il buio ove si nasconde il killer, e' il mare scuro ove nuota lo squalo. La paura e' li', nascosta, e si sta muovendo con malvagita' inaudita dall'abisso, un abisso di cui si intravede solo la superficie, cosi' calma in apparenza.

Della Boldrini abbiamo capito una cosa: teme ossessivamente qualsiasi attacco mediatico attraverso la rappresentazione del suo corpo e la relativa sessualizzazione, e ha paura dell'uomo nel buio che la perseguita.

Come me , l'ha capito la rete.

Alla fine, prima o poi, calera' la mazzata.

http://lh6.ggpht.com/-PZOklC9CQy0/UQfm_wN_ZTI/AAAAAAABvFA/UTiClHnetxo/5838673191178929905-5771318357139.jpg


Ed e' di questo che il potere ha paura: l'intelligenza collettiva e' straordinariamente efficace nel trovare le debolezze dei singoli , o dei singoli gruppi, che attacca.


Uriel

(1) Della donna colpite lo spirito passando dal corpo. Nessun insulto ferisce davvero una donna se non si riferisce almeno in parte al suo corpo, vero o presunto.

M-commerce e moneta elettronica.

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Torno un poco ad un post sul mio lavoro, e ne approfitto per continuare il discorso sull'm-banking, che tra 2013 e 2014 sara' uno dei leit-motif delle nuove offerte del mondo mobile. Ho gia' parlato in passato di m-pesa ( http://www.keinpfusch.net/2011/12/m-banking.html ) e del suo devastante (in senso positivo) impatto sulle economie di 4 paesi africani, ma le nuove proposte che vedo sono molto diverse.



Gestendo un grosso plesso per le comunicazioni M2M via SMS, ovviamente ho una visione limitata della cosa: i sistemi di m-commerce che useranno, per esempio, CAT-TP (una versione semplificata di TCP/IP) non passeranno da me, quindi non ricevero' nessuna formazione specifica a riguardo. (design, sicurezza, usecases, troubleshooting , e cosi' via).

Sul mio plesso stanno per passare 6-7 "propositions", ovvero ci sono delle piccole "costellazioni" di telco e banche/carte di credito/aziende tecnologiche che costruiscono e testano i loro sistemi.

Considerata la dimensione del plesso in questione, potete considerare che solo nel mondo occidentale probabilmente tra 2013  e 2014 verranno lanciate due dozzine di servizi simili, piu' asia (che a parte India e Cina il mio plesso non copre), e Africa. (Hai detto niente).

Facendo un passo indietro, m-pesa e' stato il modello piu' visibile e testato, dal momento che ha alzato di diversi punti percentuali il PIL di quattro paesi africani ( http://www.keinpfusch.net/2011/12/m-banking.html ) ma d'altro canto ha il "piccolo" difetto di non essere multitenant (lascia fuori tutti gli altri Tier-1) e di cancellare o ridurre al lumicino il sistema bancario locale.

Poiche' le banche non africane hanno dei pregiudizi verso chi le cancella dal mercato, ma a differenza di quelle africane sono anche i finanziatori delle telco stesse, capite subito perche' il modello m-pesa, con tutta la comodita' di essere un modello legacy, non sara' quello esportato nel mondo occidentale.

I giocatori piu' grandi e piu' cruciali in questa gara sono, con grande sorpresa, i produttori di SIM. Forse voi pensate che una SIM o una USIM, o una GUSIM, siano degli oggetti molto passivi, o delle semplici memorie, in realta' sono piccoli calcolatori programmabili che possono svolgere funzioni molto intelligenti.

Il primo tratto comune in tutti i progetti che vedo, o quasi, e' l'entrata in gioco della smartcard come componente separato, quasi un terminale a parte: a fare da terminale ATM per i pagamenti di fatto non e' il cellulare, ma la SIM. Questo non dovrebbe stupirvi se pensate che anche la vostra carta di credito e' una smartcard, ma la coppia di SIM + Cellulare fa si che la vostra carta di credito possa parlare con altri sistemi, con molta piu' facilita'.

Questo risponde innanzitutto ad una domanda: perche' dovrei usare il cellulare come carta di credito? la verita' e' che in tutte le soluzioni m-commerce che vedo, il cellulare e' ATTORNO alla carta di credito, e serve a difenderla. Supponiamo infatti che la carta di credito venga rubata: essa verra' usata o mossa in giro per il mondo, e non sapete dove sia. E specialmente, la vostra carta di credito non puo' reagire.

Quando la carta di credito e' dentro un cellulare, invece, la sua smartcard puo' fare una cosa interessante: mandare un SMS avvisando cosi' della propria posizione. Poiche' la SIM necessita del cellulare e della rete mobile per pagare, ma quando entra in rete riporta la propria posizione e riceve comandi , di fatto non appena vi venisse rubata e' possibile , a seconda del vendor, eseguire delle azioni.

Alcuni hanno sviluppato sistemi che in seguito alla denuncia mandano un SMS alla SIM, con l'ordine di cancellare ogni modulo installato dalla memoria. Non appena il malvivente mettera' la SIM in rete per comprare con la vostra carta di credito, arrivera' l'sms e la SIM cancellera' le chiavi per gli acquisti. Alcuni fornitori hanno aggiunto - a seconda dei cellulari "in scope" - il rilevamento GPS (in coppia con una app ad hoc) oppure un heratbeat silenzioso, un sms binario inviato (gratis) ogni tot minuti, che dal momento del furto traccia la vostra sim. Il delinquente puo' evitare il problema solo togliendo la sim dal telefono, il che ne esclude il pagamento.

Lavorare con le SIM ovviamente introduce delle criticita'. Innanzitutto occorre designare dei PIN allo scopo, e di PIN liberi non ce n'erano tanti. Alcuni produttori hanno reagito con sim ad hoc, altri identificando PIN non ancora usati. Purtroppo manca uno standard.

L'altro problema e' la quantita' piccola di memoria.

Uno dei vantaggi di tutti questi sistemi e' quella di consolidare tante smartcard in una. Significa che voi passate dall'avere per esempio VISA, AMEX, Lufthansa Miles And More, EC card, Trenitalia card) ad una sola carta contenuta nel telefono. Questo significa che i vari fornitori di servizi (Lufthansa, Visa, Coop, - sto inventando, sia chiaro) federandosi ad una telco potranno "installare" da remoto la loro carta sulla vostra sim. Insomma, anziche' darvi una carta di credito installano la carta di credito, o la carta servizi,  (o meglio, parte della memoria della smartcard) dentro la SIM.

Qui c'e' la piu' completa varieta' di metodi di installazione: si va da CAT-TP a NFC a TCP-IP , da Bluetooth  sino ad SMS , il che richiede una piu' o meno grande prossimita' del vostro cellulare. In alcuni casi l'installazione puo' avvenire da remoto, in altri casi avviene dentro la filiale dell'ente che vi fornisce il servizio. La comodita' della mobilita' in un caso viene poi compensata dalla sicurezza fisica dell'altro, e viceversa.

Suppongo che le banche preferiranno installarvi il bancomat con voi presenti in ufficio, almeno una banca europea sta per diventare un MVNO, ovvero vi vendera' anche la SIM,  mentre magari servizi piu' neutrali come Trenitalia, Deutsche Bahn o altri vendor di tessere fedelta' come i supermercati potranno farlo da remoto.

Qui andiamo alla seconda domanda: qual'e' il secondo motivo per il quale dovrei passare ad un servizio simile?

La risposta e' che una sola SIM puo' consolidare da 5-6 a due dozzine ( a seconda di memoria e modello) di smartcard al proprio interno. Quindi, il vostro cellulare , in quasi tutte le implementazioni che vedo , diventa una specie di terminale universale verso tutti i servizi che necessitano di smartcard.

Ovviamente vi verra' in mente il problema: e la sicurezza?

Il problema e' che stanno facendo questa cosa PROPRIO per la sicurezza.

Le banche stanno notando un crescente aumento di frodi sugli ATM, che vengono manomessi per raccogliere credenziali: la loro idea e' che se sostituiamo l' ATM con il vostro cellulare, molto probabilmente nessuno riuscira' a manomettere centomila cellulari. Se invece abbiamo 300 ATM (Bancomat, insomma) in giro in una grossa citta'. e lavorando in squadra riusciamo a manometterli tutti e 300, riusciamo ad impadronirci di decine di migliaia di carte di credito.

Impadronirsi in un giorno di decine di migliaia di cellulari e' un pochino piu' complicato, sicuramente, e dal punto di vista della rete mobile un eventuale magazzino con dentro 15.000 cellulari e' "abbastanza visibile".

Insomma, se pensate ad una banca che ha in mente di trasferire il suo bancomat sul vostro cellulare, la sicurezza del vostro 'Bancomat/POS" e' AUMENTATA. Per avere 15.000 credenziali di carte di credito mi basta assalire 300 bancomat, mentre se lo sposto nel cellulare, devo rubare 15.000 cellulari.

Anche le agenzie di carte di credito desiderano mettere un componente elettronico attivo attorno alla carta. Attualmente, per quanto sicura sia una carta , essa e' in un certo modo incapace di difendersi se rubata. Mettere attorno ad una carta di credito un cellulare significa che il ladro di carte deve entrare in rete per usarla, ma se entra in rete, allora conosciamo la posizione della carta.

Inoltre, trasformare la carta di credito in un terminale attivo significa che per generare un PIN non avrete piu' bisogno di hardware dedicato, cioe' di una chiavetta, ma solo di un software, quando non potrete semplicemente ricevere un SMS col pin stesso.

Dal punto di vista di una VISA o di una mastercard, passare da una carta di credito totalmente inattiva ad una che comunica con la rete e' un AUMENTO di sicurezza.

Rimane il tema della sicurezza informatica, ovvero il fatto che - nelle architetture che passano per la rete telefonica - occorre garantire che la SIM non venga raggiunta da un hacker.

In questo senso, la coppia MSC/HLR+VLR funziona piuttosto bene, a patto che i messagi OTA possano venire mandati SOLO da apposite piattaforme, di proprieta' della telco. IN questo senso, la telco lavora sempre come enabler, nella misura in cui fornisce l' UNICA piattaforma OTA capace di interagire con la carta di credito telefonica, e qualsiasi altro segnale inviato da qualsiasi altra cosa non potra' raggiungere la SIM stessa: nel mondo legacy SS7, questa condizione e' facilmente ottenibile, ove "facilmente" significa che e' MOLTO piu' facile che da ottenere che nel mondo TCP/IP.

Di conseguenza, credo che oltre ai progetti che seguo come enabler, ci saranno in europa almeno un'altra dozzina o due di "federazioni" di servizi di m-banking , piu' quelli che decideranno di non usare la rete e basarsi su implementazioni locali, come gia' fanno alcune aziende di trasporti locali o alcuni supermercati.

Queste soluzioni hanno come player principali:

  1. Banche, Circuiti , in generale fornitori di servizi commerce oggi su smartcard.
  2. Fornitori di Servizi OTA, e relative piattaforme da integrare nelle reti mobili.
  3. Fornitori di interfacce tra igli (1) e gli OTA.
  4. Produttori di SIM sempre piu' capaci.
  5. Telco, che ospitano gli OTA, distribuiscono le SIM e forniscono la rete mobile.

L'altro vero punto e' : che genere di successo si prevede per questi servizi. Inizialmente basso, perche' si tratta di cose che cambiano molto il modo di vivere delle persone, e come se non bastasse non ci sono standard consolidati. Questo significa che tutti sanno di trovarsi nel periodo di interregno tipico che precede la standardizzazione, ovvero quando tanti standard lottano e la fortuna di uno o dell'altro in ultima analisi e' legata non solo a questioni tecniche, ma alla scelta del mercato, che puo' anche derivare dalla app piu' o meno simpatica usata da tizio piuttosto che da caio.

Perche' lo fanno, allora? Lo fanno perche' tutti loro sono coscienti che la loro competizione lo stia facendo. Questi enti si spiano a vicenda, alcuni hanno gia' annunciato alla stampa le loro soluzioni ( http://techcrunch.com/2012/10/29/vodafone-to-launch-mobile-wallet-service-next-year-inks-deals-with-m-commerce-company-corfire-digital-security-firm-gemalto/ ) , e quindi devono esserci piacenti o meno. In Italia il panorama e' un pochino desolante, e questo sara', nei prossimi 5 anni, un altro gap tremendo : dopo una buona partenza, con una piattaforma condivisa di API per l'm-commerce (unico paese ad avere unificato le API tra gli operatori concorrenti), adesso sembra che le applicazioni scarseggino. Un prezzo che verra' pagato carissimo entro cinque anni.

Che genere di societa' avrete, che genere di economia avrete con un bancomat in tasca? Ho visto alcune slides con le "previsioni" di alcune grosse societa' di consulenza (Goldman Sachs, McKinsey, et al) e devo dire che le idee sono molte e ben confuse, dandomi una sensazione tipo questa:

http://dilbert.com/strips/comic/2013-05-15/

Scherzi a parte, queste aziende di consulenza strategica puntano il dito sempre e comunque sulla facilita' di dematerializzare il negozio, ovvero trasformare il negozio in un ente che puo' venire a casa vostra, avendo tutto quel che serve per pagare e registrare il pagamento. In effetti, ci si chiede come mai uno non possa aprire un negozio di vestiti mobile, che su chiamata venga la sera a casa vostra a mostrarvi alcuni vestiti (tipo lo chiamate e dite "devo procurarmi un vestito da sera, ho 40 anni, donna, porto questa taglia) e arrivi a casa un tizio con un piccolo campionario a vendervelo.(1)

In pratica, cioe', rende molto facile per qualsiasi negozio avere una rete di venditori a domicilio, e la possibilita' di avere pagamenti semplici con chiunque abbia un cellulare e si avvicini abbastanza a voi: idraulici, parrucchieri a domicilio, eccetera.

Oltre alla smaterializzazione del negozio e alla possibilita' di portarlo a domicilio (od ovunque sia richiesto) , l'altro punto identificato e' l'aumento di sicurezza. Come abbiamo detto, svincolarsi dal bancomat fisico per le banche diventa sempre piu' urgente, perche' essi sono oggetto di assalti che possono colpire migliaia di clienti alla volta, e anche il problema delle carte di credito smarrite/rubate/contraffatte e' molto forte.

Un brusco aumento di sicurezza nei pagamenti ha effetti ancora ignoti, e soltanto un'azienda di consulenza (attualmente produce antivirus e sistemi anti-theft per cellulari, ed e' l'unica ad avere fatti da mostrare) e' stata capace di fornire una visione, ovvero il fatto che il "trust" nel canale impatta poco le operazioni di basso valore, ma rende piu' frequenti le operazioni di maggior valore.

In definitiva, l'unica azienda a mostrare dei fatti ha mostrato come una diminuzione del rischio su un canale impatta prima le transazioni assicurate, che diventano meno costose. Di conseguenza, il problema non e' se Amazon potra' vendervi 100 euro di cose pagando in questo modo; il costo di questa operazione non cambia molto dal punto di vista di Amazon. Il problema semmai sara' se un negozio potra' vendervi con piu' sicurezza (usando la carta di credito) roba normalmente assicurata, cioe' molto costosa.

Altre societa' di consulenza ci hanno mostrato le loro slides riguardo al possibile forecast di questi servizi (2), ma a parte pochi qualificati che menzionavano dei fatti (cioe', gente che in passato ha fatto cose simili su larga scala e tenta di capire cosa sia successo) gli altri mi sono sembrati dei futurologi.

Ora, il motivo per cui non ho fatto di questo blog un blog 100% tecnico e' che ODIO i futurologi. E quindi non voglio diventarlo.

Voglio dire,  chi poteva prevedere l'exploit dei tablet? Alcuni futurologi potevano forse predirlo, e se mille persone predicono di tutto, dal pollo-velociraptor al download di prostitute, qualcuno ci azzecchera', tantevvero che si vedono in giro polli ferocissimi alti due metri e mezzo. I quali attraversano la strada, inspiegabilmente.

A parte i futurologi, c'era qualcuno che poteva prevedere il successo dei tablet? Certo: Steve Jobs, per esempio. Indubbiamente la sua versione sarebbe stata di parte, e quindi piu' che di una previsione si sarebbe parlato di visione, ma almeno poteva mostrarvi dei FATTI: "Alla Apple stiamo costruendo iPad e lo metteremo in commercio il tale giorno". Ok, puo' avere successo o meno, ma almeno c'e' un cazzo di FATTO sotto. Quindi, se proprio volessi scegliere un futurologo, sceglierei chi FA le cose. Potra' sbagliare o meno sul successo, ma almeno ha dalla sua il fatto di star FACENDO delle cose. Ha qualcosa da mostrare.

Ma uno stronzo che passa la vita nei suoi vigneti in california e non sa riparare un interruttore di casa, non deve venirmi a scassare la minchia solo perche' immagina un mondo cosi' e cosa'. Ma che cazzo credete, che agli altri manchi l'immaginazione, o che bastino una barba , una pancia e una camicia (pessima persino per gli standard bavaresi) per prevedere il futuro?

Cosi', deve essere chiaro che - nei limiti degli NDA che firmo - sto descrivendo cose che vedo, in alcuni casi ci sono cose che faccio, ma NON sono un "futurologo". Posso dirvi come funzionano(3) 6-7 servizi che si integrano da noi (e quindi, ce ne saranno una trentina identici su scala della singola nazione, moltiplicato per gli altri continenti) e che usano le tecnologie che usiamo noi (e quindi lasciamo fuori altre decine di idee)  , posso dirvi come la vedono le aziende che ci si stanno buttando, ma se mi chiedete come sara' il mondo tra dieci anni vi posso dire che PROBABILMENTE, MOLTO PROBABILMENTE ci sara' una grossa percentuale di m-commerce , ma non e' che ci vivi con una simile "previsione". Almeno, io non riesco a farmi pagare per questo.

Forse dovrei coltivare uva in California, o vivere in un faro al largo di Dover, usare camicie orribili, farmi crescere un barbone ed ingrassare moltissimo.

E specialmente, trovare polli disposti a pagarmi per questo.

Nel frattempo, credo che vi dovrete accontentare di quello che scrivo. Non vi parlo di come il vostro cellulare fara' il download della vostra fidanzata dalla rete, ma cosa volete, il futuro non e' piu' quello di una volta.





Uriel




(1) Non prendetevela con me, questo esempio viene da un tizio che evidentemente ama comprare vestiti.

(2) Si, dobbiamo sapere come gestire la capacita'. Presto potremmo trovarci nelle condizioni di avere i saldi online, o saldi pagati con sistemi di acquisto M2M, e quindi una semplice stagione dei saldi potrebbe alzare il traffico.

(3) Nei limiti dell' NDA significa che posso menzionare tecnologie standard, roba che si studia a scuola per chi ci arriva, e che magari e' ignota agli altri.

Una censura cinese in Italia?

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Dopo gli avvenimenti relativi a Grillo e ad altre persone colpite mi hanno chiesto un parere sulla relativa fattibilita' di una censura in stile cinese in Italia, e devo dire che il problema spiegato cosi' e' malposto. Nel senso che i cinesi praticano diversi strati di censura, alcuni mediante DPI/IX (Deep Packer Inspection / Information eXtraction) ed altri mediante un blacklisting progressivo delle fonti esterne. Questo significa che agiscono sia sulla rete di accesso che su quella di trasporto, ovvero i carrier.



Il primo punto da chiarire in questo senso e' che quando l'opinione pubblica parla di "Internet" si riferisce ai servizi piu' usati (come Google, Facebook, eBay, Amazon, etc) mentre quando si discute di internet occorre per prima cosa chiarire che stiamo parlando di una infrastruttura di telecomunicazioni, SULLA QUALE si basano questi servizi.

La differenza tra le due cose e' evidente nella misura in cui quando ci chiediamo a che cosa serva Internet, e quali siano i gruppi di potere coinvolti, se pensiamo ad Internet come ad una rete di servizi (Google, etc) siamo portati a pensare che in ogni caso una censura sul modello cinese andrebbe a colpire piu' che altro questi.

La realta' non e' cosi' semplice.

La "grande muraglia" cinese non e' costituita da semplici dispositivi di intercettazione, ma e' strutturata in diverse fasi, che hanno obiettivi molto diversi.

C'e' una funzione di intercettazione e deep inspection che si svolge principalmente sulla rete di accesso. La rete di accesso , per intenderci, e' il primo tratto della rete, che e' locale (e quindi fisicamente in mano al governo) e viene fornita dall' ISP. Diciamo che e' la prima rete che le vostre informazioni transitano. Se facciamo un paragone con il traffico automobilistico, e' il tratto che fate con l'auto dal vostro garage sino ad imboccare l'autostrada. Terro' l'esempio per i meno tecnici.

In questa fase, sapere dove voglia andare l'automobile e' assai difficile. Possiamo chiederlo , ma osservando il suo comportamento solo durante la fase iniziale non abbiamo idea di cosa fara' successivamente : certo potra' imboccare l'autostrada che porta verso il posto A, ma in autostrada potra' poi cambiare idea, e specialmente, che cosa fara' dopo aver raggiunto il posto A?

In termini tecnici questo significa che non sappiamo bene se la destinazione sia quella definitiva, o se si tratti di un proxy. Cosi', ovviamente se l'autista e' cosi' stupido da dirci dove voglia andare e poi mantenere la parola e' ok, ma siccome non ci fidiamo - e questa e' la base del problema - allora ci guadagnamo molto di piu' a sapere cosa diavolo trasporti.

Cosi', tutta una serie di malware, spyware, sia a livello di PC sia a livello di router, andrano a cercare nel pacchetto per vedere se ci sono contenuti strani. Allo stesso modo, se il nostro eroe decide di criptare E2E, da un lato cripta il contenuto, ma dall'altro entra direttamente nella lista dei sospetti, da sorvegliare in seguito con altri mezzi polizieschi.

Lo scopo di questo pero' non e' quello di censurare i contenuti online, dal momento che agire su chi visita il sito e non sul sito e' molto dispendioso. Quindi in realta' se il sito cinese e' in Cina agiranno sulla rete di accesso DEL SERVER piuttosto che su quella dei singoli utenti. Anche il data center in qualche modo accede alla rete, e sebbene probabilmente sia collegato direttamente ad un backbone, il collegamento avviene direttamente sul suolo cinese.

Lo scopo dell'intercettazione pura del singolo utente attraverso la rete domestica di accesso e' piu' quello di sapere a grandi linee come usa la rete, cosa ci scrive se e' in chiaro, e compilare una lista di sospetti. Questo e' fattibile in Italia? Per pochi sorvegliati viene gia' fatto, estenderlo e' una questione di costi.

Sempre a questo livello di ISP avviene il controllo del DNS, che in Italia e' blando, tanto da permettere di usare altri DNS, ma siccome gli altri DNS usano sempre la stessa porta (53), e' relativamente semplice, anche in Italia, redirigere tutto il traffico per la porta 53 , qualsiasi destinazione iniziale abbia, verso un dns controllato. In Italia non si fa, tantevvero che potete aggirare il controllo antigambling semplicemente cambiando DNS. Se i vostro ISP redirigesse il traffico UDP (raramente anche TCP) per la porta 53 sul PROPRIO dns, non potreste farci nulla.

Certo alcuni DNS stranieri potrebbero cambiare porte, ma qui entra in gioco DPI/IX, e quando ci si accorge che il pacchetto contiene una query al DNS, la si ridirige al dns locale, che risponde col record locale. In Cina e' pratica comune, in Italia non si fa.

Quanto costerebbe farlo?

Se parliamo solo di ridirigere la porta standard DNS (53) sul DNS locale sempre e comunque, il costo e' molto basso, a parte la capacita' del DNS stesso. Bastano due righe sul firewall. Poco costoso e fattibile in tempi brevi. Basta la decisione. Si puo' eludere con tunnel SOCKS5, che pongono il DNS dall'altro lato del tunnel, e sistemi analoghi come le VPN.

Se occorre anche fare analisi di protocollo , tapping e re-routing, parliamo di poche centinaia di migliaia di euro per ISP tra TAP, analizzatori  e tutto quanto, piu' un lavoro improbo per gestire lo switching iniziale in modo da far passare sempre tutto per gli analizzatori di protocollo. La seconda difficolta' che ho menzionato peggiorerebbe la qualita' della rete, introdurrebbe latenze enormi e la renderebbe sensibile a vistosi DDOS, nel momento in cui tanti iniziassero ad iniettare pacchetti UDP con query del dns, avendo la certezza di colpire sempre gli stessi sistemi. In definitiva per renderlo stabile occorrerebbe pensare ad una redistribuzione geografica dei DNS, e a tutta una serie di rimappatura dello switching ATM per far passare il traffico per i tap e gli analizzatori. Fattibile ma non banale, per cui , spesa o non spesa, occorre qualche anno per mettere in piedi la baracca, IMHO.

In entrambi i casi, pero', qualsiasi tecnologia di tunnel criptato riesce a porre il DNS dall'altro capo del tunnel, quindi se si pensa di farlo contro il terrorismo od organizzazioni eversive questo non funziona moltissimo. Se fatto estensivamente puo' causare danni alle DarkNet, anche se dopo una riorganizzazione tecnologica aggirerebbero il problema.

Il secondo stadio della censura lo potete fare sui carrier. Qui entra in gioco un potere poco conosciuto, ovvero quello delle aziende che fanno i backbones. In Cina ovviamente ci sono aziende locali create ad hoc. Spesso il governo lascia fare i backbone che hanno l'altro capo all'estero solo all'azienda cinese, e permette agli operatori stranieri di costruire i bakbones che sono contenuti per intero dentro la nazione. In questo modo sembra che il mercato sia aperto, ma in realta' il governo controlla tutto.

Questo non serve tanto ad agire sui contenuti, perche' analizzarli sul backbone introdurrebbe una quantita' di latenze catastrofiche, ma consente di agire oscurando servizi mediante la manomissione del routing (BGP Blackhole, e cosi' via). In questo caso il "potere" del controllo consiste in due capacita'. Se una sottorete interna subisce un attacco dall'esterno, e' possibile escludere la rete attaccante in tempi brevi (superabile distribuendo molto l'attacco) , e se qualche contenuto offensivo compare all'estero, e' possibile impedire che gli utenti lo raggiungono, manipolando una piccola quantita' di configurazioni.

Inoltre, questo permette una terza capacita', il "BGP magnet" o "BGP Traffic Attraction". Consiste nell'offrirsi alla rete come la via piu' breve tra due punti. Ora, capite che se io mi dichiaro come il punto piu' breve tra Washington e New York, esiste la seria possibilita' che un pochino di traffico faccia un giro "geograficamente lungo" per passare dai miei routers. Non sto li' a menzionare i dettagli e problemi affini, come le  Bogon Routes (http://www.cymru.com/BGP/bogons.html ) o l'indirizzamento delle reti IX, ma il punto e' che il traffico puo' essere manipolato facilmente inserendo in un multicast considerato affidabile delle rotte maligne.

Questo tipo di controllo , effettuato sui carrier a scopi di censura, tende effettivamente a controllare l'altro capo della connessione dell'utente,  e ha lo scopo di controllare che cosa gli utenti possano vedere e cosa no. Poiche' i siti informativi e i giornali sono in gran parte in chiaro, l'analisi dei contenuti e' semplice e il blackhole puo' essere davvero veloce.

In Italia e' possi bile farlo? Tecnicamente e' possibile tutto, ma non vi sono infrastrutture dedicate, i carrier sono diversi e specialmente al sud l'infrastruttura sta in piedi con lo scotch e le figurine dei calciatori. Un simile mostro andrebbe costruito da zero. A quel punto la domanda e': chi si opporrebbe?

Principalmente si opporrebbero i finanzieri, che non amano essere spiati ed avere limiti, e soffrono molto (sul fast trading) i problemi di latenza sul trasporto. Questa cosa implicherebbe la costruzione di diverse reti con policy separate, ma avrebbe sempre il rischio di troncare il traffico di enti molto potenti. In secondo, troverebbe la resistenza dei carriers, dal momento che la rete e' un grafo, e un controllo simile comporterebbe il controllo di traffico di altre nazioni. In ultimo, un governo che blacklista reti e singoli IP senza avvisare pone il problema della stabilita', per cui il governo cinese puo' farlo perche' dispone di una rete relativamente nuova con buone performance. Se in Italia buttate fuori un AS senza avvisare nessuno, la rete vi oscilla per giorni e giorni a seconda della quantita' di traffico coinvolta e sono facili backout globali.

In questo senso, per agire in quel modo in italia occorrerebbe un ripensamento sulla rete dei carrier. E' facile immaginare che l'introduzione di ulteriori latenze potrebbe avere effetti abbastanza evidenti.

In USA questo viene gia' fatto, anche se non ha come bersaglio la liberta' di opinione , ma le leggi vigenti permettono al governo una infrastruttura di sorveglianza di quel tipo , che potra' gia' essere usata dopo l'approvaione della SOPA. In Germania, Francia e Inghilterra simili filtri si possono gia' implementare senza che la rete ne soffra molto. Il problema e' che nel mondo occidentale e' il mondo della finanza ad opporsi all'idea che si introducano incontrollabili latenze o improvvisi blackout di rete. Al pirata basterebbe far partire un attacco diffuso da un AS per farlo blacklistare, ma il blacklisting potrebbe poi impattare altri membri di quello stesso AS: Questo richiederebbe ad ogni ente di possedere un proprio AS; ma oggi gli AS IPV4 sono esauriti, etc etc.

L'ultimo blocco della "Grande Muraglia", il piu' facile da capire, e' quello che si svolge a livello di contenuti. In questo caso, tutto si affida ad operatori umani potenziati da appositi software. Il nostro operatore ha un software che "punta" su un certo numero di siti e se li spazzola. Quando avviene un picco di traffico, intervengono persone "schedate" su un forum o arrivano molti nuovi utenti, e l'argomento e' "hot" si accende un allarme e un operatore umano arriva a dare un'occhiata.

A quel punto gli operatori hanno diverse strategie che vanno dal portare confusione nel thread, deridere l'elemento pericoloso sino a farlo fuggire, denigrarlo con fatti personali ibparazzanti, rendere illeggibile il thread, sino a chiuderlo con il solito sigillo della polizia cinese.

Il pro e' che gli operatori umani si adattano facilmente all'argomento e all'oppositore, i contro sono che servono molti operatori, in Cina si parlano molte lingue inintelleggiili tra loro, e che occorre un apparato di spionaggio molto sofisticato per reperire immediatamente informazioni spiacevoli o calunniose contro il dissidente.

Questo e' fattibile in Italia? Essenzialmente non solo e' fattibile, ma esiste una combinazione di fattori gia' in atto, capace di realizzare un complesso di attori che, sebbene non siano un apparato organico, si comportano esattamente come quello cinese.

Innanzitutto la carenza di reale competizione tra aziende, la delirante copertura legale a qualsiasi cosa sia reputazione, ed un concetto stravolto di "Onore" portano le aziende a continui auditing in rete. Sebbene questo passi normalmente sotto il nome di "Web Reputation", un'azienda italiana che si veda oggetto di commenti negativi da parte di utenti ha facile gioco di inviare la letterina dell'avvocato.

A questo si uniscono le strutture di controllo dei partiti. Anche escludendo mediaset e le sue infrastrutture di Web Reputation , il PD ha quasi diverse migliaia di dipendenti, i quali frequentano forum politici online di vario tipo, e diverse strutture su base volontaria fatte da militanti, il cui incarico dichiarato e' quello di fare propaganda, ovvero di rendere impossibile la comunicazione efficace di concetti sgraditi al PD. Ci sono poi i militanti cattolici , che esercitano lo stesso controllo mascherati da gruppi di attivisti come il MOIGE, come sedicenti gruppi di lotta contro la pedofilia, come gruppi contro la diffamazione dei cattolici, e via dicendo.

Ogni partito ed ogni gruppo, se abbastanza grosso, si orgaizza per badare alla propria "Web Reputation". Questo e' normale ovunque , ma non ovunque si innesta in una classe di poliziotti quasi analfabeti , una polizia postale competente a malapena quanto un early user, una magistratura ed una avvocatura proni privi di alfabetizzazione informatica , e ad una classe di giudici che non solo non hanno competenza verticale (1) ma non hanno nemmeno un centro di "expertise" unificato e standardizzato cui rivolgersi, preferendo una eterogenea massa di sedicenti periti dalle dubbie capacita' professionali.

Una causa in materia di IT si conclude quasi sempre con la condanna dell'imputato, dal momento che:

  1. Per i giudici basta un romanzetto senza vere prove tecniche per costituire una buona accusa. Se ci sono due stampate, allora la prova e' provata, senza nemmeno sia necessario stampare informazioni rilevanti. Spessissimo basta scrivere l'accusa e poi corroborarla di stampate a casaccio per dire di aver provato qualcosa. Molto spesso le stampate sono prese da computer di casa dei magistrati o dei poliziotti, e il giudice medio non riesce ad accorgersi nemmeno del fatto che l'accusato usi un MAC e nelle stampate ci sia windows.
  2. La difesa porta in campo necessariamente prove informatiche, di fronte alle quali i giudici si sentono incompetenti. Ma nella cultura paranoia del giudice, questo e' visto come un tentativo di confusione, e viene ignorato come atto di astuzia della difesa. La difesa non puo', di fatto, portare prove tecniche a favore perche' i giudici non solo non capiscono le prove, ma si irritano nel constatare di essere incompetenti, considerando offesa personale il semplice fatto che qualcuno vada sul tecnico, come se nel farlo si volesse sottolineare l'incompetenza del giudice.
  3. L'accusa parte spesso dalla polizia postale. Sebbene il livello di competenza degli elementi migliori della polizia postale non consentirebbe loro di vendersi come consulenti Junior sul mercato - se lo consentisse non starebbero certo allo stipendio che prendono - e la Costituzione predichi la terziarieta' del giudice, la polizia postale arriva di solito con un romanzetto fatto di copia incolla dai giornali e da google, piu' una o due dichiarazioni ove si dice "che a loro avviso non esistano dubbi su quanto avvenuto", e una stampata di qualche file fatta dal prompt di MSDOS, che ci vuole sempre e se c'e' quella il giudice e' convinto. Se la postale scrive cose tipo (visto sul serio) che il computer essendo collegato con un cavo alla presa telefonica sulla parete era evidentemente in grado di condividere i contenuti con le reti telematiche mondiali" (modem=server , insomma)  il risultato e' che il giudice crede sempre alla polizia postale. Eventuali periti, sino a professori universitari, chiamati a contestare vengono visti come "di parte", mentre la postale, pur lavorando per l'accusa, e' vista sempre come neutrale.
  4. La maggior parte dei giudici ritiene che se l'imputato e' accusato di qualcosa, allora avra' fatto qualcosa. Se l'accusa insiste molto col GIP e scrive molto, il processo si fara', a prescindere da cosa scriva. Se sei sul banco degli imputati, allora sei almeno un poco colpevole, quindi l'assoluzione e' lenta , mentre la condanna e' veloce, il che spinge gli avvocati a chiedere una condanna breve, senza galera e con poche conseguenze anziche' insistere. Il giudice preferisce una condanna lieve molto rapida, che aumenta le proprie metriche di produttivita' senza esporlo a molti ricorsi e a possibili reprimende, piuttosto che una accurata disamina che dimostrerebbe l'innocenza dell'imputato: tanto, pensano, se e' davvero innocente e riceve molto danno da una piccola condanna, fara' ricorso e sara' assolto in appello.
  5. La polizia postale e' giudicata dal numero di inchieste avviate, di perquisizioni condotte, di materiale perquisito, a prescindere dal giudizio finale. Questo crea una naturale collaborazione tra chi denuncia un reato informatico e chi fa partire la perquisizione. Inoltre, gli agenti ricevono elogi dal ministero sulla base degli articoli usciti sul giornale. Se le inchieste di qualche unita' finiscono spesso sui giornali, dando lustro all'unita', gli agenti ricevono elogi formali, utili ai fini di carriera. 
  6. Sebbene la sentenza sia pubblica, la divulgazione pubbica degli atti del processo, come le perizie e il dibattito, sono molto difficili da mettere in rete. Potrei facilmente sputtanare alcuni "consulenti" ed alcuni "tecnici del tribunale" mettendo online gli atti dei processi cui ho fatto da perito, ma e' vietato. Le corbellerie dei tecnici dell'accusa, cioe', non possono finire su blog ed affini.

Ora, nella situazione in cui l'accusa vince quasi sempre, un processo e' una tortura lenta e costosa, ed esistono moltitudini di persone disposte a denunciare, il risultato e' una grande quantita' di denunce, corroborate dalla buona volonta' della polizia postale a farvi finire sul giornale con accuse orrende.
Sebbene questo non sia un apparato organico e la legge italiana in teoria predica di evitare queste dinamiche, la somma di questi fatti singoli ottiene lo stesso identico meccanismo repressivo vigente in CINA. LA differenza e' che il governo cinese non ci tiene ad apparire democratico, quindi costruisce un apparato del genere in maniera ufficiale.


Il governo italiano non puo' costruire un sistema repressivo come quello cinese, ma vuole ottenere lo stesso risultato. Quello che fa e' allora lasciare che le numerose tessere del gioco si organizzino "spontaneamente" a formare un insieme che risulta fare la stessa cosa nello stesso modo, ma non e' possibile dimostrare che la volonta' politica fosse quella.


Il politico, cioe', stimola i suoi militanti a controllare il web e i giornali e a sporgere denuncia. Poi legifera in modo che la polizia sia premiata per il numero di inchieste AVVIATE. Poi legifera in modo che ai giudici convenga condannare sempre. Poi organizza la giustizia in modo che a nessun giudice convenga specializzarsi davvero. La SOMMA di queste istanze separate fa si che il sistema sia oppressivo quanto quello cinese, ma se dovessimo accusare il governo italiano di aver costruito un sistema repressivo, ci troveremmo al massimo con una somma di incompetenze.


La politica italiana costruisce gli apparati repressivi semplicemente organizzando le singole funzioni di ogni processo in maniera separata; solo la somma dei malfunzionamenti delle singole parti produce la repressione, non e' possibile dire che un singolo apparato sia repressivo, Avendo in mente la repressione che vogliono come risultato generale, non faranno altro che organizzare "casualmente" i singoli malfunzionamenti perche' ottengano il risultato sperato, senza che sia possibile dimostrare la presenza di un apparato organico di repressione.


Se andiamo ad analizzare per quale motivo la repressione italiana sia simile a quella cinese, troveremo che alla fine ogni ente ha obbedito a direttive che sembrano costruite come direttive normali, criticabili o meno. Solo osservando il comportamento generale del sistema si realizza che la somma delle interazioni dei singoli regolamenti risulti in un sistema cinese; i singoli regolamenti, presi da soli, non sembrano avere intento simile a quelli del governo cinese. Ma il legislatore ha una visione di insieme, e quando vuole costruire un apparato repressivo si limita a spezzettarlo tra le diverse funzioni dello stato, in modo che un insieme di funzioni apparentemente democratiche si sommino causando un sistema nel complesso repressivo.



In questo senso, quindi, il sistema cinese e' gia' in atto in Italia. La differenza non sta nelle sue capacita', potenziali o meno, ma nelle intenzioni e negli iniziatori: il governo italiano non teme rivolte come Tien An Men, almeno per ora, per cui non ha interesse a reprimere come quello cinese. Tuttavia, ogni qualvolta si manifesti su internet qualcosa che per qualche motivo infastidisca un partito od un politico, sebbene per motivi cosi' diversi da evitare il paragone con la Cina, il sistema che si attiva e' nel risultato assolutamente analogo a quello cinese.



E costruito diversamente , ha scopi diversi - anche se analoghi - e condizioni di attivazione differenti, ma all'atto pratico puo' mandarvi la polizia a casa per aver espresso la vostra opinione, sbattervi in galera e togliervi gli strumenti di lavoro, e questo senza avere qualsiasi prova o indizio valido ai fini di processo, se non addirittura avendoli fatti creare dai denuncianti stessi come commenti sul forum da chiudere, o dalla polizia stessa, che in caso sia sgamata si giustifichera' dicendo che loro possono infiltrarsi e provocare, ma si guardera' bene dal dire ai giudici che quelli erano loro a meno di non essere sgamati, eccetera eccetera.


Quindi si, manca la censura sui due strati di rete - accesso e carrier - ma per quanto riguarda i contenuti, il sistema cinese - mutatis mutandis - ce l'avete gia'.


Uriel



(1) Giudicano oggi un caso di abigeato e domani un caso di informatica.

Come costruire un regime usando le regole della democrazia.

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Lo scorso post ha scatenato la solita reazione: ma possibile che gli incompetenti politici italiani siano capaci di realizzare un piano cosi' astuto? In realta' quando si tratta di sopravvivere il politico italiano e' sin troppo competente, ma credo che in aggiunta a questo vi sia una certa sinergia con tre attori della societa' italiana, che sono i massoni, la chiesa cattolica e le mafie, ammesso che non siano lo stesso attore.


Innanzitutto occorre chiarire una cosa. Il parassita appare inetto ed incompetente soltanto se lo misuriamo col metro di una creatura autosufficiente, e lo stesso dicasi dell'opportunista o del mangiacarogne. Se confrontiamo le api con le zecche del cane, indubbiamente il giudizio etico e' diverso: l'ape sa costruire alveari, sa fare il miele, accumula risorse, e' organizzata socialmente. Appare quindi piu' "abile" rispetto alla normale zecca del cane, che essendo un parassita ci appare come "incapace di provvedere autonomamente a se' stesso".

Se pero' esaminiamo la capacita' di sopravvivenza delle zecche, ci accorgiamo che la differenza non sta nell'abilita'. Il ciclo vitale della zecca e' sofisticato, le prede diversificate, e la zecca e' estremamente specializzata ed 'abile'. Non ha senso chiedersi se una zecca, animale cosi' inetto e incapace di mantenersi da solo, sia competente nel farlo: lo e' sicuramente. Quello che disprezziamo e' il merito, ma se esaminiamo il metodo, notiamo che i parassiti sono "abili" quanto e piu' degli animali che non lo sono (1) , e spesso sono molto "competenti".

Cosi', per prima cosa rigetto l'idea che la classe politica italiana sarebbe troppo incompetente per disegnare un ambiente adatto alla propria sopravvivenza. Il parassita non e' UTILE, ma e' abile. Il fatto che una zecca sia meno utile di un'ape perche' non fa il miele e' una approssimazione razionalista. (2) Lo stesso dicasi per l'abilita' o la competenza.

Prendiamo un esempio, l'obiezione di coscienza. Non volendo concedere una reale autodeterminazione alle donne, ma avendo a che fare con un referendum molto chiaro e con una sensibilita' estrema, allora si introduce un'altra norma, sapendo che il comportamento emergente sara' quello voluto.

Si introducono gli "obiettori di coscienza", e poi si creano associazioni (cattoliche) di obiettori di coscienza, facendo in modo che per cooptazione essi abbiano piu' carriera nella sanita'. E che, peraltro, lavorino meno svolgendo un compito di meno. Il risultato di tutto questo e' che in italia l'aborto non e' piu' vietato, e non si puo' neanche dire che lo stato lo ostacoli. Il comportamento emergente e' che la persona che voglia abortire non riuscira', esattamente come se fosse vietato.

In questo ovviamente lo stato ha avuto un consulente piuttosto specializzato , che e' la chiesa cattolica, in questo genere di strategie. La chiesa cattolica difficilmente prende una posizione pro o contro qualcosa: si limita a manipolare il comportamento delle varie componenti sociali perche' il comportamento emergente sia quello voluto, senza che sia possibile dire che sia il comportamento della chiesa stessa.

Cosi', occorre innanzizutto capire che questa tecnica di oppressione ha una seconda figura. Oltre al legislatore che ci deve guadagnare qualcosa, c'e' anche l'ente "consulente" , cioe' l'ente che desidera il comportamento emergente e fa pressioni perche' il legislatore prenda i necessari provvedimenti. Anche quando il legislatore e' stupido, e spesso grazie alla sua stupidita', il suggeritore riesce a fargli approvare una serie di provvedimenti singolarmente democratici e costituzionali, il cui risultato globale, o comportamento emergente, sia del tutto anticostituzionale.

C'e' una terza figura , oltre al legislatore ed al consulente, che e' il "prepotente".

Torniamo all'esempio della farmacia di obiettori di coscienza. Se volete che vostra moglie abbia un aborto e ci entrate ti dicono che la pillola del giorno dopo non ce l'hanno, che deve arrivare, che va ordinata, e che non ve la daranno. Aha. Davvero?

Siamo a Napoli, e voi siete un camorrista. Una donna vuole abortire, e vi chiede di metterci una buona parola col farmacista. Siete la stessa persona cui la farmacia paga il pizzo per non incendiarsi. Secono voi, l'obiettore di coscienza dira' di no?

Cosi', se tutti gli obiettori fanno parte di organizzazioni cattoliche, e c'e' diciamo una suorina incinta, o il prete l'ha fatta grossa e ha ingravidato una paesana, secondo voi l'obiettore di coscienza dira' di no?

Sappiamo bene com funzioni con gli obiettori di coscienza: la loro coscienza dice si o no "a seconda". E di questo beneficia chi puo' maggiormente influenzarla.

Non c'e' dubbio che in un posto ove dominano massonerie e mafie, un comportamento arbitrario come l'obiezione di coscienza produca due tipi di persone: quelle cui l'obiettore puo' dire no, e quelle cui DEVE dire si. Un finanziere entri in divisa dentro una farmacia, e l'obiezione di coscienza va a farsi fottere in due nanosecondi. Lo stesso per un prete o per un mafioso.

In questo senso, quindi, abbiamo il "legislatore", il "consulente" e un'ultima figura, che definirei "prepotente", e tutte e tre le figure hanno una grande convenienza in un sistema dal comportamento definito come comportamento risultante: controllando le interazioni, possono controllare il comportamento emergente.

Per questo l'obiettore di coscienza in farmacia non ha gli abortivi se siete pinco pallo qualsiasi, ma li ha se indossate una divisa, se siete preti , monaci, gerarchie cattoliche, se siete camorristi. Questa classe di privilegiati riceve vantaggio dalla propria posizione, perche' puo' intercedere per altri e scambiare favori. Se l'obiettore di coscienza non vi da' gli abortivi potete rivolgervi all'amico/parente in GdF, al prete di fiducia, al camorrista. A buon rendere, ovviamente.

Prendiamo adesso il caso della giustizia italiana.

La forma attuale e' dovuta principalmente al periodo detto "strategia della tensione", nel quale "opposti estremismi" esigevano la creazione di una classe di persecutori fascisti dedicati in toto alla conservazione dello status quo. Prendiamo cosi' un giudice, e:

  • Alziamogli lo stipendio sino alla categoria "Dirigente", circa 90.000 euro/anno, netti.
  • Creiamo associazioni di giudici tipicamente "bourgeoise", tipo club di golf, yachting club, club di equitazione.
  • Manovriamo le associazioni per favorire l'inserimento dei giudici negli strati borghesi della societa'.
A questo punto, nessun giudice avra' piu' simpatia per le istanze degli operai e degli oppressi. Lo stile di vita del giudice e' tale che non capisce nemmeno le loro difficolta'. Il delinquente, e spesso la persona comune, gli appaiono come demoni usciti da qualche abisso di miseria e ignoranza. Al contrario, persone della stessa classe sociale appaiono comprensibili nella loro umanita', che assomiglia a quella del giudice.

A questo punto, c'e' il problema che i giudici debbano "applicare la legge". Cosi' innanzizutto annacquiamo la legge. Facciamo in modo che l'omicidio non sia, per esempio, il fatto di aver ucciso una persona, ma che esista una tale varieta' di omicidi da necessitare quasi un sommelier di omicidi per l'assaggio. Ogni omicidio, ovviamente, ha la sua specifica pena. Dopodiche', prendiamo le pene e iniettiamo una serie di attenuanti e di aggravanti, tutte discrezionali . Infine, diciamo che l' "omicidio preterintenzionale malizioso con libidine del giovedi' mattina se si indossa la cravatta " e' punito con una pena dai 20 euro di ammenda ai 200 anni di carcere.

A questo punto spetta al giudice decidere , a sua discrezione, quale tipo di omicidio sia avvenuto. Tra le 25 o 26 varianti di omicidio ci sara' "omicidio quando stai sul cazzo al giudice" e "omicidio quando il giudice ti vuole salvare", ovviamente definiti  con termini astrusi tipo "omicidio  preteranterobidirezionaloccipitale" e "omicidio termobaricondriale". La differenza tra i due deve essere sempre una specifica opinione del giudice, ovvero in una totale assenza di fatti oggettivi.

Detto questo, occorre definire una serie di aggravanti e attenuanti illogiche, tali da dipendere dall'opinione del giudice. Abbiamo allora "aggravante dei futili motivi". Quando un motivo e' futile? Se offendi l'onore della mia famiglia e insulti il capitano Kirk, qual'e' la differenza? Quali dei due' e' "futile"? Abbiamo la contrizione del colpevole, per cui tutti dopo averti sbudellato il figlio ti scrivono una lettera di scuse. Abbiamo la "volonta' di cooperare", per cui ti ho incendiato la casa col neonato dentro ma adesso, a tre mesi dal rogo,  "coopero" , qualsiasi cosa significhi.

Fatto questo, a sua pura discrezione il giudice decide quale tra i 26 tipi di omicidio abbiate commesso, e la differenza di pena e' del 50% , poi decide di quali attenuanti e quali aggravanti il sesso degli angeli sia propizio, e una volta fatto questo deve solo decidere quale pena comminare, tra lo scappellotto previsto per l' omicidio anteroditirambolesbico e i 200 anni di carcere infernale dell' omicidio tachinsurrezionalpenetrattore. Stabilito che avete si' sterminato tutti i bambini di un'asilo, ma era una cosa anteroditirambolesbica , andiamo ai benefici, che vengono concessi per motivi oggettivi quali "contrizione interiore", "suggerimento di un demone assiro", "condizione socioeconomica ossidoriducente" , oppure alle aggravanti, che vanno da questioni filosofiche tipo "futili motivi" sino a "quella stronza ci godeva, la trroia!". 

Ovviamente, se il giudice "applica la legge" nel senso che puo' scegliere tra uno scappellotto e 200 anni di carcere, di fatto la legge non e' tale. Negli USA nelle stesse condizioni succede che per uno stupro i negri si fanno il carcere mentre i bianchi ricevono un premio , in Italia succede che Erika e Omar si facciano 16 anni per sbudellare madre e fratellino, piu' benefici, mentre per corruzione si chiedano 11 anni per Previti: Houston, we have a problem.

Era sicuramente possibile, lavorando tra le pieghe del diritto, dare molto piu' ad Erika ed Omar, e sicuramente chiedere molto meno per Previti.

Fatto questo avete una struttura di giudici che sara' sempre pronta a capire i giovani borghesi della Magliana, i cui genitori probabilmente erano colleghi di Yacht Club dei giudici stessi, e faranno di tutto per salvarli dal carcere, piuttosto che condannare durissimamente per atti osceni due gay che si baciano.

Per fare un esempio, in Germania gli usi e i costumi NON possono essere usati in un procedimento penale. Questo significa che se non esiste una legge che dice "vietato ai gay baciarsi",(sarebbe incostituzionale) non ci si puo' appellare in un procedimento penale al "comune sentire" per affermare che un bacio gay sia contro la morale e un bacio etero no.

In Italia invece e' del tutto permesso inserire in un processo penale il "comune sentire", che ovviamente e' una libera interpretazione del giudice.

Ma torniamo alla costruzione del nostro sistema oppressivo. Abbiamo detto che:


  • Alziamogli lo stipendio sino alla categoria "Dirigente", circa 90.000 euro/anno, netti.
  • Creiamo associazioni di giudici tipicamente "bourgeoise", tipo club di golf, yachting club, club di equitazione.
  • Manovriamo le associazioni per favorire l'inserimento dei giudici negli strati borghesi della societa'.
Nessuno dei tre provvedimenti ha un chiaro intento di formare un organo repressivo, ma sbattere tutti i giudici in una classe sociale alta e obbligarli a frequentare la borghesia locale avra' il PREVEDIBILISSIMO risultato di mettere i giudici a difesa delle classi alte e dei potenti.

Se tuttavia qualcuno ci contestasse l'operazione, come potrebbe? E' forse un male pagare bene i giudici? E' forse un male consentire loro di frequentare chi vogliono, o praticare gli hobby che vogliono? E' forse male spingere i giudici a frequentare l'elite della societa'?

Adesso dobbiamo pero' demolire un altro aspetto del processo penale. Abbiamo demolito la certezza delle pena introducendo discrezionalita' e lasciando proliferare le fattispecie, adesso c'e' ancora un problema: la prova. Esiste cioe' la possibilita' di portare prove in tribunale. Ma noi vogliamo che le prove dell'accusa siano sempre migliori di quelle della difesa.

Cosi', dobbiamo evitare ogni standardizzazione. Nei paesi civili, esiste un ente apposito, terzo sia alla polizia che alla difesa, cui il giudice DEVE chiedere lumi in caso abbia pareri scientifici opposti. Questo fa si che la prova sia una prova, ovvero un fatto "terzo" rispetto alla difesa e all'accusa. Al contrario, in Italia le prove le raccoglie la polizia, cacciando chiunque altro dalla scena e distruggendo scientemente la scena stessa, in modo da impedire ulteriori sopralluoghi e rendere impossibile l'incidente probatorio. Nel caso dell'informatica forense, anziche' fare una copia di un hard disk si fa una stampata di DIR /S, ed altre amenita' che impediranno alla difesa, dopo ANNI , di esaminare il contenuto del disco, che (se esiste ancora) non sara' comunque "genuino".

Sulla formazione della prova nel processo italiano si scrive molto, e si scrive molto per giustificare il fatto che la dimensione scientifica delle prove in Italia e' inesistente. Si prende un dettaglio e si costruisce un romanzo diffamatorio attorno al dettaglio: se si vuole accusare di fascismo qualcuno si sequestra tutto cio' che e' nero abbia in casa, compreso il risotto di seppia, non si menziona il fatto che la casa appariva come una casa normale, e si pone l'accento su quante cose "nere" ci fossero.

La prova in italia non esiste, non si forma, e quando si forma a formarla e' la polizia. Anche perche' nessuno ha mai definito per legge la figura del perito, che e' un testimone come tanti altri. Se un professore universitario dice che un computer non ha mai fatto la tal cosa, ma un commesso di un negozio di informatica dice che gli capita sovente di fare Telnet allo spirito di Nabucodonosor, non e' detto che il giudice creda al professore universitario.
Ma diciamolo: e' questo un intento oppressivo? Ci possono accusare di aver costruito una Gestapo, se non abbiamo mai creato un istituto per le indagini scientifiche forensi di dimensione nazionale? Ci possono accusare di voler creare un regime se diamo alla difesa "la liberta' di scegliere il perito sul mercato", ben sapendo che in questo modo i tribunali avranno sempre "polizia scientifica contro pinco pallino qualsiasi"?

Distrutta la dottrina, distrutta la legge, messa nelle mani dell'accusa la formazione della prova, rese casuali le pene, rimane un solo problema aperto. La polizia. Se ti beccano che stupri una tizia, difficilmente potrai uscirne. Voglio dire, se la polizia trova , come nel caso della magliana, una ragazza a pezzi ed una viva per miracolo dentro il baule di un'auto, tutto si fa complicato. La polizia e i CC seguiranno ordini, procedure, gerarchie, ed essendo gerarchie militari o simili interferire e' difficilissimo.

Cosi', facciamo una cosa: sottoponiamo tutto al magistrato. Facciamo in modo che si, la polizia trovera' una ragazza a pezzi dentro una valigia, ma poi il magistrato possa "gestire" la cosa. Facciamo che due poliziotti si mettano ad ammazzare negri su una uno bianca. E' facile da nascondere? No. Le stragi si notano.

Allora  un magistrato che se ne occupa parte dritto verso la mafia calabrese, con tanto di supertestimone che avrebbe visto un mafioso calabrese e blabla. Se la Uno Bianca non avesse ammazzato dei CC, facendo incazzare un generale che ha ottenuto di cambiare il magistrato con uno di sua fiducia, oggi la Uno Bianca sarebbe stata uno dei capitoli della "mafia al nord", e non un gruppo di poliziotti che si mettono a sparare ai negri per divertimento, e poi ad alcuni carabinieri.

Qual'e' la differenza tra una storia che parla di ndrangheta, di una minorenne testimone che ha visto un mafioso, e una storia che parla di poliziotti che hanno un delirio mistico e vanno in giro sparando? La differenza e' tra un magistrato ed un altro,  naturalmente, ma questo testimonia come effettivamente NON ESISTANO PROCEDURE STANDARD SU COME CONDURRE LE INDAGINI.

E se capitate in mano al magistrato sbagliato?

In questo contesto, il risultato e' ovvio. Se prima delle millanta riforme della giustizia la polizia poteva condurre indagini senza il controllo del magistrato, ed essendo una organizzazione numericamente grossa doveva per forza sviluppare procedure standard, adesso tutto e' in mano al magistrato.  Se il magistrato decide di non dare priorita' alla ragazza a pezzi nella valigia, non esiste una seconda autorita' che possa decidere altrimenti, ma specialmente puo' succedere che ad una ragazza sia data priorita' ed a una no, dal momento che non esistono procedure standardizzate.

C'e' qualcosa che possa farci accusare di aver costruito un sistema cinese? No. In fondo abbiamo solo detto che il magistrato dirige TUTTE le indagini, e che decide lui. Insomma, qualcuno dovra' decidere, no? E' ovviamente incidentale il fatto che un'organizzazione come le forze dell'ordine dovra' sviluppare giocoforza un sistema di procedure standard, mentre i magistrati fanno il cazzo che vogliono.

Che cosa manca ancora per un regime? Ah, si. Tortura degli imputati per estorcere confessioni e violazione dei diritti dei cittadini.

Questo e' facile. Diamo al giudice, come nel caso Del Turco, la possibilita' di decidere se sbattere un tizio in carcere e per quanto tenercelo. Del Turco si dimette dalla sua carica e ha una residenza nota. Non c'e' possibilta' che ricommetta i presunti reati, non puo' inquinare le prove non avendone piu' accesso, ed e' possibile dargli magari i domiciliari.

Ma il giudice che "agisce secondo la legge" ha una chiara discrezionalita' a riguardo. E decide che no, Del Turco puo' manomettere prove gia' raccolte,  che possa scappare (nonostante lo si possa facilmente riconoscere) e che possa ricommettere il reato pur senza essere piu' al proprio posto.

Qual'e' la differenza con un ex marito che ha gia' tentato di ucciderti ma se ne va libero? Il volere del giudice, non soggetto ad alcuna procedura standard. Il giudice di Del Turco voleva estorcere una confessione, e ha usato il carcere come strumento di tortura.

C'e' qualcuno che potra' mai accusare i giudici di tortura , dal momento che gestire il carcere non e' compito loro, e non e' colpa loro se siano luoghi infernali? Ovviamente no: teoricamente l' habeas corpus e' in vigore anche in Italia. Se diamo al giudice facolta' di agire "cum grano salis" non vogliamo mica costruire un regime, no?

In ultimo, dopo aver distrutto la possibilita' per PS e CC di dotarsi di procedure standard, visto che devono comunque obbedire al magistrato, "che ne dispone", aggiungiamo la possibilita' di violare i diritti del cittadino. Se la polizia entra in casa vostra senza mandato, o con un mandato incompleto,  diamo pure alla vittima del sopruso la possibilita' di ricorrere al riesame, per sentirsi dire che le esigenze dell'indagine prevalgono sui diritti dell'imputato.

Ma anche qui, possiamo dire che abbiamo costruito un sistema di repressione cinese, se abbiamo anzi creato un tribunale apposito ove contestare una perquisizione? Un tribunale che aumenta i costi del processo, un tribunale ove si trovano colleghi dei magistrati che "indagano", un tribunale che poi - piccolo dettaglio- ritiene sempre e comunque che se siete indagati "qualcosa dovrete aver fatto".

Fatto questo serve ancora un altro componente: la parte politica. Per fare questo prenderemo la vecchia "polizia politica" di invenzione fascista e la accorperemo in una nuova polizia, detta "Digos", composta da persone appartenenti agli altri corpi di polizia selezionati con criteri perlomeno fumosi, dai poteri estesi ma non meglio limitati,  capace di unire alle normali prerogative di polizia altre che sarebbero tipiche dell'intelligence, e con una completa discrezionalita' sul modus operandi.

Una polizia che puo' indagare senza inchiesta, sorvegliare senza mandato del giudice, spiare senza avviso di garanzia, pagare criminali senza spiegare perche' quasi a nessuno, e tutto per reati "politici", senza che sia definito chiaramente l'insieme di intervento e sorveglianza.

Una polizia che ha sul libro paga dei criminali che possono perseguitarvi per fare un favore , che ha sul libro paga gli scassinatori che possono rubarvi su commissione l'elenco dei clienti , ottenendo una perquisizione illegale senza sporcarsi le mani. Una polizia che puo' chiedere ai colleghi di fermare un'inchiesta se ha un "rapporto di fiducia" con un criminale: ragazzi di un centro sociale vi incendiano l'auto,  ma quel tizio informa Digos, e allora l'incendiario non viene preso perche' si sa, conviene che stia fuori e riferisca alla "politica", come ancora i nostalgici del Duce chiamano quella polizia.

Anche in questo caso, le accuse sono impossibili da portare. Quale polizia non puo' infiltrarsi in una associazione a delinquere? Quale polizia non ha informatori? Quale polizia non cerca di crearsi una rete stabile di amicizie, chiudendo un occhio?

La somma di tutte queste cose, apparentemente innocue, produce un comportamento emergente che e' quello di un regime persecutorio, tirannico, repressivo e arbitrario, teso a mantenere al potere la classe esistente.

Ma se sono i legislatori ad aver creato questo, chi sono i consiglieri e chi sono i prepotenti?

I consiglieri sono le massonerie e le lobby. Non serve che il politico sia competente, le lobby frequentano i giudici , le massonerie li tesserano, entrambi gli enti saranno felici di indicare al legislatore il "favorino" da farsi perche' l'amico giudice possa applicare la legge come vuole.

Potete tranquillamente misurare la quantita' di massoni e di club esclusivi in una citta', e avrete cosi' la chiara misura di quanto sia affidabile la giustizia. Se c'e' molta massoneria, i giudici useranno sempre e comunque gli enormi margini di discrezionalita' e i giganteschi arbitrii cui godono a favore della classe borghese locale. Di chiedere giustizia NON DOVETE NEANCHE SOGNARVELO. A Bologna, con la sua massoneria, solo uno stolto puo' credere ai tribunali.

Tra il consigliere ed il prepotente, c'e' poi il mafioso. E' chiaro che se il giudice puo' scegliere tra uno scappellotto e 200 anni di carcere per lo stesso reato , tipo "associazione mafiosa esterna-interna paradossale con spin -1" , il mafioso tentera' di spingerlo a comminare lo scappellotto anziche' 200 anni di carcere. Se la pena fosse definita e inflessibile ovviamente non potrebbe, ma avendo cosi' grande margine, provarci vale la candela.

Cosi', in assenza di procedure , standard e certezze, chi riesce ad influenzare poliziotti e giudici ha un potere enorme, pari a quello dei giudici. La mappa delle associazioni mafiose puo' essere presa come una mafia delle procure piu' corrotte: non tanto perche' non sconfiggono la mafia, ma perche' corrompere giudici e' una fonte di potere inestimabile per la mafia, e piu' discrezione c'e', meno e' possibile notare il comportamento anomalo di un giudice.

Lo stesso dicasi della politica, che puo' facilmente favorire non il giudice in se', ma la rete di relazioni borghesi che il gudice intrattiene, garantendo affari, come arbitrati e consulenze di studio.

Nessuna delle caratteristiche della giustizia italiana potra' essere considerata come una esplicita costruzione di un sistema cinese, ma se per caso foste invisi al potere, vi succederebbe che:

  • Una forza di polizia pagherebbe qualcuno per rubarvi l'agenda.
  • Sull'agenda si trovano i nomi dei vostri fornitori.
  • Parte in tromba un'inchiesta che va sui giornali distruggendo il vostro nome.
  • Venite perquisiti estensivamente, insieme a quelli che chiamate piu' spesso, in modo da isolarvi.
  • Venite messi in carcere con la promessa di uscire se confessate. Il carcere e' disumano.
  • La formazione della prova e' priva di regole.
  • Il dibattimento e' illogico e fatto di opinioni prive di fatti.
  • La pena e' a discrezione del giudice, per durata e durezza.
  • La pena viene eseguita nel carcere deciso dal giudice, dall'inferno al posto civile.

Adesso ditemi: e' cosi' diverso da quanto succede in Cina?


Uriel



(1) Noto una catastrofe logica nella definizione di parassita. Il problema e' che la catena alimentare viene costruita o descritta nel modo esatto con cui si mettono i cima gli esseri umani, subito sotto i mammiferi , e questo per una ideologia che vuole l'essere umano come centro o apice del creato. Affermare che il pidocchio dell'uomo si trovi SOPRA nella catena alimentare e che l'homo sapiens sia una PREDA del pidocchio, che e' un predatore, e' IDEOLOGICAMENTE difficile. Il parassita e' semplicemente un predatore che ci infastidisce ritenere tale perche'  considerarlo tale infastidisce il nostro ordine morale. Chi si nutre di qualcun altro, lasciandolo vivo o meno,  e' un suo predatore, e sta sopra nella catena alimentare. Se poi qualcuno ha sbagliato a disegnarla perche' voleva mettere in cima qualcuno e non qualcun altro, arriva il paradosso del parassita, che si nutre della preda ma non e' sopra sulla catena alimentare. Per l'uomo, venire superato dai suoi pidocchi sarebbe uno smacco eccessivo. Siamo il centro della creazione divina, no? Una visione logica consisterebbe semplicemente nel dire che la catena alimentare sia un grafo, senza sopra e sotto, e una relazione "si nutre di".
(2) I biologi rispondono a queste obiezioni dicendo che i parassiti sono piu' "semplici" dei loro ospiti, dando per scontato che la semplicita' sia un attributo sminuente. Se considero la difficolta' che ho al lavoro per rendere semplici  le cose, e quanto la complessita' sia un MALE, non concordo nemmeno su questa affermazione. Dal mio punto di vista un organismo piu' semplice non e' necessariamente "inferiore" ad uno piu' complesso.

La Gabbia

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Ho avuto un week-end lungo (ieri era festa in Germania) cosi' ho scritto poco , ma tutto quel che leggo mi porta a pensare le stesse cose: ormai l' Italia e' una gabbia. Ci sono alcune evidenze che ormai parlano di un paese nel quale rimane solo chi e' costretto, e non ci sta bene, per niente. Come se non bastasse, iniziano a manifestarsi i primi fenomeni di quella che Hoellembecq chiamava "Estensione del dominio della lotta".


Prendiamo una bestia selvatica ed avvezza alla liberta', magari feroce, e chiudiamola in una gabbia. Essa si tormentera' e si sfinira' sino all'inedia per fuggire, dal momento che la sua percezione dello spazio e' chiara: la gabbia racchiude e contiene uno spazio topologicamente chiuso , che ne limita il movimento.

Ma adesso mettiamo la nostra belva su una torre altissima, sulla cima di una torre altissima dalla quale non possa saltare perche' finirebbe spiaccicata al suolo. Ma la belva non ha sbarre attorno a se': lo spazio circostante non le appare piccolo o ristretto, dal momento che il cielo le appare libero e vuoto sopra la testa, e tutto attorno a lei si stendono spazi enormi.

La belva si sentira' rassicurata dai grandi spazi, e si tranquillizzera', sebbene magari la quantita' di spazio a disposizione sia minore. Questo e' quello che sta cercando di fare la stampa italiana quando parla ogni giorno degli italiani che fuggono via dal paese: tranquillizzarvi . Farvi vedere che non c'e' una gabbia, che nessuno vi vieta di andarvene domani, che di fronte a voi ci sono gli spazi sconfinati dell'europa.

Aha.

Ma c'e' un piccolo problema. Tutti gli stati del nord europa hanno manovrato in modo che il lavoro non ultraspecializzato sia pagato in modo da rendere poco permeabile il mercato locale. L'italiano inutile che oggi occupa la fascia dei disoccupati non ha la piu' pallida possibilita' di introdursi davvero. O siete DAVVERO grandi esperti - capaci di FARE le cose - in un settore che serve davvero (Energia, Telecomunicazioni, Industria pesante, chimica, farmaceutica) oppure siete nella situazione della torre: di fronte a voi c'e' tanto spazio, ma non potete andare da nessuna parte.

Le offerte di lavoro nei paesi europei del nord sono state distorte appositamente per premiare chi ha gia' esperienza. Sul mercato lavorativo tedesco l'esperienza, cioe' aver gia' fatto e saper gia' fare qualcosa, possono contare piu' di una laurea. Si tratta di riforme concepite per mandar via l'immigrato straccione, e stanno funzionando: se due milioni di tecnici specializzati si sono mossi in Germania l'anno scorso, settecentomila negroidi senza specializzazione se ne sono andati. Il saldo e' ancora a + 1.300.000, ma quando parlate con un immigrato italiano oggi, di solito vi risponde coi congiuntivi, e anziche' lamentarsi per il caffe' e per la pasta e per la pizza   , si lamentano perche' in molte case non c'e' il bidet. (1), cosa che invece IMHO ha senso. Qualsiasi stronzo sa farti una pizza, non e' certo rocket science, e la pasta e' uno dei piatti piu' semplici da realizzare, basta bollire un prodotto che oggi si trova in ogni supermercato , anche in Germania.

In ogni caso, tant'e': i paesi nordici hanno adattato il loro mercato del lavoro per respingere gli immigrati con la valigetta di cartone e attirare quelli che portano Know-How, il che si traduce cosi': se non siete davvero specializzati e non avete gia' esperienza, dovrete farvi la gavetta qui, e vi assicuro che o sgambettate DAVVERO o tornerete in Italia scornati: il tedesco e' un padrone perfezionista e pignolo, e per lui se esisteva un modo migliore per fare qualcosa, quel che avete fatto ha un difetto: "si poteva fare meglio".

Ma anche per i molto specializzati la fuga dall'Italia non e' semplice: gran parte di voi ha comprato casa. E non vuole, ovviamente, venderla, perche' siete fermi ad uno sciocco sentimentalismo per cui "me ne vado, ma tornero' ". Forget it. Non tornerete. Mai. Dopo soli 15 anni che non siete in Italia, sarete piu' stranieri in Italia che in Germania. Ho parlato con gente che ha lasciato il paese 15 anni fa: ricordo che 15 anni fa l'italia fosse cosi', ma oggi non e' piu' quella. Un parrucchiere mi ha chiesto "ma perche' hai lasciato Bologna?, che si stava quasi come qui?". Eh, perche' 15 anni fa si stava quasi come qui. Oggi si sta come 15 anni fa in Sicilia. Quando LUI ha lasciato la Sicilia.(2)

Ma tant'e', avete comprato casa. E se avete comprato casa, faticate a lasciarla. E di recuperare l'investimento non ci pensate. E nell'82% dei casi avete un mutuo acceso. COn obbligo di residenza, come molti mutui casa.

Chi ha un'azienda sa che per chiuderla dovra' prima pagare la banca del fido scoperto e di eventuali debiti. Oppure venderla, ma non e' aria.

Cosi', siete una tigre in gabbia. Ma i giornali vi stanno spiegando che "potreste andarvene": No, solo pochissimi possono andarsene , e paradossalmente sono quelli che HANNO GIA' UN LAVORO IN ITALIA e se vanno via e' perche' la loro esperienza altrove vale di piu'. E si sta molto meglio, non per questioni economiche.

Siete in gabbia.

Ma i giornali vi dicono che la gabbia e' aperta, che potete andarvene. No.


L'assenza di sbarre o di ostacoli NON corrisponde alla liberta'. E' la differenza che passa tra vivere in gabbia e vivere sulla terrazza di una torre altissima. Niente ostacoli, solo spazi enormi, che non potrete varcare.

Ma vi rassicureranno. La belva si calma se anziche' la gabbia la mettiamo sulla terrazza di una torre. Le sembra di avere il cielo  a disposizione, lo spazio di fronte a se'. Si chiama "Estensione del dominio della lotta": la gabbia e' cosi' grande e spaziosa (in apparenza) che e' difficile rivendicare altro spazio.

Perche' i giornali italiani, ovvero i blog della finanza italiana , fanno questo? Perche' ci sono segni che la belva si sta innervosendo.

Sta avvenendo una campagna elettorale per le locali ove UN SOLO candidato ha il diritto di calcare le piazze. La procura ha detto a TUTTI GLI ALTRI partiti che e' meglio se i loro esponenti rimangono a casa. Niente comizi. Niente piazze. Sempre scortati.

La Carfagna prova ad andare al supermarket da sola, e viene coperta di insulti. La Presidente della camera viene coperta di insulti via internet. La belva e' nervosa e sta diventando aggressiva.

La verita' e' che siete in gabbia.

Quando ero piccolo esistevano piccole gabbie per topi, che erano trappole.




 Quando il topo era catturato, la mia vicina di casa era usa immergere la gabbia nell'acqua col sapone. Per quale motivo sprecasse sapone , visto che il topo sarebbe annegato comunque, non lo capiro' mai : ma una volta vidi il topo quando si avvicinava all'acqua. Era, per ovvia ragioni, impazzito. Squittiva e mordeva le sbarre di ferro e graffiava il pavimento come un pazzo e si scagliava su ogni cosa. La bestia in gabbia e' aggressiva.

I politici sanno di essere nella stessa gabbia dei cittadini. E sanno che i cittadini stanno diventando sempre piu' aggressivi. Ormai non possono girare per le strade, il PD non puo' andare ad un comizio della FIOM dove possono andare i grillini (quelli che vogliono sciogliere i sindacati ) e persino il nuovo segretario del PD, nonostante i suoi trascorsi, puo' solo intervenire da remoto.

La citta' dei politici e' sotto assedio, e l'aggressivita' aumenta.

Il cittadino italiano si sente come quel topo nella gabbia, e sa che prima o poi la gabbietta con lui dentro verra' gettata nell'acqua . La vede avvicinarsi. Ha visto altre gabbie gettate nell'acqua, come la Grecia e Cipro, e ha paura.

Devono tranquillizzarlo, e gli dicono "ehi, calma. Male che va andate via. I confini sono aperti. Non siete chiusi in gabbia, non vedete, l'Europa e' di fronte a voi" .

Funzionera'? Si, funzionera'.

Ha ragione Grillo, su questo: M5S rappresenta una speranza senza la quale l'italiano , il 25% degli italiani, sarebbe alla disperazione. In un certo senso, M5S rappresenta una ulteriore estensione del dominio della lotta, come dire "non e' vero che non potete farci nulla, c'e' M5S". Lo ha intuito Grillo, che evidentemente non conosce la definizione di "Utile Idiota" : http://it.wikipedia.org/wiki/Utile_idiota

Bene, siete in gabbia. Questa gabbia non ha porte. Ha solo sbarre. Le frontiere dell'Europa sono aperte solo per quei pochi che NON hanno casa, che hanni gia' lavorato in un settore molto specializzato e hanno Know How da vendere. Lo spazio che vi stanno aprendo di fronte NON ESISTE. Per questo, con due milioni di nuovi tedeschi, solo 75.000 sono italiani: sono davvero pochi gli italiani che hanno una chance.

Perche' si permette questo? Per una semplice ragione: chi lo permette, ovvero italianissimi banchieri , italianissimi finanzieri e italianissimi giornalisti credono di essere al sicuro. E sapete perche'? Perche' sanno che la rabbia si sfoghera' sui politici. De Benedetti, come ogni altro finanziere d'Italia, sa bene che nonostante sia chiara l'azione politica dei loro giornali, e nonostante sia chiaro che i politici siano loro burattini, la rabbia degli italiani si scatenera' contro i poltici.

Grillo stesso lotta contro gli stipendi eccessivi dei politici, dice "tutti a casa" ai politici, ma si scaglia poco contro i finanzieri. Vuole chiudere la bouvette, ma non la Borsa di Milano(3) quando sarebbe molto piu' razionale chiudere la borsa di Milano e statalizzare le aziende che vi sono quotate, visti i costi sociali.

In realta' i finanzieri italiani sono proprio quelli che potrebbero andare, per una semplicissima ragione: hanno gia' case e contatti all'estero, e quindi sono proprio quelli che NON sono in ansia.

In definitiva, pero', la situazione e:

  • La popolazione e' in gabbia, e viene sedata dai giornali che raccontano loro di quanti italiani siano andati via. Non siete in gabbia, vedete? Il confine e' aperto.
  • Chi sa di non poter scappare da una torre piu' di quanto non possa uscire da una gabbia si sta arrabbiando. La polizia italiana fa controlli a campione sulle telefonate private, e sa che la rabbia cresce.  E consiglia ai politici di NON fare i comizi, persino in campagna elettorale.
  • Ormai i politici vivono dentro un quartiere privato , perche' non appena cade il muro che li protegge, vengono insultati se non peggio. Sanno di non poter piu' girare per le strade.
In questa situazione si verifica che i politici hanno paura del loro stesso popolo e liberano i cani, ovvero la polizia , perche' dia un pochino di "lezioni esemplari". C'e' da aspettarsi che ci siano numerose retate od operazioni, cui verra' dato molto rilievo, contro "terroristi" o "hacker". Ma d'altro canto, se l'allarme parla di "milioni" di persone che si stanno incazzando per fame e hanno PAURA del futuro, questo - sebbene sia un discreto riflesso condizionato dei fascistoidi italiani - non basta.

E cosi' vi stanno raccontando degli italiani che se ne vanno, Vi stanno dicendo che alla fine dei conti la gabbia non e' chiusa, che la felicita' e' a due passi, basta varcare il confine, e tra poco vi daranno pure dei bamboccioni se non ve ne andate.

E questo serve a calmarvi.

Come la belva che viene messa sulla terrazza di una torre e ottiene sollievo dalla mancanza di sbarre, anche voi, per qualche tempo, verrete bombardati da queste notizie "allarmanti" di italiani che lasciano il paese. La porta e' aperta, vedete? L'Europa e' vostra, vedete?

Rilassatevi, non siete in gabbia.

Siete su una nave che affonda. Non ci sono sbarre. Potete scendere quando volete.

Non vedete quanta gente lo ha fatto?

Su, calmatevi e andate a dormire.

La gabbia non ha sbarre.

Uriel



(1) Ho capito adesso perche' abbiano sia doccia che vasca  , e perche' le docce siano cosi' grandi e di solito ci vedi il getto alzato a livello panza: si ficcano sotto la doccia dopo aver espletato! .

(2) Nessun bolognese ammettera' mai questo. Per il Bolognese a Bologna si sta sempre benissimo e tutto funziona benissimo, e se vedete un Leviatano che scorrazza per la citta' distruggendo edifici e divorando persone, vi diranno che non dovete neanche pagare per vedere uno spettacolo cosi' bello. Evviva il Comune! Evviva il Partito!

(3) Il Casino' di Milano sarebbe piu' appropriato. Vista capitalizzazione e numero di aziende, e considerato che la proprieta' e' della Borsa di Londra, tantovarrebbe chiuderla e statalizzare tutte le aziende quotate.

Una cretina e' per sempre.

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Da qualche giorno vedo diverse email riguardo il solito problema del "femminicidio". DI solito non me ne occupo in questi termini, perche' affermare che uccidere una donna sia piu' grave che uccidere un uomo e' come dire che uccidere un uomo sia MENO grave che uccidere una donna. Si tratta di un'affermazione stupida e illogica. Ma in questi giorni sono accadute cose che hanno richiamato in me ricordi diversi.
La prima domanda che occorre porsi quando si va a vedere il numero di donne uccise da uomini e' che tali uomini siano loro familiari nella stragrande maggioranza dei casi. In questo senso, occorre porsi una domanda: per quale motivo il pericolo arriva dal conosciuto e non dallo sconosciuto?

La logica vorrebbe che si incontri piu' facilmente il pericolo incontrando sconosciuti , o camminando in luoghi sconosciuti, che quando camminiamo in luoghi piu' conosciuti. Se ti imbatti in un pericolo in un luogo sconosciuto sei in una situazione piu' logica di quando ti imbatti in un pericolo in un luogo conosciuto. Per questo cio' che e' sconosciuto fa piu' paura: essenzialmente, associamo alle situazioni sconosciute, ai luoghi mai visti e alle persone mai incontrate prima un livello di pericolo piu' alto.

Se andiamo sul particolare, notiamo tre cose:

  • Le donne picchiate o uccise sapevano che quell'uomo era pericoloso.
  • Le donne picchiate o uccise sapevano che in casa correvano pericoli.
     
Certo la stampa va a nozze con la storia che le vittime avevano denunciato ma la polizia non ci ha fatto nulla. E' come dire che qualcuno ti aggredisce, tu chiami la polizia ma non fuggi. Probabilmente tu chiami la polizia E fuggi. Come si deve fare di fronte ad ogni pericolo.
Cosi' abbiamo DUE domande generiche:
  • Perche' cosi' tante donne non fuggono da compagni violenti?
  • Perche' cosi' tante donna VIVONO con compagni violenti?

Alla prima domanda puoi rispondere solo indagando sui vincoli materiali, quando parliamo della seconda invece il problema e' diverso.

E' diverso perche' sapere che un maschio sia un prepotente, o un violento, non e' questione del senno di poi. E' questione del senno di PRIMA.

Se vado indietro nel tempo, quando ero un pochino un alieno tra i coetanei e certe cose le vedevo "da fuori", posso ragionevolmente dire una cosa: il maschio violento PIACE.

PIACE.

Vado indietro con la memoria al mio liceo. Gli adolescenti sono psicopatici  a modo loro, e vivono in tempesta ormonale, ma ricordo i miei compagni di classe con una certa chiarezza. Alcuni erano dei prepotenti rodomonti dai voti pessimi , vestiti alla moda e atteggiamenti che all'epoca erano detti "rambismo". Ma non erano tutti. C'erano il Simone introverso e riflessivo, che reagiva alla forza solo se costretto. C'era il giuseppe grande e grosso , tutto sport e famiglia. Gia' evitavano di litigare con lui perche' era grosso e alto, poi lui se ne stava molto tranquillo a farsi gli affari suoi. C'era il Davide un poco lento ma decisamente una persona innocua. C'era Alberto il secchione, libri e casa. Mai visto litigare.

Poi c'erano quelli che definivamo "i stianaz", in ferrarese per indicare persone rissose, cazzoni violenti, oggi forse diremmo balordi.

Ora, visti da fuori i maschi meno violenti, piu' sensibili, per certi versi visibilmente dolci, per le ragazze erano trasparenti. Trasparenti sul serio. Come se non esistessero. Perche' erano sistematicamente e solo attratte dai peggiori.

Voglio dire, se un tizio ogni santa domenica va a tifare per una squadra che piu' del tifo ha il colera, come il Migliaro, e trova anche il modo di scazzottarsi, e se ne vanta, e io fossi una donna, eviterei a tutti i costi di trovarmi nella stessa stanza con lui. Cioe', tu lo SAI che e' violento. Se un altro tizio opprime e rompe le palle agli altri compagni minacciandoli e tormentandoli, specialmente i piu' deboli, e io fossi una donna, lo eviterei come la peste.

Ma non era proprio quello che ricordo. I piu' ricercati , per tutta l'adolescenza, erano rigorosamente quelli dagli atteggiamenti piu' evidentemente violenti ed aggressivi. C'era solo da scegliere tra altri ragazzi  , alcuni anche belli, ma poco aggressivi, poco vistosi, dall'atteggiamento educato e gentile. Ma loro sceglievano altrimenti, TUTTE. Anzi: la cosa era cosi' marcata che anche ragazzi poco adatti al ruolo, cioe' ragazzi che non stavano con la violenza neanche a morire, "facevano gli sboroni", ovvero fingevano di essere violenti, aggressivi e prepotenti al solo scopo di piacere alle ragazze.

Ora, occorre una riflessione su questo.

Che genere di mondo ci aspettiamo, riguardo al "femminicidio", se le ragazze sin da adolescenti preferiscono il maschio piu' violento e trovano letteralmente trasparenti i maschi meno aggressivi? Se passano l'adolescenza a fidanzarsi con teppisti e bulli coi quali - a ragion veduta- dovrebbero temere di rimanere da sole nella stessa stanza, che genere di destino otterranno?

Quando ero in Marina potevo osservare equipaggi piu' corposi di maschi. Se chiudete un centinaio di ventenni in una nave per mesi e poi li rilasciate in una citta', ovviamente usciranno dalla nave col preciso scopo di accoppiarsi. Il problema e': chi ci riesce? Anche in questo caso, ad adolescenza finita, devo dire che la situazione non cambiava molto. Quelli piu' efficaci erano quelli che sorvegliavo per evitare nonnismo, i piu' aggressivi e i piu' violenti. Persone con le quali una donna avrebbe dovuto evitare di avere qualcosa a che fare, erano invece i piu' richiesti. Giravo per la citta' e incontravo i marinai piu' scolarizzati, meno aggressivi e piu' giudiziosi insieme a farsi le pizze o in giro per cinema, o in giro per la citta' , di solito non accompagnati, e i "peggiori" sempre con la loro "preda" a fianco.

Anche i ricordi universitari, e anche quelli che ho  avendo fatto il buttafuori in alcune discoteche per pagarmi gli studi, non sono differenti. I problematici erano quelli preferiti dalle ragazze.

Ho visto cambiare questo atteggiamento attorno ai 30/35+ anni quando improvvisamente le poche donne rimaste libere sembravano allora preferire i maschi MENO aggressivi, ma c'era da dire che quasi tutti i maschi (specialmente i piu' aggressivi) erano gia' accasati, e se facciamo una classifica, si erano presi le ragazze piu' "gettonate" . Interessante, perche' se questo e' il risultato di una selezione, otteniamo qualcosa come l'elemento alfa di un branco di lupi che si accoppia solo con l'elemento alfa di un branco di lupe.

Sembra sensato, almeno per i lupi , ma il punto e' che l'elemento alfa del branco umano viene misurato -e preferito - per la sua violenza, prepotenza, agressivita'. Se ha senso per una lupa stare con il maschio che picchia tutti gli altri, NON ha affatto senso per una donna stare con l'uomo che aggredisce fisicamente e  picchia tutti gli altri -ammesso che non sia in carcere.

Il "femminicidio" domestico e' il risultato OVVIO di una societa' ove le ragazze PREFERISCONO sin dall'infanzia il maschio piu' violento, piu' prepotente e piu' aggressivo. Una dinamica simile non puo' produrre altro.

Questi maschi non vengono evitati, discriminati o guardati con paura, come sarebbe logico fare. Sono addirittura PREFERITI agli altri.

Mi focalizzo su questo punto perche' e' il punto focale. Un tizio stupido e aggressivo ha MOLTE piu' possibilita' di trovare la ragazza dei suoi sogni per almeno tutta l'adolescenza e deve comunque lottare sino ai 30 anni. Almeno la componente delle coppie che si formano in giovane eta' e' fatta da questi elementi. Quando si arriva alla violenza, queste donne - che quasi sempre si sono sposate giovani : consideriamola prova a fortiori - non possono dire di non sapere che il compagno non fosse aggressivo e violento. Lo hanno scelto per questo.

A quel punto arriva il problema della naming convention. Ovvero del rinominare qualcosa.

Facciamo un esempio stupido. Quando ero giovane e molto testosteronico un ratto di fiume uccise uno dei miei gatti. Un giorno vidi un rattone (che io supponevo essere il colpevole) entrare nella "bugadara", una specie di lavanderia. Poiche' era semivuota e non c'erano nascondigli, presi un grosso bastone ed entrai. La topazza si mise a saltare e a stidere, e per pura fortuna riuscii a colpirla tipo baseball. Poi la finii al suolo.Poi andai da mio padre a vantarmene ma lui anziche' i complimenti  mi fece un ronzatone violentissimo, dal momento che ero stato un idiota a chiudermi in una stanza con una bestiaccia cosi' forte e pericolosa  e piena di leptospirosi.

Ora, immaginate che io avessi risposto : "ma quando sono con la pantegana mi sento sicuro!". Che e' la tipica risposta della cretina quando vi dice che ha scelto un idiota perche' e' forte e violento. Ovviamente c'e' un errore di fondo, ovvero il fatto che la pantegana non intende affatto proteggermi come la cretina suppone che il suo ragazzo faccia. La pantegana mi mordera' e mi attacchera' la leptospirosi.  Allo stesso modo, se ti metti con un bullo chauvinista e facinoroso, nel lungo termine prima o poi iniziera' a menarti.

Qui c'e' il primo problema di nomenclatura, ovvero il fatto che la parola "sicurezza" viene piazzata a sproposito con un ragionamento del cazzo al preciso scopo di entrare nella stessa stanza con qualcuno che ti fara' del male.

Adesso andiamo alla seocnda fase. Ti sei messa col toro incazzato e vola la prima sberla. Il suggerimento sarebbe quello di fuggire  ed in fretta.

Ma qui abbiamo il secondo stravolgimento dei termini. Per esempio, una cretina recentemente pestata dal moroso (e finita in ospedale per questo) ha appena "perdonato" il fidannzato violento. Se lo chiamiamo perdono e' facile vederlo come atto meritorio, quasi. Ma occorre dargli il nome corretto: la situazione per la quale un tizio ti picchia e tu non provi nessuno dei sentimenti legati all'inimicizia che l'atto implica non si chiama "perdono". Si chiama "atto di sottomissione".

Se io stramino di mazzate un tizio, e gli chiedo "hai qualche problema, pezzo di merda?" e lui mi dice "no, va bene, chiudiamola qui, senza rancore" non si parla di perdono: si chiama resa. Lui e' alla mia merce'. Io sono piu' forte, lo domino, e siccome per scelta non propaga il conflitto e si prende i danni, e' stato SOTTOMESSO. Fine.

Cosa succede quando io sottometto qualcuno, lo stramino di mazzate e quello mi dice che non ne nasce alcun odio o alcun conflitto, ovvero quando si arrende? Che messaggio mi da'? Mi da' un messaggio semplice semplice: "resa incondizionata". Posso disporre di lui come cazzo voglio, perche' l'ho sconfitto, abbattuto, e non ha nemmeno le forze per un sentimento di ostilita'.

Ora, come si chiama questa sottomissione, questa resa senza condizioni, questa volontaria subordinazione vessatoria nel linguaggio della cretina? Si chiama "ma io lo amoOOO!".  Oppure, se preferite "io lo perdono"., o entrambe le cose.

Basta cambiare nome al concetto, e via: i nazisti perdonarono i sovietici che invasero Berlino, isn't it? Specialmente perche' erano appesi per il collo ad un ramo, ma dal punto di vista femminile questo e' amore.

Cosi', ho le idee molto chiare a riguardo: se esistesse quella che chiamo una "sana educazione al vaffanculo" e una certa "conoscenza del maschio", i bulletti aggressivi non vedrebbero toccherebbero una donna dai 14 anni sino alla morte, invece di essere al top dei piu' richiesti.

Il problema del "femminicidio" nasce da un preciso ordine nelle preferenze sociali, che inizia sin dall'adolescenza e si perpetua all'eta' adulta. Il problema si divide in due parti:

  1. Il maschio piu' aggressivo, violento e prepotente e' il preferito rispetto ai maschi magari piu' riflessivi, piu' gentili , piu' educati e piu' dolci, che sono invece disprezzati.
  2. Una volta conosciuto e approcciato il maschio peggiore possibile, anziche' fuggire dalla loro violnza queste donne si SOTTOMETTONO, rendendo pagante la violenza stessa, travestendo la sottomissione da "amore", "perdono" e non so che altro.

Non mi si dica che sia possibile "cambiare la cultura maschile" in queste condizioni. Finche' il maschio aggressivo, violento e prepotente e' preferito agli altri, che sono quasi invisibili per le coetanee, tutti faranno a gara per essere peggiori possibile.

Una sana educazione al vaffanculo , che lasci a secco i violenti (che sono perfettamente riconoscibili sin da adolescenti) , invertirebbe i termini della gara e sarebbero semmai i violenti a doversi mascherare e sembrare poi gentili. Il che presenta sempre un pericolo, ma almeno NON LO MOLTIPLICA.

Se uno vi ha fatto credere di essere gentile ed educato e poi e' un porco violento, siete state ingannate. Capita. Se lo mandate affanculo appena si manifesta, ha avuto giusto una chance e l'ha gettata via. Ma se lo scegliete per quanto e' "gangsta", e in seguito per quanto "vi fa sentire sicure" , cioe' per quanto e' violento e aggressivo, poi se vi mena , e voi lo perdonate pure, non dovete cacare il cazzo: non siete vittime, siete martiri volontarie.

Le martiri di una stupidita' che chiama "amore" o "perdono" la sottomissione.

In fondo, la morale e' sempre quella.




Uriel

Difendersi da una campagna stampa omicida.

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Mi hanno chiesto in che modo i grillini potrebbero difendersi dalla campagna stampa che sta venendo condotta contro di loro, e che sta effettivamente superando i limiti di decenza politica. Persino la Pravda ai tempi di Berija non faceva quello che stanno facendo oggi i giornali con M5S, per cui direi che si siano passati alcuni limiti. Poi c'e' un altro problema, ovvero come evitare che si faccia quello che e' stato fatto con la Sarti ed altri, ovvero rubare loro la posta dai computer personali e diffonderla.


Per prima cosa mi sono fatto la domanda piu' informatica. La risposta piu' corretta a questo problema e' crittazione. Cosi' mi sono chiesto cosa faccio io al riguardo. Il mio pc portatile ospita la home directory in una directory criptata con AES256, e quindi la ritengo abbastanza sicura.

Le mie caselle di email erano una cosa diversa. Ne ho diverse, e onestamente non tutti i sistemi sono sicurissimi. Cosi' visto che ho diritto ad una istanza EC2 gratis da Amazon, mi sono messo su un server linux con un bel fetchmail per raccoglierle tutte li'. A quel punto il problema e' che un amministratore di Amazon potrebbe anche leggere le caselle, anche se su una partizone crittata.

Cosi' , ho deciso che mi serviva una specie di companion di Enigmail, che crittasse all'arrivo la mia posta , in modo che tutto apparisse come se chi me la invia l'avesse crittata con GPG. Sfortunatamente un prodotto semplice capace di fare questo lavoro non esisteva.

Cosi' ne ho scritto uno. http://code.google.com/p/gpg-body/

Usando quello, tutta la posta che vi arriva,  arrivera' come se chi la invia avesse usato gpg per crittarla con la vostra chiave pubblica.

Questa roba si interfaccia facilmente con postfix e qualsiasi altro MTA (legge in standard input e scrive in standard output) , e con alcuni delivery agent locali (fetchmail, maildrop) e vi critta con s/mime tutta la posta prima che arrivi nella casella. A questo punto, se anche qualcuno accedesse a quella macchina, non potrebbe leggere nulla. Nella condizione dei pirati che hanno scaricato l'email della Sarti, non avrebbero letto nulla, ne' sui portatili ne' dalla casella.



Il secondo punto e' quello della campagna stampa.

Essenzialmente, combattere il cane non serve a nulla. Sinche' il padrone sara' felice, dara' piu' pappa ai suoi cani, e i suoi cani continueranno ad attaccare. Di conseguenza, attacare la stampa e' inutile. I cani continueranno a mordere sinche' il padrone non si stanchera'. L'unico modo e' quello di far stancare il padrone.

E' inutile fare "la porcata quotidiana" sul blog, se non per informare chi avesse letto un giornale mendace e avesse creduto alla notizia. Questo forse fara' male al cane, ma non tocchera' il padrone.

Ora, nella mia esperienza e' molto piu' efficace in questi casi colpire i padroni.

Alla fine dei conti, chi possieda questi giornali (Corriere, Repubblica, LaStampa, Unita', il Giornale, Libero) e' noto. Non tutti sono personaggi dalla moralita' specchiata, nel senso che di alcuni di quei padroni si conosce la fedina penale e le vicissitudini con la legge italiana, e per quanto riguarda altri, come diceva il buon Tyler Durden ,



"Le persone che stai cercando di calpestare, sono quelle le persone da cui dipendi tu. Noi siamo le persone che lavano i tuoi vestiti e cuciniamo i tuoi pasti e te li serviamo a tavola. Noi ti facciamo il letto. Noi ti proteggiamo mentre dormi. Noi guidiamo le ambulanze. Noi smistiamo le tue telefonate. Noi siamo cuochi e tassisti e sappiamo tutto di te. Noi esaminiamo le tue richieste di indennizzo alle compagnie d'assicurazione e gli addebiti sulla tua carta di credito. Noi controlliamo ogni spicchio della tua vita".


Ora, voi capite che quando un partito arriva al 25% dei voti, cioe' un italiano su quattro, dire che dentro un giornale o la relativa azienda proprietaria non ci sia qualche grillino e'  difficile. Essenzialmente, nelle finanziarie che stanno dietro ai giornali, nelle aziende che stanno attorno ai padroni dei giornali, qualche grillino ci sara'.

Qualche grillino che puo' sapere tante cose che non fanno piacere, si intende.

Voglio dire , tanto tempo fa avevo un sito. Un sito che riceveva attenzioni sgradite da un gruppo di fanatici della chiesa cattolica bolognese. Insistettero con i soliti metodi diffamatori, e non c'era modo di contrastarli. Finche', non salto' fuori che una delle "nostre" per motivi di lavoro metteva le mani sulle carte di una associazione "Onlus" che faceva capo ad uno dei capoccioni del gruppo di fanatici.

Come diceva Andreotti?

«Possiedo un grande archivio, e ogni volta che parlo di questo archivio chi deve tacere, come d'incanto, inizia a tacere».

Vedete, quando hai il 25% di voti, non c'e' nessuno in Italia che possa affermare DAVVERO di non dormire con un grillino/a. Non c'e' azienda , non c'e' finanziaria, non c'e' banca che possa essere davvero certa che nel posto sbagliato non ci sia la persona sbagliata. Ovvero un fanatico di Grillo.

In queste condizioni, attaccare i padroni non e' cosi' difficile. Si potrebbe persino bluffare, sostenendo di aver ricevuto il documento mediante lettera anonima (1).

Questo e' diciamo il modo di attaccare che definirei "estrema ratio". Se e quando giocano sporco, si puo' fare come Andreotti, e "come per incanto, chi deve tacere iniziera' a tacere".

Teoricamente sarebbe illegale, o meglio lo e', a meno che non sia fatto in un modo legale. Il modo legale e' di lanciare una iniziativa di "giornalismo dal basso", per cui chi sa qualcosa, anche gossip aziendale, scrivera' una email, e poi ci pensera' la redazione a scremare le notizie dal gossip. Ma intanto, l'archivio diventa grande. E quando un archivio diventa grande, chi deve tacere come per incanto inizia a tacere.

Un primo modo di difendersi attaccando e' quello di dare vita ad una iniziativa di "street journalism", in cui si chiede ai militanti di inviare notizie dirette ed indirette sui padroni di quei giornali, cioe' sui finanzieri che stanno dietro. Inoltre, i politici passano un sacco di tempo a Roma, e quindi hanno chi gli lava i vestiti, chi gli porta a spasso il cane.... chi sa tutto di loro.

E nessun politico puo' essere certo che non si tratti di un grillino.

Poi, una volta ricevute N mila mail, basta dire che l'archivio contiene N notizie. Detto questo, chi deve tacere iniziera' a tacere.

Questa e' la strategia borderline, diciamo.

Poi ce n'e' una legale, che sfrutta proprio il fatto che il blog di Grillo sia un'iniziativa commerciale, e che Casaleggio sia un'azienda. Voglio dire, se tu insulti un'azienda o dici male del suo prodotto editoriale, entri in un campo in cui stai rovinando gli affari agli altri.

Per dire, insinuare che un'azienda usi i proventi della pubblicita' per scopi poco chiari, illegali o illegittimi, non e' solo materia da querela: e' materia da citazione per danni. Una volta provato che si sia colpita l'immagine dell'azienda, non e' come con la querela, il giudice decide se accogliere la pena e basta.

Cio' che rende pericolosa la citazione per danni piu' che la querela con costituzione come parte civile non e' solo il tempo necessario , ma il fatto che se si prova che sia avvenuto l'illecito contro la reputazione della persona, altrimenti detta onore e prestigio ‑ una volta provata la detta lesione il danno è in re ipsa, quale privazione di un valore per quanto non patrimoniale della persona.

Significa che una volta dimostrato che avete detto una cosa falsa che peggiora il prestigio della persona, il danno va da se', e non occorre per questo mostrare prove (come mancati ricavi o altro).

In questo senso, il vantaggio di Grillo e Casaleggio e' quello di essere noti ma di NON essere dei politici: contemporaneamente Grillo e' PROPRIETARIO del marchio M5S, e come tale ha tutto il diritto di difenderne il valore, ANCHE ECONOMICO.

Questo essenzialmente significa che parlare bene o male di M5S e' come parlare bene o male di Fiat, di Eni o di qualsiasi altra ditta abbia un ufficio legale. Certo Grillo non fattura 25 miliardi di euro , ma visto il suo reddito, una citazione per danni (e non una querela) contro un giornalista e' letteralmente omicida.

Non per niente anni fa gli avvocati di Berlusconi non querelarono l'unita', ma la citarono per danni. Il fatto perverso di questo era che una volta mostrato che l' Unita' avesse dato dell'impotente a Berlusconi, non c'era nient'altro da fare, e il danno sarebbe venuto automaticamente.

Questa lieve differenza, nella configurazione assunta da Grillo e Casaleggio rispetto ad M5S (nonche' alla mera PROPRIETA' del marchio da parte di Grillo, che ne concede o meno l'uso per questo) , apre ai legali di Grillo incredibili possibilita' di citazione per danni.

Nel diritto italiano Grillo, come imprenditore (se ha P.IVA lo e') puo' tranquillamente citare per danni OGNI giornale dica il falso dell' M5S, dal momento che fa perdere valore a qualcosa che possiede. E come se non bastasse, puo' come imprenditore citare per danni chiunque dica il falso su di lui, colpendo il nome Beppe Grillo, che lo contraddistingue nella sua attivita' professionale.

Casaleggio, poi, potrebbe scatenare una torma di avvocati a riguardo contro i giornali , essendo anche a capo di un'azienda grossa. In questo senso, il concetto di "onore e prestigio" della giurisprudenza italiana (qui in Germania e' assente, almeno in quel modo) e' un'arma formidabile nella configurazione che hanno preso Grillo e Casaleggio nei confronti del marchio M5S e del movimento.

E' vero che sia possibile criticare ed attaccare qualsiasi politico, ma Grillo e Casaleggio non sono mai stati eletti, e pertanto non sono "politici" in senso stretto. Il semplice fatto di militare in un partito o di esserne fondatori od ispiratori non mette le persone nella posizione di politici, verso i quali alcune dialettiche sono "perdonabilI" per via della faziosita'.

Essendo formalmente cittadini comuni ed imprenditori, ma non politici, Grillo e Casaleggio possono puntare l'arma della citazione per danni (senza querela) , usando la via dell'offesa ad onore e prestigio PERSONALI, nonche' quello del danno al marchio da loro posseduto. E sarebbe un disastro, non per niente all' Unita' erano disperati quando arrivo' la citazione di Berlusconi proprio in quella forma: sapevano che era facilissimo per Berlusconi ottenere ragione.(e non potevano pagare i due milioni, btw).

Quindi, oltre a farsi qualche server Linux e installare qualche software di crittazione per proteggere le caselle di 163 parlamentari , quello che M5S deve valutare e' quale metodo usare per attaccare non i giornali, ma I LORO PADRONI:

  • Il metodo Tyler Durden: una bella campagna di "giornalismo dal basso" in cui si chiede ai grillini romani (che conoscono il quotidiano dei politici, magari sono quelli che lavano loro i vestiti) di riportare notizie e curiosita' sul quotidiano degli editori dei giornali maiali. Non dei cani, ma dei padroni. Costruito l'archivio, chi deve tacere tacera'.
  • Il metodo della citazione per danni per illecito "contro la reputazione", un attacco legalmente facile da portare, veloce nei tempi di legge, difficilissimo da fermare per un giornale, e peraltro dannosissimo nella configurazione di Grillo e Casaleggio rispetto all' M5S.

 La scelta di come e quando attaccare, come diceva Clausewitz, e' gia' il 50% della vittoria.

Uriel


(1) E' uno dei trucchi preferiti dagli sbirri quando vogliono il "fumus criminorum".

Intervista all' uomo della busta coi proiettili.

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Ho appena nominato lo "street journalism" nello scorso post e subito ho ricevuto un contatto, da una persona che mi chiedeva un'intervista. Oggi come oggi abbiamo con noi Gianpiernaik de Bustis, noto anche come l'uomo che da vent'anni manda buste coi proiettili dentro. Mi ha chiesto di intervistarlo per fare chiarezza sul suo ruolo istituzionale e per dipanare le molte falsita' che la stampa dice su di lui.


Il sig de Bustis dirige da anni un'azienda che si chiama "Utile Allarme SrL", una piccola PMI leader del mercato nel mandare buste coi proiettili ai magistrati, piazzare bombe che non esplodono, nel fare contestazioni sistematiche in piazza, e con l'avvento di Internet ovviamente non poteva mancare la minaccia su twitter, l'attacco hacker e la pagina di Facebook chiusa.


  • U. Buongiorno signor de Bustis, e grazie per la disponibilita'.A cosa dobbiamo la sua decisione di rilasciare un' intervista?
  • G. Ho sentito il bisogno di difendere l'onorabilita' e l'immagina dell'azienda di famiglia, contro le calunnie che vengono dalla stampa.
  • U. Per esempio?
  • G. innanzitutto, respingo ogni insinuazione circa i nostri standard di sicurezza. Sono vent'anni che inviamo buste coi proiettili, e mai nessuno si e' fatto male. Ma alcuni gionali continuano a scrivere che chi riceva una busta coi proiettili sia in pericolo.
  • U. E non lo e'?
  • G. Ma quando mai? Dico, andiamo ai fatti: lei ha mai saputo di un magistrato che ha ricevuto una busta coi proiettili e gli sia successo qualcosa?
  • U. Beh, che so, Falcone o Borsellino.
  • G. E qui la volevo! Perche' proprio Falcone e Borsellino non ricevettero mai buste coi proiettili! In genere chi vuole davvero uccidere il magistrato non si rivolge a noi. Anche perche'...
  • U. Anche perche'?
  • G. Anche perche' noi accettiamo commesse solo dal destinatario.
  • U. In che senso?
  • G. La Utile Allarme SrL accetta commesse solo dal destinatario. Cioe', di certo non mandiamo buste coi proiettili a chi non le vuole. Altrimenti saremmo in carcere.
  • U. Quindi, e' chi riceve la busta coi proiettili a pagarvi?
  • G. Beh, certo, ci mancherebbe altro. Noi della Utile Allarme abbiamo iniziato nel 1923 , e da quando mio nonno - buonanima - inizio' , abbiamo sempre seguito questa regola: la soddisfazione del cliente.
  • U. quindi il cliente e' soddisfatto di ricevere a casa una busta coi proiettili?
  • G. beh, certo. Pensi che abbiamo quasi il 70% dei clienti che tornano da noi. Quasi tutti quelli che ricevono una busta coi proiettili poi comprano anche una bomba carta nascosta nel cestino dei rifiuti, per esempio. Ovviamente, la bomba non esplode mai.
  • U. E come fate ad essere certi che non esploda mai?
  • G. Beh, innanzitutto ci avvaliamo di personale qualificatissimo, che ci garantisce da 20 anni che nessuna bomba carta piazzata nei bidoni esploda, pur contenendo esplosivo. Ultimamente abbiamo un nuovo prodotto, capace di esplodere senza fare danni, il modello "Anarchici Insurrezionalisti", ma si tratta di una tendenza recente.
  • U. Anche il suo settore segue le mode, allora?
  • G. Certo. Arrivano molte novita' dall'estero, e ci sono numerose fiere internazionali, come l' AWF (Attention Whore Festival) , ove si presentano le novita' dell'anno.
  • U. Un esempio di nuovo prodotto che si fa strada?
  • G. Beh, le novita' sono tante. Si va dalla bomba artigianale di matrice islamica , interamente realizzata con materiali halal, alla minaccia animalista con palloni di sangue, ovviamente sintetico per il pubblico piu' vegano. Questi stanno andando bene, ultimamente.
  • U. Esisteranno anche dei prodotti "evergreen"...
  • G. Beh, certo. La busta coi proiettili dentro, per esempio, e' un prodotto che non delude mai. Anche il finto attentato sta riprendendo piede.
  • U. Il finto attentato?
  • G. Si. Lo inventammo per Di pietro. Uno dei nostri prese un fucile giocattolo e si nascose dietro ad un muro, avendo cura di farsi vedere. Ovviamente il fucile era di panettone, cosi' il nostro agente lo mangio' e se ne ando' tranquillamente, fischiettando. Fece scalpore per settimane.
  • U. A proposito, ma perche' non fu preso?
  • G. Beh, come ho detto a commissionare il lavoro e' sempre il cliente. Ci accordiamo sempre con lui. Inoltre abbiamo una fruttuosa collaborazione con le istituzioni, sin dal 1923.
  • U. capisco. Allora... diciamo che Uriel Fanelli vuole essere vostro cliente. Cosa fa?
  • G. Si rivolge a noi, e intanto decidiamo il tipo di attentato. Per uno come lei, una busta con polvere sospetta potrebbe andare, ma dovrebbe riceverla al lavoro: i palazzi pieni di gente sono piu' semplici. Come gestore di un blog anche le minacce di morte su Facebook potrebbero andare.
  • U. va bene. Ma a chi interessa se Uriel Fanelli riceve minacce di morte?
  • G. Ovviamente, noi abbiamo anche il servizio stampa, e i nostri contatti coi giornali. Non appena appaiono le minacce di morte, un giornalista ci fa l'editoriale. Pagando, puo' avere anche la prima pagina.
  • U. e cosa ci guadagno?
  • G. Visibilita'. Il nostro cliente e' un uomo che cerca visibilita', il cosiddetto vittimista, oggi detto Attention Whore.
  • U. A proposito, chi e' il vostro cliente?
  • G. Normalmente e' un politico che vuole apparire scomodo, cui offriamo tutta una serie di servizi, che vanno dagli insulti al supermercato sino alla contestazione in piazza. Poi ci sono moltissimi magistrati , cui il ruolo della vittima va bene, e infine ci sono i clienti istituzionali, come le questure e le procure, per esempio quando hanno bisogno di budget.
  • U. quindi, il prodotto cambia con le esigenze del cliente?
  • G. ovviamente, la scelta di un buon prodotto e' fondamentale. Fa parte del valore aggiunto della Utile Allarme. Una procura non otterra' mai piu' soldi o rinforzi se il capo riceve minacce. Se invece avvengono attentati anarco-insurrezionalisti, diciamo una bomba-carta in un cestino, otterra' probabilmente quel che vuole. Nei casi estremi abbiamo il modello "Poteva essere una strage", certificato ISO. Al contrario, un magistrato ha un nome da difendere, non otterra' mai solidarieta' da tutto l'arco costituzionale per una pentola a pressione piena di esplosivo. Ci vuole una cosa "ad personam", come una busta coi proiettili.
  • U. i politici, invece, cosa chiedono?
  • G. I politici hanno esigenze diverse, perche' devono far passare delle leggi. Hanno bisogno di cose che diano un senso di angoscia: la minaccia al supermercato, per esempio. Al supermercato ci andiamo tutti, se  minacciano un politico al supermercato possono minacciare anche te. E' facile cosi' far passare per violento il tuo avversario politico. Poi chiedono anche contestazioni in piazza e attacchi con pagine ignobili sul Web, per far approvare leggi contro i blog. E' un mercato in continua evoluzione.
  • U. Capisco. La vostra azienda sente la crisi?
  • G. no, anzi. E' nei periodi di crisi che sale la tensione, e tutti hanno bisogno di noi. Semmai il problema e' un altro.
  • U. Quale?
  • G. la concorrenza di paesi a basso costo del lavoro. Gente che lavora male, fa danni. Prenda quel povero soldato in Inghilterra: ma c'era bisogno di fagli male, dico? Questi sono cinesi, indiani , russi, gente che non ha tradizione e ci copia. Gente pagata due lire per fare un lavoro pessimo.
  • U. Voi come l'avreste gestito?
  • G. Ma si doveva scegliere un posto piu' centrale, dove passano tutti, come Trafalgar square. Poi si prendevano tante persone, si incendiavano delle auto , si lanciavano dei fumogeni e si bersagliava il soldato di sassi, modello "fittolancio", che poteva uccidere. Un professionista poteva colpirlo al volto con un sasso del peso di un souvenir duomo di milano, un duomo e mezzo massimo  se il soldato e' robusto, e qualcuno avrebbe filmato la scena. Bastava ed avanzava. E' questa la professionalita': nessuno deve farsi davvero male!
  • U. Quindi, anche l'uomo che ha sparato al carabiniere a Roma...
  • G, guardi, ormai questi cinesi non hanno piu' contegno. Dico, ma proprio sparare ad un povero cristo, si doveva? Quando esistono tante comode soluzioni, dalla scritta delle BR fatta con lo spray sotto il quirinale, alla secchiata di sangue finto contro Napolitano, e per il pubblico piu' giovane una bella pagina di Facebook dai contenuti ripugnanti. Che bisogno c'era di fare del male ad un povero cristo? Qui occorre un intervento della UE, dico.
  • U. della UE?
  • G. si, bisogna riconoscere il valore della minaccia anonima Made in Italy. Voglio dire, l' "offerta che non puoi rifiutare" l'abbiamo inventata noi. Il pesce morto sullo stipite di casa anche. Persino gli americani, che si sentono tanto bravi, piu' che una testa di cavallo nel letto non hanno saputo fare. Ora, che male ha fatto un povero animale? Bastava mettere qualche candela e una sveglia nel sedile dell' auto, per dire. Si poteva usare un comodo pesce morto, che non va mai fuori moda ed e' anche buono da mangiare. Questi dilettanti stanno rovinando tutto. L' Italia e' un marchio forte nel campo delle minacce politiche , personali e sociali, chiediamo che la UE ci protegga contro queste aziende straniere che sfruttano manodopera poco qualificata e non hanno norme di sicurezza. E ci copiano.
  • U. Capisco. Prospettive future?
  • G. Beh, in Cina dopo l'elezione del nuovo premier e' stato chiaro a tutti che i mezzi usati per la lotta politica non fossero cosi' buoni. Pensi che ci hanno chiesto una consulenza per i prossimi anni. Insomma, tutti i politici sono minacciati, e' giusto che anche la Cina entri tra i big delle vittime di minacce. I nuovi mercati sono promettenti, in un certo senso. Ma bisogna capire la cultura locale.
  • U per esempio?
  • G un cinese puo' accettare che si depositi un cane morto sullo stipite di casa di un giudice, ma poi vuole vedere il colpevole condannato a morte. In Italia invece fa piu' colpo se tutto rimane misterioso. Occorre quindi costruire bene il capro espiatorio. Il russo vuole che il colpevole scompaia nel nulla, che non si veda, e che venga accusato un innocente.
  • U Capisco. Riassumendo, la Utile Allarme SrL e...?
  • G. Siamo un'azienda proiettata nel futuro, giovane e dinamica, con quasi un secolo di storia. Uniamo la tradizione alla modernita' e siamo un marchio del Made in Italy. Abbiamo una forte connotazione etica, una grande attenzione all'ambiente, e i nostri prodotti sono sicuri al 100%.
  • U. Grazie per l' Intervista.
  • G. Grazie a lei. A proposito, ho un regalo per lei.
  • U. Per me?
  • G., si un piccolo omaggio. Una novita: Antrace OGM. Causa un allarme attentati, ma fa solo crescere le tette alle donne. Vede quelle persone con la tuta bianca che si avvicinano?  E vede la portinaia che ha aperto la porta, che di solito e' anoressica?
  • U.. ehi, funziona!
  • G. Naturalmente. Funziona SEMPRE.

Uriel

Cosa succede in citta'.

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Mi chiedono quale sia la situazione dei ghetti nel nord europa, e perche' si sia arrivati a questo punto, e la risposta e' semplice: hanno risolto il problema dell'immigrazione stracciona usando il welfare, e il risultato e' stato quello che volevano, ovvero la segregazione e la fuga degli immigrati meno specializzati.

 

La prima cosa da capire e' il cosiddetto Hartz IV. Il meccanismo dell' Hartz IV e' un meccanismo che da' un reddito di sostegno a chi sia residente in Germania, abbia lavorato per un certo periodo di tempo pagando le tasse, oppure sia tedesco di nascita e non abbia i mezzi per sostenersi.

Questo sussidio va, a seconda della mancanza di mezzi per sostenersi, sino ai 799 euro mensili, piu' tutta una serie di tessere gratuite per i mezzi, l'assicurazione sanitaria statale , corsi di formazione pagati, sconti in diverse attivita' come biblioteche e cinema e musei, ed altro.

In aggiunta a questo c'e' il cosiddetto Minijob, ovvero la legalizzazione di un lavoro esentasse (per entrambi i contraenti del contratto) che ha un limite di ore mensili (un tipico lavoro da minijob e' il cameriere serale nelle birrerie, Venerdi' , Sabato e Domenica, per capirci) tale da poterne avere piu' di un da padroni diversi , (anche se alcuni lander applicano restrizioni) che raggiunge un reddito di 400 Euro.

Questo produce tutta una serie di tedeschissimi pensionati, casalinghe, studenti, che aggiungono i 400 euro al reddito familiare, oppure produce un effetto di compressione, se combinato con Hartz IV. Poiche' il Minijob arriva a 400 euro ma non e' fiscalizzato, e' possibile essere sussidiati da Hartz IV anche quando si ha un minijob. 

Il risultato sull'immigrazione poco qualificata e' stato ovviamente devastante: l'immigrato che viene qui a fare il cameriere si trova di fronte un muro di tedeschi che si accontentano di un minijob, (perche' hanno un altro lavoro o perche' hanno un sussidio) e che quindi possono accontentarsi di guadagnare meno.

Questa e' la ragione principale se la Germania ha accolto due milioni di nuovi tedeschi, tutti lavoratori molto specializzati, ma ha allontanato 700 mila immigrati, che se ne sono andati: chi non ha una specializzazione viene messo in concorrenza con un muro di 5 milioni di tedeschi che hanno un sussidio o un altro stipendio, e si prendono i minijob.

La somma di Hartz IV e due minijob, che e' un ritmo fattibilissimo, o di uno stipendio e di un minijob, altro ritmo fattibilissimo e legalissimo, produce un vero e proprio muro contro gli immigrati a bassa specializzazione, che si sono visti letteralmente annientare il reddito, cadendo a loro volta nelle mani di HArt IV se erano qui da moldo, o decidendo di andarsene (o venendo allontanati per mancanza di permesso di soggiorno).


Per quanto possa sembrare paradossale, il Welfare e' stato usato CONTRO gli immigrati a bassa specializzazione, devastandone i redditi. Se non avete un buon livello di specializzazione, non pensate neanche di provarci: i vostri concorrenti sul mercato del lavoro guadagnano almeno i 799 Euro di Hartz IV, quando non hanno un altro lavoro o una pensione. Possono accontentarsi dove voi non potete. Persino il sussidiato da 799 euro al mese, puo' vivere con 799 euro meno di voi. E' facile capire che voi costerete troppo.

A questo si aggiunge il modo che hanno di gestire l'urbanistica. Possedere una casa negli stati del nord europa e' cosi' oneroso che molti preferiscono venderla, solo chi ne possiede tante si rivolge ad un property manager per affittarle. In Svezia la situazione e' addirittura piu' spiccata perche' le tasse per la casa sono altissime.

Ma le tasse non sono uguali per tutte le case: il municipio decide quanto pagano di tasse al metro per quartiere. In questo modo il municipio non fa altro che decidere quali siano i quartieri poveri e quali siano i quartieri dei ricchi.

E' praticamente impossibile per un povero andare a vivere in un quartiere da ricchi: da un lato non si applicano i sussidi di Hartz IV, dall'altro i prezzi sono molto , molto, molto diversi. 

Questo consente ai borgomastri di decidere di decentralizzare i quartieri poveri: al di la' del fiume, dietro la ferrovia, oltre la collina, a seconda. Li mettono sempre nei posti meno visibili.

Se unite la compressione dei redditi alla segregazione abitativa, ottenete un risultato nettissimo: la borghesia e il ceto medio sono separati FISICAMENTE dai poveri. E se ci aggiungete che le scuole sono normalmente vicine alle abitazioni, chiaramente questo produce anche una separazione scolastica.

Il risultato di questo e' che io sono l'unico straniero nel raggio di qualche KM, e gli unici altri italiani che ho conosciuto sono proprietari di negozi, ovvero persone che comunque guadagnano bene. Gli altri italiani vivono a W-Vohwinkel e altri luoghi simili, dove le case costano meno. Ovvero in un posto nel quale non vorreste vivere, insieme a tutti i vari immigrati piu' o meno alfabetizzati della zona.

Il fenomeno e' abbastanza visibile: l'anno scorso il sindaco di Duesseldorf ha deciso di "bonificare" un quartiere come Flingern Sud, e non ha fatto altro che alzare le tasse in quella zona e piazzarci alcune nuove linee dei trasporti urbani, tra cui la nuova sezione della metropolitana. Io vivevo a Flingern Nord, e ho visto cambiare quel quartiere a vista d'occhio quando ci passavo con la S-Bahn. 

Alzando le tasse immediatamente hanno chiuso kebabbari e altri negozietti tipo quelli dei cinesi e dei pakistani. Poi i padroni di casa hanno capito che non ci stavano dentro e hanno deciso di alzare i prezzi. Ma per alzare i  prezzi occorre che la casa sia bella, cosi' oltre a negozi di poveri immigrati chiusi, l'intero quartiere si e' riempito di cantieri per rifare le facciate e gli interni ai palazzi.

Se andate oggi ancora qualcosa della vecchia Flingern Sud resiste, ma ad un solo anno di distanza, non troverete quasi nessuno di quei pizzaioli turchi, italiani , dei bistro cinesi e thailandesi, dei kebabbari con le mosche, e di tutta la fauna di negozietti cinesi , pakistani e indiani che affollavano le strade. E' tutto un "Zu Vermieten" di quegli stessi negozi , ristrutturati dai proprietari, e di appartamenti ristrutturati che si affittano, anche come uffici (cosa prima impensabile per le caratteristiche del quartiere).

Immaginate adesso di sommare le due cose:

  • Da un lato Minijob e Hartz IV producono cinque milioni di tedeschi che possono vivere di minijob perche' hanno gia' un reddito o un sussidio, e fanno concorrenza agli immigrati.
  • Dall'altro, se anche riuscite ad incunearvi dentro questo calderone perche' non siete specializzati, tutto quello che avrete e' un futuro dentro un quartiere incivile , con scuole peggiori e compagnie non proprio raccomandabili.

Questo ha prodotto un effetto di allontanamento degli immigrati a bassa specializzazione, o una loro segregazione in alternativa.

E' stato fatto apposta? Probabilmente nessuno lo ammetterebbe, ma il fatto che la Merkel abbia dichiarato che " il modello multiculturale e' fallito" fa pensare di si. Ovviamente lo hanno fatto col loro solito metodo, cioe' "facciamo cose bellissime per ottenere i risultati poco popolari", ma il succo e' questo. Hanno usato il Welfare, di solito una cosa che aiuta i meno abbienti, CONTRO i meno abbienti, abbinandolo al minijob.

E' chiaro che questa situazione produce disordini, perche' essere poveri qui non e' come essere poveri in Italia.

Se siete poveri in Italia magari vivete ancora nello stesso quartiere degli altri, e potete bene o male parlarci. Solo i ricchissimi hanno quartieri davvero irraggiungibili.

Qui e' diverso: essere poveri qui e' come essere poveri e girare per Manhattan. Ovvero guardare persone con addosso vestiti che non potete permettervi, auto che non potete comprare, case che non potete sognare e percepire, a pelle, tutto quello che NON siete.

Siete come bambini che stanno dietro ad una vetrina, a desiderare dolci che non potrete mai avere. E' una condizione frustrante e tendenzialmente esplosiva.

Chiaramente, l'immigrato non specializzato che aveva una famiglia ha gia' lasciato la Germania, e quelli che sono rimasti sono coperti da Hartz IV a loro volta perche' sono qui da molto, e sono stati trasformati, di fatto, nei piu' tremendi avversari dei nuovi immigrati.

La cosa che si capisce poco, cioe', e' che i paesi del nord europa essendo molto sociali sono MOLTO abili a gestire proprio "la societa' ". Non l' economia o la cultura o la mentalita': la societa'. La sua struttura, la sua organizzazione, geografica e materiale.

Cosi' non dovete stupirvi se venite a sapere che un quartiere svedese e' esploso, o che ci sono incidenti in un qualche quartiere dormitorio tedesco: e' ovvio che succede e che succedera'. 

Prima di scrivere questa impressione ne ho parlato con colleghi tedeschi, che mi hanno confermato che la cosa continui cosi': quello che faranno sara' , se vince la SPD, dividere quelli che non VOGLIONO lavorare da quelli che non POSSONO lavorare (handicappati, etc) in modo da tirar fuori gli handicappati e gli invalidi dall'inferno, e lasciarci solo gli altri: white thrash e immigrati poco specializzati.

Tuttavia, sembrano soddisfatti di questa separazione, perche' ricordano i tempi in cui "certi" immigrati si mescolavano a tutti gli altri, e non eri piu' tranquillo da nessuna parte.

Insomma, hanno organizzato delle discariche sociali.  Che ogni tanto si ribellano. In compenso, fuori dalla discarica tutto e' pulito, ordinato e bello da vedere. Nella mia zona non ci sono nemmeno graffiti sui muri (merito delle onnipresenti telecamere ) per intenderci.

E gli va bene cosi'.

Chi vuole il reddito di cittadinanza , quindi, e' avvisato: non appena in Italia ci sara' il reddito di cittadinanza, succedera' che gli italiani che ne godono potranno lavorare a MENO di quanto lavorino gli immigrati, semplicemente aggiungendo al loro reddito un altro lavoro precario o temporaneo. Questo non solo collassera' l'immigrazione a bassa specializzazione, ma comprimera' tremendamente il reddito dei lavori meno qualificati.

Fate il reddito di cittadinanza, e se non siete qualificati siete semplicemente dei sussidiati. E se considerate che l' IMU classifica le case , a seconda del lusso e anche della zona, capite che tra Grillo e tutti gli altri state solo realizzando il sistema sociale tedesco.

Anche se credete di stare combattendo proprio la Merkel.


Uriel


Transition management.

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Vedo che sul blog di Grillo appare la solita previsione apocalittica riguardante il destino dell' Italia, che e' un misto di "dopo di me il sole" e "la fine e' vicina". Chi pensa questo non conosce una specialita' del management, che si chiama "Transition management" , ove la parola Transition ha il divertente significato che ha nei tarocchi la carta della morte.(1)


Nei tarocchi, la carta della morte viene letta come passaggio, transizione, ed e' circa il significato che i manager danno a "Transition manager" quando si tratta di chiudere dei servizi.

Supponiamo di essere una telco, o di essere google, o facebook, insomma qualcuno che ha un servizio cui sono iscritti milioni di utenti. Supponiamo che il servizio sia obsoleto, o che sia diventato antieconomico, o che semplicemente per la morte delle tecnologie su cui si basava sia necessario trasformare il servizio in qualcosa di nuovo e portare gli utenti altrove, oppure chiuderlo.

Chiaramente la nostra azienda sa bene che deve fornire qualche alternativa, altrimenti succedera' che il cliente andra' da qualcun altro spinto da quel servizio, ma poi "qualcun altro" si prendera' la liberta' di offrirgli tutto il resto dell'ecosistema di servizi, e quindi di togliervi il cliente del tutto.

Cosi', entra in gioco il Transition management, una branca del management specializzata nel far morire i servizi , traghettando i clienti verso altri servizi, in modo da non perderli e anzi portarli verso modelli di servizio piu' vantaggiosi.

In definitiva, il Transition manager arriva quando un servizio sta chiudendo, ed evita il "crollo", ovvero la "rivolta degli utenti", evita che nasca rabbia o risentimento verso l'azienda che comunque ti dice " chiudo il servizio che ti piace, non mi interessa la tua opinione, fottiti pure".

Cosi' se google code dice che smettera' di consentire i download del codice e che portera' verso Drive i downloads, sta facendo Transition management: ti spengo un servizio, ma sia chiaro che ti "traghetto" verso un equivalente. Non e' il miglior transition management che io abbia mai visto (integrare code con Drive era una soluzione molto migliore, bastava aggiungere un editor per il codice e la gestione dei progetti in Drive, e poi portare gli utenti di code a Drive )

Al contrario, quando google annuncia che spegnera' News ma non offre nulla, fa pessimo Transition management. Quando una telco vi spegne il contratto e vi porta verso un altro contratto equivalente (o statisticamente tale) vi sta facendo Transition management.

Detto questo, a quale esigenza risponde il transition management? A questa:

  • Dobbiamo chiudere il servizio/contratto X. Le macchine sono vecchie/il servizio e' obsoleto/non ci guadagnamo piu'.
  • Ma ci sono milioni di clienti li! Ci rovinera' l'immagine! Ci saranno rivolte! Pestilenze! Cavallette! NON POSSIAMO!
  •  Certo che possiamo. Perche' adesso esiste il Transition Management, e allora li gireremo verso un altro servizio.
  • Sia lode al titanico Transition manager!

Il transition management e' un tipico problema nato nel mondo telco, ove esistono dispositivi dedicati a gestire la fatturazione di ogni contratto, e questi dispositivi invecchiano e vanno sostituiti, ma spesso il numero di utenti rimasti su un servizio vecchio e' abbastanza alto da non voler essere perduto, ma troppo basso per i costi di esercizio del dispositivo stesso.

 Nato nelle telco, si e' esteso al di fuori , ha preso prima piede nelle banche, le quali spesso si trovano nella condizione di chiudere un tipo di conto/contratto e portare i clienti su un altro, e oggi dilaga praticamente ovunque.


Di per se' non e' semplice, perche' occorre fare un sacco di statistiche sull'uso del servizio da parte dei clienti, costi del servizio, spese del cliente, e cosi' via, allo scopo di decidere su quale servizio portare il cliente. Capita spesso che un particolare contratto sim , diciamo che siano rimasti 100.000 utenti ad usarlo e quindi non si paghi piu' , sia splittato in altri 3-4 servizi, a seconda dell'uso che ne fa il cliente.

Adesso, immaginiamo una scena simile, in un gruppo di "tecnocrati" , ovvero di funzionari politici che si riuniscono a decidere come gestire l' Italia nella UE.

  • L'Italia non ce la fara'. Costa troppo alla UE mantenere i loro vizi, ha troppo debito, e le loro imprese fanno concorrenza alle altre senza portare alcun beneficio se non ai politici italiani, che le spellano di tasse. Va destrutturata e neutralizzata.
  •  Ma l'italia e' la terza economia d'europa! Ci saranno rivolte! Pestilenze! Cavallette! NON POSSIAMO!
  • Certo che possiamo. Perche' adesso esiste il Transition Management, e allora gireremo i loro settori produttivi in altre nazioni.
  • Sia lode al titanico Transition manager!
Voi credete che arrivera' un momento detto "del crollo", nel quale tutti dovranno aprire gli occhi e magari ribellarsi. Voi pensate che arrivera' una specie di apocalisse nel momento in cui il tutto diverra' insostenibile e sara' chiaro che le cose si devono spegnere.

No, non funziona cosi'.

Quello che state attraversando e' un classico processo di transizione, nel quale prima verranno portate ad altre nazioni le risorse piu' redditizie, come si fa nelle telco quando si prendono i clienti che fanno piu' traffico e gli si offre un altro contratto migliore contattandoli uno ad uno.

Poi si prenderanno le realta' cosi' cosi', diciamo quelle mediamente redditizie, e le si porta a venire comprate per poi chiuderle dopo aver preso il valore, operazione meno costosa di un trasferimento.

Infine si prendono i clienti in perdita, i clienti-zero come li chiamano i Transition manager, e gli si offre un contratto alternativo, nel quale col loro stesso comportamento da clienti-zero finiranno col pagare di piu'.

Il comportamento del cliente-zero e' specializzato su un contratto. Se io vi do' le telefonate gratis da mezzanotte alle due di notte, e voi chiamate solo da mezzanotte alle due, fate due ore di telefonate al giorno quindi siete dei discreti clienti, ma siete clienti-zero perche' non pagate nulla.

Allo stesso modo, chi oggi vive col pasto gratis verra' messo in condizioni economiche infernali.


Avete cosi' tre fasi della Transizione dell' Italia:

  • Le realta' che comprano e vendono con reciproco profitto per le altre nazioni europee saranno spinte a spostarsi altrove in Europa. Lo stesso dicasi per la manodopera qualificata.
  • Le realta' che funzionano ma non sono cosi' redditizie o fanno soldi solo in loco, senza benefici per altri paesi UE, saranno spinte a chiudere spontaneamente o a venire acquistate e poi chiuse.
  • La rimanente componente parassitale (se preferite le rendite) o comunque inutile viene spinta in condizioni economiche tali da pagare un prezzo enorme in termini economici, ovvero a dover vendere le proprieta' per un tozzo di pane.

Voi direte "ma possiamo uscire dall' Euro" oppure "Possiamo uscire dall' Europa". Forse credete di avere avuto l'intuizione geniale, o di avere di fronte la soluzione definitiva al problema, l'arma che se puntata su chi prende le decisioni potra' fargli cambiare idea.

Non funziona. Dal punto di vista del Transition manager questo problema e' "eseguire la transizione senza che il cliente vada dalla concorrenza". Se la UE e' l'azienda, NON-UE e' la "concorrenza".

Quello che fa il transition management e' osservare l'offerta della concorrenza e fare in modo che al cliente singolo , e ripeto singolo - perche' qui e' il trucco - convenga di piu' rimanere col nuovo contratto.

Alla singola azienda che si trasferisce in Olanda, Svizzera, Germania, Austria, come sta succedendo in massa, viene comunque offerto DI PIU' di quanto potrebbe offrire l' Italia se anche uscisse dalla UE o dall' Euro.  Del resto, che cazzo gliene frega ad un imprenditore di avere una moneta svalutata se poi deve sempre avere a che fare con una burocrazia mostruosa ed un fisco assassino?


Tutto quello che hanno da offrire i sostenitori dell' uscita dall' Euro o dalla UE e' di svalutare la moneta. Quello che hanno da offrire i paesi ove emigrare le aziende italiane e' una burocrazia piu' efficiente ed una tassazione minore e piu' semplicee piu' credito dalle banche. La concorrenza, cioe',  NON HA un'offerta migliore.
Se anche svalutaste la moneta, sugli imprenditori italiani   rimarrebbe la scure del fisco, il cappio della mancanza di credito e il macigno della burocrazia. Forse venderebbe di piu' all'estero, ma di quei soldi non gli rimarrebbe NULLA in tasca. Gli conviene molto di piu' muoversi e tenersi i clienti italiani.


Alla seconda tranche di aziende, che vogliono essere comprate o chiudere, di avere la lira anziche' l'euro non frega niente. Anzi, chi vuole vendere preferirebbe ricevere in cambio euro anziche' lire svalutate, magari per tentare fortuna altrove. E chi vuole chiudere non cerca di sicuro un salto nel vuoto di una imprevedibile conversione e di imprevedibili impatti sulle banche.

Infine, quandi arrivera' la fase della svendita degli immobili, tutti preferiranno vendere in euro piuttosto che vendere in lire svalutate, cioe' svendere a stranieri. E i dipendenti di stato preferiranno essere pagati in Euro piuttosto che far perdere valore di acquisto agli stipendi in lire svalutate.

Come vedete, in tutti e tre i casi  la concorrenza non ha un'offerta migliore. Tutte e tre le tranches di italiani preferiranno tenere cosi' le cose e opteranno per l'opzione che viene loro offerta. Chi pianifica di andarsene lo trovera' piu' conveniente che avere una lira svalutata, che non risolve il problema fiscale, o burocratico, o del credito bancario.

Chi poi si trovera' a chiudere o a vendere, o a ridimensionarsi, preferira' sempre il bilancio in euro alle incognite di una lira svalutata che farebbe aumentare i suoi debiti.


Infine, chi si trovera' a vivere vendendo pezzo a pezzo il patrimonio immobiliare e le sue rendite preferira' che le rendite siano in euro e vendere i patrimoni immobiliari avendo in cambio euro.

L'idea della concorrenza, cioe' di uscire, non piacera' a nessuno.

L' Italia e' in pieno processo di transition management. Non avverranno crolli, perche' il transition management e' un insieme di tecniche specializzate nell' EVITARE crolli. Non ci sono stati nel massacro spagnolo, ne' in Grecia, ne' in Irlanda , e non ci saranno in Italia.Chi sogna rivoluzioni e' gia' stato tenuto in considerazione come offerta concorrente, e non e' una grandissima offerta per nessuno.

Grillo dice che si tratta di un dicreto collasso, perche' non conosce il nome dell'operazione, e mi sembra strano e sospetto che non lo conosca nemmeno tale Roberto Orsi, della LSE: si chiama "Transition management".

Forse Casaleggio dovrebbe sapere quanto sofisticate e quanto tecnicamente efficienti siano le tecniche come questa, specialmente se per decine di anni vengono collaudate da aziende con un numero enorme di clienti, come sono banche e telco. Gli incompetenti e i dilettanti capiranno cosa stia succedendo solo alla fine, o quasi.

Colgo l'occasione per rispondere ad una domanda ricorrente che mi viene fatta: " ma se tu SAI che cosa stia succedendo e come andra' a finire, perche' non lotti di piu'? Perche' non fai qualcosa come Grillo?".

La risposta e' semplicissima, anche se dolorosa.

Quando vivevo in Italia, e lavoravo li', tante volte ho cercato di proporre miglioramenti. Ho cercato di fare davvero il consulente, di dire cose che avessero valore.

Ma ogni volta, sedicenti "manager" cui non farei decidere su un pic nic fuori porta bloccavano tutto.  E pensavo "ti fai chiamare manager, ma tu non meriti il tuo stipendio".

Quando ero in Italia vedevo ristoranti coi tavoli stipati , sedia contro sedia, pur di non aprire un secondo ristorante nella stessa citta' o pur di non ingrandirsi, e pensavo " ti fai chiamare commerciante, ma non meriti i soldi che guadagni".

Quando ero in Italia e vedevo aziende lavorare in spazi troppo stretti, con attrezzature insufficienti che costringevano i lavoratori a ritmi e modi inumani, pensavo "ti fai chiamare imprenditore, ma non meriti il tuo reddito".

Quando da studente affittavo appartamenti in condizioni impresentabili , da padroni di casa avidi ed evasori, pensavo " tu sarai anche un borghese, ma non meriti quello che hai".

Quando ero in italia e chiamavo un artigiano a casa, e mi facevano dei lavori penosi solo perche' non perdevo giorni a controllarli minuto per minuto, io pensavo "ti fai chiamare artigiano, ma non meriti i soldi che guadagni".

Posso continuare con professionisti, dipendenti pubblici, politici. Ogni volta che ci ho avuto a che fare, ho pensato "tu non meriti il reddito che hai".

Oggi, tutti quei redditi vi verranno tolti.

Il motivo per cui , pur sapendo di essere parte del processo di Transition management, non riesco a battermi, e' che dentro di me c'e' la voce della verita', che mi dice questo:

essi meritano tutto il male che gli succede, e chi non lo merita se ne andra'  altrove, a prendere cio' che merita.
Qualcuno vi ha detto che avete avuto un tenore di vita che non potevate permettervi. E' stato gentile. Io penso che avete avuto un tenore di vita che non MERITAVATE.

E non riesco, non riesco davvero a vedere ingiustizia in chi vi toglie un tenore di vita che non avete mai meritato. La vedo come la giusta punizione per chi non ha mai agito in modo da evitarlo, nel modo che avrebbe portato l' Italia fuori dalla merda.

Perche' se la maggior parte degli artigiani, dei dirigenti, dei professionisti, dei borghesi, dei lavoratori, e specialmente dei CITTADINI, avessero fatto bene il proprio dovere, oggi non sareste li'.

Ovviamente c'e' chi non merita questa punizione. Confido molto nel fatto che possa andarsene ed evitarla.

Per gli altri, non provo nessuna pieta': li trovo COLPEVOLI, e quindi meritevoli di una durissima PUNIZIONE.

E no, non vi illudete: "Transition management" significa che non trascinerete a fondo con voi proprio nessuno. Agitare questo spauracchio non serve a niente, e cianciare di solidarieta' europea non nascondera' il fatto che , in ultima analisi, dopo aver spolpato il nord dell' Italia adesso volete spolpare anche il nord dell' Europa.

Non vi illudete, perche' lo sanno benissimo, cosa si nasconde dietro alla "solidarieta".

Ho vissuto sino a 20-25 anni in un'Emilia che aveva poco da invidiare alla Germania. Oggi , sento persone dall' Emilia e mi parlano di una regione nella stessa condizione di  quella che 20.25 anni fa era la peggiore zona del meridione del paese: stessi discorsi, stesso andamento pseudo-buono.

Ma quando poi parlo con molti bolognesi e li vedo oggi ridotti a quei piccoli cervellini da buchini di culo, insettini modaioli dalla mente troppo schizzinosa per qualsiasi cosa sia migliore, piu' grande, piu' bella o piu' moderna,  non riesco a non pensare che la devastazione del loro tessuto industriale non sia altro che la punizione che meritano.

Parlo col ferrarese moderno e mi trovo di fronte un maiale abbronzato e volgare, accompagnato da una troia colorata che si atteggia a contessa. Parlo colo bolognese moderno e mi trovo un insetto menefreghista e strafottente  coperto di monili pederastici, troppo impegnato a sfoggiare un nuovo piumino e una figa ignorante col labbro salvagoccia.

E tutti mi dicono "da noi - i solito riferito ad una zona di 5-10 km -, ancora la merda non e' arrivata". Capiranno il problema solo quando sara' sul tappeto della porta di casa. 

Non riesco a pensare che popolazioni simili meritino tanto, molto, e neanche quanto basta. Cio' che hanno SCELTO di essere li squalifica sulla scala umana a tale punto che non li riconosco nemmeno come tali.

Quelli che si atteggiano a nazionalisti sono cosi' ignoranti da non capire che il loro "nazionalismo" non e' altro che un torneo nazionale di provincialismi.

Che cosa credono di MERITARE?

Non riesco a vedere alcuna ingiustizia. E quindi, nessun motivo per battermi.

Uriel


(1) Trovo divertente che il mondo del management prenda in prestito i concetti dalla magia, perche' di fatto testimonia a maggior ragione come non si tratti di una scienza.

Perche' non cresce l'inflazione?

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In questi giorni c'e' tutta una propaganda dei giornali dei finanzieri che vogliono che tutte le banche stampino soldi, e che dicono che non vi e' alcun rischio di inflazione, perche' ovviamente non si vede inflazione da anni. E questo, nonostante si siano immesse sul mercato quantita' enormi di soldi, piu' o meno da parte di ogni banca centrale. La vera domanda e': perche' e' cosi' necessario stampare soldi per i finanzieri? E specialmente, perche' non si vede inflazione?




Per fare questo abbiamo bisogno di semplificare, ovvero di fare un esempio di sintesi che ci aiuti a capire la situazione. Abbiamo un'economia reale che e' legata allo scambio di servizi e beni fisicamente misurabili tra persone ed aziende, e poi abbiamo un'economia della finanza che processa beni e servizi puramente convenzionali, ovvero senza corrispettivi nell'economia reale.

Adesso supponiamo che per un momento "la finanza" decida di aprire una banca centrale propria, e di coniare la propria moneta, diciamo il "Trippone".

La prima domanda e': visti gli andamenti dei listini, in che modo evolve il "trippone"?

La risposta e' che, dal momento che c'e' sempre rischio e il meccanismo dei derivati trasforma il rischio in valore, il valore della massa dei derivati continuera' a crescere, la TCE (Trippon Central Bank) sara' costretta a stampare sempre piu' soldi. La massa monetaria del Trippone, cioe', e' condannata a crescere.

Se la finanza consumasse una propria moneta, la banca centrale della "finanza" sarebbe costretta a stamparne in continuazione.

Al contrario, in un caso simile le monete normali tornerebbero ad essere legate all'economia reale, e ad obbedire alle leggi classiche, ovvero "se stampi piu' moneta crei inflazione".

Adesso pero' c'e' un problema: i negozi non accettano il trippone. Cosi', periodicamente i nostri finanzieri andranno dalla propria banca di cambio e cercheranno di convertire i tripponi in moneta reale. Il guaio e' che l'economia reale obbedisce ora alle leggi classiche, e poiche' la massa di tripponi vale cifre enormi, finiscono col convertire il 90% della massa valutaria in moneta reale, sottraendola all'economia globale.

Cosa ne risulta? ne risulta che i prezzi crollano di dieci volte, circa, producendo DEflazione, ovvero il contrario dell'inflazione. Insomma, quando la finanza converte i suoi soldi in soldi reali, sottrae moneta all'economia reale, prosciugandola, e impedendo a qualsiasi inflazione di nascere.

Adesso abbiamo introdotto una separazione tra i due mondi, ma se la togliamo e li facciamo lavorare di nuovo con una moneta unica, Adesso abbiamo capito cosa succede: poiche' la massa di soldi "finanziari" cresce in continuazione, la finanza si caratterizza per due richieste:


  • Poiche' non ha una propria banca che stampa tripponi, allora ha bisogno che le banche locali stampino soldi reali.
  • In ogni caso, la continua trasformazione di valore "inventato" in valore reale prosciuga di liquidi l'economia reale. Se una banca centrale si rifiuta di nutrire il bubbone finanziario, essa prosciuga l'economia reale di liquidita'.
  • Il continuo prelievo di soldi da parte dei finanzieri, che guadagnano anche quando tutto il mondo e' in recessione, produce recessione, o semplicemente frena tremendamente l'Inflazione.

Capite adesso perche' tutta la stampa occidentale, che e' essenzialmente posseduta da finanzieri, ha convinto la popolazione che sia necessario stampare moneta. E' assolutamente necessario per la finanza stampare moneta, perche'  avere 50 volte il PIL del mondo in derivati significa che ne potete spendere solo il 2%,  a spese di tutta l'economia ,mondiale.

Adesso facciamoci una domanda. Prendiamo per buoni questi numeri, e diciamo che i derivati siano 50 volte l'economia globale. Adesso supponiamo che piu' del 2% dei clienti decida di "uscire", ovvero di convertire in moneta i suoi derivati, i suoi investimenti.

Che succede?

Succede che non ci sono abbastanza soldi.

E non sto parlando del caso in cui TUTTI escano dall'investimento, o del caso in cui la maggior parte esca dall'investmento per avere liquidita'. Nono: sto dicendo che se solo il 3% dei finanzieri volesse vendere i propri derivati per averne in cambio soldi, TUTTI i soldi del pianeta non sarebbero sufficienti.
Ora sfortunatamente un 3% e' un rischio ENORME, dal momento che assomiglia molto al rendimento effettivo della media degli investimenti, e questo significa che se per disgrazia chi ha investito si mette in testa di uscire dall'investimento, casca tutto, e diventa chiara una cosa molto semplice:

i derivati sono "Valore" quanto i soldi del Monopoli.

Assumendo un numero OTTIMISTICO di una quantita' di derivati pari a "sole" 50 volte il PIL del mondo (1),  se piu' del 2% degli investitori decidesse di uscirne, non ci sarebbero abbastanza soldi, OVUNQUE, per convertire le loro carte in denaro vero.

Basta considerare questo per capire una cosa: ci sono piu' tripponi che dollari. E di conseguenza, il trippone non potra' mai cambiare in dollari, OPPURE VALERE MOLTO MENO DI UN DOLLARO.

Cosi', adesso ripetiamo lo schema: abbiamo comprato derivati pagandoli dollari veri, e li abbiamo titolati al valore in dollari. Se lo avessimo fatto coi tripponi, avremmo detto che un tale erivato vale 100 tripponi, cioe' 100 dollari.

Adesso il nostro derivato vale 110 tripponi perche' siamo stati fortunati, ma quando torniamo indietro troviamo che tutti vogliono riavere i loro 110 dollari, ma sfortunatamente la massa monetaria e' 50 volte piu' piccola di quella dei tripponi, cosi' i nostri 110 tripponi valgono solo 2,2 dollari.

Iniaziate a capire perche' tutti i finanzieri, i giornali finanziari, gli studiosi di finanza, e tutto il circo che gira attorno a quel mostruoso casino' vogliono che le banche stampino soldi, sempre piu' soldi, ancora piu' soldi: se domani il 3% dei possessori di derivati decidesse di uscire dall'investimento, non potrebbe avere i suoi soldi perche' non ne esistono cosi' tanti!

Il valore nominale dei derivati NON PUO' essere trasformato in soldi, se non in ragione dell' 1/2%. Se possedete derivati per 100, il loro valore "a riposo" e' di 2. Perche' se tutti i derivati venissero ritirati, assorbendo ogni centesimo di ogni moneta del mondo, al massimo ricevereste indietro questa cifra.(2)

Adesso facciamo un'altra ipotesi interessante: domani non dico il 3%, ma il 0.5% dei possessori di derivati decidono di uscire dal loro investimento e di riavere i loro soldi.

Considerata l'ipotesi di una massa di derivati 50 volte il PIL del mondo, otteniamo che i nostri investitori ritirano il 25% del PIL DEL MONDO e se lo mettono in banca.

Problema: le banche hanno in casa soldi per il 25% del PIL DEL MONDO? Diciamo che tutte le banche del mondo insieme potrebbero forse sopperire, rimanendo cronicamente senza moneta, senza riserve e senza soldi per il credito o per lo scambio interbancario.

Suona familiare?

Conclusione:

E' sufficiente un LIEVISSIMO trend di uscita in liquidita' dei possessori di derivati, che decidano cioe' di venderli per avere i soldi veri, e l'economia mondiale entra in un gigantesco credit crunch.

Cosa significa un lievissimo trend?

Abbiamo ragionato nella ottimistica ipotesi che i derivati valgano 50 volte il PIL mondiale. In queste condizioni, tutte le risorse del pianeta sono rappresentate dal 2% dei derivati. Cosa succede se arriva un attentato o un evento che scuote la psicologia degli investitori e di colpo il 2% dei derivati viene trasformato in liquidi perche' il 2% degli investitori decide di uscire? Succede che la banca non ha soldi per restituire il valore, e se la banca centrale non stampera' altri soldi, il nostro investitore non vedra' mai i suoi soldi.

Ma c'e' un altro scenario: un derivato scade e allora noi non lo rinnoviamo e vogliamo indietro i soldi. Quanto succede? Se ipotizziamo, tanto per sparare un numero, una durata media di 3 anni, ogni anno il 33% dei derivati va rinnovato.

Se invece del 33% se ne rinnovano solo il 30%. Eh, scoppia un casino, perche' siamo alla situazione in cui il 3% ha deciso di uscire.

Capite come il sistema valutario sia seduto su una tanica di esplosivo. Un esplosivo molto sensibile, perche' se qualche notizia che dilaga , come la notizia di una crossa crisi o una grande paura per il futuro spinge il 3% dei possessori a non rinnovare, il gioco scoppia.

E se solo l' 1% decide di non rinnovare, e non si reinvestono sempre piu' soldi nel gioco, il gioco crolla.

Non so se avete presente quella gente che ha comprato terreni su Marte. Ecco, quella gente probabilmente puo' rivenderli con un buon guadagno, ma se cercasse di usarli, di camminarci sopra o di costruirci qualcosa, scoprirebbe che non puo'.

Lo stesso dicasi dei derivati. Se volete venderli probabilmente ci fate grandi affari, ma se per disgrazia solo il 3% dei sottoscrittori decidessero di uscirne, sarebbe un disastro.

Ora, e' chiaro come la finanza nel suo complesso sia solo un gigantesco schema Ponzi, ed e' chiaro perche' tutti i finanzieri detestino la BCE: il suo rifiuto di stampare non fa crescere la massa monetaria abbastanza da fornire la moneta necessaria  a pagare questa massa incredibile.

D'altro canto, la crisi continua, e se per caso il 3% di chi possiede derivati decidesse di uscirne....

Cosi', la finanza di oggi ha due incubi, ovvero necessita di fare pressioni sulle banche centrali perche':

  • Hanno paura che piu' di un certo X di persone decida di uscire dal gioco e rivoglia i soldi. Con percentuali PICCOLISSIME di persone che vendono i derivati e ne fanno dei liquidi, le banche vengono prima proscugate e poi chiudono per mancanza di liquidita', e se non chiudono non hanno soldi da prestare.
  • Hanno una fifa boia che qualcuno realizzi un semplice dato di fatto, ovvero che i loro derivati hanno lo stesso valore di un terreno su marte. Puoi anche farci un listino, ma non provare a camminarci sopra, perche' non puoi.
  • Per guadagnare di continuo, cosa che devono fare poiche' trasformano il rischio in soldi , hanno bisogno che lebanche centrali stampino sempre piu' soldi, e anche con le quantita' enormi stampate dagli americani NON e' possibile rientrare che di una piccola frazione dei derivati totali.

Ora capite perche' tutti i giornali continuano a dire che le banche centrali devono essere "prestatori di ultima istanza": essi sono posseduti da finanzieri, e i finanzieri temono che non esistano abbastanza soldi per uscire dagli investimenti derivati , senza uccidere le banche da cui hanno comprato i derivati stessi. Se vogliono trasformare i titoli in liquidi, devono fare i conti col fatto che sul pianeta c'e' liquidita' solo per il 2% di loro.

Trasformato in soldoni, basta una oscillazione del 2% nella quantita' di persone che rinnovano o comprano derivati, e va tutto a puttane, perche' si scoprira' che, vista la quantita' di soldi in circolazione, i loro derivati - al massimo - potrebbero valore solo un cinquantesimo del valore nominale.

E ho usato numeri ottimistici.


Uriel





(1) E attenzione perche' io considero il PIL, perche' se considerassi le masse monetarie sarebbe pure peggio!

(2) In realta' molto prima le economie reali collasserebbero per deflazione.



Ohoh, Grillo.

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Era cosi' prevedibile che mi sarebbe arrivata la richiesta di commentare la batosta dell' M5S che non ho nemmeno letto del tutto le email , sapevo che sarebbero arrivate, e non ho bisogno di prove laddove basta la logica. Alcune domande sono prevedibilissime: "e' la fine?" , "cosa succedera' fuori da M5S", e "cosa succedera' dentro M5S".


La prima domanda e' semplice: non arriva mai la fine, sino a quando non vengono meno le istanze sociali che hanno spinto le persone a votare M5S, e sino a quando tali istanze sono destinate ad aumentare numericamente.

Dovete dividere il problema in due parti, ovvero da un lato chiedersi chi abbia il problema (disoccupati, imprenditori a pezzi, famiglie sul lastrico) e dall'altro "a chi chiedono la soluzione".

E' abbastanza facile pensare che se il problema e' l'economia nazionale a pezzi, tu chieda al governo nazionale di far qualcosa. Se vuoi un cambiamento sistemico, ovviamente ti rivolgi al grande sistema. Difficile pensare che il sindaco di Treviso possa combattere la disoccupazione o far qualcosa contro la crisi economica globale.

Sul piano comunale i grillini si occupano specialmente di ecologia e rifiuti, che  a volerla dire tutta non sono una piorita' cocente di disoccupati, imprenditori in chiusura e famiglie sul lastrico. Si, se come a Parma c'e' un dibattito acceso su un inceneritore allora possono anche prendere come temi, ma a Parma c'e' una forte lobby agroalimentare che teme l'inquinamento dei prodotti locali.

Il primo punto, quindi, e' che M5S propone dei temi che sono credibili per un governo nazionale, perche' sono temi sistemici (disoccupazione, reddito di cittadinanza, PMI, costi della politica) che sono sentiti dall'elettore della politica nazionale ma non da quello locale: se esaminate il cosiddetto programma di Grillo, o le cosiddette cinque stelle, e' assai difficile far pensare alle persone che un sindaco possa farci qualcosa. Sono stelle da elezioni politiche, non da elezioni locali.

Sinche' M5S non aggiunge al programma nazionale delle richieste che e' credibile fare ad un sindaco dalla STESSA base che li vota alle politiche, difficilmente potra' sfondare alle locali. Parma e la Sicilia erano fenomeni da movimento in crescita, cioe' una generica richiesta di novita', ma dopo qualche tempo M5S e' conosciuto, e si e' capito che se fossero al governo nazionale forse potrebbero fare alcune cose, ma delle loro idee, oltre alla gestione dei rifiuti per il comune c'e' poco.

Sino a quando perdurera' questo vuoto programmatico, difficilmente M5S sfondera' ancora nei comuni e negli enti locali.

Ma se a M5S occorre dire che "hanno un problema alle locali", per gli altri partiti c'e' da dire "non illudetevi che la cosa funzioni per le politiche". Perche' alle politiche i temi di Grillo riprendono vigore.

A questo si aggiunge che la catastrofe economica  crescente, che portera' la massa di elettori di Grillo ad aumentare. Tra pochi mesi la situazione sara' terribile, e molti saranno MOLTO arrabbiati con i partiti tradizionali che hanno fatto l'inciucione.

Fuori da M5S succedera' che PD e PDL crederanno di aver fermato Grillo, e da questo momento ignoreranno sempre di piu' i temi da lui proposti. Siccome l'economia, lo "strato fisico" sotto la finanza collassa ogni giorno che passa: per dire, avete appena perso in blocco l'intero settore siderurgico, condannando a morte il settore meccanico. Per quanto tempo aziende meccaniche come Ferrari e Ducati possano stare in un paese senza una propria siderurgia e' da vedersi, ma dubito sia molto. Aziende del genere non possono permettersi di stare in un luogo ove sara' sempre piu' difficile comprare dall'estero (fidi, pagamenti posticipati, etc) . Adesso collassera' l' indotto meccanico, poi l'alta tecnologia meccanica, oppure sbarcheranno in loco aziende come Buderus.

Il collasso continuera', con Letta che andra' in Europa a gridare "abbiamo gia' spolpato in Nord Italia, dateci un altro Nord da spolpare!" e ovviamente tutti gli risponderanno "you are in charge". Peraltro, se il megaprestito di cui si vocifera riguardera' solo Spagna e Grecia, ovvero dei sostanziali concorrenti dell' Italia nell' agroalimentare, stanno per arrivare brutte notizie anche da quel lato.

Quando si arrivera' alle prossime elezioni la situazione sara' cosi' esasperata che probabilmente a Grillo bastera' accusare i vincenti per ottenere nuovo consenso. La regola della memoria corta vale anche per M5S.

Inoltre M5S e' un partito molto giovane e in questa fase puo' facilmente mutare  a differenza dei partiti classici che non hanno altro da riproporre che Berlusconi Leader per il PDL e "Faida Continua" dentro il PD, puo' ancora far emergere alcune personalita' forti.

Qui andiamo alla terza domanda. Come scrissi in una intervisza qualche tempo fa, qui (1):

http://www.democraziainmovimento.it/99-interviste/136-intervista-a-uriel-fanelli

"Si tratta di scelte, che saranno considerate buone solo finchè vincenti sul piano elettorale. Per ora vincono, ma è un movimento politico estremamente giovane. In breve, è un movimento distante dalla democrazia perchè espelle parte corpo elettorale."

Ovviamente , non appena le scelte del capo non saranno piu' paganti ,   la leadership sara' messa in dubbio. Il fatto di essere gli unici ad avere il potere e' comodo quando ci si prende tutto il merito, ma diventa un tantino scomodo quando ci si prende tutta la colpa.
Difficilmente Grillo potra' venire estromesso, forse Casaleggio dovra' fare qualche grosso passo indietro. Di sicuro la sconfitta pesera' molto sulla leadership.

Come ho detto, tutti i partiti sono per foza di cose distanti dalla democrazia, che non e' fattibile cosi' come la si immagina: alcuni partiti lo sono in una direzione, tipo quella di considerare per definizione (scelta ideologica) alcune scelte migliori di altre - che agli elettori piaccia o meno - , altri fanno venir meno altri principi della democrazia: il problema semmai e' che quando si fa venire meno l'universalita' della base e si caccia fuori qualcuno, inevitabilmente occorre temere un effetto di ritorno se poi si perde.

Non credo che Grillo sara' estromesso, penso semplicemente che perdera' un pochino di potere effettivo, e che semmai sara' Casaleggio a pagare le conseguenze. Lo dico perche' quando ci sono due poteri, uno politico (Grillo) ed uno religioso (Il Guru), di fronte ad una forte sconfitta i gruppi reagiscono in due modi:

  • Il politico contesta il religioso dicendo che non e' abbastanza realistico. In tal caso Grillo estromette Casaleggio e diventa un capo puramente politico, ma dovra' sostituire il fervore religioso col fervore politico.
  • Il religioso accusa il politico di non aver ascoltato abbastanza la Parola Superiore, e prende il sopravvento sul politico, trasformando il movimento in una setta.
In definitiva, credo si assistera' ad una radicalizzazione. Apparentemente in questi casi nessuno dei due leader cade, ed anzi appaiono piu' uniti di prima. IN realta' si assiste ad un cambiamento dei temi proposti, ovvero alla radicalizzazione : se il movimento diventa una setta basata sul fanatismo religioso i temi cambiano verso le ossessioni del Guru (una specie di Adam Kadmon con i megabit) , se invece perdono i religiosi la rete diventa forma e tutto si radicalizza verso le idee politiche del capo politico, (i soldi sono lo sterco del demonio, l'Italia fuori dalla UE e dentro la via Gluck, e cosi' via).

Quale delle due scelte verra' fatta lo vedremo nei prossimi giorni, ma la cosa certa e' che alle prossime elezioni POLITICHE ci sara' piu' consenso per grillo per via della crisi, ma M5S non sara' probabilmente un movimento cosi' pacifista, e sara' molto piu' radicalizzato.


 L'unica eccezione in questi casi e' la comparsa di un capo carismatico capace di affossare i due farlocchi precedenti e prendere il controllo del movimento. MA vista la selezione di farlocchi che Grillo e Casaleggio hanno fatto, di personaggi simili il M5S non ne ha.


Uriel



(1) LOL, si sono dissociati dalle mie affermazioni "a sfondo razzista". Delicate, le signorine.  Il che mostra una cosa: vanno chiedendo interviste a blog che non leggono, altrimenti avrebbero saputo come scrivo. Forse dovrei dissociarmi dalla superficiale quanto ipocrita correttezza politica? E vogliono fare la rivoluzione , le principessine sul pisello.... saranno almeno terrorizzati, i loro avversari. Magari la rivoluzione  sara' sempre un pranzo di gala, ma da qui a fare i pompini con le posate ce ne passa.....

Il Babau

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Dopo aver osservato la prevista  radicalizzazione di Grillo (dire che l'italia buona vota per noi e quella cattiva vota contro e' radicalizzazione), c'e' da porsi una grossa domanda, ovvero per quale motivo sia cosi' importante il destino di M5S, anche per i media, da ostinarsi cosi' tanto ad attaccarlo. La risposta "M5S e' scomodo" puo' sembrare sensata, ma considerata la "conventio ad excludere" realizzata dagli altri partiti , e' sostanzialmente neutralizzato nella palude romana.


Certo, convincere 9 milioni di persone che Roma sia una palude irredimibile con le maniere buone e' rischioso, perche' adesso e' molto facile convincere quei 9 milioni che servano le maniere forti. Se un giornalista normalmente morigerato come Massimo Fini inizia ad esporsi fino a parlare di metodi "non proprio gentili" in un post, significa che praticamente chiunque sia leggermente piu' estremista o violento di Massimo Fini (e non ci vuole molto, visto che Massimo Fini e' una persona piuttosto pacifica) e' oggi convinto che serva la forza.

Ovviamente, rispondere alla domanda "quanti di quelli che si astengono dal voto sono ormai convinti che solo col la forza si possano cambiare le cose" e' competenza del ministero degli interni. Il che e' allarmante, dal momento che il ministero degli interni sta consigliando tutti i politici di non mostrare la loro faccia in pubblico, nemmeno per un comizio elettorale.

Dunque, dal momento che era (ed e' stato) cosi' facile isolare M5S, non si spiega l'attenzione.

Il problema non era M5S in se' . Il problema era la differenza tra una situazione priva di novita' ed una situazione carica di novita'.

Se tutto va nella merda ma non ci sono novita', il problema normalmente passa a mani diverse. Passa a mani diverse significa che si tenta di risolverlo con metodi e persone diverse. Quando era chiaro che la politica italiana non potesse risolvere il disastro economico italiano, si e' cercato di reagire consegnando alle masse quello che i Postmodernisti come Baudrillard chiamano "un simulacro".

http://en.wikipedia.org/wiki/Simulacrum

Il simulacro si chiamava Monti. Esso era la pura espressione di quel potere finanziario Italiano, Italianissimo che stava devastando il paese, essendo stato il maestro di praticamente ogni manager italiano - insegnava alla Bocconi, la fabbrica di finanzieri cocainomani italiana - e in seguito addirittura preside della stessa scuola. Nonostante fosse chiaro che Monti fosse la summa dei problemi del paese , un loro distillato allo stato purissimo ed esplicito, esso e' stato presentato come simulacro, ovvero come falsita' che esiste senza una sottostante realta', e che trae forza dalla propria FALSITA'.

Monti era un simulacro di soluzione , privo di qualsiasi verita' sottostante, e per questo era credibile. Era sostenuto dagli stessi partiti responsabili del precedente disastro, soggetto alle stesse lobbies, figlio della stesso cancro finanziario che sono i "salotti bene" dell'italia che marcisce, ed essendo completamente falso era un simulacro perfetto.

Ottenuti i prevedibilissimi disastri, che peraltro avevo anticipato sul blog, (non che fosse difficile (1)  ), e' arrivato M5S. Il problema di M5S non era quello che diceva o non diceva, era quello che ci vedevano gli altri.

Perche' un altro simulacro, dopo Monti, non era piu' possibile, e dal momento in cui e' stato chiaro a Monti di non poter continuare lui ad essere il simulacro, c'erano due soluzioni:

  • Passare il problema ad altre mani. Nove milioni di italiani convinti che la sola soluzione sia la violenza, se sono un ex ceto medio - che storicamente e' il ceto che detiene le armi ad uso privato, circa 4 milioni - arrabbiatissimo ed affamato. In quel caso, un leader che proponga una violenza "necessaria" e "razionale" potrebbe convincere un 100.000 persone, circa l'1% di loro , a prendere le armi. L '1% non e' un consenso difficile, e 100.000 persone in armi a Roma bastano ed avanzano per prenderne il controllo.
  • Caricare OGNI speranza su M5S. E quando dico OGNI speranza , non intendo solo le speranze di chi crede nel movimento grillino. Intendo OGNI speranza di cambiamento.


Ma M5S si presentava con un partito difficile da comprendere, dalla direzione poco chiara, e lasciava spazio a moltissime speranze.

Avete presente i punti che il programma M5S NON copriva? Ecco, chiunque lo avesse letto ci metteva i SUOI desiderata.

IN pratica, OGNI aspettativa -legittima o meno, sensata o meno- di cambiamento era riversata li'. Quello che si pensava di M5S era che fosse "Il Babau". Questo Babau avrebbe "dato una scossa", ovvero costretto i vecchi partiti a muoversi. E una volta mossi, ogni cosa sarebbe stata possibile.

Se una montagna sta ferma, possiamo discutere su come spostarla in una singola direzione, e discuteremo su come spostarla in quella unica direzione. Con la forza o meno. Ma se il gigantesco masso si mette a rotolare , possiamo pensare di spostarlo aggiungendo una piccola spinta in una direzione.

L'importanza che i media danno ad M5S non e' legata ai contenuti del movimento in se' , ma alla speranza che esso potesse costringere i partiti a muoversi, a cambiare, a staccarsi dallo stallo attuale. Questa era la ragione per la quale nessuno ha investigato troppo - tranne gli avversari - sui difetti interni del movimento. A quasi nessuno importava della competenza o dell'esperienza dei parlamentari grillini, perche' quello che si desiderava era un effetto sistemico, ovvero costringere i partiti a mettersi in movimento.

Se osservate la stampa, anche quella avversa (ovvero un giornale a vostra scelta), noterete che si', obbedivano al padrone e spalavano merda, ma contemporaneamente usavano M5S come coi bambini si usa(va) il Babau: "se non fai la tal cosa arriva il BAbau", si dice ai bambini, e allo stesso modo "se non cambiate arriva M5S e prende l' 80%", si diceva ai partiti.

M5S in questo senso e' apparso non come la soluzione , non come il partito che avrebbe cambiato le cose, ma come il partito che le avrebbe costrette a cambiare.
Questo ha reso M5S popolare e degno di attenzione anche presso coloro che NON ne approvavano le idee: sebbene M5S non sembrava volere le cose che volevano gli avversari, era chiaro che la sua comparsa sulla scena stava COSTRINGENDO , o forse avrebbe costretto, gli avversari a cambiare, migliorandosi.

Nel momento in cui gli altri partiti hanno spudoratamente eseguito una conventio ad excludere, e M5S e' stato completamente reso inoffensivo, tale speranza non la si puo' piu' attribuire ad M5S. Se anche prima chi era convinto che occorresse cambiare non amava le idee di M5S ma sperava che avrebbe portato cambiamenti, oggi la speranza e' finita.

Non importava tanto che avessero un programma o meno, che fosse buono o meno, che i suoi parlamentari fossero ragazzini, che la scelta su internet avvenisse con un filmatino insufficiente persino come colloquio in un Call Center. Il problema era che, se avesse preso abbastanza voti, qualcosa sarebbe cambiato.

Al contrario, M5S ha preso davvero molti voti, ma NULLA e' cambiato: TUTTE le componenti della vecchia politica  (compresa una stampa da terzo mondo: se Putin vuole estendere il metodo Politovskaja in Italia, avra' solo i miei applausi) si sono coalizzate in una conventio ad excludere, e hanno "incistato" l'intruso.

E dal momento che la popolarita' di M5S era dovuta alla sua capacita' di forzare il cambiamento, nel momento in cui gli italiani si sono resi conto che nessun cambiamento sarebbe avvenuto ne' avverra' , neanche come simulacro, l'interesse ha iniziato a calare.

Adesso Grillo ha bisogno di una svolta forte, che faccia credere agli elettori che M5S puo' comunque pungolare il somaro perche' si muova. Deve tornare ad essere il Babau, a dire "o vi date una mossa, oppure noi...".

Gia'. Ma "noi cosa?".

Vedo poche alternative L'unica credibile e' l' Aventino, ovvero far finire davvero le speranze con un colpo secco, producendo uno choc. Un aventino puo' essere annunciato come "ci hanno circondati ed esclusi come facevano con l' MSI, non serve a niente stare in parlamento perche' il parlamento non serve piu' a niente, il presidente della repubblica non e' una garanzia per nessuno, quindi lasciamo vuoto il 25% del parlamento. Ci rivediamo a dopo il crack"

Dopodiche' basta raccogliere un bel dossier di porcherie false pubblicate dai giornali, un dossier di porcherie fatte in Parlamento, un dossier di come TUTTI i partiti ostili ad M5S si siano alleati occupando sia maggioranza che opposizione, e iniziare a battere a Bruxelles, con un bel buco in parlamento, grande il 25% del parlamento stesso, e mostrando come il Parlamento stesso sia completamente improduttivo.

Bastano poche settimane di questo andazzo e Napolitano dovra' dimettersi, tirandosi dietro il governo.

La posizione politica particolarissima di Napolitano e gli occhi puntati sull' Italia fanno di un aventino annunciato in questo modo un problema pericolosissimo, dal momento che almeno Napolitano non potra' esimersi dal dimettersi, o confermera' il proprio appoggio ad un vero e proprio colpo di stato: cosi' la situazione attuale dopo un aventino apparira' a qualsiasi osservatore straniero: governo ed opposizione occupati da partiti che si sono presentati INSIEME alle elezioni.


Finite di colpo le speranze di cambiamento , materializzato lo spettro di un crack imminente, e' solo questione di tempo, e tutti quelli (ben oltre il 25% di votanti M5S) che speravano nell' M5S per un cambiamento - molti anche dentro PD e PDL : non tifavano M5S, ma lo consideravano una cosa buona per il proprio immobile partito - e poiche' questo governo non puo' fermare il disastro economico, almeno le grandi lobbies italiane si dovranno muovere per salvarsi dal diluvio.  Non credo proprio, per esempio, che la magistratura voglia un parlamento privo di opposizione con Silvio al governo e il PD ostaggio di Silvio.

Cosi', se Grillo vuole davvero continuare a stare al centro del ring, tutto cio' che oggi puo' fare e' iniziare un aventino. Accusare la politica di essere irredimibile e bizantina, far cadere di colpo le speranze di chi ancora credeva nei cambiamenti, e rifiutarsi di rimettere piede in parlamento sino a dopo il crack economico completo, o sino a dopo le dimissioni di Napolitano.

Ancora una volta, la rivoluzione la puo' fare dicendo "TUTTI A CASA!", ma riferendosi questa volta ai suoi.

Un 25% di sedie vuote in parlamento significa mettere il PD dentro le mutande della Minetti, ovvero in completa balia di Berlusconi, dando a Vendola il monopolio dell'opposizione di sinistra, cosa che spaccherebbe il PD stesso. E anche a destra le cose non sarebbero migliori, visto che il monopolio dell'opposizione di destra andrebbe a partiti come la Lega, la cui base e' molto critica verso Silvio.

Oggi come oggi, o M5S fa l'aventino e torna ad essere il Babau , il cui timore stimola il cambiamento, oppure deve davvero aspettare il crack: ma essere in parlamento nel momento del Crack, impotenti, e' assai peggio che essere fuori dal parlamento tra la gente infuriata.

In ogni caso, l' Aventino e' la strategia piu' efficace.

Anche perche' e' l' unica.


Uriel



(1) http://www.keinpfusch.net/2011/11/che-serve-saperlo.html , http://www.keinpfusch.net/2011/11/monti-il-caudillo.html  . L'unica differenza con la realta' e' che Monti ha PROVATO a fare quelle cose, ma ha fallito.

GPG-BODY

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Mentre Grillo si radicalizza sempre di piu', come previsto, vorrei dire due parole su questo piccolo pezzo di codice che sta venendo scaricato con una certa attenzione , crescente.Ho accennato a questo software che mi sono messo a scrivere - pur non essendo uno sviluppatore - ma non ho mai spiegato bene cosa io mi proponga di fare, perche' e per chi. Essenzialmente ho scritto quel software quando mi sono chiesto cosa impedisse che, almeno in teoria , qualcuno entri nella mia email (o in quella di mia moglie) e ci tiri fuori tutto mettendolo in pubblico.

Forse voi tutti conoscete GPG (la versione GPL di PGP): se entrambi i capi della comunicazione via email hanno installato GPG e un software come Enigmail, che permette a Thunderbird di usarlo con facilita', e' possibile criptare il corpo delle mail in modo da renderlo illeggibile da chiunque non abbia le chiavi private dei due capi.

Se lo avete installato, pero', avrete notato come pochissimi di quelli che conoscete lo usino, e quindi il requisito di sicurezza (normalmente preso sottogamba sino a quando non ti bucano la casella o un tuo dipendente, il sistemista, legge la tua email) , e quasi nessuno voglia , per quanto consigliato da voi, sottoporsi alla relativa disciplina.

Cosi' la mia idea e' di installare le chiavi pubbliche del destinatario sul server di destinazione, e di crittare i messaggi avendo cura di rispettare lo standard SMIME, in modo che avendo un Thunderbird con Enigmail, TUTTI i messaggi che scaricate siano crittati per voi.

Questo non vi protegge E2E, anche se una corporate condividendo gli stessi keyserver potrebbe farlo, ma protegge un ulteriore tratto: il dipendente che entri legalmente nel server o chi vi entri illegalmente nella casella di posta non puo' farci niente.  Se lo usate sul portatile, chi vi rubi il portatile viene in possesso delle chiavi private, ma non della passphrase, il che e' sempre un ostacolo "grossino" se avete scelto bene una passphrase robusta.

Andiamo all'implementazione e all'evoluzione del codice:




Le versioni 1.0.X

La prima implementazione realizzava lo use case standard, avendo in mente gli RFC e assumendo the tutti li rispettassero. Sembrava funzionare bene, ma poi ho deciso di fare un pochino di QA+ test automation.

Ho scaricato una storia di 9000 email da gmail, li ho passati a spazzola  invocando un lettore di mail crittate con pgp, e ho visto una quantita' di errori attorno al 25%. Si trattava di server exchange di Microsoft, che usano \0x0D\0x0A al post di \0x0D , quel carattere che vi appare come ^M quando usate un editor linux su un file di windows, insomma.

Inoltre, Microsoft Exchange sembra essere abbastanza "Corner Case" sulla scrittura di header mime, nel senso che non viola le regole, ma diciamo che le elude con una certa astuzia. Cosi' ho dovuto aggiungere codice per supportare anche Exchange.

Supportato Exchange, ho deciso di ripetere l'esperimento con circa 3000 email lavorative. Esse contengono posta inviata con diverse versioni di Exchange, visto che le corporate lo usano, Lotus Notes, Communigate ed altri software in uso tra le aziende. Il 5% di errori era dovuto proprio a differenti comportamenti di diversi MTA non-Exchange, il rimanente 20% era dovuto ad Exchange.

Con la versione 1.0.5 sono riuscito ad ottenere codice che funzioni sul 100% di 12.000 messaggi usati come test. Quindi, ritengo la 1.0.5 matura per la produzione.  Si tratta quindi dell'ultima release della branch 1.0.X.

Le versioni 2.0.X

Se la versione 1.0.5 funziona ed e' stabile, il codice fa schifo. Ero focalizzato sul reverse engineering degli MTA, per trovare un algoritmo adatto , stabile, che funzionasse sempre, qualsiasi merda si usasse per inviare le email, e alla fine l'ho ottenuto.

Il guaio e' che il codice non e' davvero C++ 2011. Ovvero le istruzioni, le classi std , gli iteratori lo sono ma e' tutto un piattone di spaghetti dentro main(). Cosi' se dovessi aggiungere funzionalita' ogni modifica sarebbe rischiosa. Per questo 1.0.5 e' l'ultima versione scritta con questa logica, quella del cosa ma non del "come". Mi interessava un s/mime robusto e l'ho avuto, ma adesso finisce li'.

Il blueprint della versione 2.0 e' proprio quello di portare il codice attuale in una forma ad oggetti, in modo da renderlo manutebinibile, e di rendere piu' semplice l'aggiunta di use cases, inoltre occorre pensare alla dat integrity e consolidare le condizioni di uscita, in modo che se qualcosa va storto venga restituita sempre l'email originale. Questo avviene gia', ma richiede una serie di punti di uscita sparsi qui e la', e non e' un approccio transazionale.

Il blueprint completo per la 2.0 e' quindi:

  • Adesso che l'algoritmo e' robusto, Trasformate GPG-Body in un vero codice ad oggetti.
  • Gestire la trasformazione del messaggio con una macchina a stati deterministica, in modo da poter aggiungere stati (ovvero funzionalita').
  • Unendo le due cose, ottenere un sistema transazionale, ove se qualcosa va storto si ritorna allo stato iniziale.
Cosi' la 1.0.5 e' stata forkata e il primo branch si chiama 2.0.1. Sono lo stesso codice, solo che 1.0.5 e' la fine di una serie che aveva come blueprint ottenere un algoritmo robusto e funzionante , mentre la 2.0.1 ha un altro blueprint.  Se il passaggio vi sfugge, studiate i numeri reali e chiedetevi quale sia la parentela tra 0.9 periodico e 1 nel campo dei reali.

Le difficolta' e gli utenti.

Quando diffondevo gpg-body solo mediante una tarball, esso veniva scaricato da sysadmin capaci di scaricarla e compilarla e installarla. Non ho avuto particolari problemi con loro, se non le segnalazioni di problemi (i bachi di cui parlo sopra).

Poi, pero',  per avere la comodita' del commit+push e quella di una build automatica, ho portato tutto su launchpad e ho creato dei PPA per ubuntu. Anche perche' google sta per impedire agli utenti di usare la funzione di download sul servizio "code", per cui non sara' piu' possibile far scaricare la tarball da li'.

Fatto questo, sono iniziati i problemi con l'approccio Ubuntu a Linux, ovvero "non devi capire per fare". Ora, "fai senza capire" e' un approccio disastroso, e sono iniziati i problemi.

Alcuni hanno notato che se passano solo il recipient a gpg quando lo usano dentro un MTA , non funzioni se si usano virtual users. Certo che no. Essendo invocato dall' MTA, esso gira con un utente assegnato dall' MTA stesso: se non esiste un sottostante utente locale, gpg non sapra' dove prendere le chiavi. In quel caso, o usate un keyserver oppure usare le opzioni --keyring file e  --options file .

Dovete pero' capire che diavolo stiate facendo: nella documentazione ho scritto chiaramente che ogni parametro passiate a gpg-body finira' in pasto a gpg (tranne  -o  e --output , perche' lasciar redirigere l'output di un oggetto che diventa root quando mandate email a root non mi piace proprio)  . Se ho scritto questo nella documentazione, e le cose stanno cosi',  dovrete proprio sapere che diavolo passate al comando.

L'approccio "fai apt-get install qualcosa e funziona tutto, non devi capire" e' un approccio del cazzo. Non posso accusare Ubuntu di questo perche' Ubuntu non vieta a nessuno di studiare , ma esso si e' diffuso troppo tra i sysadmin.

La mia posizione e' che siete dei sysadmin: o capite quel che fate, o vi ficcate le manine altrove.

Un altro punto e' che gpg-body scrive in /tmp

Si, lo fa. Ma ci scrive solo roba criptata da gpg, e la cancella subito dopo, quindi i files durano pochi millisecondi. Su un server avrete molta RAM, e quella che non usate viene usata (in Linux e in molti Unix) come cache per il filesystem, quindi non vi rallenta. Ma avere in ram SIA il messaggio email (diciamo 10 MB di massimo?) che la sua copia criptata significava , per server con molto traffico, un overhead inutile. Il comando in se' e' grande 16KB, non vedo perche' duplicare MB di ram. Peraltro, su Solaris il tmpfileszstem e' di default gia' in RAM, quando non swappato. Non vedo il problema, visto che come ho detto il file temporaneo contiene il messaggio gia' criptato: andra' comunque nella vostra casella postale, esattamente identico. E la casella e' un file sul filesystem, quando non un record su un database.

Un'altra cosa che ho scritto e' che gpgbody lavora tra standard input e standard output, gli errori vanno sullo standard error. CHi ha programmato in C e ha studiato Unix sa che significhi, ma a quanto pare c'e' chi usa pipes e redirezioni senza sapere che diavolo stia facendo. E' ovvio che se redirigete "2" sullo standard output, avrete i messaggi di errore dentro le email.

Allo stesso modo, se anche la vostra shell permettesse di passare nella riga di comando dei caratteri come "<" , ">", "|" etc, senza espanderli, gpg-body non lo accetterebbe ne' li passerebbe al sottostante gpg. Non accetto che un comando che puo' teoricamente acquisire la personalita' del superutente quando si invia posta a root   possa venire arbitrariamente rediretto su un file qualsiasi o su un comando qualsiasi. Teoricamente dovrebbe essere la shell a fare questi controlli, ma per sicurezza gpg-body non accetta roba simile. Magari vi poteva tornare comoda, lo so. Ma e' una porcheria.

Vexata quaestio: ma oltre che per ricevere , posso crittare l'email sul destinatario anche nella coda di invio del server? Attualmente, quando pgp_body non trova una chiave esce restituendo l'input cosi' com'era. Anche se non ho collaudato la cosa a dovere, se due organizzazioni condividono un keyserver possono inserire (pensando a Postfix) il comando in master.cf e fargli effettivamente criptare il traffico in uscita. Quando gpg-body riceve un messaggio gia' criptato, infatti, non lo cripta la seconda volta: il server di destinazione , se usa gpg_body, lo lasciera' in pace.

Non ho pero' testato specificatamente questa opzione, che necessita di un controllo pesante delle condizioni di uscita, (dove pesante=transazionale) quindi o lo testate voi (e mi fate sapere), oppure lo fate a vostro rischio. Se lo dovessi fare io, semplicemente farei passare la posta in uscita per gpg_body solo quando va verso server che sappiamo usare gli stessi keyserver. Man transport (su postfix) per chi vuole sapere come.

Quali sono i rischi?

Il rischio e' che qualcuno abbia installato una volta, per provare, tanti anni fa una chiave pubblica (valida in eterno, of course) e poi, dopo aver formattato e riformattato, abbia perso le sue chiavi. In tal caso, state rendendo illeggibile la sua posta. Il rischio puo' essere mitigato creando una chiave per il server e aggiungendo una opzione --encrypt-to , facendo "Encrypt to self", in modo che il sysadmin possa comunque aiutare il malcapitato in caso di emergenza.(Anche se e' colpa sua, quindi di per se' dovrebbe soffrire ed espiare il suo peccato di non aver revocato le chiavi sui server pubblici).

Altra domanda che mi viene posta: ma ci sara' anche una versione che de-cripta , cosi' eventualmente si potra' installare sui server la chiave privata? CI sono, sembra persone che non usano e non vogliono usare Thunderbird e Enigmail.

La risposta e' che una simile utilita' e' un indebolimento della sicurezza notevole, anche perche' richiederebbe di lasciare sul server un database di passphrase, e non scrivero' nessuna porcheria del genere. Risolvere questo problema fa parte del blueprint della 3.0: poiche' tutti i programmi di email mainstream, anche dove non sia installato  gpg o Enigmail, supportano S/MIME con chiavi RSA standard, la versione 3.0.X uscira' in due versioni, una con gpg e una con openssl.

Quella con openssl usera' chiavi identiche a quelle richieste da Outlook , ma anche Thunderbird, e anche i client per i dispositivi mobili, ove gpg e' raro e poco implementato. In questo modo bastera' avere il client di posta elettronica e le chiavi installate per leggere tutto senza dover installare ulteriore software o dover cambiare programma.

L'ultima domanda che mi e' stata posta e': posso partecipare?

La risposta e' che "se vi conosco" si. So che diversi enti non amano la mia idea, perche' sequestrando un server con la scusa che UNA email e' criminale non possono piu' leggere TUTTA la email ivi contenuta. E so che hanno una gran voglia di infilarci delle backdoor.

Sebbene il codice da sorvegliare sia poco, non ho intenzione di andare in paranoia ogni volta che uno scrive codice usando una scrittura poco familiare per me.

Quindi, se vi conosco e mi fido abbastanza e' ok: fatevi un account su launchpad e vi aggiungo.  Aspettate solo che il software sia splittato in classi, cosi' non si fanno ancora piu' spaghetti e sia possibile la manutenzione.

Altrimenti no, grazie.

Ah, giusto: come mai lo sto facendo e pubblicizzando specialmente in Italia? Perche' avete gia' un serio problema di insicurezza delle comunicazioni, di spionaggio della posta elettronica, di "informatori" che portano la vostra posta in caserma da dentro le aziende, di investigatori privati che pagano i sysadmin per portare fuori la posta, di impiegati precari che leggono la posta nei server che amministrano, e una polizia/magistratura che se ne fotte dei vostri diritti costituzionali. Ne avete bisogno.

Puo' bastare?

Uriel
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